Il governo degli Stati Uniti ha pubblicato il “primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali”. Quali leggi dobbiamo aspettarci? È in arrivo il dollaro digitale?
Gli Stati Uniti hanno fatto un altro passo in avanti per la regolamentazione delle criptovalute: il 16 Settembre 2022 sul sito della Casa Bianca è stato pubblicato un documento intitolato “La Casa Bianca rilascia il primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali”. Si tratta di un report riassuntivo delle indagini sul settore crypto svolte da nove agenzie federali negli scorsi sei mesi e che serviranno ad attuare un piano legislativo. Il lavoro è il risultato dell’ordine esecutivo del Presidente Joe Biden pubblicato il 9 Marzo di quest’anno, che chiedeva alle agenzie federali di tracciare delle direttive per la regolamentazione del settore basandosi su sei aree di intervento come la protezione dei consumatori, la promozione della stabilità finanziaria, l’inclusione finanziaria.
Negli ultimi sei mesi, le agenzie di tutto il governo, dal Dipartimento del Tesoro a quello della Giustizia, hanno lavorato insieme per sviluppare linee guida e raccomandazioni politiche relative a questi temi. Vediamo i punti salienti del documento!
Di cosa parla il documento della Casa Bianca?
Il documento redatto dalle agenzie federali si divide in 7 sezioni. Dai loro titoli si può già intuire il contenuto presentato dalla Casa Bianca, una serie di azioni che presto si concretizzeranno in leggi e indicazioni:
- Proteggere i consumatori, gli investitori e le imprese;
- Promuovere l’accesso a servizi finanziari sicuri e convenienti;
- Favorire la stabilità finanziaria;
- Promuovere l’innovazione responsabile;
- Rafforzare la nostra leadership finanziaria globale e la nostra competitività;
- Combattere la finanza illecita;
- Valutare una valuta digitale della Banca Centrale degli Stati Uniti (CBDC).
Quali leggi sulle crypto sono indispensabili?
Il documento inizia da un dato significativo: il 16% degli americani adulti ha acquistato asset digitali. Questo dato si accompagna a una presa di posizione, gli asset digitali sono definiti dal governo statunitense “potenziali opportunità per rafforzare la leadership degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale”, così come nel campo dell’innovazione tecnologica. I report delle agenzie federali promuovono in maniera esplicita la ricerca e lo sviluppo del settore della crittografia di nuova generazione, della programmabilità delle transazioni, della sicurezza informatica e delle protezioni della privacy. Il documento esprime grande fiducia nelle criptovalute come risorsa, ma allo stesso tempo chiede misure per contrastare i rischi legati agli asset digitali.
I principali rischi individuati dalle agenzie federali sono la volatilità e il pericolo di truffe: “le vere e proprie frodi, le truffe e i furti nei mercati degli asset digitali sono in aumento: secondo le statistiche dell’FBI, nel 2021 le perdite monetarie segnalate per le truffe di asset digitali sono aumentate di quasi il 600% rispetto all’anno precedente.” In questo contesto si fa riferimento anche alla mancata regolamentazione crypto che ha portato ingenti perdite per i consumatori in seguito al crollo dell’ecosistema di Terra (LUNA). Alla volatilità e al pericolo di truffe, si aggiungono anche i rischi legati al possibile riciclaggio di denaro e all’uso dei fondi per attività illecite. Tutto questo, secondo il documento della Casa Bianca, deve essere monitorato per garantire un uso in sicurezza degli asset digitali. In poche parole servono leggi che promuovano l’innovazione e allo stesso tempo contengano i rischi.
In questo senso sono state avanzate proposte come l’incarico alla Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di “perseguire in modo aggressivo le indagini e le azioni esecutive contro le pratiche illegali nel settore degli asset digitali”. O ancora, l’invito alla Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) a raddoppiare gli sforzi per monitorare i reclami dei consumatori e per far rispettare le pratiche sleali, ingannevoli o abusive. Insieme a una serie di iniziative per l’educazione e l’alfabetizzazione finanziaria, per sensibilizzare i cittadini all’utilizzo delle criptovalute e a imparare a individuare pratiche fraudolente.
Gli Stati Uniti stanno preparando un piano per essere pronti ad ogni evenienza, il documento pubblicato il 16 Settembre presenta tutti i temi che poi la legislazione andrà ad approfondire.
L’economia digitale è una risorsa per tutti
Un aspetto interessante emerso nel documento della Casa Bianca è la consapevolezza che l’economia digitale è una vera opportunità per gli americani: “oggi la finanza tradizionale lascia indietro troppe persone. Circa 7 milioni di americani non hanno un conto in banca. Altri 24 milioni si affidano a costosi servizi non bancari, come l’incasso di assegni e vaglia, per le necessità quotidiane. E per coloro che utilizzano le banche, pagare con le infrastrutture finanziarie tradizionali può essere costoso e lento, soprattutto per i pagamenti transfrontalieri”. Per incoraggiare la diffusione dei servizi digitali, gli Stati Uniti prevedono di sviluppare sistemi di pagamento istantanei e network per gli asset digitali utilizzabili, inclusivi, equi e accessibili a tutti.
La CBDC degli Stati uniti: work in progress!
Il report presenta anche una sezione intitolata “Esplorare una valuta digitale della Banca centrale statunitense (CBDC)”. Gli Stati Uniti stanno dunque valutando una forma digitale del dollaro americano che “ha il potenziale per offrire vantaggi significativi”. In che senso? Una Central Bank Digital Currency “potrebbe consentire un sistema di pagamento più efficiente, fornire una base per ulteriori innovazioni tecnologiche, facilitare transazioni transfrontaliere più veloci ed essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Potrebbe promuovere l’inclusione finanziaria e l’equità, consentendo l’accesso a un ampio numero di consumatori.” Il progetto per la CBDC pare avviato anche se le agenzie federali ritengono opportuno svolgere ulteriori ricerche e considerazioni, soprattutto sul livello della tecnologia.
Le critiche al report dell’amministrazione Biden
Tutto ciò ha suscitato critiche e obiezioni da alcuni esponenti del settore crypto e politici all’opposizione che hanno definito il documento redatto dalle agenzie federali “superato e squilibrato” e non adatto a costruire un quadro legislativo. La Blockchain Association, che si occupa di sensibilizzare e migliorare le politiche inerenti al mondo crypto, ritiene che il report manchi di “raccomandazioni sostanziali”. La direttrice esecutiva della Blockchain Association, Kristin Smith ha spiegato che i resoconti delle agenzie federali sono “un’occasione mancata per consolidare la leadership statunitense nel settore delle criptovalute“, e li ha criticati perché troppo incentrati sui rischi delle criptovalute. Sheila Warren di Crypto Council for Innovation, un’altra realtà che si occupa di promozione crypto, ha dichiarato che il report non fornisce chiare linee guida politiche. Sulla stessa onda è la critica di Patrick McHenry, membro repubblicano Comitato per i servizi finanziari della Camera, secondo il quale il documento è troppo vago: “con regole chiare, questa tecnologia innovativa [criptovalute] può rivoluzionare i nostri mercati finanziari, modernizzare l’infrastruttura del nostro sistema di pagamenti e offrire nuove opportunità ai consumatori”. Per quanto riguarda il progetto della CBDC statunitense McHenry ha spiegato che “I repubblicani hanno sempre affermato che i benefici di un potenziale CBDC statunitense devono essere superiori ai rischi: questi rapporti non riescono a dimostrarlo”.
Un punto di riferimento per la regolamentazione internazionale delle crypto?
Il documento della Casa Bianca e il quadro normativo che ne seguirà potrebbero essere l’ispirazione e la guida per tanti altri paesi. Questo è di certo lo scopo di Biden. Nel testo si può leggere che gli Stati Uniti intendono esplicitamente essere un esempio per la regolamentazione degli asset digitali: “Le agenzie statunitensi sfrutteranno le posizioni degli Stati Uniti nelle organizzazioni internazionali per comunicare i valori statunitensi relativi agli asset digitali. Le agenzie statunitensi continueranno e amplieranno il loro ruolo di leadership nel lavoro sugli asset digitali presso le organizzazioni internazionali e gli organismi di definizione degli standard, come il G7, il G20, l’OCSE, l’FSB, la Financial Action Task Force (FATF) e l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione.” Il tutto cercando di trasmettere i valori statunitensi della privacy, dei mercati liberi, della stabilità finanziaria, la protezione dei consumatori, la sostenibilità ambientale.