Riunione BCE: risultati della conferenza di marzo 2024

Riunione BCE settembre 2024: le previsioni sui tassi di interesse

Questo articolo esplora i risultati della riunione della BCE di marzo 2024,  in calendario il 7 marzo 2024, analizzando le decisioni sui tassi di interesse, sui programmi di acquisto di attivi e sugli aggiustamenti nei quadri operativi.

Mentre la zona euro affronta cambiamenti inflazionistici e traiettorie di crescita economica, comprendere le risposte strategiche della BCE è fondamentale per professionisti finanziari, investitori e analisti politici.

Decisioni di Politica Monetaria della BCE  

In una mossa attentamente osservata dai mercati e dai responsabili delle politiche, il Consiglio Direttivo della BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse chiave, riflettendo un approccio sfumato alla fragile ripresa economica della zona euro e al calo dell’inflazione. 

La decisione di tenere i tassi delle operazioni di rifinanziamento principali, della facilità di prestito marginale e della facilità di deposito rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%, sottolinea l’ottimismo cauto della BCE e l’impegno a garantire la stabilità dei prezzi.

Il contesto di questa decisione è un ambiente economico complesso caratterizzato da un’inflazione in calo ma da pressioni sui prezzi interni persistenti, in particolare dalla crescita dei salari. 

Le ultime proiezioni dello staff indicano una revisione al ribasso dei tassi di inflazione per gli anni a venire, con un’attesa media del 2,3% nel 2024. Queste forniscono uno spaccato delle sfide della BCE. Le cifre, insieme a previsioni di crescita ammorbidite, sottolineano il delicato equilibrio che la BCE mira a raggiungere tra il sostegno alla crescita economica e il contenimento dell’inflazione entro il suo obiettivo.

APP e PEPP

Una parte significativa degli aggiustamenti degli strumenti di politica monetaria della BCE riguarda il Programma di Acquisto di Attivi (APP) e il Programma di Acquisto di Emergenza Pandemica (PEPP). La decisione di lasciare che il portafoglio APP diminuisca si allinea con una strategia di normalizzazione graduale, allontanandosi dalle misure di sostegno monetario dell’era pandemica. La riduzione graduale del portafoglio PEPP, prevista per diminuire di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà del 2024, indica l’intento della BCE di ritirarsi con cautela dallo stimolo monetario espansivo, riflettendo una risposta al miglioramento, seppur ancora precario, panorama economico.

L’approccio della BCE alle operazioni di rifinanziamento è stato anche esaminato. Questa analisi sottolinea gli sforzi della BCE per affinare i suoi strumenti monetari, così da allinearli meglio alle condizioni economiche attuali e proiettate, garantendo che le disposizioni di liquidità alle banche siano coerenti con gli obiettivi di politica più ampi.

Questi aggiustamenti del programma non sono semplici modifiche tecniche ma segnalano una transizione più profonda nel paradigma di politica della BCE. Ridimensionando attentamente gli acquisti di attivi e ricalibrando le operazioni di rifinanziamento, la BCE sta navigando verso la normalizzazione, rimanendo allo stesso tempo abbastanza agile per rispondere a nuovi shock economici o sviluppi.

Prospettive Economiche 

La riunione di marzo 2024 ha messo in evidenza anche la pianificazione strategica a lungo termine della BCE, in particolare attraverso i cambiamenti al suo quadro operativo per l’attuazione della politica monetaria. 

La previsione di una crescita lenta nel 2024 suggerisce una zona euro alle prese con pressioni interne ed esterne, dai rapporti di debito pubblico elevati alle incertezze del commercio globale. Tuttavia, il rimbalzo anticipato nei consumi e negli investimenti dal 2025 al 2026 riflette la fiducia nella resilienza economica di fondo della regione e nel previsto allentamento delle pressioni inflazionistiche.

Questa sezione del rapporto della BCE enfatizza il ruolo delle politiche fiscali e strutturali di supporto insieme alle strategie monetarie. L’appello della BCE per una rapida attuazione del programma Next Generation EU e una maggiore integrazione nei mercati bancari e dei capitali sottolinea l’approccio multifaccettato necessario per affrontare le sfide economiche attuali e rafforzare la crescita a lungo termine.

Conclusione 

La riunione della BCE di marzo 2024 incapsula un momento critico nel panorama della politica monetaria della zona euro. Con decisioni di mantenere i tassi di interesse e di affinare programmi di acquisto di attivi e operazioni di rifinanziamento, la BCE bilancia attentamente le sue risposte immediate alle condizioni economiche attuali con i suoi obiettivi strategici a lungo termine. 

Mentre i tassi di inflazione si adeguano e le proiezioni economiche evolvono, le politiche della BCE continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il cammino della zona euro verso la ripresa e la stabilità.

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Aggiornamento delle Commissioni di Young Platform e Young Platform Pro

Aggiornamento Commissioni Young Platform

A partire dal 4 marzo 2024 verranno introdotti alcuni importanti aggiornamenti al nostro modello di commissioni, mirati a potenziare l’esperienza di trading dei nostri utenti. Questi cambiamenti non solo renderanno Young Platform più competitivo sul mercato ma anche più attraente per trader e investitori.

Questi aggiornamenti sono stati introdotti a seguito di un sondaggio esteso a tutta la Community che ringraziamo calorosamente per i suggerimenti proposti e i feedback restituiti. 

Riconoscendo la delicatezza di questo argomento, abbiamo adottato un approccio centrato sulla trasparenza e sul valorizzare i benefici diretti per i nostri utenti. Per una piena comprensione di questi aggiornamenti, invitiamo a consultare la nostra dettagliata pagina delle commissioni dell’exchange Base, dell’exchange Pro e a rivedere i Termini e Condizioni.

Young Platform 

Commissioni per gli scambi Euro-Crypto

L’aggiornamento dei tassi di commissione sulle operazioni Euro-Crypto, mira a massimizzare la resa delle operazioni di acquisto e vendita di criptovalute, passando a un modello ibrido, a commissione fissa e variabile. 

L’introduzione di una struttura sia fissa che variabile mira a valorizzare gli utenti che operano con importi maggiori a €100, i quali costituiscono la maggioranza della nostra community.  

È stato quindi integrato il calcolo variabile sull’importo delle operazioni di acquisto e vendita da Euro a Crypto e viceversa, rendendo gli scambi con importi maggiori più convenienti. 

Commissioni per gli scambi Crypto-Crypto e Euro-YNG

Le commissioni di conversione da una criptovaluta ad un’altra (Crypto-Crypto) e per le operazioni di compravendita del Token Young (YNG), restano invariate come riportato nella tabella seguente. 

Salvadanai 

La vostra dedizione nel far crescere il portafoglio crypto gradualmente è qualcosa che ammiriamo profondamente. Ecco perché manteniamo invariate le commissioni per gli acquisti ricorrenti dei Salvadanai, rendendo i risparmi regolari sempre vantaggiosi, anche per piccoli importi. 

Young Platform Pro 

Per Young Platform Pro, abbiamo rivoluzionato il nostro modello di commissioni, passando da una struttura fissa (0.2%) a una completamente variabile per operazioni maker e taker. Questa innovazione è pensata per incontrare le esigenze dei trader avanzati, offrendo condizioni più favorevoli per chi opera con volumi significativi.

La determinazione del tasso di commissione si basa su un periodo di valutazione di 30 giorni, durante il quale le commissioni sono calcolate in funzione dei volumi di scambio realizzati. Il calcolo viene eseguito ogni giorno alle 00:00 UTC. Questo implica che l’aggiustamento delle tariffe avviene sempre in relazione ai volumi scambiati nei precedenti trenta giorni.

Stesso Club, stessi vantaggi!

Godetevi gli sconti previsti dai Club sia su Young Platform che su Young Platform Pro: verranno applicate le stesse percentuali di sconto al nuovo modello di commissioni. 

Gli sconti sulle commissioni vengono applicati a tutti gli ordini di acquisto e vendita. Nel caso in cui questi ordini vengano eseguiti sulla piattaforma Pro, lo sconto è applicato fino a un massimo di €50.000 di volume negli ultimi 30 giorni. Se in questo arco temporale viene superato il massimale, verranno applicate le commissioni standard di acquisto e vendita. Puoi consultarle alla pagina Commissioni e Prezzi.

Sbloccare Sconti sulle Commissioni: altri Modi per risparmiare

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Il nostro programma “Invita un Amico” rappresenta un’opportunità imperdibile per beneficiare di sconti sulle commissioni. Invitando amici a unirsi alla nostra piattaforma, entrambi otterrete uno sconto di 10€ applicabile su acquisti, vendite e conversioni.

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N.B. gli sconti sulle commissioni vengono applicati a tutti gli ordini di acquisto e vendita. Nel caso in cui questi ordini vengano eseguiti sulla piattaforma Pro, lo sconto è applicato fino a un massimo di €50.000 di volume negli ultimi 30 giorni. Se in questo arco temporale viene superato il massimale, verranno applicate le commissioni standard di acquisto e vendita. Puoi consultarle alla pagina Commissioni e Prezzi.



Pagamenti internazionali B2B: come ridurre costi e tempi dei bonifici internazionali con la blockchain

pagamenti internazionali b2b

I pagamenti su blockchain sono fino a 5.000 volte più economici e 432.000 volte più veloci rispetto ai bonifici tradizionali, rivoluzionando i trasferimenti internazionali.

I pagamenti internazionali B2B stanno vivendo una profonda trasformazione digitale, grazie alla crescente adozione di tecnologie innovative da parte di aziende di ogni dimensione. Nel 2023, il volume complessivo di queste transazioni ha raggiunto i 39,3 bilioni di dollari, con un tasso di crescita annuale composto dell’11,4% previsto tra il 2023 e il 2028.

Secondo un’indagine del Capgemini Research Institute, l’Europa si conferma leader mondiale per volume complessivo di transazioni digitali B2B, mentre la regione Asia-Pacifico contribuisce significativamente all’espansione globale. Questo sviluppo è strettamente legato all’esplosione dei marketplace online B2B, che hanno superato le 750 piattaforme a livello globale nel 2023 e si prevede raggiungano quota 1.000 entro il 2025. Entro il 2030, il valore merceologico lordo dei marketplace B2B potrebbe toccare i 26.000 miliardi di dollari.

Se la globalizzazione ha inizialmente stimolato questo settore, il vero salto in avanti è arrivato negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia. L’aumento delle transazioni digitali ha spinto molte aziende verso l’e-commerce B2B, trasformando radicalmente il panorama commerciale.

Il significato di B2B

Il termine B2B (Business to Business) si riferisce a transazioni, relazioni o scambi commerciali che avvengono tra due aziende, piuttosto che tra un’azienda e un consumatore finale. Questo modello è comune in vari settori, tra cui il commercio all’ingrosso, i servizi professionali e le piattaforme digitali B2B.

In sintesi, il significato di B2B riguarda l’interazione diretta tra imprese, mirata alla fornitura di prodotti, servizi o soluzioni per supportare le attività di business.

I casi d’uso più comuni per i pagamenti B2B internazionali

Le aziende hanno bisogno di effettuare pagamenti transfrontalieri in molteplici situazioni, tra cui:

  • E-commerce B2B
  • Import-export
  • Abbonamenti a software (SaaS)
  • Stipendi per personale internazionale
  • Trading e investimenti aziendali
  • Rimpatrio di fondi e flussi di tesoreria (multinazionali)

Tuttavia, i metodi tradizionali di pagamento presentano limiti significativi in termini di costi e tempistiche, con un impatto diretto sui flussi di cassa e sulla crescita delle imprese.

L’innovazione fintech e la blockchain

In questo contesto, le aziende FinTech, come Young Platform, supportano le aziende e le banche migliorando la tecnologia per i pagamenti istantanei. Questo è fondamentale, considerando che solo il 13% delle banche europee dispone di infrastrutture solide per i pagamenti veloci.

La collaborazione con FinTech consente di accelerare i processi su diversi segmenti di mercato:

  • B2B (Business to Business: transazioni tra aziende)
  • B2C (Business to Consumer: transazioni da aziende a consumatori)
  • C2B (Consumer to Business: pagamenti dei consumatori verso le aziende)
  • P2P (Peer to Peer: trasferimenti diretti tra privati)

Secondo il sondaggio condotto da Capgemini Research Institute, il 21% delle banche intervistate su scala globale preferisce collaborare con aziende FinTech esistenti, per sfruttarne compenze e tecnologia. Affidarsi a soluzioni esterne invece che sviluppare sistemi interni riduce i costi e il time-to-market., permettendo di sviluppare soluzioni scalabili per un’ampia varietà di target.

Scarica il Report sui Pagamenti

I costi sono il problema critico dei pagamenti internazionali

I metodi tradizionali, come i bonifici internazionali, i circuiti delle carte di credito e i trasferimenti bancari (Swift o SEPA), continuano a presentare costi significativi, che possono impattare direttamente sulla convenienza e l’efficienza delle transazioni internazionali.

  • Commissioni elevate: Le carte di credito applicano costi tra il 2% e il 4% per transazioni internazionali, mentre i trasferimenti bancari possono includere costi aggiuntivi dovuti alla complessità delle reti globali.
  • Conversione di valuta: Le commissioni di cambio e la volatilità delle valute possono influire significativamente sui costi finali.
  • Conti nostro/vostro: Alcune banche utilizzano conti separati in valuta estera, con costi operativi elevati che gravano sui clienti.

L’Italia è uno dei paesi con l’incremento maggiore dei costi

Secondo il report Remittance Prices Worldwide della Banca Mondiale, il costo medio delle rimesse internazionali è:

  • Nei Paesi del G8, il costo medio è del 5,87%.
  • Nei Paesi del G20, il costo medio sale al 6,47%.

In Italia, il costo medio per inviare rimesse è passato dal 5,67% nel 2023 al 6,01% nel 2024, segnando l’aumento più significativo tra i Paesi monitorati. Mentre le aree di Europa e Asia Centrale (ECA) hanno visto un incremento significativo, passando dal 6,66% nel 2023 al 7,39% nel 2024.

I costi dei bonifici internazionali rappresentano una sfida particolare, poiché includono spesso spese nascoste come le commissioni bancarie e i costi di conversione valuta, che possono variare in base alle banche coinvolte e alla complessità delle reti globali.

La blockchain: un’alternativa più economica

In confronto, i pagamenti su blockchain offrono costi significativamente inferiori. A seconda della rete blockchain utilizzata, le commissioni per transazioni internazionali possono essere drasticamente ridotte:

  • Ethereum: $6,42 per transazione, una delle reti più costose ma ancora competitiva rispetto ai metodi tradizionali.
  • Solana: $0,007 per transazione, una delle soluzioni più economiche e veloci disponibili.
  • Polygon PoS: $0,02 per transazione, ideale per micro-pagamenti.
  • Avalanche C-Chain: $0,16 per transazione.
  • Base: $0,21 per transazione.
  • Arbitrum: $0,25 per transazione.
  • Optimism: $0,28 per transazione.

La competizione tecnologica introdotta dai servizi digitali e fintech rappresenta un’alternativa sempre più attrattiva per ridurre questi costi dei bonifici internazionali e migliorare l’efficienza delle transazioni.

Tempistiche di regolamento lente

I metodi tradizionali soffrono di tempistiche di regolamento lunghe:

  • Bonifici bancari internazionali: 1-5 giorni lavorativi.
  • Carte di debito/credito: 1-3 giorni lavorativi.
  • Assegni cartacei: 2-5 giorni lavorativi (con ulteriori ritardi dovuti al sistema postale).

Al contrario, i pagamenti tramite blockchain offrono velocità significativamente superiori:

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Esperienza utente carente e mancanza di tracciabilità

I pagamenti internazionali presentano numerose sfide legate a trasparenza e sicurezza, che possono rallentare le operazioni e aumentare i rischi, specialmente per le piccole imprese, spesso meno attrezzate per affrontarle.

Ogni paese adotta regole diverse, rendendo difficile per le aziende garantire la conformità normativa. Questa frammentazione contribuisce a creare inefficienze nei pagamenti tradizionali.

Infine, i metodi tradizionali spesso offrono una scarsa esperienza utente e limitata visibilità sulle transazioni, rendendo difficile il monitoraggio delle operazioni.

Rischi di frode e sicurezza

I pagamenti internazionali sono particolarmente vulnerabili a cyberattacchi e tentativi di frode, soprattutto nei sistemi meno aggiornati. La lentezza delle transazioni nei metodi tradizionali aumenta il rischio di interventi fraudolenti durante il processo.

Le reti blockchain, oltre ad essere più veloci, migliorano anche la tracciabilità e la sicurezza delle transazioni, offrendo una soluzione innovativa per superare queste limitazioni.

Le nuove tecnologie e i vantaggi per le aziende

Adottare tecnologie avanzate per i pagamenti internazionali offre tre principali vantaggi:

  1. Espansione verso nuovi mercati: Pagamenti più efficienti facilitano l’ingresso in mercati esteri.
  2. Automazione dei processi: Velocizza le transazioni, riduce gli errori e migliora la prevenzione delle frodi.
  3. Maggiore trasparenza: Le aziende possono prevedere meglio costi, tempistiche e tassi di cambio.

La blockchain e il suo impatto sui pagamenti B2B

La blockchain sta rivoluzionando i pagamenti internazionali B2B, offrendo una combinazione unica di velocità, trasparenza, sicurezza e costi ridotti, rendendola una delle tecnologie più promettenti nel settore finanziario globale.

bonifici internazionali con le criptovalute b2b

Vantaggi della blockchain

La blockchain consente transazioni con caratteristiche distintive:

  • Rapide e a basso costo: I pagamenti su blockchain possono essere fino a 5.000 volte più economici rispetto ai metodi tradizionali, come i bonifici bancari, e fino a 432.000 volte più veloci, particolarmente nei trasferimenti internazionali.
  • Tracciabili: Ogni passaggio è registrato su un registro pubblico immutabile, garantendo trasparenza e facile monitoraggio.
  • Sicure: L’uso delle stablecoin, come Tether (USDT) e USD Coin (USDC), elimina i rischi di volatilità tipici delle criptovalute tradizionali, poiché sono ancorate 1:1 a valute fiat come il dollaro o l’euro.
  • Regolamentate: Stablecoin come USDC sono già conformi ai regolamenti internazionali, inclusi quelli della normativa europea MiCAR.

Stablecoin: una soluzione per i pagamenti internazionali

Una stablecoin è una criptovaluta progettata per mantenere un valore stabile nel tempo, tipicamente ancorandosi a un asset di riferimento come una valuta fiat (ad esempio, il dollaro statunitense o l’euro), una materia prima (come l’oro) o un paniere di asset. Questo tipo di criptovaluta combina la stabilità delle valute tradizionali con la tecnologia blockchain, consentendo transazioni rapide, economiche e trasparenti. Le stablecoin trovano applicazione in pagamenti internazionali, protezione contro la volatilità delle criptovalute, e come ponte tra il sistema finanziario tradizionale e quello digitale.

Ad esempio, USD Coin (USDC) presenta un ancoraggio 1:1 al dollaro. Questo significa che 1 USDC equivale sempre a 1 dollaro.

Layer 2: la nuova frontiera dei pagamenti

Il termine Layer 2 si riferisce a soluzioni tecnologiche che operano sopra una blockchain principale (chiamata Layer 1, come Ethereum o Bitcoin) per migliorare la scalabilità, ridurre i costi delle transazioni e aumentare la velocità di elaborazione. Queste soluzioni alleggeriscono il carico dalla blockchain principale eseguendo alcune operazioni al di fuori di essa, pur garantendo sicurezza e decentralizzazione. Le soluzioni Layer 2 sono fondamentali per affrontare i limiti di rete delle blockchain Layer 1, come i problemi di congestione. Molte di queste supportano le stablecoin che, come abbiamo detto, sono indicate nel caso dei pagamenti per il loro valore stabile. Inoltre, grazie ai costi di transazione ultra-economici, sono adatte come sistema di pagamento.

Esempi di applicazioni della blockchain

Molti leader di mercato stanno adottando soluzioni basate su blockchain:

  • Visa B2B Connect: Sfrutta la blockchain per transazioni tra banche senza bisogno di carte.
  • Mastercard Send: Fornisce pagamenti istantanei su una blockchain privata.
  • Stripe e USDC: Permettono transazioni con stablecoin come USD Coin, già regolamentata per garantire conformità e sicurezza.

Anche piattaforme innovative come Young Platform supportano le aziende nell’adozione della blockchain per i pagamenti internazionali, offrendo strumenti semplici, efficienti e personalizzati per migliorare i processi di pagamento globali.

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Riunione FED Gennaio 2024: tassi invariati

riunione fed gennaio 2024

Per il quarto meeting consecutivo, la Federal Reserve lascia invariati i tassi di interesse. Powell scettico sui tagli di marzo. 

In una mossa attesa dal mercato, nell’incontro della FED il 30-31 gennaio 2024 si è deciso di mantenere il tasso dei fondi federali tra il 5,25% e il 5,5%. Questa decisione segna una continuazione della posizione adottata da luglio 2023, riflettendo la strategia del comitato di fronte a indicatori economici buoni ma non consolidati. “Non abbiamo un mandato di crescita. Abbiamo un mandato di massima occupazione e un mandato di stabilità dei prezzi.” Così il presidente della Federal Reserve Jerome Powell commenta la riunione.  

Dalla forte ondata inflazionistica che nel 2022 ha toccato i suoi picchi più elevati degli ultimi quarant’anni, il Comitato Federale di Mercato Aperto (FOMC) ha intrapreso una politica monetaria rigida per riportare l’equilibrio nell’economia. Questo ha portato all’inizio di una serie di aumenti dei tassi di interesse a partire da marzo 2022, con l’obiettivo di contenere l’inflazione. Da allora, effettivamente, ha mostrato segni di rallentamento. Tuttavia, livelli di interesse così elevati non erano stati registrati da più di due decenni, creando nel mercato una pressione crescente affinché la Fed intervenga con un taglio nei prossimi mesi. 

Durante l’incontro della FED di gennaio 2024, il Comitato ha enfatizzato la sua intenzione di mantenere un elevato livello di vigilanza. Il bilanciamento dei fattori economici resta un compito delicato e non scontato: ridurre i tassi di interesse potrebbe infatti compromettere la tendenza al ribasso dell’inflazione, mentre, dall’altro lato, l’economia statunitense si trova a rischio di precipitare in una recessione. “L’inflazione è ancora troppo alta, i progressi in corso nel ridurla non sono garantiti e il percorso da seguire è incerto”, ha affermato Jerome Powell, nella sua conferenza stampa successiva alla riunione.

Nonostante tali dichiarazioni, i trader continuano a puntare su un taglio dei tassi che li porterebbe in un range tra il 3,75% e il 4% entro la fine dell’anno, in vista delle elezioni presidenziali. Ciò vorrebbe dire che la FED dovrebbe iniziare a tagliare i tassi costantemente con incrementi di un quarto di punto percentuale ad ogni riunione a partire da maggio. Per coloro che ancora ipotizzano un taglio a marzo, nella riunione della FED di gennaio Powell ha sottolineato: “Non penso che sia probabile che il Comitato raggiunga un livello di fiducia entro la riunione di marzo”. 

Per conoscere i prossimi appuntamenti della FED, consulta il calendario completo.

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Riunione BCE gennaio 2024: decisioni e prospettive

riunione BCE gennaio 2024

Nonostante le speculazioni del mercato, nella riunione BCE gennaio 2024 si è deciso di mantenere invariati i tassi di interesse. Questo riflette un approccio prudente in un contesto economico in evoluzione.

Mantenimento dei Tassi di Interesse

Il Consiglio Direttivo della BCE, nella sua riunione del 25 gennaio 2024, ha deciso all’unanimità di mantenere invariati i tre principali tassi di interesse. Ciò significa che i tassi di interesse restano fissati rispettivamente:

  • operazioni di rifinanziamento principali 4,5%
  • facilità di prestito marginale 4,75%
  • facilità di deposito 4%

Questa mossa si allinea con l’impegno della BCE a garantire che l’inflazione a medio termine si allinei al suo obiettivo del 2%.

Sul nostro blog puoi consultare il calendario completo dei prossimi incontri del Consiglio, nonché le decisioni prese dalla BCE a dicembre 2023. Se vuoi leggere queste informazioni in tempo reale e osservare il loro impatto sui prezzi e sul mercato delle criptovalute, scarica Young Platform, l’exchange crypto 100% italiano, supportato dalle maggiori banche italiane.

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Le dichiarazioni di Christine Lagarde

Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha commentato: “È probabile che l’economia della zona euro sia stata stagnante nell’ultimo trimestre del 2023 e debole nel primo del 2024. Tuttavia, alcuni indicatori puntano a una ripresa più avanti nell’anno. L’inflazione, scesa al 2,9% a dicembre, continuerà a diminuire nel 2024″. Ha sottolineato che è ancora prematuro discutere di tagli ai tassi di interesse. Questo perché la BCE deve procedere ulteriormente nel processo di disinflazione prima di poter essere certa che l’inflazione raggiungerà il suo obiettivo del 2%. 

Al World Economic Forum di Davos, Lagarde aveva evidenziato quali sono i fattori che la BCE sta attenzionando e che influenzeranno le prossime decisioni sui tassi di interesse.

Degna di nota è l’introduzione che ha scelto, sottolineando un cambiamento rispetto alla ‘normalità’ pre-2023. Se il periodo pandemico e post-pandemico è atipico e difficile da analizzare, nel 2023 abbiamo assistito a un processo di “normalizzazione”. Tuttavia, sostiene Lagarde con un gioco di parole, questa normalizzazione ci sta traghettando verso un periodo “non-normale”. Assisteremo, quindi, a un cambio di driver dell’economia globale e nuove modalità di crescita.

Il ruolo dei consumi 

Fino ad ora, i consumi hanno funzionato come un motore di crescita vitale, spinti da condizioni favorevoli che ora sembrano esaurirsi. Questo progressivo calo dei fattori positivi implica una trasformazione nella forza trainante dell’economia. 

I risparmi calano drasticamente 

Abbiamo assistito a una notevole riduzione dei risparmi in eccesso nelle economie avanzate, passando da una media del 10% a cifre vicine allo zero. Tale diminuzione, insieme al mercato del lavoro meno teso, potrebbe suggerire un calo nella potenza dei consumi come forza propulsiva dell’economia. Ciò potrebbe indicare un cambiamento nella dinamica di spesa dei consumatori, con potenziali impatti su vari settori.

Commercio globale

Al World Economic Forum di Davos, Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del Commercio, commenta l’attuale situazione. L’Europa non riesce a seguire il ritmo delle grandi potenze, appesantita dalla situazione geopolitica. Tuttavia, grazie alla resilienza del commercio internazionale, ha potuto superare il taglio alle importazioni di energia dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

Le prospettive del Consiglio Direttivo

Nella riunione BCE gennaio 2024, il Consiglio Direttivo ha evidenziato che le nuove informazioni confermano la precedente valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine. Nonostante l’effetto base che causa un aumento dell’inflazione complessiva legato all’energia, la tendenza al ribasso dell’inflazione di fondo continua. Inoltre, gli aumenti passati dei tassi di interesse continuano a trasmettersi efficacemente sull’inflazione. “Le condizioni di finanziamento restrittive stanno temperando la domanda, contribuendo al calo dell’inflazione”, ha aggiunto il Consiglio.

Politica Monetaria: cosa succederà nei prossimi mesi?

Il Consiglio Direttivo rimane impegnato a riportare l’inflazione al target del 2% in tempi opportuni. Basandosi sulla sua attuale valutazione, il Consiglio ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, contribuiranno significativamente al raggiungimento di tale obiettivo. Le decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario, seguendo un approccio guidato dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione.

Programma di Acquisto di Attività (APP) e PEPP

Durante la riunione BCE gennaio 2024, il Consiglio ha notato che il portafoglio dell’APP si sta riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Riguardo al PEPP (programma di acquisto di emergenza pandemica), il Consiglio prevede di reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nella prima metà del 2024, riducendo il portafoglio del PEPP di una media di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà dell’anno, e terminando i reinvestimenti entro la fine del 2024.

Le reazioni degli analisti

Gli analisti, come Morgane Delle Donne, Responsabile della Strategia di Investimento Europa presso Global X, hanno notato che i mercati continuano ad anticipare una svolta più accomodante da parte della BCE entro l’anno.

Martina Daga, Economista Macro presso AcomeA SGR, ha sottolineato che il riconoscimento da parte della BCE dei progressi positivi sia in termini di inflazione sia sul mercato del lavoro mostra un approccio più morbido.

Nicolas Forest, CIO presso Candriam, ha evidenziato l’approccio della BCE basato sui dati piuttosto che su un calendario prestabilito, non aspettandosi un allentamento della politica prima di giugno.

David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager presso Columbia Threadneedle Investments, ha segnalato che Christine Lagarde ha lasciato aperta la possibilità di un primo taglio dei tassi a giugno.

Dopo la riunione BCE gennaio 2024, quindi, gli analisiti puntano su giugno. Invece, le previsioni del mercato fino a pochi giorni fa sembravano scommettere su una prima mossa ad aprile e un totale di cinque tagli dei tassi nel 2024.  Sembra inoltre inverosimile che la BCE proceda a un taglio dei tassi prima della FED. 

Revisione al ribasso delle stime di inflazione e crescita dell’Eurozona

La BCE ha rivisto al ribasso le stime di inflazione e di crescita dell’Eurozona per il primo trimestre del 2024. Emerse dal Survey of Professional Forecasters (SPF), l’indagine ha coinvolto 59 economisti ed analisti finanziari, condotta tra il 5 e il 10 gennaio.

L’inflazione è attesa in calo al 2,4% nel 2024 ed al 2% nel 2025 e nel 2026, con una revisione al ribasso rispetto alle precedenti previsioni. Queste revisioni al ribasso riflettono l’impatto di prezzi del petrolio inferiori alle attese e di un’attività economica più debole del previsto.

Le aspettative di crescita del PIL reale sono state anch’esse riviste al ribasso per il 2024 e il 2025. La frenata prevista è dello 0,6% quest’anno e un recupero all’1,3% il prossimo anno. Gli economisti intervistati si aspettano una leggera contrazione del PIL reale nell’ultimo trimestre del 2023, seguita da una lenta ripresa dell’attività economica nel 2024.

Le prospettive di crescita a lungo termine sono rimaste invariate all’1,3%, mentre le stime sulla disoccupazione sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto alla precedente indagine.

Conclusioni

La riunione BCE gennaio 2024 conclude con un approccio cauto ma vigile alla politica monetaria, riflettendo l’impegno della banca centrale alla stabilità dei prezzi e alla crescita economica in mezzo a previsioni riviste e condizioni globali mutevoli. La decisione di mantenere invariati i tassi di interesse, insieme alle revisioni al ribasso delle stime di inflazione e crescita, indica un’attenta navigazione nel complesso ambiente economico.

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Approvati gli ETF spot su Bitcoin!

ETF su Bitcoin battono quelli sull’oro

È finalmente arrivata l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin ecco tutto quello che c’è da sapere. Quando inizierà il trading?

Dopo un’attesa di più di sei mesi dalla richiesta di approvazione di BlackRock, a cui sono seguite quelle di tantissimi grandi fondi di investimento americani, gli ETF spot su Bitcoin sono stati approvati

La SEC si è espressa pochi minuti fa dichiarando che gli strumenti finanziari rispettano le linee guida. Ecco tutti i dettagli dell’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, quando inizierà il trading di questi strumenti finanziari e cosa succederà al prezzo di BTC?

ETF spot su Bitcoin approvati

L’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, già largamente anticipata negli scorsi mesi, è arrivata oggi, 10 gennaio 2024.

La SEC ha approvato le richieste di ARK 21Shares, Invesco Galaxy, VanEck, WisdomTree, Fidelity, Valkyrie, BlackRock, Grayscale, Bitwise, Hashdex e Franklin Templeton. Il documento è disponibile sul sito della SEC.

I nuovi attori istituzionali potranno ora offrire Bitcoin ai loro clienti cambiando in modo radicale la percezione non solo della madre di tutte le criptovalute ma dell’intero settore. Questo sviluppo apre nuove possibilità, basate su un’immagine più solida e su una percezione positiva da parte del pubblico generalista. Inevitabilmente, il resto dell’industria crypto beneficerà di questo cambiamento e dell’esposizione a uno nuovo segmento di pubblico che introdurrà dinamiche alternative.

Ora il mondo crypto si attende il più grande afflusso di capitale della sua storia. Secondo alcune stime, potrebbero entrare nel mercato dai 100 ai 300 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, grazie a questi strumenti finanziari. Se questo dovesse accadere l’impatto sul prezzo di Bitcoin sarà, a dir poco, esplosivo.


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ETF spot su Bitcoin: le brutte figure della SEC

Gli ETF spot, probabilmente, faranno bene a Bitcoin perché contribuiranno a aumentarne l’adozione dell’oro digitale, mentre non siamo sicuri che la SEC supererà questa storia intonsa. Martedì 9 gennaio il suo profilo X è stato compromesso da un hacker che ha postato un messaggio contenente l’approvazione, che di fatto non era ancora avvenuta. Qualche minuto dopo è arrivata poi la smentita del presidente Gary Gensler, a cui sono seguite le prese in giro e gli sfottò di tutta la community crypto. Effettivamente che l’ente che regola i mercati negli Stati Uniti d’America non abbia abilitato l’autenticazione a due fattori per gli account dei suoi social network è abbastanza grave.

Mercoledì poi, in occasione dell’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, si è superata, in senso negativo:”pur essendo neutrali, vorremmo evidenziare che gli asset sottostanti agli ETP sui metalli hanno usi industriali e di consumo, mentre Bitcoin è principalmente un asset speculativo e volatile, utilizzato anche per attività illecite, tra cui ransomware, riciclaggio di denaro, evasione delle sanzioni e finanziamento del terrorismo.”

Guarda il grafico di Bitcoin

La battaglia tra i fondi a colpi di sconti sulle commissioni

A partire dall’8 gennaio, quando le investment firm hanno dovuto depositare i moduli S1 contenenti tutte le informazioni più importanti sui loro prodotti finanziari, fino a poche ore dall’approvazione abbiamo assistito alla “guerra delle commissioni”.

Ecco quanto costano attualmente gli ETF Spot su Bitcoin:

  • BitWise: 0.00%, per i primi sei mesi o fino ad un miliardo di dollari di asset under management (AUM), poi 0.20%;
  • ARK: 0.00%, per i primi sei mesi o fino ad un miliardo di dollari di AUM, poi 0.21%;
  • Wisdomtree: 0.00% per i primi sei mesi o fino a un miliardo di dollari di AUM, poi 0.30%;
  • BlackRock: 0.12%, per i primi sei mesi o fino a cinque miliardi di dollari di AUM, poi 0.25%;
  • VanEck: 0.25%;
  • Fidelity: 0.00% fino a luglio 2024 poi 0.25%
  • Hashdex: 0.90%
  • Franklin: 0.29%
  • Valkyrie 0.00%, per i primi sei mesi o fino a cinque miliardi di dollari di AUM, poi 0.49%;
  • Invesco: 0.00%, per i primi sei mesi o fino a cinque miliardo di dollari di AUM, poi 0.59%;
  • Grayscale: 1.5%;


Continua a seguire il nostro blog per conoscere tutte le conseguenze che questo evento storico per il settore produrrà e quale sarà l’impatto su Bitcoin dell’inizio del trading di questi strumenti finanziari.

Aggiornamenti sul servizio del Report Fiscale: scadenza 31 dicembre 2023

A partire dal 1° gennaio 2024, l’acquisto del Report Fiscale verrà sospeso in via temporanea per un importante aggiornamento. Il servizio verrà riattivato nel corso del primo semestre del 2024. Se stavi considerando l’acquisto del Report per la tua dichiarazione crypto, hai tempo fino al 31 dicembre 2023.

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Perché questa sospensione?

Questa sospensione temporanea ci permetterà di migliorare il servizio in modo da soddisfare al meglio le esigenze della nostra community, rispettare le linee guida del regolatore e adeguarci ai nuovi standard previsti dal MICAR. Il nostro obiettivo è offrirti uno strumento ancora più efficace e intuitivo per la gestione delle tue dichiarazioni fiscali.

Accesso ai Report acquistati

Se hai già acquistato il Report Fiscale, potrai continuare ad accedervi e scaricarlo ogni qualvolta ne avrai bisogno, fino a quando non sarà disponibile la nuova versione. I tuoi dati e le tue informazioni rimarranno disponibili e i documenti scaricabili dalla sezione Profilo del tuo account. 

Non perdere l’ultima occasione

Se avevi in programma di acquistare il Report Fiscale ma non lo hai ancora fatto, ti consigliamo di agire prima del 31 dicembre 2023. Questa sarà l’ultima data utile per procedere all’acquisto prima della pausa.

Vantaggi Club 

I vantaggi dedicati ai Club verranno aggiornati e mantenuti per la nuova versione del Report Fiscale, godendo della medesima assistenza personalizzata.

Siamo entusiasti delle novità in arrivo e non vediamo l’ora di offrirti un servizio migliorato e semplice da utilizzare. Ti ringraziamo per la tua comprensione e pazienza in questo periodo di transizione.

Riunione BCE di dicembre: ci aspetta un inversione di marcia sui tassi di interesse?

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Riunione BCE di dicembre 2023: nessun rialzo sui tassi di interesse. Cosa accadrà nei primi mesi del 2024?

Durante la riunione BCE, che si è svolta il 14 dicembre, il Consiglio Direttivo si è espresso sul punto più importante: i tassi di interesse, lasciandoli invariati.

È la seconda volta che ciò accade, già nella riunione di ottobre la BCE non li aveva toccati interrompendo l’incremento totale a 4,5 punti che proseguiva da luglio 2022. A questo link il calendario completo dei prossimi incontri BCE, dove volta per volta verrà inserito il commento sulle decisioni prese.

Riunione della BCE: perché è importante?

Come per le decisioni della FED, quelle della BCE toccano ancor più da vicino il nostro portafoglio, perché interessano direttamente i nostri risparmi, i mutui, gli investimenti e il potere di acquisto dell’Euro. Che tu sia un risparmiatore, un abile giocoliere nell’arrivare a fine mese o un investitore, sapere che cosa viene deciso ai piani alti, può aiutarti a “far meglio i conti in tasca” e prepararti al 2024. In questo articolo riporteremo le decisioni sulla riunione BCE di dicembre e il potenziale impatto sulla nostra vita quotidiana.

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Inflazione e tassi di interesse

Un elemento cruciale nell’analisi della BCE è l’inflazione. Il rialzo dei tassi ha avuto effetti positivi sul lungo termine. Infatti, l’andamento dell’inflazione nel 2023 è stato generalmente positivo, scendendo dal 10% di un anno fa al 2,9% attuale. Anche l’inflazione core, che esclude l’energia e il cibo, si sta moderando.  

Con un calo dell’inflazione all’2,9% nell’area euro a ottobre e il secondo stop al rialzo dei tassi consecutivo sembra che la stagione di politiche di quantitative tightening sia conclusa. Tuttavia, le decisioni prese durante la riunione della BCE di dicembre non vedono ancora un decremento dei tassi che restano sull’attuale livello. Questo, secondo le parole del Consiglio Direttivo, è essenziale per riportare l’inflazione al 2% livello che, a questo ritmo, dovremmo raggiungere nel 2025.

Le previsioni dei membri del Consiglio della BCE 

Recentemente, all’interno del consiglio della Banca Centrale Europea (BCE), si è assistito a un cambio di tono anche tra i membri più intransigenti riguardo alla politica monetaria. 

Isabel Schnabel, importante figura della BCE e precedentemente nota per la sua linea dura, aveva espresso dubbi sull’opportunità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, citando i recenti dati sull’inflazione che suggeriscono una prospettiva più flessibile.

Analogamente, Joachim Nagel, presidente della Deutsche Bundesbank e altro membro di spicco della linea dura, ha riconosciuto segnali positivi nell’andamento dell’inflazione, pur mantenendo una certa cautela riguardo a possibili riduzioni dei tassi nel 2024.

Dall’altra parte, Goldman Sachs ha recentemente suggerito che potrebbe essere necessario anticipare le riduzioni dei tassi di interesse, in considerazione di una politica fiscale più restrittiva che potrebbe rallentare l’economia nel 2024.  

Riunione BCE dicembre: cosa è emerso?

L’ultimo incontro della Banca Centrale Europea è stato giovedì 14 dicembre. All’interno del meeting la presidente Lagarde ha confermato i recenti dati positivi sull’inflazione, sottolineando al contempo il continuo impegno della BCE in un approccio guidato dalle metriche. Ma la cosa più importante è che si è deciso di mantenere stabili i tassi di interesse, rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%.

In termini di crescita economica, a settembre la BCE aveva previsto un incremento dell’economia dell’area euro dello 0,7% nel 2023, dell’1,0% nel 2024 e dell’1,5% nel 2025. Revisioni al ribasso per il 2024 e il 2025 potrebbero rafforzare ulteriormente le aspettative di mercato di vari tagli dei tassi di interesse nel 2024, influenzando al ribasso anche i rendimenti dei titoli di stato nell’area euro.

Conclusioni

In sintesi, secondo quanto emerso dalla riunione della BCE di dicembre 2023, Il Consiglio e la Lagarde rimangono concentrati sulla stabilità dei prezzi, pur riconoscendo i rischi per la crescita economica e le incertezze geopolitiche. La politica monetaria europea continuerà a essere determinata dai dati e dalle prospettive economiche, con un occhio attento alle variazioni dell’inflazione e alle condizioni di mercato.

Riunione Fed di dicembre 2023: prospettive sulla Politica Monetaria e sull’Economia

Riunione Fed di dicembre 2023: tassi di interesse mantenuti stabili e tre tagli previsti per il 2024. Valutiamo quindi l’impatto sui tuoi soldi e le strategie da intraprendere in base alle decisioni prese. 

La riunione Fed di dicembre 2023, presieduta da Jerome Powell, ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento per la terza volta consecutiva e ha posto le basi per i molteplici tagli previsti nel 2024 e oltre. L’inflazione rimane infatti la preoccupazione centrale per la Fed, che si sforza di riportarla al 2%. Ma i trader stanno concentrando la loro attenzione sulle previsioni di taglio dei tassi da parte dei policymaker.

Gli esiti della riunione sono cruciali per investitori, economisti e pubblico. Vediamo quali previsioni degli analisti sono state confermate e quali smentite. Soprattutto, vediamo come e perché queste decisioni influiscono anche sul valore dei nostri soldi. 

Il calendario completo delle riunioni della Fed 2024 è già disponibile. 

Perché si fanno delle previsioni?

Le decisioni della Fed hanno un impatto diretto sui nostri investimenti. Se non si è un analista, un esperto di economia o un investitore da lungo tempo, si fa fatica a immaginare come una decisione presa oltreoceano possa avere effetti sui nostri soldi. Eppure, è così. Ed è per questo che quando la Fed parla, tutti ascoltano. Per lo stesso motivo, chi lavora nel settore – economisti, broker, analisti ed esperti di politica monetaria – si esprimono con anticipo, cercando di capire cosa succederà. I piccoli e grandi investitori usano poi le previsioni degli esperti per agire con anticipo, capire come muovere il denaro e su quali cavalli puntare.  
Steve Azury, capo di Azury Financial a Troy, Michigan, sintetizza perfettamente l’impatto delle previsioni sulla riunione Fed: “Il costo del prestito ha un impatto su tutte le aree di investimento, acquisto e risparmio. La semplice previsione di ciò che potrebbe accadere è sufficiente per provocare una reazione del mercato azionario”.

Se vuoi seguire le prossime previsioni sulle riunioni Fed, crea un account gratuito su Young Platform e leggi le news in tempo reale.

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Il punto cruciale: i tassi di interesse 

Il punto più discusso è sicuramente sui tassi di interesse. Ogni volta che la Fed aumenta o diminuisce il tasso obiettivo, scatena importanti scossoni sui mercati. Questi si comportano come delle faglie: nel tentativo di ricalibrarsi sui nuovi tassi, scatenano terremoti di minore o maggiore intensità. Anche il mercato delle criptovalute non è esente da questi terremoti. 

Adeguamenti di politica monetaria e loro implicazioni

Con una mossa significativa, la Fed ha optato per un approccio più cauto, mantenendo il tasso di interesse di riferimento, ovvero il 5,25%-5,50%, stabilito a luglio 2023. Questa decisione segna un allontanamento dalla serie di rialzi aggressivi dei tassi registrati a partire da marzo 2022. Gli analisti avevano ampiamente anticipato la decisione della Fed di restare fermi, poiché l’inflazione – scesa al 3,7% – è sotto controllo sempre di più.

Oltre a decidere di mantenere una posizione di attesa, i membri del comitato della Federal Reserve hanno indicato la possibilità di almeno tre riduzioni dei tassi di interesse nel 2024, prevedendo tagli di un quarto di punto percentuale ciascuno. Questa strategia è più aggressiva rispetto a quanto i funzionari avevano precedentemente suggerito. In seguito all’annuncio di questa decisione, il Dow Jones Industrial Average ha registrato un forte incremento, superando i 37.000 punti per la prima volta.

La strategia adottata dalla Fed rappresenta un tentativo di bilanciare due obiettivi: contenere l’inflazione senza frenare la crescita economica. Questo orientamento è fondamentale per i mercati finanziari, poiché rappresenta un segnale di un possibile cambio di direzione nell’approccio della Fed al trattamento delle tensioni economiche.

La strategia dietro l’aumento dei tassi

L’aumento dei tassi dell’ultimo anno ha reso più difficile per le banche concedere prestiti e mutui a cittadini e aziende. Questo ha comportato meno assunzioni, meno investimenti nell’edilizia, contrazioni nella produzione di beni. A sua volta si è tradotto in volatilità sul mercato azionario, delle materie prime, sul cambio valutario e, in ultimo, sugli asset ad alto rischio come le criptovalute

Volendo semplificare al massimo, la strategia della Fed è proprio questa. Quando rende ancora più difficile l’acquisto di beni, le persone spendono meno e acquistano meno cose. Quindi, nel termpo, i prezzi diminuiscono. Più alti sono i tassi, minore è il valore del denaro e quindi, nel lungo periodo, i prezzi tendono a diminuire all’aumentare del tasso. È un po’ come mettere l’economia nel congelatore, aspettando che torni a temperatura ambiente.

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Sviluppi e proiezioni economiche

La riunione Fed ha fornito una visione sfumata dell’attuale panorama economico, compresa la crescita del PIL e i modelli di spesa dei consumatori. Powell ha sottolineato che, nonostante alcune sfide, l’economia ha mostrato una certa resistenza. Il mercato del lavoro, in particolare, ha mostrato solidità, con un graduale miglioramento dei dati sull’occupazione. Nella conferenza stampa, Powell ha affermato: “Gli indicatori recenti suggeriscono che la crescita dell’attività economica ha subito un sostanziale rallentamento rispetto al ritmo smisurato osservato nel terzo trimestre. Anche così, il PIL è sulla buona strada per espandersi intorno al 2,5% per l’intero anno”.

Un calcio d’angolo è possibile?

Durante la recente riunione Fed, i funzionari hanno chiarito di essere pronti a incrementare i tassi di interesse qualora l’inflazione dovesse intensificarsi. Tuttavia, hanno anche espressamente indicato che attualmente possono permettersi di attendere e osservare gli effetti che le loro precedenti politiche restrittive stanno avendo sull’economia degli Stati Uniti.

I persistenti alti livelli di inflazione hanno avuto un impatto politico significativo sul presidente Joe Biden, il cui indice di gradimento è diminuito in gran parte a causa della percezione pubblica negativa sulla sua gestione dell’economia. È stato suggerito che la Fed potrebbe esitare a prendere misure politiche drastiche nell’anno delle elezioni presidenziali, previste per il 2024.

Lo stato di salute attuale dei mercati 

Sebbene i principali indici azionari come lo Standard & Poors 500 abbiano trascorso gran parte del 2022 in crisi, se la sono cavata bene nel 2023, anche se sono al di sotto dei livelli più alti dell’anno. L’S&P 500 è cresciuto di circa il 10%, mentre il Nasdaq Composite è salito di circa il 24%. 

Quando la Fed ha annunciato a novembre 2021 la sua intenzione di aumentare i tassi, anche il mercato delle criptovalute si è contratto. Octavio Sandoval, direttore degli investimenti di Illumen Capital, afferma: “Quando la Fed ha introdotto politiche monetarie restrittive aumentando i tassi nel 2022, ha causato un adeguato calo di valutazione dei mercati azionari e delle criptovalute”. Siamo stati tutti testimoni del crollo dei prezzi, spinto sul fondo anche dall’effetto a catena di FTX. Oggi il mercato delle criptovalute sta vivendo nuovi rialzi, sintomo di una fiducia rinnovata nel settore, soprattutto di fronte all’instabilità del settore bancario. 

Prospettive future e incertezze

Il discorso di Powell alla riunione Fed ha offerto anche uno sguardo alla traiettoria economica prevista. Pur proiettando un cauto ottimismo, ha riconosciuto le incertezze intrinseche che offuscano le previsioni economiche. Queste incertezze, che vanno dall’andamento dell’economia globale alle politiche fiscali nazionali, sono fattori critici che la Fed continuerà a monitorare e a tenere in considerazione nel definire la futura politica monetaria.

Ma a fronte di queste decisioni, come ci dovremmo comportare? 

In che modo l’aumento dei tassi dovrebbe influire sulla tua strategia di investimento

Proprio perché i tassi in rialzo, l’inflazione elevata e l’incertezza economica sono fattori che generano volatilità, stagnazione e svalutazione degli investimenti sul breve periodo – nel nostro caso il biennio 2022-2023 – è importante avere un piano a lungo termine. Per molti, il piano a lungo termine significa continuare a investire regolarmente in un portafoglio diversificato. La diversificazione viene attuata sia in termini di asset ad alto, medio e basso rischio, sia in termini di tipi di industrie, progetti e aziende. 

Sebbene i trader a breve termine possano sudare per l’aumento dei tassi e cercare di cronometrare una recessione, è fondamentale mantenere le cose in prospettiva. Invece di cercare di trovare il momento giusto per vendere, gli investitori buy-and-hold (acquista e mantieni)  possono sfruttare la volatilità del mercato a proprio vantaggio e quindi cercare di trovare il momento giusto per aggiungere altro capitale.

Le recessioni e i periodi di crisi possono essere un momento interessante per aggiungere asset al proprio portafoglio a prezzi scontati. Come disse una volta Warren Buffett, le azioni sono più economiche quando pochi concordano sul fatto che siano un investimento interessante. 

Conclusioni

La riunione Fed di dicembre 2023 è una testimonianza dell’impegno con cui la Federal Reserve persegue la sua missione pubblica. I risultati e gli approfondimenti di questa riunione sono fondamentali per navigare nelle complesse acque economiche che ci attendono. Con l’inizio di un nuovo anno, la comprensione e l’assorbimento di questi spunti saranno fondamentali per gli economisti, gli investitori e il pubblico per anticipare la direzione dell’economia.

Come proteggersi dall’inflazione grazie a Bitcoin? L’analisi 

Come proteggersi dall’inflazione con Bitcoin

Una ricerca confronta Bitcoin e gli asset finanziari tradizionali nella lotta all’inflazione

Come proteggersi dall’inflazione? Una domanda lecita visto il recente andamento dei prezzi al consumo. Ebbene, Bitcoin risulta un’efficace copertura contro l’inflazione secondo una ricerca del 2022 pubblicata su Axioms, rivista accademica internazionale sostenuta dalla The European Society for Fuzzy Logic and Technology (EUSFLAT), International Fuzzy Systems Association (IFSA) e Union of Slovak Mathematicians and Physicists (JSMF)

In questo articolo spiegheremo che:

  • Bitcoin è l’asset che risponde meglio di altri beni rifugio sia in momenti di mercato stabili che turbolenti; 
  • L’acquisto ricorrente (o PAC) è la strategia migliore per entrare in un mercato (qualsiasi esso sia);
  • In Italia l’inflazione è aumentata nel 2023 e lo stipendio medio è diminuito. 

Proteggersi dall’inflazione? Bitcoin batte la concorrenza

Nel clima economico in cui viviamo, caratterizzato dall’aumento dei prezzi e dalla stagnazione degli stipendi, è lecito cercare di capire come proteggersi dall’inflazione. E quindi tutelare i propri risparmi. 

La ricerca dal titolo “Bitcoin e gli asset finanziari tradizionali fungono da copertura dell’inflazione in mercati stabili e turbolenti? Evidenze dai paesi ad alta adozione di criptovalute”, mette a confronto l’efficacia di diverse strategie e strumenti per combattere l’inflazione utilizzando come paesi campione quelli con un’elevata adozione di criptovalute

In sintesi quello che è emerso è che Bitcoin si protegge meglio dagli shock inflazionistici, rispetto ad altri asset tradizionali come azioni, oro e petrolio.

Su Young Platform con la funzionalità “Salvadanaio” puoi mettere da parte Bitcoin in automatico e con importo e frequenza a tua scelta.

Che cos’è l’inflazione? 

Nel chiedersi come proteggersi dall’inflazione vale la pena effettuare qualche precisazione concettuale. Con inflazione si intende l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi che acquistiamo quotidianamente, che porta ad una riduzione del potere d’acquisto del denaro. In altre parole, rispetto al passato con i nostri risparmi possiamo comprare meno cose. 

Ad esempio, negli Stati Uniti nel 1980 andare al cinema costava solo 2,89$, nel 2019 il prezzo medio di un biglietto è cresciuto a 9,16$! Quindi con una banconota da 10$ nel 1980 avremmo comprato 3 biglietti, ma oggi solo 1. 

Inflazione e stipendi in Italia oggi

Come ce la stiamo cavando oggi con l’inflazione? Recentemente l’ISTAT ha reso noto che nel 2022 i prezzi al consumo sono cresciuti in media del 8,1%, segnando l’aumento più grande dal 1985. E purtroppo il futuro non sembra roseo: per il 2023 si prevede un’ulteriore crescita dell’inflazione pari al +5,1% rispetto all’anno scorso. 

Se ci aggiungiamo che la media degli stipendi in Italia è in calo da trent’anni, come si evince dal rapporto dell’Ocse (Organisation for Economic Co-operation and Development) forse è arrivato il momento di chiederci seriamente come combattere l’inflazione. 

Soluzioni contro l’inflazione 

Forse avrai sentito dire che una delle soluzioni più efficaci per rispondere all’aumento dei prezzi, è investire “sul mattone”. Per molto tempo il settore immobiliare è stato un approdo sicuro per i nostri risparmi, però non è sempre un’opzione percorribile da chi magari è più giovane e non ha molta liquidità. 

In ogni caso, quest’opzione ci ricorda che la cosa importante è difendere i propri risparmi convertendoli in un bene che sia più resiliente del denaro. Il cui valore si mantiene nel tempo, come ad esempio un bene rifugio. Questo perché mantenere i propri guadagni “sotto il materasso” non porta risultati sul lungo termine, dato che a causa dell’inflazione perdono gradualmente il loro valore.  

Gli investitori cercano di proteggere il loro denaro dall’inflazione acquistando beni che aumentano di valore quando i prezzi salgono, come le azioni di aziende che producono beni di prima necessità o materie prime. Altri esempi sono l’oro e il petrolio. Insomma in queste occasioni vale la regola: investire è meglio che risparmiare

Oltre l’oro e il petrolio: come proteggersi dall’inflazione con Bitcoin 

L’oro, le azioni e il petrolio sono davvero i soli modi per proteggersi dall’inflazione? C’è chi avanza l’ipotesi di affidarsi a Bitcoin, può funzionare come copertura? In un primo momento è difficile rispondere a questa domanda con sicurezza. Del resto Bitcoin è un asset nuovo, che va studiato a sé, in relazione al suo mercato di riferimento. 

L’analisi presentata dagli esperti di Axioms cerca di rispondere a questo dubbio. Vediamo i risultati. 

In primo luogo viene osservato che per valutare come un bene può proteggere dall’inflazione, vanno presi in considerazione diversi fattori. Come l’andamento dell’inflazione nel tempo e i territori nazionali studiati. Che nel caso di questa ricerca sono 10.  

In breve, ci sono alcuni asset che possono offrire una protezione nel breve-medio periodo, come Bitcoin, oro, azioni o petrolio. Per il lungo periodo le cose si complicano, i livelli di efficacia contro l’inflazione sono più eterogenei e non è facile trovare un asset migliore e definitivo.

Tuttavia, Bitcoin sembra essere un’opzione interessante per i paesi con un’elevata adozione di criptovalute. In momenti di maggiore turbolenza economica, Bitcoin è l’asset che staticamente risponde meglio alla flessione del mercato. Ma cosa significa tutto questo per gli investitori?

Per evitare l’inflazione, si dovrebbe considerare l’idea di sfruttare BTC per creare una copertura durante una flessione del mercato o nel momento in cui i prezzi degli asset rispondono all’inflazione più rapidamente.  

In secondo luogo, i risultati della ricerca mostrano che Bitcoin lo strumento di copertura dell’inflazione più efficace per la maggioranza dei paesi, sia in regimi economici stabili che turbolenti. Con un picco soprattutto nei paesi con economie meno resistenti. Questo potrebbe essere un vantaggio che ogni governo dovrebbe considerare quando sviluppa regolamenti sulle criptovalute.

Qual è la strategia migliore? 

Per proteggersi dall’inflazione non basta però scegliere l’asset giusto, questo va combinato a una strategia. Quella della regolarità

L’analisi condotta dalla Charles Schwab Corporation, società di investimenti americana che gestisce oltre 7 trilioni di dollari di patrimonio per i suoi clienti, confronta cinque profili di investitore e ne calcola le performance nell’arco di cinque anni, immaginando che ciascuno abbia $2.000 da investire ogni anno

Ecco il risultato: al primo posto c’è il trader che – per preparazione o fortuna – sceglie perfettamente il timing e compra nell’istante corretto. Seguono al secondo e terzo posto chi ogni anno ha investito in un’unica soluzione i $2.000 e chi lo ha spacchettato in 12 rate ed è entrato regolarmente ogni mese. Chiudono la classifica con i risultati peggiori chi ha comprato nel momento sbagliato – guidato dalla FOMO o per estrema sfortuna – e chi non ha fatto nulla e ha mantenuto la sua liquidità ferma sul conto. 

La buona notizia è che per i comuni mortali che non sono trader o non si sentono baciati dalla fortuna ci sono grandi possibilità di ottenere il massimo dai propri investimenti grazie alla regolarità. Ovvero comprando regolarmente un certo asset. Questa strategia si chiama acquisto ricorrente o (PAC). 

Restando ai termini dell’analisi, se avessimo comprato 25€ di Bitcoin una volta a settimana per 5 anni, ad oggi (Marzo 2023) avremmo €6.925 in Bitcoin ma con un valore in portafoglio di €15.803, ovevvero un guadagno netto di €8.800 (il +128%). 

Conclusioni 

In sintesi, chi sta cercando di capire come proteggersi dall’inflazione deve tenere a mente che nessun asset può offrire una protezione completa nel lungo periodo. Ma asset come Bitcoin possono essere una buona opzione nel breve-medio periodo. In ogni caso, è sempre importante fare attenzione alla selezione degli asset e alla tempistica degli investimenti.

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*Questo articolo è stato scritto sulla base di una ricerca pubblicata su Axioms, una rivista accademica internazionale, peer-reviewed, ad accesso aperto che tratta matematica, logica matematica e fisica matematica, pubblicata mensilmente online da MDPI. Aximos è sostenuta dalla The European Society for Fuzzy Logic and Technology (EUSFLAT), International Fuzzy Systems Association (IFSA) and Union of Slovak Mathematicians and Physicists (JSMF). Per leggere la ricerca completa, scarica il PDF a questo link.