Airdrop crypto: la lista dei più importanti da conoscere

Airdrop crypto: la lista dei più importanti da conoscere

Qual è stato l’airdrop crypto più sostanzioso? E quello a cui hanno partecipato più persone? Ecco la lista dei più importanti

La lista degli airdrop crypto più famosi ci porta dentro la storia di tutto il settore. Oggi non è insolito vedere un protocollo che rilascia il suo token agli utenti più attivi della sua community, ma quand’è che questa pratica ha preso piede? Il primo airdrop crypto risale al 2014 quando venne distribuito Auracoin (AUR), soprannominato il “Bitcoin islandese”. Ma è solo dopo l’iniziativa di Uniswap che gli airdrop si sono evoluti diventando una parte fondamentale dei progetti nati su Ethereum. 

Oggi sono usati come strategia di marketing, per suscitare entusiasmo intorno a un network o per migliorare la decentralizzazione coinvolgendo la community. Conoscere la lista dei più importanti del passato può essere utile per imparare le tecniche più utilizzate e prepararsi alle prossime opportunità!

L’’airdrop crypto che ha fatto la storia: Uniswap 

Quello di Uniswap è stato uno dei più importanti e famosi airdrop crypto. Dopo AUR questa pratica è stata adottata solo in casi isolati fino a quando nel 2020 l’exchange decentralizzato ha deciso di distribuire il suo utility token UNI. 

Questo è stato un punto di svolta e ha gettato le basi per quella che sarebbe diventata la principale modalità di promozione e ingresso nel mercato di una criptovaluta

La distribuzione di UNI si è distinta per l’entità dei token elargiti e per lo scopo, Uniswap infatti non aveva bisogno di pubblicità. Prima dell’airdrop il volume degli scambi del DEX raggiungeva già i 20 miliardi di dollari. Uniswap aveva deciso però di distribuire il suo token per coinvolgere gli utenti nella governance del protocollo, chi possiede UNI infatti può dire la sua sulla direzione del progetto. 

Così il 17 settembre 2020 ben 250.000 indirizzi, che avevano precedentemente usato il protocollo, hanno ricevuto circa 400 UNI ciascuno. Con eccezione degli user storici e dei liquidity provider che hanno ricevuto una cifra più alta. 

La maggior parte degli utenti ha rivenduto i token ricevuti nei primi giorni, quando il prezzo di UNI era di $2-$4. Ma il valore del token è salito vertiginosamente all’inizio del 2021 fino a raggiungere il picco dei 41$. A queste cifre l’airdrop per un utente medio avrebbe avuto un valore di 12.000 dollari. I wallet che non hanno mai toccato l’airdrop ricevuto, da veri hodler, rimangono in attivo. 

Insomma l’ottica a lungo termine ha premiato i proprietari dei token che hanno scelto di non vendere. Anche tu puoi mettere da parte UNI grazie al nuovo Salvadanaio! 

Scoprilo ora!

Uniswap ha fatto la storia del settore, da allora la community ha iniziato ad aspettarsi un airdrop crypto da ogni nuovo progetto. E i protocolli affinano le tecniche per sfruttare al meglio questa possibilità di interazione con i loro utenti. 

Optimism: una strategia su due fasi

Nella lista degli airdrop crypto più importanti  segue quello di Optimism, più recente ma altrettanto famoso. Questo Layer 2 di Ethereum ha deciso di dividere la distribuzione del token OP su due fasi. La prima datata 2022 ha visto il rilascio di più di 200 milioni di token a 250.000 early adopter del protocollo. Si stima che ciascuno abbia ricevuto una controparte dai 3.000 ai 30.000 dollari in un solo giorno. Data la mole delle ricompense, il primo airdrop di OP ha fatto scintille nella community.

Durante la seconda fase a inizio 2023 il numero di token spartiti tra 300.000 indirizzi è stato di 11,7 milioni. Per ricevere quest’ondata di OP, è stato necessario essere attivi anche nella governance del protocollo. In media ogni utente ha ricevuto 39 OP per un valore intorno ai 100 dollari. 

Arbitrum: l’airdrop crypto da record

Un altro enorme successo è stato l’airdrop di ARB, il token del Layer 2 di Ethereum avvenuto il 23 marzo 2023. In questo caso la distribuzione, che ha attirato tantissimi utenti dalle varie community, è coincisa con il lancio vero e proprio nel mercato del token. 

La quantità di ARB ricevuti è stata calcolata sulla base del numero e alla frequenza di transazioni eseguite sul network nei mesi precedenti. Sono stati distribuiti 1.275 miliardi di token a un totale di  625.143 wallet con i requisiti giusti. Il prezzo di ARB al lancio è stato di 1,23$. 

Per il network è stato un vero record di utenti, e le interazioni, secondo le ultimissime analisi di Nansen, sono rimaste elevate anche dopo l’airdrop. Un sintomo di solidità e fiducia nel progetto da parte degli utenti che non sono stati meramente attratti dalla promessa di “soldi gratis”. 

Arbitrum è finalmente disponibile su Young Platform. Dai un’occhiata al suo prezzo in tempo reale e valuta le tue opportunità.

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ENS, l’airdrop più generoso

La lista degli airdrop crypto più importanti da conoscere si conclude con il progetto di domini NFT su Ethereum: ENS. Nel 2021 i primi acquirenti dei domini sono stati ricompensati con 25 milioni di token del valore di 85 dollari al momento della distribuzione. La quantità di token è stata calcolata considerando la data di acquisto del dominio e la durata della registrazione, i “livelli” più bassi hanno ricevuto in media 200 ENS, quelli medi 500, i partecipanti più attivi si sono portati a casa fino a 1.000 ENS. Guadagnano nel migliore dei casi fino a 85.000 dollari!

L’obiettivo principale dell’airdrop crypto di ENS era quello di coinvolgere la community nei processi di governance della DAO. Per questo uno dei membri originari del team, conosciuto come brantly.eth, aveva lanciato lo slogan “non vi è stato consegnato denaro gratuito, ma responsabilità”.

Nel 2022 il 23,9% di chi ha ricevuto l’airdrop era ancora in possesso dei token. 

La lista degli airdrop crypto più importanti ci regala diversi spunti per comprendere uno dei meccanismi intrinseci di questo mondo ovvero la centralità degli utenti, soprattutto quelli che credono in un progetto fin dall’inizio. 

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Il mercato NFT di Febbraio: controversie legali e airdrop milionari

Mercato NFT: cos’è successo a Febbraio?

Cosa è successo nel mercato degli NFT a Febbraio? Come mai i volumi di scambio su Ethereum e Polygon sono in crescita?

Il mercato NFT ha cambiato marcia con l’inizio del 2023, stimolato dal parziale recupero del prezzo delle criptovalute. Nelle ultime settimane gli avvenimenti da seguire sono stati tantissimi. È stato lanciato il token dell’NFT marketplace Blur attraverso un airdrop che ha cambiato la vita “economicamente parlando” a tanti collezionisti di token non fungibili. Gli NFT della canzone “B*tch Better Have My Money” di Rihanna sono stati banditi da Opensea e nuove collezioni sono arrivate su Ordinals, la prima piattaforma dedicata ai non fungible token di Bitcoin.

Mercato NFT: tutti i dati di  Febbraio 2023

La ripartenza del mercato NFT sembra procedere senza intoppi, anche se siamo ancora molto lontani dagli all time high (ATH) di inizio 2022 (e probabilmente ci vorrà un bel po’ prima di raggiungerli di nuovo). Su Ethereum il valore totale scambiato ammonta a 1,3 miliardi di dollari, quasi il 100% in più rispetto a Gennaio. 

Al secondo posto della classifica delle blockchain più attive c’è ancora Solana che però deve iniziare a guardarsi le spalle. L’attività sulla rete è diminuita del 40% rispetto al mese scorso, e ha registrato circa 100 milioni di dollari di volumi di scambio. Al terzo posto c’è invece Polygon, che grazie ad uno strabiliante sprint del +315% si avvicina sempre di più a Solana. 

Le vendite migliori del mese

Crypto Punk e Bored Ape si dimostrano, ancora una volta, le collezioni più costose del mercato NFT e troneggiano sulla classifica delle top sales (vendite più onerose). Il Crypto Punks numero #5066 che è stato venduto per 857 ETH, circa 1,4 milioni di dollari, è il non fungible token più caro di questo mese, mentre al secondo posto c’è la Bored Ape #7090 comprata per 1,3 milioni di dollari circa quindici giorni fa. La sorpresa di questo mese è stata la collezione di “spunte non fungibili” NFT Checks, creata dall’artista Jack Butcher, che ha visto il suo prezzo medio schizzare da 0,07 a 1,2 ETH. Non male, eh? Queste opere d’arte digitali si ispirano ai simboli presenti di fianco al nome utente degli account verificati dei social network. 

I Crypto Punks e i DeGods approdano su Bitcoin

Gli NFT su Bitcoin stanno guadagnando sempre più popolarità, tanto da aver attirato l’attenzione di una collezione di non fungible token che risiede su un’altra blockchain. I DeGods, 9.465 NFT che sono diventati famosi su Solana e che si sposteranno su Polygon, popolano ora anche un blocco della rete di Bitcoin. Non si tratta degli stessi token che si trasferiranno sulla rete della crypto MATIC ma dei 535 esemplari della collezione distrutti in occasione del lancio perché rimasti invenduti. Il team dei DeGods ha concesso a questi NFT una seconda vita attraverso l’iscrizione sulla blockchain di Bitcoin grazie ad Ordinals. Ma c’è di più! Con l’aiuto di Nick Hansen, CEO dell’azienda di mining Luxor Technologies, il team dei DeGods è riuscito a registrare tutti i token non fungibili sullo stesso blocco, comprimendo fortemente le immagini. 

Anche degli NFT simili ai Crypto Punks sono approdati su Bitcoin: una nuova collezione di 100 token non fungibili chiamata Ordinal Punks. Solitamente le collezioni che copiano quelle più famose (copycat) non riscuotono molto successo, ma questa volta sembra essere andata diversamente, almeno per ora, tanto che un utente ha deciso di scambiare un CryptoPunk originale (del valore di circa 100.000 dollari) per un Ordinal Punk. 

Nel frattempo, su Litecoin (LTC), che da sempre viene definita la sorella minore di Bitcoin, è entrata nel mercato NFT grazie ad una copia del protocollo per non fungible token nato sulla rete “primogenita”. L’hard fork di Ordinals, creato da uno sviluppatore di Bitcoin Anthony Gurrera, è già attivo ed è pressoché identico a quello su BTC.

Opensea blocca gli NFT della canzone di Rihanna

Opensea ha bloccato gli scambi per la collezione NFT della canzone di Rihanna “B*tch Better Have My Money”. Questi token non fungibili derivano dalla collaborazione tra AnotherBlock e Jamil Pierre, il produttore del famoso brano della cantante. AnotherBlock è un’azienda Web3 che collabora con gli artisti, scrittori e prodotti per trasformare una parte delle royalty derivanti dallo streaming delle loro opere in NFT. Ogni token non fungibile della collezione, in tutto 300, racchiude una piccola percentuale delle royalty sulla traccia che consentono, a chi li possiede, di guadagnare ricompense quando quest’ultima viene riprodotta

Dopo il sold out quasi istantaneo e dopo l’esibizione della cantante al Super Bowl, la collezione è stata bandita da Opensea. Il motivo? Il marketplace non consente di scambiare NFT che “promettono profitti basati sulla proprietà frazionata di token”. Il marketplace ad oggi non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito, vedremo se cambierà idea e consentirà lo scambio di questo tipo di NFT sul suo marketplace in futuro.

Il logo del Bored Apes Kennel Club è stato rubato da Yuga Labs

Le dispute del mercato NFT non finiscono mai e dopo Rihanna è il momento di parlare del logo della collezione “Bored Ape Kennel Club”, i cagnolini delle “scimmie annoiate”. Il marchio, che la collezione utilizza da quando è stata creata, sembra essere stato rubato dal profilo Twitter per aspiranti disegnatori “Easy Drawing Tutorial”. 

Il co-fondatore di Yuga Labs, l’azienda Web3 che ha creato tutte le collezioni NFT del Bored Apes Yacht Club, Greg Solano, ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto e si è messo in contatto con l’autore del logo del Kennel Club (un designer freelancer assunto per l’occasione) e la pagina di disegno amatoriale. Yuga Labs rischia di venire indagata per violazione della proprietà individuale, vedremo se le parti riusciranno a risolvere la questione da soli o avranno bisogno di un tribunale.


Insomma, il mercato NFT trova sempre il modo di far parlare di sé, dalle molteplici controversie legali agli airdrop milionari. Quello che ci interessa però è che i volumi di scambio stanno crescendo, recuperando i cali del bear market.

Young Platform supporta l’airdrop di Ethereum Proof-of-Work (ETHW)

Modalità di airdrop ETHW su Young Platform

Young Platform supporta l’airdrop di ETHW: quando verrà erogato? Chi ne ha diritto? 

Dopo l’attivazione dell’aggiornamento The Merge di Ethereum, un gruppo di miner ha effettuato un hard fork creando una nuova blockchain su cui continuare l’attività di mining. Questa blockchain alternativa, chiamata Ethereum Proof-of-Work, ha un suo nuovo token, ETHW, che viene distribuito tramite airdrop a tutti coloro che possedevano Ether prima di The Merge. 

Quando verrà erogato l’airdrop di ETHW?

Esclusi ritardi del Custody Provider a cui si affida Young Platform, il quale sta effettuando dei controlli e monitorando la blockchain nata con l’hard fork, prevediamo di erogare i token ETHW nell’arco dei prossimi 15 giorni, durante i quali seguirà l’annuncio di una data, non appena sarà certa. L’airdrop verrà effettuato in rapporto 1:1, questo significa che per ogni ETH posseduto prima dell’attivazione di The Merge, verrà rilasciato un ETHW. 

Al momento non è previsto il listing del token ETHW, il team di Young Platform sta comunque valutando l’eventualità. Un eventuale listing verrà comunicato con preavviso!

Chi può partecipare all’airdrop? 

La distribuzione del token ETHW viene calcolata sulla base dello snapshot effettuato il 15 Settembre 2022 06:42 UTC, il momento in cui è stato attivato l’aggiornamento The Merge. 

Per verificare se hai diritto all’airdrop di ETHW su Young Platform fai riferimento a questi tre diversi casi, se il 15 Settembre 2022 06:42 UTC:

1. Avevi ETH nel tuo Portafoglio

Allora riceverai gli ETHW che ti spettano direttamente nel tuo Portafoglio.

2. Avevi attivo l’Earning Wallet per i tuoi ETH 

Se non hai disattivato la funzionalità Earning Wallet per i tuoi ETH entro il 15 Settembre 2022 06:42 UTC, il tuo diritto a ricevere l’airdrop di ETHW dipende dal risultato delle analisi che l’Earning Wallet Provider di Young Platform sta effettuando sulla nuova chain nata dal fork. Solo se la blockchain Ethereum Proof-of-Work verrà supportata da Copper (il loro Custody Provider) entro 30 giorni a partire dall’hard fork e se, allo stesso tempo, la nuova blockchain soddisferà almeno due dei tre requisiti successivamente spiegati, allora potrai ricevere ETHW in proporzione ai tuoi Ether in Earning. 

I tre requisiti, di cui due devono essere rispettati dalla blockchain Ethereum Proof-of-Work, sono:

  1. La media dell’hash power del mining del nuovo token ETHW al 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni) è almeno il 5% dell’hash power del mining di ETH nel giorno precedente all’hard fork, calcolato come media dei 3 giorni precedenti all’hard fork;
  2. La media della capitalizzazione di mercato di ETHW (definita come valore totale di tutti i nuovi token) al 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni), è almeno il 5% della media della capitalizzazione di mercato di ETH calcolata su 30 giorni;
  3. La media in 24h del volume di mercato di ETHW del 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni), corrisponde almeno all’1% della media in 24h del volume di mercato di ETH calcolata come media su 30 giorni.

La soddisfazione dei requisiti e il conseguente diritto a ricevere all’airdrop, verrà tempestivamente comunicato secondo le tempistiche richieste per le analisi (indicativamente tra un mese).

3. Hai disattivato la funzionalità Earning Wallet prima del 15 Settembre 2022 

Se hai disattivato la funzionalità Earning Wallet per i tuoi ETH prima del 15 Settembre 2022 06:42 UTC, ma i tuoi ETH non risultavano ancora trasferiti dall’Earning Wallet al Portafoglio, hai comunque diritto all’airdrop. Rientri dunque nel caso 1 “Avevi ETH nel tuo portafoglio”. 

Young Platform supporta l’airdrop di LUNA 2.0

Airdrop LUNA 2.0: Young Platform distribuisce i nuovi token

Gli holder di LUNA su Young Platform potranno partecipare all’airdrop dei token della nuova chain Terra 2. Scopri i dettagli!

Dopo il crollo di UST e LUNA, Do Kwon e la community di Terra hanno elaborato e approvato un piano per ricostruire una blockchain e risarcire gli holder di UST e LUNA. I vecchi LUNA e UST saranno chiamati LUNA Classic (LUNC) e UST Classic (USTC), il nuovo token manterrà il nome LUNA. Trovi i dettagli sull’airdrop in questo articolo.

Airdrop di LUNA 2.0 su Young Platform

Questo airdrop è di complessa gestione tecnica, per questo Young Platform prevede di supportare l’airdrop di LUNA solo nel prossimo futuro. Questo significa che la distribuzione dei nuovi token agli utenti di Young Platform non avverrà contemporaneamente a quella ufficiale. Non appena saranno disponibili ulteriori dettagli, verranno comunicate tutte le istruzioni per partecipare all’airdrop di LUNA 2.0

ATTENZIONE: per facilitare tutte le operazioni di gestione inerenti all’airdrop di LUNA 2.0, dalle ore 18.00 del 26 Maggio 2022 sono bloccati i prelievi e i depositi di LUNA fino a data da destinarsi e conseguente comunicazione.

Arriva Terra 2, scopri come funziona l’airdrop dei nuovi LUNA

Airdrop di LUNA 2.0 come funziona e come ottenerlo

È ufficiale: la nuova chain Terra 2 uscirà il 28 maggio! Scopri tutto sulla nuova chain voluta da Do Kwon e su come funziona l’airdrop di LUNA 2.0

La proposta di Do Kwon è passata: è in arrivo una nuova Terra. Con il 66% di voti a favore, la community si è espressa a favore della creazione di una nuova chain. I vecchi LUNA saranno chiamati LUNA Classic (LUNC) e la migrazione avverrà il 28 maggio, con un airdrop che cercherà di restituire ai LUNAtics ciò che gli spetta. Scopri tutto sull’uscita di Terra 2, su come funziona l’airdrop di LUNA 2.0, e su come fare per ottenerlo!

Cos’è LUNA 2.0, la nuova chain proposta di Do Kwon

Dopo il crollo di LUNA e UST, la community crypto si è ritrovata in grave difficoltà. Il fondatore di Terra, Do Kwon, ha elaborato una proposta per creare una nuova chain a partire da zero. La proposta in questione, pubblicata sull’Agorà di Terra, ha ricevuto il 66% di voti positivi nonostante alcuni membri della community di Terra si siano espressi contro questa idea.

Nonostante le critiche di alcuni utenti, Do Kwon ha trovato il supporto della maggior parte della community nella creazione di un fork di Terra. Terra 2 non sarà esattamente un “hard fork” come quello di Ethereum dopo l’attacco del 2017. Invece di “resettare” la blockchain a un momento precedente al crollo (il 7 maggio, in questo caso), Do Kwon creerà una nuova blockchain da 0, ma senza la stablecoin algoritmica UST. 

Con questo fork, il fondatore di Terra vuole ricreare la blockchain eliminando il punto debole che ha portato la vecchia chain al collasso, cioè UST. Terra 2 diventerà un ecosistema DeFi forte di tutte le dapp già pronte a essere implementate. 

Come funziona l’airdrop di LUNA 2.0

L’airdrop dei nuovi LUNA sarà graduale e andrà a premiare soprattutto chi deteneva LUNA e UST prima del crollo. Prima di lanciare la nuova chain, gli sviluppatori prenderanno uno snapshot (alle 21:59 ora italiana di giovedì 26 maggio) di tutti i token presenti nella vecchia chain e poi distribuiranno i nuovi LUNA sulla versione aggiornata. I nuovi LUNA ricevuti saranno automaticamente messi in staking.

Il piano di Do Kwon prevede che la nuova chain parta da uno stato “vergine”, quindi dal blocco 0, con una quantità circolante di token pari a 1 miliardo. Come funziona l’airdrop di LUNA 2.0? I nuovi token verranno distribuiti in questo modo:

  • Il 35% dei token iniziali verrà diviso tra tutti i detentori di LUNA prima del crollo. Questo vuol dire che ben 350 milioni dei nuovi LUNA saranno riservati ai LUNAtics che hanno acquistato i token prima del 7 maggio, conservandoli anche durante il crash. I wallet con meno di 10mila LUNA avranno il 30% della loro parte subito, e il 70% sarà restituito gradualmente nel corso di due anni. Le “whale”, invece, avranno condizioni peggiori, e otterranno tutti i LUNA che spettano loro fra quattro anni.
  • Il 15% dei LUNA sarà riservato a chi deteneva aUST (cioè UST bloccati su Anchor Protocol) prima del crollo. In questo caso, però, le whale avranno massimo 500mila LUNA, per dare la precedenza ai piccoli detentori di UST.
  • Il 15% dei token iniziali della nuova chain sarà riservato a chi ha acquistato UST dopo il crollo del 7 maggio.
  • Il 10% dei nuovi LUNA andrà a chi ha acquistato LUNA dopo il crollo, e saranno restituiti gradualmente in un periodo di due anni.
  • Infine, il 30% che rimane finirà nella community pool, per sostenere lo sforzo degli sviluppatori di dapp e assicurare che la nuova chain mantenga il suo valore di ecosistema DeFi.

Il sistema è piuttosto complesso ma Do Kwon pensa che questo sia il modo migliore per risarcire i LUNAtics in maniera equa e per ricreare una rete funzionale ed efficace nel panorama DeFi

Nella proposta, il fondatore di Terra scrive che l’airdrop di LUNA prenderà in considerazione tutti gli asset on-chain (compresi ad esempio i LUNA in staking o quelli presenti su alcuni exchange centralizzati), tranne alcuni specifici a causa di motivi tecnici. Ad esempio, gli UST e LUNA “trasferiti” con un bridge su altre blockchain non potranno essere parte dell’airdrop, a meno che non vengano riportati sulla chain originale (ad esempio sul wallet ufficiale di Terra, Terra Station). Saranno restituiti anche i LUNA bloccati nei protocolli DeFi più conosciuti. Per maggiori informazioni, fai comunque riferimento alla proposta ufficiale di Do Kwon, sempre in costante aggiornamento.

Non solo la community critica il fork di LUNA

Il crollo di LUNA e UST ha ovviamente diviso la community crypto. Nonostante in molti appoggino il fork di Terra, non tutti credono che l’airdrop di LUNA 2.0 sia la soluzione migliore per riparare i danni causati dal collasso. Le critiche, soprattutto su Twitter, abbondano: ma non sono solo gli utenti ad opporsi alla decisione di Do Kwon e del resto della community.

Lido Finance, uno dei protocolli di liquid staking più importanti di Ethereum, ha rifiutato di supportare Terra 2.0. La DAO di Lido ha votato “no” in maniera decisa, con il 95% di voti. Meno del 5% dei partecipanti era favorevole a portare Lido Finance sulla nuova chain di Terra. 

Nonostante Lido Finance avesse un valore bloccato di quasi 10 miliardi di dollari su Terra prima del crollo di LUNA e UST, la DAO ha praticamente bocciato la proposta di Do Kwon. “Ci penseremo dopo il lancio, prima è meglio vedere se Terra 2.0 è un progetto legittimo e supportato dalla community. Al momento ci sono troppi dubbi sulla nuova chain” scrive uno degli utenti contrari a Terra 2.0.

Il 28 maggio sarà una data che entrerà nella storia non solo di Terra, ma di tutto il mondo crypto. L’airdrop basterà a riconquistare il favore del mercato?

L’Ucraina annuncia un Airdrop per chi ha donato crypto

Ucraina annuncia airdrop per donazioni crypto

All’Ucraina arrivano gli aiuti dalla DeFi. Uniswap e Polkadot contribuiscono alla raccolta fondi e il governo promette un airdrop per i suoi sostenitori

Il mondo crypto non si tira indietro per sostenere la resistenza all’occupazione russa. NFT, token, coin: nelle casse del governo ucraino sta confluendo la solidarietà su blockchain. Uniswap ha abilitato una funzione per facilitare le donazioni e Gavin Wood, il fondatore di Polkadot ha elargito 5 milioni in DOT. Per ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro contributo, l’Ucraina annuncia un airdrop. 

Un airdrop per chi ha donato crypto all’Ucraina

Il 2 Marzo 2022 il profilo Twitter ufficiale dell’Ucraina, lo stesso che qualche giorno prima ha invitato a donare criptovalute, annuncia un airdrop: “airdrop confermato. Lo snapshot sarà domani, il 3 marzo, alle 18:00 ora di Kiev (UTC/GMT +2 ore). Ricompense a seguire! Segui le prossime notizie sulla campagna di donazione di crypto dell’Ucraina su @FedorovMykhailo”. Lo snapshot è una fase tipica di ogni airdrop, in questo momento chi decide di elargire premi in crypto, registra tutti coloro che soddisfano i requisiti e che possono partecipare. Questo significa che il 3 Marzo alle 17:00 ora italiana l’Ucraina conteggerà chi ha diritto al premio, è probabile che il requisito per partecipare all’airdrop sia aver fatto una donazione per finanziare il popolo ucraino sotto assedio. Non è ancora chiaro in cosa consista la ricompensa, se un token o un NFT. Aspettiamo aggiornamenti. 

Arrivano gli aiuti dalla DeFi: su Uniswap i token si convertono direttamente in ETH

L’exchange decentralizzato Uniswap ha lanciato una piattaforma che converte direttamente tutti i token ERC-20 in ETH e li manda al governo ucraino in un’unica transazione. Il DEX ha spiegato: “l’indirizzo condiviso dal governo ucraino è in un exchange centralizzato che sembra accettare solo USDT e ETH. Abbiamo costruito questa interfaccia in modo che chiunque voglia donare ma possieda altri token ERC-20 possa farlo con un clic”. Il tutto per venire incontro a chi non ha ETH su Uniswap ma altri token ERC-20 o altcoin. Mykhailo, Vice Primo Ministro dell’Ucraina, ha ringraziato pubblicamente Uniswap per la funzionalità “Donate to Ukraine”, e per aver facilitato così le donazioni.

Gavin Wood dona 5 milioni di dollari in DOT

Il mondo crypto si sta dimostrando molto solidale con il popolo ucraino. Il 27 Febbraio Gavin Wood, fondatore di Polkadot, su Twitter aveva scritto che se il governo ucraino avesse pubblicato un indirizzo Polkadot, avrebbe donato 5 milioni di dollari. La promessa è stata mantenuta! Il profilo dell’Ucraina ha condiviso l’indirizzo Polkadot e presto sono arrivati 298.367 DOT (più di 5 milioni di dollari al momento della scrittura di questo articolo). In totale l’indirizzo Polkadot del governo ucraino ha raccolto più di 7 milioni di dollari. Anche in questo caso Mykhailo ha ringraziato così: “la comunità Crypto continua a sostenere l’Ucraina. Sono grato a @gavofyork che ha fatto una donazione impressionante di $5M da @Polkadot $DOT. Questo contribuirà certamente alla vittoria ucraina, oltre a sostenere il popolo civile. Vinceremo – le persone migliori con noi”.

Fino a questo momento sono stati raccolti dal governo ucraino 3.79038236 BTC e 2.492.834 milioni di dollari in ETH. 

Young supporta l’Airdrop gratuito del token Spark (FLR)

spark

Per tutti i possessori di Ripple, Young Platform distribuirà gratis il token Spark in proporzione al saldo XRP

Young supporterà la distribuzione gratuita del nuovo token Spark (FLR) di Flare Networks a tutti i possessori di Ripple (XRP) su Young Platform e Young Platform Pro.

Distribuzione del token Spark

Young distribuirà il token Spark (FLR) a tutti i possessori di Ripple (XRP) su Young Platform e Young Platform Pro in base al numero dei loro XRP detenuti al 12 dicembre 2020, 00:00 UTC (orario approssimativo).

Deposita o acquista Ripple prima dell’Airdrop del 12 Dicembre per poter essere idoneo a ricevere i nuovi token Spark in proporzione al tuo saldo di XRP.

Il numero dei token Spark che ogni utente riceverà, dipende dalla quantità di XRP e sarà calcolato in base alla seguente formula:

Utente A = Importo di XRP detenuti dall’Utente A al momento dell’Airdrop / Totale XRP detenuti da Young al momento dell’Airdrop * Totale SPARK ricevuti da Young per l’Airdrop

Note importanti

  • I depositi, i prelievi e il trading di Ripple (XRP) saranno sospesi a partire dal giorno 11/12/2020 alle ore 09:00 PM (CET).
  • Dopo questo momento, i Ripple (XRP) che non sono stati depositati, non saranno inclusi nel calcolo della distribuzione.
  • L’orario e il numero di token Spark possono variare in base ai cambiamenti sulla rete di Flare.
  • La distribuzione dei nuovi token Spark è attualmente prevista per la prima metà del 2021 (a discrezione di Flare Networks).
  • Il supporto a questo Airdrop da parte di Young non garantisce il fatto che il token Spark verrà listato sui nostri exchange Young Platform e Young Platform Pro.

Young Team