Finanza tradizionale, CeFi e DeFi: un confronto

DeFi, finanza centralizzata e tradizionale a confronto

Progetti su blockchain tra finanza tradizionale, CeFi e DeFi: cosa indicano questi termini e quali sono le differenze principali?

La finanza tradizionale, per antonomasia centralizzata, ha iniziato negli ultimi anni ad esplorare e sviluppare progetti basati sulle tecnologie a registro distribuito (DLT). Parallelamente, il mercato delle criptovalute ha adottato e adattato alcuni modelli della finanza tradizionale per sviluppare ciò che possiamo definire una Finanza a Registro Distribuito con intermediario, conosciuta come CeFi (Centralized Finance), e una Finanza a Registro Distribuito senza intermediario, o Decentralized Finance (DeFi).

Questi sviluppi rappresentano un interessante incrocio tra le pratiche della finanza tradizionale e l’innovazione tecnologica, portando alla creazione di nuovi modelli finanziari. Per analizzare concretamente questo fenomeno, possiamo considerare alcuni casi reali, unici e innovativi, emersi nel contesto nazionale. Questi esempi offrono uno spaccato vivido di come le tecnologie DLT vengano applicate in modo pratico e innovativo nel settore finanziario, combinando elementi sia della finanza centralizzata sia di quella decentralizzata.

Il caso Azimut e banca Valsabbina

A novembre 2023, Fleap Holding ha introdotto un’iniziativa pionieristica in Italia: la creazione della prima struttura di investimento basata su blockchain, finalizzata a stimolare lo sviluppo di progetti innovativi. Questa iniziativa vede la partecipazione del Gruppo Azimut attraverso Azimut Capital Management SGR, di Banca Valsabbina e di Integrae SIM, che collaborano come intermediari aderenti.

La struttura di investimento, gestita da Fleap Holding, opera tramite la piattaforma Fleap Digital Company. Il suo ruolo è quello di individuare società innovative con un elevato potenziale di crescita, acquisire partecipazioni in esse ed emettere Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP), utilizzando la tecnologia blockchain per la digitalizzazione delle scritture relative a tali partecipazioni. Un aspetto peculiare di questo modello è che la gestione degli SFP emessi e le azioni della holding sono interamente gestite tramite blockchain, eliminando la necessità di certificati fisici o altri documenti cartacei.  

Questa iniziativa segna la prima volta in Europa che viene creata una struttura così articolata e interamente basata su blockchain per investimenti in progetti innovativi. Rappresenta un significativo passo avanti nell’innovazione dei mercati finanziari, soprattutto considerando l’interazione e la collaborazione tra gli intermediari coinvolti in questa sperimentazione.  

Il caso Sella

A gennaio 2024, dpixel, il Venture Incubator appartenente al gruppo Sella, ha segnato un momento storico nel panorama italiano del venture capital, realizzando la prima iniziativa di investimento in startup tramite blockchain. Questo innovativo investimento è stato effettuato in Lendit, una piattaforma di credit-sharing B2B, con il supporto della piattaforma di Seed Venture, che ha reso possibile la gestione dei contratti di investimento attraverso l’emissione di token.

La piattaforma utilizzata per questo progetto, sviluppata da Seed Venture – società parte del portafoglio dpixel e inclusa nel programma di accelerazione Metaverse 4 Finance – ha permesso la creazione di token per gestire gli accordi di investimento.

Gli smart contract trasformano gli investimenti in token che possono essere scambiati in ogni momento, offrendo immediata disponibilità e liquidità agli interessati a operazioni di venture capital. Questo rappresenta un grande passo avanti, poiché apre la possibilità di un mercato secondario per l’equity, rendendo liquidi investimenti che tradizionalmente sono considerati di lungo periodo.

L’utilizzo della blockchain ha dunque facilitato l’investimento di dpixel in Lendit, una piattaforma B2B di credit-sharing che consente a imprese e professionisti di prestarsi denaro in modo semplice, rapido e sicuro.  

Esplora i nostri servizi per le imprese

Le crypto nella CeFi

Se la finanza tradizionale sta importando modelli decentralizzati per innovarsi, il mercato delle criptovalute ha ricalcato modelli esistenti per rendere più accessibili servizi decentralizzati spesso complessi e rischiosi per chi è alle prime armi. 

La CeFi è un sistema in cui gli individui possono accedere a servizi legati alle criptovalute tramite piattaforme centralizzate. Nella CeFi, le banche e le istituzioni finanziarie tradizionali svolgono un ruolo chiave. Questi intermediari centrali gestiscono depositi, prestiti, investimenti e altre attività finanziarie per conto dei loro clienti.

La natura centralizzata fornisce dei vantaggi soprattutto a livello tecnico. Grazie a tradizionali accordi commerciali, un servizio CeFi permette facilmente di utilizzare valute fiat, connettendosi a qualunque banca o servizio di pagamento. Inoltre, può fornire la custodia e gli scambi per qualunque criptovaluta: il fatto che molte criptovalute siano basate su network diversi non costituisce un problema o un ostacolo. Dunque la custodia dei fondi è del tutto in carico al servizio, o a intermediari specializzati. Questo per l’utente principiante significa comodità e facilità di accesso.

In ultimo, ma non per importanza, l’assetto CeFi rende disponibile al cliente un servizio di supporto diretto che nella DeFi non sarebbe possibile. 

È così che la CeFi combina gli asset e le opportunità della DeFi con la semplicità e l’affidabilità dei tradizionali servizi centralizzati. La CeFi permette di ricevere ricompense custodendo le proprie crypto, ottenere liquidità, prestiti, utilizzare fiat per acquistare crypto e molto altro ancora. 

I CEX, o exchange centralizzati di criptovalute, sono esempi di servizio CeFi. Sono piattaforme online che fungono da intermediari tra acquirenti e venditori di criptovalute, facilitando lo scambio di valute fiat (come dollari, euro) con criptovalute (come Bitcoin, Ethereum) e viceversa, oltre al trading tra diverse criptovalute. A differenza degli exchange decentralizzati (DEX), i CEX sono gestiti da un’entità centrale che controlla la piattaforma, garantendo un ambiente di trading regolato, sicuro e spesso più intuitivo per gli utenti. Questo centralismo consente l’implementazione di misure di sicurezza avanzate, servizio clienti dedicato e procedure di compliance normativo, rendendo i CEX particolarmente attraenti per i trader neofiti e quelli che cercano tranquillità e affidabilità.

Accedi a Young Platform

Tra i CEX più famosi ed estesamente utilizzati spiccano Binance, con il suo vasto assortimento di criptovalute e prodotti finanziari innovativi; Coinbase, quotato in borsa e noto per la sua piattaforma user-friendly e l’accento sulla sicurezza; e Kraken, che offre robuste funzionalità di trading oltre a servizi di custodia. Questi giganti del trading di criptovalute hanno giocato un ruolo cruciale nell’adozione mainstream delle criptovalute.

La DeFi: è il futuro della finanza?

Tradizionalmente, la maggior parte delle transazioni finanziarie richiede la presenza di un intermediario. Ad esempio, quando si effettua un pagamento con carta di credito, diverse entità sono coinvolte e, in diverse fasi, hanno il controllo completo sui dettagli della transazione, con la facoltà di interromperla o rifiutarla.

Il movimento della Finanza Decentralizzata (DeFi) si fonda sull’idea che il sistema finanziario non dovrebbe essere nelle mani di intermediari monopolistici, ma dovrebbe essere decentralizzato. Alcuni sostengono questo approccio per ragioni politiche o filosofiche, mentre altri ritengono che porterà a una maggiore efficienza e velocità nelle transazioni.

La DeFi si basa su una varietà di tecnologie sviluppate nell’ecosistema blockchain, che è una sottocategoria delle tecnologie a registro distribuito (DLT). Nel mondo della DeFi, vi è una varietà sempre più ampia di attori. La maggior parte delle applicazioni principali è basata sulla blockchain di Ethereum, che facilita lo sviluppo di software decentralizzato. Queste applicazioni utilizzano la tecnologia degli smart contract per minimizzare o eliminare la necessità di intermediari umani o aziendali.

I fornitori di servizi legati alla DeFi stanno creando alternative ai servizi finanziari tradizionali e introducendo prodotti completamente nuovi. Tra le applicazioni DeFi più importanti troviamo i DEX, o scambi decentralizzati di criptovalute. Rappresentano l’evoluzione blockchain dell’intermediazione finanziaria, eliminando la necessità di un ente centrale che supervisioni le transazioni. In questo ecosistema, le operazioni di scambio avvengono direttamente tra gli utenti (peer-to-peer) attraverso l’uso di smart contracts sulla blockchain, garantendo trasparenza, sicurezza e anonimato. Questa struttura decentralizzata non solo riduce il rischio di attacchi informatici centralizzati e di frodi ma promuove anche una maggiore libertà e controllo da parte degli utenti sulle proprie risorse finanziarie. 

Tra i vantaggi dei DEX vi sono la custodia personale dei fondi, minori restrizioni geografiche e un accesso più democratico al trading di criptovalute. UniSwap è uno dei DEX più noti e utilizzati, famoso per il suo modello di formazione dei prezzi basato sulla liquidità fornita dagli utenti stessi. Altri esempi includono SushiSwap e PancakeSwap, che, oltre allo scambio di token, offrono una varietà di servizi finanziari decentralizzati (DeFi) come yield farming, lending e staking. 

  • Yield Farming: lo yield farming è una strategia di investimento nel settore DeFi che permette agli utenti di guadagnare rendimenti mettendo a disposizione le proprie criptovalute in pool di liquidità, sfruttando le ricompense derivanti dalle commissioni di transazione o da altri incentivi.
  • Staking: Lo staking è il processo attraverso il quale gli utenti bloccano le proprie criptovalute in una blockchain per partecipare alla validazione delle transazioni in reti Proof of Stake (PoS), ricevendo in cambio ricompense sotto forma di nuove criptovalute.
  • Lending: Il lending nel contesto DeFi consente agli utenti di prestare le proprie criptovalute ad altri partecipanti attraverso piattaforme decentralizzate, guadagnando interessi sulle criptovalute prestate senza l’intermediazione di enti finanziari tradizionali.

Si può affermare che la finanza decentralizzata impiega un’architettura a strati multipli, con ogni livello che ha uno scopo specifico e si costruisce sull’altro per creare un’infrastruttura aperta e altamente componibile. Questo permette a chiunque di implementare, modificare o utilizzare parti di questa infrastruttura, seguendo la logica dell’open source.

I vari strati della DeFi sono gerarchicamente organizzati e, come in ogni costruzione, la solidità complessiva dipende dalla robustezza delle sue fondamenta. La fragilità di un livello può quindi amplificarsi e influenzare i livelli successivi. La stabilità e l’efficacia di ciascun livello sono pertanto fondamentali per garantire la resilienza e l’efficienza dell’intero sistema DeFi.

Molti esperti ritengono che la DeFi rappresenti il futuro dei servizi finanziari, e si stanno vedendo investimenti considerevoli in startup DeFi. Tuttavia, il settore ha assistito a diversi fallimenti di alto profilo e si trova ancora in una fase di sviluppo iniziale.

Imposta di bollo sulle criptovalute 2024

Imposta di bollo sulle criptovalute 2024

A seguito alla nuova Legge di Bilancio 2023, è stato introdotto su Young Platform il pagamento dell’imposta di bollo.

Young Platform ha aggiornato i suoi Termini e Condizioni, introducendo nuove regole relative all’imposta di bollo per i suoi utenti. Questo aggiornamento è stato introdotto in conformità alla Legge di Bilancio 2023, in particolare alla  circolare numero 30/E dell’Agenzia delle Entrate avente per oggetto il “Trattamento fiscale delle cripto-attività”. Articolo 1, commi da 126 a 147, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”.

In qualità di “altro operatore finanziario”, Young Platform risulta essere tenuto ad applicare l’imposta di bollo nei confronti dei suoi utenti ai fini della disciplina antiriciclaggio e agli obblighi di monitoraggio fiscale (articolo 1, comma 1, DL 167/1990).

Tale imposta è pari allo 0,2% del valore delle criptovalute detenute dall’utente al 31 dicembre dell’anno soggetto a imposta. Vediamo dunque che cos’è l’imposta di bollo, chi è tenuto a pagarla e come può essere versata. 

1. Definizione dell’Imposta di bollo

L’imposta di bollo è un tipo di tassa indiretta che si applica a determinate transazioni economiche come segno di capacità finanziaria del contribuente. In pratica, questa tassa colpisce le operazioni che indicano una certa disponibilità economica, come il trasferimento o il consumo di beni e servizi, nonché di strumenti finanziari. Fino al 2022, le criptovalute erano esenti da questo tipo di imposta. Tuttavia, con l’introduzione della legge n. 197 del 27 dicembre 2022, la situazione è cambiata: ora, chi possiede criptovalute è tenuto a pagare l’imposta di bollo.

2. Chi è tenuto a pagare l’Imposta di bollo

Sono ora soggetti all’obbligo di pagamento dell’imposta di bollo tutti i possessori di criptovalute, indipendentemente dalla loro residenza fiscale. Questo obbligo viene applicato a prescindere dall’exchange utilizzato per detenere le proprie criptovalute.  

3. Calcolo della base imponibile

La base imponibile per l’imposta di bollo è pari allo 0,2% del valore delle cripto-attività detenute al termine di ciascun anno solare. Viene perciò calcolata moltiplicando il valore delle criptovalute detenute al 31 dicembre dell’anno di riferimento per l’aliquota dello 0,2%. Qualora l’imposta calcolata risulti inferiore a 1 euro, il tributo applicabile sarà comunque pari a tale importo (1 euro) ai sensi dell’art. 3 comma 3 DPR 642/72. 

Nota bene: L’imposta di bollo viene calcolata sul valore totale del portafoglio al 31 dicembre dell’anno fiscale, determinato dai prezzi degli asset come riportati su CoinGecko.

Si riporta il passaggio dell’art. 3.7.3 della circolare dell’AdE che spiega come il valore dell’imposta viene calcolato:

La base imponibile è costituita dal valore corrispondente al valore delle cripto-attività al termine di ciascun anno solare rilevato dalla piattaforma dell’exchange dove è avvenuto l’acquisto della stessa. Qualora non sia possibile rilevare il valore al 31 dicembre dell’anno di riferimento dalla piattaforma dove è stata originariamente acquistata la cripto-attività, tale valore potrà essere rilevato da analoga piattaforma dove le medesime cripto-attività sono negoziabili o da siti specializzati nella rilevazione dei valori di mercato delle stesse. In assenza del predetto valore deve farsi riferimento al costo di acquisto delle cripto-attività. Nel caso in cui le cripto-attività non siano più possedute alla data del 31 dicembre si deve far riferimento al valore rilevato al termine del periodo di detenzione. Come previsto dal comma 19 dell’articolo 19 del decreto legge n. 201 del 2011, l’imposta è dovuta in proporzione ai giorni di detenzione e alla quota di possesso in caso di cripto-attività cointestate.

4. Quanto devo pagare per l’imposta?

Il calcolo dell’imposta viene calcolato automaticamente dalla piattaforma. Trovi il dettaglio accedendo da desktop nella sezione “Tasse & Report” > “Imposta di bollo”. La versione app verrà rilasciata a partire dal 20 maggio.

5. Entro quando va pagata l’imposta di bollo?

Per non incorrere in interessi o sanzioni, il pagamento dell’imposta deve essere effettuato entro il 30 giugno 2024.

6. Come si paga l’imposta di bollo?

Nel caso specifico di Young Platform, l’imposta di bollo è stata automaticamente calcolata e detratta dal Portafoglio Euro dell’utente a partire dal 21/02/2024 a fronte di una liquidità adeguata a soddisfare il relativo onere fiscale. 

Di conseguenza per tutti gli utenti che a partire dal 21 febbraio 2024 non disponevano di abbastanza liquidità sul Portafoglio Euro del loro account Young Platform, l’addebito avverrà alla prima operazione utile. Sarà sufficiente depositare sul proprio account tramite uno dei seguenti metodi di pagamento:

  • Carta di credito, debito o prepagata con carta.
  • Bonifico bancario.
  • Convertendo criptovalute in valuta fiat.

7. Dove trovo i dettagli del pagamento dell’imposta?

Nella sezione Portafoglio Euro, alla voce “Cronologia”, risulterà una voce “Imposta di bollo”. Cliccandoci sopra, sarà possibile visualizzare i dettagli della transazione:

  • ID della Transazione
  • Importo
  • Le motivazioni alla voce “Note” (Imposta di Bollo)
  • Data di esecuzione
  • Stato

8. Ogni quanto bisogna pagare l’imposta di bollo? 

L’imposta di bollo deve essere versata annualmente, con scadenza entro il mese di giugno. L’importo da pagare si basa sul valore delle criptovalute possedute al 31 dicembre dell’anno fiscale precedente.

Le criptovalute in azienda: contabilità e aspetti fiscali per il 2023

tasse crypto aziende

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha chiarito alcune definizioni e pratiche fiscali. Ecco cosa cambia per le aziende che hanno abbracciato il settore criptovalute

Con la normativa in vigore per l’anno fiscale 2023, il focus è stato posto soprattutto sulle persone fisiche e le pratiche più comuni. 

In realtà le principali novità della legge ricadono anche sulla fiscalità aziendale: soprattutto a partire dal 2020 sono state sempre di più le società che hanno scelto di abbracciare il settore crypto in diversi modi. Da quelle che hanno già accettato pagamenti in crypto, a quelle che hanno deciso di orientarsi verso l’investimento in cripto-attività come Bitcoin o gli NFT, fino a quelle che hanno optato per l’integrazione della blockchain stessa nei loro servizi. 

Dunque come devono comportarsi queste aziende relativamente alle proprie cripto-attività? Ecco tutte le informazioni aggiornate al 2023.

Clicca sul seguente link per la Guida completa alla tassazione delle criptovalute in Italia

Criptovalute in azienda: la contabilizzazione in bilancio 

Per quanto riguarda la classificazione e contabilizzazione delle cripto-attività in ambito aziendale, non esistono ancora norme nazionali. Di conseguenza si fa riferimento ai principi contabili internazionali, e in particolare all’IFRS o IAS (International Accounting Standard).

Secondo l’interpretazione fornita dall’IFRS Interpretation Committee, le criptovalute “native”, quali Bitcoin ed ether non possono essere considerate né valute né strumenti finanziari.

Una diversa definizione, però, può essere utilizzata per alcune stablecoin, e in particolare per quelle collateralizzate da valute fiat o RWA riscattabili. Tali cripto-attività sembrano infatti soddisfare la definizione di strumento finanziario, sia secondo i principi IAS/IFRS, in quanto rappresenterebbero a tutti gli effetti un diritto contrattuale a riscattare la liquidità soggiacente.

In base a questi principi, le criptovalute vanno inserite sotto due voci: beni immateriali e rimanenze. 

I beni immateriali sono quelle attività che possono essere trasferite, date in licenza, vendute o scambiate in maniera indipendente; e quelle attività che derivano da diritti contrattuali o legali.

Le cripto-attività invece costituiscono rimanenze se sono destinate alla vendita.

Per quanto riguarda le stablecoin, è possibile che le imprese scelgano di classificarle in modo diverso in base alla loro valutazione dei rischi e dei benefici associati a tale classificazione. Quindi possono essere inserite come strumenti finanziari, secondo quanto argomentato sopra, oppure come rimanenze di strumenti finanziari se non sono ancora state contabilizzate come ricavi.

A questo punto resta da chiedersi se questi beni siano fiscalmente imponibili, e in che modo. A rispondere interviene l’articolo 32 della Legge di Bilancio del 2023.

Le imposte societarie sulle cripto-attività

Nell’ambito societario, le due imposte a cui sono soggette le imprese sono l’IRES e IRAP, rispettivamente l’Imposta sul Reddito delle Società e l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.

Dalla normativa più recente si evince che la variazione nel valore delle cripto-attività non influisce sull’imponibile ai fini IRES e IRAP. La questione è diversa però quando si parla di plusvalenze. Infatti, “resta fermo che nel momento in cui le cripto-attività sono permutate con altri beni (incluse altre cripto-attività) o cedute in cambio di moneta avente corso legale, la differenza tra il corrispettivo incassato e il valore fiscale concorre alla formazione del reddito di periodo“.


In altre parole, fintantoché le cripto-attività in questione rimangono tali, e sono semplicemente custodite dall’azienda, non sono soggette a queste due tasse nonostante le loro variazioni di prezzo sul mercato.

Facciamo un esempio. Se la tua azienda ha acquistato 1 Bitcoin il 1 Febbraio, per un controvalore di 26.000€, al 31 Dicembre successivo il prezzo è diventato di 30.000€. Questo aumento di valore non è da considerarsi una plusvalenza se dal 1 Febbraio al 31 Dicembre 1 BTC è rimasto 1 BTC. Lo stesso vale nel caso il prezzo fosse diminuito: non sarebbe da considerarsi una minusvalenza realizzata.

Attenzione, ciò non toglie che le cripto-attività detenute non debbano essere incluse nel bilancio aziendale. Anche quelle che non hanno generato plusvalenze, vanno dichiarate e rese visibili all’Agenzia delle Entrate.

Quali sono invece i casi di impiego delle cripto-attività che possono risultare in plusvalenze, e che quindi valgono ai fini della tassazione IRES e IRAP?

  • Trasformazione in altri beni, ossia utilizzo di questi asset per qualsiasi acquisto
  • Trasformazione in NFT o altre cripto-attività;
  • Permuta in valuta fiat;
  • Utilizzo nello staking.

In tutti questi casi le eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate durante l’anno fiscale andranno a cumularsi con il reddito d’impresa.

Quanto spiegato in questo articolo riguarda le pratiche generali a cui le aziende che si sono avvicinate alle criptovalute devono porre attenzione, tuttavia non si esclude la possibilità di rivolgersi a un commercialista specializzato per analizzare il singolo caso da vicino ed evitare di incorrere in future sanzioni dannose per l’impresa. Se vuoi potrai chiedere supporto direttamente su Young Platform, nel nuovo portale dedicato, pensato per metterti in contatto diretto con i professionisti del settore.

Nel frattempo, la Legge di Bilancio del 2024 non ha introdotto alcuna novità in materia di criptovalute. Si attendono quindi maggiori specificazioni sulle definizioni e sugli aspetti contabili da parte dei governi.

Potrebbero interessarti:

Scopri i nostri servizi per le imprese

AMA su Young (YNG): aggiornamento trimestrale (Q2 2023)

Il token Young (YNG) ha da poco festeggiato il primo anno dal lancio! Come ogni trimestre, non mancate all’incontro con il CFO e Co-founder Alexandru Stefan Gheban e il Community Specialist Filippo Iachello sugli sviluppi del nostro token. 

A seguito della pubblicazione del Report del Token YNG Q2 2023, una LIVE per approfondire gli aggiornamenti sul token YNG e le strategie messe in atto. 

Ecco i punti principali che affronteremo durante la LIVE: 

Il Token YNG in numeri 

  • La circulating supply del token YNG è aumentata di 700.000 nuovi token, portandola a circa 22,7 milioni. 
  • Il numero di iscritti ai Club Young ha visto un incremento del 12%, comportando una maggiore stabilità nel prezzo di YNG. 

Goal e nuovi obiettivi

  • Nel secondo trimestre del 2023 ci siamo focalizzati sul tema tasse, rilasciando il Report Fiscale utile alla dichiarazione prevista dalla nuova normativa. 
  • Perseguendo la nostra mission educativa, è stata rilasciata la prima versione della nuova interfaccia dell’app Step, la cui logica di disrtibuzione del token è volta a consolidare la stabilità del prezzo di YNG. 
  • Cercando una comunicazione sempre maggiore con la nostra community, abbiamo inoltre lavorato su Twitter e Discord, il primo deputato alla promozione del token YNG e il secondo a stabilire un contatto diretto tra la nostra community e il Team Young Platform. 
  • Sono iniziate le attività di buyback per sostenere il prezzo del token e abbiamo in programma di espandere il listing su altri exchange.  
  • Le novità per il prossimo trimestre sono rivolte ai benefit Club, al listing di nuove monete e ai lavori sull’Earning Wallet

Per non perderti nessuna di queste novità e partecipare attivamente alla discussione con domande e riflessioni, clicca sul link e attiva la campanella per non perderti l’appuntamento!

Puoi seguire la LIVE su Youtube, Facebook e Twitch.  

Ti aspettiamo il 19 luglio alle 18:00! 

Ricarica il tuo account Young Platform nei negozi Carrefour!

Ad Ottobre 2020 abbiamo rilasciato la funzionalità Young Cash, frutto della partnership tra Young e Viafintech, grazie a quale è possibile ricaricare il proprio account Young Platform in contanti direttamente alla cassa dei negozi Panorama, Pam Local e Penny Market abilitati.

Siamo felici di annunciare che da oggi sarà possibile ricaricare il proprio account anche in uno dei principali supermercati a livello internazionale: Carrefour!

Come funziona?

  1. Accedi a Young Platform dal tuo smartphone
  2. Clicca su Deposita
  3. Scegli YoungCash
  4. Attiva la geolocalizzazione per trovare i punti vendita abilitati vicini a te
  5. Una volta alla cassa del punto vendita, procedi e inserisci da depositare
  6. Apparirà un codice a barre. Mostralo alla cassa
  7. Paga in contanti (commissione 2%)
In 15 minuti sarà accreditato sul tuo account!

 

 

AAVE arriva su Young Platform

Che cos’è AAVE?

Aave è un protocollo finanziario decentralizzato che permette alle persone di prestare e prendere in prestito crypto. Chi presta guadagna interessi depositando le proprie criptovalute (Prestatore). Chi prende in prestito (Debitore) ha immediatamente nuova liquidità che può ottenere a patto di mettere a garanzia una quantità maggiore delle sue criptovalute. 

AAVE ha diversi punti di forza che la rendono unica nel panorama DeFi. Il progetto offre circa 20 criptovalute diverse per il prestito, dando agli utenti molta più scelta. Ha creato i primi prestiti non collateralizzati, detti “prestiti flash” che consentono a professionisti e sviluppatori di trarre vantaggio da alcune situazioni di mercato.

Inoltre, diversamente da altri progetti simili, con Aave si possono alternare tassi di interesse fissi e variabili.

 

Pair disponibili 

Trovi AAVE su Young Platform e Young Platform Pro con questi pair:

  • AAVE-BTC
  • AAVE-EUR

Tutto ciò che devi sapere su Ripple, XRP e SEC

Young Platform non rimuoverà Ripple in quanto conforme alle normative europee

L’inchiesta

Il 22 dicembre la SEC ha intentato un’azione legale contro Ripple Labs, la società dietro alla criptovaluta XRP. La SEC (Securities and Exchange Commission) è l’ente federale che vigila sulla borsa valori degli Stati Uniti. La SEC sta indagando sul rapporto tra Ripple Labs e XRP, sostenendo che quest’ultimo rappresenti in realtà un security token.

La SEC sostiene che i fondatori abbiano lanciato la valuta XRP vendendola come una quota della società Ripple, senza che fosse registrata come tale. La ICO  lanciata da XRP ha raccolto più di 1,3 miliardi di dollari da investitori di tutto il mondo. Pertanto, l’azione legale verte sul fatto che la SEC considera Ripple Labs responsabile di non aver registrato la sua offerta come contratto di investimento per gli investitori. Ripple ha prontamente risposto all’azione legale, anticipando su Twitter le accuse ufficiali della SEC. 

XRP verrà mantenuto su Young Platform

Il dibattito ha fatto sì che i maggiori exchange con sede in USA e US abbiano deciso di delistare o abbiano in programma di delistare XRP. 

Tuttavia, secondo la legislazione europea, Ripple è conforme alle normative vigenti. Quindi Young, come altri exchange europei, al momento non provvederà alla rimozione di XRP dagli exchange Young Platform e Young Platform Pro. Questo perché vogliamo evitare di danneggiare i nostri utenti e dargli la possibilità, in conformità alle normative vigenti in Europa, di continuare a vendere, comprare o scambiare i loro XRP.

Il futuro di XRP su Young Platform

Qualora i principali liquidity provider dell’azienda dovessero rimuovere Ripple dalla loro offerta, è probabile che anche Young sarà costretto a delistare XRP. Se ciò dovesse accadere, i fondi dei nostri clienti verranno comunque tutelati, consentendo la conversione in fiat o l’invio a wallet esterni prima della rimozione. Sempre in questo caso, gli utenti verranno avvisati con largo anticipo per consentire loro di pianificare e gestire al meglio i loro fondi XRP. 

Young continuerà a seguire da vicino il dibattito e a tenere aggiornati i suoi utenti. 

XRP ha registrato una crescita del 55% nelle ultime 24 ore.

Per sapere di più su Ripple e XRP leggi l’articolo dedicato su Academy

Young supporta l’Airdrop gratuito del token Spark (FLR)

spark

Per tutti i possessori di Ripple, Young Platform distribuirà gratis il token Spark in proporzione al saldo XRP

Young supporterà la distribuzione gratuita del nuovo token Spark (FLR) di Flare Networks a tutti i possessori di Ripple (XRP) su Young Platform e Young Platform Pro.

Distribuzione del token Spark

Young distribuirà il token Spark (FLR) a tutti i possessori di Ripple (XRP) su Young Platform e Young Platform Pro in base al numero dei loro XRP detenuti al 12 dicembre 2020, 00:00 UTC (orario approssimativo).

Deposita o acquista Ripple prima dell’Airdrop del 12 Dicembre per poter essere idoneo a ricevere i nuovi token Spark in proporzione al tuo saldo di XRP.

Il numero dei token Spark che ogni utente riceverà, dipende dalla quantità di XRP e sarà calcolato in base alla seguente formula:

Utente A = Importo di XRP detenuti dall’Utente A al momento dell’Airdrop / Totale XRP detenuti da Young al momento dell’Airdrop * Totale SPARK ricevuti da Young per l’Airdrop

Note importanti

  • I depositi, i prelievi e il trading di Ripple (XRP) saranno sospesi a partire dal giorno 11/12/2020 alle ore 09:00 PM (CET).
  • Dopo questo momento, i Ripple (XRP) che non sono stati depositati, non saranno inclusi nel calcolo della distribuzione.
  • L’orario e il numero di token Spark possono variare in base ai cambiamenti sulla rete di Flare.
  • La distribuzione dei nuovi token Spark è attualmente prevista per la prima metà del 2021 (a discrezione di Flare Networks).
  • Il supporto a questo Airdrop da parte di Young non garantisce il fatto che il token Spark verrà listato sui nostri exchange Young Platform e Young Platform Pro.

Young Team

È arrivato il Cashback: la nuova funzionalità Step

Sul Marketplace di Young Platform Step puoi fare acquisti e ottenere fino al 20% di caschback in token YNG

Perché comprare l’ultimo modello delle Nike nello store in centro? Oppure guidare fino al Decathlon per regalare lo starter kit dello Yoga? 

Con il Marketplace di Young Platform Step puoi acquistare tutti i tuoi prodotti preferiti comodamente dal divano di casa tua.

Ma c’è di più! Per ogni acquisto riscatta fino al 20% di Cashback in token YNG!

Non perdere nessuna occasione: dall’ultimo libro bestseller al biglietto Italo treno per rientrare a casa con i tuoi regali!

Come funziona?

  1. Accedi al Marketplace di Step e seleziona il tuo brand preferito 
  2. Clicca sul bottone “Visualizza guadagni” per consultare i prodotti su cui è attivo il cashback
  3. Quindi clicca su “Vai al negozio”” e acquista tutti i prodotti che desideri  
  4. Per ottenere il cashback, non chiudere mai la scheda a cui Step ti ha reindirizzato fino alla conferma dell’acquisto
  5. Il cashback in token YNG ti verrà accreditato in 30-90 giorni

Che aspetti?

Ottieni subito il cashback sui tuoi regali di Natale, solo con Young Platform Step! 

La DeFi arriva su Young Platform Pro

Scopri su Young Platform Pro i token DeFi: la finanza decentralizzata è un’alternativa

Young è sempre felice di portare ai suoi utenti nuovi progetti mission-oriented, ecco perché da oggi saranno supportati su Young Platform Pro i token DeFi. Il trading e la custodia sono ora disponibili per questi sette token, completamente nuovi sulla nostra piattaforma: Uniswap (UNI), Curve (CRV), Synthetix (SNX), Chainlink  (LINK),  Augur (REP), Gnosis (GNO) e Kyber Network (KNC). 

Crediamo che il potere maggiore della blockchain risieda nella sua natura decentralizzata. Per questo motivo la DeFi, cioè la Finanza Decentralizzata, ha tutte le carte in tavola per istituzionalizzare il mondo delle criptovalute, rappresentando un’alternativa sempre più convincente ai tradizionali servizi bancari.

Uniswap (UNI)

Uniswap è un exchange decentralizzato, noto per il suo ruolo nel facilitare il trading automatizzato di token DeFi. Uniswap nasce per risolvere la mancanza di liquidità negli exchange decentralizzati. Normalmente gli exchange creano liquidità mettendo in relazione chi compra e chi vende. Non potendo fare affidamento sulla disponibilità di acquirenti e venditori, Uniswap crea la liquidità attraverso una semplice equazione.

I termini dell’equazione sono la quantità di ETH e di token ERC20 in una liquidity pool.
UNI è il governance token del network ed è un token ERC-20. In quanto governance token viene utilizzato per prendere decisioni e autorizzare operazioni sulla rete Uniswap.

Curve (CRV)

Curve è un exchange decentralizzato per stablecoin. Curve è governato dall’omonima DAO, ossia un’organizzazione decentralizzata, basata su Ethereum. Il token nativo dell’ecosistema Curve è il Curve DAO token (CRV).

Lanciata a gennaio 2020, Curve ha registrato una crescita significativa nella seconda metà del 2020. Offrendo agli utenti un mezzo per guadagnare rendimenti sulla loro criptovaluta e scambiare determinati altcoin in modo decentralizzato ed economico, Curve è rapidamente diventato uno dei i più grandi protocolli nello spazio DeFi. 

Synthetix (SNX)

Synthetix è un protocollo basato sulla blockchain di Ethereum che permette agli utenti di scommettere su asset esterni attraverso l’emissione di synthetic asset (o Synths) che ne riflettono il prezzo in un processo noto come “collateralizzazione”.

Per fare ciò gli utenti devono utilizzare il token della rete, il Synthetix Network Token (SNX) il quale una volta messo in stake su smart contract, senza la necessità di alcun intermediario, “collateralizza” i Synths.

Ognuno di questi synthetic asset è un token ERC-20 che riflette appunto il prezzo di vari asset esterni che possono essere commodities, come il prezzo dell’oro, così come valute fiat o criptovalute.

Fornitori di servizi esterni detti “oracoli” permettono agli utenti di avere informazioni sui possibili guadagni o sulle possibili perdite legate ai vari asset su cui scommettono.

Chainlink (LINK)

Chainlink è una rete decentralizzata che ha come scopo quello di connettere gli smart contract al mondo reale. Un problema degli smart contract, infatti, è che per esistere hanno bisogno di fonti di dati esterne, Chainlink affronta questo problema utilizzando gli “oracoli”, fornitori di dati che rendono possibile questa connessione.

Ogni oracolo è incentivato a fornire dati accurati poiché gli viene assegnato un punteggio di reputazione e, se i dati utili, vengono anche ricompensati in LINK.
LINK è il token operativo sulla rete ed è basato sulla blockchain di Ethereum.

LINK è disponibile anche suYoung Platform.

Augur (REP)

Augur è una piattaforma di scommesse basata sulla blockchain di Ethereum.
Su Augur è possibile lanciare scommesse e partecipare ai prediction market utilizzando i REP, i token della rete.
Si tratta di una piattaforma dove gli utenti possono scommettere collettivamente su quale potrebbe essere l’esito di alcuni eventi come le performance aziendali, i risultati delle elezioni o i fenomeni naturali, acquistando azioni che supportino o smentiscano gli esiti proposti di tali eventi.

Gli utenti, nel caso in cui la loro previsione fosse corretta vincono dei REP, in caso contrario li perdono.
I titolari dei token, inoltre, a differenza di altri network, sono anche tenuti a partecipare alla manutenzione e alla gestione della rete, altrimenti perderanno i propri token.

Gnosis (GNO)

Gnosis è un prediction market basato sul protocollo di Ethereum che viene utilizzato per raccogliere le previsioni di esperti e persone in tutto il mondo al fine di aiutare ad anticipare gli eventi futuriÈ un sistema a due token: OWL e GNO.
Gli utenti, infatti, appena si iscrivono ricevono 200 token OWL, i quali, pur non avendo valore, possono essere utilizzati per partecipare alle previsioni.

Nel caso in cui la previsione sia corretta, l’utente viene ricompensato in token GNO, i quali hanno valore e possono essere negoziati nel mercato aperto. Mettendo in stake i propri token GNO, è possibile ottenere nuovi OWL e continuare a fare predizioni. 

Kyber Network (KNC)

Kyber è il protocollo di liquidità più utilizzato nel mondo DeFi che può essere integrato in qualsiasi applicazione per consentire lo scambio di token senza bisogno di un intermediario. Per fare questo Kyber utilizza una serie diversificata di pool di liquidità, o pool di diversi crypto-asset chiamati “riserve” che qualsiasi progetto può sfruttare o integrare.

Kyber Network Crystals (KNC) è l’utility token ERC-20 della rete che tiene uniti i vari stakeholders di Kyber Network.
I titolari di KNC possono mettere i propri token in stake su KyberDAO e votare su varie proposte che riguardano lo sviluppo e il funzionamento della rete ricevendo una ricompensa in ETH.