Tasse crypto 2023 e novità fiscali: tutte le risposte che cerchi riassunte. Guarda i video esplicativi con professionisti del settore
Tante novità sul fronte tasse e crypto per il 2023. Ad introdurle, la nuova Legge di Bilancio che ha riacceso i fari su un argomento mai del tutto dimenticato.
E proprio per chiarire tutti i dubbi sulla questione, abbiamo deciso di riassumere qui il contenuto di due LIVE andate in onda il 24 Gennaio e il 6 Febbraio sui nostri canali Youtube, Facebook e Twitch, nelle quali sono state messe in luce tutte le news pensate dall’esecutivo sulla tassazione degli asset digitali e chiariti tutti i dubbi sollevati dagli utenti.
A far luce sulle novità inerenti tasse e crypto nel 2023 sono stati Mariano Carozzi, Chairman di Young Platform, Lorenzo Palombi, Head of Legal and Corporate Affairs di Young Platform e Stefano Capaccioli, Dottor Commercialista di Studio Capaccioli.
Tasse crypto 2023: le ultime notizie riassunte
Se ti sei pers* la prima live sulle novità inerenti tasse e crypto nel 2023, qui trovi il video integrale mentre di seguito un riassunto di tutti i cambiamenti introdotti.
L’importanza di avere finalmente una legge 5:14
Prima della Legge di Bilancio 2023 coesistevano diverse interpretazioni sulle tasse da pagare sulle crypto, che venivano considerate al pari delle valute estere, ma non era presente una norma specifica per inquadrare le criptovalute dal punto di vista tributario.
Le tipologie di reddito soggette a tassazione 9:47
Dal 2023 i redditi soggetti a tassazione saranno quelli derivanti da plusvalenze (ovvero da scambi tra crypto e monete fiat) e gli “altri proventi”. Quest’ultimo termine dovrà essere reso più chiaro nelle successive interpretazioni della legge, come anche nel caso degli scambi crypto-crypto.
Le tasse sui proventi (ricompense) 17:57 , 47:20
“Gli altri proventi” o le ricompense, ovvero il reddito generato da meccanismi come il lending o lo yield farming, dovrebbero essere tassate a prescindere, senza tener conto di soglie o plusvalenze. Restano però molti dubbi su questo punto in merito ad eventuali airdrop o attività svolte tramite un non custodial wallet.
Per lo staking invece dipende da come viene fatto (57:47). Se le crypto vengono messe in staking in wallet non custodial di proprietà dell’individuo, le ricompense vengono definite “proventi” e sono quindi soggette ad una normale tassazione. Mentre se vengono affidate a terzi, come nel caso del lending, le imposte sono a carico del soggetto che eroga il servizio.
Come vengono calcolate le plusvalenze 14:03
Le plusvalenze sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito (le criptovalute che sono state riconvertite in euro) e il costo che l’individuo ha speso per acquistarle.
Tasse e crypto 2023: la principale novità è la soglia dei 2.000€ 12:25
Per quanto riguarda questo punto la legge è chiara: sono soggette a tasse solamente le plusvalenze realizzate superiori alla soglia dei 2.000€. È bene specificare che l’imponibile, nel caso in cui si superi tale soglia, coincide con il 100% della plusvalenza realizzata. Ad esempio, nel caso in cui si generi un profitto di 2.500€, l’importo che verrà tassato sarà 2.500€.
L’aliquota da applicare alle plusvalenze sulle crypto attività superiori a 2.000 € ammonta al 26%.
Come considerare le stablecoin 36:05 , 20:02
La Legge di Bilancio 2023 parla di esenzione dalle tasse per scambi tra crypto attività aventi eguali caratteristiche e funzioni. Ad oggi però non è chiaro in che modo comportarsi per gli scambi tra criptovalute e stablecoin. Non resta che aspettare il MiCA, che dovrebbe chiarire questo punto, attraverso il riconoscimento della differenza tra crypto e asset backed token.
Come comportarsi per regolarizzare gli anni precedenti 27:00 , 32:30
Per capire la validità della norma transitoria fissata dalla nuova Legge di Bilancio, è necessario interrogarsi in merito alla retroattività delle norme fiscali. A tal proposito la nuova legge lascia ancora aperti diversi interrogativi in merito alla metodologia di calcolo dei redditi derivanti da tali attività, specialmente dal momento in cui le stesse sono state effettuate in un periodo in cui la legge non era ancora entrata in vigore.
Gli exchange come sostituto d’imposta 40:12 , 25:35
Young Platform sta lavorando per diventare un exchange sostituto d’imposta, in questo modo i suoi utenti non dovrebbero occuparsi direttamente degli aspetti tributari delle loro criptovalute. Tuttavia la Legge di Bilancio del 2023 lascia aperte molte questioni anche in merito a come debbano operare i sostituti d’imposta.
Quello delle “Tasse e crypto” può essere un argomento complesso in cui orientarsi. Per agevolare la tua dichiarazione dei redditi, Young Platform ha realizzato un Report Fiscale precompilato e in linea con le nuove norme. Puoi registrarti gratuitamente e scaricarlo dal sito. Puoi aggiungere anche le tue transazioni su Metamask!
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La dichiarazione dei redditi: le 3 domande frequenti
- Devo dichiarare le mie crypto anche se sono in perdita? 49:50
In ogni caso il contribuente dovrà dichiarare il proprio portafoglio in crypto, ma sarà tenuto a pagare le imposte solo se avrà generato delle plusvalenze.
- Vanno dichiarate anche le crypto detenute nei non custodial wallet? 52:50
Probabilmente sì, all’interno del quadro “monitoraggio tributario” ma la norma non è molto chiara, soprattutto sul come inserirle nel quadro RW. Le teorie sull’argomento sono principalmente due: una che impone di registrarle tenendo conto del loro valore di mercato e l’altra considerando il prezzo pagato per acquistarle.
Secondo Stefano Capaccioli, dato che nelle norme che riguardano l’ISEE non compaiono le cosiddette crypto attività, non è necessario rendicontare le proprie criptovalute al suo interno.
Qui trovi la parte 2, in formato Ask Me Anything, dove si approfondiscono queste e altre domande specifiche.
Come avrai potuto notare dai tanti punti interpretabili toccati nella live, la situazione è ancora abbastanza incerta, nonostante sia stata approvata la prima legge ad hoc per le tasse sulle crypto nel 2023, La normativa europea “Markets in Crypto Asset” (MiCA), che dovrebbe entrare in vigore entro il 2024, potrà aiutarci a chiarire queste novità fiscali.
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