Introduzione alla Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute 2024

dichiarazione dei redditi criptovalute 2023

La normativa introdotta nel 2023 ha cambiato regole e parametri per la dichiarazione dei redditi delle criptovalute. Qui troverai una breve panoramica di tutto ciò che devi sapere per essere in regola. 

Nella dichiarazione fiscale 2024 non è solo obbligatorio dichiarare le plusvalenze generate dalle proprie criptovalute ma anche l’esclusivo possesso. Come affrontare quindi la dichiarazione fiscale sulle criptovalute? 

Aggiornato il 16 maggio 2024

Con la scadenza del 30 giugno che si avvicina, è fondamentale iniziare i preparativi. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi necessari per una dichiarazione corretta e tempestiva.

Esploreremo insieme i seguenti argomenti:

  • Cosa si deve dichiarare e il motivo dietro l’obbligo.
  • Metodi per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze.
  • Calcolo dell’imposta dovuta.
  • Documentazione necessaria per la dichiarazione, inclusi i Quadri RW e RT.
  • Indicazioni per trovare un commercialista specializzato in materia di criptovalute.

Cosa si dichiara e perché 

La dichiarazione dei redditi sulle criptovalute nel 2023 riguarda principalmente due aspetti: 

  • il possesso di cripto-attività  
  • i redditi generati dalla loro vendita. 

Questo obbligo emerge dalla Legge di bilancio 2023 e dalla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate. 

Fornendo una definizione molto ampia di “cripto-attività”, la normativa mira a includere un’ampia varietà di asset e attività come Bitcoin, NFT, token, e le operazioni ad essi connesse (mining, staking, airdrop, lending, yield farming).  

Perché è obbligatorio dichiarare?

La dichiarazione delle cripto-attività è obbligatoria perché serve a: 

  • soddisfare i requisiti normativi per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. 
  • determinare le imposte dovute sui potenziali redditi generati.  

Dichiarare il possesso

Il solo fatto di possedere delle crypto rende obbligatorio dichiararle. Questo obbligo dichiarativo fa parte di ciò che viene definito “monitoraggio fiscale“. Non importa su quale wallet o exchange le detieni. 

A questo possesso è associata una specifica imposta, comunemente nota come imposta di bollo o “imposta sul valore delle cripto-attività”. Entrambi i termini indicano la stessa tassa.

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Dichiarazione criptovalute: i redditi generati 

Le criptovalute possono essere fonte di reddito in vari modi, inclusi la vendita, il mining, lo staking, tra gli altri. Queste attività generano plusvalenze o altri proventi, soggetti a tassazione. Qualsiasi profitto derivante da criptovalute – salvo qualche eccezione – va quindi dichiarato e le relative imposte devono essere corrisposte. 

Attenzione! Anche quando le criptovalute vengono convertite in una stablecoin come Tether (USDT) o USD Coin (USDC) sono considerate tassabili. La circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate riporta quanto previsto dalla MiCAR (Markets in Crypto Assets Regulation), che considera le stablecoin come valuta fiat qualora siano assimilabili a “e-money token” (“cripto attività volte a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale”). Perciò l’evento di conversione crypto-stablecoin è considerato un ordine di vendita in virtù di quanto sopra.

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Eccezione: quando non sono applicate imposte

L’unica eccezione riguarda lo scambio tra criptovalute. Quando si effettua uno scambio tra crypto che hanno le stesse caratteristiche e funzioni, come passare da Bitcoin a Ethereum, questa operazione non è considerata un evento tassabile. L’assenza di tassazione in questi casi si basa sul presupposto che non ci sia stata una realizzazione di plusvalenza o minusvalenza, data la sostanziale equivalenza tra gli asset scambiati.

Dichiarazione criptovalute: come si calcolano le plusvalenze?

Il calcolo delle plusvalenze è molto semplice: è la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle criptovalute. Questo calcolo rivela l’effettivo guadagno o perdita realizzato sull’investimento.

Capital gain = plusvalenze – minusvalenze

Esempi pratici

Immaginiamo di acquistare Bitcoin per un valore di 50.000 euro. Se in seguito vendiamo questi Bitcoin per 60.000 euro, abbiamo realizzato una plusvalenza di 10.000 euro. Questo guadagno rappresenta il profitto che dovrà essere dichiarato ai fini fiscali.

Al contrario, se dopo aver acquistato Bitcoin per 50.000 euro li vendiamo per 30.000 euro, subiamo una minusvalenza di 20.000 euro. Questa perdita non è soggetta a tassazione diretta, ma è importante dichiararla perché offre un potenziale beneficio fiscale. Le minusvalenze possono infatti essere compensate con eventuali plusvalenze future, alleggerendo l’onere fiscale fino ai  quattro anni successivi alla loro realizzazione.

Infine, se ho generato in un anno fiscale €2.500 di plusvalenze e €600 di minusvalenze, il mio capital gain è di €1.900. Perciò non devo pagare imposte, perché è più basso di €2.000.

Quando si pagano le plusvalenze?

Le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute sono soggette a tassazione solo quando eccedono la soglia di 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

Quando si recuperano le minusvalenze?

Le minusvalenze possono essere registrate e utilizzate per compensare le plusvalenze future, purché anche queste superino i 2.000 euro. Questa possibilità di compensazione permette di ottimizzare la posizione fiscale nel corso dei quattro anni successivi alla loro realizzazione. Ricorda che non puoi compensare le minusvalenze se sono state dichiarate con un Ravvedimento Operoso o la Rivalutazione (novembre 2023). 

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Calcolo dell’Imposta

L’aliquota fiscale applicabile è del 26% sull’importo imponibile, ovvero l’ammontare delle plusvalenze se eccede la soglia di 2.000 euro, una volta dedotte tutte le minusvalenze realizzate.

Esempi pratici

Caso di plusvalenza: se generi una plusvalenza, su base annua, di 10.000 euro verrà applicato il 26% di imposte sull’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto la tassa risultante è di (10.000 x 0,25%) = 2.600 euro.

Caso di minusvalenza: In caso di una minusvalenza di 20.000 euro, sempre su base annua, puoi portare in deduzione l’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate.

Quando sono tassati i guadagni ottenuti dallo staking e dal mining?

L’attività di staking, ovvero il blocco di una certa quantità di criptovaluta per supportare il funzionamento di una blockchain in cambio di ricompense, è considerata – dalla maggioranza degli esperti fiscali – come fiscalmente rilevante. Le ricompense ottenute tramite staking sarebbero soggette a imposizione come reddito diverso (altri proventi).

La maggioranza degli esperti converge anche sulla rilevanza fiscale del mining. È condiserato un altro evento fiscalmente rilevante, poiché le ricompense ricevute sono considerate reddito. Tuttavia, se il mining è esercitato nell’ambito di un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, segue le regole fiscali applicabili a quelle categorie di reddito.

Successione e Donazione

Le cripto-attività ricevute tramite eredità o donazione hanno regole specifiche. Il valore di acquisto in questi casi è definito dal valore dichiarato per l’imposta di successione o dal costo sostenuto dal donante. Queste generano plusvalenza solo nel caso in cui chi le riceve, le converta in stablecoin o le venda in cambio di valuta fiat. 

Affrontare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute

A questo punto dobbiamo individuare come fare in modo corretto l’operazione dichiarativa. 

Abbiamo capito che dobbiamo assolvere a due obblighi, uno sicuro e uno eventuale. Per farlo dobbiamo usare questi moduli fiscali: 

  • Obbligo dichiarativo sicuro: la dichiarazione del possesso di criptovalute con il Quadro RW.
  • Obbligo impositivo eventuale: si attiva quando le operazioni con criptovalute generano plusvalenze o minusvalenze che superano la soglia dei 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale da inserire nel Quadro RT.

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Conseguenze di una mancata o errata compilazione

Una mancata o errata compilazione del Quadro RW (monitoraggio fiscale) o del Quadro RT (plusvalenze e minusvalenze) può portare a sanzioni importanti. Per questo motivo, è essenziale analizzare con cura la propria situazione finanziaria, raccogliere tutta la documentazione necessaria e, se possibile, consultare un commercialista esperto in criptovalute. Questo è particolarmente importante per coloro che si trovano ad affrontare la dichiarazione delle criptovalute per la prima volta.

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Soluzioni per una corretta compilazione 

Alcuni exchange di criptovalute, come Young Platform, offrono servizi che facilitano enormemente la dichiarazione fiscale. Questi possono includere:

  • Calcolo e pagamento dell’Imposta di Bollo: alcuni exchange calcolano e pagano automaticamente per conto dell’utente l’imposta di bollo dovuta sulle criptovalute possedute, alleggerendo il carico amministrativo.
  • Modelli dichiarativi precompilati e reportistica: servizi come il Report fiscale offerto da Young Platform raccolgono in un unico documento tutte le informazioni necessarie per la dichiarazione fiscale, con un costo che parte da 9.99€. Questo report include dati relativi al monitoraggio fiscale (Quadro RW) e alle plusvalenze o minusvalenze generate (Quadro RT).

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Consulenza Specializzata

Per chi desidera o ha la necessità di una consulenza personalizzata, soprattutto in casi di situazioni complesse come la gestione di acquisti per terzi o la perdita di documentazione, l’assistenza di un commercialista specializzato in criptovalute diventa indispensabile.

Young Platform offre questo servizio e si può chiedere un appuntamento con un commercialista tramite la piattaforma exchange. Con i nostri commercialisti viene fatta un’analisi dettagliata della situazione fiscale individuale, mirando a elaborare strategie personalizzate per ottimizzare la dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è minimizzare il carico fiscale nel pieno rispetto delle leggi vigenti, riducendo contemporaneamente il rischio di eventuali sanzioni

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L’approccio su misura si rivela particolarmente prezioso per affrontare le specificità legate alle transazioni in criptovalute, ricostruendo le operazioni passate per un tracciamento completo, garantendo così che ogni aspetto venga considerato accuratamente.

Prepararsi alla compilazione del Quadro RW e RT della dichiarazione dei redditi

Prima di procedere con la compilazione della dichiarazione, è fondamentale effettuare una serie di passaggi preparatori.

1) Organizzazione dei dati sulle criptovalute 

Inizia creando un documento Excel per organizzare tutti i tuoi movimenti e la quantità di criptovalute in tuo possesso, anno per anno. Questo dovrebbe includere un elenco di quali criptovalute possedevi alla fine di ogni anno, partendo dal 2016 fino all’anno corrente. Questo passaggio ti aiuterà a tenere traccia delle variazioni nel tuo portafoglio e a prepararti per eventuali domande da parte del fisco.

Gli exchange consentono di acquistare i Report Fiscali, che riportano esattamente queste informazioni. Avere una certificazione rilasciata dall’intermediario con cui fai trading di criptovalute è molto importante. Questo documento è essenziale per preparare correttamente la tua dichiarazione dei redditi. Inoltre, dovresti conservare questa documentazione in caso di futuri controlli da parte dell’Amministrazione delle Entrate.

2) Raccolta dei documenti di trasferimento

Raccogli tutti i documenti che attestano i trasferimenti di denaro dal tuo conto bancario o carta di credito verso gli exchange di criptovalute. Questi documenti, che possono essere ricevute di bonifico o estratti conto che mostrano le transazioni, dovrebbero essere organizzati per anno. Se necessario, potresti dover accedere al tuo home banking o contattare la tua banca per ottenere queste informazioni.

3) Calcolo dei saldi di fine anno

Somma tutti i trasferimenti di denaro effettuati dai conti bancari agli exchange per ogni anno. Questo ti darà una visione chiara di quanto denaro hai investito in crypto anno per anno. È importante mantenere questa documentazione ordinata per facilitare la consultazione durante la dichiarazione dei redditi.

4) Identificazione dei punti critici

Esamina attentamente la tua documentazione alla ricerca di possibili discrepanze o documenti mancanti. Questo passaggio è fondamentale per identificare in anticipo eventuali problemi che potrebbero complicare la compilazione delle tue dichiarazioni. Se scopri che mancano dei documenti o i numeri non quadrano, annota questi punti critici per discuterli con un commercialista specializzato.

Conclusioni 

Indipendentemente dal metodo scelto per preparare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute, è fondamentale avvalersi di tutte le risorse disponibili e, quando necessario, di supporto professionale. Questo non solo per evitare errori ma anche per navigare con sicurezza tra le complessità delle normative fiscali in continua evoluzione. Rivolgersi a un commercialista specializzato o utilizzare servizi dedicati può fare la differenza nella gestione efficace e conforme della propria situazione fiscale in ambito crypto.

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Ravvedimento Operoso per la dichiarazione delle criptovalute: una guida completa

ravvedimento operoso criptovalute

Il ravvedimento operoso è un’opzione concessa dal legislatore per permettere ai contribuenti di correggere autonomamente eventuali violazioni o omissioni fiscali prima che queste vengano rilevate dall’autorità fiscale. Introdotto con dalla Legge di Bilancio 2023 anche per le criptovalute, questo strumento consente di regolarizzare la propria situazione tributaria versando sanzioni ridotte.

Cosa significa ravvedere una dichiarazione?

Il ravvedimento operoso si applica quando il contribuente decide di correggere spontaneamente errori come l’omissione o il pagamento insufficiente di tributi, prima che inizino ispezioni o altre procedure di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’efficacia di questo strumento risiede nella possibilità di ridurre notevolmente le sanzioni, con importi che variano in base alla tempestività del ravvedimento e al tipo di violazione.

Condizioni per il Ravvedimento Operoso

Il contribuente può usufruire del ravvedimento operoso anche dopo l’inizio di controlli da parte delle autorità, a meno che non siano già stati ricevuti atti di liquidazione o di accertamento (comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni).

I tributi che possono essere oggetto di ravvedimento includono le imposte sulle plusvalenze generate da criptovalute e l’imposta di bollo.

La regolarizzazione comporta il versamento dell’importo dovuto, degli interessi di mora (calcolati al tasso legale annuo) e delle sanzioni in misura ridotta.

Differenze anno fiscale 2023 rispetto agli anni precedenti

La normativa del 2023 ha introdotto sostanziali differenze nel calcolo delle plusvalenze e dell’imponibile sul possesso di criptovalute. Pertanto le modalità di rendicontazione delle imposte andranno eseguite secondo la nuova normativa per il Ravvedimento Operoso relativo all’anno fiscale 2023, e con la normativa precedente per l’anno fiscale 2022 fino al 2016.

Per gestire il Ravvedimento Operoso in maniera ottimale, si consiglia di disporre dei Report fiscali delle piattaforme exchange che utilizzi, perché forniscono dati retroattivi sulle tue operazioni in crypto. Young Platform offre questo servizio e molti altri dedicati alla fiscalità. Dai un’occhiata e acquista il Report Fiscale a partire da €9,99.

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Sanzioni applicabili

Le sanzioni per ravvedimento operoso sono calcolate in base alla tempestività del ravvedimento. 

Sanzioni per l’Imposta di bollo (Imposta sulle cripto-attività)

  • Le sanzioni per dichiarazioni infedeli relative all’IC (Imposta sulle cripto attività) variano dal 90% al 180%.
  • L’aliquota dell’IC è dello 0,2%.

Sanzioni per Irregolarità di Monitoraggio

  • Le sanzioni per le irregolarità nel monitoraggio variano dal 3% al 15% degli importi non dichiarati.
  • Per i beni situati in paradisi fiscali, la sanzione è raddoppiata, variando dal 6% al 30%.

Casistiche e regolamentazioni

  • La sanzione viene applicata solo se il contribuente omette di indicare il valore dei beni o se indica un valore inferiore nel quadro RW. Non si applica in caso di errori nel codice identificativo o nel codice fiscale dei cointestatari.
  • La Corte di Cassazione ha stabilito che l’omissione del quadro RW non equivale a una mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, permettendo così la presentazione di una dichiarazione integrativa.
  • L’Agenzia delle Entrate prevede una sanzione fissa di 258 euro se la dichiarazione tardiva del quadro RW è presentata entro 90 giorni dalla scadenza. Questa sanzione può essere ridotta a 28,67 euro con il ravvedimento operoso.

Procedura di Ravvedimento Operoso

Il ravvedimento operoso permette la regolarizzazione delle infedeltà o delle omissioni nel quadro RW, applicando sanzioni ridotte entro determinati termini. Se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni, si applica una sanzione fissa; oltre questo termine, la sanzione diventa proporzionale.

Calcolo degli importi e versamento

Il calcolo degli importi dovuti può essere effettuato utilizzando un nuovo file in formato Excel disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che tiene conto del tasso di interesse legale vigente e delle sanzioni applicabili. Gli interessi da ravvedimento devono essere versati mediante il modello F24, utilizzando specifici codici tributo.

Codici Tributo per l’Imposta di bollo 

  • 1727: saldo dell’imposta dovuta.
  • 1728: primo acconto.
  • 1729: secondo o unico acconto.

Ultime novità: nuove disposizioni e scadenze estese

Recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato una bozza di decreto-legge che introduce significative novità in materia di ravvedimento operoso. Le misure urgenti riguardano principalmente l’introduzione di un ravvedimento operoso speciale e l’estensione delle scadenze per le regolarizzazioni fiscali.

Ravvedimento Operoso Speciale

Il nuovo decreto prevede una possibilità di ravvedimento speciale per le violazioni relative ai periodi d’imposta 2022, 2021 e precedenti. Ciò permette ai contribuenti di regolarizzare le proprie posizioni fiscali con condizioni particolarmente vantaggiose.

Le principali caratteristiche del ravvedimento speciale includono:

  • Applicabilità: il ravvedimento speciale è disponibile per tutte le violazioni che possono essere regolarizzate tramite il ravvedimento operoso ordinario, a condizione che la dichiarazione per il relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata.
  • Estensione delle scadenze: 
    • Per l’anno 2022: 
      • Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
      • Pagamento delle imposte dovute, degli interessi e delle sanzioni in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024.
      • Possibilità di pagamento rateale con scadenze al 31 maggio, 30 giugno, 30 settembre, e 20 dicembre 2024.
    • Per l’anno 2021 e precedenti:
      • Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
      • Pagamento iniziale delle imposte dovute entro le scadenze prestabilite nel 2023 e possibilità di pagamento rateale fino al 20 dicembre 2024.
      • Le rate successive alla prima saranno soggette a interessi di dilazione al tasso del 2% annuo.
      • Agevolazione: consiste nel pagamento di una sanzione nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile.

Avvalersi di un commercialista esperto

Il processo di ravvedimento operoso, pur essendo un’opportunità per regolarizzare la propria situazione fiscale, richiede attenzione e precisione. È altamente consigliabile avvalersi della consulenza di un commercialista esperto in criptovalute. Un professionista del settore può offrire una guida indispensabile per navigare correttamente le complessità della legislazione fiscale e per assicurarsi che ogni aspetto del ravvedimento sia gestito correttamente, riducendo il rischio di ulteriori errori o sanzioni. Young Platform offre questo servizio. Richiedi un appuntamento dalla sezione “Tasse & Report”.

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Conservazione dei documenti fiscali

Un altro aspetto fondamentale del ravvedimento operoso riguarda la documentazione. È essenziale conservare accuratamente tutti i report fiscali e i documenti rilevanti forniti dagli exchange di criptovalute o da qualsiasi altro intermediario finanziario. Questi documenti sono cruciali non solo per preparare una dichiarazione accurata, ma anche per dimostrare la correttezza delle informazioni fornite in caso di futuri controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Conclusioni

L’adozione del ravvedimento operoso rappresenta un’opportunità per i contribuenti di ridurre il contenzioso tributario e di alleggerire il carico delle possibili sanzioni. Questa procedura non solo permette di regolarizzare le posizioni fiscali in sospeso, ma incoraggia anche una maggiore conformità fiscale grazie ai vantaggi economici che offre.

Le sanzioni fiscali sulle criptovalute non dichiarate

sanzioni omessa dichiarazione criptovalute

Quali sono le sanzioni per omessa dichiarazione e per dichiarazione tardiva sulle criptovalute? Scopri come metterti in regola.

La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente ai nuovi obblighi fiscali introdotti nel 2023.

Aggiornato il 16 maggio 2024

Nel panorama fiscale italiano, il 2023 ha infatti segnato un cambiamento significativo con l’introduzione di obblighi specifici per i detentori di criptovalute. Dato il rafforzamento dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, è vitale per chiunque possieda criptovalute comprendere a fondo queste normative per evitare rischi di sanzioni e per regolarizzare eventuali discrepanze già rilevate.

Prima di esplorare le possibili sanzioni per chi non rispetta queste norme, è utile delineare i requisiti base che gli investitori in criptovalute sono tenuti a seguire.

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Obblighi Fiscali per chi possiede criptovalute

  • Dichiarazione di possesso: se possiedi criptovalute, è necessario dichiararle attraverso il modello Redditi Persone Fisiche o tramite il Quadro RW o il modello 730. Questa dichiarazione comporta l’applicazione di un‘imposta di bollo, calcolata come il 2 per mille del valore delle criptovalute al 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento.
  • Dichiarazione delle plusvalenze: è obbligatorio dichiarare le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute quando queste superano i 2.000 euro una volta dedotte le minusvalenze. Le plusvalenze devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi e sono soggette a un‘imposta sostitutiva dell’IRPEF al 26%. È importante anche dichiarare le minusvalenze, che possono aiutare a ridurre l’ammontare dell’imposta dovuta, riflettendo le perdite subite.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

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Scenari in cui le sanzioni vengono applicate

Le sanzioni possono essere applicate in diverse situazioni:

  • Omessa dichiarazione: chi omette di presentare la dichiarazione dei redditi, nonostante ne abbia l’obbligo, può essere soggetto a sanzioni proporzionali all’imposta non dichiarata, con incrementi in caso di comportamenti considerati evasivi.
  • Dichiarazione erronea: fornire informazioni errate, incomplete o fuorvianti può portare a sanzioni variabili, a seconda della gravità dell’errore e dell’effetto sulla determinazione dell’imposta dovuta.
  • Dichiarazione tardiva: se si presenta la dichiarazione dopo la scadenza prevista senza aver ottenuto una proroga, si incappa in sanzioni calcolate in percentuale dell’imposta dovuta, che aumenta per ogni giorno di ritardo.

Non esiste una soglia minima di cripto-attività esente da dichiarazione, anche gli importi più bassi sono soggetti a obbligo di dichiarazione.

Tipologie di sanzioni

La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente a questi obblighi, che possono essere sia penali che amministrative

Sanzione Penale

Dichiarazione omessa (ex art. 5 d.lgs 74/2000) 

Chi non presenta, pur essendovi obbligato, una dichiarazione fiscale relativa agli imposte sui redditi o sul valore aggiunto, con un’imposta evasa che supera i 50.000 euro per ciascuna delle imposte, è soggetto a reclusione da due a cinque anni.

Per esempio, saranno penalmente perseguibili coloro che hanno realizzato plusvalenze su crypto-attività per un importo superiore a 195.000 euro e hanno omesso di dichiarare tali redditi.

Dichiarazione omessa ex art. 5 d.lgs 74/2000

“È punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendone obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro 50.000. ”

Sanzioni Amministrative

Al di fuori della soglia di rilevanza penale, le sanzioni sono di natura amministrativa e possono includere:

  • Sanzioni pecuniarie: consistono nel pagamento di somme di denaro.
  • Sanzioni interdittive: prevedono il divieto di compiere determinate attività.

Le sanzioni pecuniarie vengono aggiunte alle eventuali imposte non pagate e agli interessi dovuti a causa della dichiarazione omessa. Inoltre, la mancata dichiarazione può comportare un significativo allungamento dei termini di prescrizione per gli accertamenti fiscali, che di norma sono 5 e possono arrivare fino a 10.

Ammontare delle sanzioni per mancata, erronea o tardiva dichiarazione

1) Sanzione per omessa dichiarazione

  • Sanzione fissa minima di €250 per infedele dichiarazione.
  • Sanzione dal 120% al 240% delle imposte dovute, aumentate di un terzo.
  • Proroga di un anno del termine di prescrizione se non si presenta la dichiarazione.

2) Sanzione per mancata o errata compilazione del Quadro RW

  • Sanzione ridotta fino a €258 se il modello viene presentato entro 90 giorni dalla scadenza. Dopo tale termine, la sanzione varia dal 3% al 15% delle somme non dichiarate. 
  • In caso di attività in paesi della Black List, le sanzioni possono raddoppiare.
  • Proroga di un anno del termine di prescrizione.

I paesi che rientrano nella Black List sono i seguenti:

Aruba, Bahama, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Costa Rica, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Filippine, Gibilterra, Gibuti, Grenada, Guernsey, Hong Kong, Isola di Man, Isole Cayman, Isola Cook, Isole Marshall, Isole Vergini Britanniche, Jersey, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Malaysia, Maldive, Mauritius, Monserrat, Nauru, Niue, Oman, Panama, Polinesia Francese, Principato di Monaco, Sark, Seicelle, Singapore, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Svizzera, Taiwan, Tonga, Turks e Caicos, Tuvalu, Uruguay, Vanuatu, Samoa.

3) Sanzioni per dichiarazioni tardive e/o integrative

  • Senza dovute imposte: la sanzione è minimizzata a 25€.
  • Con imposte dovute: si applicano interessi e una sanzione aggiuntiva sulla base della legge relativa al ravvedimento operoso.

Se non ho mai dichiarato prima, posso regolarizzare?

Sì. Fino al 30 novembre 2023, era possibile usufruire di un meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2023, denominato “Istanza di Emersione”. Questo strumento consentiva di regolarizzare la detenzione di criptovalute dal 2016 fino al 31 dicembre 2021, permettendo ai contribuenti di dichiarare retroattivamente le loro cripto-attività dietro il pagamento di un’imposta definita. 

Una volta scaduto il termine del 30 novembre 2023, i contribuenti che non hanno mai dichiarato le loro criptovalute possono ancora regolarizzare la loro situazione attraverso il Ravvedimento Operoso. Questo processo implica la presentazione tardiva delle dichiarazioni degli anni precedenti, aggiornando e integrando le informazioni mancanti, soprattutto nei quadri RW, che riguardano la detenzione di asset, e nei quadri RT, relativi al pagamento delle imposte.

Condizioni per fare il Ravvedimento Operoso

Per poter procedere con tale regolarizzazione è necessario aver già presentato almeno una dichiarazione dei redditi per altri tipi di reddito. Tuttavia, anche se non sono state presentate dichiarazioni dei redditi precedenti, una dichiarazione integrativa può ancora essere fatta, contribuendo a mitigare le conseguenze penali associate alla mancata dichiarazione.

Pertanto, è cruciale verificare la fattibilità di una regolarizzazione nel tuo caso specifico, per evitare complicazioni di natura penale.

Come dichiarare le proprie criptovalute

Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti. 

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Questo servizio è estremamente accessibile, con prezzi che partono da €9,99, basati sul numero di transazioni effettuate, rendendolo una scelta vantaggiosa per chi cerca una soluzione affidabile per la dichiarazione fiscale delle proprie criptovalute.

Grazie alla partnership con un partner italiano, Young Platform facilita l’aggregazione delle informazioni di vari wallet in un unico report dettagliato, semplificando la dichiarazione delle criptovalute a prezzi scontati, e garantendo la conformità con le normative fiscali italiane, specialmente con le nuove opportunità di regolarizzazione offerte dalla Legge di Bilancio 2023. 

Inoltre, Young Platform propone consulenze personalizzate con commercialisti esperti, offrendo un supporto indispensabile per navigare il complesso panorama fiscale e risolvere eventuali dubbi. Per richiedere un appuntamento, basta cliccare sull’apposito banner all’interno della piattaforma, nella sezione “Tasse & Report”.

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Conclusioni 

In questo contesto, dichiarare correttamente le proprie criptovalute e i relativi guadagni è l’unico modo per evitare sanzioni e rimanere in regola con le disposizioni fiscali. Le sanzioni per omessa dichiarazione possono essere pesanti e compromettere i risultati degli investimenti. È quindi essenziale informarsi, utilizzare gli strumenti disponibili per la dichiarazione corretta delle operazioni e, se necessario, consultare un professionista per navigare al meglio le complessità del sistema fiscale italiano.

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Allerta scadenza? Con il calendario completo non avrai più problemi di sanzioni.

Nel 2023, la gestione fiscale delle criptovalute, o crypto-asset, ha subito importanti aggiornamenti normativi. Con la Legge di Bilancio 2023 e alla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate, sono state introdotte nuove regole per la tassazione delle criptovalute, comprese le scadenze per la loro dichiarazione. 

In questo articolo, analizzeremo il calendario fiscale per la predisposizione della dichiarazione dei redditi e per il pagamento delle imposte relative ai crypto-asset soltanto per le persone fisiche. Se investi in criptovalute come partita IVA, o la tua azienda offre servizi o opera nel settore delle criptovalute, le scadenze potrebbero variare e richiedere un’attenzione diversa. In questi casi, è consigliabile consultare un commercialista esperto in materia.

Novità sulle imposte relative alle criptovalute 

Prima di dare un’occhiata alle scadenze, è bene tener presente quali sono le imposte che vanno pagate e che rappresentano una novità rispetto all’anno scorso:  

  • Imposta di bollo: tassa sul possesso di crypto-asset
  • Plusvalenze generate nel 2023: tassa sul guadagno realizzato dalla vendita di criptovalute.
  • Acconto sulle plusvalenze generate nel 2024: acconto della tassa sul guadagno stimato dalla vendita di criptovalute nel 2024.

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Scadenza Imposta di Bollo: 730 o Modello Unico

Da quest’anno, per dichiarare e pagare l’Imposta di bollo, le persone fisiche hanno due possibilità:

  • Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello 730
  • Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello Redditi: Quadro RW

Con il 730 l’imposta di bollo verrà automaticamente trattenuta dalla busta paga a partire da Luglio 2024. Il modello 730 o il Quadro RW possono essere inviati a partire dal 30 aprile 2024 ed entro e non oltre il 30 settembre 2024.

ATTENZIONE. La maggior parte degli exchange, come Young Platform, ha già pagato l’imposta di bollo per i suoi utenti. In questo caso, leggi attentamente questo articolo per sapere esattamente cosa inserire all’interno del 730 o del Quadro RW ed evitare di pagare due volte l’imposta di bollo.

Indipendentemente dalla scelta tra il modello 730 e il Quadro RW, sarà necessario compilare il Modello Redditi (Quadro RT) per dichiarare le plusvalenze derivanti dalla vendita di criptovalute, nel caso in cui queste eccedano i 2.000 euro (una volta dedotte eventuali minusvalenze).

Procediamo quindi con:

  • il calendario di tutte le scadenze per il pagamento delle imposte.
  • il calendario di tutte le scadenze per la dichiarazione dei redditi (Quadro RW e Quadro RT).

Scadenze per il pagamento delle imposte 2024 – Persone Fisiche

Dal momento che le imposte vanno pagate prima di inviare la dichiarazione dei redditi, partiremo da questo calendario.

Le opzioni di pagamento disponibili sono:

  • Pagamento in un’unica soluzione.
  • Pagamento a rate. Sono concesse fino a 7 rate.

È fondamentale pagare le imposte entro le scadenze stabilite per evitare l’applicazione di interessi e sanzioni

Pagamento in un’unica soluzione – Persone fisiche

1° scadenza – 30 giugno 2024  

  • Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
  • Pagamento del primo acconto delle imposte del 2024

2° scadenza – 31 luglio 2024

  • Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
  • Pagamento del primo acconto sulle imposte del 2024

30 novembre 2024

  • Pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi del 2024*
  • Nessun interesse applicato.
  • Nessuna maggiorazione applicata.

*Salvo proroghe successive dell’Agenzia delle Entrate

Pagamento rateizzato – Persone fisiche 

Sul pagamento a rate viene applicato un tasso di interesse incrementale. Nel caso si decida di pagare non entro la prima bensì entro la seconda scadenza, verrà applicata una maggiorazione dello 0,40%. 

1° Rata

  • 1° scadenza: 30 giugno 2024 
  • 2° scadenza: 31 luglio 2024 

Se vuoi rateizzare il pagamento è necessario rispettare le scadenze della prima rata, superate le quali sarà possibile procedere solo con il pagamento in un’unica soluzione.

2° Rata 

  • 1° scadenza: 16 luglio 2024 
  • 2° scadenza: 20 agosto 2024 

3° Rata

  • 1° scadenza: 20 agosto 2024 
  • 2° scadenza: 16 settembre 2024  

4° Rata

  • 1° scadenza:  16 settembre 2024 
  • 2° scadenza: 16 ottobre 2024  

5° Rata

  • 1° scadenza:  16 ottobre 2024 
  • 2° scadenza: 18 novembre 2024 

6° Rata

  • 1° scadenza:  18 novembre 2024 
  • 2° scadenza: 16 dicembre 2024 

7° Rata

  • Scadenza unica: 16 dicembre 2024  

Scadenza Dichiarazione dei redditi Crypto 2024 – Persone Fisiche 

La dichiarazione dei redditi, quando include le criptovalute, deve essere presentata entro il 31 ottobre 2024 utilizzando il Modello Redditi. Per la corretta dichiarazione, è necessario compilare il quadro RW per il possesso di criptovalute e il quadro RT per le plusvalenze superiori ai 2.000 euro (una volta dedotte le minusvalenze).

La scadenza è stata posticiapata con l’articolo 2, comma 6, e l’articolo 4, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 5 agosto 2024, n. 108, che hanno modificato, rispettivamente, l’articolo 11 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, e abrogato l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. A seguito di tali interventi, il termine per la presentazione del modello REDDITI PF 2024 è fissato al 31 ottobre 2024 (in luogo del 15 ottobre 2024).

Sanzioni per il superamento delle scadenze

Le sanzioni per il mancato rispetto del termine per il tempestivo invio della dichiarazione dei redditi (entro il 31 ottobre) dipende dalle circostanze:

  • Senza dovute imposte: se non sono dovute imposte, la sanzione è di €25, che corrisponde a un decimo di €250 a condizione che venga fatta entro 90 giorni dalla scadenza.
  • Con imposte dovute: in presenza di imposte non pagate, la sanzione base è di €250 (previo invio della dichiarazione nei 90 giorni dalla scadenza), oltre a sanzioni e interessi secondo quanto previsto dall’art. 13 D.Lgs. 472/1997 (Ravvedimento Operoso). 

Ravvedimento Operoso

Se non hai mai dichiarato le tue criptovalute o lo hai fatto solo parzialmente, esiste una procedura fiscale chiamata “Ravvedimento Operoso”. Questa procedura permette di regolarizzare la propria situazione con sanzioni ridotte rispetto a quelle che si applicherebbero in caso di persistente omissione nella dichiarazione. È consigliabile avvalersi del Ravvedimento Operoso quanto prima.

Servizio Tasse & Report di Young Platform

Young Platform offre un servizio Tasse & Report che include tre diversi servizi, ognuno progettato per soddisfare specifiche esigenze fiscali legate alle criptovalute.

1. Report Fiscale di Young Platform

Questo report è ideale per chi necessita di contabilizzare solo le operazioni e le criptovalute detenute su Young Platform dal 2019 a oggi. Gli sconti fino al 90% offerti ai membri dei Club si applicano solo a questo report e sono accessibili dalla versione Web.

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2. Report Fiscale Integrato per Exchange, Wallet e Blockchain terzi:

Verrà reso disponibile nei prossimi giorni. Diverso dal primo, questo report è utile per chi deve integrare le informazioni da diverse piattaforme, blockchain o wallet dal 2016 a oggi. I membri dei Club riceveranno uno sconto dedicato quando il report sarà rilasciato.

3. Consulenza con Commercialisti Esperti in criptovalute:

La community di Young Platform può richiedere consulenze con commercialisti selezionati, esperti nel settore delle criptovalute.

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Raccomandazioni

  • Per chi usa solo Young Platform: Il primo Report fiscale attualmente in pre-sale è l’ideale se desiderate contabilizzare le vostre criptovalute.
  • Per chi usa altri echange: Vi consigliamo di attendere il rilascio del secondo Report fiscale integrato, per aggiungere alle transazioni effettuate su Young Platform, quelle su altri exchange, wallet e blockchain.

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Come compilare il Quadro RT per criptovalute: una guida semplice

quadro rt dichiarazione redditi

Le plusvalenze generate da cripto-attività che superano i 2.000 euro sono tassate con un’imposta sostitutiva del 26%. La tassazione avviene nel Quadro RT del modello Redditi Persone Fisiche.

Dal 1° gennaio 2023, si sono verificati importanti cambiamenti nella modalità di dichiarazione delle cripto-attività all’interno del Quadro RT della dichiarazione dei redditi. Questi aggiornamenti, introdotti dall’Agenzia delle Entrate, mirano a semplificare e rendere più chiara la dichiarazione delle plusvalenze generate da investimenti in criptovalute. Vediamo quindi in questo articolo come compilare il nuovo Quadro RT per la dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze per l’anno fiscale 2023. 

Aggiornato il 16 maggio 2024

Cos’è cambiato?

Fino al 31 dicembre 2022, le plusvalenze generate dalle cripto-attività dovevano essere dichiarate nella Sezione II del Quadro RT, precisamente dai righi RT21 fino a RT30. Per quanto riguarda le minusvalenze, queste andavano inserite nella Sezione V, occupando i righi da RT92 a RT95. In sostanza, tutte le informazioni relative sia alle plusvalenze che alle minusvalenze erano concentrate all’interno di un’unica sezione del Quadro RT.

Con l’anno fiscale 2023, però, è stata introdotta una novità significativa: l’Agenzia delle Entrate ha stabilito delle sezioni appositamente dedicate alle cripto-attività. Questo cambiamento si riflette nella creazione delle:

  • Sezione II-B,Plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività”, che va compilata utilizzando i righi da RT31 a RT39 per dichiarare le plusvalenze del 2023.
  • Sezione V, “Minusvalenze non compensate nell’anno”, dove riportare le perdite subite nel 2023 che andranno ad ammortizzare l’importo da pagare nei quattro anni successivi. Nota bene: chi ha aderito alla Rivalutazione di novembre 2023 o farà il Ravvedimento Operoso non può dedurre le minusvalenze degli anni precedenti al 2023. 
  • Sezione VIII, “Cripto-attività: valutazione del valore nominale”, righi RT 107-108, per chi ha aderito alla Rivalutazione al valore normale. Questa opzione è scaduta e qui vanno indicati solo i valori di chi ha già rivalutato.

Un’altra novità importante introdotta, è la possibilità di compilare, per l’anno di imposta 2023, più moduli del Quadro RT da riportare all’interno della dichiarazione dei redditi. 

Come calcolare le plusvalenze

Le plusvalenze vanno indicate in Euro nel Quadro RT. L’imposta del 26% viene applicata solo se i guadagni superano i 2.000 euro nell’anno fiscale.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

Il calcolo delle imposte può risultare complesso, soprattutto se si possiedono più wallet o si utilizzano piattaforme DeFi. Ti invitiamo a dare un’occhiata alla funzionalità “Tasse & Report” di Young Platform. Qui sono disponibili diversi servizi, tra cui l’acquisto di un Report fiscale dove puoi aggregare diversi wallet, fac simile del Quadro RT e una consulenza con un commercialista esperto.

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Come compilare il Quadro RT – Sezione II-B 

  • Rigo RT31 – Totale dei corrispettivi : inserisci il corrispettivo in euro generato delle plusvalenze generate dalla cessione (vendita) o ricezione (airdrop, reward staking, yield farming, play to earn ecc) di criptovalute dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Ad esempio, se hai venduto € 50.000 di BTC dichiara l’intera quantità, € 50.000 di BTC. 
  • Rigo RT32 – Totale dei costi o dei valori di acquisto:  inserire il prezzo di acquisto o eventualmente rideterminato delle criptovalute. Inserire una “x” (RT32 colonna 1) su “costo rideterminato” se ci si è avvalsi dell’opzione per la rideterminazione del costo di carico di ciascuna critpo attività posseduta al 1° gennaio 2023 ex art.1 co.133 a 135 L.197/2022). 
  • Rigo RT33 – Plusvalenze (RT31 – RT32 col 2): calcolare la differenza tra il valore inserito in RT31 (corrispettivi in euro dati dalla vendita delle criptovalute) meno il valore inserito in RT32 (ovvero il prezzo di costo) e inseriscilo nella casella. Hai generato una plusvalenza imponibile qualora la differenza ti dia un valore maggiore a € 2.000. 
    • ovvero Minusvalenze: questa casella è da compilare se – al contrario – RT32 ha un valore maggiore di RT31. Ciò significa che hai venduto le criptovalute a un prezzo più basso rispetto al prezzo di acquisto, generando una perdita. Hai generato una minusvalenza che puoi recuperare se supera i  € 2.000.

Se hai generato plusvalenze più basse di € 2.000 la compilazione di questa sezione è completata perché non vi è tassazione

Se hai generato plusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.

Se hai generato minusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.

  • Rigo RT34 – Eccedenza minusvalenze anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata. 
  • Rigo RT35 – Eccedenza minusvalenze certificate dagli intermediari:
    • di cui anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata. 
  • Rigo RT36 – Differenza (RT33 col. 2 – RT34 – RT35 col. 2): dal momento che RT34 e RT35 per l’anno fiscale 2023 non sono da riportare, inserire il valore di RT33 (Plusvalenze). 
  • Rigo RT37 – Imposta sostitutiva (26% dell’importo di rigo RT36): calcolare il 26% del valore indicato in RT36.  
  • Rigo RT38 – Eccedenza d’imposta sostitutiva risultante dalla precedente dichiarazione non compensata: per l’anno fiscale 2023 non va compilato.  
  • Rigo RT39 – IMPOSTA SOSTITUTIVA DOVUTA: inserire quanto riportato in RT37.
quadro rt sezione II B

Eccedenza di minusvalenze – Sezione V

Se in un anno hai solo registrato delle minusvalenze, cioè delle perdite, che hai inserito in RT33 “ovvero Minusvalenze”, non sei obbligato a dichiararle ai fini fiscali. Tuttavia, può essere utile segnalarle comunque nel Quadro RT del modello Redditi PF. Questo perché le minusvalenze non compensate possono essere utilizzate nei successivi quattro anni per ridurre le tasse su eventuali guadagni futuri. Se le tue perdite superano i 2.000 euro, potrai sfruttarle per compensare altre plusvalenze, ovvero i guadagni che potresti realizzare. Se vuoi utilizzarle, inserisci l’importo di RT33 “ovvero Minusvalenze” anche in Sezione V, RT94 SEZ II-B, Colonna 5 “Eccedenza relativa al 2023”.  

quadro rt sezione V

Versamento dell’imposta con il modello F24

Il versamento dell’imposta deve essere fatto entro la scadenza ordinaria di pagamento delle imposte sui redditi, il 30 giugno 2024. Il codice tributo da utilizzare con modello F24 èè il 1715 o 1716 “​​Imposta sostitutiva sulle plusvalenze di cui all’art. 67, comma 1, lett. da c-bis) a c-quinquies) del TUIR.” Indicare quindi:

  • Codice tributo: 1715 o 1716
  • Rateizzazione: niente
  • Anno: 2023
  • Importo:  quello inserito in Sezione II-B RT37 (oppure in Sezione VIII RT107 Colonna 2 se hai scelto la Rivalutazione).

Nota bene: questo pagamento può essere fatto contestualmente a quello per l’Imposta di Bollo. Leggi quindi: Come compilare il Quadro RW e pagare l’F24. 

La funzionalità Tasse & Report di Young Platform

Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti. 

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Un’associazione non profit all’avanguardia, nata digitalmente nel 2011 per sostenere le piccole realtà non profit italiane attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, premiata da Wired come idea innovativa e selezionata per la Hall of Innovation nel 2014, 1 Caffè Onlus non poteva che confermarsi uno degli enti più pioneristici del Terzo settore. Oltre ad aprirsi alle donazioni attraverso le criptovalute come strumento di raccolta fondi, che consentono un’assoluta tracciabilità delle transazioni, 1 Caffè Onlus lancia “Spreading Love”, la sua prima collezione di NFT solidali in favore della causa istituzionale della onlus, ovvero il sostegno al tessuto associazionistico italiano come mezzo per rendere questo mondo un luogo migliore. 

Capace di esplorare nuovi incredibili mondi che parlano di futuro, un futuro che si chiama Web3, la realtà non profit fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, membri del direttivo insieme a Pietro Mazza Midana, è ora quindi pronta ad entrare nel metaverso per diffondere la cultura del gesto del dono grazie alla tecnologia. “Il mondo Web3 è prima di tutto una mia passione personale”, dichiara Luca Argentero, vicepresidente di 1 Caffè Onlus. “Da qui poi l’idea di offrire ai nostri sostenitori un nuovo luogo in cui incontrarsi, andando anche a sensibilizzare una fetta di stakeholders che per la prima volta hanno la possibilità di affacciarsi ai nostri progetti sociali, attraverso due mondi che da sempre dialogano perfettamente: l’arte e la solidarietà”.

NFT di 1 Caffè

La collezione, disponibile su www.1caffe.org/spreading-love, racconta la storia di una navicella spaziale di 1 Caffè che, dopo aver fatto del bene sulla Terra, parte alla volta di nuovi mondi per fa scoprire altrove la potenza del gesto del dono, rappresentato dal chicco di caffè, come sinonimo di generatore di solidarietà. Sono previsti tre livelli: diversità e crescita di valore dipendono dalla potenza dei vari “chicchi di caffè” e nella conseguente “esplosione di amore generato”. Per ogni livello, inoltre, sono state generate quattro diverse tipologie cromatiche così da avere un’ampia scelta per poter collezionare tutte le opere, visibili presso il Villino Caprifoglio, la sede torinese di 1 Caffè Onlus.

“Spreading Love” è un’iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con Stereotypes Crew, un’associazione culturale nata a Roma nel 2022 per raccogliere fondi in criptovalute attraverso la vendita di NFT, che, al raggiungimento del goal di 1.600€, duplicherà l’importo della raccolta fondi fino 3.200€, e al supporto dell’exchange partner Young Platform, scaleup fintech 100% italiana, con sede a Torino, fondata nel 2018 da 6 studenti del Politecnico di Torino con la mission di rendere il mondo delle criptovalute accessibile a tutti.

“Collaborare con 1 Caffè Onlus e creare per la prima volta un progetto NFT personalizzato, ci ha reso consapevoli del potenziale della blockchain nell’ambito terzo settore”, aggiungono i fondatori di Stereotypes Crew. “Spreading Love rappresenta senza dubbio un grande passo in avanti verso una beneficenza più trasparente, inclusiva ed innovativa”.

“Come portavoce di Young Platform mi ritengo orgoglioso del nostro supporto fornito a 1 Caffè Onlus al fine di permettergli di ricevere donazioni in criptovalute. Prevalentemente perché, grazie alla trasparenza della tecnologia blockchain, è un ottimo modo per essere completamente sicuri della provenienza e del destino dei fondi donati per supportare i piccoli e medi enti non profit italiani” – dichiara Andrea Ferrero, Ceo di Young Platform – “ L’efficacia delle criptovalute come mezzo per effettuare donazioni è lampante dall’inizio dello scoppio della guerra in Ucraina e penso che diventerà presto uno standard. Il nostro percorso in questo senso è iniziato nel 2022 con Save The Children, partnership che è attualmente attiva, e ora aggiungiamo un altro importante tassello grazie a 1 Caffè Onlus”.

Calo inflazione Francia e Italia: taglio dei tassi anticipato?

decisioni riunione bce aprile 2024

Riunione BCE aprile 2024: tassi di interesse invariati

Nell’ultima riunione della BCE di aprile 2024, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere inalterati i tre tassi di interesse chiave. Questa decisione è sopraggiunta nonostante il recente calo dei tassi di inflazione in Francia e Italia. Il quadro di marzo, aveva infatti acceso un vivace dibattito sulle possibili mosse della Banca Centrale Europea, puntando sulla possibilità di un taglio anticipato dei tassi.

Questa discussione si inserisce in un contesto in cui l’Europa cerca attivamente di bilanciare la crescita economica con il controllo dell’inflazione, un tema di rilevante interesse per investitori, policy-maker e consumatori.

Il panorama europeo

La zona euro ha assistito a una significativa riduzione dell’inflazione in 20 nazioni, che a marzo è scesa al 2,4%, un risultato che supera le aspettative degli analisti che avevano previsto un tasso di inflazione stabile al 2,6%

Questo dato è coerente con l’andamento dell’inflazione fino ad oggi, che ha mostrato una diminuzione costante dal suo picco del 10,6% nell’ottobre 2022, spinta dalle perturbazioni della pandemia e dalle tensioni geopolitiche, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

Un ulteriore diminuzione è quindi incoraggiante e segna un momento di ottimismo che la riunione della BCE di aprile 2024 ha confermato. 

Il Consiglio ha infatti evidenziato come la maggior parte delle misure dell‘inflazione di fondo stia mostrando segni di attenuazione, con la crescita dei salari che si modera gradualmente e le imprese che stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro nei loro profitti.

Gli effetti degli aumenti dei tassi di interesse precedenti, che spingono la domanda, insieme alle condizioni di finanziamento restrittive, stanno contribuendo a moderare l’inflazione. Nonostante ciò, le pressioni interne sui prezzi, in particolare nel settore dei servizi, rimangono forti, mantenendo l’inflazione dei prezzi dei servizi su livelli elevati.

Calo dell’inflazione in Francia

In Francia, l’inflazione ha rallentato al suo livello più basso dal luglio 2021, con la crescita dei prezzi al consumo che ha rallentato al 2,3% a marzo dal 3,2% di febbraio, secondo quanto riportato dall’agenzia nazionale di statistica. Questa cifra si è posizionata ben al di sotto delle previsioni degli economisti, che si aspettavano un dato del 2,8%, segnalando un rallentamento generalizzato degli aumenti dei prezzi. In particolare:

  • l’inflazione dei servizi è scesa al 3%
  • quella dell’energia al 3,4% 
  • e una notevole diminuzione dell’inflazione alimentare all’1,7%, con i prezzi dei prodotti alimentari freschi che hanno visto una diminuzione del 3,9% su base annua.

I dati sull’inflazione su base mensile hanno ulteriormente confermato la tendenza, rallentando dal 0,9% al 0,3%, indicando un considerevole alleggerimento delle pressioni inflazionistiche nella seconda economia più grande dell’eurozona.

Calo dell’inflazione in Italia

Anche l’Italia ha riportato un tasso di inflazione inferiore alle aspettative per marzo, con i prezzi al consumo che sono aumentati dell’1,3% su base annua, contro le previsioni del 1,5%. Questa moderazione è stata attribuita alla fine dei saldi stagionali di abbigliamento e agli aumenti dei prezzi dei servizi di trasporto, insieme a un rallentamento della diminuzione dei costi energetici.

Le decisioni della BCE sul taglio dei tassi

I tassi di interesse sui principali strumenti di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno fissati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%. 

Inoltre, secondo le dichiarazioni date alla conferenza stampa che ha seguito la riunione, il Consiglio ritiene che i livelli dell’inflazione nei prossimi mesi oscilleranno ancora su quelli attuali. Il ridimensionamento dell’inflazione non sarà lineare e per questo andrà valutato volta per volta. Con ogni probabilità, il livello target del 2%, verrà raggiunto solo il prossimo anno.

François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi a giugno, a condizione che l’inflazione continui a diminuire più rapidamente del previsto e l’economia rimanga stagnante. Ha sottolineato l’importanza di non gravare eccessivamente sull’attività economica mantenendo una politica monetaria rigorosa per un periodo prolungato.

Parlando a un evento finanziario a Barcellona, Pablo Hernández de Cos ha delineato uno scenario dove giugno potrebbe vedere l’inizio dei tagli ai tassi di interesse da parte della BCE. Come Governatore della Banca di Spagna, le prospettive di De Cos hanno un peso significativo, evidenziando un approccio cauto ma ottimistico per l’economia della zona euro.

La crescita dei salari e l’inflazione

Nonostante i segnali incoraggianti del raffreddamento dell’inflazione, i responsabili della politica monetaria della BCE rimangono cauti, in particolare a causa della crescita dei salari che si modera gradualmente. Le imprese stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro con i loro margini di profitto. 

Con l’inflazione del settore dei servizi ridotta solo leggermente a un ritmo annuale del 3,9% a febbraio, la Banca Centrale adotta un approccio misurato, probabilmente attendendo fino a giugno per rivalutare le pressioni salariali e la loro potenzialità di avvicinare l’inflazione all’obiettivo.

Aspettative del mercato e posizione della BCE

Gli analisti credono che la complicazione più grande potrebbe venire se la Federal Reserve degli Stati Uniti ritarda il proprio allentamento politico per mantenere la lotta contro l’inflazione. Per questo motivo, ritengono che la BCE non taglierà i tassi prima della sorella maggiore. 

Ai sostenitori di questa interpretazione, la Presidente della BCE Christine Lagarde riponde: “Siamo dipendenti dai dati, non dalla Fed”. E aggiunge “Non speculiamo su cosa potrebbero fare le altre banche centrali. (…) L’inflazione negli Stati Uniti e nell’Eurozona è guidata da fattori diversi. (…) Non si può presumere che l’inflazione dell’Eurozona rispecchierà l’inflazione statunitense.”

Dopo la decisione della BCE, i mercati monetari prezzavano circa il 70% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, rispetto a circa l’80% di possibilità prima di giovedì.

Esperti come Carsten Brzeski, capo globale della macro a ING, suggeriscono che i dati sull’inflazione di marzo, combinati con le prossime informazioni sulla crescita salariale e le previsioni del personale della BCE per il PIL e l’inflazione, stiano orientando il racconto verso un primo taglio dei tassi a giugno. Kamil Kovar di Moody’s Analytics interpreta i dati più recenti come un passo significativo verso la sconfitta dell’inflazione, sostenendo fino a cinque tagli dei tassi quest’anno.

Prospettive

Il calo dell’inflazione in Francia e Italia, unito a una generale diminuzione dell’inflazione nella La decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse e di proseguire con una politica monetaria misurata riflette un’attenta valutazione delle condizioni economiche attuali e delle prospettive di inflazione. Con l’impegno a un approccio flessibile e basato sui dati, la BCE sottolinea la sua determinazione a garantire una stabilità dei prezzi duratura, equilibrando le necessità di crescita economica con la responsabilità di mantenere l’inflazione sotto controllo. Le future mosse della BCE saranno attese con grande interesse, poiché l’Europa naviga attraverso sfide economiche complesse, cercando di garantire una ripresa sostenibile e una stabilità a lungo termine.

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Decifrare la BCE: tassi di interesse, inflazione e cosa significa per te

bce sede congresso

L’11 aprile 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a prendere una decisione che potrebbe avere ripercussioni sull’economia di tutta Europa. Con i dati recenti che mostrano un calo sorprendente dei tassi di inflazione in Francia e in Italia, crescono le speculazioni su un potenziale taglio dei tassi di interesse. Questo articolo spiega i fondamenti del ruolo della BCE, la dinamica dell’inflazione e gli impatti potenziali delle prossime decisioni politiche.

La Banca Centrale Europea spiegata

La BCE agisce come custode della stabilità monetaria per i paesi dell’Eurozona, garantendo che l’euro rimanga una valuta stabile e affidabile. Il suo strumento principale per raggiungere questo obiettivo è la manipolazione dei tassi di interesse, una leva che influenza direttamente l’attività economica in tutto il continente.

L’importanza delle decisioni della BCE

Le decisioni della BCE hanno ripercussioni su tutta l’economia: dall’espansione delle imprese, che chiedono prestiti da investire nelle loro attività, ai tassi di interesse sui conti di risparmio personali o sui mutui

L’aggiustamento dei tassi di interesse, infatti, può stimolare la crescita economica rendendo il prestito più conveniente, oppure, al contrario, raffreddare un’economia surriscaldata. In altre parole, la salute dell’economia, riflessa nei tassi di occupazione, nella crescita delle imprese e nei consumi, è direttamente influenzata dalle politiche della BCE.

Impatto della BCE sui mercati 

Le decisioni prese dalla BCE non influenzano solo l’economia tradizionale ma hanno anche un impatto sul mondo degli investimenti, tra cui quello delle criptovalute

Quando la BCE modifica i tassi di interesse, influisce su come le persone investono i loro soldi. Se i tassi di interesse sono bassi, prendere in prestito denaro costa meno, e ciò può rendere più attraenti gli investimenti in azioni o immobili. D’altra parte, se i tassi aumentano, potrebbe diventare più conveniente tenere i propri risparmi in obbligazioni, che hanno un minor tasso di rischio.

Le criptovalute, sebbene appartengano a un mercato considerato più volatile, non sono isolate dagli effetti di queste politiche. Le decisioni della BCE possono influenzare l’appetito al rischio degli investitori: in periodi di tassi bassi, alcuni potrebbero cercare rendimenti più elevati nelle criptovalute, mentre in periodi di tassi più alti, potrebbero preferire opzioni di investimento considerate più sicure.

L’elemento che più tra tutti influenza le decisioni sui tassi di interesse è l’inflazione

Il ruolo dell’inflazione e i suoi effetti

L’inflazione misura quanto più costoso è diventato un insieme di beni e servizi in un determinato periodo. Un certo livello di inflazione è normale e persino desiderato in un’economia sana, in quanto indica crescita. Tuttavia, un’inflazione troppo alta o troppo bassa può segnalare problemi, influenzando tutto, dal tuo conto della spesa ai tuoi risparmi.

Un’alta inflazione significa che i tuoi soldi non valgono quanto prima, influenzando come le famiglie pianificano il budget e il futuro. Per gestire l’inflazione, le banche centrali come la BCE aggiustano i tassi di interesse. Abbassare i tassi può incoraggiare la spesa e gli investimenti rendendo il prestito più economico, mentre aumentare i tassi può aiutare a raffreddare un’economia in crisi.

Come monitorare le decisioni della BCE 

Per tenere d’occhio come queste dinamiche, puoi utilizzare piattaforme come Young Platform. Disponibile sia come app che su web, Young Platform offre l’iscrizione gratuita e pubblica aggiornamenti che ti permettono di monitorare l’impatto delle notizie economiche sui prezzi delle criptovalute in tempo reale. Inoltre, sul sito di Young Platform, tutti i contenuti, notizie e articoli di approfondimento sono gratuiti, fornendo una risorsa preziosa per rimanere informato.

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Un’altra strategia utile è segnarsi in calendario le date delle prossime riunioni della BCE o seguire in diretta le conferenze stampa. Questo ti permette di essere tra i primi a capire le decisioni della BCE e come potrebbero influenzare il mercato, compreso quello delle criptovalute.

La scena economica attuale

Recentemente, c’è stata una sorpresa positiva per l’economia dell’Eurozona, che include paesi come Italia, Francia e Germania. L’inflazione, ovvero – come abbiamo visto – quanto velocemente i prezzi di beni e servizi come cibo, vestiti e benzina salgono, è diminuita più di quanto tutti si aspettassero a marzo 2024, arrivando al 2,4%. Gli esperti pensavano che sarebbe rimasta al 2,6%. Anche il tasso di inflazione core, che esclude componenti volatili come energia, cibo, alcol e tabacco, si è ridotto, passando dal 3,1% al 2,9%. Questo potrebbe sembrare un piccolo cambiamento, ma ha un grande significato.

  • Francia: l’inflazione ha rallentato significativamente, con cali osservati nei prezzi dei servizi, dell’energia e dei prodotti alimentari.
  • Italia: ha riportato tassi di inflazione inferiori alle aspettative, seguendo una tendenza simile alla Francia.
  • Germania: è la più grande economia di tutti i paesi dell’Eurozona, che ha addirittura visto i prezzi aumentare solo del 2,2%, il ritmo più lento in tre anni. 

Quando l’inflazione cala, significa che l’aumento dei prezzi rallenta. Per le persone, questo potrebbe significare che il denaro guadagnato “dura di più”, e potrebbero notare meno aumenti di prezzo quando fanno acquisti quotidiani. Questo raffreddamento dell’inflazione in più di due importanti economie dell’Eurozona ha portato a maggiori speculazioni sul prossimo passo della BCE.

Cosa potrebbe significare un taglio dei tassi della BCE?

I tassi di interesse influenzano quanto costa prendere in prestito soldi. Quando sono bassi, le persone e le aziende possono prendere in prestito più facilmente per cose come comprare una casa o investire in nuovi progetti.

Quindi, se la BCE decidesse di abbassare i tassi di interesse a breve, potrebbe rendere i prestiti e i mutui più economici, stimolando potenzialmente la crescita economica. Tuttavia, per i risparmiatori, ciò potrebbe significare rendimenti inferiori sui conti di risparmio.

Alcuni numeri da tenere d’occhio 

Nonostante la buona notizia, non tutti i settori stanno rallentando allo stesso modo. L’inflazione nei servizi, come ristoranti e trasporti, è rimasta più o meno la stessa, mostrando che i salari  possono ancora spingere i prezzi verso l’alto in alcune aree. Questo è qualcosa che la BCE deve considerare attentamente, poiché, tale aumento, potrebbe risolversi in un rinvio del taglio dei tassi di interesse.

Il mercato del lavoro 

Mentre parliamo di inflazione e tassi di interesse, dobbiamo considerare un altro fattore importante per questo quadro: il mercato del lavoro. A febbraio 2024, il numero di persone senza lavoro nell’area dell’euro era al 6,5%, una percentuale leggermente inferiore  rispetto all’anno scorso. Questo vuol dire che, nonostante tutto, le persone stanno trovando lavoro, il che è un buon segno per l’economia. Tuttavia, sembra che le previsioni per il mese di marzo date dall’Istat non siano delle migliori, con un provvisorio 7,5% sul tasso di disoccupazione.

Il difficile compito della BCE 

Non tutti i paesi dell’Eurozona vivono le stesse situazioni e si trovano nello stesso clima economico. Questa differenza tra i paesi è cruciale per la BCE quando pensa ai tassi di interesse. Deve assicurarsi che qualsiasi decisione prenda funzioni non solo per i paesi con problemi di inflazione ma anche per quelli che stanno facendo bene. La BCE ha il compito complicato di tenere tutto in equilibrio, senza causare problemi in nessuna zona.

Conclusione 

Tutto questo, dalla diminuzione dell’inflazione ai tassi di disoccupazione stabili e alle differenze tra i paesi, ci riguarda da vicino. Influenza quanto costano le cose che compriamo, la facilità con cui le aziende possono crescere e, alla fine, quante persone riescono a trovare lavoro. Mentre aspettiamo di vedere cosa deciderà la BCE, possiamo essere certi che le sue azioni avranno un impatto diretto sulla nostra economia quotidiana, i nostri investimenti e il nostro lavoro.

Arrivano gli Smart Trade, la nuova funzionalità per il trading automatico

Trading automatico con gli Smart Trades di Young Platform

Su Young Platform arrivano gli Smart Trades, le strategie di trading automatico!

Siamo felici di annunciare il lancio di una nuova funzionalità, Smart Trade, creata grazie alla partnership con Aelium, azienda specializzata nello sviluppo di strategie di trading su criptovalute. Gli Smart Trade sono attivabili in anteprima solo dagli iscritti ai Club di Young Platform. In questo articolo vedremo cosa sono, come funzionano e quali vantaggi offrono per le vostre criptovalute.

Gestire il denaro: una questione di tempo 

Spesso abbiamo la sensazione di non avere tempo. E per molti di noi è davvero così. Vorremmo dedicare attenzione a tantissime cose, molte delle quali importanti o piacevoli, ma il tempo a disposizione sembra sempre mancare. Gestire il denaro è una di queste.

La comprensione dei concetti finanziari aiuta a stabilire e raggiungere obiettivi concreti, contribuendo alla sicurezza finanziaria presente e futura. Dà pace mentale, apre nuove opportunità ed evita debiti incontrollati. Sviluppare le proprie capacità di risparmio e investimento aumenta l’indipendenza e la qualità della vita. 

Crediamo fermamente che il mercato crypto rappresenti una nuova opportunità e che sia nostro compito aprire questa opportunità a più persone possibili. 

Da sempre cerchiamo di sviluppare strumenti semplici e il più possibile automatizzati, capaci di funzionare anche con importi minimi e poco tempo a disposizione. In questo modo, chiunque può provare, sperimentare, adattare gli strumenti alla sua situazione. La flessibilità è una nostra prerogativa. Cerchiamo di abbattere qualsiasi barriera e incentivare l’autonomia individuale, partendo dal cuore del problema: il tempo. 

Buy-and-Hold e Smart Trade a confronto

Oggi vogliamo raccontarvi di un nuovo strumento, complementare ai Salvadanai che sono stati creati per automatizzare l’approccio  Buy and Hold sul lungo termine. Il Buy and Hold è un approccio che non considera le fluttuazioni di prezzo e la volatilità, e cerca di mettere da parte le criptovalute negli anni in modo continuativo. Proprio la ricorrenza degli acquisti, sul lungo periodo, consente di limitare il rischio e il prezzo medio di acquisto.

L’approccio completare ai Salvadanai, di cui oggi vogliamo parlarvi, è quello introdotto dagli Smart Trade. Se è vero che i Salvadanai servono per “comprare e mettere da parte”, gli Smart Trade servono per fare trading in modo automatico. Sono quindi indicatori a breve termine che eseguono operazioni di acquisto e vendita automaticamente. Gli Smart Trade cercano di sfruttare a loro vantaggio volatilità, trend di prezzo, rotture di supporti e resistenze, per cercare di ottenere risultati in settimane o mesi, a fronte di un rischio più alto.

Ma ora addentriamoci nel vivo degli Smart Trade per scoprire effettivamente cosa sono, come funzionano, quali vantaggi e rischi comportano. E soprattutto, come possiamo sfruttarli per i nostri obiettivi.

NB. Tieni presente che le informazioni che seguono, anche quelle nella tabella riepilogativa, non sono una formula magica. I mercati finanziari sono complessi e imprevedibili, e la performance di un indicatore può variare in base a molti fattori. Prima di procedere, considera il tuo profilo di rischio, gli obiettivi di investimento e il tuo orizzonte temporale. Inoltre, non basare le tue decisioni su una sola fonte di informazioni e consulta sempre un professionista che possa aiutarti a basare le tue scelte. In questa tabella trovi alcune informazioni che potrebbero esserti utili per fare le tue ricerche. Ma non dimenticare: la decisione finale spetta sempre a te!

Che cosa sono gli Smart Trade 

Gli Smart Trade sono indicatori di trading automatico che operano senza intervento umano grazie a un algoritmo

Questo tipo di trading, noto anche come trading algoritmico, utilizza modelli matematici e istruzioni pre-programmate per eseguire ordini di acquisto e vendita basati su segnali di mercato e parametri predefiniti. Con gli Smart Trade, anche i principianti possono approcciarsi al trading.

Trading algoritmico come funziona

Il trading algoritmico può eseguire una grande varietà di ordini di trading a velocità superiore rispetto a quanto possibile manualmente. Questi sistemi sono programmati per riconoscere tendenze, modelli e discrepanze di prezzo. Sulla base di questi dati o segnali, eseguono transazioni rapide per massimizzare i rendimenti

Un algoritmo nel trading è una ricetta dettagliata che dice al computer esattamente cosa fare e quando farlo. Ad esempio, “Compra 100 azioni di XYZ Corporation quando il loro prezzo scende sotto i 50€ e vendile quando il prezzo supera i 60€”. Il computer monitora il mercato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ed esegue automaticamente questi ordini quando le condizioni specificate si verificano, senza che si debba controllare costantemente il mercato.

Perché attivare uno Smart Trade?

Attivare uno Smart Trade offre numerosi vantaggi, soprattutto per i principianti. È una porta d’accesso al mondo del trading che non richiede anni di esperienza o un monitoraggio costante del mercato. Gli Smart Trade riducono il fattore emotivo, uno dei maggiori ostacoli per i trader, e permettono di adottare un approccio più disciplinato e basato sui dati. Inoltre, consentono di sfruttare le opportunità di mercato 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Come scegliere uno Smart Trade 

Prima di attivare uno Smart Trade, è importante valutare attentamente ciascuna strategia, comprendere i rischi associati e determinare quale si allinea meglio con i propri obiettivi. Le sue caratteristiche sono descritte all’interno dell’app e, per aiutarti a interpretarle e utilizzarle nella scelta, puoi leggere la guida completa

Come si attivano gli Smart Trade

Attivare uno Smart Trade su Young Platform è un processo semplice e intuitivo. Al momento sono disponibili solo sull’app di Young Platform e non dalla versione Web. Dopo aver selezionato la strategia che meglio si adatta alle tue esigenze, segui questo tutorial passo passo. Basterà inserire l’importo da allocare e verificare i dati di riepilogo prima di confermarne. Una volta configurato, lo Smart Trade inizierà a operare automaticamente, permettendoti di monitorare i progressi e apportare modifiche se necessario. Per maggiori dettagli sulla funzionalità, leggi i nostri Termini e Condizioni e quelli di Aelium.

Smart Trade disponibili su Young Platform

Ciascuna delle quattro strategie proposte funzionano su parametri differenti. Puoi leggere l’articolo di Academy di approfondimento su ciascuna strategia, cliccandovi sopra.   

Criptovalute disponibili per gli Smart Trade

Le criptovalute disponibili per l’utilizzo con gli Smart Trade includono alcune delle più popolari e liquide del mercato:

Questa selezione di criptovalute offre la possibilità di diversificare le proprie strategie su differenti asset, sfruttando le caratteristiche uniche di ciascuna moneta. 

Monitoraggio   

Per monitorare i guadagni e le perdite dei tuoi Smart Trade, accedi alla sezione “Smart Trade” dell’app. Nella tab “Attive”, trova e seleziona la strategia di interesse per visualizzare i dettagli. Qui, nella sezione Profit&Loss (P&L), potrai analizzare la performance della tua strategia, controllando la percentuale di crescita o decrescita e gli importi guadagnati o persi. Se desideri aumentare il tuo budget, puoi farlo facilmente utilizzando il pulsante “Aggiungi fondi” disponibile nella stessa schermata di dettaglio. Seguendo questi semplici passi, puoi gestire attivamente e monitorare l’efficacia delle tue strategie di trading automatico sulla piattaforma.

Smart Trades attivabili

La capacità di attivare simultaneamente più Smart Trade dipende dallo status di iscrizione dell’utente. Per coloro che non sono associati a nessun Club, la regola generale permette l’attivazione di un solo Smart Trade alla volta. Nel contesto dei Club, tuttavia, le opzioni si ampliano significativamente.

Quali sono le commissioni applicate 

Gli Smart Trade saranno soggetti a una commissione fissa dello 0,2% sull’importo della transazione. Inoltre, si specifica che non verranno applicati sconti sulle commissioni agli Smart Trade, sia quelli previsti dalla sottoscrizione del Club, sia eventuali bonus acquisiti.

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