Calendario Borsa Italiana: orari di apertura e chiusure programmate per il 2023

Palazzo Borsa Italiana

Il calendario 2023 di Borsa Italiana: tutti gli orari di apertura e le chiusure programmate da Piazza Affari

Il calendario di Borsa Italiana 2023, gli orari di apertura e le sue chiusure programmate vengono costantemente monitorati da tutti coloro che vogliono tenersi aggiornati sull’azionario tricolore e sull’andamento degli scambi. 

Piazza Affari, uno dei mercati finanziari più antichi e significativi al mondo, rappresenta il cuore pulsante dell’economia italiana. Le sue aperture e chiusure giornaliere segnano l’inizio e la fine delle frenetiche sessioni di negoziazione.

Conoscere il calendario di Borsa Italiana, gli orari e le chiusure di quest’ultima è dunque mandatorio per chi investe sulla piazza milanese, ma anche per chi segue semplicemente gli scambi sull’azionario. 

Calendario Borsa Italiana 2023: chiusure e festività

Come di consueto, anche nel 2023 Borsa Italiana rimane chiusa tutti i sabati e le domeniche. Per l’anno corrente, le ulteriori giornate di chiusura dei mercati organizzati e gestiti da Piazza Affari a prescindere dagli orari sono le seguenti: 

  • venerdì 7 aprile (Venerdì Santo) e lunedì 10 aprile (Lunedì dell’Angelo);
  • lunedì 1 maggio (Festa dei lavoratori);
  • martedì 15 agosto (Festa dell’Assunzione);
  • lunedì 25 (Natale) e martedì 26 dicembre (Festa S. Stefano).

Nelle seguenti giornate, invece, a rimanere chiuso è il segmento After Hours di Borsa Italiana, stando al calendario pubblicato sul sito ufficiale della piazza milanese: 

  • Gennaio: lunedì 2, martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6;
  • Aprile: giovedì 6, lunedì 24 e martedì 25;
  • Giugno: venerdì 2;
  • Luglio: lunedì 31;
  • Agosto: martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4, lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11, lunedì 14, mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18, lunedì 21, martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24, venerdì 25, lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31;
  • Settembre: venerdì 1;
  • Novembre: mercoledì 1;
  • Dicembre: giovedì 7, venerdì 8, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29.

Nonostante sembrino due settori completamente distanti, l’azionario e le criptovalute sono state a lungo studiate insieme. Negli ultimi tempi infatti è stata spesso portata a galla una correlazione fra il Bitcoin e l’equity, che tuttavia pare aver toccato i minimi di due anni secondo un report del Digital Gold Institute. Quest’ultimo ha notato come il BTC sia stato correlato soprattutto con l’azionario tech statunitense mentre oggi si sia svincolato da questa relazione dimostrando di appartenere ad una asset class completamente diversa e non assimilabile a quelle tradizionali. 

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Orari Borsa Italiana 2023

Una volta letto il calendario di Borsa Italiana del 2023 vale la pena di fare un passo avanti e identificare i vari orari di apertura di Piazza Affari. Quest’ultima è infatti composta da diversi mercati. Sull’MTA ad esempio (incluso il segmento Star e quello International) gli orari sono i seguenti: 

  • Asta di apertura: 08:00 – 09:00 (9:00:00 – 9:00:59)
  • Negoziazione continua: 09:00 – 17:30
  • Asta di chiusura: 17:30 – 17:35 (17:35:00 – 17:35:59)
  • Negoziazione al prezzo di asta di chiusura: 17:35 (17:35:00 – 17:35:59) – 17:42

Nel mercato MIV si procede con le modalità di asta e negoziazione continua. Gli orari sono i seguenti: 

  • Asta di apertura: 08.00 – 9.00 (9.00.00 – 9.00.59) 
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.25 
  • Asta di chiusura: 17.25 – 17.30 (17.30.00 – 17.30.59) 

Tenendo sempre a mente il calendario di Borsa Italiana generale, gli orari del mercato MOT sono:

  • Asta di apertura: 08.00 – 09.00 (09.00.00 – 09.00.59)
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.30

Per il mercato SEDEX, poi, la negoziazione continua si svolge secondo l’orario 09.00 – 17.25, mentre per l’ETFPLUS il calendario di ETF indicizzati, ETF strutturati, ETF a gestione attiva e ETC/di cui all’articolo IA.8.2.1, comma 1, lettere da a) a d), del mercato ETFplus, prevede le seguenti fasce: 

  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.25
  • Asta di chiusura: 17.25 – 17.30 (17.30.00 – 17.30.59) 

Le negoziazioni del segmento OICR, si legge nei documenti ufficiali di Borsa Italiana, si svolgono invece negli orari: 

  • 08.00 – 11.00: immissione delle proposte

Infine, per quel che riguarda il mercato IDEM, le negoziazioni dei Futures sull’indice FTSE MIB, dei miniFutures sull’indice FTSE MIB e dei miniFutures sull’indice FTSE 100 si svolgono con asta e negoziazione continua nelle seguenti fasce: 

  • Asta di apertura: 08.30 – 09.00 (9.00.00 – 9.00.59)
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.40.

Le negoziazioni per le opzioni sull’indice FTSE MIB, futures su FTSE MIB Dividend, dividend futures su azioni, futures su azioni, opzioni su azioni, e sul segmento IDEX rispettano la negoziazione continua 09.00 – 17.40. Le negoziazioni per futures su grano duro invece seguono la fascia 14.30 – 17.40 di negoziazione continua. 

Ecco dunque quali sono tutte le caratteristiche, in termini di orari di apertura, chiusure programmate festività del calendario 2023 di Borsa Italiana. 

Le ultime previsioni su Dogecoin: +110% in arrivo grazie a Musk?

loghi di twitter e X con coin Doge

Dogecoin, Elon Musk, Twitter e X: cosa sta succedendo e cosa dicono le ultime previsioni sulla crypto?

Le previsioni su Dogecoin sono tornate a rincorrersi negli ultimi giorni. A scatenarle ancora una volta Elon Musk, dopo il rebranding che ha ufficialmente cambiato il nome di Twitter in X. 

Anche il logo del famoso uccellino è stato sostituito, così come i colori predominanti della piattaforma, passati da blu a nero. Ma cosa ha a che vedere tutto questo con Dogecoin e con le previsioni formulate dagli osservatori? Il valore della crypto è finito nuovamente sotto i riflettori.

Dogecoin, previsioni: occhi su Elon Musk

A marzo scorso il fondatore di Tesla ha dato vita a X Corp. divenuta società madre di Twitter e da quel momento sono state poste ufficialmente le basi per il rebranding della piattaforma social. 

Nei piani di Musk la creazione di una everything app, da utilizzare non soltanto come social network ma anche come una piattaforma finanziaria, di pagamenti, che a detta del fondatore potrebbe arrivare ad assorbire “metà del sistema finanziario globale” se regolarizzata a dovere.

Ma perché sulla scia di queste novità si sono sviluppate nuove previsioni su Dogecoin e sul futuro della crypto, già in passato influenzata positivamente dalle decisioni del miliardario? A scatenare una vera e propria ondata di speculazioni è stata la nuova biografia Twitter di Musk, nella quale è comparso dopo il rebranding proprio il simbolo di DOGE (Ɖ) accanto a quello della nuova piattaforma. 

Per alcuni, insomma, la crypto già ripetutamente supportata dal patron di Tesla finirà per essere accettata come metodo di pagamento sull’ormai ex Twitter. Questo potrebbe determinare movimenti di prezzo per ovvi motivi. 

Nella comunità crypto Elon Musk è conosciuto anche come il “DOGEfather” per cui un nuovo endorsement da parte sua potrebbe far avverare le più rosee previsioni su Dogecoin, determinando un incremento del suo valore. Secondo le stime di Akash Girimath,  analista di FXStreet, il prezzo di DOGE potrebbe addirittura dar vita a un rally a tripla cifra percentuale, un +110%

Ovviamente, quelle descritte sono soltanto delle speculazioni e come sempre non è dato sapere se le previsioni su Dogecoin si avvereranno o meno. Sarà il tempo a confermare o smentire quanto immaginato dopo le decisioni di Musk.

Riunione BCE luglio: nuovo rialzo tassi. Cosa è successo?

Tutte le novità partorite dalla riunione BCE di luglio 2023: i tassi salgono ancora

La riunione BCE di luglio sotto i riflettori. L’istituto di Christine Lagarde ha scelto di alzare nuovamente i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base, confermando così le previsioni di analisti e osservatori. 

La decisione era stata attesa non soltanto dal mercato ma anche dai meno esperti, viste le enormi ripercussioni che le scelte di Francoforte possono avere sui portafogli dei cittadini dell’Eurozona (al seguente link il calendario completo dei prossimi meeting 2023 e 2024 per tenersi sempre aggiornati). 

Il rialzo dei tassi, dunque, non ha sorpreso, ma ad attirare l’attenzione sono state le motivazioni dietro questa scelta e le eventuali indicazioni riguardanti il futuro della politica monetaria dell’Eurozona.

Riunione BCE, luglio 2023: tutte le decisioni


I tassi di interesse sono saliti ancora. È questa la decisione più importante presa oggi dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea. Aumentare il costo del denaro avrà nuove ripercussioni sui cittadini dell’Eurozona, che dovranno sostenere ancora una volta costi in salita.

L’inflazione, si legge nel comunicato pubblicato alle 14:15, sta scendendo ma è ancora lontana dall’obiettivo e lo sarà ancora a lungo. Per questo tutti e tre i tassi di riferimento della BCE sono stati alzati nell’odierna riunione.

“Gli andamenti osservati dopo l’ultima riunione confermano l’aspettativa che l’inflazione si ridurrà ulteriormente nel resto dell’anno, ma si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo”.

La BCE ha comunque notato che i precedenti rialzi dei tassi hanno inasprito notevolmente le condizioni di finanziamento e hanno di conseguenza frenato la domanda. Questo, in teoria, dovrebbe contribuire a riportare l’inflazione verso l’obiettivo.

Il passaggio chiave del comunicato partorito dalla riunione BCE di luglio è risultato il seguente:

“Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”.

Non si escludono, dunque, ulteriori rialzi dei tassi di interesse per il 2023. Per il momento, comunque, la situazione è la seguente:

  • Tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali: 4,25%
  • Tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale: 4,5%
  • Tassi sui depositi: 3,75%

Il rialzo entrerà in vigore a partire dal prossimo 2 agosto.

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Le previsioni pre-riunione

Dal mese di luglio 2022 l’istituto centrale ha rivisto al rialzo i tassi di interesse per ben 8 volte. L’inflazione dell’Eurozona, nel frattempo, è notevolmente scesa dal 10,6% di ottobre scorso al 5,5% di giugno, ma per Francoforte essa continuerà a rimanere elevata ancora per molto tempo, ben oltre il target del 2%. Una view, questa, alla base delle stime formulate dagli esperti alla vigilia del meeting. 

Un sondaggio condotto da Reuters aveva cercato di riassumere le posizioni dominanti degli analisti sull’incontro estivo dell’istituto. Ebbene, secondo le previsioni di tutti i partecipanti, la riunione BCE di luglio avrebbe partorito proprio un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Alcuni degli economisti, tra l’altro, si erano detti convinti di rialzi ulteriori per settembre.

Bas van Geffen, senior macro strategist at Rabobank, aveva parlato di “decisioni quasi scontate” riferendosi alla riunione di luglio. “La domanda è se dovranno alzare a settembre oppure no”. Per l’esperto, la comunicazione sarà fondamentale anche nei prossimi mesi.

Della riunione di luglio si era parlato anche in India, dove in occasione di un incontro dei ministri delle finanze del G20, il presidente della banca centrale tedesca Joachim Nagel aveva ribadito le previsioni dominanti parlando di un rialzo tassi di 25 punti base.

“La sfida che vedo è ancora sul lato dell’inflazione. Penso che dobbiamo fare il nostro lavoro qui”.

Le previsioni degli analisti, dunque, sono state confermate dalla riunione BCE di luglio. Ma la domanda rimane: quando verrà scritta la parola fine sull’imponente stretta alla politica monetaria dell’Eurozona? In altra parole, quando torneranno a scendere i tassi di interesse? 

Riunione Fed: tutte le cose da sapere sul meeting di luglio

Le news sul FOMC fanno ripartire il mercato crypto

Nella riunione FED di luglio 2023 i tassi di interesse ai massimi di 22 anni

La riunione FED di luglio 2023 si è conclusa e i tassi di interesse sono risultati ancora una volta protagonisti. Come da previsioni, il costo del denaro è stato nuovamente rivisto dall’istituto di politica monetaria. 

Questa però non è stata l’unica decisione attenzionata dagli analisti e dal mercato, che continueranno a monitorare la comunicazione e le decisioni del FOMC (al seguente link il calendario completo di tutti i prossimi meeting). 

Oggi, tra l’altro, sarà anche il giorno della riunione BCE, sulla quale le attese non si sono mostrate molto differenti rispetto a quelle della Fed.

Riunione Fed luglio 2023: tassi ai massimi di 22 anni

L’istituto di Jerome Powell non ha lasciato spazio a dubbi o interpretazioni confermando senza troppi giri di parole le previsioni degli analisti sulla riunione FED di luglio. I tassi di interesse sono stati infatti alzati di altri 25 punti base.

Dopo la pausa di giugno, dunque, il costo del denaro è così balzato ai massimi di 22 anni, in un range compreso fra il 5,25% e il 5,5%, con una decisione del tutto unanime da parte del FOMC. 

“Per cominciare, vogliamo una crescita moderata; vogliamo che l’offerta e la domanda siano più bilanciate in tutta l’economia, incluso in particolare il mercato del lavoro. Vogliamo vedere l’inflazione”.

Nonostante gli sforzi abbiano iniziato a produrre qualche risultato sui prezzi al consumo, ha ribadito Powell, l’inflazione rimane distante dall’obiettivo del 2%. Proprio questo potrebbe giustificare ulteriori rialzi da qui alla fine dell’anno.

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Altri rialzi in arrivo? 

La stessa determinazione nel rialzare i tassi di interesse non è stata percepita sul futuro della politica monetaria. In altre parole dalla riunione FED di luglio non è emersa una chiara indicazione sul termine della violenta stretta monetaria in corso.

Il FOMC si è detto pronto a monitorare con attenzione le conseguenze dei rialzi dei tassi di interesse già decisi per determinare ulteriori future strette. Nessuna previsione di lungo termine dunque: le decisioni saranno prese di volta in volta, riunione dopo riunione. Il fine ultimo della FED rimane d’altronde sempre lo stesso: riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. 

Riunione Fed, luglio 2023: le previsioni 

Tra gli analisti che, alla vigilia del meeting, avevano scelto di formulare le proprie previsioni sicuramente quelli di ING. Le loro stime avevano parlato chiaro mettendo nel mirino un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Alla base di queste previsioni sicuramente l’andamento dell’inflazione, certo più moderato ma distante dal target. 

Anche un sondaggio condotto da Reuters aveva chiarito le posizioni degli esperti sulla riunione FED di luglio: tutti i 116 economisti ascoltati avevano dato per scontato un nuovo rialzo di 25 pb. 

Prima del meeting di luglio, alcuni avevano addirittura iniziato a pensare ai futuri tagli dei costo del denaro. Le dichiarazioni e le decisioni prese nella riunione FED di luglio però hanno reso questo scenario ancor più distante nel tempo.