Arriva Terra 2, scopri come funziona l’airdrop dei nuovi LUNA

È ufficiale: la nuova chain Terra 2 uscirà il 28 maggio! Scopri tutto sulla nuova chain voluta da Do Kwon e su come funziona l’airdrop di LUNA 2.0

La proposta di Do Kwon è passata: è in arrivo una nuova Terra. Con il 66% di voti a favore, la community si è espressa a favore della creazione di una nuova chain. I vecchi LUNA saranno chiamati LUNA Classic (LUNC) e la migrazione avverrà il 28 maggio, con un airdrop che cercherà di restituire ai LUNAtics ciò che gli spetta. Scopri tutto sull’uscita di Terra 2, su come funziona l’airdrop di LUNA 2.0, e su come fare per ottenerlo!

Cos’è LUNA 2.0, la nuova chain proposta di Do Kwon

Dopo il crollo di LUNA e UST, la community crypto si è ritrovata in grave difficoltà. Il fondatore di Terra, Do Kwon, ha elaborato una proposta per creare una nuova chain a partire da zero. La proposta in questione, pubblicata sull’Agorà di Terra, ha ricevuto il 66% di voti positivi nonostante alcuni membri della community di Terra si siano espressi contro questa idea.

Nonostante le critiche di alcuni utenti, Do Kwon ha trovato il supporto della maggior parte della community nella creazione di un fork di Terra. Terra 2 non sarà esattamente un “hard fork” come quello di Ethereum dopo l’attacco del 2017. Invece di “resettare” la blockchain a un momento precedente al crollo (il 7 maggio, in questo caso), Do Kwon creerà una nuova blockchain da 0, ma senza la stablecoin algoritmica UST. 

Con questo fork, il fondatore di Terra vuole ricreare la blockchain eliminando il punto debole che ha portato la vecchia chain al collasso, cioè UST. Terra 2 diventerà un ecosistema DeFi forte di tutte le dapp già pronte a essere implementate. 

Come funziona l’airdrop di LUNA 2.0

L’airdrop dei nuovi LUNA sarà graduale e andrà a premiare soprattutto chi deteneva LUNA e UST prima del crollo. Prima di lanciare la nuova chain, gli sviluppatori prenderanno uno snapshot (alle 21:59 ora italiana di giovedì 26 maggio) di tutti i token presenti nella vecchia chain e poi distribuiranno i nuovi LUNA sulla versione aggiornata. I nuovi LUNA ricevuti saranno automaticamente messi in staking.

Il piano di Do Kwon prevede che la nuova chain parta da uno stato “vergine”, quindi dal blocco 0, con una quantità circolante di token pari a 1 miliardo. Come funziona l’airdrop di LUNA 2.0? I nuovi token verranno distribuiti in questo modo:

  • Il 35% dei token iniziali verrà diviso tra tutti i detentori di LUNA prima del crollo. Questo vuol dire che ben 350 milioni dei nuovi LUNA saranno riservati ai LUNAtics che hanno acquistato i token prima del 7 maggio, conservandoli anche durante il crash. I wallet con meno di 10mila LUNA avranno il 30% della loro parte subito, e il 70% sarà restituito gradualmente nel corso di due anni. Le “whale”, invece, avranno condizioni peggiori, e otterranno tutti i LUNA che spettano loro fra quattro anni.
  • Il 15% dei LUNA sarà riservato a chi deteneva aUST (cioè UST bloccati su Anchor Protocol) prima del crollo. In questo caso, però, le whale avranno massimo 500mila LUNA, per dare la precedenza ai piccoli detentori di UST.
  • Il 15% dei token iniziali della nuova chain sarà riservato a chi ha acquistato UST dopo il crollo del 7 maggio.
  • Il 10% dei nuovi LUNA andrà a chi ha acquistato LUNA dopo il crollo, e saranno restituiti gradualmente in un periodo di due anni.
  • Infine, il 30% che rimane finirà nella community pool, per sostenere lo sforzo degli sviluppatori di dapp e assicurare che la nuova chain mantenga il suo valore di ecosistema DeFi.

Il sistema è piuttosto complesso ma Do Kwon pensa che questo sia il modo migliore per risarcire i LUNAtics in maniera equa e per ricreare una rete funzionale ed efficace nel panorama DeFi

Nella proposta, il fondatore di Terra scrive che l’airdrop di LUNA prenderà in considerazione tutti gli asset on-chain (compresi ad esempio i LUNA in staking o quelli presenti su alcuni exchange centralizzati), tranne alcuni specifici a causa di motivi tecnici. Ad esempio, gli UST e LUNA “trasferiti” con un bridge su altre blockchain non potranno essere parte dell’airdrop, a meno che non vengano riportati sulla chain originale (ad esempio sul wallet ufficiale di Terra, Terra Station). Saranno restituiti anche i LUNA bloccati nei protocolli DeFi più conosciuti. Per maggiori informazioni, fai comunque riferimento alla proposta ufficiale di Do Kwon, sempre in costante aggiornamento.

Non solo la community critica il fork di LUNA

Il crollo di LUNA e UST ha ovviamente diviso la community crypto. Nonostante in molti appoggino il fork di Terra, non tutti credono che l’airdrop di LUNA 2.0 sia la soluzione migliore per riparare i danni causati dal collasso. Le critiche, soprattutto su Twitter, abbondano: ma non sono solo gli utenti ad opporsi alla decisione di Do Kwon e del resto della community.

Lido Finance, uno dei protocolli di liquid staking più importanti di Ethereum, ha rifiutato di supportare Terra 2.0. La DAO di Lido ha votato “no” in maniera decisa, con il 95% di voti. Meno del 5% dei partecipanti era favorevole a portare Lido Finance sulla nuova chain di Terra. 

Nonostante Lido Finance avesse un valore bloccato di quasi 10 miliardi di dollari su Terra prima del crollo di LUNA e UST, la DAO ha praticamente bocciato la proposta di Do Kwon. “Ci penseremo dopo il lancio, prima è meglio vedere se Terra 2.0 è un progetto legittimo e supportato dalla community. Al momento ci sono troppi dubbi sulla nuova chain” scrive uno degli utenti contrari a Terra 2.0.

Il 28 maggio sarà una data che entrerà nella storia non solo di Terra, ma di tutto il mondo crypto. L’airdrop basterà a riconquistare il favore del mercato?