Secondo Buterin, il Metaverso sta per arrivare ma non come lo intende Meta. Perché il fondatore di Ethereum è scettico?
Vitalik Buterin non le manda a dire! Il fondatore di Ethereum ha dichiarato, su Twitter, il 31 Luglio 2022, che non crede in nessuno dei tentativi, intrapresi da aziende già affermate, di costruire un Metaverso. Buterin si è espresso, rispondendo ad un tweet di Dean Eigenmann, un giovane sviluppatore di smart contract su blockchain. La dichiarazione riguardava il concetto di Metaverso. Eigenmann ha infatti dichiarato di sostenere l’idea astratta di Metaverso, ma di essere convinto che la transizione delle persone nel “mondo virtuale” non avverà, secondo lui, attraverso le modalità in cui le aziende tradizionali la stanno promuovendo.
Vitalik Buterin d’accordo con le affermazioni del developer, ha aggiunto che le aziende tech già affermate che ora stanno cercando di creare il proprio metaverso, come per esempio Facebook con Meta, non andranno da nessuna parte! Il Metaverso, viene generalmente descritto ed immaginato come un mondo online 3D incentrato sulla condivisione sociale, che potrà affermarsi grazie all’utilizzo di tecnologie innovative come la realtà virtuale e la realtà aumentata. Ma secondo Vitalik è ad oggi impossibile immaginare i casi d’uso e prevedere i problemi che i metaversi dovranno risolvere. Parafrasando la tesi di Buterin, ogni tentativo di costruire un Metaverso oggi è un passo nel buio e pura sperimentazione, e come accade con le novità, il rischio di fallimento è alto.
Le iniziative di Meta e il tema della decentralizzazione
Meta, che sta attraversando uno dei momenti più difficili dalla sua nascita registrando, per la prima volta nella sua storia, un calo degli utili del 36% nell’ultimo anno, sta comunque continuando a sviluppare nuovi software, con l’obiettivo di garantire agli utenti un’esperienza completamente immersiva. Meta Horizon World per esempio, è il primo embrione del metaverso di Facebook. Al momento si presenta come un videogioco/social network in realtà virtuale nel quale gli utenti possono creare i loro mondi personalizzati. L’ex Facebook sta anche lavorando ad un nuovo prodotto fisico che faciliterà l’interazione con il Metaverso: i Meta smart glasses. Con questi occhiali “intelligenti” che dovrebbero uscire entro il 2024, sarà possibile registrare video e interagire con il mondo virtuale attraverso le tecnologie della realtà virtuale e aumentata. Le critiche mosse da Vitalik però vertono sul tema della centralizzazione. Secondo il fondatore di Ethereum infatti è proprio la natura stessa di aziende come Facebook e Microsoft a stridere se messa in relazione con il concetto di Metaverso. La forte centralizzazione di queste compagnie non si sposa per nulla con le idee di fondo di questi mondi virtuali, e più in generale del Web3, quali la proprietà digitale e la totale decentralizzazione dei protocolli. Per Vitalik Buterin il metaverso di Facebook non ha futuro proprio perché non sarà su blockchain.
Una alleanza per il Metaverso decentralizzato: nasce l’OMA3
Per riflettere sul tema della decentralizzazione del Metaverso, è nata l’Open Metaverse Alliance, un’organizzazione decentralizzata composta dai maggiori player del settore. L’OMA3 è una DAO che opera come un consorzio. La DAO è guidata da principi di inclusività, trasparenza e decentralizzazione e si basa sull’importante concetto dell’interoperabilità in tempo reale. Per interoperabilità si intende la possibilità di interagire con più protocolli contemporaneamente e agevolmente in un sistema in cui la proprietà digitale è universalmente riconosciuta. Mettiamo caso di detenere, per esempio, un avatar su The Sandbox; in un sistema in cui è garantita l’interoperabilità risulteremo proprietari di quell’avatar in qualsiasi Metaverso ci troviamo.
Tra i membri dell’organizzazione troviamo realtà ormai affermate nel mondo Web3 come: The Sandbox, Animoca Brands, Alien World e Decentraland. OMA3 è quindi un organo che verifica e promuove la decentralizzazione dei metaversi, con il fine di creare un universo Web3 unificato, in cui la proprietà di asset digitali (come per esempio gli NFT) sia universalmente riconosciuta e controllata dagli utenti. All’opposto di questa visione si pone Meta, il metaverso di Facebook, con il suo accentramento di risorse, dati e piattaforme. Il lavoro orientato alla decentralizzazione dell’OMA3, potrebbe evitare il fallimento del concetto di “metaverso”, così come prospettato da Vitalik Buterin. Il futuro del Metaverso si giocherà su una caratteristica: blockchain sì o no?