Avalanche: la valanga che vuole travolgere Ethereum

Avalanche : la crypto DeFi veut remplacer l'Ethereum

Avalanche, la blockchain che vuole sostituirsi a Ethereum, fa scalpore tra le aziende mainstream: Vitalik Buterin dovrebbe cominciare a preoccuparsi?

Avalanche è stata una vera sorpresa nel mondo crypto. Nata come Ethereum killer, sarà in grado di spodestare ETH dal suo trono? La risposta è sì, almeno secondo alcuni esperti. Sia la Bank of America che Mastercard hanno mostrato interesse nel sistema altamente scalabile che promette Avalanche. Sarà abbastanza per superare Ethereum?

Una scalabilità superiore a quella di Ethereum

Una blockchain perfetta deve avere tre requisiti: scalabilità, decentralizzazione e sicurezza. Molte blockchain sono costrette a venir meno a uno di questi tre  aspetti per garantire gli altri due. Ethereum, per esempio, oggi riesce a supportare solo tra le 15 e le 45 transazioni al secondo, causando spesso rallentamenti nella rete e commissioni altissime. Avalanche invece riesce a garantire il massimo in termini di scalabilità, grazie a un innovativo sistema chiamato Snowball, sviluppato da Ava Labs.

Le potenzialità di Avalanche non sono passate inosservate. “[Avalanche] permette transazioni più rapide e a prezzi minori rispetto a blockchain alternative” ha scritto un team di analisti della Bank of America in una ricerca pubblicata il 10 dicembre. Grazie alle 4.500 transazioni al secondo garantite da Avalanche, la banca crede che questa blockchain e la sua crypto saranno adottate da un numero crescente di aziende.

Quali aziende hanno già puntato su Avalanche?

È vero, Avalanche è una rete abbastanza giovane. La blockchain, però, è già utilizzata e apprezzata, come dimostra il valore stellare della sua crypto: rispetto all’anno scorso, ha registrato (in data 16 dicembre 2021) un +3638%! Il merito è tutto dell’ecosistema innovativo creato ad hoc da Ava Labs.

Questo ecosistema versatile viene utilizzato ad esempio da Deloitte. L’azienda di consulenze sta sviluppando un sistema per facilitare e velocizzare la gestione degli aiuti umanitari in seguito a disastri naturali, sfruttando gli smart contract e le applicazioni decentralizzate. Anche Mastercard, colosso dei pagamenti, ha investito in Ava Labs, attirato dalle promesse di scalabilità e sicurezza dell’innovativa blockchain.

Nonostante questo, gli scettici dubitano che AVAX riuscirà a superare la crypto di Buterin. Tante Ethereum killer ci hanno provato, ma non ci sono riuscite. Eppure Avalanche, che recentemente ha accolto USDC nel suo ecosistema DeFi, sembra inarrestabile. La valanga riuscirà a travolgere Ethereum?

Pepsi lancia una collezione di NFT su Ethereum

Pepsi NFT Ethereum

1843 NFT gratis, a tema musicale e generati da un algoritmo: ecco la nuova idea di Pepsi per entrare nel Web 3.0.

Dopo Adidas, anche Pepsi decide di entrare nel Web3 e organizzare un vero e proprio drop di NFT su Ethereum. Riservato ai cittadini degli Stati Uniti, la multinazionale ha deciso di creare 1893 immagini e di regalarne 1843 come NFT: arriva Pepsi Genesis Mic Drop.

Come funziona il Pepsi Mic Drop?

Pepsi è entrata nell’universo degli NFT in grande stile con un vero e proprio drop. Ha creato 1893 immagini che saranno regalate a coloro che per primi si iscriveranno sul sito del brand. Le immagini raffigurano dei microfoni con cappelli, baffi, occhiali e altri accessori completamente casuali. L’azienda ha creato un algoritmo ad hoc per generare queste immagini, prendendo ispirazione dai design dei prodotti classici Pepsi. Alcuni accessori sono più rari di altri, quindi ogni immagine avrà un valore diverso. Ogni NFT è davvero unico! Ma attenzione: a essere regalate saranno solo 1843 immagini. Cosa farà Pepsi con le altre 50? Rimaniamo aggiornati!

Ma perché Pepsi ha scelto dei microfoni? “Siamo sempre stati un marchio con una grande presenza nella musica e nella cultura pop” ha detto Todd Kaplan, vicepresidente dell’azienda. “Per questo, è normale per noi di Pepsi portare quella stessa presenza nel mondo degli NFT con un ‘mic drop’ di proporzioni epiche”. Pepsi ha collaborato con giganti della musica pop come Britney Spears e Beyoncé, quindi la loro entrata nel mondo degli NFT era scontata!

Un NFT drop diverso da tutti gli altri

Pepsi non è il primo brand famoso a lanciare una collezione di NFT su Ethereum. Anche Coca Cola, la diretta avversaria, è entrata su blockchain con i suoi NFT. Ma al contrario dei suoi predecessori, Pepsi ha regalato i suoi non-fungible token invece di farli comprare a prezzi altissimi. Se il drop avrà successo saranno sempre di più le aziende a regalare i propri NFT!

Sono entusiasta del fatto che Pepsi stia abbracciando una delle svolte tecnologiche più importanti di questi anni” afferma Gary Vaynerchuk, imprenditore appassionato di blockchain. “Gli NFT cambieranno per sempre il valore che diamo alle cose: questo è un momento fantastico per creare lealtà al brand e portare valore immenso alla comunità e ai fan”. Accumulare lattine in edizione limitata è roba passata: pronti a collezionare NFT sul vostro wallet?

Bitcoin: Satoshi Nakamoto, l’ultimo post ha 11 anni

Bitcoin ultimo post di Satoshi ha 11 anni

Satoshi Nakamoto, pseudonimo del creatore di Bitcoin, ha scritto il suo ultimo post su Bitcointalk prima di scomparire per sempre. Dov’è ora Satoshi?

Un semplice changelog: l’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto era una lista di problemi di Bitcoin sui quali stava lavorando. Poi, il 13 dicembre 2010, il suo ultimo accesso a bitcointalk. Dopo, lo sviluppatore anonimo ha fatto perdere tutte le sue tracce. Alcuni dicono che si sia dedicato ad altri progetti, altri pensano che si sia ritirato per paura di essere rintracciato. Dov’è finito Satoshi Nakamoto? 

Bitcointalk, il forum di Satoshi Nakamoto

Satoshi Nakamoto creò il forum bitcointalk il 17 novembre 2009. In quel forum si formò una rete di sviluppatori dedita a supportare e migliorare costantemente Bitcoin e la nuova idea di criptovaluta. Satoshi, ovviamente, era tra gli utenti più attivi e si occupava sia dello sviluppo della blockchain che della gestione del forum.

Il suo ultimo post del 12 dicembre 2010 riguardava una nuova funzionalità per contrastrare gli attacchi DoS, ovvero attacchi hacker che sovraccaricano una rete e ne impediscono il funzionamento. “C’è ancora del lavoro da fare contro gli attacchi DoS”, ha scritto in quel changelog. Il giorno dopo, Satoshi accede al forum per un’ultima volta alle 4:45 del pomeriggio per poi sparire per sempre.

Secondo alcuni, Satoshi Nakamoto si sarebbe ritirato per dedicarsi ad altri progetti. Eppure, nei giorni prima del suo ultimo post, il creatore di Bitcoin sembrava teso a causa di un evento che ha scosso la community acerba di Bitcoin del tempo: Wikileaks.

Wikileaks e il can che dorme

Nel 2011 Bitcoin, che a quei tempi era ancora in fase beta, ha guadagnato popolarità all’improvviso a causa di Wikileaks. Il famoso archivio di documenti “top-secret” era appena stato bloccato dagli Stati Uniti, e tutti i provider di pagamento come MasterCard e Visa avevano impedito le donazioni all’organizzazione no-profit. Per questo, Wikileaks ebbe l’idea di accettare donazioni in Bitcoin.

Molti membri del forum bitcointalk erano entusiasti: il loro progetto cominciava ad avere successo. Ma Satoshi Nakamoto non era d’accordo. “Sarebbe stato bello ricevere queste attenzioni in altri contesti. WikiLeaks ha svegliato il can che dorme, e quel cane sta arrivando a sbranarci” ha scritto il creatore di Bitcoin l’11 dicembre, in risposta a un post che citava un articolo di PC World. La piccola rete blockchain in beta non era pronta a ricevere quelle attenzioni.

Chiedo a WikiLeaks di non usare Bitcoin per le donazioni” ha scritto Satoshi il 5 dicembre. “Bitcoin è una piccola community acerba e ancora in beta. Voi otterreste solo qualche spicciolo, ma la fama che ci portereste ci distruggerà”. Le parole di Satoshi sembrano catastrofiche, ma ancora oggi le criptovalute non sono considerate un sistema di pagamento affidabile, tranne in alcuni casi eclatanti. Forse Satoshi aveva ragione: associare Bitcoin allo scandalo WikiLeaks ha danneggiato la credibilità di una rete ancora acerba?

Dov’è ora Satoshi Nakamoto?

In ogni caso, Satoshi Nakamoto ha fatto perdere le sue tracce subito dopo lo scandalo, lasciando la community divisa sul da farsi. Probabilmente il leggendario programmatore ha valutato la community come sufficientemente matura da prendere decisioni autonome. O forse ha avuto paura di quella fama che gli si sarebbe potuta ritorcere contro?

Negli anni, diverse persone hanno dichiarato di essere Satoshi Nakamoto, ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta. In fondo, come si dice spesso nella community di Bitcoin, “Siamo tutti Satoshi. A che serve sapere chi sia il creatore di Bitcoin, quando tutti noi collaboriamo al progetto? Satoshi Nakamoto rimane una figura leggendaria e ispiratrice, ed è giusto ricordarlo il giorno dell’anniversario del suo ultimo accesso al forum.

In Florida si pagano le tasse con Bitcoin

Bitcoin : les impôts de Floride payés en cryptomonnaie

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha proposto che le aziende possano pagare le tasse usando criptovalute: nuova apertura a Bitcoin negli USA?

Dopo la riunione della commissione dell’House of Financial Services, arriva un’altra notizia di apertura a Bitcoin dagli Stati Uniti. Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida, punta sulla blockchain.

Bitcoin negli Stati Uniti sempre più mainstream

Come si legge nel report della proposta di bilancio della Florida, sono stati stanziati ben 700.000 dollari per “favorire l’integrazione crypto in Florida”. 200.000 dollari serviranno a “offrire alle aziende dello Stato l’opportunità di pagare le tasse con criptovalute”. Probabilmente saranno accettati gli asset più importanti, come Bitcoin ed Ethereum, ma non è ancora certo. 250.000 dollari saranno utilizzati per rinnovare il sistema delle targhe per gli autoveicoli utilizzando la blockchain. Gli altri 250.000 dollari supporteranno la ricerca contro le frodi sanitarie, implementando i sistemi decentralizzati.

Non è la prima volta che la Florida fa emozionare gli appassionati di criptovalute. Il sindaco di Miami ha espresso più volte il proprio entusiasmo per le monete digitali, e aveva recentemente chiesto di ricevere il suo stipendio in Bitcoin. In più, la città è stata la prima ad appoggiare il progetto dei CityCoin. I MiamiCoin hanno generato un profitto di più di 21 milioni di dollari in soli tre mesi, prova che il progetto funziona ed è ben accolto dai cittadini!

La Florida sulla scia di El Salvador

La decisione di DeSantis conferma che anche negli Stati Uniti sta cambiando la percezione su Bitcoin e le criptovalute in generale. “La Florida supporta le crypto come mezzo per commerciare e per aumentare l’interesse delle aziende, nonché per promuovere la crescita economica” ha scritto il governatore nella proposta di bilancio. In Florida ci sono moltissime aziende che si occupano di blockchain, come Hyperlink, e il numero è destinato ad aumentare.

Come nel caso di El Salvador, gli investimenti del settore crypto rappresentano un’opportunità per migliorare l’economia e per sondare un territorio ancora inesplorato ma ricco di potenzialità. Al contrario della piccola nazione sudamericana, però, gli Stati Uniti sono una potenza estremamente influente. Se gli USA dovessero abbracciare Bitcoin e le criptovalute, sarebbe una svolta epocale. La commissione che si è riunita mercoledì ha dato il via a un’apertura a livello federale? 

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Metaverse : comment créer ton propre jeu vidéo sur The Sandbox

Ami la voxel art? Con VoxEdit e Game Maker puoi creare il tuo videogioco e pubblicarlo nel metaverso più pixellato di tutti!

The Sandbox è un metaverso davvero unico nel suo genere: basta guardare la sua grafica a cubetti, detta voxel graphics, per capire subito di cosa si tratta! Se sei un appassionato di Minecraft e Terraria non rimarrai deluso. In più, grazie a VoxEdit e Game Maker, puoi creare ciò che vuoi, dai videogiochi all’arte 8-bit. E grazie agli NFT puoi anche vendere ciò che crei! Non ci credi? Scopri come fare a creare il tuo videogioco su The Sandbox!

Crea il tuo videogioco grazie alla voxel art

La alpha di The Sandbox, lanciata il 29 novembre, ha portato alla ribalta il metaverso pixellato. Il team di sviluppo ha subito reso disponibili le cose più interessanti: Game Maker e VoxEdit! Grazie a questi due programmi, possiamo tutti trasformarci in sviluppatori di videogiochi. Questo è il metaverso: un luogo virtuale dove mostrare le nostre creazioni a tutti!

Game Maker

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Ami i videogiochi, vorresti crearne uno, ma non sei un programmatore? Allora corri a scaricare Game Maker! Con questo programma puoi costruire il tuo gioco dall’inizio alla fine, e poi pubblicarlo per farlo provare a tutti gli altri esploratori del metaverso. Grazie agli ASSET già presenti in Game Maker, puoi metterti subito all’opera. Se invece non ti bastano, puoi usare VoxEdit per modellare e animare i tuoi ASSET.

VoxEdit

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

VoxEdit è il programma che ci permette di creare voxel art. Con l’aiuto di questo software possiamo modellare i nostri ASSET, e persino animarli! Grazie alla grafica a blocchi, VoxEdit è facile da usare, e anche se non sei esperto di modelli 3D riuscirai presto a fare le tue prime opere 3D. Se sei interessato all’arte, puoi creare dei semplici oggetti e venderli sul fiorente mercato di NFT. Altrimenti, puoi usare VoxEdit per popolare il videogioco che hai creato su Game Maker!

Monetizzare le proprie creazioni grazie agli NFT

Sei fiero della tua creazione? Allora è il momento di pubblicarla sul marketplace di The Sandbox! Dopo aver creato il tuo ASSET, puoi fare il “minting” e trasformarlo in un NFT direttamente nel marketplace del metaverso. Gli ASSET si comprano con SAND, la moneta di The Sandbox, ma sono comunque utilizzabili su tutti i videogiochi basati sulla blockchain di Ethereum.

Se sei un artista professionista e credi negli NFT, allora puoi iscriverti al Fondo per Creators messo a disposizione dal team di The Sandbox. Potrai entrare a far parte della community di artisti del videogioco e avere una vetrina tutta tua!

Vuoi entrare nel mondo di The Sandbox e comprare qualche NFT? Scarica il gioco e prova la alpha. Ci vediamo nel metaverso!

USA: discussione aperta sulle criptovalute al Congresso

Cryptomonnaies : le Congrès américain s'ouvre à la blockchainriptovalute

Sei aziende tra le più importanti del mondo crypto si sono confrontate con il parlamento statunitense sulla blockchain. 

Mercoledì negli Stati Uniti si è tenuto un incontro tra il Congresso statunitense e sei aziende leader del settore crypto. L’udienza, richiesta dalla commissione dell’House of Financial Services (corrispettivo del nostro Ministero dell’Economia e della Finanza), aveva l’obiettivo di conoscere meglio ed eventualmente proporre leggi ad hoc sulle criptovalute.

A supportare la causa della blockchain sono stati chiamati rappresentanti di FTX, Coinbase, Bitfury, Paxos, Circle e della Stellar Development Foundation. Le discussioni si sono concentrate sulle regolamentazioni degli exchange e sul ruolo delle stablecoin nell’economia. In questo articolo abbiamo riassunto i punti salienti delle discussioni.

Il futuro della blockchain in un’aula?

L’udienza sulle criptovalute, richiesta dalla presidentessa della Commissione Maxine Waters, ha pochi precedenti. Nel 2019 la Commissione si era riunita per discutere del tentativo di Facebook di creare una propria criptovaluta, ma l’esito dell’udienza era stato disastroso per il mondo crypto. Questa volta le cose sono andate diversamente. L’opinione pubblica è più rilassata nei confronti di Bitcoin e della blockchain. Durante l’udienza, i membri della commissione si sono dimostrati aperti e curiosi sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

L’argomento più discusso è stato quello delle stablecoin. È un mondo che ricorda quello delle banche, e compararle a esse sarebbe tutto sommato facile. Molto più intuitivo che regolamentare criptovalute come Bitcoin o Ethereum. I CEO di Circle (USDC) e Paxos (USDP) si sono dimostrati favorevoli a leggi che mettano sullo stesso piano queste aziende a istituti bancari. Hanno anche accettato di fornire le prove che il valore delle loro coin è sostenuto da dollari o da obbligazioni.

Anche per quanto riguarda gli exchange, la Commissione si è dimostrata propositiva. I rappresentanti di FTX e Coinbase hanno espresso pareri favorevoli su un’armonizzazione legislativa. Alesia Haas, Chief Financial Officer di Coinbase, ha detto che le crypto sono asset nuovi e che quindi “le regolamentazioni già esistenti spesso non sono adatte a questa nuova tecnologia”. In conclusione, entrambe le parti ritengono che delle nuove leggi porterebbero risultati positivi per tutti.

L’udienza degli USA cambierà le criptovalute?

L’udienza, contrariamente alle aspettative, è stata positiva per il mondo delle criptovalute. I leader del settore hanno fatto notare i molti utilizzi della blockchain e delle criptovalute. Il Rappresentante democratico Ritchie Torres, per esempio, ha espresso interesse per le stablecoin. Secondo il democratico, queste faciliterebbero le rimesse estere dagli USA verso i propri Paesi d’origine.

Opinione comune tra i partecipanti rimane che le regolamentazioni debbano esserci, ma che non debbano essere troppo dure. “Le stablecoin sono già funzionanti e si basano su un modello di internet aperto” ha affermato Jeremy Allaire, CEO di Circle. Ha continuato dicendo che stablecoin chiuse o eccessivamente regolamentate, sulla scia delle CBDC, sarebbero troppo poco innovative e non avrebbero successo.

Per gli USA, questa udienza “conoscitiva” è stata una boccata d’aria fresca per le criptovalute dopo lunghe tensioni. L’augurio è che questo dialogo continui in modo costruttivo e che il resto del mondo prenda esempio. Non ci resta che rimanere aggiornati!

5 motivi per cui il Lightning Network sta cambiando Bitcoin

Carte di credito e app di pagamento da usare all'estero

Lightning Network di Bitcoin promette pagamenti rapidissimi ed economici. Pagare con Bitcoin sarà la nuova normalità?

El Salvador spinge Bitcoin a un nuovo livello: grazie al Lightning Network, è riuscito un esperimento unico nel suo genere. Durante un evento conosciuto come Bitcoin Beach, nel piccolo Stato sudamericano sono state eseguite più di ventimila transazioni in poche ore.

Che cos’è il Lightning Network? 

Partiamo dalle basi: il Lightning Network è un sistema che permette a Bitcoin di funzionare efficacemente come tecnologia di pagamento, grazie a tempi di trasferimento rapidi e costi di transazione praticamente azzerati.

Grazie alle ultime innovazioni e all’esperimento di El Salvador, il Lightning Network è diventato più user-friendly e accessibile a tutti. È l’inizio di un nuovo modo di pagare con Bitcoin? Difficile prevederlo. Quel che sappiamo, è che i canali di pagamento su Lightning potrebbero spingere la mass adoption verso livelli insperati. Ma quali vantaggi portano all’utente? Abbiamo cercato di riassumerveli in 5 punti: 

1) Commissioni ridotte al minimo

Durante la Bitcoin Beach, le commissioni generate da tutte le ventimila transazioni ammontavano a 4,98 dollari. Le commissioni di bancomat e carte di credito, ad esempio, costano molto di più e sono spesso pari a una percentuale dell’importo, rendendo svantaggiosi i trasferimenti di taglio elevato.

2) Disponibile 24 ore su 24

Il Lightning Network non è gestito da istituti o persone, ma è totalmente automatico. Nessun sovrapprezzo per trasferimenti di denaro istantanei, e nessuna attesa come per i bonifici normali: scambiare denaro è facilissimo!

3) Costo fisso delle commissioni

Il Lightning Network non ragiona in percentuale. Le fee sono sempre uguali, indipendentemente da quanto denaro si sta scambiando. Pronti a comprare un’auto con meno di un centesimo di commissioni?

4) Il progetto è già maturo

Il White Paper del Lightning Network è stato rilasciato nel 2015, e il progetto ha avuto tutto il tempo di crescere e maturare. Sono stati fatti numerosi test, e ora il network è pronto per l’adozione.

5) La rete diventa sempre più grande

Proprio grazie alla facilità d’uso, Lightning Network sta lentamente entrando nel mainstream. Ci sono sempre più wallet che offrono un’interfaccia grafica pulita e facile da capire, che rendono facile pagare con Bitcoin in maniera immediata.

Perché la mossa di El Salvador è decisiva per Lightning Network? 

Grazie a El Salvador sappiamo che questa tecnologia funziona. Il wallet Chivo, sviluppato dallo Stato di El Salvador, utilizza il Lightning Network per rendere Bitcoin una vera moneta da scambiare in velocità e sicurezza. Commercianti, tassisti e ristoratori dell’isola ora possono accettare pagamenti in crypto senza commissioni e istantaneamente. Non solo: Chivo è il wallet consigliato da El Salvador, ma è compatibile anche con tutti gli altri wallet Lightning! Quindi i salvadoregni potranno scegliere il loro wallet preferito per pagare in Bitcoin, senza alcuno svantaggio.

La criptovaluta francese che vuole cambiare il cinema

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Klapcoin, criptovaluta lanciata giovedì da Sarah Lelouch, vuole cambiare il mondo del cinema. La blockchain entra nel mondo del cinema?

Sarah Lelouch, figlia del famoso regista francese Claude Lelouch, ha studiato un nuovo metodo per riformare il mondo del cinema. “Parliamo di coinvolgere il pubblico e di farlo guadagnare in maniere differenti. Il cinema ha bisogno di nuove idee”, ha detto Lelouch. Ma come fa la blockchain a cambiare il cinema?

Una crypto per supportare i nostri registi preferiti

Non è una novità che la blockchain abbia avuto un forte impatto sul mondo della creatività, come nel mondo della letteratura. Anche nel cinema la nascita degli NFT e della decentralizzazione promette di facilitare la vita ai creator. Sarah Lelouch è convinta che l’industria del cinema debba cambiare e diventare un ecosistema in cui tutti possano contribuire.

Secondo Lelouch, Klapcoin raccoglierà dai 2 agli 8 milioni di euro entro quattro mesi dal suo lancio. La criptomoneta servirà a finanziare i registi, e premierà chi produce film originali e di qualità. A scegliere la linea editoriale ci sarà una commissione di professionisti che si occuperanno di mantenere “una diversità di format, generi e personalità”.

La blockchain piace già a Hollywood

L’idea di usare le criptovalute nel cinema è già stata adottata, in parte, a Hollywood. Il film No Time to Die, venticinquesimo della serie di film di James Bond, è stato finanziato e supportato anche da finanziamenti in crypto. Secondo uno studio, “questa tecnologia ha un immenso potenziale di reinventare il business e facilitare le transazioni di tutta l’industria dei media”.

Altri progetti, come Mogul Productions, si concentrano sulla DeFi cinematografica conosciuta come DeFiFi (Decentralized Film Finance). Grazie alla blockchain, i fan possono acquistare film e oggetti collezionabili come NFT, e persino votare su quali film devono essere girati. Questo permette ai creator con buone idee ma pochi fondi di affidarsi alla community per realizzare le loro opere, e i fan hanno l’opportunità di supportare i registi più promettenti.


Klapcoin è nata per rispondere alla richiesta crescente di cambiamento all’interno dell’industria cinematografica. La blockchain riuscirà a trasformare il modo in cui andiamo al cinema? Sicuramente guardare un film che abbiamo supportato direttamente ci darà molte più soddisfazioni che guardare un film pensato e prodotto da altri!

Cardano, blockchain a prova di futuro? Parla il fondatore

Cardano Fondatore Futuro

Nonostante i dubbi del mercato, Cardano supera le 20 milioni di transazioni sulla sua blockchain. Quale sarà il futuro della altcoin? 

La rete Cardano ha tagliato un importante traguardo: a quattro anni dalla sua nascita, ha superato le venti milioni di transazioni sulla sua blockchain. La notizia arriva due mesi dopo l’attivazione degli smart contract sulla rete. Nonostante questo, il prezzo di ADA, token di Cardano, sta calando. Come mai?

Il futuro di Cardano? Charles Hoskinson rassicura la community 

Quale sarà il futuro di Cardano, è difficile da ipotizzate. Il progetto su blockchain ha ricevuto critiche a causa di alcuni problemi con le regolamentazioni negli Stati Uniti. Una rassicurazione arriva da Charles Hoskinson, con dichiarazioni indirizzate alla community. “[Il problema è] la sistematica mancanza di chiarezza. Non ci sono regolamentazioni standard globali, e perciò sono i singoli Stati a gestire le singole criptovalute” ha affermato Hoskinson. Il fondatore ha fatto presente che in Giappone, uno degli Stati meno permissivi per quanto riguarda le criptovalute, ADA viene scambiato senza alcun problema. Le 20 milioni di transazioni raggiunte ne sono la prova. Insomma: non è tanto Cardano il problema, quanto la confusione legislativa che colpisce quasi tutti i Paesi del mondo. 

La community, in risposta al thread di Charles Hoskinson su Twitter, ha fatto notare che Cardano ha una delle reti più stabili tra le altcoin con protocollo Proof of Stake. L’unico “down” della rete è durato poco più di un’ora, mentre altri progetti hanno avuto blackout di quasi 24 ore. Per questo, molti artisti si affidano a Cardano per creare i loro NFT, e numerosi sviluppatori stanno prendendo in considerazione gli smart contract di Cardano per sviluppare applicazioni decentralizzate (Dapp).

Una blockchain a prova di futuro?

[Cardano] è un progetto proiettato nel futuro, un futuro che stiamo costruendo pezzo per pezzo insieme a una community forte e attiva” ha scritto Hoskinson su Twitter. Secondo il fondatore, che ha anche partecipato allo sviluppo di Ethereum, Cardano ha tutte le carte in regola per diventare una piattaforma completa e in grado di competere con ETH sul campo di NFT, DeFi e smart contract.

Anche Southrye, ambasciatore della altcoin, è fiducioso nel futuro di ADA. “Ci avevano detto che non avremmo mai creato una rete Proof of Stake e che il nostro metodo non avrebbe funzionato. Gli abbiamo dimostrato che si sbagliavano” conclude nel thread Twitter. Cardano riuscirà a dimostrare di essere la blockchain a prova di futuro che si aspetta la sua community?

Criptovalute: in Croazia si fa la spesa con Bitcoin

Bandiera Croazia Pagamenti Criptovalute Bitcoin

Konzum, la più grande catena di supermercati croata, ha annunciato che saranno accettati pagamenti in criptovalute. Faremo la spesa con Bitcoin?

È ufficiale: dallo scorso primo dicembre, Konzum accetta pagamenti in criptovalute per la spesa online, ma solo da privati. Con Electrocoin, la catena ha implementato il sistema PayCek per rendere possibili pagamenti affidabili nonostante la volatilità delle crypto. Per ora, i pagamenti sono solo online e le valute accettate sono Bitcoin, Ether, Bitcoin Cash, Ripple, Dai, Eos e Stellar, a cui si affiancano le stablecoin Tether e USD Coin.

L’inizio dell’adozione di massa delle criptovalute?

La decisione della catena di supermercati è stata una sorpresa. Anche se altre aziende nel mondo hanno deciso di accettare pagamenti in crypto, come AMC negli USA, Konzum è un caso a parte. Fare la spesa è un gesto quotidiano e basilare, e il fatto che ora il pagamento possa eseguirsi in criptovalute è molto importante. Vedere il simbolo di Bitcoin accanto all’opzione per pagare con carta di credito riuscirà a convincere gli scettici a fidarsi della blockchain?

Electrocoin, azienda tecnologica croata, ha implementato appositamente il sistema PayCek per garantire il prezzo della transazione fino alla fine del processo di pagamento. Una delle grandi barriere dell’adozione di massa di criptovalute è data dalla loro volatilità. Questo muro viene abbattuto dal sistema ideato dalla fintech croata, che assicura che il pagamento accettato all’inizio dell’acquisto sarà il pagamento finale dovuto alla fine della transazione.

Come funziona il pagamento?

Il procedimento per avviare il pagamento è semplicissimo. Dopo aver scelto la criptovaluta da utilizzare, basta scannerizzare il QR Code con il proprio wallet personale per effettuare il pagamento.


L’introduzione dei pagamenti in criptovalute è un altro indicatore delle innovazioni che Konzum porta avanti, definendo un nuovo standard nella vendita al dettaglio” ha affermato Uroš Kalinić, membro del consiglio di amministrazione di Konzum. Stando all’annuncio della catena, è possibile che in futuro saranno accettate anche altre criptovalute, come ADA e Dogecoin; in più, si potrà pagare in crypto anche nei negozi fisici di Konzum.

La decisione della catena croata sembra seguire le intenzioni della Germania e dell’Unione Europea nei confronti della blockchain. Arriverà presto questa tecnologia in Italia? Speriamo di sì!