Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i $71.000. Quali sono le 3 cause principali?
Bitcoin ha ufficialmente registrato un nuovo all-time high (ATH). Pochi minuti fa ha conquistato il livello dei $71,627.
Questo termine inglese viene utilizzato per descrivere il valore massimo toccato da Bitcoin o, in generale, da un qualsiasi asset. Quanto è successo nelle ultime settimane è piuttosto anomalo. Bitcoin non ha mai raggiunto un nuovo massimo storico prima dell’halving durante i cicli passati, in arrivo tra meno di cinquanta giorni.
Com’è possibile che Bitcoin abbia raggiunto, adesso, questo nuovo record? Visto che un anno fa il suo valore era più di tre volte inferiore rispetto a quello attuale. Ecco i tre motivi principali
Massimo storico di Bitcoin: le cause
Identificare tutte le cause dell’inaspettato raggiungimento del massimo storico di Bitcoin è una sfida ardua. Mentre è molto più semplice trovare quelle principali. La domanda su cui basarsi per comprendere il contesto economico in cui collocare il recente rally rialzista della crypto è: perché Bitcoin ha registrato un nuovo massimo storico? E soprattutto perché ha raggiunto questo obiettivo prima del prossimo halving?
- L’approvazione degli ETF spot
Il primo motivo è chiaro. Bitcoin, dall’11 gennaio in poi, è entrato nell’olimpo degli asset. L’approvazione degli ETF spot da parte della Security and Exchange Commission (SEC) ha incredibilmente accresciuto lo status della crypto rendendola appetibile anche a chi non ha approfondito la sua tecnologia. La maggior parte degli investitori istituzionali, storicamente antagonisti di BTC, lo hanno rivalutato e, finalmente, ne comprendono le potenzialità.
Se, invece, vogliamo analizzare ciò che è accaduto dal punto di vista economico, la situazione è ancora più chiara. In questo momento c’è un forte disequilibrio tra domanda e offerta, a favore della prima. I fondi, grazie ai loro ETF, acquistano quotidianamente un’ingente quantità di Bitcoin, mentre le emissioni restano stabili e si dimezzeranno con l’halving di aprile.
- L’halving 2024
Il secondo motivo è relativo all’evento che tutti i crypto enthusiast stanno aspettando. Questo, negli scorsi cicli, ha sempre preceduto il nuovo massimo storico di Bitcoin, ma questa volta tutto è diverso. Come mai? Impossibile dirlo con certezza, ma quanto accaduto potrebbe essere connesso all’approvazione degli ETF.
Di solito l’halving era, per molti, una “scusa” per tornare a considerare la crypto dopo mesi in cui veniva ignorata dalla maggioranza degli investitori a causa dei movimenti di prezzo ribassisti che caratterizzano i bear market. Questa volta però, almeno in parte, l’interesse sembra essere arrivato in anticipo, attratto dai grandi fondi americani.
- Un bear market virtuoso
Il terzo e ultimo motivo è collegato al bear market. La forte crescita che ha investito Bitcoin, e il mondo crypto in generale, nell’ultimo periodo è anche frutto del lavoro svolto durante gli ultimi due anni. Si sa, non c’è momento migliore per costruire nuove soluzioni o migliorare quelle già esistenti di quando i prezzi scendono e scompare l’euforia.
Durante gli scorsi mesi sono nate (o sono state migliorate), su Bitcoin, tantissime innovazioni tecnologiche. Alcune più controverse e divisive come gli Ordinals e i token BRC 20, e altre universalmente ritenute necessarie, come i Layer 2. Anche gli altri ecosistemi, ad esempio Cosmos, Ethereum e Solana, si sono rinnovati, cercando di migliorare soprattutto dal punto di vista della facilità di utilizzo. Un punto di debolezza storico per questo settore.
Come già anticipato, queste non sono tutte le cause che hanno contribuito al raggiungimento del nuovo massimo storico di Bitcoin. Come non citare il grandissimo interesse attorno all’intelligenza artificiale e la conseguente crescita di prezzo delle azioni delle società tecnologiche, ad esempio Nvidia. O l’imminente fine delle politiche di quantitative tightening, e quindi il probabile taglio dei tassi d’interesse dei prossimi mesi.