A quando la prossima riunione BCE? Il calendario completo del 2024 da monitorare!

La prossima riunione BCE? Il calendario completo 2023

Il calendario 2024 delle riunioni da non perdere assolutamente

Quando si terrà la prossima riunione BCE? Il calendario dell’istituto centrale viene costantemente monitorato non soltanto da investitori o esperti di mercato. Anche i semplici cittadini dell’Eurozona seguono con interesse e apprensione i meeting della Banca Centrale, poiché le sue decisioni possono avere ripercussioni sui portafogli delle famiglie.

Ogni riunione BCE è dunque attesa con ansia e preceduta da innumerevoli previsioni circa le mosse di Christine Lagarde e del Consiglio Direttivo, le cui parole vengono costantemente passate al setaccio. Ecco allora il calendario 2024 (e non solo) delle riunioni da monitorare per non perdere neanche un appuntamento con l’istituto di Francoforte.

Potrebbe interessarti: Decifrare la BCE: tassi di interesse, inflazione e cosa significa per te

Prossima riunione BCE: calendario 2024 di politica monetaria

L’annuale calendario BCE ha in programma diversi appuntamenti. Generalmente l’istituto si riunisce due volte al mese ma solo ogni 6 settimane vengono prese e comunicate decisioni di politica monetaria. Questi sono i meeting più attesi perché più in grado degli altri di influenzare i mercati finanziari e non solo.

Il calendario della Banca Centrale Europea può essere dunque suddiviso in due parti: una sezione riguardante le riunioni di politica monetaria e una riguardante i meeting inerenti altri argomenti.

La prima categoria di appuntamenti, che cade sempre di giovedì, è seguita dalla conferenza stampa della presidente dell’istituto, Christine Lagarde, che presenta al pubblico e ai giornalisti quanto deciso. Scopri come vedere la conferenza stampa

Ma quindi cosa viene discusso durante ogni riunione BCE di politica monetaria? I principali temi affrontati sono generalmente la crescita e i PIL dell’Eurozona, il quantitative tightening, l’andamento dell’inflazione e ovviamente i tassi di interesse. 

Proprio le decisioni sui tassi sono particolarmente importanti perché hanno delle ripercussioni dirette sui risparmi e sul potere d’acquisto dei cittadini. Tra le varie conseguenze del rialzo dei tassi c’è l’aumento dei costi dei mutui, ad esempio. D’altro canto per la BCE, il rialzo o il ribasso dei tassi d’interesse è uno strumento essenziale per assolvere al suo principale compito ovvero mantenere stabili i prezzi.

Ciò detto, la domanda iniziale sorge spontanea: quando ci sarà la prossima riunione BCE? Ecco il calendario 2024 dei meeting di politica monetaria:

Ad eccezione dell’appuntamento di Ottobre che si svolgerà ad Lubiana, ogni riunione BCE del 2024 si terrà a Francoforte e sarà presieduta dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, il principale organo decisionale dell’istituzione. Questo è composto dalla presidente Christine Lagarde, dal vicepresidente Luis de Guindos, da quattro membri nominati tra i paesi leader dell’Eurozona che tengono la carica per 8 anni, e i governatori delle banche centrali nazionali. Nel caso dell’Italia è Fabio Panetta.

Dopo ogni meeting gli investitori tengono sotto controllo i mercati per monitorare le reazioni delle decisioni della Banca Centrale Europea. Alcune di queste impattano anche il mercato delle criptovalute. Per questo, le prossime riunioni della BCE, come quelle della FED (calendario Fed 2024), andrebbero tenute d’occhio. Su Young Platform, l’exchange di criptovalute leader in Italia, puoi monitorare i prezzi delle criptovalute contestualmente alle relazioni su ogni riunione della BCE.

Scopri Young Platform

Prossima riunione BCE non di politica monetaria: calendario 2024

Il calendario delle riunioni BCE prevede anche dei meeting che non trattano temi di politica monetaria. In queste occasioni vengono assolti agli altri compiti e responsabilità della Banca Centrale Europea, come la vigilanza bancaria per l’Eurozona. Ecco tutte le date delle prossime riunioni: 

  • 21 Febbraio 2024
  • 8 Maggio 2024
  • 22 Maggio 2024
  • 19 Giugno 2024
  • 1 Luglio 2024
  • 25 Settembre 2024
  • 13 Novembre 2024
  • 27 Novembre 2024

Anche il Consiglio generale convoca un altro tipo di riunione BCE, che ha funzioni consultive e di coordinamento:

  • 21 Marzo 2024
  • 20 Giugno 2024
  • 26 Settembre 2024
  • 28 Novembre 2024

Calendario riunioni BCE 2023

Per ripercorrere i meeting e le conferenze passate, questo è il calendario e il resoconto di ogni riunione BCE svoltasi nel 2023. Ad eccezione dell’appuntamento di Ottobre che si è svolto ad Atene, gli altri si sono tenuti a Francoforte. Un anno in cui la politica monetaria di Francoforte ha suscitato come sempre grande interesse nell’intera Eurozona. 

Tra non molto si terrà dunque la prossima riunione BCE del 2024 e gli occhi sono puntati sul possibile taglio dei tassi d’interesse. Ma il calendario degli incontri di quest’anno è ricco e non mancheranno le occasioni per discutere dell’economia dell’Eurozona.

Il calendario Fed 2024: a quando la prossima riunione del FOMC?

Calendario riunioni Fed 2023: quando la prossima?

Il programma completo delle riunioni Fed 2024 con tutte le prossime date in calendario

Il calendario delle riunioni Fed (Federal Reserve System) ovvero la banca centrale degli Stati Uniti, prevede otto appuntamenti annuali. Questi meeting sono l’equivalente delle riunioni della nostra BCE (qui il suo calendario 2024) in cui vengono prese decisioni di politica monetaria. Sono eventi molto seguiti perché capaci di influenzare l’andamento dei mercati finanziari e negli ultimi tempi sono diventati dei veri e propri giri di boa per il futuro dell’economia globale.

Riunioni Fed: cosa viene deciso e da chi 

Prima di scoprire il calendario delle riunioni Fed 2024, vediamo come funzionano questi appuntamenti. 

Gli incontri sono presieduti dal FOMC, Federal Open Market Committee, ovvero l’organo operativo e portavoce della Fed. Questo è composto da 12 membri tra cui banchieri centrali degli Stati Uniti e il presidente della Fed. 

Il FOMC valuta le condizioni finanziarie e le azioni di politica monetaria da intraprendere per raggiungere gli obiettivi economici degli USA. Tra queste la più decisiva, in questo periodo di forte inflazione, è la decisione sui tassi di interesse. 

In occasione di ciascuna delle riunioni Fed in calendario viene presentato un riepilogo delle proiezioni economiche e il Dot Plot, un grafico che mostra le previsioni anonime di ogni membro della Fed sulla posizione dei Fed funds rate dell’anno passato, sul futuro e sul lungo periodo. Questi appuntamenti sono evidenziati nel calendario con un asterisco. 

Ecco un esempio di grafico Dot Plot, pubblicato in occasione della riunione Fed di Dicembre 2022. 

Le riunioni della Federal Reserve vengono monitorate perché influenzano tutti i mercati e creano opportunità. Le decisioni del FOMC portano una volatilità più o meno elevata anche nel mercato delle criptovalute.

Tieni d’occhio i movimenti di prezzo su Young Platform

Riunioni Fed: calendario 2024 

Questi meeting del FOMC si svolgono otto volte all’anno, durano due giorni e sono seguiti da una conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Ecco il calendario Fed di tutte le riunioni per il 2024.

Riunioni Fed: calendario 2023

La Fed nel 2023 si è riunita in queste date, di cui è possibile leggere il resoconto delle decisioni in dettaglio: 

Riunioni Fed: calendario 2022

La Fed nel 2022 si è riunita in queste date: 

  • 25-26 Gennaio 2022
  • 15-16 Marzo 2022*
  • 3-4 Maggio 2022
  • 14-15 Giugno 2022*
  • 26-27 Luglio 2022
  • 20-21 Settembre 2022*
  • 1-2 Novembre
  • 13-14 Dicembre 2022*

Le riunioni della Fed sono un evento atteso con grande interesse dagli operatori finanziari e dagli analisti. Le decisioni dell’Istituto hanno un ruolo di primaria importanza per la politica monetaria degli Stati Uniti ma non solo. In più occasioni abbiamo assistito a un impatto anche su altri mercati come quello delle criptovalute. Ecco perché tenere d’occhio il calendario Fed delle prossime riunioni può essere decisamente utile.  

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Hong Kong e-HKD: l’Innovazione nel mercato delle criptovalute

ETF spot Bitcoin: approvati ad Hong Kong

La scena finanziaria globale è testimone di una rivoluzione con l’ascesa delle criptovalute. Al centro di questa trasformazione c’è Hong Kong, una metropoli che sta sfruttando la tecnologia blockchain per rilanciare il suo status di hub finanziario mondiale con il lancio dell’ambizioso e-HKD.

Se ti interessano i nuovi trend tecnologici come l’intelligenza artificiale, gli NFT, il metaverso o le criptovalute puoi valutare di scaricare la nostra app. Su Young Platform trovi le crypto più importanti del mercato e puoi scegliere quella che fa per te.

Scopri Young Platform

Hong Kong: Finanza e Innovazione Digitale

Un tempo fiorente nucleo di finanza, commercio e servizi professionali, Hong Kong sta affrontando sfide significative, da un esodo intellettuale a percezioni globali mutevoli. Nonostante ciò, l’innovazione digitale come l’e-HKD e le tecnologie di tokenizzazione potrebbe riaccendere il suo antico splendore. Con un PIL combinato nell’Area della Grande Baia di quasi 2 trilioni di dollari USA, il potenziale di crescita è immenso.

La Hong Kong Monetary Authority (HKMA) è stata pioniera in due progetti critici nel campo delle criptovalute: Progetto Sela e e-HKD. Presentati alla recente Hong Kong FinTech Week, questi progetti promettono di rivoluzionare i metodi di pagamento tradizionali.

Progetto Sela: Un Esame Critico

Il Progetto Sela ha studiato l’applicabilità di una moneta digitale basata su Distributed Ledger Technology (DLT) per il settore retail. Sebbene introduca un’architettura “senza esposizioni”, esso potrebbe non superare le capacità di piattaforme esistenti come WeChatPay o Alipay in termini di esperienza utente.

Innovazione e Rischi: Il Futuro dell’e-HKD

Mentre l’e-HKD è ancora in fase di sviluppo, esistono preoccupazioni significative, compreso il suo impatto ambientale e i rischi per la sicurezza. Un sistema di pagamento efficace dovrebbe superare questi ostacoli, ottimizzando l’usabilità senza compromettere la sostenibilità o la sicurezza.

Gli algoritmi attuali dell’e-HKD possono rappresentare punti di vulnerabilità, esponendo i sistemi finanziari a minacce cyber, comprese quelle derivanti dal progresso nel campo del calcolo quantistico.

Confrontando l’e-HKD con altre iniziative globali, emergono interrogativi sulla sua reale capacità di innovare il settore delle criptovalute. Valute digitali efficaci dovrebbero permettere transazioni sicure e private, accessibili anche offline, senza possibilità di doppia spesa.

Minacce Criptografiche: La Ricerca di Wuhan e le Implicazioni per l’e-HKD

Un recente studio di Wuhan mette in guardia contro i pericoli che l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico pongono alla crittografia moderna, sottolineando la necessità di soluzioni avanzate di sicurezza, una considerazione fondamentale per HKMA nella progettazione di e-HKD.

Hong Kong possiede l’opportunità storica di ridefinire la natura del denaro, sfruttando l’esperienza acquisita con lo yuan digitale cinese. È il momento per la HKMA di modellare l’e-HKD in modo che rafforzi l’economia digitale, mantenendo l’integrità finanziaria e la sicurezza.

Citando Alan Turing, la valuta digitale dovrebbe fungere da preludio al futuro, non come ombra di esso. La HKMA è di fronte alla decisione critica di come plasmare l’e-HKD per assicurare che il passaggio a questa nuova forma di moneta beneficerà della società nel suo insieme, minimizzando i rischi sistemici. Il futuro delle criptovalute passerà per Hong Kong?

Tutto sulla riunione Fed di ottobre-novembre: news e decisioni prese

palazzo della Fed

La riunione Fed di ottobre-novembre 2023 si è conclusa, ma cosa è successo? Le news si sono rincorse, mentre i tassi sono rimasti fermi.

La riunione Fed di ottobre-novembre 2023 si è ufficialmente conclusa.

Come emerso dalle prime news giunte dagli Stati Uniti, i membri del FOMC hanno scelto di non mettere mano al costo del denaro lasciando invariati i tassi di interesse. Le news, però, non si sono esaurite su questo fronte.

Decisioni e news della riunione Fed di ottobre-novembre

Il range di riferimento per i tassi della Federal Reserve è rimasto invariato al 5,25-5,5%. Questa la principale decisione presa all’unanimità dall’istituto di Jerome Powell.

Nel terzo trimestre dell’anno, si legge nel comunicato, l’economia a stelle e strisce è cresciuta di 4,9 punti percentuali, mentre anche sul fronte occupazione paiono intravedersi timidi segnali positivi.

E, come sottolineato da Powell, cambiamenti persistenti nelle condizioni finanziarie potrebbero avere implicazioni sull’andamento della politica monetaria, per cui gli sviluppi su questo fronte sono e continueranno ad essere oggetto di attento monitoraggio, senza necessità di sbilanciarsi attualmente.

Anche sul fronte inflazione appare troppo prematuro cantare vittoria. I progressi ci sono stati, certo, ma l’obiettivo del 2% è ancora piuttosto lontano.

Ciò significa che, se la riunione Fed di ottobre-novembre non ha toccato il costo del denaro, quella di dicembre potrebbe nuovamente cambiare le carte in tavola. Nell’ultimo meeting dell’anno d’altronde verranno pubblicate anche le nuove previsioni macroeconomiche e i policymaker avranno certamente più dati da valutare.

Quel che è chiaro, ha confermato Powell, è che al momento l’ipotesi di un taglio dei tassi è ancora molto lontana e fuori dalle considerazioni del FOMC.

Le previsioni degli esperti

Come di consueto, le previsioni sulla riunione Fed di ottobre e novembre 2023 si sono rincorse già a diversi giorni dall’atteso evento. 

A fronte del penultimo meeting dell’istituto centrale statunitense prima della fine dell’anno, infatti, in molti si sono interrogati sulle mosse del FOMC dopo i numerosi rialzi dei tassi di interesse partoriti negli scorsi mesi. 

Tra i primi a formulare accreditate ipotesi sul meeting autunnale dell’istituto centrale USA sicuramente gli esperti di BofA, che hanno immediatamente immaginato la sostanziale immobilità del FOMC nella riunione di ottobre-novembre. 

Ci sono rischi significativi che la Fed posticiperà l’ultimo rialzo al 2024 o non lo farà più”

Anche la presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, aveva fornito indicazioni sulle mosse autunnali dell’istituto centrale. A pochi giorni dalla riunione Fed di ottobre-novembre, la donna aveva formulato prospettive ancora orientate verso un altro aumento dei tassi di interesse (non necessariamente in autunno), pur sottolineando che, tra le attuali incertezze economiche, quello attuale è un momento in cui i policymaker devono essere furbi e agili. 

Generalmente parlando, dunque, le previsioni degli esperti si sono rivelate corrette. La riunione Fed di ottobre-novembre si è rivelato un momento di pausa in attesa di ulteriori indicazioni sul fronte macroeconomico. Occhi puntati dunque sulla prossima riunione, l’ultima di questo 2023 ricco di news e sorprese.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Rimani aggiornato e scopri cosa accadrà nella prossima riunione Fed!

BCE: le decisioni prese durante la riunione di ottobre 

bandiera ue

La riunione BCE di ottobre protagonista: novità e le decisioni prese

La riunione BCE di ottobre 2023 si è ufficialmente conclusa. Le decisioni dell’istituto centrale sono state attese (come di consueto) dall’intero mercato e dai cittadini dell’Eurozona. I tassi di interesse, nello specifico, sono finiti ancora al centro dell’attenzione e, come noto, non sono stati toccati. 

Di seguito tutte le novità partorite dal Consiglio Direttivo e altresì una panoramica sulle previsioni formulate dagli esperti a una settimana dal meeting. 

Al seguente link il calendario completo di tutte le prossime riunioni BCE.

Riunione BCE ottobre 2023: decisioni e novità

I tassi di interesse dell’Eurozona sono rimasti invariati. Questa la principale decisione comunicata dall’istituto di Christine Lagarde, che non ha nascosto le sue preoccupazioni.

Con la riunione BCE di ottobre, dunque, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principale, quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quelli sui depositi sono rimasti fermi rispettivamente a: 

  • 4,5%;
  • 4,7%;
  • 4%.

Nel comunicato stampa, la banca ha osservato che, sulla base delle valutazioni attuali, i tassi di interesse sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale all’obiettivo di inflazione. Il quale ricordiamo si attesta al 2%.

Come sempre, ha continuato l’istituto, le decisioni future garantiranno che i tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. In particolar modo saranno prese in considerazione “le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.”

Le previsioni pre-meeting

Gli esperti di ING avevano per primi definito il meeting come una sorta di “riunione di mezzo”, eliminando dal quadro la possibilità di un nuovo rialzo dei tassi di interesse.  

Il Consiglio Direttivo, avevano dichiarato, avrebbe deciso di lasciare invariati i tassi di interesse per poter prima ottenere informazioni sulla crescita del PIL del terzo trimestre e per poter altresì formulare nuove proiezioni interne nel meeting di dicembre.

Le previsioni di ING avevano fatto anche riferimento alla situazione geopolitica più recente, certamente non in grado di aiutare gli sforzi dell’istituto centrale. Secondo gli analisti infatti il conflitto in Israele influirà negativamente sulle prospettive di crescita della zona euro, mentre l’impennata del greggio premerà sull’inflazione rendendo più arduo il ritorno all’obiettivo del 2%. 

Le proiezioni comunicate nella riunione BCE di settembre si erano basate sull’idea di un prezzo medio del petrolio a 82 dollari al barile nel 2024. Tuttavia, avevano fatto fatto notare le previsioni di ING, se l’oro nero salirà a 95 dollari al barile il prossimo anno, questo porterà le stime inflazionistiche dal 3,2% al 3,3% per il 2024 e dal 2,1% al 2,4% per il 2025. Il ritorno al 2%, dunque, potrebbe essere posticipato al 2026. 

I tassi di interesse, insomma, saranno alzati nuovamente nell’anno corrente? Al momento la situazione appare troppo incerta per poterlo dire. 

In questa direzione anche le parole pronunciate qualche giorno prima del meeting da Yannis Stournaras, governatore della banca centrale di Grecia, dove si è tenuta proprio la riunione BCE di ottobre (i meeting si tengono generalmente a Francoforte):

“Se c’è una nuova fonte di incertezza in Medio Oriente, dove non si sa assolutamente cosa accadrà – siamo all’oscuro – è meglio mantenere aperte tutte le nostre opzioni e stare attenti a preservare la resilienza dei paesi europei”.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Rimani aggiornato e scopri cosa accadrà nella prossima riunione BCE!

Cosa è successo nella riunione Fed di settembre 2023

facciata Federal Reserve

Guida alla riunione di settembre: tassi di interesse e non solo

La riunione Fed di settembre 2023 si è conclusa. I tassi di interesse non sono stati toccati, esattamente come previsto dalla maggior parte degli analisti, e il ciclo di rialzi è stato messo in pausa. 

Ma cosa ha spinto il FOMC a prendere questa decisione e cosa accadrà negli ultimi mesi? La conferenza stampa di Jerome Powell ha chiarito il quadro. 

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Rimani aggiornato e segui ogni riunione Fed con noi!

Riunione Fed settembre 2023: le news principali

Nel meeting appena concluso il Federal Open Market Committee (FOMC) ha confermato il saggio di riferimento in un intervallo compreso fra il 5,25% e il 5,5%. La stretta monetaria è stata dunque messa in pausa, al contrario di quanto accaduto a Francoforte con la BCE in occasione dell’ultimo meeting

Quella presa nella riunione Fed di settembre 2023 è stata una decisione unanime, accompagnata dalle consuete previsioni circa il prossimo andamento dei tassi di interesse. Come confermato dallo stesso istituto centrale la stretta monetaria non è conclusa: da qui alla fine dell’anno 12 governatori hanno parlato di una risalita dei tassi nel range 5,50-5,75%, mentre 7 si sono detti convinti che non sarà necessario. 

La Fed, ha dichiarato Powell, vuole essere sicura che la stretta sia sufficiente prima di arrivare a conclusioni definitive sull’attuale ciclo monetario. Novembre e dicembre, dunque, potrebbero portare nuovi rialzi, ma come sempre le decisioni saranno prese sulla base dei dati macro. 

Per quel che riguarda il 2024, invece, l’istituto ha fatto trapelare che il taglio del costo del denaro potrebbe iniziare non prima della fine dell’anno.

Le previsioni pre-meeting

Le previsioni e le news sulla riunione Fed di settembre 2023 hanno iniziato a rincorrersi addirittura una settimana prima del meeting. Diversi esperti si sono interrogati sulle mosse dell’istituto centrale, che ha comunicato le sue decisioni ufficiali mercoledì 20, come indicato dal calendario completo degli appuntamenti. Il tutto soltanto pochi giorni dopo la BCE, che invece è stata protagonista giovedì 14 settembre, con un meeting che ha tenuto fino alla fine il fiato sospeso al mercato.

Alcune delle più accreditate stime sull’incontro del FOMC sono venute a galla grazie ad un sondaggio condotto da Reuters, che ha ascoltato ben 97 economisti, la maggioranza dei quali (94) si era detta convinta che la Federal Reserve avrebbe lasciato invariati i tassi di interesse, iniziando a tagliare il costo del denaro verso aprile-giugno 2024.

Nello stesso sondaggio 17 analisti su 97 avevano parlato di un ulteriore rialzo prima della fine dell’anno. I progressi sul fronte inflazione ci sono stati, ma appare rischioso al momento darli per assodati. D’altronde lo stesso presidente della FED di Dallas Lorie Logan è andato in questa direzione:

“A questo punto credo che dovremmo procedere gradualmente, soppesando il rischio di un’inflazione troppo alta con il rischio di frenata eccessiva dell’economia”.

Quella attuale appare dunque una fase molto cauta in cui è necessario più che mai essere prudenti, come confermato anche dalla presidente della Federal reserve di Boston Susan Collins:

“Anche se potremmo essere vicini, o addirittura giunti, al picco del rialzo tassi, un ulteriore inasprimento potrebbe essere giustificato, a seconda dei futuri dati in arrivo”.

Le previsioni e le news sulla riunione Fed di settembre sono apparse dunque abbastanza concordi e il FOMC le ha confermate: il rialzo dei tassi di interesse non c’è stato, ma questa, probabilmente, sarà soltanto una pausa.

Riunione BCE settembre 2023: le cose da sapere

bandiere UE

Tutte le decisioni prese nella riunione di settembre: tassi di interesse salgono ancora

La riunione BCE di settembre si è conclusa e molte delle previsioni degli esperti sui tassi di interesse sono state disattese. Come sempre al termine del meeting l’istituto centrale ha pubblicato il comunicato stampa nel quale sono state evidenziate le decisioni prese, ed è stata programmata la consueta conferenza stampa alle ore 15:00 con lo scopo di spiegare le misure pensate.

Riunione BCE settembre: le decisioni sui tassi di interesse e non solo

I tassi di interesse sono stati alzati ancora una volta. Ecco la principale decisione presa nella riunione BCE di settembre 2023. L’inflazione, si legge nel comunicato ufficiale dell’istituto, continua a diminuire, ma resterà troppo elevata ancora a lungo. Il Consiglio direttivo si è detto determinato a garantire il ritorno dell’indicatore al suo obiettivo di medio termine del 2%. Per tutte queste ragioni i tassi sono stati incrementati ancora del 25 punti base.

Le proiezioni macroeconomiche per l’Eurozona parlano ora di un’inflazione media al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Per i primi due anni le stime sono state riviste al rialzo (a causa dei prezzi energetici), mentre per il terzo anno al ribasso. Escludendo alimentari ed energia, invece, l’inflazione è vista al 5,1% nell’anno corrente, al 2,9% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

Cosa aspettarsi in futuro?

Il Consiglio direttivo ritiene che mantenendo i tassi di interesse su questi livelli sufficientemente a lungo, l’inflazione tornerà verso il target. Le future decisioni della BCE garantiranno che i tassi di riferimento saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario, si legge ancora nel comunicato.

L’istituto di Lagarde continuerà a seguire un approccio data driven per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.

Le previsioni di Morgan Stanley

Se sulla maggior parte dei meeting 2023 le previsioni degli analisti si sono dimostrate concordi, sulla riunione BCE di settembre si è posato un alone di particolare incertezza. A riassumere perfettamente i dubbi sulle mosse di Lagarde sono stati sin da subito gli analisti di Morgan Stanley. Inizialmente, essi avevano preventivato per settembre un aumento dei tassi di interesse, ma tali previsioni sono successivamente cambiate. 

A pochi giorni dalla riunione BCE gli stessi esperti hanno iniziato a immaginare un meeting all’insegna dell’immobilità, con una Lagarde pronta a non comunicare alcun aumento del costo del denaro visto il calo dell’inflazione dei servizi dell’Eurozona e i segnali di deterioramento economico. 

Le indicazioni della BCE

Alcune considerazioni sullo svolgimento della riunione BCE di settembre sono arrivate dallo stesso istituto centrale e, nello specifico, dal vice-presidente Luis de Guindos. A circa due settimane dal meeting, l’uomo ha confermato le incertezze del mercato, parlando di una decisione “ancora aperta”. 

Nell’incontro di luglio i policymaker della banca avevano lasciato le porte aperte a un nuovo aumento del costo del denaro, ma alcuni si erano mostrati dubbiosi viste le ultime proiezioni economiche pubblicate. 

“Un ulteriore aumento a settembre sarebbe necessario se non vi fosse una prova convincente del fatto che gli effetti del tightening sono stati abbastanza forti da portare giù l’inflazione di fondo”,

avevano tuonato i verbali pubblicati a fine agosto. 

Le previsioni sulla riunione BCE di settembre, dunque, sono sembrate incerte fino all’ultimo momento. Il meeting è stato attentamente monitorato e con esso anche i giorni precedenti l’evento, durante i quali si è tentato di cogliere indizi più specifici sul fronte tassi di interesse. 

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla quella tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.

Riunione BCE luglio: nuovo rialzo tassi. Cosa è successo?

Tutte le novità partorite dalla riunione BCE di luglio 2023: i tassi salgono ancora

La riunione BCE di luglio sotto i riflettori. L’istituto di Christine Lagarde ha scelto di alzare nuovamente i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base, confermando così le previsioni di analisti e osservatori. 

La decisione era stata attesa non soltanto dal mercato ma anche dai meno esperti, viste le enormi ripercussioni che le scelte di Francoforte possono avere sui portafogli dei cittadini dell’Eurozona (al seguente link il calendario completo dei prossimi meeting 2023 e 2024 per tenersi sempre aggiornati). 

Il rialzo dei tassi, dunque, non ha sorpreso, ma ad attirare l’attenzione sono state le motivazioni dietro questa scelta e le eventuali indicazioni riguardanti il futuro della politica monetaria dell’Eurozona.

Riunione BCE, luglio 2023: tutte le decisioni


I tassi di interesse sono saliti ancora. È questa la decisione più importante presa oggi dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea. Aumentare il costo del denaro avrà nuove ripercussioni sui cittadini dell’Eurozona, che dovranno sostenere ancora una volta costi in salita.

L’inflazione, si legge nel comunicato pubblicato alle 14:15, sta scendendo ma è ancora lontana dall’obiettivo e lo sarà ancora a lungo. Per questo tutti e tre i tassi di riferimento della BCE sono stati alzati nell’odierna riunione.

“Gli andamenti osservati dopo l’ultima riunione confermano l’aspettativa che l’inflazione si ridurrà ulteriormente nel resto dell’anno, ma si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo”.

La BCE ha comunque notato che i precedenti rialzi dei tassi hanno inasprito notevolmente le condizioni di finanziamento e hanno di conseguenza frenato la domanda. Questo, in teoria, dovrebbe contribuire a riportare l’inflazione verso l’obiettivo.

Il passaggio chiave del comunicato partorito dalla riunione BCE di luglio è risultato il seguente:

“Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”.

Non si escludono, dunque, ulteriori rialzi dei tassi di interesse per il 2023. Per il momento, comunque, la situazione è la seguente:

  • Tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali: 4,25%
  • Tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale: 4,5%
  • Tassi sui depositi: 3,75%

Il rialzo entrerà in vigore a partire dal prossimo 2 agosto.

Le riunioni BCE hanno un impatto sia sul mercato finanziario tradizionale che su quello digitale. Monitora i prezzi delle criptovalute pre e post meeting!

Scopri Young Platform

Le previsioni pre-riunione

Dal mese di luglio 2022 l’istituto centrale ha rivisto al rialzo i tassi di interesse per ben 8 volte. L’inflazione dell’Eurozona, nel frattempo, è notevolmente scesa dal 10,6% di ottobre scorso al 5,5% di giugno, ma per Francoforte essa continuerà a rimanere elevata ancora per molto tempo, ben oltre il target del 2%. Una view, questa, alla base delle stime formulate dagli esperti alla vigilia del meeting. 

Un sondaggio condotto da Reuters aveva cercato di riassumere le posizioni dominanti degli analisti sull’incontro estivo dell’istituto. Ebbene, secondo le previsioni di tutti i partecipanti, la riunione BCE di luglio avrebbe partorito proprio un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Alcuni degli economisti, tra l’altro, si erano detti convinti di rialzi ulteriori per settembre.

Bas van Geffen, senior macro strategist at Rabobank, aveva parlato di “decisioni quasi scontate” riferendosi alla riunione di luglio. “La domanda è se dovranno alzare a settembre oppure no”. Per l’esperto, la comunicazione sarà fondamentale anche nei prossimi mesi.

Della riunione di luglio si era parlato anche in India, dove in occasione di un incontro dei ministri delle finanze del G20, il presidente della banca centrale tedesca Joachim Nagel aveva ribadito le previsioni dominanti parlando di un rialzo tassi di 25 punti base.

“La sfida che vedo è ancora sul lato dell’inflazione. Penso che dobbiamo fare il nostro lavoro qui”.

Le previsioni degli analisti, dunque, sono state confermate dalla riunione BCE di luglio. Ma la domanda rimane: quando verrà scritta la parola fine sull’imponente stretta alla politica monetaria dell’Eurozona? In altra parole, quando torneranno a scendere i tassi di interesse? 

Riunione Fed: tutte le cose da sapere sul meeting di luglio

Le news sul FOMC fanno ripartire il mercato crypto

Nella riunione FED di luglio 2023 i tassi di interesse ai massimi di 22 anni

La riunione FED di luglio 2023 si è conclusa e i tassi di interesse sono risultati ancora una volta protagonisti. Come da previsioni, il costo del denaro è stato nuovamente rivisto dall’istituto di politica monetaria. 

Questa però non è stata l’unica decisione attenzionata dagli analisti e dal mercato, che continueranno a monitorare la comunicazione e le decisioni del FOMC (al seguente link il calendario completo di tutti i prossimi meeting). 

Oggi, tra l’altro, sarà anche il giorno della riunione BCE, sulla quale le attese non si sono mostrate molto differenti rispetto a quelle della Fed.

Riunione Fed luglio 2023: tassi ai massimi di 22 anni

L’istituto di Jerome Powell non ha lasciato spazio a dubbi o interpretazioni confermando senza troppi giri di parole le previsioni degli analisti sulla riunione FED di luglio. I tassi di interesse sono stati infatti alzati di altri 25 punti base.

Dopo la pausa di giugno, dunque, il costo del denaro è così balzato ai massimi di 22 anni, in un range compreso fra il 5,25% e il 5,5%, con una decisione del tutto unanime da parte del FOMC. 

“Per cominciare, vogliamo una crescita moderata; vogliamo che l’offerta e la domanda siano più bilanciate in tutta l’economia, incluso in particolare il mercato del lavoro. Vogliamo vedere l’inflazione”.

Nonostante gli sforzi abbiano iniziato a produrre qualche risultato sui prezzi al consumo, ha ribadito Powell, l’inflazione rimane distante dall’obiettivo del 2%. Proprio questo potrebbe giustificare ulteriori rialzi da qui alla fine dell’anno.

Le riunioni BCE hanno un impatto sia sul mercato finanziario tradizionale che su quello digitale. Monitora i prezzi delle criptovalute pre e post meeting!

Scopri Young Platform

Altri rialzi in arrivo? 

La stessa determinazione nel rialzare i tassi di interesse non è stata percepita sul futuro della politica monetaria. In altre parole dalla riunione FED di luglio non è emersa una chiara indicazione sul termine della violenta stretta monetaria in corso.

Il FOMC si è detto pronto a monitorare con attenzione le conseguenze dei rialzi dei tassi di interesse già decisi per determinare ulteriori future strette. Nessuna previsione di lungo termine dunque: le decisioni saranno prese di volta in volta, riunione dopo riunione. Il fine ultimo della FED rimane d’altronde sempre lo stesso: riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. 

Riunione Fed, luglio 2023: le previsioni 

Tra gli analisti che, alla vigilia del meeting, avevano scelto di formulare le proprie previsioni sicuramente quelli di ING. Le loro stime avevano parlato chiaro mettendo nel mirino un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Alla base di queste previsioni sicuramente l’andamento dell’inflazione, certo più moderato ma distante dal target. 

Anche un sondaggio condotto da Reuters aveva chiarito le posizioni degli esperti sulla riunione FED di luglio: tutti i 116 economisti ascoltati avevano dato per scontato un nuovo rialzo di 25 pb. 

Prima del meeting di luglio, alcuni avevano addirittura iniziato a pensare ai futuri tagli dei costo del denaro. Le dichiarazioni e le decisioni prese nella riunione FED di luglio però hanno reso questo scenario ancor più distante nel tempo.

Riunione BCE: i tassi di interesse salgono ancora. Tutte le novità

tassi BCE

Cosa è successo nella riunione BCE del 15 giugno? Un nuovo aumento dei tassi di interesse, ma non solo. Le novità 

La riunione BCE di giugno ha portato, tra le novità, un altro aumento dei tassi di interesse. Nonostante il rallentamento dell’inflazione e l’entrata in recessione tecnica dell’Eurozona, Christine Lagarde ha annunciato un ulteriore rialzo del costo del denaro. Al contrario delle linee guide della Fed per gli Stati Uniti, le politiche restrittive nel vecchio continente non si fermano, nemmeno per una pausa. Ecco cosa è successo durante la riunione BCE di oggi e le novità elaborate dal Consiglio Direttivo. Dai nuovi tassi di riferimento alle previsioni di crescita e inflazione.

Riunione BCE giugno 2023: novità sui tassi di interesse

Durante la riunione BCE di giugno è stato deciso un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Come si può leggere nel comunicato ufficiale, nonostante i dati sull’inflazione siano migliorati questa continua ad essere troppo alta e la Banca Centrale continua a mirare all’obiettivo del 2%. 

Così, con l’ultima novità partorita in sede di riunione BCE i tassi si attestano tra il 3,50% e il 4%

La banca centrale sembra soddisfatta degli sforzi per combattere il carovita: “i costi di finanziamento sono aumentati fortemente e la crescita dei prestiti sta rallentando. L’inasprimento delle condizioni di finanziamento è uno dei motivi principali per cui si prevede un ulteriore calo dell’inflazione verso l’obiettivo, in quanto dovrebbe frenare sempre più la domanda.”

Come dimostrato dai dati sulla recessione tecnica, l’economia dell’Eurozona è in stallo. Questo in parte è dovuto alle politiche monetarie hawkish di questi mesi che hanno scoraggiato gli investimenti portando i cittadini al risparmio

La decisione della BCE nella sua ultima riunione di giugno non ha sorpreso i mercati. Nei giorni scorsi Lagarde non si è mostrata rassicurata rispetto ai dati sull’inflazione. La presidentessa della Banca Centrale ha fatto notare che nonostante il calo, gli indicatori rimangono alti e che non c’è certezza che il picco sia già stato raggiunto. Da queste dichiarazioni alcune previsioni sulla riunione BCE di giugno si sono orientate verso un nuovo rialzo dei tassi di interesse che effettivamente si è verificato. 

Tra gli esperti che preannunciavano un ulteriore rialzo c’era Camille de Courcel, la responsabile della strategia dei tassi europei di BNP Paribas, convinta che la BCE non taglierà i tassi prima del 2024.  

Secondo Vitor Constancio, ex vice-presidente della stessa istituzione (2010-2028), non è il momento di interrompere i rialzi, al limite di fare una pausa per verificare se il livello dell’inflazione continua a scendere. Constancio prevede che l’obiettivo di Lagarde dell’inflazione al 2% verrà raggiunto a metà dell’anno prossimo. 

Tutte le riunioni BCE hanno un impatto sia sul mercato finanziario tradizionale che su quello digitale. Monitora i prezzi delle criptovalute pre e post meeting!

Scopri Young Platform

Previsioni su crescita e inflazione

Durante la riunione BCE sono state discusse anche le previsioni sull’inflazione e la crescita. Quest’ultimo è un aspetto particolarmente “caldo” alla luce della contrazione del PIL dell’Eurozona dello 0,1% che ha portato la recessione tecnica. 

Le proiezioni macroeconomiche di giugno dei funzionari vedono l’inflazione complessiva del 2023 al 5,4%, al 3% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Sono state abbassate anche le previsioni di crescita economica allo 0,9% nel 2023, del 1,5% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025. 

Il verdetto della Banca Centrale Europea arriva il giorno dopo quello della Federal Reserve statunitense, chiamata allo stesso modo ad esprimersi sulla politica monetaria dei prossimi mesi. Le novità e le decisioni prese nella riunione BCE di giugno 2023 non sembrano aver subito la preoccupazione per la recessione tecnica. In quest’occasione sono stati confermati anche i tagli agli investimenti (quantitative tightening) per un meno 15 miliardi di euro a fine mese. 

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.