Quali sono 5 criptovalute per fare staking nel 2022? Scopri la lista delle più usate!
Lo staking è una funzionalità tipica del settore crypto in cui un utente blocca delle coin o dei token per un periodo di tempo, in modo da ottenere delle ricompense. Lo scopo reale di questo processo è la partecipazione al meccanismo di consenso Proof-of-Stake di una blockchain. Lo staking infatti permette di raggiungere il consenso della rete e validare tutte le transazioni in modo decentralizzato e sicuro. Tutti possono fare staking di criptovalute e ci sono davvero molti modi per farlo. Ma quali crypto è possibile bloccare? Ecco 5 criptovalute per fare staking nel 2022!
1. Ethereum (ETH)
Ethereum è il primo network per volumi di staking e dopo il definitivo passaggio a un meccanismo di consenso Proof-of-Stake, lo staking di ETH diventerà una pratica sempre più importante e diffusa. Come spesso succede, si può fare staking di ETH in varie modalità e con diversi obiettivi. Puoi fare staking con i tuoi ETH in 4 modi diversi: “solo home staking”, “staking as a service”, “pooled staking” e “centralized exchange”:
- Solo home staking: utilizzi i tuoi ETH per aprire in prima persona un nodo validatore. Questa è la tipologia di staking che richiede un impegno maggiore, alcune competenze tecniche e pieno controllo dei propri fondi. Sono richiesti, infatti, un minimo 32 ETH da bloccare e una connessione a internet costante;
- Staking as a Service: hai 32 ETH a disposizione ma non vuoi gestire un nodo da sol*? Puoi delegarli a un nodo validatore già attivo. I tuoi Ether rimangono sempre tuoi (e quindi guadagni i reward dello staking) ma allo stesso tempo sono usati da un nodo come stake necessario per il meccanismo di validazione. Questa tipologia di staking non è disponibile direttamente nel protocollo di Ethereum, è necessario affidarsi a servizi terzi;
- Pooled Staking: anche tramite le staking pool di dapp o protocolli (decentralizzati o centralizzati) puoi delegare i tuoi ETH in staking ai nodi validatori. La differenza è che con le staking pool puoi delegare anche piccole somme di crypto, non necessariamente 32 ETH;
- Staking in exchange centralizzati: si può fare staking di ETH negli exchange centralizzati, questa è una delle soluzioni più semplici e adatte anche a chi non ha molta esperienza. Anche su Young Platform puoi sperimentare una tipologia di staking di Ether grazie alla funzionalità “Earning Wallet”.
2. Polkadot (DOT)
Polkadot utilizza un meccanismo di consenso che è una variante del PoS standard e si chiama Nominated Proof-of-Stake. Su Polkadot gli utenti che possiedono DOT (chiamati “nominator”), delegano il loro stake ai nodi che ritengono più meritevoli e guadagnano ricompense sulla base della performance del validatore che hanno scelto. I validatori e i nominator ricevono ricompense uguali tra loro e non in proporzione alla grandezza dello stake, come in altri protocolli. Su Polkadot puoi sbloccare il tuo stake quando vuoi ma le tue crypto saranno sbloccate e rientreranno in tuo pieno possesso dopo 28 giorni. Questo meccanismo di “nomina” incentiva gli utenti e i validatori a comportarsi in modo onesto: chi si comporta bene viene ricompensato, chi agisce in maniera scorretta viene allontanato e la rete rimane sicura.
3. Solana (SOL)
Tra le 5 criptovalute per fare staking nel 2022 c’è SOL, la coin di Solana. Anche questa blockchain si serve di un meccanismo Proof-of-Stake, su Solana al momento ci sono 1.746 validatori che assicurano il funzionamento e la sicurezza della rete. Per chi vuole fare staking di SOL direttamente sul network può controllare le ricompense previste. I reward vengono calcolati e distribuiti una volta per “epoch” (un periodo che equivale a circa 2 giorni) e emesse a tutti i validatori e delegatori nel primo blocco dell’epoch successiva.
4. Avalanche (AVAX)
Avalanche con il tempo sembra dimostrare di essere una valida alternativa ad Ethereum, durante lo scorso anno ha ricevuto numerosi finanziamenti da VC e non ha avuto nessuna paura ad usarli per espandere il suo ecosistema e migliorare la sua struttura. Le ricompense per lo staking su Avalanche in media all’anno raggiungono il 9,23%. A differenza delle altre piattaforme, i token in staking non sono mai soggetti al rischio di slashing ovvero alla perdita dello stake in seguito ad azioni scorrette ai danni del network. Puoi verificare il totale di AVAX in staking, le ricompense, i validatori e i delegatori sul sito di Avalanche.
5. Cardano (ADA)
Cardano ha un ecosistema in costante crescita e le sue dapp native sono tra le più innovative in circolazione. La rete funziona grazie allo staking di ADA, anche in questa blockchain esistono nodi validatori e utenti che delegano. Il protocollo Ouroboros di Cardano sceglie un validatore sulla base della grandezza dello stake in suo possesso. Quindi i nodi con più ADA in staking avranno più possibilità di aggiungere un nuovo blocco a Cardano e ottenere le ricompense. Puoi calcolare le tue ricompense per lo staking ma ricorda che dipendono da molti fattori come le prestazioni dei validatori, il numero di blocchi validati e, in generale, possibili cambiamenti della rete.
Le crypto più usate per lo staking nel 2022
Ethereum, Solana, Cardano, Avalanche e Polkadot sono quindi le criptovalute più usate per fare staking nel 2022. Nello specifico, Ethereum ha uno staking marketcap (ovvero il valore in dollari di tutti i suoi token in staking) di 22 miliardi, Cardano e Solana di 15, Avalanche di 6 e Polkadot di 5. Questo dato ci parla di quanto queste blockchain siano utilizzate, ma il numero più interessante è la percentuale stimata di ricompense che si possono ricevere facendo staking direttamente sulla blockchain di riferimento (il dato è variabile, le percentuali sono relative al momento in cui è stato scritto l’articolo). Tra queste 5 crypto, la percentuale più alta la raggiunge Polkadot (13,98%), poi Avalanche (8,8%), Cardano (4,98%), Solana (4,73%) e Ethereum (4,14%). La lista delle 5 criptovalute per fare staking nel 2022 finisce qui, ma scopri tutte le opportunità inerenti su Young Platform!