I 10 principali marketplace dove comprare NFT 

Dove comprare NFT: i 10 principali marketplace di digital art

Dove si comprano gli NFT? Questa lista ti guida alla scoperta dei 10 principali marketplace per token non fungibili!

Conoscere come e dove comprare NFT è fondamentale soprattutto per chi è alle prime armi. Per acquistarli bisogna accedere, virtualmente, a dei “negozi” appositi chiamati  marketplace. Se hai fatto le tue ricerche e sei pronto a comprare il tuo primo NFT puoi trovare una guida all’acquisto a questo link, mentre procedendo con la lettura di questo articolo  potrai trovare la lista dei marketplace più utilizzati. Le piattaforme di questa lista sono dei rivenditori secondari ovvero propongono token messi in vendita da altri utenti e non direttamente dai creatori. Tuttavia nella maggior parte dei casi offrono anche degli strumenti per creare e vendere NFT

Se invece vuoi comprare le opere direttamente dagli artisti o dai progetti che le realizzano, lo puoi fare dai loro siti internet. Anche i metaversi come Decentraland e The Sandbox mettono in vendita i token che creano direttamente. 

I marketplace non sono tutti uguali, ognuno si distingue dall’altro innanzitutto per il tipo di blockchain che supporta: quella di Tezos ad esempio ha la fama di ospitare gli artisti più indie del panorama, mentre su Flow puoi trovare token per i videogiochi crypto o quelli a tema sportivo. Queste piattaforme si differenziano anche per il settore di riferimento (gaming, digital art, PFP…) e il “livello” di decentralizzazione sulla base della presenza di DAO. Ecco allora i 10 principali marketplace dove comprare NFT!

1. OpenSea

OpenSea è il marketplace più famoso del settore. Le vendite sulla piattaforma al momento della scrittura dell’articolo, hanno un volume di 35 miliardi di dollari. OpenSea è l’Amazon dei token non fungibili, un gigantesco e-commerce dove  comprare NFT diversi, per tipologia, stile e argomento. Ci puoi trovare collezioni PFP, item per i videogiochi play-to-earn, collectible e digital art. Su questa piattaforma c’è un grande spazio anche per i token non fungibili musicali e i domini NFT. Questo marketplace ha un’anima pop, vuole infatti portare la tecnologia dei token non fungibili al grande pubblico essendo il più possibile a misura di utente. OpenSea è stato fondato nel 2017 da Devin Finzer e Alex Atallah, affascinati dal successo dei CryptoKitties e dal movimento che gli NFT hanno suscitato all’interno delle community crypto. 

In questo marketplace ci sono non fungible token costruiti su Arbitrum, Ethereum, Klaytn, Polygon, Optimism e Solana. Come metodo di pagamento puoi utilizzare ETH, WETH e MATIC, APE e SOL. Per comprare NFT ti servirà dunque un crypto wallet, in alcuni casi tuttavia puoi utilizzare anche le carte di credito (e le monete fiat). Scegliendo un crypto wallet, assicurati che supporti la blockchain su cui intendi acquistarli. OpenSea consiglia di utilizzare Metamask per le transazioni in ETH e Phantom per quelle su Solana. Si possono comprare NFT anche tramite la funzione “buy now” (acquisto immediato) oppure tramite aste o offerte. Nel processo di acquisto, potresti vedere un importo maggiore rispetto a quello presentato all’inizio, la differenza è composta dalle gas fee ovvero le commissioni necessarie ad effettuare transazioni sulla blockchain.  

2. Blur 

Un’altra piattaforma dove comprare NFT è Blur, che si sta imponendo come vero competitor di OpenSea, tanto da poter vantare di essere l’unico marketplace ad aver superato i volumi del colosso. Ha generato circa 2,5 miliardi di dollari di volumi da quando è stato lanciato, il 19 Ottobre 2022. La rapida ascesa della piattaforma è stata possibile grazie a due strategie: l’airdrop della sua crypto (BLUR) e la decisione di non imporre il pagamento delle royalty. 

Questo marketplace funziona in modo molto simile ad Opensea ed è apprezzato dagli utenti per via della sua semplicità e della velocità con la quale vengono elaborati gli acquisti e le vendite. La piattaforma ha già annunciato la seconda tranche di airdrop per gli utenti più attivi, perciò il picco dei volumi delle transazioni dell’ultimo periodo potrebbe essere influenzato dalla nuova distribuzione gratuita di token in arrivo

3. X2Y2

Tra i più utilizzati marketplace dove comprare NFT troviamo X2Y2, con un volume di 953 milioni di dollari. Come nel caso di OpenSea, anche X2Y2 è una piattaforma che ha un’offerta ampia di token non fungibili. Puoi trovarci davvero di tutto! Per acquistare  sul marketplace si utilizza WETH, il token ERC-20 chiamato Wrapped Ether. Un WETH è equivalente a un ETH, i Wrapped Ether vengono usati per “ridurre il costo del gas e per rendere l’intero processo di acquisto semplice, rapido e sicuro”. X2Y2 ha anche un omonimo utility token che viene distribuito a venditori e acquirenti per ogni acquisto e fornisce dei vantaggi. Mettendo in staking $X2Y2 ad esempio puoi ricevere degli sconti sulle commissioni per gli acquisti. 

Per i più esperti: nella sezione “NFT Loan” della piattaforma, si possono anche utilizzare i token non fungibili di alcune collezioni di successo come collaterale per ricevere prestiti in ETH.

4. Magic Eden

Magic Eden è un marketplace dove comprare NFT su Ethereum, Solana, Polygon e Bitcoin disponibile anche in versione app (android e iOS). Si hai capito bene, Bitcoin! Magic Eden è il primo ad aver integrato le inscription, una forma di token non fungibili costruiti sul network di BTC. Questa piattaforma ha raggiunto un volume di 2 miliardi di dollari e propone più di 8.000 collezioni di token non fungibili. Tra queste ci sono anche alcuni dei migliori progetti su Solana come y00ts, Critters Cult, DeGods. Il progetto è stato fondato da quattro amici uniti da diverse esperienze lavorative nel settore crypto e DeFi: Sidney Zhang, Jack Lu, Zhuoxun Yin e Zhuojie Zhou. Per i fondatori il nome del marketplace vuole ricordare un giardino pieno di infinite possibilità proprio come l’Eden.. Magic Eden ha un approccio community driven ed è gestito da una DAO, MagicDAO, a cui partecipano i proprietari dei Magic Ticket, degli NFT in 30.000 copie. 

5. Rarible

Rarible, dal volume di 301,18 milioni di dollari, propone NFT sviluppati su Ethereum, Solana, Tezos, Immutable X, Flow e Polygon. Si tratta di un marketplace multichain, anche in questo caso l’offerta di token non fungibili è ampia e diversificata. Questa applicazione decentralizzata collabora con Rarity Sniper, un tool che valuta e classifica gli NFT PFP sulla base della loro rarità. Questa funzionalità è particolarmente utile perché la rarità è uno dei principali aspetti che si considerano quando si sceglie un NFT da comprare. Prendendo una singola opera il tool controlla “la natura e la quantità dei tratti del token e automaticamente li compara agli altri della stessa collezione, calcolando la sua posizione in classifica”. Su questa piattaforma puoi usare la “rarità” anche come filtro nel menù a tendina. Questa funzione è disponibile al momento per tutte le collezioni PFP basate su Ethereum. Inoltre su Rarible, come in un vero e proprio social network, si possono esplorare i profili dei collezionisti e tutti i loro token (nella sezione “Users”). 

Un’altra funzione interessante è il Multi-Wallet Profile che permette di gestire in un solo account non fungible token costruiti su diverse chain. Il Multi-Wallet Profile supporta 20 crypto wallet collegati a tutte le blockchain disponibili. Comprando NFT si riceve una quota di RARI, il token di governance del protocollo che fornisce a diverse blockchain infrastrutture per costruire progetti NFT. 

6. LooksRare

Nella lista delle piattaforme dove comprare NFT anche LooksRare, un marketplace che ricorda le dinamiche del play-to-earn. Chi acquista e vende NFT e partecipa alle attività della piattaforma riceve infatti delle ricompense nel token LOOKS. La piattaforma ha generato un volume di 1,65 miliardi di dollari e accetta come pagamenti ETH e WETH. 

Per il tuo shopping di NFT assicurati di avere gli ETH che ti servono, come puoi vedere la maggior parte dei marketplace. Controlla il prezzo in tempo reale o attiva un acquisto ricorrente per avere ETH sempre a disposizione.

Scopri Young Platform

7. SuperRare

Dove comprare NFT artistici? Proseguendo la lista dei 10 principali marketplace, ci imbattiamo in SuperRare con un volume di 236,15 milioni di dollari! Se sei appasionat* d’arte e ti stai chiedendo quale NFT marketplace scegliere, SuperRare potrebbe fare al caso tuo. Questa applicazione decentralizzata è costruita come una vera e propria galleria di digital art, ci sono esposizioni tematiche e focus sugli artisti del momento come FEWOCiOUS, Otherworld con il motto “dark art with bright colors” o DirtyRobot (Daniel Isle) l’illustratore che ha dato vita a RENGA NFT. SuperRare dal punto di vista tecnico è un peer-to-peer marketplace su Ethereum e ha un suo token: RARE. Questo viene definito un “curation token” perché gli holder possono curare le esposizioni e le scelte artistiche del marketplace tramite delle votazioni. Questo marketplace è anche la casa di molti artisti NFT italiani, uno dei più famosi è Giuseppe Lo Schiavo, che ha venduto sulla piattaforma la sua opera più apprezzata, Tecnogenica per 15,9 ETH. 

Su questo marketplace gli NFT si comprano in Ether e le commissioni delle vendite sono fisse al 3% (per gli acquirenti). 

8. Objkt

Sulla blockchain di Tezos c’è Objkt, il marketplace che punta alla sostenibilità. Qui i token non fungibili sono chiamati “Clean NFT” perché la blockchain su cui sono costruiti è molto attenta al suo impatto ambientale. Objkt ha una roadmap serrata che cerca di rispettare i desideri della community. Questa propone delle iniziative per migliorare la piattaforma ad esempio “separare gli NFT in categorie tra PFP, arte e hot collection” o ancora “accettare offerte fatte solo da account verificati”. Ogni giorno l’NFT marketplace propone ai suoi utenti la “Daily Curation”, una selezione delle opere d’arte digitali più interessanti del momento.

9. KnownOrigin

Anche KnowOrigin, un’applicazione decentralizzata costruita su Ethereum, è un perfetto marketplace dove comprare NFT di digital art, grazie alla sua accurata selezione. Il progetto è costruito su Ethereum e ha un volume di 7,81 milioni di dollari. Sulla piattaforma sono esposti più di 1.000 artisti e più di 11.000 opere, il marketplace ha l’obiettivo di facilitare agli artisti l’esperienza del Web3: “KnowOrigin è una piattaforma artist-driven che rende facile per i creator digitali creare, esporre e vendere le opere d’arte che producono”. In quest’ottica il prezzo di un NFT in prima vendita viene distribuito all’85% all’artista che l’ha realizzato e il 15% alla piattaforma (per le commissioni). 

10. Nifty Gateway

Concludiamo la lista delle piattaforme dove comprare NFT con Nifty Gateway. La mission del progetto è chiara: rendere i token non fungibili accessibili a tutti, dai principianti ai collezionisti esperti. Il marketplace è una “custodial platform” questo significa che le opere d’arte digitali sono custodite in un wallet assicurato da Gemini. In pratica se perdi le credenziali del tuo account può essere facilmente recuperato dalla piattaforma stessa, in questo senso i rischi sono minimi. Qui puoi comprare NFT sia in crypto (ETH) che in moneta fiat: “la natura custodial di Nifty Gateway consente di effettuare movimenti senza dover elaborare una transazione sulla blockchain, il che significa che non ci sono spese per il gas, risparmiando ai nostri collezionisti un sacco di problemi e di denaro”. Nifty Gateway è disponibile anche per i dispositivi mobile

Se invece non vuoi comprare NFT, ma li vorresti ricevere gratis. Tieni d’occhio tutti gli airdrop con cui i progetti regalano token non fungibili!

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Come scegliere il tuo primo NFT? Guida per principianti

Quale NFT comprare? Guida per principianti

Cosa considerare quando si fa shopping di collectible per la prima volta? Ecco la guida per informarsi su quale NFT comprare!

Sei indecis* su quale NFT comprare? Acquistare un non fungible token può sembrare complicato, ne esistono di diverse tipologie e con scopi, caratteristiche tecniche e prezzi molto differenti. Se sei alle prime armi, puoi seguire questa guida e scoprire quali sono gli aspetti da considerare per acquistare il tuo primo token non fungibile! 

Comprare NFT: non sempre servono i milioni

Per dare un’idea del volume di denaro che circola attorno al mercato dei token non fungibili, basta pensare che un pezzo della serie Rare Pepe, ‘Pepenopolous’, che è stato battuto all’asta per 3,65 milioni di dollari, non rientra nemmeno nella top 10 degli NFT più costosi

I Non Fungible Token  però non sono solo cifre a sei zeri! Viene dunque da chiedersi quale NFT comprare con poche decine di euro, dato che esistono collezioni e opere d’arte su blockchain accessibili a tutti. Per non acquistare alla cieca è buona norma osservare delle semplici regole per fare degli acquisti assennati, ma prima di tutto definisci il tuo budget

Quale NFT comprare? Le 4 domande fondamentali da porsi

Le collezioni di non fungible token sono centinaia di migliaia e decidere quale NFT comprare può diventare una sfida. Di fronte alla singola opera, che può essere un’immagine, un video, un audio e molto altro ancora, ci si può chiedere il ‘chi”, il ‘cosa’, il ‘come’ e il ‘perché’ del suo valore. Le risposte sono spesso da rintracciare nelle pagine e nei siti che presentano il progetto e nei loro canali ufficiali di comunicazione, tieni presente che la community NFT si muove principalmente su Twitter. 

1. Chi ha creato la collezione?

Se sei un potenziale acquirente e ti chiedi quale NFT comprare per dare il via alla tua collezione personale, prima di tutto poni attenzione a chi c’è dietro ai vari progetti che propongono token non fungibili. I token non fungibili possono essere proposti da singoli artisti direttamente sui marketplace più famosi, da collettivi artistici, da brand o da enti di beneficenza. La cosa fondamentale per scegliere quale NFT comprare è interrogarsi sulla serietà e sulla mission di chi vende, a loro andranno i tuoi soldi ed è giusto chiedersi se saranno al sicuro. 

Qualora fossi incuriosit* da un drop di NFT, ovvero a un evento di lancio di una nuova collezione, presta attenzione agli obiettivi di crescita e sviluppo che si sono dati i creatori di quei token non fungibili. Essi saranno in grado di valorizzare l’opera? Come hanno intenzione di rilasciare sul mercato i token? Qual è la loro strategia?

2. Di che tipo di NFT si tratta?

Rispondere al ‘cosa’ vuol dire farsi un’idea chiara sul prodotto che si ha intenzione di comprare. Quale tipo di NFT scegliere? Dinamico, PFP, collectible? In cosa consiste l’opera? Qual è l’identità dell’artista? Ma anche, immaginando di rivenderlo, a quale potenziale mercato o pubblico si rivolge il token non fungibile? 

3. Come e dove si compra questo NFT?

Il “come” illustra il processo di acquisto dell’NFT. I passaggi devono essere descritti in modo semplice e trasparente, senza l’uso di un linguaggio vago o ambiguo. Ciò è cruciale per stabilire ulteriormente l’affidabilità del venditore. Prima di comprare NFT assicurati che quest’ultimo e il marketplace siano affidabili.

4. In cosa consiste il valore dell’NFT?

Se ti stai chiedendo quale NFT comprare è plausibile che ti interessi anche il valore che possiede e quello che potrà acquisire nel tempo. Questo si può misurare sulla base di diversi parametri come l’estetica, l’utilità, il prestigio o la rarità dell’opera. I token non fungibili non sono tutti uguali, può essere utile chiedersi quale sia stata l’idea alla base di una collezione, perché un determinato progetto è degno di essere acquistato rispetto ad altri, quali le sue caratteristiche fondamentali. 

Quale NFT scegliere: ulteriori considerazioni

Una volta ottenute le risposte a queste domande preliminari, ci sono altre questioni da affrontare per informarsi su quale NFT comprare. Se hai intenzione di acquistare un non fungible token per ottenere in futuro un ritorno economico, puoi chiederti se il token in questione è in grado di mantenere o acquistare prestigio sul lungo termine. Non è facile valutare questo aspetto, in quest’ottica tuttavia possono essere considerate la solidità del progetto, la presenza di una roadmap e l’affiatamento della community di riferimento. Ad esempio il Bored Ape Yacht Club ha in programma di realizzare un intero ecosistema (costituito da un Metaverso e un token di governance, ApeCoin) intorno alla sua collezione NFT, proprio per questo l’interesse sulle sue opere è cresciuto esponenzialmente negli anni passati. 

Un’altra caratteristica che potrebbe influire sul valore del token è la connessione ad opere o artefatti fisici. È il caso della collezione The Currency di Damien Hirst che ha associato dei dipinti a dei token non fungibili. È bene inoltre informarsi anche sulla gestione della proprietà dell’opera: una volta acquistata potrà essere rivenduta? Nel caso di NFT Soulbound potrebbe non essere possibile trasferire la proprietà!

Infine per scegliere quale NFT comprare, prendi coscienza del concetto di rarità, molto diffuso nel settore. La maggior parte delle collezioni di token non fungibili sono generate attraverso i meccanismi della Generative Art che combina casualmente elementi più o meno rari, questo implica che all’interno di una stessa collezione ci sono NFT con diversi gradi di rarità. Come si può intuire, la rarità di un token ne alza notevolmente il prezzo. Un esempio famosissimo di come funzioni la rarità è la collezione CryptoPunks, che distingue ogni NFT sul numero di volte che compare un attributo. 


Queste domande e spunti di riflessione ti porteranno a fare acquisti consapevoli e a scegliere la tua prima opera digitale con cognizione di causa. Per arrivare a capire quale NFT comprare è essenziale rimanere aggiornati sui cambiamenti e le novità del mondo NFT, sempre in movimento.

Chi è Beeple? Il programmatore che è diventato un artista NFT milionario

Chi è Beeple? L’artista digitale dell’NFT Everydays

Beeple è un artista digitale conosciuto soprattutto per la sua opera d’arte NFT Everydays, come è iniziata la sua carriera nel mondo crypto? 

Chi è Beeple? Mike Winkelmann all’anagrafe, è uno degli artisti più conosciuti dagli appassionati di NFT. La sua opera più importante, Everydays, è stata venduta all’asta da Christie’s al prezzo di 69 milioni di dollari, facendolo diventare uno degli artisti viventi più pagati. Lui non è un artista convenzionale, e si è interessato alla nuova tecnologia degli NFT fin dalla loro nascita. Scopri allora chi è Beeple, l’NFT artist che ha creato Everydays!

L’insolita formazione di un crypto-artista 

Mike Winkelmann nasce nel 1981 in Wisconsin, negli USA. Dopo aver preso una laurea in Ingegneria Informatica nel 2003, sembra indirizzato verso un lavoro d’ufficio presso qualche azienda di programmazione. 

E invece sceglie per sé un’altra strada: quella dell’arte digitale! Dopo qualche anno passato a perfezionare le sue abilità artistiche, Winkelmann comincia la sua opera Everydays il primo maggio 2007. Scelse il nome d’arte “Beeple”, come il nome di un suo peluche, e iniziò quello che non ancora non sapeva sarebbe diventato il suo capolavoro! Ecco, dunque, chi è Beeple. 

Everydays, il capolavoro NFT di Beeple

Everydays è un collage di disegni: ogni giorno, l’artista ha creato un’opera diversa, costringendosi a rimanere costante nel tempo. Beeple, l’artista digitale NFT di Everydays, è sicuramente una persona eccentrica: “non sono una persona motivata” ha detto in una intervista. “Mi ritengo anzi una persona molto pigra, ma in questo modo ho trovato la convinzione per andare avanti. La forza di questo progetto è che mi costringe ad andare avanti con molta più costanza del normale”. Insomma: Everydays è nato come un antidoto contro la pigrizia!

Ogni giorno Beeple ha migliorato la propria arte digitale, imparando a usare nuovi software e provando nuove linee, delineando il tipico stile distopico e psichedelico. Le sue opere variano da paesaggi surreali, a ritratti sproporzionati di persone famose come Elon Musk, Trump e Biden, a vere e proprie vignette di satira. Nel 2020 Beeple ha cominciato a sperimentare con gli NFT, mettendo in vendita le prime 5000 opere del suo progetto, intitolando la collezione Everydays, the first 5000 days. Il risultato? L’asta tenutasi da Christie’s a Marzo 2021 ha ceduto il token non fungibile dell’opera per ben 69,4 milioni di dollari finendo nella classifica degli NFT più costosi di sempre.

I primi NFT di Beeple tra satira e distopia

Anche se Everydays è l’opera d’arte NFT più famosa di Beeple, la sua esperienza con i non-fungible token comincia a Novembre 2020. Una delle sue prime opere vendute su blockchain era Crossroads, un disegno politico creato in occasione dello scontro elettorale tra Biden e Trump. Questo NFT era dinamico: l’artwork sarebbe cambiato in base al vincitore delle elezioni! L’opera d’arte digitale è stata venduta a 66.666,66 dollari su Nifty Gateways, ed è stata rivenduta poco dopo per 6 milioni di dollari!

Entusiasta dall’ esperienza, Beeple continua a sperimentare con gli NFT e a Dicembre 2020 mette in vendita altre opere. L’asta di fine anno è un successo, e in meno di 5 minuti ha guadagnato 500mila dollari!  

Un artista in erba, gli inizi di Beeple

Ma chi è stato Beeple prima di entrare nel mondo NFT e dell’arte digitale?Un artista classico, armato di pennelli e tela. Nonostante la sua formazione e i suoi inizi nel mondo dell’arte tradizionale, ha sempre detto di non capire nulla di arte o di teoria, e di non essere mai stato ispirato da nessun pittore classico o contemporaneo. 

Beeple considera come suo punto forte e peculiarità il fatto che non abbia preso ispirazione da nessuno. Le sue opere sono psichedeliche e quasi assurde. Chi le guarda si ritrova spesso spaesato e incuriosito dal significato nascosto della sua arte, o semplicemente perso nelle buffe caricature dei personaggi che sceglie di illustrare.

L’artista digitale NFT di Everydays, si è trasformato da surrealista ad avanguardista degli NFT e dell’arte digitale. Adesso è una delle personalità crypto più seguite al mondo ed è famoso anche in settori più mainstream. Il suo progetto Everydays continua senza sosta, e puoi seguirlo direttamente sul suo sito ufficiale.

Beeple è un artista in continua evoluzione

Ma chi è Beeple oggi? Non più “soltanto” un artista NFT. Nonostante sia riuscito ad arrivare al successo, l’autore di Everydays non ha smesso di assumere il suo antidoto contro la pigrizia. Nell’ultimo periodo, mentre continuava a produrre quotidianamente le sue “solite” opere d’arte, ha lanciato altri progetti di successo.

Durante il 2021 l’artista ha esposto per la prima volta dal vivo la sua prima scultura al museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. L’obiettivo di quest’opera, intitolata HUMAN ONE, era rappresentare i modi in cui le nuove tecnologie, in particolare i social network, influenzano il genere umano. Il successo è continuato in altri musei e gallerie del mondo come il Bass Museum of Art di Miami o la Jack Hanley Gallery di New York.

A Marzo poi Mike Winkelmann, in arte Beeple, ha inaugurato i suoi Studios a Charleston (Ohio). Beeple Studio è uno spazio dedicato agli artisti emergenti. Una galleria d’arte situata in una vastissima area industriale di 50mila metri quadrati dove è possibile apprezzare le opere d’arte dell’artista e dei membri della sua community. L’inaugurazione si è tenuta l’11 Marzo nel secondo anniversario della vendita dell’NFT Everydays ed è stata gestita da Christie’s, la casa d’aste che due anni fa ha consentito a Beeple di vendere il token non fungibile.

L’artista ha anche pubblicato un libro, contenente tutte le 5.000 opere della collezione e un’intervista in cui l’artista riflette su se stesso e sulla propria carriera, intitolato “Beeple everyday’s, the first 500 days”.

Chi è Beeple dunque? Non soltanto l’artista di Everydays, ma un eccentrico individuo pioniere dell’NFT art.

10 artisti NFT italiani che forse non conosci

NFT italiani: 10 artisti da conoscere assolutamente

Il Belpaese è da sempre patria d’arte, ma come si posiziona nel settore delle opere digitali? Scopri 10 artisti NFT italiani e le loro creazioni più famose

Conosci i 10 artisti NFT italiani più famosi, che hanno esposto e venduto le loro opere in tutto il mondo? Si sa, l’Italia è la patria dell’arte ed è arrivato il momento di creare vicino al Colosseo e agli Uffizi, uno spazio per gli NFT. Alla nostra professoressa di Arte delle medie probabilmente starà venendo un infartino, eppure la digital art si sta diffondendo nel nostro paese. E del resto all’inizio nemmeno su Van Gogh scommetteva nessuno. 

1. Giuseppe Lo Schiavo

L’opera più famosa di Giuseppe Lo Schiavo è Tecnogenica, venduta su SuperRare per 15,9 Ethereum (ETH). Si tratta di  un cortometraggio che raffigura uno spettacolo teatrale interpretato da umanoidi (robot), un albero e un mammut. Quest’opera racconta l’importanza del dialogo tra natura e tecnologia, tra passato e futuro. La colonna sonora è stata prodotta da un’intelligenza artificiale che si è ispirata alla voce di una cantante lirica. Un’altra opera di Lo Schiavo che ha avuto successo è Robotica, che rappresenta le diverse interazioni tra esseri umani. Prima fra tutti la sinergia: gli uomini sono come un unico organismo che si muove, agisce e sopravvive. Questo video di 58 secondi ha richiesto più di due mesi di produzione, più di 200 computer e più di 2000 frame in 4K. 

2. Catelloo

Nella lista degli artisti NFT italiani più famosi come non citare Catelloo. Le sue opere più note sono: Regards.asimov venduta per 28.000 dollari in ETH e Complecance per 9.9 ETH. Dopo una laurea all’accademia delle belle arti, questo artista ha lavorato per dare forma al suo stile. Oggi il suo tocco si riconosce dal desiderio di nascondere i volti e le espressioni facciali per esprimere emozioni solo attraverso forme, colori e luci.  

3. Giovanni Motta

Tra gli artisti italiani di NFT più famosi troviamo anche Giovanni Motta. Il personaggio chiave del suo lavoro è Jonny Boy, un ragazzino che rappresenta il bambino interiore che c’è in ognuno di noi. Il fanciullino, per dirla alla Pascoli! Motta usa Photoshop e Cinema 4D ma il suo punto di partenza è sempre il disegno. Le opere di Giovanni Motta hanno avuto un notevole successo su Super Rare, un NFT marketplace dedicato agli artisti. L’NFT Metaborg – Fight to survive è stato venduto per 24 ETH (circa 70.000$) mentre Divine Chakra per 13 ETH (circa 60.000$).

4. Hackatao

Hackatao è un progetto artistico di due artisti italiani, un uomo e una donna. Nel loro movimento artistico il focus è sulla collaborazione e le relazioni, lo descrivono come trasparente e partecipativo. Ma soprattutto decentralizzato grazie alla blockchain. L’arte pop del secolo? Per loro è la crypto art.  

Il duo di artisti NFT italiani ha avuto molto successo; la loro opera più famosa BEYOND THE VOID, che si ispira all’arte di Lucio Fontana è stata venduta per 100 ETH (circa 360.000$).   Quest’opera è stata acquistata da Poseidon DAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata che investe nel settore e supporta gli artisti emergenti dal 2015. Una curiosità? L’avatar di Poseidon DAO su SuperRare è una Bored Ape.

5. Annibale Siconolfi

Annibale Siconolfi è un giovane artista e architetto che realizza complesse opere in 3D di città distopiche e paesaggi futuristici. Un mix tra fantascienza e architettura contemporanea. Invece di affidarsi a SuperRare come la maggior parte degli artisti NFT italiani più famosi, Siconolfi vende le sue opere su Nifty Giveaways. Ad oggi l’architetto digitale ha rilasciato quattro diverse collezioni NFT, il cui floor price (il prezzo minimo a cui è possibile acquistarle) è di circa 1 ETH.

6. Giusy Amoroso

Giusy Amoroso è un’artista digitale a tutto tondo. Utilizza infatti tutte le tecnologie esistenti per la scultura digitale e si dedica a rappresentare la natura e i suoi dettagli, in rapporto agli ambienti e alle comunità umane. Un esempio? Exoskeleton – The origin: un NFT che mette in scena la trasformazione del corpo umano in una realtà tecnologica. L’artista digitale, durante il 2022, ha lanciato una collezione NFT su OpenSea: PolyPixos, che raffigura la specie aliena che abita il Polyverse, un universo di fantasia.

7. Skygolpe

Skygolpe da street a digital artist! Si reputa un grande fan dalle criptovalute perché arricchiscono il mondo dell’arte di possibilità completamente nuove. Ha realizzato il suo primo NFT nel 2020 che è andato subito sold out. Skygolpe è uno degli artisti NFT italiani più attivi, ha prodotto nel corso della sua carriera più di 1.000 NFT. Il valore totale di queste opere, secondo il sito cryptoart.io, si aggira attorno ai 5 milioni di dollari. 

8. Fabio Catapano

Fabio Catapano è un artista italiano, originario di Napoli, che vive a Londra. I suoi NFT rappresentano il punto di incontro tra società, tecnologia e natura. Fin da piccolo sperimenta con il digitale, ora per creare i suoi lavori usa sistemi computazionali. 

9. Paola Pinna 

Tra i 10 artisti NFT italiani più famosi c’è anche Paola Pinna, che ha di recente collaborato con Adidas alla produzione di oggetti di digital fashion. L’artista è anche co-fondatrice di Metaeden, una collezione NFT di cortometraggi che raccontano un Metaverso ancora in costruzione. Paola Pinna utilizza un software di modellazione 3D perché è l’unico strumento che, a suo parere, le permette di creare qualsiasi cosa. Senza limiti. Il risultato? Un mix di arte e innovazione, soggetti femminili e atmosfere manga. 

10. Undeadlu 

Undeadlu è il nome d’arte di Lucrezia, classe 1995. Oltre che essere un artista NFT è anche una vera appassionata di criptovalute. Ciò si evince dal soggetto di una delle sue opere più famose Gavin Wood, The King of Cross-Chain. L’NFT raffigura  Gavin Wood, il co-fondatore di Ethereum e di Polkadot, incoronato su un trono.    

Il settore della digital art è ancora nella fase iniziale del suo sviluppo. Tuttavia l’Italia, come spesso accade quando si parla di arte, sta sfornando una serie di talenti che potrebbero diventare i pionieri di questo settore. Ci sono molti artisti NFT italiani da tenere d’occhio, ben di più di quelli citati in questo articolo. Tra di essi spiccano, ad esempio, Anyma e Nino Perrone, due artisti digitali e produttori musicali che creano opere d’arte innovative attraverso l’unione di queste due discipline.

I 10 NFT più costosi di sempre

The most expensive NFT ever sold: all the digital artworks

Quali sono gli NFT più costosi di sempre? Ecco la lista delle opere d’arte crypto da milioni di dollari! 

Ti sei mai chiesto: “quali sono i 10 NFT più costosi di sempre?” Opere d’arte digitali vendute a prezzi da capogiro. Insieme al cubismo di Picasso, lo stile rinascimentale di Botticelli e quello barocco di Rembrandt; i collezionisti e le gallerie del futuro (e del presente) esporranno anche i CryptoPunks e l’arte digitale di Beeple. 

10. CryptoPunk #7804 – 7.56 milioni 

Al decimo posto tra gli NFT più costosi di sempre troviamo un CryptoPunks, il numero 7804, acquistato a Marzo 2021 per 7,5 milioni di dollari (4.200 ETH). Questo Punk è un “Alien”, una categoria decisamente rara, ne esistono solo  9 su 10 mila! Segni distintivi? Occhiali da sole e pipa! 

9. CryptoPunk #3100 – 7.67 milioni

Sono 406 i CryptoPunk che hanno la fascetta stile tennista ma solo uno di loro è un alieno. È proprio il 3100. Immaginate quanto può valere? 

8. CryptoPunk #5577 – 7.7 milioni

Come hai potuto notare i CryptoPunk sono protagonisti della classifica degli NFT più costosi di sempre. Il #5577 è stato acquistato Febbraio 2022 da Robert Leshner, il CEO di Compound, una delle più famose piattaforme di lending (prestiti decentralizzati) della DeFi. L’amministratore delegato del protocollo ha sborsato ben 2.500 ETH per aggiudicarselo.

7. CryptoPunk #4156 – 10.2 milioni

Tutti i CryptoPunk sono unici, ma il numero 4156 spicca per l’interessante storia che riguarda il suo ex-possessore. L’utente, il cui handle Twitter riprende questa successione numerica, è un influencer crypto molto famoso sul social network che fa anche parte del team di sviluppo della nouns DAO. Quando @punk4156 ha venduto l’NFT perché in disaccordo con le politiche sulla copyright di Larva Labs, l’intera community è rimasta di stucco.

6. Tpunk #3442 – 10.5 milioni

Sempre un Punk, anche alla sesta posizione della classifica degli NFT più costosi di sempre. Questa volta però non uno della collezione creata da Larva Labs, bensì un TPunk, un esemplare della raccolta ispirata ai CryptoPunks ma costruita sulla blockchain di Tron. Ad acquistare questo pezzo raro della collezione “derivata” è stato Justin Sun, il fondatore ed ex CEO di TRON, che ha tirato fuori dal suo crypto wallet 120 milioni di TRX.

5. CryptoPunk #7523 – 11.7 milioni

Il Crypto Punk #7523 è stato venduto nel 2021 per 4.700 ETH durante un’asta dedicata alle opere d’arte digitale di Sotheby’s. Un altro “Alien” dotato di orecchini, cappellino e mascherina chirurgica. Forse l’NFT era così ambito per la presenza di questo accessorio molto “al passo coi tempi” nel periodo in cui è stato acquistato.

4. CryptoPunk #5822 – 23.2 milioni 

Medaglia di legno per il CryptoPunk “alieno” che sfoggia la bandana blu. Questo NFT è stato acquistato dal CEO di Chain, Deepak Thapliyal, per la cifra astronomica di 8.000 ETH.

A queste cifre forse i CryptoPunks non sono alla portata di tutti. Ma se ti interessa il settore, ci sono buone notizie: esistono NFT per tutte le tasche. La cosa fondamentale è avere a disposizione Ether (ETH) per gli acquisti, la maggior parte delle collezioni NFT infatti viene scambiata per questa criptovaluta.

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3. Human One di Beeple – 28.9 milioni

Al terzo posto nella classifica degli NFT più costosi di sempre troviamo Human One, una scultura digitale in 3D scolpita dal famoso artista Beeple, che raffigura un astronauta che cammina in una teca di vetro. Gli sfondi sono digitali e le scenografie cambiano a rotazione.

2. Clock di Pak e Julian Assange – 52,7 milioni

La medaglia d’argento va a Pak per la sua opera Clock. Questo NFT è un timer che conta i giorni trascorsi da quando Julian Assange, il co-fondatore di Wikileaks, si trova detenuto nella prigione di Belmarsh (Regno Unito). L’opera d’arte digitale è stata acquistata dalla AssangeDAO, un’organizzazione autonoma e decentralizzata nata con l’obiettivo di combattere per la libertà del fondatore il Wikileaks. 

1. Everydays: the first 5000 Days di Beeple – 69.3 milioni

Quest’opera di Beeple è un collage di 5 mila fotografie del progetto Everyday: una fotografia al giorno da Maggio 2017. Non solo detiene il primato tra gli NFT più costosi di sempre ma è anche un evento “storico” che ha portato per la prima volta i token non fungibili sui media tradizionali. Se n’è parlato ovunque, persino al Saturday Night Live.

Tra gli NFT più costosi di sempre c’è anche il tuo preferito? Il panorama dell’arte digitale è vastissimo e non serve spendere cifre astronomiche per diventare proprietari di un NFT. Ce ne sono per tutte le tasche, oppure puoi sperare che quelli di questa lista diventino più economici. Del resto i prezzi che vedi qui non sono definitivi, è il mercato a stabilirne il valore

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Amazon apre il suo marketplace NFT? 

NFT: Amazon lancia il suo marketplace, tutte le info utili

Amazon ha tutte le carte in regola per portare gli NFT alle masse. Cosa si sa finora del progetto?

Amazon sta per aprire il suo marketplace NFT? È da Gennaio che gira questa voce ma negli ultimi giorni, tra indiscrezioni e una fuga di notizie, il progetto sembra confermato. Il colosso dell’e-commerce è pronto a vendere anche token non fungibili. 

Amazon ed NFT: il marketplace è pronto

Le voci sui progetti primaverili di Amazon sugli NFT sono tornate. L’azienda negli scorsi mesi avrebbe fatto le sue ricerche nel settore andando a scovare le migliori blockchain, startup e sviluppatori di exchange e di videogiochi play-to-earn

Finora non era chiaro se Amazon intendesse aprire marketplace NFT, e diventare quindi un competitor diretto di OpenSea, oppure se volesse usare i token non fungibili in un sistema play-to-earn e di ricompense. Ora che la prima ipotesi è la più probabile, per le piattaforme native del Web3 sarà una bella sfida resistere al flusso di utenti del colosso. 

Cosa si sa finora sul marketplace NFT di Amazon

Secondo quanto riportato da The Big Whale, il marketplace NFT di Amazon sarà pronto il 24 Aprile e inizialmente solo per i cittadini statunitensi. Un portavoce dell’azienda di Jeff Bezos  ha rifiutato di commentare, invece altre due fonti hanno affermato che il lancio avverrà al massimo entro Maggio. 

Amazon è pronta a lanciare il suo marketplace dopo mesi di sviluppo e qualche rimando a causa di “eventi di forza maggiore” come il crollo di FTX.

Gli NFT si potranno comprare direttamente nel sito principale, nella sezione “Amazon Digital Marketplace”. A quanto pare al lancio saranno presenti già quindici collezioni. 

Sulle modalità di pagamento, le informazioni non sono certe. L’ipotesi più accreditata è che gli NFT potranno essere acquistati solo usando un account Amazon e tramite carta di credito

Perché il marketplace NFT di Amazon non è da sottovalutare

Amazon è la quinta azienda al mondo per dimensioni, con una capitalizzazione di mercato di 970 miliardi di dollari. Ha oltre 300 milioni di utenti attivi e il 58% di essi ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, il pubblico perfetto per intercettare l’interesse verso i token non fungibili. 

Nel 2022 il Prime Day ha generato un fatturato di 12 miliardi di dollari, cifra che corrisponde solo alla metà del volume degli scambi dell’intero settore NFT sempre nello stesso anno. 

I dati e le dimensioni della societàsono più grandi di qualsiasi altra azienda Web2 che si sia mai affacciata al settore. 

Amazon potrebbe portare milioni di utenti verso gli NFT il che sarebbe un ottimo risultato. D’altro canto c’è chi ha avanzato delle perplessità sul tema della sicurezza e della consapevolezza degli utenti. Tra i milioni clienti del colosso e-commerce, quanti sono informati sul mondo blockchain? Per acquistare token non fungibili senza rischi, è indispensabile avere un minimo di conoscenza su concetti di base come il funzionamento di un wallet crypto o dell’auto-custodia. Il marketplace NFT di Amazon proporrà anche formazione per i nuovi utenti?

Web3 e domini NFT? Vi sveliamo tutti i segreti

live ama con freename

Preparati per l’AMA (Ask Me Anything) sui domini NFT e Freename. Avremo un ospite speciale!

Preparati per un evento entusiasmante e informativo: l’AMA (Ask Me Anything) sui domini NFT e Freename, con un ospite speciale! Questo Giovedì 2 Marzo alle 18.00, ci riuniremo su Youtube, Twitch e Facebook per una sessione live dedicata al mondo del Web3 e ai domini NFT.

Saranno con noi due figure di spicco nel settore:

  • Davide Vicini, CEO e Co-Founder di Freename, esperto nel campo dei domini NFT e delle innovazioni nel Web3.
  • Andrea Ferrero, CEO e Co-Founder di Young Platform, una mente brillante nel mondo delle criptovalute e delle tecnologie emergenti.

Durante l’evento, affronteremo temi caldi come l’evoluzione del Web3 e l’importanza crescente dei domini NFT nel panorama digitale. Inoltre, ci concentreremo sull’integrazione di Freename su Young Platform. Come già annunciato, questa nuova funzionalità offre vantaggi esclusivi, tra cui uno sconto sui domini Freename per i membri dei Club Young Platform e molti altri benefici.

Questa sarà un’occasione unica per approfondire le ultime tendenze nel settore dei domini NFT e per comprendere meglio come queste tecnologie stanno plasmando il futuro del Web3. Avrai anche l’opportunità di fare domande in diretta, con la regia che raccoglierà e presenterà le vostre curiosità e dubbi sia sui domini NFT che sul Web3 in generale.

Il focus principale sarà sull’integrazione di Freename su Young Platform, esplorando come questa collaborazione può portare valore aggiunto agli utenti e ai membri dei Club. Questa integrazione rappresenta un passo importante verso l’adozione più ampia delle tecnologie blockchain e apre nuove possibilità per gli utenti di Young Platform.

Non perdere questa opportunità di apprendere da esperti del settore e di essere parte di una discussione coinvolgente. Imposta il promemoria per la live da qui e unisciti a noi per scoprire come i domini NFT stanno rivoluzionando il Web3 e come puoi trarre vantaggio da queste nuove tecnologie.

Questo evento rappresenta una fantastica opportunità per tutti coloro che sono interessati a comprendere meglio il rapido sviluppo del Web3 e l’impatto dei domini NFT nel nostro mondo digitale. Che tu sia un esperto di tecnologia, un appassionato di criptovalute o semplicemente curioso di saperne di più, l’AMA offrirà intuizioni preziose e risposte alle domande più pressanti.

Imposta il promemoria per la live da qui:

Bitcoin NFT: cosa sono gli Ordinals? Cambieranno la blockchain per sempre?

I Bitcoin ordinals scompariranno?

Una nuova tecnologia porta gli NFT su Bitcoin e la blockchain si prepara a una rivoluzione. Ecco cosa sono gli Ordinals, con tutti pro e i contro 

Cosa sono gli Ordinals, gli NFT su Bitcoin che in questi giorni hanno scosso il settore dei token non fungibili? Tra Bitcoin ed Ethereum, le due blockchain più grandi ed utilizzate, c’è sempre stata una sostanziale differenza: la presenza di servizi di finanza decentralizzata. Su Ethereum vengono costruite ogni giorno dapp e NFT (Non Fungible Token), Bitcoin invece è rimasta una blockchain “pura” che gestisce trasferimenti di criptovalute. Per questioni tecniche, la DeFi è sempre stata un’esclusiva di Ethereum, ma le cose ora stanno cambiando grazie a un innovativo protocollo. 

Il 21 Gennaio 2023 è stato lanciato Ordinals che consente per la prima volta di creare NFT NFT su Bitcoin, direttamente sulla blockchain. Ma la tecnologia alla base di questo protocollo non si limita al campo dei token non fungibili, ha le potenzialità per rivoluzionare il network per sempre. Cosa che ha suscitato critiche, preoccupazioni ma anche tanto entusiasmo. Dobbiamo salutare Bitcoin come lo conosciamo?

Bitcoin NFT: cosa sono gli Ordinals

Per spiegare in breve cosa sono gli Ordinals si può dire “NFT su Bitcoin”. Nello specifico sono nati grazie all’omonimo protocollo sviluppato da Casey Rodarmor. Si tratta di una nuova modalità per registrare dati che sfrutta l’efficienza degli aggiornamenti SegWit (2017) e Taproot (2021) sul tema dell’archiviazione delle informazioni sui nodi della blockchain. 

Ordinals trascrive dati come immagini, video o testi, sui singoli satoshi (sat), ovvero le unità minime di un Bitcoin (1 BTC è suddiviso in 100.000.000 satoshi). In poche parole i dati multimediali vengono associati a un sat tramite un codice chiamato “ordinal”, creando degli “artefatti digitali” molto simili ai classici NFT. Grazie al sistema di numerazione degli ordinal, ogni sat è sia fungibile, in quanto criptovaluta, che non fungibile. 

Quale sarà l’impatto di questa novità sul prezzo e la dominance di Bitcoin? Monitora in tempo reale il suo valore e il grafico per non perderti i movimenti più importanti.

Segui gli aggiornamenti

Il successo di Ordinals e i primi NFT su Bitcoin

La prima transazione è avvenuta il 14 Dicembre 2022 ma è tra la fine di Gennaio e l’inizio Febbraio che gli NFT su Bitcoin sono esplosi. Ad oggi si contano più di 200.000 Ordinals. Sulla blockchain sono stati registrati ogni genere di meme, emoji, piccoli video, opere d’arte digitali ma anche delle semplici scritte. L’ “inscription” 89228 ad esempio contiene un romantico “Dan + Emma”. 

Il 1° Febbraio la società di mining Luxor ha estratto il blocco di Bitcoin più grande di sempre con un Ordinals chiamato Taproot Wizards basato sul meme “magic internet money”. Il blocco ha una dimensione di 3,96 MB, appena inferiore al limite di 4 MB. Per mintarlo sono stati spesi 209 dollari in commissioni. 

Sono migliori degli NFT su Ethereum?

Gli NFT creati su Bitcoin grazie a Ordinals non sono veri e propri token non fungibili, hanno delle caratteristiche differenti e per questo Rodarmor stesso li chiama “artefatti digitali”.

Un classico NFT su Ethereum registra su blockchain solo il suo ID mentre, per questioni di spazio, i metadati delle opere digitali sono archiviati in un sistema esterno come un IPFS. Gli Ordinals invece sono completamente on-chain e quindi immutabili, mentre i metadati degli NFT ad esempio possono essere modificati per migliorare la qualità delle immagini. In un certo senso possono essere considerati “spezzati” o “incompleti”, a differenza di quelli su BTC che nascono e vivono totalmente sulla blockchain. Inoltre gli artefatti digitali non corrispondono esattamente agli NFT perché non sono predisposti a generare royalty per gli artisti. 

Queste diversità non sono necessariamente miglioramenti rispetto ai token su Ethereum, tuttavia gli Ordinals potrebbero non solo essere un cambiamento radicale per Bitcoin, ma anche un avanzamento tecnico per tutti gli NFT. 

Bitcoin NFT: cosa cambia per la blockchain?

Per molti gli Ordinals sono così speciali perché è la prima volta che Bitcoin viene utilizzato per qualcosa di diverso dalle classiche transazioni peer-to-peer. La blockchain ora contiene un mix di transazioni e di file. È un momento storico per BTC: l’innovazione sta cambiando le attività sulla sua rete che non sono più stabilite soltanto dai pagamenti. 

Il primo effetto del successo degli NFT su Bitcoin è stato il fermento dei movimenti del network. L’uso degli Ordinals ha aumentato vertiginosamente l’utilizzo della rete e portato nuovi utenti. In questo ultimo periodo la blockchain elabora più jpeg che transazioni P2P e anche se le commissioni (fee) sono al di sotto della media, gli Ordinals le hanno fatte salire del 25%. Per la prima volta dopo il fallimento di FTX, la media mensile dei nuovi indirizzi che entrano nella rete ha superato la media annuale.

Ma la vera rivoluzione sta nelle potenzialità tecniche degli Ordinals, grazie al protocollo potranno essere integrati in rete smart contract e rollup che amplierebbero i casi d’uso di Bitcoin. La blockchain di Satoshi Nakamoto potrebbe consolidarsi come network del futuro, diventando competitiva anche nel campo DeFi. 

Pro e contro di portare gli NFT su Bitcoin

Il primo pro di portare gli NFT su Bitcoin è l’aumento dei casi d’uso che porta di conseguenza più persone a utilizzare il network. Gli NFT del resto sono la tecnologia crypto più popolare che ha attirato molti utenti estranei al settore. 

I miner di Bitcoin dovrebbero essere i primi a guardare questa novità con interesse: sul lungo termine il loro lavoro verrà retribuito principalmente con le commissioni di transazione piuttosto che dalle ricompense per i nuovi blocchi. Al momento anche una singola dapp di Ethereum come Uniswap genera più fee dell’intera rete di Bitcoin. In due mesi i miner grazie alle transazioni di Ordinals hanno già guadagnato 600.000$. 

Dall’altro lato c’è chi sostiene che gli NFT su Bitcoin portino solo un’inutile congestione della rete che diventerà sempre più lenta. Gli Ordinals in effetti hanno un impatto sulla dimensione dei blocchi che nell’ultima settimana è passata da una media di 1,5-2 MB a 3,0-3,5 MB. Questa scuola di pensiero vede Bitcoin costruito solo per un unico scopo ovvero concretizzare un sistema di pagamento peer-to-peer. 

Dove comprare e custodire gli Ordinals

Gli Ordinals possono essere custoditi solo su wallet appositi, alcuni hanno come Sparrow, Xverse o Metamask hanno già integrato questa opzione. Non esiste un marketplace per comprarli, gli scambi avvengono allo stesso modo in cui scambiavamo le carte dei Pokemon durante l’intervallo a scuola. Questo implica contattare persone su Discord e fare trasferimenti di denaro non proprio sicuri. Senza una piattaforma gli scambi di NFT su Bitcoin ora sono rischiosi e richiedono precauzioni. 

Insomma cosa sono gli Ordinals se non un modo per rendere la blockchain di Bitcoin più diversificata e creativa? Sebbene ci siano alcune differenze rispetto ai token non fungibili standard, gli NFT su Bitcoin potrebbero aprire nuove opportunità per gli artisti e i collezionisti di tutto il mondo. Alla nuova tecnologia resta da superare la sfida di mantenere il network scalabile e di garantire la sicurezza agli utenti.  Dopo questo successo, gli Ordinals sono arrivati anche su Litecoin.  

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Il mercato NFT di Febbraio: controversie legali e airdrop milionari

Mercato NFT: cos’è successo a Febbraio?

Cosa è successo nel mercato degli NFT a Febbraio? Come mai i volumi di scambio su Ethereum e Polygon sono in crescita?

Il mercato NFT ha cambiato marcia con l’inizio del 2023, stimolato dal parziale recupero del prezzo delle criptovalute. Nelle ultime settimane gli avvenimenti da seguire sono stati tantissimi. È stato lanciato il token dell’NFT marketplace Blur attraverso un airdrop che ha cambiato la vita “economicamente parlando” a tanti collezionisti di token non fungibili. Gli NFT della canzone “B*tch Better Have My Money” di Rihanna sono stati banditi da Opensea e nuove collezioni sono arrivate su Ordinals, la prima piattaforma dedicata ai non fungible token di Bitcoin.

Mercato NFT: tutti i dati di  Febbraio 2023

La ripartenza del mercato NFT sembra procedere senza intoppi, anche se siamo ancora molto lontani dagli all time high (ATH) di inizio 2022 (e probabilmente ci vorrà un bel po’ prima di raggiungerli di nuovo). Su Ethereum il valore totale scambiato ammonta a 1,3 miliardi di dollari, quasi il 100% in più rispetto a Gennaio. 

Al secondo posto della classifica delle blockchain più attive c’è ancora Solana che però deve iniziare a guardarsi le spalle. L’attività sulla rete è diminuita del 40% rispetto al mese scorso, e ha registrato circa 100 milioni di dollari di volumi di scambio. Al terzo posto c’è invece Polygon, che grazie ad uno strabiliante sprint del +315% si avvicina sempre di più a Solana. 

Le vendite migliori del mese

Crypto Punk e Bored Ape si dimostrano, ancora una volta, le collezioni più costose del mercato NFT e troneggiano sulla classifica delle top sales (vendite più onerose). Il Crypto Punks numero #5066 che è stato venduto per 857 ETH, circa 1,4 milioni di dollari, è il non fungible token più caro di questo mese, mentre al secondo posto c’è la Bored Ape #7090 comprata per 1,3 milioni di dollari circa quindici giorni fa. La sorpresa di questo mese è stata la collezione di “spunte non fungibili” NFT Checks, creata dall’artista Jack Butcher, che ha visto il suo prezzo medio schizzare da 0,07 a 1,2 ETH. Non male, eh? Queste opere d’arte digitali si ispirano ai simboli presenti di fianco al nome utente degli account verificati dei social network. 

I Crypto Punks e i DeGods approdano su Bitcoin

Gli NFT su Bitcoin stanno guadagnando sempre più popolarità, tanto da aver attirato l’attenzione di una collezione di non fungible token che risiede su un’altra blockchain. I DeGods, 9.465 NFT che sono diventati famosi su Solana e che si sposteranno su Polygon, popolano ora anche un blocco della rete di Bitcoin. Non si tratta degli stessi token che si trasferiranno sulla rete della crypto MATIC ma dei 535 esemplari della collezione distrutti in occasione del lancio perché rimasti invenduti. Il team dei DeGods ha concesso a questi NFT una seconda vita attraverso l’iscrizione sulla blockchain di Bitcoin grazie ad Ordinals. Ma c’è di più! Con l’aiuto di Nick Hansen, CEO dell’azienda di mining Luxor Technologies, il team dei DeGods è riuscito a registrare tutti i token non fungibili sullo stesso blocco, comprimendo fortemente le immagini. 

Anche degli NFT simili ai Crypto Punks sono approdati su Bitcoin: una nuova collezione di 100 token non fungibili chiamata Ordinal Punks. Solitamente le collezioni che copiano quelle più famose (copycat) non riscuotono molto successo, ma questa volta sembra essere andata diversamente, almeno per ora, tanto che un utente ha deciso di scambiare un CryptoPunk originale (del valore di circa 100.000 dollari) per un Ordinal Punk. 

Nel frattempo, su Litecoin (LTC), che da sempre viene definita la sorella minore di Bitcoin, è entrata nel mercato NFT grazie ad una copia del protocollo per non fungible token nato sulla rete “primogenita”. L’hard fork di Ordinals, creato da uno sviluppatore di Bitcoin Anthony Gurrera, è già attivo ed è pressoché identico a quello su BTC.

Opensea blocca gli NFT della canzone di Rihanna

Opensea ha bloccato gli scambi per la collezione NFT della canzone di Rihanna “B*tch Better Have My Money”. Questi token non fungibili derivano dalla collaborazione tra AnotherBlock e Jamil Pierre, il produttore del famoso brano della cantante. AnotherBlock è un’azienda Web3 che collabora con gli artisti, scrittori e prodotti per trasformare una parte delle royalty derivanti dallo streaming delle loro opere in NFT. Ogni token non fungibile della collezione, in tutto 300, racchiude una piccola percentuale delle royalty sulla traccia che consentono, a chi li possiede, di guadagnare ricompense quando quest’ultima viene riprodotta

Dopo il sold out quasi istantaneo e dopo l’esibizione della cantante al Super Bowl, la collezione è stata bandita da Opensea. Il motivo? Il marketplace non consente di scambiare NFT che “promettono profitti basati sulla proprietà frazionata di token”. Il marketplace ad oggi non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito, vedremo se cambierà idea e consentirà lo scambio di questo tipo di NFT sul suo marketplace in futuro.

Il logo del Bored Apes Kennel Club è stato rubato da Yuga Labs

Le dispute del mercato NFT non finiscono mai e dopo Rihanna è il momento di parlare del logo della collezione “Bored Ape Kennel Club”, i cagnolini delle “scimmie annoiate”. Il marchio, che la collezione utilizza da quando è stata creata, sembra essere stato rubato dal profilo Twitter per aspiranti disegnatori “Easy Drawing Tutorial”. 

Il co-fondatore di Yuga Labs, l’azienda Web3 che ha creato tutte le collezioni NFT del Bored Apes Yacht Club, Greg Solano, ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto e si è messo in contatto con l’autore del logo del Kennel Club (un designer freelancer assunto per l’occasione) e la pagina di disegno amatoriale. Yuga Labs rischia di venire indagata per violazione della proprietà individuale, vedremo se le parti riusciranno a risolvere la questione da soli o avranno bisogno di un tribunale.


Insomma, il mercato NFT trova sempre il modo di far parlare di sé, dalle molteplici controversie legali agli airdrop milionari. Quello che ci interessa però è che i volumi di scambio stanno crescendo, recuperando i cali del bear market.

Blur supera OpenSea in volumi. Diventerà il nuovo top marketplace NFT?

NFT Blur: cosa sta succedendo con OpenSea? Le cose da sapere

Il successo degli NFT di Blur mette a dura prova il colosso OpenSea. Cosa sta succedendo? Ecco tutte le cose da sapere e perché tenere d’occhio la battaglia tra marketplace

Gli NFT di Blur sono già un caso studio. Come può un marketplace attivo da soli pochi mesi superare il colosso del settore? La piattaforma ci è riuscita con due strategie: togliere tutte le royalty dei token non fungibili e lanciare la sua crypto BLUR con un tempismo perfetto. Il marketplace ha attirato moltissimi utenti e la cosa sta facendo tremare il principale competitor che in questi giorni sta cercando di rimediare e non perdere il suo primato. Ecco cosa sta succedendo tra Blur e OpenSea e tutte le cose da sapere sulla battaglia tra marketplace!

Come gli NFT di Blur hanno superato il volume di quelli di OpenSea

Blur è l’ultima novità del mondo “non fungibile”, e sebbene sia in circolazione solo da pochi mesi, è diventato in poco tempo una delle principali piattaforme per lo scambio di token non fungibili. 

Da Dicembre 2022 i volumi del nuovo marketplace sono cresciuti esponenzialmente fino a superare quelli di Opensea: la settimana scorsa la differenza di volumi di scambio tra le due piattaforme è stata enorme. Opensea ha gestito circa il 16% degli scambi del mercato NFT, Blur quasi l’80%. Quanto accaduto può essere motivato dalle due strategie che si sono, soprattutto negli ultimi giorni, dimostrate vincenti. 

La prima riguarda le royalty. Il marketplace ha deciso di non imporre, ai suoi utenti, il pagamento obbligatorio delle royalty, ovvero le commissioni che vengono trattenute dalle vendite di NFT e redistribuite ai creatori delle collezioni e agli artisti. Solitamente oscillano dal 2,5% fino a massimo il 15% del prezzo totale del token. La decisione di togliere il pagamento obbligatorio delle royalty, introdotta per la prima volta da Magic Eden ad Ottobre 2022, incentiva i retailer (rivenditori) rispetto agli artisti che vengono così privati di una parte dei guadagni.

L’ultimo baluardo per i creator, uno dei pochi marketplace a non aver reso le royalty facoltative, era Opensea, che cercava di resistere ai colpi dei concorrenti mantenendole obbligatorie. Si appunto era! Perché da questa settimana, e in teoria per un periodo di tempo limitato, anche Opensea ha eliminato l’obbligo di pagare le commissioni. Riuscirà in questo modo a fermare l’avanzare di Blur?

L’airdrop da capogiro della crypto di Blur

La seconda strategia è stata costruita attorno al lancio di $BLUR, avvenuto sulla blockchain di Ethereum, che ha permesso agli utenti di ricevere in regalo incredibili somme di Ether (di quelle che ti cambiano la vita) in proporzione a quanto avevano utilizzato la piattaforma. L’airdrop della crypto BLUR ha inizialmente premiato attraverso dei punti, chiamati bid e listing point. I primi sono stati distribuiti tenendo conto della quantità di ETH offerti per acquistare NFT su Blur, mentre i secondi al numero di listing (messa in vendita) dei propri token non fungibili sulla piattaforma.

Successivamente sono stati distribuiti a chi aveva ottenuto questi punti, 400 milioni di dollari. La formula matematica che il team del progetto ha utilizzato per dividere il bottino ha tenuto conto dei punti accumulati da ogni utente e della listing loyalty, ovvero la “lealtà” degli utenti al marketplace. Per alcuni utenti l’airdrop è stato da capogiro! I primi tre classificati hanno ricevuto circa 2.900 ETH, al prezzo attuale più di 3,5 milioni di dollari ciascuno.

In seguito dell’imponente airdrop il prezzo della crypto BLUR ha registrato un andamento schizofrenico. È passato dagli 0,46$ del lancio al prezzo attuale di 1,18$ con oscillazioni anche del 40% in poche ore. Ora occupa la 93° posizione della classifica delle crypto per market cap, ed ha una capitalizzazione di mercato di circa 460 milioni di dollari

Ad oggi non è possibile sapere chi sarà il vincitore della battaglia tra marketplace, gli NFT su Blur riusciranno a mantenere il successo di questi giorni o la loro posizione sfumerà? 
Di sicuro i perdenti di questa situazione non sono i marketplace ma i creator e gli artisti: per la competizione sfrenata a chi vende di più delle piattaforme, dovranno lottare per reintrodurre il pagamento obbligatorio delle royalty. E vedere finalmente ricompensato il loro lavoro.