Consulenza crypto: accedi ai servizi dei nostri commercialisti

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Scopri il nuovo portale di consulenza che ti mette in diretto contatto con i professionisti del settore crypto

Questioni come le tasse e la regolamentazione, a volte, possono rovinare le soddisfazioni date dalle nostre crypto, o persino impedirci di acquistarle. Vogliamo sollevarti il più possibile da queste preoccupazioni, fornendoti tutte le risorse che abbiamo a disposizione, come la consulenza specializzata.

Per questo abbiamo pensato di raccogliere il nostro network di commercialisti esperti del settore, e creare un portale che ti permetta di accedere ai loro servizi in modo semplice e conveniente.

Con il supporto di un commercialista esperto in criptovalute, potrai esporre la tua situazione personale. Insieme, individuerete la migliore strategia dichiarativa basata sui tuoi investimenti e movimenti di asset digitali, anche di anni precedenti, ottimizzando la tua posizione fiscale.

Per richiedere un appuntamento, è sufifciente accedere alla sezione “Tasse & Report” dell’exchange e cliccare sul banner dedicato. Ricorda che la scadenza per il pagamento delle imposte è il 30 giugno 2024 e c’è una grande affluenza di richieste. Non rischiare di rimanere senza assistenza durante la dichiarazione dei redditi. 

Prendi appuntamento

Vendiamo dunque quali sono i vantaggi della consulenza con i commercialisti di Young Platform.

Esperienza specifica nel settore delle criptovalute

I commercialisti di Young Platform sono specializzati nel settore delle criptovalute. Questa specializzazione è fondamentale, dato che la normativa fiscale relativa alle cripto-attività è complessa e in continua evoluzione. Avere un esperto che comprende profondamente sia gli aspetti tecnici che quelli normativi delle criptovalute può fare la differenza nella corretta gestione delle tue finanze.

Integrazione con i Report Fiscali di Young Platform

Uno dei principali vantaggi di utilizzare i commercialisti di Young Platform è l’integrazione diretta con i report fiscali generati dalla piattaforma. Questi report sono progettati per fornire una panoramica chiara e completa di tutte le transazioni e attività cripto dell’utente, semplificando enormemente il processo di dichiarazione dei redditi e di ravvedimento operoso. Grazie a questi dati accurati e dettagliati, il tuo commercialista può garantire che ogni elemento della dichiarazione sia corretto e ottimizzato.

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Supporto personalizzato per le tue esigenze specifiche

Ecco un elenco puntato che riassume i servizi offerti da un commercialista specializzato di Young Platform:

  • Valutazione dettagliata della situazione personale: assicurati di considerare ogni dettaglio rilevante per non rischiare omissioni importanti.
  • Definizione della strategia dichiarativa ottimale: basata sugli investimenti e movimenti effettuati, per massimizzare i benefici fiscali.
  • Supporto nella compilazione dei quadri RW e RT: guida nella corretta dichiarazione dei valori, essenziale in caso di cash out significativi.
  • Assistenza per piattaforme problematiche: consigli su come procedere se i capitali sono allocati su piattaforme che non permettono l’estrazione dei dati o sono state compromesse.
  • Gestione di portafogli bloccati: supporto in situazioni di accesso limitato ai tuoi asset digitali.
  • Consulenza specifica per superamenti di soglie: assicurazione che le tasse siano pagate solo se dovute e strategie sicure per i cash out.
  • Istruzioni per l’archiviazione della documentazione: orientamento su come conservare i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi e eventuali accertamenti.
  • Preparazione alla difesa in caso di accertamento:iIdentificazione della documentazione da conservare per una difesa efficace.
  • Calcolo di sanzioni per anni precedenti: gestione delle dichiarazioni integrative e del ravvedimento operoso.
  • Risposte a dubbi e possibilità di chiedere delucidazioni: spazio aperto per chiarire ogni incertezza.
  • Consulenza su argomenti avanzati: supporto in questioni complesse come l’avvio di attività imprenditoriali legate alle criptovalute, l’accettazione di pagamenti in cripto, trasferimenti all’estero, eredità, e donazioni.

Velocità nel processo di dichiarazione e Ravvedimento Operoso

In caso di errori o omissioni nelle dichiarazioni precedenti, i tuo commercialista di guiderà nel processo del ravvedimento operoso, così da renderla gestibile e meno onerosa, con la sicurezza di ridurre al minimo eventuali sanzioni grazie all’intervento tempestivo.

Prendi appuntamento

Non aspettare che si avvicini la scadenza fiscale o che emergano complicazioni: contatta oggi stesso il tuo commercialista per aiutarti a navigare il mondo fiscale delle criptovalute con facilità e sicurezza. Così potrai concentrarti su ciò che conta di più: il tuo investimento e la crescita del tuo portafoglio crypto.

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Welfare aziendale: cos’è e come funziona?

Welfare aziendale: cos’è e come funziona

Che cos’è il welfare aziendale? Come funziona questo prezioso strumento che migliora il benessere dei dipendenti?

Se ti stai chiedendo cos’è e come funziona il welfare aziendale sei nel posto giusto! Questo termine indica l’insieme di tutte le prestazioni non monetarie volte a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, distribuite da un’azienda. 

Per conoscere cos’è e come funziona il welfare aziendale nel 2023 è essenziale focalizzarsi sul suo scopo principale: migliorare il benessere dei lavoratori e dei loro familiari. Oltre che a recare diversi vantaggi, contribuisce anche a migliorare le performance dell’impresa, spesso direttamente proporzionali al benessere dei dipendenti. Ma cos’è dunque il welfare aziendale, come funziona all’atto pratico e quali sono le iniziative più utili e popolari nel nostro paese in questo senso? Rispondiamo a tutte queste domande in questo articolo!

Welfare aziendale: come funziona?

La risposta più immediata alla domanda che cos’è il welfare aziendale è: un insieme di attività volte a migliorare il benessere generale dei dipendenti di un’impresa e delle loro famiglie. Non solo iniziative che incrementino il loro potere d’acquisto ma anche che garantiscano un salutare work-life balance, ovvero il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro. Queste azioni, se attuate in modo consapevole e progettuale, contribuiscono a migliorare il clima aziendale e a incrementare la motivazione e la qualità delle prestazioni dei lavoratori.

Il modo migliore per spiegare cos’è il welfare aziendale è analizzare concretamente come viene applicato e quali sono le iniziative più popolari. I buoni pasto, i buoni acquisto, piani assicurativi ad hoc possono essere degli esempi; ma non c’è fretta, li analizzeremo nel dettaglio nell’ultimo paragrafo. Vediamo prima quali vantaggi comportano questo tipo di iniziative.

I vantaggi per i dipendenti e per le imprese

Possedere un piano di welfare aziendale ben strutturato reca un grande numero di vantaggi sia ai dipendenti che alle imprese. Come già anticipato, il miglioramento del clima aziendale può avere un grande impatto sulla motivazione e sulla produttività di chi ne fa parte. Questo ha a che fare con la consapevolezza, da parte dei lavoratori, che l’azienda ha a cuore il loro benessere psicofisico. In questo modo essi si sentono più apprezzati e raggiungono più facilmente (e con meno stress) gli obiettivi comuni.

Questo vantaggio si riflette, ovviamente, anche sull’impresa stessa, che viene ricompensata con una crescita a livello di performance e produttività e diventa anche in grado di attrarre e trattenere una quantità maggiore di talenti. Secondo il rapporto di Welfare Index PMI del 2022 le imprese con un elevato livello di welfare aziendale ottengono utili più alti rispetto a quelle con un livello base: 6,7% contro 3,7%. Inoltre, anche la diminuzione dell’assenteismo e riduzione del turnover possono essere sintomi di un piano di welfare efficace.

I vantaggi fiscali

Per capire come funziona il welfare aziendale è fondamentale conoscere anche i vantaggi che le iniziative di questo tipo comportano a livello fiscale. L’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), la norma principale che disciplina questo tipo di attività, è una sorta di vademecum che le aziende devono obbligatoriamente tenere in considerazione. Questa legge prevede l’esenzione fiscale per determinate tipologie di servizi erogati come welfare, i cui costi possono essere parzialmente o completamente deducibili, a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento.

Inoltre, erogare benefit, rimborsi o buoni può anche essere obbligatorio per le aziende, nel caso in cui è il CCNL di riferimento o il regolamento aziendale a imporlo, come per:

  • I metalmeccanici;
  • I lavoratori del settore delle telecomunicazioni;
  • Gli orafi e i gioiellieri;
  • Il personale delle case di cura;
  • Gli addetti ai servizi assistenziali.

Welfare aziendale: i benefit più popolari

Per concludere questo articolo e capire davvero cos’è e come funziona il welfare aziendale possiamo elencare i benefit o i vantaggi più diffusi nel nostro paese. Le aziende che possiedono o stanno preparando un piano di welfare per il loro dipendenti sono in forte crescita negli ultimi anni.

Buoni pasto

È, di gran lunga, il benefit di welfare aziendale più diffuso. Secondo un’indagine svolta da IPSOS, il 70% delle aziende italiane distribuisce i buoni pasto ai suoi lavoratori. Questi sono, di recente, diventati più vantaggiosi. Il tetto di deducibilità, dopo l’approvazione della legge di Bilancio 2020, si è alzato da 7€ a 8€ per il formato digitale.

Buoni acquisto 

Questo è uno dei benefit più richiesti dai dipendenti intervistati (il 52%). Secondo i dati di Edenred dal 2019 al 2020 sono stati emessi il 30% di buoni acquisto in più e questo dato è in costante crescita. Quali sono le motivazioni che spingono imprese e dipendenti a prediligere questo tipo di strumenti di welfare?

Sicuramente gioca un ruolo cruciale l’aspetto fiscale. Per quanto riguarda i dipendenti i buoni regalo che rientrano nella soglia di 258,23€ per quelli senza figli e di 3.000€ per quelli con figli, non concorrono alla formazione di reddito. Per il datore di lavoro invece, la spesa sostenuta per erogare questo tipo di vantaggi, è integralmente deducibile, in quanto connessa al lavoro dipendente. Non importa che questi siano distribuiti come fringe benefit (regali a prescindere dagli obiettivi raggiunti) o come premi o incentivi.

Inoltre, questa forma di welfare aziendale è molto apprezzata perché può, in alcuni casi, garantire ai dipendenti la libertà di scelta.

Se sei il proprietario di un’impresa puoi distribuire i buoni acquisto Young Platform ai tuoi dipendenti, o meglio fornire loro anche questa alternativa. In questo modo non solo puoi contribuire ad accrescere il loro benessere psicofisico ma anche aiutarli a proteggere il loro potere d’acquisto nel tempo, minacciato dall’inflazione e dalla svalutazione dell’euro. 

Polizze assicurative e assistenza sanitaria

Queste iniziative di welfare aziendale possono assumere diverse forme come: l’assicurazione sanitaria, il rimborso delle spese mediche, l’accesso a servizi sanitari gratuiti o scontati e assicurazione sulla vita.

Questi sono solo alcuni esempi di benefit erogati dalle imprese, utili però per comprendere cos’è e come funziona il welfare aziendale. Se intendi approfondire la possibilità di distribuire ai dipendenti della tua azienda dei buoni acquisto su Young Platform contatta il team per maggiori informazioni a [email protected]

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Pagamenti internazionali B2B: la soluzione è su blockchain

pagamenti internazionali b2b

Il settore dei pagamenti internazionali B2B è in crescita e sta superando diverse sfide, anche grazie alla blockchain

Si stima che nel 2023 i pagamenti internazionali B2B abbiano raggiunto i 39,3 miliardi, e che il trend sia in crescita nei prossimi anni.

Se inizialmente è stata la globalizzazione ad alimentare il fenomeno, solo negli ultimi anni è stato fatto il vero salto avanti. Da dopo la pandemia, infatti, sempre più aziende si servono di negozi online per acquistare beni e servizi, dando una forte spinta agli e-commerce B2B.

Sono tantissimi i casi in cui le aziende devono effettuare pagamenti da e verso l’estero, ecco alcuni dei più comuni:

  • E-commerce B2B
  • Import-export
  • Abbonamenti a software (SaaS)
  • Stipendi di personale internazionale
  • Trading e investimenti aziendali
  • Rimpatrio di fondi e flussi di tesoreria (multinazionali)

Le tempistiche e i costi dei metodi tradizionali di pagamento, però, limitano la crescita delle imprese e hanno impatti concreti sui flussi di cassa.

Così negli ultimi anni sono emersi nuovi attori nel nascente settore fintech, che hanno sviluppato soluzioni sia con i modelli esistenti, che sfruttando nuove tecnologie come la blockchain. 

Approfondiamo di seguito i problemi legati ai pagamenti internazionali B2B e le soluzioni in via di sviluppo.

I problemi dei pagamenti internazionali oggi

Nonostante la spinta alla digitalizzazione e la nascita di numerose soluzioni di pagamento innovative ed efficienti, lo sviluppo di questo settore non è omogeneo e sincronizzato in tutto il mondo. Per questo sussistono ancora ostacoli e sfide nell’ambito dei pagamenti esteri, come dimostrano diversi studi

I costi e le tempistiche

I circuiti delle carte di credito richiedono commissioni tra il 2 e il 4% per invii internazionali.

I trasferimenti bancari come Swift e SEPA invece si affidano a complesse reti globali, che possono includere numerosi intermediari e di conseguenza maggiori costi e tempistiche dilatate, nonché informazioni opache o non prevedibili su questi ultimi. In generale i pagamenti aziendali transfrontalieri possono costare fino a 10 volte di più di un pagamento interno.

In termini di costi, anche la necessità di cambiare valuta ha un peso significativo. Ogni intermediario può richiedere varie commissioni di conversione, proporre diversi tassi di cambio o non fornire sufficiente visibilità sul tasso applicato. Poniamo che un’azienda statunitense accetti pagamenti in yen giapponesi: se questi si indeboliscono rispetto al dollaro, l’azienda otterrà entrate inferiori al previsto.

C’è poi un’abitudine obsoleta di alcune banche che influisce sui costi: quella di tenere un conto separato con fondi in valuta estera presso un’altra banca. Questo tipo di conto, chiamato “nostro/vostro account” viene utilizzato per facilitare alti volumi di scambio con l’estero, ma ha costi esorbitanti che possono ricadere sui clienti.

Passando alle tempistiche, un pagamento transfrontaliero può richiedere anche una settimana lavorativa.

Questo è dovuto a una serie di fattori. Prima di tutto, la maggior parte delle banche nel mondo sono ancora limitate dall’inattività durante i giorni feriali e dagli orari di chiusura quotidiani.

Non solo: tantissimi istituti si rifiutano ancora di aggiornare i propri software o persino di automatizzare i processi. Questo significa che molte operazioni sono ancora manuali e dunque più lente.

La latenza dei pagamenti naturalmente impatta sulla liquidità e sulla cassa delle aziende coinvolte, ma soprattutto le espone alla fluttuazione del tasso di cambio delle valute.

Trasparenza e sicurezza

Se da una parte in Europa siamo abituati a un’estrema semplicità data dalla moneta unica e una buona adozione di sistemi di pagamento efficienti e aggiornati, non è sempre così. Il sistema finanziario è molto frammentato sia a livello tecnico-strutturale che normativo

La regolamentazione finanziaria è in continua trasformazione all’interno dei vari paesi e aree economiche. Per questo può essere complesso mantenere l’aderenza e conformità con le leggi di ogni paese con cui si conducono gli affari.

In questo contesto di diversità, che implica diversi standard di sicurezza e qualità, sono frequenti casi di scarsa esperienza utente e mancata tracciabilità delle transazioni.

Un’esperienza semplice e trasparente, invece, è fondamentale anche per garantire la sicurezza, aspetto da tenere sempre in conto nell’ambito dei pagamenti. Quelli internazionali poi, sono tanto più vulnerabili ad attacchi informatici e tentativi di frode che sfruttano la mancanza di informazioni e le diversità dei sistemi finanziari. Dunque le aziende che eseguono transazioni globali devono munirsi di un solido sistema di protezione e conoscere i pericoli del mercato specifico su cui si affacciano.

A proposito di differenze, non è da sottovalutare poi, l’aspetto culturale: la barriera linguistica può intervenire a complicare l’esperienza e la risoluzione di problemi come dispute o rimborsi.

Tutte queste problematiche sono sentite soprattutto dalle piccole imprese, che hanno minore accesso a risorse da impiegare in questo ambito. Si tratta quindi non tanto di inventare nuove soluzioni dal nulla, ma di renderle disponibili: è una questione di accessibilità.

Le nuove tecnologie e i loro vantaggi

L’adozione delle nuove soluzioni di pagamento non significa solamente risolvere i problemi di cui sopra, ma anche aprirsi a nuove opportunità. Riassumendo, ecco i 3 vantaggi chiave di innovare in questo ambito:

  1. Efficientare i pagamenti internazionali permette di aprirsi facilmente a nuovi mercati e adattarvisi in modo da attirare clienti.
  2. L’automazione implementata dalle soluzioni fintech velocizza l’elaborazione dei trasferimenti, evita errori umani e sistematizza la prevenzione delle frodi. Inoltre consente di risparmiare denaro, soprattutto sul lungo termine.
  3. Una maggiore trasparenza sui costi, le tempistiche e i tassi di cambio permette alle aziende di prevedere le proprie spese con maggiore accuratezza ed ottimizzarle.

Quali sono dunque queste soluzioni e che forma stanno prendendo? 

Nel settore bancario e dei pagamenti tradizionali, oggi si parla di funzionalità e servizi come:

  • Ottimizzazione dei tassi di cambio valute, ad esempio attraverso API che forniscano dati in tempo reale sui prezzi delle monete estere e l’effettiva applicazione del tasso desiderato.
  • Virtual account, per gestire in modo più efficiente i saldi virtuali dei propri clienti.
  • Local acquiring o intelligent routing, per poter fare affidamento su di una rete di banche locali al fine di gestire meglio i pagamenti verso un determinato paese.
  • Conti multivaluta, per non dover aprire più conti correnti destinati alla gestione di diverse valute.

Questi sono solo pezzi di possibili soluzioni, non ce n’è una definitiva.

In generale, i circuiti di pagamento più affermati stanno cominciando a costruire servizi ad hoc per il commercio internazionale. Tra questi, Swift ha lanciato nel 2017 Swift Global Payment Innovation, poi Swift Go e Payment Pre-validation che promettono passi avanti riguardo le tempistiche e la trasparenza. Il circuito inoltre sta studiando i possibili vantaggi delle CBDC in merito.

A proposito, è interessante notare come le istituzioni tradizionali si stiano avvicinando sempre di più alla blockchain

La blockchain e le stablecoin

I vantaggi della blockchain sono stati individuati soprattutto da fornitori di pagamenti digitali, banche digitali e gli emittenti di carte.

Visa, infatti, ha lanciato B2B Connect nel 2019, una soluzione che sfrutta la blockchain per facilitare transazioni tra le banche, senza richiedere una carta. Anche Mastercard Send si è unita al trend, fornendo pagamenti globali e istantanei grazie a una blockchain privata.

Ma perché i leader di mercato dei pagamenti digitali scelgono la blockchain, e come la utilizzano?

Innanzitutto, le transazioni su blockchain impiegano pochi minuti, richiedono commissioni molto basse e sono facilmente tracciabili. Inoltre possono essere eseguite in stablecoin, delle rappresentazioni su blockchain delle monete fiat. Queste, al contrario delle criptovalute, non sono particolarmente volatili, poiché replicano l’andamento del dollaro.

Così, basta inviare stablecoin e convertirle in fiat istantaneamente per non incorrere in oscillazioni di prezzo durante il pagamento.

L’ha capito anche Stripe, una delle maggiori fintech al mondo, che offre agli esercenti la possibilità di effettuare transazioni con la stablecoin USD Coin. Visa invece sta esplorando l’utilizzo di USDC e della rete Ethereum; mentre American Express collabora con Ripple dal 2017 per elaborare pagamenti internazionali B2B.  

Non è necessario, tuttavia, stringere partnership o abbonarsi a un servizio di pagamento costoso.

Puoi iniziare a sfruttare i vantaggi della blockchain per i pagamenti internazionali della tua azienda anche in modo più semplice. Creando un Account Business su Young Platform acquisti, invii e ricevi facilmente criptovalute, e in più accedi a diversi servizi pensati per le imprese.

Sull’account avrai tutte le operazioni sotto controllo e un servizio di supporto sempre disponibile. 

Contatta il team per maggiori informazioni a [email protected] 

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Crowdfunding in crypto: tutti i vantaggi e come fare

Crowdfunding in crypto: come funziona e i vantaggi

Come funziona il crowdfunding in crypto? Un innovativo modo di raccogliere capitale

Come funziona il crowdfunding in criptovalute? Si tratta di un modo nuovo per raccogliere capitale in un mondo in continua evoluzione. Questa tipologia di finanziamento sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni, soprattutto per via della semplicità con la quale aziende o individui possono accedere a capitali o investire in startup in rapida crescita.

Le imprese che necessitano di un sostegno finanziario e gli individui che hanno bisogno di capitale per realizzare un progetto possono avvalersi dei servizi di una piattaforma di   crowdfunding in criptovalute. In questo modo possono intercettare un ampio gruppo di potenziali investitori senza dover fare affidamento su canali bancari tradizionali o su venture capital. In questo articolo esamineremo più da vicino cos’è il crowdfunding crypto e come funziona.

Cos’è e come funziona

Un crowdfunding in crypto è una tipologia di raccolta fondi che sfrutta, invece che la moneta fiat, le criptovalute come principale fonte di capitale. A differenza delle raccolte tradizionali, queste sono spesso effettuate senza l’intervento di intermediari o terze parti, e consentono quindi l’accesso diretto degli investitori.

Tale approccio accelera notevolmente il processo di raccolta fondi, oltre a renderlo, spesso, più sicuro e trasparente. Oggi, le startup possono sfruttare la tecnologia blockchain e i contratti intelligenti per raccogliere capitale in modo rapido ed efficiente senza essere rallentate dalle macchinose procedure in uso prima dell’era digitale. 

I vantaggi del crowdfunding in crypto

Il crowdfunding in criptovalute presenta una serie di vantaggi distinti rispetto ai metodi di finanziamento tradizionali. In primo luogo, è notevolmente più efficiente, rapido e flessibile, a patto che si faccia affidamento a un’infrastruttura affidabile. Questa efficienza è fondamentale sia per le aziende che cercano finanziamenti che per gli investitori.

In particolare, le aziende traggono beneficio dalla sicurezza offerta dagli smart contract, che sfruttano la trasparenza della blockchain per gestire in modo affidabile la raccolta di fondi. La blockchain registra in modo immutabile tutte le transazioni e i dettagli della raccolta fondi, garantendo una totale trasparenza. Questo consente agli investitori di monitorare in tempo reale l’uso dei fondi.

Inoltre, il crowdfunding in criptovalute offre un accesso globale agli investitori, superando le barriere geografiche tipiche del finanziamento tradizionale. Gli investitori sono incentivati e supportati nel processo di valutazione delle organizzazioni o dei progetti che desiderano finanziare, proprio come farebbero in un crowdfunding tradizionale ma disponendo di più informazioni che possono consultare in autonomia.

Le principali tipologie

Esistono diverse tipologie di crowdfunding in crypto, la più famosa ma anche la più bistrattata prende il nome di Initial Coin Offering (ICO). Questo tipo di raccolte fondi possono essere molto sicure e utili. Un esempio lampante è la ICO di Ethereum, che ha permesso ai primi supporters del progetto di Vitalik Buterin di investire nel progetto. Ovviamente però, quando nascono idee di successo, queste vengono sfruttate da tutti, anche da chi non ha buone intenzioni ma vuole semplicemente arricchirsi.

Alle ICO partecipano soltanto due tipologie di soggetti: la società e gli investitori. Inizialmente la startup che apre una raccolta fondi di questo tipo presenta il progetto agli investitori attraverso un Whitepaper, una specie di business plan riassuntivo. Inoltre è essenziale la presenza di un token che deve assumere una precisa funzione: ad esempio può dare diritto a una serie di servizi sul prodotto o a una parte dei futuri dividendi della società.

Dopo la nascita e il successivo declino delle ICO sono nate altre tipologie di crowdfunding in crypto, tra cui le IEO (Initial Exchange Offering).  Le IEO rappresentano un’evoluzione significativa del crowdfunding in criptovalute poiché sono gestite direttamente dalle piattaforme di scambio di criptovalute. La principale differenza rispetto alle ICO è la presenza di un exchange, che si occupa di amministrare il processo di crowdfunding. 

I vantaggi principali delle IEO includono:

  • Maggiore sicurezza: poiché le IEO sono gestite da piattaforme di scambio regolamentate, c’è una maggiore fiducia e sicurezza per gli investitori rispetto alle ICO, che spesso sono state associate a frodi e truffe;
  • Accesso a mercati: le IEO offrono un canale diretto agli investitori che utilizzano la piattaforma di scambio, consentendo alle startup di raggiungere una vasta base di utenti senza la necessità di costruire una propria rete di investitori;
  • Procedure semplificate: Le IEO semplificano il processo di partecipazione, poiché gli investitori possono utilizzare i fondi direttamente dal loro account sulla piattaforma di scambio, eliminando la necessità di creare un portafoglio digitale separato o di seguire procedure complesse;
  • Supporto tecnico: le piattaforme di scambio che ospitano le IEO forniscono spesso supporto tecnico e assistenza agli investitori e alle startup, riducendo il rischio di errori nell’acquisto delle criptovalute;
  • Regolamentazione: poiché le IEO sono ospitate su piattaforme regolamentate, esistono norme e procedure che contribuiscono a prevenire attività illecite o comportamenti fraudolenti, garantendo un certo grado di compliance con le leggi nazionali e internazionali;

Le Initial Exchange Offering offrono quindi una soluzione più sicura e conveniente per le startup che cercano di raccogliere fondi tramite criptovalute e per gli investitori che desiderano partecipare a tali progetti. Consentono di agire in modo rapido e trasparente grazie alle caratteristiche della tecnologia blockchain. 

Visita la pagina dedicata ai nostri servizi B2B per scoprire come possiamo supportare la crescita della tua azienda con i servizi legati alla blockchain e le criptovalute, oppure scrivi a [email protected].

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Cosa sono i Sub Account e a cosa servono?

sub account

La tua impresa ha un portafoglio crypto, o si occupa di trading? I Sub Account sono il miglior modo per gestire diverse strategie o delegare le attività

Scopri cosa sono i Sub Account di Young Platform e come sfruttarli per gestire al meglio il tuo portafoglio di criptovalute aziendale. 

Cosa sono i Sub Account?

In genere in una piattaforma di trading, un “Sub Account” (SA) è un tipo di conto subordinato ad uno principale, chiamato “Master Account” (MA).Il MA potrà così creare account secondari e segregati, ognuno dei quali potrà avere finalità di utilizzo differenti. 

Questa struttura è utilizzata per scopi diversi, ma di solito viene impostata per gestire i fondi o le attività in modo separato. Ecco soltanto alcune delle situazioni comuni in cui la funzionalità Sub-Account potrebbe tornare utile: 

  1. Gestione: possibilità di utilizzare i Sub account per separare i fondi destinati a diverse strategie di trading o a diversi mercati. Ad esempio, un trader potrebbe avere un SA per il day trading e un altro per gli investimenti a lungo termine.
  2. Controllo: i Sub Account consentono di monitorare separatamente le operazioni eseguite in diverse strategie o portafogli. Questo può semplificare la tenuta dei registri e la valutazione delle prestazioni.
  3. Rischio: i SA possono essere utilizzati per impostare limiti di rischio commisurati a diverse attività di trading. Ciò aiuta a evitare perdite eccessive su un account specifico.

In sostanza, i Sub Account offrono una maggiore flessibilità e controllo nella gestione dei fondi. Passiamo dunque ai vantaggi di scegliere il servizio di Young Platform.

I Sub Account di Young Platform Pro

La funzionalità è disponibile su richiesta e solo dalla versione Pro di Young Platform, dopodiché l’utilizzo è semplicissimo e intuitivo. Ma prima vediamo in cosa consiste.

Il Master Account ha pieni poteri di:

  • Depositare e prelevare fondi verso e da qualsiasi SA
  • Trasferire fondi tra i diversi account (gratuitamente, senza commissioni)
  • Visualizzare e gestire gli ordini dei SA
  • Controllare i saldi dei SA
  • Visualizzare le transazioni eseguite dai SA
  • Abilitare o disabilitare determinati pair di criptovalute per i singoli SA
  • Rimuovere SA
  • Reimpostare le password dei SA
  • Visualizzare la cronologia degli accessi degli SA

Inoltre, i Sub Account possono essere “Gestiti” o “Esterni”, dove il primo è la modalità dedicata al legale rappresentante della società che vuole utilizzare sia un MA che un SA, mentre il secondo è la modalità più adatta ai team. Nella modalità “Esterni”, il MA viene gestito dal legale rappresentante, mentre i SA possono essere dati in gestione a membri del team o collaboratori.

Il vantaggio di Young Platform è che puoi combinare questa funzionalità con altri servizi come il Bot Only Euro: in questo modo semplifichi la ricezione di criptovalute sul tuo account, senza impedirti di fare trading o acquisti ricorrenti.

Infatti, poiché il Bot Only Euro semplifica la gestione dei pagamenti in crypto convertendoli automaticamente in euro, questo può ostacolare un’attività di compravendita. Con i Sub Account è subito risolto: attivi il Bot su un account e con l’altro ti dedichi alla tua strategia sul mercato.

Vuoi saperne di più? Scrivi a [email protected], i nostri operatori ti contatteranno entro 48h.

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Le criptovalute in azienda: contabilità e aspetti fiscali per il 2023

tasse crypto aziende

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha chiarito alcune definizioni e pratiche fiscali. Ecco cosa cambia per le aziende che hanno abbracciato il settore criptovalute

Con la normativa in vigore per l’anno fiscale 2023, il focus è stato posto soprattutto sulle persone fisiche e le pratiche più comuni. 

In realtà le principali novità della legge ricadono anche sulla fiscalità aziendale: soprattutto a partire dal 2020 sono state sempre di più le società che hanno scelto di abbracciare il settore crypto in diversi modi. Da quelle che hanno già accettato pagamenti in crypto, a quelle che hanno deciso di orientarsi verso l’investimento in cripto-attività come Bitcoin o gli NFT, fino a quelle che hanno optato per l’integrazione della blockchain stessa nei loro servizi. 

Dunque come devono comportarsi queste aziende relativamente alle proprie cripto-attività? Ecco tutte le informazioni aggiornate al 2023.

Clicca sul seguente link per la Guida completa alla tassazione delle criptovalute in Italia

Criptovalute in azienda: la contabilizzazione in bilancio 

Per quanto riguarda la classificazione e contabilizzazione delle cripto-attività in ambito aziendale, non esistono ancora norme nazionali. Di conseguenza si fa riferimento ai principi contabili internazionali, e in particolare all’IFRS o IAS (International Accounting Standard).

Secondo l’interpretazione fornita dall’IFRS Interpretation Committee, le criptovalute “native”, quali Bitcoin ed ether non possono essere considerate né valute né strumenti finanziari.

Una diversa definizione, però, può essere utilizzata per alcune stablecoin, e in particolare per quelle collateralizzate da valute fiat o RWA riscattabili. Tali cripto-attività sembrano infatti soddisfare la definizione di strumento finanziario, sia secondo i principi IAS/IFRS, in quanto rappresenterebbero a tutti gli effetti un diritto contrattuale a riscattare la liquidità soggiacente.

In base a questi principi, le criptovalute vanno inserite sotto due voci: beni immateriali e rimanenze. 

I beni immateriali sono quelle attività che possono essere trasferite, date in licenza, vendute o scambiate in maniera indipendente; e quelle attività che derivano da diritti contrattuali o legali.

Le cripto-attività invece costituiscono rimanenze se sono destinate alla vendita.

Per quanto riguarda le stablecoin, è possibile che le imprese scelgano di classificarle in modo diverso in base alla loro valutazione dei rischi e dei benefici associati a tale classificazione. Quindi possono essere inserite come strumenti finanziari, secondo quanto argomentato sopra, oppure come rimanenze di strumenti finanziari se non sono ancora state contabilizzate come ricavi.

A questo punto resta da chiedersi se questi beni siano fiscalmente imponibili, e in che modo. A rispondere interviene l’articolo 32 della Legge di Bilancio del 2023.

Le imposte societarie sulle cripto-attività

Nell’ambito societario, le due imposte a cui sono soggette le imprese sono l’IRES e IRAP, rispettivamente l’Imposta sul Reddito delle Società e l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.

Dalla normativa più recente si evince che la variazione nel valore delle cripto-attività non influisce sull’imponibile ai fini IRES e IRAP. La questione è diversa però quando si parla di plusvalenze. Infatti, “resta fermo che nel momento in cui le cripto-attività sono permutate con altri beni (incluse altre cripto-attività) o cedute in cambio di moneta avente corso legale, la differenza tra il corrispettivo incassato e il valore fiscale concorre alla formazione del reddito di periodo“.


In altre parole, fintantoché le cripto-attività in questione rimangono tali, e sono semplicemente custodite dall’azienda, non sono soggette a queste due tasse nonostante le loro variazioni di prezzo sul mercato.

Facciamo un esempio. Se la tua azienda ha acquistato 1 Bitcoin il 1 Febbraio, per un controvalore di 26.000€, al 31 Dicembre successivo il prezzo è diventato di 30.000€. Questo aumento di valore non è da considerarsi una plusvalenza se dal 1 Febbraio al 31 Dicembre 1 BTC è rimasto 1 BTC. Lo stesso vale nel caso il prezzo fosse diminuito: non sarebbe da considerarsi una minusvalenza realizzata.

Attenzione, ciò non toglie che le cripto-attività detenute non debbano essere incluse nel bilancio aziendale. Anche quelle che non hanno generato plusvalenze, vanno dichiarate e rese visibili all’Agenzia delle Entrate.

Quali sono invece i casi di impiego delle cripto-attività che possono risultare in plusvalenze, e che quindi valgono ai fini della tassazione IRES e IRAP?

  • Trasformazione in altri beni, ossia utilizzo di questi asset per qualsiasi acquisto
  • Trasformazione in NFT o altre cripto-attività;
  • Permuta in valuta fiat;
  • Utilizzo nello staking.

In tutti questi casi le eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate durante l’anno fiscale andranno a cumularsi con il reddito d’impresa.

Quanto spiegato in questo articolo riguarda le pratiche generali a cui le aziende che si sono avvicinate alle criptovalute devono porre attenzione, tuttavia non si esclude la possibilità di rivolgersi a un commercialista specializzato per analizzare il singolo caso da vicino ed evitare di incorrere in future sanzioni dannose per l’impresa. Se vuoi potrai chiedere supporto direttamente su Young Platform, nel nuovo portale dedicato, pensato per metterti in contatto diretto con i professionisti del settore.

Nel frattempo, la Legge di Bilancio del 2024 non ha introdotto alcuna novità in materia di criptovalute. Si attendono quindi maggiori specificazioni sulle definizioni e sugli aspetti contabili da parte dei governi.

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Come la blockchain può potenziare il tuo business

Blockchain business

Le applicazioni della blockchain per i business vanno dalla tracciabilità alla sicurezza informatica. Scopri come integrarla nella tua azienda

Le aziende oggi sono sempre più basate sui dati, dati che raccolgono, elaborano e utilizzano per migliorare i propri prodotti o la propria operatività. Questo si combina con la continua tendenza della tecnologia all’automazione. Il frutto esemplare di queste due correnti è l’intelligenza artificiale: pensiamo a quanti dati richiede solamente il software di ChatGPT.

L’AI però non è la risposta a tutto. Ecco perché la blockchain può facilitare sia la gestione dei dati, che la loro automazione.

Il problema della fiducia nei dati

Oggi abbiamo un forte surplus di dati: dati più o meno utili, più o meno veritieri, più o meno sensibili o accessibili. Gestire nel modo corretto queste informazioni fin dalla fonte è fondamentale per proteggere sia le persone che le organizzazioni.

Le conseguenze possono essere di varia portata: da una fake news che ci fa fare una brutta figura, a una grave violazione della privacy che porta a perdite finanziarie.

Dopotutto, i dati in cui crediamo e come li leggiamo, creano la nostra realtà. Quando un dato viene falsato per qualunque motivo, possono nascere problemi di comunicazione. Cosa succede se un servizio comunica un’informazione sbagliata al suo cliente, oppure se l’errore avviene tra due aziende partner? Si spezza la fiducia, si perde il cliente o il partner. 

Non solo, le conseguenze possono essere anche più gravi: immagina cosa vuol dire un errore in una cartella clinica, oppure nell’indirizzo di un pacco.

Ma ci sono esempi anche più comuni che dimostrano l’importanza della fiducia nei dati. Compreresti un abito firmato, sapendo che è stato prodotto tramite sfruttamento? Oppure un alimento biologico, sapendo che non è stato coltivato secondo questi parametri?

Purtroppo sono tanti i casi in cui i produttori “la passano liscia”, per mancanza di visibilità sulla storia di un prodotto, frammentata in tanti luoghi e intermediari.

Ci siamo ormai arresi alla normalità che in tutti i rapporti di collaborazione, ciò che non si può controllare, bisogna lasciare alla cieca fiducia. Ma non dev’essere per forza così.

La tecnologia ci può aiutare anche in questo, e in particolare la blockchain è perfetta per sostituire quel margine di fiducia cieca con fiducia motivata. Vediamo i vari casi di applicazione.

Tracciabilità e verificabilità

Immagina la blockchain come un registro di dati immutabile. Nessun dato può essere modificato: c’è una sola versione dei fatti, quella originale.

In più, non è controllato da una sola autorità, ma può essere compilato e gestito con il consenso di tutti coloro che partecipano al sistema. Questo rende l’informazione imparziale e condivisa.

Questa è musica per le orecchie di quei settori che combattono ogni giorno la contraffazione. Soprattutto quando si parla di beni di lusso, il valore spesso sta nell’origine. Se l’origine è certificata, il cliente avrà completa fiducia nel valore del bene e sarà incentivato ad acquistarlo.

Non solo: la contraffazione rappresenta la sfida più grande a livello globale per i documenti legali, finanziari e beni come i farmaci o i prodotti alimentari. Costa alle aziende più del 7% delle loro spese annuali, pari a quasi 4 trilioni di dollari ogni anno su scala mondiale.

Per i brand di moda, la contraffazione rappresenta una concorrenza illecita che comporta una perdita di vendite di oltre 50 miliardi di dollari ogni anno. Così Louis Vuitton, Prada e Cartier hanno collaborato per creare Aura, un sistema blockchain che consente di tracciare la storia dei prodotti di lusso e di autenticarli in modo affidabile. Per sviluppare l’infrastruttura tecnologica sono stati coinvolti Microsoft e ConsenSys, una società specializzata in tecnologia blockchain.

La tracciabilità e immutabilità dei dati è fondamentale anche nella supply chain, la catena di approvvigionamento.

Se integrata, la blockchain può offrire visibilità in tempo reale su tutto il processo di produzione e distribuzione. Ciò significa che le aziende possono monitorare ogni passaggio a cui è sottoposto un prodotto, migliorando l’efficienza complessiva e creando valore aggiunto. 

Si veda il caso di Nestlé, che ha adottato la tecnologia blockchain per garantire la sicurezza della propria supply chain, in particolare concentrandosi sugli ingredienti utilizzati nella produzione di alimenti per bambini come la purea e i sacchetti prodotti da Gerber. Questa decisione è stata influenzata dagli eventi come il timore di contaminazioni da salmonella che hanno coinvolto grandi quantità di latte in polvere per bambini in Francia all’inizio del 2018, così come dall’epidemia di E. Coli che ha colpito la lattuga negli Stati Uniti. In questo contesto, garantire la tracciabilità degli alimenti è diventato di primaria importanza.

Sicurezza e privacy

La blockchain utilizza tecniche crittografiche avanzate per proteggere le transazioni e i dati. Inoltre, trattandosi di reti distribuite, non hanno un punto centrale vulnerabile. Questo le rende resistenti alle intrusioni: è molto difficile per chiunque cercare di hackerare o violare una rete blockchain, poiché richiederebbe un’enorme quantità di risorse e sarebbe estremamente complesso. Questa caratteristica migliora notevolmente la sicurezza dei dati e riduce al minimo il rischio di accessi non autorizzati o violazioni dei dati. 

Basti pensare che nel 2021 le analisi condotte da Statista hanno rivelato una spesa di oltre 57 miliardi di dollari in cybersecurity. L’anno successivo questa cifra è aumentata del 23% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un impatto di oltre 71 miliardi di dollari sulle aziende. Le previsioni suggeriscono che, nonostante il 2022 rappresenti il periodo più costoso degli ultimi dieci anni in termini di sicurezza informatica, il 2023 andrà ben oltre.

Gli ingegneri della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), l’ala dedicata allo sviluppo tecnologico delle forze armate degli Stati Uniti, hanno sviluppato un sistema di messaggistica crittografata basato su blockchain, il quale consente al personale militare statunitense di scambiare informazioni vitali in tempo reale, ovunque nel mondo, senza temere l’intercettazione da parte di hacker stranieri.

Rimanendo nel contesto della sicurezza dei dati, grazie alla blockchain e all’uso della crittografia, il livello di privacy dei dati è altamente programmabile. Si può scegliere una blockchain a cui solo le persone autorizzate hanno accesso, con lo scopo di proteggere dati sensibili, oppure si può verificare un dato personale senza venirne a conoscenza.

In ogni caso, il dato registrato è sempre immutabile e condiviso da tutti i partecipanti.

Non a caso le applicazioni nel campo dell’identità digitale e della sanità sono tra le più interessanti.

Una di queste è l’azienda Health Linkages, che sfrutta la tecnologia blockchain per promuovere una gestione trasparente dei dati sensibili, aumentare la verificabilità delle analisi e migliorare la conformità nel settore sanitario. Grazie alla blockchain di Health Linkages, soltanto gli operatori autorizzati possono condividere i dati dei pazienti. Inoltre, questa registra in modo cronologico ogni singolo evento sanitario, fornendo ai medici un quadro più chiaro per prendere decisioni in ambito medico.

Scopri le opportunità per il tuo Business

Seconda una ricerca condotta da Fortune Business Insights, la dimensione del mercato globale delle tecnologie blockchain è stata valutata in 11,14 miliardi di dollari nel 2022 ed è previsto che crescerà da 17,57 miliardi di dollari nel 2023 a 469,49 miliardi di dollari entro il 2030, mostrando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 59,9% durante il periodo di previsione.   

Con l’espansione delle opportunità di crescita nel mercato e l’ampia gamma di possibili applicazioni e casi d’uso, sempre più aziende stanno effettuando investimenti significativi in questa tecnologia innovativa.

Se desideri scoprire come la tua azienda può integrare la blockchain nel proprio modello di business, ti invitiamo a scrivere all’email [email protected] per accedere al nostro servizio di conciergerie.

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OTC Desk: cos’è e come funziona

otc desk

Le operazioni OTC sono particolarmente vantaggiose quando si parla di grandi volumi, soprattutto nel mercato crypto

Il termine OTC ha un significato particolare soprattutto per gli exchange e nel mercato crypto in generale. Scopri tutti i motivi e come accedere all’OTC Desk di Young Platform.

OTC: cos’è?

Il significato di OTC è Over-the-Counter e si riferisce a transazioni finanziarie che avvengono direttamente tra le parti coinvolte, al di fuori di un mercato regolamentato o pubblico. Queste operazioni non vengono eseguite su un exchange o una piattaforma centralizzata, ma avvengono privatamente tra le controparti. Le operazioni OTC si verificano comunemente nei mercati dei titoli azionari, delle obbligazioni, dei prodotti derivati e delle valute.

In esse, ci sono due parti coinvolte: l’acquirente e il venditore. Queste parti negoziano direttamente tra loro o attraverso intermediari come banche, dealer o broker.

Le parti si accordano sui termini dell’operazione, compreso il prezzo, la quantità, la data di scadenza (se applicabile) e altre condizioni pertinenti. La negoziazione può essere svolta verbalmente, via telefono, via e-mail o attraverso una piattaforma apposita.

Anche se le operazioni OTC avvengono al di fuori di un mercato regolamentato, sono comunque soggette alle generiche regolamentazioni finanziarie vigenti sul territorio. 

I vantaggi dell’OTC nel mercato crypto

Nel caso del mercato crypto, il trading OTC ha particolari vantaggi. Questi riguardano soprattutto la liquidità.

Questo tipo di servizio è spesso utilizzato da investitori istituzionali, trader di grandi volumi e individui che desiderano scambiare quantità significative di criptovalute al di fuori del mercato aperto degli exchange. In generale, parliamo di cifre oltre i 50.000€.

Scambiare simili cifre sul mercato di un exchange, infatti, può portare svantaggi sia a chi opera, sia al resto dei partecipanti al mercato.

Trattandosi di un mercato relativamente poco liquido rispetto a quello degli strumenti finanziari, operazioni di grandi volumi in crypto possono creare eccessiva volatilità. Questi picchi momentanei di prezzo potrebbero causare slittamenti di prezzo per altri trader o persino dare falsi segnali di trend (bull trap).

Inoltre, di solito in un exchange non è disponibile tanta liquidità da soddisfare un ordine di grande taglio a un prezzo unico. Infatti per poter eseguire un ordine di ampio importo l’exchange deve prendere le offerte presenti nell’order book, in ordine crescente di prezzo e sommarle fino ad arrivare all’importo desiderato. Se quest’ultimo è eccessivo, l’ordine potrebbe persino essere eseguito solo parzialmente, oppure potrebbe essere non consentito.

L’OTC Desk di Young Platform

Il servizio OTC di Young Platform è rivolto a tutti gli investitori o imprenditori che vogliono acquistare o vendere grandi quantità di criptovalute.

Le esigenze dei nostri clienti non sono solo di trading: abbiamo account business che vogliono diversificare la loro liquidità aziendale oppure convertire in Euro ingenti pagamenti ricevuti. Un esempio particolare di questo caso è l’aumento di capitale in criptovalute che, dovendo essere notarizzato in fiat, va convertito.

Il nostro OTC Desk offre:

  • Oltre 70 pair, sia crypto-fiat che crypto-crypto
  • Operazioni da 50.000€ in su, senza limiti di importo
  • Contatto 1-to-1 per via telefonica

Come funziona una transazione OTC?

  • Contatta il team via email;
  • Riceverai istruzioni su come accedere al Desk;
  • Il nostro OTC Desk ti proporrà un prezzo e l’ipotetico controvalore che riceverai. L’offerta dura un minuto, entro cui puoi accettare oppure rifiutare a attendere una nuova proposta;
  • Appena accetti un prezzo, l’ordine verrà impostato e ti verrà accreditato il corrispondente sul tuo account Young Platform.

È possibile anche impostare limit order su richiesta e chiedere supporto per trasferimenti o altre operazioni connesse a quella principale.

Contattaci subito per eseguire un’operazione OTC all’indirizzo [email protected]

Le informazioni in questo articolo hanno scopo informativo e non costituiscono un incentivo all’investimento. 

Perché includere la blockchain nella formazione aziendale

academy b2b

La formazione in materia di crypto e blockchain per le imprese è sempre più urgente, in ambito fintech e non solo

Nell’epoca del tech, in cui i trend si susseguono sempre più a stretto giro, è necessario continuare a parlare di lifelong learning, digitalizzazione e sicurezza. Nel caso del settore bancario e dei pagamenti poi, diventano necessità urgenti. 

L’innovazione e la formazione sul lavoro

È ormai comprovato: l’innovazione tecnologica tende ad accelerare nel tempo. Grazie alla diffusione delle informazioni permessa da internet, però, oggi accelera anche l’adozione dell’innovazione. Nonostante oggi l’adattamento delle persone alle nuove tecnologie richieda meno tempo, non significa che sia semplice e immediato per tutti. Inoltre, più le tecnologie sono innovative e dirompenti, maggiore sarà il bisogno di divulgazione.

Il sistema scolastico ad esempio, è sistematicamente in ritardo nell’integrare l’innovazione nella propria offerta. La conseguenza è che spesso i produttori o i rivenditori devono scolarizzare prima i propri lavoratori, e poi i consumatori. 

Per questo è fondamentale oggi l’apprendimento continuo (lifelong learning) sul posto di lavoro: in primo luogo, per permettere alla propria organizzazione e alle persone che la compongono di rimanere aggiornati su nuove tecnologie che possono ottimizzare la produzione. In seconda battuta, perché, purtroppo, nessun altro se ne occuperà in tempo.

La blockchain è un esempio di nuova tecnologia che richiede grandi sforzi di apprendimento da parte di aziende e consumatori. Si tratta di una soluzione per la gestione dei dati con tantissimi casi d’uso, molti dei quali devono essere ancora inventati. Tra i principali, elenchiamo i pagamenti globali, il tracciamento della supply chain, la tutela dalla contraffazione e l’archiviazione sicura dei dati.

Fintech e banche: la formazione è urgente

Proprio la blockchain e le criptovalute (ossia le monete che utilizzano questa tecnologia per garantire pagamenti senza intermediari) sono l’ultima tecnologia ad aver preso piede nel settore bancario. Ma com’è successo?

Con la crescita del mercato crypto negli scorsi anni, sono aumentate le persone che utilizzano criptovalute. Queste persone, per comprarle, devono prelevare fondi dai propri conti correnti. Qui si crea la prima connessione tra il sistema bancario e l’industria crypto: per facilitare questo cambio di valute, una banca e un exchange devono collaborare.

In questo passaggio dal sistema TradFi (finanza tradizionale) alla DeFi (Finanzia Decentralizzata, il settore crypto), si verificano anche tantissime frodi. I truffatori infatti sono ampiamente avvantaggiati dalla generale scarsità di conoscenze sulle criptovalute e sulla blockchain. In questo modo succede spesso che le persone truffate si fidano di chi propone loro guadagni in criptovalute, non sapendo come funziona ciò che viene loro offerto; le banche non sanno come aiutare i loro clienti e in alcuni casi nemmeno le forze dell’ordine sanno come rintracciare i truffatori e recuperare il denaro tolto.

La questione della criminalità finanziaria è molto ampia e coinvolge TradFi e DeFi in modi diversi, per questo richiede una stretta collaborazione tra questi attori e le autorità che tentano di difendere i cittadini.

Nel settore fintech, poi, questi ambiti non sono nemmeno così separati: sono numerosi i servizi di pagamento e di banking che ormai offrono anche la compravendita o la custodia di criptovalute. In questi casi un’azienda specializzata nella TradFi si trova a dover spiegare argomenti del tutto nuovi ai propri clienti, e a doverli proteggere da diversi tipi di rischi. Dunque affidarsi a chi, come un exchange, conosce da vicino queste problematiche, permette all’istituto di risparmiare tantissimi errori e perdite.

Altre opportunità aperte dalla formazione

La formazione interna in materia di blockchain non è utile e necessaria solo ai servizi finanziari. Ci sono numerose società, ad esempio, che tra il 2020 e il 2021 hanno rilasciato una collezione di NFT e non sanno come gestirne i ricavi o la custodia. Vi sono poi tutti i casi di applicazione della blockchain che hanno il potenziale di portare nuove soluzioni tecniche e finanziarie, rafforzare un prodotto o aprire un nuovo canale di business per un’impresa. Se però non si conosce questa tecnologia, è impossibile valutare queste soluzioni. Così si può pensare di investire nella formazione di una risorsa, un team, o un comparto dell’azienda per stimolarne lo sviluppo e l’innovazione.

Infine l’opportunità più grande è quella di poter partecipare al settore crypto creando un circolo virtuoso: più sono diffuse le conoscenze, più ampia sarà l’adozione, e meno rischiosa sarà la tecnologia. Infatti un più ampio utilizzo delle criptovalute ne diminuisce la volatilità. Ironicamente, è proprio questa forte oscillazione dei prezzi che scoraggia molti ad adottarle. Allo stesso tempo, grazie alla sensibilizzazione sul tema, viene meno il rischio di truffe.

I vantaggi di un servizio di formazione italiano

Uno dei maggiori ostacoli all’avvicinamento a questa tecnologia è sicuramente l’apparente difficoltà e complessità. Questo è dovuto anche al fatto che si è creato un gergo interno al settore, che in italiano è fatto di numerosi anglicismi poco intuitivi.

Affidarsi dunque a un servizio di formazione madrelingua può velocizzare molto l’apprendimento di questo linguaggio settoriale e in generale dei concetti tecnici necessari a comprendere la tecnologia. Il fatto, poi, che sia un servizio specializzato in criptovalute a condividere queste conoscenze, assicura la qualità dell’informazione. 

Infine l’aspetto più rilevante: in quanto exchange italiano, Young Platform è costantemente aggiornato e in conversazione con i regolatori. Offre quindi nozioni puntuali sui requisiti e le modalità di compliance necessarie alle aziende per integrare servizi crypto, nonché sulle pratiche fiscali legate a crypto, NFT e tokenizzazione.

L’offerta formativa di Young Platform

Il servizio Business di Young Platform offre un piano formativo altamente flessibile e personalizzabile in base alle necessità dell’azienda cliente. 

Gli argomenti sono selezionati per fornire conoscenze pratiche e mirate al contesto di lavoro. Includono i fondamenti tecnici della blockchain e delle due principali criptovalute del mercato, le applicazioni della blockchain e una sezione speciale dedicata a compliance, fiscalità e sicurezza.

Questi temi sono veicolati attraverso due pacchetti:

  • Workshop live: a partire da 4 giorni (12 ore) di lezioni in presenza, dove vengono trattate diverse sfaccettature della tecnologia blockchain e del mondo Web 3.0 attraverso esercizi pratici, Q&A e team building.
  • Corsi online: oltre 200 min di video lezioni registrate e divise per livello di competenze con annesso test valutativo delle competenze acquisite.

Se invece si preferiscono i contenuti scritti:

  • Academy as a service: licenza annuale per riprodurre diversi articoli di formazione (Academy) o informazione (Blog), personalizzati e su richiesta, fruibili attraverso una landing page dedicata o API keys.

Insomma, la formazione dei dipendenti in ambito blockchain e crypto è fondamentale per rimanere al passo con le tendenze tecnologiche, sfruttarne le opportunità di business e garantire la conformità normativa e la sicurezza dei propri servizi. 

Scrivi all’email [email protected] per creare con noi il piano formativo di cui hai bisogno.

Bot Only Euro: converti le crypto che ricevi sull’account business

euro only B2B

Bot Only Euro: la soluzione per le aziende che vogliono ricevere pagamenti in crypto senza preoccupazioni

Young Platform ha sviluppato una serie di servizi crypto dedicati alle aziende e alle imprese, uno di questi è il BOE, Bot Only Euro. Con questa funzionalità automatica, le società che ricevono entrate in criptovalute possono automaticamente convertire queste in Euro e semplificare così la propria operatività

Un nuovo flusso di entrate: le crypto

Sono sempre di più le aziende che accettano pagamenti in criptovalute, sia a fronte di necessità dei propri clienti, che spesso richiedono di poter spendere i propri crypto-asset, sia per una predisposizione interna. Infatti alcune scelgono anche di diversificare la propria liquidità con le criptovalute, o di includerle nel proprio portfolio di investimenti. Di conseguenza, accettare pagamenti in crypto non diventa un problema, ma un plus.

Sono numerosi i business a cui è dedicato il Bot Only Euro, pensiamo solo all’import-export. Accettare Bitcoin e altre valute virtuali, infatti, può rendere più convenienti i commerci con l’estero. Se ad esempio un’azienda partner ha la sede in un paese extraeuropeo, in cui la valuta ha un tasso di cambio sconveniente, oppure il cui sistema bancario è poco efficiente, il pagamento su blockchain permette di aggirare questi ostacoli.

I pagamenti su blockchain sono istantanei, tracciabili, globali, dunque non sono limitati dal sistema bancario o monetario del paese in cui si opera.

Inoltre, su blockchain vi è la possibilità di utilizzare anche criptovalute con un prezzo stabile, ancorato al dollaro (le stablecoin), senza temere un’eccessiva volatilità.

C’è un altro caso frequente di adozione delle criptovalute da parte delle aziende: gli NFT.

Nel 2020 è esploso il trend dei Non Fungible Token, oggetti digitali basati su blockchain che possono rappresentare opere d’arte, oggetti collezionabili o certificati. Così molti brand e artisti hanno iniziato a creare la propria collezione: dalle case di moda, ai cantanti, ai videogiochi, questi token sono diventati un must per la brand identity dei marchi.

Ma cosa c’entrano con i pagamenti in criptovalute? 

Gli NFT nella maggior parte dei casi vengono acquistati con criptovalute, che vanno all’autore, ossia in questo caso all’azienda o all’artista. Inoltre, possono generare royalty, in quanto garantiscono il diritto d’autore su blockchain e il relativo compenso per l’utilizzo dell’opera.

Di conseguenza, qualunque società che abbia emesso uno o più NFT, potrebbe ricevere pagamenti ed entrate in criptovalute.

Questi sono solo alcuni casi, ma lo sviluppo del Web3 riserva numerosi nuovi scenari, che ancora dobbiamo immaginare.

Il Bot Only Euro di Young Platform

Grazie al successo del mercato crypto e degli NFT è emersa così la necessità di creare servizi di supporto alle aziende che vogliono cogliere queste opportunità.

Per questo Young Platform ha introdotto prima di tutto l’Account Business nel suo exchange, in modo da permettere la compravendita di crypto a qualsiasi azienda. Per ricevere pagamenti in criptovalute sull’account Young Platform, qualunque società può semplicemente condividere il suo indirizzo del wallet al cliente. Basta iniziare la procedura di deposito.

Una volta che si iniziano a ricevere crypto, tuttavia, bisogna tenere in conto che queste variano di prezzo e possono quindi perdere o acquisire valore nel tempo. Di conseguenza, potrebbero complicare la contabilità aziendale, e potrebbe essere necessario anche pagarvi le tasse.

Infatti molte realtà preferiscono convertire in euro le criptovalute ricevute, in modo anche da avere maggiore liquidità e poterla riutilizzare per le spese operative.

Il servizio BOE (Bot Only Euro) fa esattamente questo: ogni pagamento ricevuto sull’account aziendale viene automaticamente e immediatamente convertito in euro al prezzo di mercato. La soluzione è flessibile: si può selezionare quali criptovalute convertire automaticamente, lasciando aperta la possibilità di non convertirle tutte.

Attivando la funzionalità BOE sulle crypto si evita la fluttuazione del loro valore, non si generano né plusvalenzeminusvalenze, di conseguenza non è richiesto il pagamento di imposte su queste cripto-attività. Inoltre si velocizza l’operatività, non dovendo effettuare operazioni manuali di vendita.I vantaggi del Bot Only Euro sono evidenti! Scopri come attivare la funzionalità contattando subito il team dedicato ai servizi per le aziende all’indirizzo email [email protected].