Avalanche (AVAX) acquisterà alcune meme coin nate sulla sua blockchain

Avalanche meme coin: il suo programma di incentivi

L’Avalanche Foundation ha annunciato che acquisterà alcune meme coin per far fede al suo programma di incentivi “Culture Catalyst”.

Le meme coin su Avalanche potrebbero trovare terreno fertile per crescere data la volontà della sua Foundation, un’organizzazione no profit che vigila sullo sviluppo della blockchain, di acquistarne alcune per supportare il suo Culture Catalyst program. Questo programma è stato lanciato l’anno scorso per stimolare l’innovazione e incrementare l’adozione della rete attraverso qualsiasi iniziativa creativa che la tecnologia consente.

Avalanche sta diventando quindi una blockchain a 360 gradi che riesce ad accontentare sia i grandi investitori istituzionali sia chi vuole prendere il mondo crypto “meno seriamente”. Scopri tutto sul programma di incentivi per le meme coin su Avalanche e quali sono i criteri per farne parte.

L’Avalanche Foundation e le meme coin

Anche se il Culture Catalyst program è stato lanciato più di un anno fa l’idea del Avalanche Foundation di acquistare alcune meme coin nate sulla rete è recente. Nel post dall’annuncio, pubblicato alla fine di dicembre 2023, si legge che, secondo il team di sviluppo, le monete ispirate alla cultura e all’umorismo di internet sono i principali rappresentanti dello spirito comune delle crypto community.

Insieme all’annuncio il team ha anche comunicato che le meme coin che intendono far parte della raccolta della Avalanche foundation verranno valutate su alcuni criteri chiave come: il numero di holder e le modalità in cui sono state lanciate. Continua a leggere per scoprire, nel dettaglio, i requisiti che le meme coin su Avalanche devono soddisfare.

I requisiti per accedere al programma

Come si legge nell’articolo pubblicato sul blog dell’Avalanche Foundation i criteri che hanno scelto sono concepiti per valutare che il team, pur impegnandosi nello sviluppo di meme coin, dimostri impegno e correttezza. Ecco i criteri che le meme coin devono soddisfare.

1. Il lancio deve essere equo

Il termine “fair launch” è molto utilizzato nel settore per identificare quei progetti a cui non è possibile accedere in modo anticipato. Ovvero non ci deve essere la possibilità di acquistare token in sede preliminare e, di conseguenza, nessun utente deve ottenere privilegi. Nell’articolo di blog dell’Avalanche Foundation vengono poi elencate le seguenti caratteristiche per determinare l’effettiva sicurezza del token.

  • I creatori dello smart contract devono aver rinunciato alla proprietà del token (ownership);
  • la liquidità iniziale deve essere stata bruciata o adeguatamente bloccata;
  • devono essere stati implementati dei meccanismi di protezione “anti whale”, che limitano la quantità massima di token detenibile;
  • I membri dei team di sviluppo non devono essere in possesso di token;

2. Precauzioni per gli sniper bot

Gli sniper bot sono programmi informatici che consentono agli utenti di acquistare token pochissimi secondi dopo che sono stati lanciati. Questi strumenti, che avvantaggiano fortemente chi li possiede a discapito degli utenti comuni, contribuiscono a rendere il trading di token meno equo oltre a compromettere irreversibilmente il futuro di un progetto. 

Per questo motivo l’Avalanche Foundation intende sostenere solo quei progetti che adottano le contromisure necessarie per limitare l’accesso agli sniper bot, prevalentemente attraverso campagne di whitelisting. Queste consistono nel consentire l’acquisto di token nei primi minuti dopo il lancio soltanto agli utenti che:

  • Possiedono uno o più NFT di collezioni riconosciute da Avalanche;
  • possiedono un dominio NFT Avvy (.avax);
  • hanno interagito frequentemente con le applicazioni decentralizzate o con le subnet ( o sidechain) della blockchain;

3. Le altre best practise

L’Avalanche Foundation ha anche fornito alcune linee guida più generali che i progetti devono rispettare per far parte del Culture Catalyst program:

  • Lo smart contract del token deve essere correttamente verificato;
  • l’indirizzo del wallet del creatore del contratto deve essere stato sottoposto alla due diligence della community di Avalanche;
  • lo smart contract deve essere considerato sicuro dai principali blockchain scanner;
  • gli holder devono essere almeno 2.000;
  • le cosiddette whale, ovvero gli utenti in possesso di una grande quantità token, non devono possederne un numero eccessiva. Per ovviare a questo problema è possibile impostare una funzione all’interno dello smart contract che limiti gli acquisti di chi possiede già il massimo detenibile;
  • la liquidità delle pool deve essere sufficiente a garantire acquisti e vendite senza intoppi (uguale o superiore a 200.000$) e, come già anticipato, bloccata per un lungo periodo di tempo o burned (non accessibile);
  • la capitalizzazione di mercato delle community coin che vogliono accedere al Culture Catalyst program deve essere di almeno 1 milione di dollari e il volume di scambio giornaliero medio, di minimo 100.000$;
  • il token della comunità deve nativo dell’ecosistema Avalanche, ovvero esistere soltanto su questa blockchain;

Questi erano tutti i più importanti requisiti che le meme coin di Avalanche devono rispettare per entrare a far parte del Culture Catalyst Program, continua a seguire il nostro blog per scoprire come si svilupperà il progetto della foundation.

Quali sono le 5 meme coin più famose?

Meme Coin che cosa sono? Le 5 più famose

Da Dogecoin a Shiba Inu, passando da Bonk e Pepe. Cosa sono le meme coin e quali sono le 5 più famose?

Le meme coin, che ci si creda o no, sono una componente importante nell’immenso mondo delle criptovalute. Questo tipo di crypto dominano le fasi rialziste di mercato per poi quasi scomparire durante i bear market. Il termine meme coin può essere definito un neologismo, coniato per  descrivere la prima criptovaluta nata in onore di un meme: Dogecoin. La prima meme coin è stata quindi Dogecoin che ad oggi, è ancora la più famosa e capitalizzata. 

Ma qual è la definizione di meme coin? Le meme coin sono criptovalute nate da meme di internet o per un episodio irriverente della sua cultura. Il termine “meme coin” è spesso utilizzato dagli utenti per descrivere una crypto con un’accezione negativa anche se, talvolta, sono i progetti stessi a definirsi in questo modo. Le meme coin però non sono tutte uguali. Alcune nascono per scherzo e rimangono tali, altre riescono a sviluppare un progetto e consolidare la loro posizione. Scopri le differenze e le caratteristiche comuni delle 5 più famose meme coin da Dogecoin a Pepe!

1. Dogecoin

Dogecoin (DOGE) è stata creata nel 2013 da Jackson Palmer e Billy Markus e si basa su un meccanismo di consenso Proof-of-Work. Dopo Bitcoin è la seconda crypto PoW per capitalizzazione di mercato. La prima meme coin della storia si ispira al famoso meme raffigurante un cagnolino di razza Shiba Inu (di nome Kabosu) accompagnato da brevi e sgrammaticate frasi in Comic Sans, una sorta di monologo interiore del Doge.

Dogecoin è una di quelle meme coin che “ce l’hanno fatta”. La roadmap di Dogecoin è molto semplice e breve e sembra anch’essa ispirata al modo di esprimersi sgrammaticato del meme raffigurante il Doge: “utility -> adoption”. Questa equazione sta a significare che l’ obiettivo di Dogecoin per il futuro, e di conseguenza l’utilità che il team pensa di dare alla crypto Dogecoin, è l’adozione. Il processo di adozione si sta concretizzando grazie alla scelta di importanti aziende di ad accettare Dogecoin come metodo di pagamento. Tra queste aziende ci sono AMC, Twitch, Tesla e SpaceX. La fama di Dogecoin dipende anche dal suo rapporto con quello che oramai è il proprietario di X (ex Twitter), Elon Musk. A proposito di X, Dogecoin ad aprile 2023 è diventata il logo del social network  per qualche ora.

Elon Musk, soprannominato dalla community di Dogecoin “The Dogefather”, è stato il primo sostenitore famoso del progetto e la crypto DOGE deve gran parte del proprio successo proprio all’imprenditore In un certo senso tutte le meme coin create in onore dei nostri amici a quattro zampe sono figlie di Musk.   

2. Shiba Inu

Tra le 5 meme coin più famose del mondo crypto c’è senza dubbio Shiba Inu (SHIB). Shiba Inu è nata da un esperimento: replicare il progetto Dogecoin e far diventare mainstream un’altra crypto ispirata ad un cagnolino. Il progetto di Shiba Inu è stato creato nel 2020 da uno sviluppatore anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Rioshy. La crypto di Shiba Inu, SHIB in realtà non è una vera e propria coin, dato che non possiede ancora una propria blockchain, ma un token ERC-20 costruito sul network di Ethereum. Anche se viene considerata in maniera dispregiativa “solo” una meme coin, nel corso del tempo la crypto Shiba Inu ha integrato varie funzioni all’interno del suo ecosistema

L’ecosistema di Shiba Inu si è popolato di un exchange decentralizzato (DEX) con AMM simile a Uniswap, ShibaSwap, e da altri due token: BONE e LEASH. Il primo è il token di governance che garantisce, a chi lo possiede, di partecipare alle decisioni sul futuro dell’ecosistema e LEASH viene distribuito come reward a chi mette in staking SHIB su ShibaSwap. Nell’ultimo periodo il team di Shiba Inu ha rilasciato anche un gioco per smartphone di nome Shiba Eternity che ha riscosso molto successo raggiungendo le prime posizioni della sezione “giochi di carte” su App Store e Play Store. Ma non solo, ad agosto 2023 è arrivata anche Shibarium una blockchain Layer 2 di Ethereum che sarà la casa virtuale di tutti i prossimi prodotti del progetto.

  1. Bonk

Anche Solana ha la sua meme coin di punta, anch’essa ispirata ad un cagnolino: BONK, lanciata il giorno di natale del 2022 attraverso un airdrop e distribuita ad alcuni utenti attivi sulla blockchain. Nonostante il lancio di Bonk sia stato un successo la vera e propria esplosione della meme coin è avvenuta negli ultimi mesi del 2023, quando hanno deciso di listarla anche gli exchange centralizzati più famosi: Coinbase, Binance, KuCoin e Bitget. L’interesse di questi importanti attori ha permesso alla crypto di entrare nella top 100 di quelle più capitalizzate.

Il tratto più distintivo di questa criptovaluta ispirata ad un cagnolino è però il rapporto con lo smartphone di casa Solana, il Saga. Quando il team ha fatto sapere che avrebbe distribuito parte della fornitura (supply) di Bonk ai wallet contenuti all’interno del device il suo prezzo sui mercati secondari è schizzato verso l’alto. Il valore del dispositivo, che era di 600$ fino a quel momento, ha raggiunto i 5.000$.

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  1. Pepe

Anche Pepe si aggiudica un posto nella lista delle 5 meme coin più famose del mondo crypto. Pepe, un token ERC-20 lanciato su Ethereum ad aprile 2023, si ispira ad uno dei meme più famosi di internet: Pepe The Frog. La criptovaluta ha raggiunto, in pochissimo tempo, la capitalizzazione di un miliardo di dollari registrando in soli tra giorni un movimento del +21.000%.

La narrativa che ha permesso a Pepe di raggiungere questo incredibile successo in pochissimo tempo è molto semplice e può essere riassunta da questa frase coniata dai fondatori: “i cani hanno fatto il loro tempo, è ora che Pepe prenda il sopravvento”.

  1. Floki

Concludiamo con Floki (FLOKI), una delle 5 meme coin più famose del mondo crypto. Floki è nata in seguito al tweet di Elon Musk pubblicato a Giugno 2021, in cui comunicava ai suoi follower di aver chiamato “Floki” il suo nuovo cucciolo di Shiba Inu. Il team di Floki Inu è stato molto veloce a creare un token ERC-20 prima su Ethereum e poi anche sulla Binance Smart Chain che portasse il nome del neonato cucciolo. Nei giorni successivi al lancio il team di Floki ha intrapreso una efficace campagna marketing sui social network che ha permesso al progetto di guadagnare un grande numero di follower. Floki, come si legge sul sito web, vuole diventare “la criptovaluta del popolo”. Per raggiungere l’ambizioso obiettivo, il team di Floki collabora con piattaforme che incentivino iniziative di beneficenza.

Grazie al grande successo ottenuto nei giorni immediatamente successivi al lancio, la meme coin Floki Inu ha potuto lavorare alla roadmap del progetto, iniziando a sviluppare una serie di piattaforme e applicazioni decentralizzate. Ad oggi, l’ecosistema di Floki Inu è composto da un metaverso play-to-earn di nome Valhalla, da una carta di debito e da una piattaforma per lo staking dei propri FLOKI.

Oltre a queste che sono considerate le più famose, sono nate una valanga di meme coin. Alcune di queste non sono riuscite a sopravvivere. Come mai? Le meme coin nascono in momenti di mercato favorevoli cercando di intercettare narrative o trend con l’obiettivo di raggiungere il numero maggiore possibile di utenti. Non tutte le meme coin, dopo essere diventate popolari, riescono a diventare utili e a proporre soluzioni accattivanti per gli utenti. Per la prossima crypto dedicata ad un’emoji o al muso di un cane, occhio alla FOMO e come sempre DYOR! 

Pepe The Frog: tutto sulla nuova crypto che sta entusiasmando il mercato delle meme coin

Pepe The Frog crypto: tutto sulla memecoin che sta entusiasmando il mercato

Pepe The Frog è la nuova crypto che si ispira al famoso meme. Vuole fare concorrenza a Dogecoin (per il momento ci sta riuscendo)

Il famosissimo meme Pepe The Frog ha ispirato una nuova crypto che in questi giorni è protagonista dei mercati e argomento che ha infiammato la community su Twitter. Lanciata il 14 aprile, la meme coin PEPE ha raggiunto in pochissimo tempo una capitalizzazione di mercato di 691 milioni di dollari (toccando anche il miliardo). Ma i fondatori avvertono: “è una meme coin senza alcun valore intrinseco o aspettativa di ritorno finanziario. Non esiste un team formale o una roadmap. La moneta è completamente inutile e ha solo scopi di intrattenimento”. Ecco tutto quello che devi sapere sulla crypto di Pepe The Frog!

Pepe The Frog crypto: cos’è e perché sta entusiasmando il mercato

Dal punto di vista tecnico, la crypto ispirata a Pepe The Frog è un token ERC-20 su Ethereum. La meme coin PEPE è stata lanciata il 17 aprile e in soli tre giorni ha registrato un rally del 21.000%, raccogliendo 30 milioni di dollari di volumi di scambio su Uniswap (al momento unico DEX in cui comprare PEPE) e un market cap di 139 milioni. Il giorno dopo l’ingresso nel mercato gli holder di PEPE erano 10.000. Per fare un paragone, SHIB ha raggiunto i 100.000 utenti dopo 90 giorni dal lancio.

La tokenomics della crypto di Pepe The Frog prevede una fornitura massima di 420,690,000,000,000. Come si può leggere sul sito internet ufficiale, il 93,1% dei token è stato inviato al pool di liquidità, il restante 6,9% della fornitura viene conservato in un portafoglio multi-sig del team rintracciabile con il dominio NFT ENS “pepecexwallet.eth”.

I fondatori presentano la crypto come una risposta alle meme coin canine: “i cani hanno fatto il loro tempo, è ora che Pepe prenda il sopravvento”. 

La “roadmap” nella sua fase iniziale prevede il listing su exchange centralizzati, avere più di mille holder e “far diventare $PEPE virale su Twitter con il nostro potere memetico”. E pare che almeno per due obiettivi ci siano riusciti alla grande. Tuttavia da queste poche battute, viene confermato il puro intento scherzoso della crypto di Pepe The Frog. 

Nonostante la nuova crypto si ispiri a un meme, il team dichiara che “non ha alcuna associazione con Matt Furie o con la sua creazione Pepe the Frog. Questo token rende semplicemente omaggio a un meme che tutti amiamo e riconosciamo”.

Nonostante continuino le perplessità sul successo di una crypto senza una reale utilità, PEPE ha dato il via a una rinascita delle meme coin. Portando una congestione sia della rete di Ethereum che di quella di Bitcoin, nonché commissioni di transazione elevate. Perché è coinvolto anche il network di BTC? Sfruttando il nuovo standard BRC-20, è stata creata una versione di Pepe The Frog anche su Bitcoin. 

Nonostante questo Bitcoin e Pepe sono due criptovalute molto diverse. Infatti a differenza della memecoin, BTC ha alle spalle un progetto consolidato e affidabile. Su Young Platform puoi scorprire tutto su Bitcoin e altri validi protocolli crypto.

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Pepe The Frog: l’origine del meme

Come anticipato, la Pepe The Frog crypto ha preso ispirazione dal personaggio di Matt Furie che rappresenta una rana dal corpo umanoide. La sua prima apparizione è stata nel 2005 nel fumetto Boy’s Club, negli anni successivi Pepe si è trasformato in un meme parte della cultura di internet. 

Pepe si è diffuso prima su Myspace per poi approdare su tutti i social network e i forum, soprattutto per indicare diversi stati d’animo. Sono nate le varianti di “Sad Frog”, “Smug Frog” e “Angry Pepe”. La rana antropomorfa è diventata spesso un simbolo politico, ad esempio nel 2019 è stata utilizzata ad Hong Kong nelle proteste contro l’atto di estradizione. 

Per alcuni il successo della nuova crypto ispirata a Pepe The Frog è un buon segno, ovvero quello di un mercato attivo e in ripresa. Hanno notato che le meme coin stanno pumpando come nel 2021 e vedono in notizie come questa la speranza della fine del bear market. Altri continuano a sottolineare che le meme coin sono soggette ad alta volatilità, e per questo rischiose, e che non contribuiscono allo sviluppo del settore. Insomma, come sempre, soltanto il tempo ci dirà quale sarà il futuro della Pepe The Frog crypto!

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Floki Inu: ecco perché la memecoin è in trend

Floki Inu: perché tutti parlano della crypto dopo il tweet di Elon Musk?

Un tweet di Elon Musk spedisce la crypto Floki Inu to the moon. Quali sono i progetti più interessanti che la memecoin ha in serbo per il futuro?

Floki Inu come Dogecoin? Elon Musk ha di nuovo provocato un pump improvviso in una memecoin. Ma questa volta non è la sua crypto del cuore ad essere sulla bocca di tutti, ma Floki, la terza memecoin più famosa del mercato crypto. Eppure pare che Floki Inu sia in trend non soltanto per merito di Musk…

Floki Inu: il tweet di Elon Musk che ha fatto volare il prezzo 

La crypto è stata lanciata a Giugno 2021, su Ethereum, pochi minuti dopo che Elon Musk ha pubblicato, su Twitter, la foto del suo nuovo cucciolo di Shiba Inu chiamato Floki come il protagonista della serie tv Vikings. Inizialmente l’obiettivo del team di Floki Inu era di intercettare l’hype che i tweet di Musk generavano in quel periodo, ma con il progetto si è consolidato e ora viene gestito da una DAO (Organizzazione Autonoma Decentralizzata).

Dopo l’ultimo tweet del patron di Tesla, dove il suo cane viene immortalato nelle vesti di CEO di Twitter, la crypto Floki Inu è stata investita da un interesse degno delle fasi più concitate di un bull market. Il suo prezzo è schizzato verso l’alto, registrando un +190% in meno di 48 ore. Nei giorni successivi poi ha perso qualche livello di prezzo guadagnato durante il pump riuscendo comunque a trovare un supporto intorno agli 0,000039$, e mantenendo un solido +70% dall’inizio del movimento. Quanto vale ora un Floki? Circa 0,000042$ ma attenzione, sta oscillando.

Il tweet di Elon Musk potrebbe però non essere l’unica ragione dietro al movimento rialzista della crypto. In questi giorni è stata votata una proposta sulla DAO della memecoin che potrebbe fare la differenza per il suo futuro.

Le ultime novità di Floki Inu: burn di token e la roadmap

La crypto Floki Inu vuole essere più di una “semplice” memecoin. Ciò si evince dalla regolarità con la quale il team sottopone la sua community a proposte e aggiornamenti, attraverso la sua DAO. In questi giorni si è risolta una spinosa questione sul bridge tra Ethereum e la blockchain di Binance, la Binance Smart Chain (BSC) e sulle commissioni applicate sulle transazioni.

Il team, attraverso una singola proposta, ha chiesto ai suoi utenti se volessero eliminare il bridge che consente di trasportare i token dalla Binance Smart Cahin a Ethereum e se intendessero ridurre le commissioni per gli scambi dal 3% allo 0,3%. La DAO ha accettato la proposta all’unanimità, causando il burning (la distruzione) di circa 600 miliardi di token Floki, circa il 6% della total supply (fornitura totale), i quali servivano a sostenere il bridge e quindi a consentire il trasferimento dei token dalla BNB Chain alla blockchain di Ethereum.

La riduzione delle commissioni, sancita dalla votazione sulla DAO, provocherà un calo delle entrate generate dagli acquisti e dalle vendite delle memecoin ma consentirà agli utenti di processare gli scambi in modo più economico.

In questi giorni è stata anche annunciata la roadmap per il 2023 della crypto. I punti salienti saranno: il lancio di una piattaforma per lo Yield Farming (staking, lending e borrowing), il rilascio di una carta di debito e la costruzione della blockchain di proprietà di Floki Inu, di nome Valhalla. Inoltre alcune voci non ufficiali ipotizzano l’imminente listing della memecoin sui grandi exchange che non consentono ancora di scambiarla; i più quotati sembrano essere Binance e OKX. Insomma, il team di Floki Inu sta lavorando per trasformare la sua crypto in molto di più che una memecoin, ci riusciranno o dovranno continuare a contare su Elon Musk?

DOGE: anche le meme coin hanno una roadmap

Doge: la roadmap della meme coin preferita di Elon Musk

Cosa sta combinando la meme coin più famosa al mondo? Scopri i prossimi passi nella roadmap di Dogecoin!

Dogecoin è una criptovaluta creata dagli ingegneri informatici Jackson Palmer e Billy Markus. La blockchain di Dogecoin funziona tramite il meccanismo di consenso proof-of-work. Ad oggi è la terza crypto per capitalizzazione a funzionare grazie a questo meccanismo, e dopo The Merge di Ethereum diventerà la seconda. Oltre alla capitalizzazione di mercato, DOGE si distingue anche per la sua longevità. Il progetto infatti è di prima generazione: ha visto la luce a Dicembre 2013. La crypto preferita di Elon Musk è nata inizialmente per gioco, ma con il tempo ha guadagnato sostenitori illustri come appunto il tycoon sudafricano e il fondatore di Ethereum Vitalik Buterin. Questa crescente popolarità ha convinto il team a sviluppare una vera e propria roadmap, chiamata in questo caso trailmap, per definire le mosse future del protocollo. L’obiettivo principale? Trasformare Dogecoin in un metodo di pagamento universalmente accettato e raggiungere l’adozione di massa!

Acquistare con Dogecoin, sarà presto possibile?

La storia della crypto prediletta di Elon Musk è stata abbastanza travagliata. Il team di sviluppo principale, dopo aver lavorato alla prima fase di vita della coin, ha abbandonato il progetto per qualche tempo, per riprenderlo poi durante la fase fortemente rialzista di inizio 2021. Questa fase ha visto una vera e propria esplosione di Dogecoin che è passata da una capitalizzazione di mercato di circa 1 miliardo fino a più di 75 miliardi di dollari. L’esplosione di Dogecoin è avvenuta in seguito alla decisione da parte di alcuni grandi brand di accettare la crypto. Tra questi brand ci sono AMC, Twitch e ovviamente Tesla e SpaceX di proprietà del fan numero uno della crypto: Elon Musk. Proprio l’espansione di Dogecoin come metodo di pagamento sembra essere il punto fondamentale della roadmap del progetto. Lo slogan che viene più volte ripetuto sul sito ufficiale è infatti: utility -> adoption! Ma come sta lavorando il team di Doge affinché l’adozione avvenga davvero?

L’adozione passa da GigaWallet e Libdogecoin

Uno dei modi con il quale il team di Doge sta lavorando per raggiungere l’adozione di massa è il servizio Gigawallet. Il progetto Gigawallet è un’iniziativa open-source che ha l’obiettivo di semplificare al massimo l’iter necessario per accettare la crypto come metodo di pagamento. Grazie a questo servizio, che potrà essere configurato in pochi secondi da uno sviluppatore, i venditori potranno ricevere transazioni di Doge con la stessa facilità con la quale ricevono pagamenti in altre valute. Se pensi di poter acquistare un nuovo paio di cuffie, o una cover per il tuo smartphone in Doge, forse a breve potrai farlo! L’altro progetto a cui il team di Doge sta lavorando è Libdogecoin. Libdogecoin sarà una libreria di best practices per l’implementazione completa dei protocolli Dogecoin. La Libreria sarà scritta in linguaggio C e permetterà a chiunque di costruire un prodotto conforme a Dogecoin, senza doversi preoccupare delle specifiche più profonde o delle funzioni di crittografia.

La roadmap della crypto preferita di Elon Musk è in gran parte incentrata sull’ampliamento dell’infrastruttura per aiutare DOGE a diventare una soluzione di pagamento più solida. Il team non sembra avere intenzione di lavorare ad altre funzionalità come suggerivano alcune voci. Nel frattempo, negli ultimi giorni è nata una nuova blockchain che prende il nome di Dogechain. Questo network è stato costruito su Polygon Edit, un framework che può essere utilizzato per costruire blockchain in modo rapido. Il team di sviluppo di Doge ha già dichiarato di non avere nulla a che fare con il progetto.


Il numero delle transazioni, degli utenti e dei portafogli attivi è cresciuto incredibilmente nei primi giorni di vita del network. Gli utenti sono stati attratti dalla grande quantità di token lanciati sulla rete, quasi tutti a tema Doge. Attenzione però, in progetti come questo, che godono di un hype immediato e apparentemente immotivato, il rischio è sempre dietro l’angolo!

Come riconoscere un Bitcoiner in 6 meme

6 meme come riconoscere fan Bitcoin

I modi di dire tra i seguaci di Bitcoin sono tanti e riflettono la community dei fan di Satoshi Nakamoto. Scopri i più importanti!

C’è chi possiede Bitcoin per diversificare il portafoglio, e c’è chi possiede Bitcoin perché crede nel progetto, e poi ci sono i famosi massimalisti che vedono nel Digital Gold l’unica vera moneta. I bitcoiner più accaniti seguono una filosofia ben precisa, sulle tracce del whitepaper pubblicato nel 2008 che diede inizio a tutto. Per semplificare i concetti più importanti, negli anni la community ha utilizzato dei modi di dire che possono sembrare strani a chi si è avventurato da poco nella blockchain. Scopri come riconoscere un fan in 6 meme!

Number go up

Il primo modo di dire molto utilizzato è “number go up” e si riferisce alla natura deflazionaria di Bitcoin. Di solito, le valute fiat sono inflazionarie, e quindi perdono di valore man mano che il tempo va avanti. Bitcoin, d’altra parte, ha un massimo di monete pari a 21 milioni. Quando quel numero sarà raggiunto, non potranno più essere “emesse” nuove monete! Number go up si riferisce quindi al valore di Bitcoin che, secondo una teoria nata sui social, tenderebbe al rialzo sul lungo termine. Soprattutto quando il mercato è in ribasso i bitcoiner si consolano così, ripetendosi “number go up” e incoraggiandosi! Che il futuro di Bitcoin dipenda veramente da questo?

Bitcoin fixes this

Non ti piace il sistema economico attuale? Non sopporti il fatto che il tuo conto in banca perda valore anche se non spendi nulla? Bitcoin può aggiustarlo! Questo modo di dire è utilizzatissimo dai bitcoiner che stanno cercando di convincere i loro amici a capire le potenzialità della blockchain. I devoti di Bitcoin, infatti, credono che le criptovalute siano l’unico modo per “aggiustare” il sistema economico attuale. Valuta fiat? Vade retro!

Run the numbers, do the math

Il grande vantaggio della blockchain è che tutti possono contribuire allo sviluppo delle piattaforme decentralizzate, e soprattutto tutti possono controllare che le transazioni siano corrette! “Fai i tuoi calcoli” è molto simile all’altro caposaldo delle crypto, cioè DYOR. Non bisognerà più fidarsi di enti centralizzati: qualcosa non ti torna? Sei tu, l’utente, ad avere gli strumenti per assicurarti che stia funzionando tutto bene! E, se la community collabora, allora un sistema decentralizzato diventa più sicuro di un caveau!

I’m in Bitcoin for the tech

Chi l’ha detto che Bitcoin è solo una valuta? La blockchain ha portato innumerevoli innovazioni in tantissimi ambiti, e promette di continuare a farlo anche in futuro. Perciò, se il prezzo di Bitcoin scende, è facile riconoscere un fan: ti dirà sicuramente che possiede crypto non per il suo prezzo sul mercato, ma per il suo vero valore: la tecnologia. 

Few understand this

Per un bitcoiner, Bitcoin non è solo una valuta ma una vera e propria rivoluzione. E, come dicono spesso sui social, pochi lo capiscono! Effettivamente, è difficile pensare che le criptovalute possano cambiare radicalmente il sistema finanziario come lo conosciamo, fatto di valuta fiat, colossi e istituti finanziari centralizzati.

Eppure, la mente di un bitcoiner è sempre proiettata verso il futuro. Mentre è impossibile prevedere le politiche economiche degli Stati e delle banche, la politica economica di Bitcoin è scritta nel suo white paper fin dal 2008, ed è immutabile. Perciò, se un vostro amico vi spiega per filo e per segno tutti i vantaggi della blockchain, preparatevi a entrare nel club di quei “pochi” che capiscono le potenzialità di Bitcoin!

Stack sats

Se hai paura che ormai sia troppo tardi per comprare Bitcoin, non temere: i veri fan sono sempre aperti ai nuovi arrivati! Anche se un Bitcoin adesso vale più di 30.000 dollari, non demordere, puoi anche comprarne solo un “pezzo”! Un satoshi equivale a 0.00000001 BTC, ed è l’unità di misura più piccola in cui si può dividere un bitcoin. Anche se non riesci a permetterti un Bitcoin intero, sei sempre in tempo per accumulare satoshi! Il nome deriva ovviamente dal famoso Satoshi Nakamoto, che la community ha voluto omaggiare chiamando come lui gli “spiccioli” di bitcoin.

Adesso sai come riconoscere un fan di Bitcoin! Tu sei d’accordo con questi meme? O forse ti senti più vicino al modo di pensare del team di Ethereum? La sfida tra Bitcoiner ed Etherean è sempre aperta!