Come risparmiare soldi: la sfida delle 52 settimane

Come risparmiare soldi: la sfida delle 52 settimane

Non sai come risparmiare soldi per un telefono nuovo o per un viaggio in Spagna? Qui ti proponiamo un super metodo per realizzare i tuoi desideri

Se non sai proprio come risparmiare soldi in modo da avere del budget extra e toglierti qualche sfizio, non sei l’unico e ti capiamo perfettamente. Risparmiare è faticoso, necessita di una buona disciplina e implica molti sacrifici. Tuttavia esistono dei metodi che potrebbero alleviare questo sforzo: uno di questi è la sfida delle 52 settimane, che ti consente di mettere da parte una bella cifra senza quasi accorgertene. Qui ti spieghiamo in cosa consiste.

Come risparmiare soldi in 52 settimane: perché mettersi in gioco  

Partendo dal presupposto che risparmiare è fondamentale e andrebbe fatto a prescindere, iniziare a mettere da parte i soldi con questa challenge conviene perché lo sforzo percepito è minimo rispetto al risultato finale. Questo perché la 52-week money challenge ha la sua forza nel porre l’obiettivo a un anno di distanza, così da permetterti di risparmiare con calma senza stravolgere il tuo stile di vita.

Adesso immagina di passare di fronte alla vetrina di un negozio di musica, vedere una bellissima chitarra Fender Stratocaster e innamorartene: la vuoi a tutti i costi. Entri e chiedi informazioni. Il prezzo? 1.149€. Tanti soldi, ma quella chitarra deve essere tua in tre mesi al massimo. Ciò significa rinunciare a circa 400€ al mese di spese varie. Tre mesi senza cene al ristorante, con venerdì e sabati sera in spending review. Se invece i mesi fossero dodici? Dovresti risparmiare solo 100€ al mese, una cifra molto meno impattante sulla tua vita e, di conseguenza, sullo sforzo percepito. 

La sfida delle 52 settimane ti spiega come accumulare denaro senza rendertene conto

Abbiamo visto che, logicamente, risparmiare 1.149€ in dodici mesi è molto meno faticoso che farlo in tre. Naturalmente, il metodo delle 52 settimane non è concepito per gli acquisti di impulso, proprio perché presuppone una finestra temporale molto ampia. Meglio così, dato che gli acquisti di impulso, come abbiamo evidenziato in questo articolo, sono nemici delle strategie di risparmio. La challenge delle 52 settimane si basa quindi su un intervallo di tempo di dodici mesi, ma si spinge oltre dal momento che frammenta ulteriormente il periodo di risparmio: pensala come un pagamento anticipato in 52 comode rate. 

Il principio che regola questo metodo è tanto semplice quanto efficace: si tratta di mettere via la quantità di denaro equivalente al numero della settimana in cui ci si trova. Nella pratica vuol dire che la prima settimana – la settimana numero uno – metterai da parte 1€, la seconda 2€, la terza 3€ fino all’ultima, la numero 52, dove inserirai 52€ in questo speciale salvadanaio. Alla fine, ti ritroverai con 1.378€ da spendere. L’ultimo mese potrebbe essere quello più faticoso, perché prevede un risparmio di circa 200€, ma se fai coincidere il primo giorno della sfida col primo gennaio, potresti contare sul bonus della tredicesima (o sulle buste di Natale di zia e nonna). Poi nulla ti vieta di adattare la sfida alle tue esigenze: potresti voler cominciare dalla settimana 52 per levarti subito la parte più impegnativa, o raddoppiare l’importo settimanale per arrivare con 2.756€ o anche ridurre le settimane in base al tuo obiettivo di risparmio. Insomma, questo sistema dà libero sfogo alla fantasia e ti offre la possibilità di allenarti a risparmiare in modo delicato e poco impattante. 

Una volta capito come risparmiare i soldi, è il momento di farli fruttare

Molto bene, sono passate 52 settimane, adesso possiedi una Fender Stratocaster nuova di zecca. Senza accorgertene, hai anche sbloccato una nuova skill: il vantaggio secondario di questa challenge sta nell’aver perfezionato l’arte del risparmio. Ora che sei abituato a mettere i soldi da parte, potresti comprare un nuovo salvadanaio – magari più capiente – e trattenere ogni mese una parte del tuo stipendio, senza un obiettivo specifico ma per la necessità di avere a disposizione un fondo di emergenza. Il risparmio, però, deve fare i conti con un nemico invisibile che inesorabilmente riduce il valore dei tuoi soldi nel tempo: l’inflazione

Proteggersi dall’inflazione significa far fruttare i propri soldi affinché il potere d’acquisto rimanga invariato nel tempo. Facciamo un esempio classico: se dieci anni fa il caffè al bar costava 1€, oggi il prezzo medio si aggira intorno a 1,20€. Il potere d’acquisto è diminuito, perché nel 2025 il caffè costa il 20% in più o, detta in un altro modo, l’inflazione ha svalutato del 20% quella moneta da 1€. Come fare per sconfiggere questo boss finale? Se ti interessa il tema, noi di Young Platform pubblichiamo moltissimi contenuti a riguardo, come questo articolo in cui abbiamo spiegato come proteggersi dall’inflazione grazie a Bitcoin. “Se non ti occupi dell’economia, l’economia si occuperà di te”, quindi non pensarci due volte e iscriviti qui sotto per restare aggiornato/a!

Come fare soldi: oltre le promesse dei guru

Come fare soldi: oltre le promesse dei guru

Come fare i soldi? Se lo chiedono in tantissimi, da sempre: i guru di TikTok lo sanno e vendono fuffa. Qui invece troverai argomenti seri. Partiamo!

I venditori di amuleti miracolosi o metodi infallibili per diventare super ricchi esistono da sempre: l’essere umano ha il bisogno esistenziale di credere che esistano modi per ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Con internet, questi mercanti di aria fritta si sono moltiplicati inventandosi strategie via via più fantozziane. L’obiettivo di oggi è far crollare questi ridicoli castelli di carta e, soprattutto, fornirti alternative serie (ma più faticose) per accrescere il tuo patrimonio. Buon divertimento!

Il Fuffa Guru che ti spiega come fare soldi 

Nel 2024, l’autorevole enciclopedia Treccani ha inserito nel suo vocabolario il neologismo fuffa guru, descrivendolo come “chi, sfruttando tecniche da imbonitore, organizza e gestisce a scopo di lucro e in modo truffaldino corsi, video, seminari in rete nei quali si pubblicizzano modi facili di fare soldi”. Definizione perfetta, elegante ed estremamente realistica. Il fuffa guru è proprio questo, è un mercante di illusioni che si autocelebra come un eroe moderno. Viene dai bassifondi della società, spesso ha trascorso l’infanzia nella povertà assoluta, odiato da tutti prima e pieno di debiti poi, è un reietto destinato a restare fra i reietti. Condizione questa che il fuffa guru non è disposto ad accettare. Mosso dall’insopprimibile desiderio di ricchezza amplificato da una sete di rivalsa ancora più intensa, finalmente vede la luce: “non è questo il mio destino”, dice, “serve un cambio di mindset perché la povertà è prima di tutto uno stato mentale, non una questione di soldi”. 

Quindi il fuffa guru racconta le sue notti insonni passate a divorare libri, la sua rinuncia totale a feste, compleanni e matrimoni perché “mentre gli altri collezionavano serate, io collezionavo competenze“. Scopre segreti che la massa – il 99% – ignora, prende la pillola rossa ed esce dalla Matrix: il fuffa guru è pronto per la scalata verso il successo. Armato di questo nuovo mindset e delle conoscenze acquisite – che costituiranno il “metodo” – si vanta di essersi arricchito velocemente e in modo esponenziale. Adesso, guardando al passato, ringrazia sé stesso “per non essere stato debole e non aver mollato”. 

La fase finale è quella attuale, in cui vive nel lusso sfrenato fra Dubai e Manhattan, viaggia in jet privati e guida solo Lamborghini. Questo stile di vita è la prova tangibile che il suo metodo funziona e che chiunque, adottando il giusto mindset e seguendo i suoi consigli, è in grado di ottenere lo stesso. Pagando, ovviamente. Ma in cosa consiste questo infallibile metodo?

Fare soldi facili, velocemente e senza sforzo: the fuffa guru’s formula

Nonostante non ci sia traccia delle sue esperienze lavorative, cioè del modo con cui si è guadagnato questo ipotetico immenso capitale, il fuffa guru ha la pretesa di spiegarti come fare soldi, tanti soldi, velocemente e senza faticare. E lo fa per condividere la conoscenza, per permetterti di raggiungere la libertà. Come? Pagando centinaia – se non migliaia – di euro per poter partecipare ai suoi seminari o webinar e avere così il privilegio di poterlo ascoltare

La formula per la ricchezza si compone sempre, inevitabilmente, delle stesse side hustle. Il fuffa guru ti parla di dropshipping e ti spiega come aprire un negozio online di successo vendendo prodotti senza averli fisicamente in magazzino, con la promessa di profitti altissimi col minimo sforzo. Oppure può insegnarti nozioni “fondamentali” sull’affiliate marketing “passivo”, sistema per generare rendite passive stratosferiche in modo automatico sponsorizzando prodotti tramite link affiliati e guadagnando sulle commissioni. Un altro grande classico è il network marketing o marketing multilivello, spesso accompagnato dall’intrigante “diventa imprenditore di te stesso!”: in questo caso, il modo per fare i soldi deriverebbe dalla vendita di prodotti (cosmetici, integratori, servizi) ma soprattutto dal reclutamento di altre persone che, entrando nella tua rete, lavorerebbero per te. E come guadagnerebbero queste persone? Reclutando altre persone e così via. Suona familiare? 

Impossibile poi non citare il flipping immobiliare, che consiste nel comprare un immobile per sistemarlo e rivenderlo a un prezzo più alto, spesso in coppia con l’arbitraggio immobiliare, che invece mira ad affittare una proprietà a lungo termine e subaffittarla per rientrare dell’investimento. Ultimo ma non ultimo – rullo di tamburi – il trading online, Sacro Graal di questi mestieranti del nulla. Secondo questi giullari di corte, dedicandoci solo pochi minuti al giorno saresti in grado di guadagnare cifre astronomiche grazie a segnali infallibili e tecniche segretissime insegnate in corsi tanto esclusivi quanto costosi. Ma questi metodi sono veramente così infallibili?

Quello che i fuffa guru non ti dicono 

Quando “spiegano” come fare soldi a palate, in poco tempo e senza faticare, i fuffa guru si dimenticano sempre – che casualità! – di menzionare i lati negativi di tutte queste attività che, ricordiamo, sono legali e legittime. Il dropshipping per esempio presenta una serie di spese e costi relativi all’advertising, alla spedizione ma anche alla gestione dei fornitori e alla necessità di un servizio clienti. A questo, si aggiunge il fatto che il mercato è estremamente competitivo e il rischio di rimanere con grandi quantità di merce invenduta è molto alto. Passando all’affiliate marketing, è possibile generare rendimento passivo solo con alto traffico, quindi solo nel caso in cui un numero consistente di utenti comprino quel prodotto passando per quel preciso link: se sei un influencer con decine di migliaia di follower lo puoi fare, altrimenti è necessario costruire un’audience importante, creare contenuti di valore e investire in SEO e in pubblicità. Non proprio un’attività passiva. Il marketing multilivello poi è nient’altro che un sinonimo elegante e professionale di schema piramidale o schema Ponzi, dal momento che i guadagni si ottengono principalmente dalle new entry che reclutano altre new entry. E come ogni schema Ponzi, per definizione, è destinato a crollare.

Per quanto riguarda le side hustle relative all’immobiliare, quello che questi luminari del successo preconfezionato non ti dicono è che servono garanzie e ingenti risorse finanziarie iniziali per poter avviare qualsiasi tipo di attività in questo campo. Infine, l’attività di trading online, specialmente intraday e che contempla un utilizzo massiccio (e incosciente) della leva finanziaria, è estremamente rischiosa. Non è un mistero che la stragrande maggioranza dei trader retail (più del 90%) che si buttano a piè pari in queste operazioni perda denaro. Fare soldi col trading è possibile, ma richiede studio approfondito e grande competenza, oltre al capitale da rischiare: i segnali infallibili e le tecniche segretissime spesso sono inefficaci o vere e proprie truffe. 

Bene. Ci siamo divertiti, il fuffa guru è nudo. Ora passiamo alle cose serie.

Come fare soldi seriamente: la pazienza è la virtù dei forti

Generare delle entrate passive è possibile ma richiede tempo, pazienza e… denaro. L’affiliate marketing, ad esempio, è un sistema molto utilizzato, ma è il frutto di un lavoro precedente: come abbiamo detto, c’è bisogno di traffico per guadagnare commissioni importanti e questo si ottiene solamente dopo aver creato un prodotto valido. Fare il content creator è un mestiere proprio di questi tempi, ma richiede dedizione, sforzo, passione e competenze. Anche investire nell’immobiliare è un’attività evergreen che entusiasma gli italiani – quanto ci piace il mattone! – ma richiede disponibilità economica iniziale e supporto da parte di specialisti per analisi di mercato, consulenze legali e commerciali. In questo senso, una soluzione più “democratica” e accessibile potrebbe essere il crowdfunding immobiliare, ovvero un metodo di finanziamento collettivo in cui più persone investono insieme in progetti immobiliari per ottenere una parte dei profitti. Si divide principalmente in lending crowdfunding, che consente ai finanziatori di prestare denaro per operazioni immobiliari guadagnando un interesse; ed equity crowdfunding, in cui gli investitori acquistano quote della società, diventando soci e partecipano a utili e perdite.

Per concludere, se ci venisse chiesto come fare soldi e accrescere il proprio capitale non potremmo non menzionare gli investimenti in borsa. Attenzione: qui non si sta parlando di trading fuffaguresco, ma dell’arte dell’investimento a lungo termine. Il fondatore di Vanguard John Bogle, ad esempio, è stato un grande sostenitore dell’investimento passivo attraverso fondi indicizzati a basso costo. La sua filosofia si basava su alcuni principi chiave come ampia diversificazione, costi minimi, orizzonte temporale lungo e asset allocation calibrata in base al rischio. Ciò si traduce nel possedere per molti anni dei fondi che riflettono l’andamento del mercato (come il Total Stock Market o il Total Bond Market), tipicamente sotto forma di ETF.

Investire a lungo termine premia, lo dicono i dati

Quando ti spiegano come fare i soldi, i guru del denaro facile non parlano neanche per sbaglio degli investimenti. Partendo col mega disclaimer doverosoi rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri” (perché nessuno è in grado di prevedere il futuro), possiamo affermare che, storicamente, investire a lungo termine nel mercato azionario è stato sempre profittevole. L’S&P500, uno degli indici più famosi del mondo che rappresenta le 500 maggiori aziende quotate negli Stati Uniti, ha generato un rendimento reale medio annuo – al netto dell’inflazione – del 6.5%. Anche l’MSCI World, indice che invece include le principali società quotate a livello mondiale, ha messo a segno rendimenti reali medi annui per il 5,6%. A queste performance occorre aggiungere l’interesse composto che Albert Einstein ha definito “l’ottava meraviglia del mondo”. Concretamente, sfruttare l’interesse composto significa reinvestire i rendimenti guadagnati al fine di generare ulteriori rendimenti: si tratta dell’effetto “palla di neve” che, rotolando dal pendio, raccoglie altra neve, aumentando di volume e accelerando la sua velocità. 

Facciamo un esempio. Immaginiamo che un guru di TikTok, per spiegarti come fare i soldi col dropshipping, ti chieda 50€ per la lezione introduttiva, 500€ per il corso base completo e 2500€ per il corso avanzato. Totale: 3050€. Funzionerà? Non funzionerà? Chi lo sa. Ora immaginiamo di investire la stessa cifra nell’S&P500 per 20 anni: in base allo storico e reinvestendo i profitti, alla fine del periodo potresti ritrovarti con circa 10.500€. È chiaro che in nessuno dei due casi è possibile prevedere con esattezza il risultato finale. Tuttavia se nel caso dell’S&P500 abbiamo quasi 70 anni di dati storici e di letteratura accademica su cui basarci per prendere delle decisioni, nel caso del guru di Tik Tok il massimo a cui possiamo aspirare è un profilo gonfiato da follower finti e da auto noleggiate in giornata

La strada per fare i soldi è lunga e tortuosa e i guru lo sanno

Capire come fare un mucchio di soldi senza aspettare né faticare, come abbiamo detto, è un desiderio umano e comprensibile. Anche chi vende queste finte chiavi per la felicità non fa altro che cercare modi creativi – per non dire fraudolenti – per raggiungere questo obiettivo. Pensateci: per quale assurdo motivo una persona che viaggia in jet privati, guida solo Lamborghini e mangia solo tartare di manzo Kobe dovrebbe perdere tempo dietro a lunghi seminari e call 1to1? Per “diversificare”? O ancora, per “aiutare l’umanità”? O magari perché il vero metodo per diventare ricchi senza sforzo siete voi che comprate il corso? A voi le risposte.

Da parte nostra, anziché scommettere su figure poco attendibili incontrate sul web, è preferibile rimboccarsi le maniche, studiare e valutare alternative più realistiche e legittime, come possono essere gli investimenti in borsa a lungo termine. Se ti interessa l’argomento, noi di Young Platform pubblichiamo spesso contenuti di questo tipo, come il perché investire in Bitcoin a lungo termine. Iscriviti qui sotto e resta aggiornata/o!

Come si calcola la tredicesima? La guida

Come si calcola la tredicesima? La guida

Se ti chiedi come si calcola la tredicesima, in questo breve articolo troverai una guida con tutte le informazioni necessarie. Scopri i dettagli! 

Come calcolare la tredicesima è una domanda che si pongono in tantissimi, dal momento che si tratta di una mensilità aggiuntiva erogata ogni anno ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Dato che è un po’ come uno stipendio ”extra” che viene versato nel mese dicembre, molti la considerano un regalo di Natale. Se vuoi sapere come capire quanto ti spetta, continua a leggere!

Cosa da sapere per capire come calcolare la tredicesima

Come anticipato, la tredicesima è una retribuzione che si aggiunge alle 12 mensilità e viene corrisposta a tutti i lavoratori dipendenti con CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) e ai pensionati. Si matura in modo proporzionale sulla base dei mesi lavorati nel corso dell’anno, anche in caso di assenze retribuite come ferie, malattia, infortunio, cassa integrazione o maternità. 

Se sei un lavoratore part-time, per calcolare la tredicesima devi sapere che questa mensilità extra matura in base alle ore lavorate durante l’anno, sempre in modo proporzionale: se il tuo contratto prevede 20 ore di lavoro settimanali, la tredicesima corrisponde al 50% di quanto previsto dal relativo CCNL, se invece prevede 30 ore settimanali si matura il 75% e via dicendo. Questo significa che se, per esempio, svolgi un part-time a 20 ore come infermiere in un ospedale, la tua tredicesima corrisponde al 50% della tredicesima che spetta a un infermiere che invece lavora a tempo pieno. 

È importante ricordare che nel calcolo proporzionale – sia in caso di full che di part-time – non sono considerate le ore di lavoro straordinario, le ferie non godute e i casi di aspettativa, cioè di sospensione dal lavoro per motivi familiari, di salute, di studio o formazione e simili. 

Come si calcola la tredicesima? La formula

La formula per capire come calcolare la tredicesima è molto semplice, sia per i lavoratori dipendenti sia per i pensionati. Per capire a quanto equivale questa mensilità extra lorda, è necessario moltiplicare lo stipendio lordo mensile per il numero di mesi lavorati e dividere questo numero per 12. Quindi, tornando all’infermiere, se lo stipendio lordo mensile è di 1.900€, sarà necessario moltiplicare questa cifra per il numero di mesi lavorati e dividerla per 12: qualora i mesi lavorati siano 12, il calcolo è semplicissimo e si può anche non fare. Se invece i mesi lavorati sono di meno di 12, per esempio 10, la tredicesima lorda corrisponderà a 1.583€. Nel caso in cui il contratto fosse un part-time a 20 ore settimanali, questa cifra andrebbe ulteriormente divisa per due, poiché equivalente al 50%, e sarebbe di circa 790€. 

Stipendio extra… o forse no?

Sebbene, come abbiamo detto, sia una mensilità aggiuntiva che si riceve a fine anno, nel capire come si calcola la tredicesima devi sapere che l’importo netto che ti spetta è inferiore rispetto allo stipendio che di solito prendi. Questo perchè la tredicesima è più tassata: l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) applicato in questo caso è più alto di quello calcolato sulla busta paga, dato che non sono previste le detrazioni fiscali che solitamente “alleggeriscono” questa tassa sul reddito. 
Capire come si calcola la tredicesima è importante perché è importante essere consapevoli delle tasse che si pagano e di quello che invece deve rientrare in tasca. Restare aggiornati su cosa succede nel mondo è importante, iscriviti a Young Platform e non perderti le notizie fondamentali!

I servizi fiscali di Young Platform: una soluzione completa per la dichiarazione delle criptovalute e il pagamento delle imposte

Report Fiscale dichiarazione crypto

Tutto ciò che devi sapere per calcolare, documentare e dichiarare le tue attività crypto senza errori.

Per semplificare il processo di dichiarazione e garantire la piena conformità alle normative italiane, Young Platform offre strumenti avanzati che permettono di calcolare, documentare e dichiarare le proprie attività crypto in modo semplice e accurato.

In questo articolo vedremo quali report acquistare, a cosa servono, quanto costano e come utilizzarli.

  • Report fiscale di Young Platform: per chi utilizza solo il nostro exchange.
  • Report fiscale Young-Okipo: per chi utilizza diversi exchange, DEX, NFT e protocolli DeFi.
  • Report delle transazioni: per archiviare lo storico movimenti, ordini e Smart Trades (e da caricare su Okipo per chi sceglie questa opzione).
  • Ricevuta imposta di bollo: da scaricare e conservare per eventuali accertamenti del fisco.
  • Commercialista crypto: per chi ha qualche dubbio o ha bisogno di delegare completamente la sua dichiarazione a un esperto.

Documentazione fiscale di Young Platform

In base alla tua operatività, puoi scegliere tra due tipologie di Report Fiscale:

  1. Report Fiscale Young Platform → ideale per chi opera esclusivamente su Young Platform Base e Pro.
  2. Report Fiscale Young-Okipo → pensato per chi utilizza più exchange, wallet esterni, piattaforme DeFi o possiede NFT.

Entrambi i report sono accessibili direttamente dalla sezione “Tasse & Report” disponibile su desktop.

Scopri i servizi sul tuo account

Report Fiscale Young Platform: per chi utilizza solo Young Platform

Se hai comprato, venduto o detenuto criptovalute solo su Young Platform (Base o Pro), questo report fiscale ti permette di ottenere facilmente tutti i dati necessari per la dichiarazione dei redditi.

Cosa contiene il report?

Calcolo automatico delle plusvalenze e minusvalenze
Il report analizza tutte le operazioni effettuate e calcola il guadagno o la perdita netta, fornendo direttamente i valori da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Quadri precompilati per la dichiarazione
Il report fornisce i moduli fiscali già organizzati con i tuoi dati, semplificando la compilazione della dichiarazione dei redditi.

  • Quadro RW → lo trovi nel Modello Redditi persone fisiche. Serve per dichiarare il possesso di criptovalute ed è necessario per il calcolo dell’imposta di bollo.
  • Quadro RT → Serve per dichiarare le plusvalenze e le minusvalenze, ottenendo così il calcolo dell’imposta dovuta.
  • Quadro W → Equivalente al Quadro RW ma specifico per i lavoratori dipendenti e pensionati che utilizzano il 730. Indica il possesso di criptovalute e consente il calcolo dell’imposta di bollo.
  • Quadro T → Equivalente al Quadro RT per chi utilizza il 730. Permette di dichiarare guadagni o perdite sulle criptovalute e calcolare l’imposta sulle plusvalenze.

Gli sconti dedicati ai Club Young Platform 

I membri dei Club godono di sconti fissi sull’acquisto del Report Fiscale di Young Platform. 

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I vantaggi del Report Fiscale di Young Platform

Il Report Fiscale di Young Platform è pensato per rendere la dichiarazione delle criptovalute semplice, chiara e conveniente. A differenza di altri servizi, offre condizioni vantaggiose che aiutano gli utenti a risparmiare sui costi.

Pagamento unico per tutti gli anni fiscali 

Molti servizi simili richiedono il pagamento di un report separato per ogni anno da dichiarare. Con Young Platform, invece, paghi una sola volta e il report copre automaticamente tutti gli anni fiscali di operatività.  

Esempio: se hai iniziato a investire su Young Platform nel 2019, il report includerà tutti i tuoi dati dal 2019 a oggi, senza costi aggiuntivi.

Prezzo basato sulla tua reale attività 

Il costo del report dipende dal numero di transazioni effettuate e non è fisso. Questo significa che chi ha fatto poche operazioni paga meno rispetto a chi ha un’attività più intensa. Il piano base parte da 19,99€.

A differenza di altri servizi che applicano un costo uguale per tutti, Young Platform adotta un sistema più equo, evitando tariffe alte per chi ha effettuato poche operazioni.

Prezzo ancora più vantaggioso per chi ha già acquistato il report in passato 

Se hai già comprato il Report Fiscale di Young Platform negli anni passati, non dovrai pagare di nuovo per le transazioni già dichiarate. Il prezzo verrà calcolato solo sulle nuove operazioni del 2024, garantendoti un risparmio concreto.

Questa soluzione permette agli utenti di rimanere in regola con il Fisco senza costi inutili, con un servizio trasparente e conveniente.

Acquista il Report Fiscale di Young Platform

Report Fiscale Young-Okipo: per chi possiede più wallet o utilizza diversi exchange

Se hai operato su più piattaforme di trading, utilizzi wallet esterni, investi in NFT o partecipi ad attività DeFi come staking e yield farming, dichiarare le tue criptovalute può diventare complicato.

Il Report Fiscale Young-Okipo è stato creato per semplificare questo processo: raccoglie automaticamente tutte le operazioni effettuate su qualsiasi exchange o wallet in un unico documento fiscale pronto per la dichiarazione. Basta importare il file csv delle transazioni.

In questo modo, puoi gestire facilmente la tua fiscalità crypto, senza dover ricostruire manualmente ogni transazione.

Cosa include il Report Young-Okipo?

Collegamento diretto con altri exchange e wallet
Questo report consente di importare le transazioni da qualsiasi piattaforma, comprese Binance, Coinbase, Kraken, Metamask, Ledger e molte altre. In questo modo, puoi ottenere una panoramica completa della tua attività in un solo documento.

Supporto per DeFi, NFT e altre attività crypto
Se hai operato in staking, yield farming, lending o trading su DEX, il Report Young-Okipo è in grado di calcolare le plusvalenze e minusvalenze anche su queste operazioni.

Storico dal 2016 ad oggi
Questo strumento ti permette di importare e regolarizzare le transazioni passate, creando un report retroattivo che copre tutti gli anni fiscali di cui hai bisogno.

Importazione automatizzata
Non è necessario inserire manualmente i dati delle operazioni. Il sistema consente di caricare file CSV o collegare gli account per generare un report unificato e pronto per la dichiarazione fiscale.

Quadri precompilati per la dichiarazione
Il report include i fac-simile dei Quadri RW, RT, W e T, che servono per la compilazione della dichiarazione dei redditi:

  • Quadro RW e Qadro W → Per dichiarare il possesso di criptovalute.
  • Quadro RT e Quadro T → Per riportare le plusvalenze generate nel periodo fiscale.
dichiarazione dei redditi okipo 2025

Per usufuire di questi sconti e prezzi è necessario acquistare il Report Young-Okipo direttamente da Young Platform nella sezione “Tasse & Report” e non sul sito di Okipo.

Acquista il Report Fiscale Young-Okipo

Quali sono i vantaggi del Report Young-Okipo?

Un unico report per tutti gli anni fiscali

A differenza di altri servizi che fanno pagare separatamente ogni anno, con il Report Young-Okipo paghi una sola volta per regolarizzare tutte le transazioni dal 2016 ad oggi.

Semplicità d’uso

Il sistema automatizzato permette di importare i dati da diversi exchange e wallet senza inserimenti manuali, risparmiando tempo ed evitando errori.

Assistenza dedicata

Gli utenti Young Platform hanno accesso a un servizio clienti prioritario per supporto e chiarimenti sulla dichiarazione fiscale.

Questa soluzione è pensata per chi ha un’attività crypto distribuita su più piattaforme e vuole ottenere un unico documento fiscale per semplificare la dichiarazione dei redditi, riducendo al minimo il rischio di errori o omissioni.

Report delle Transazioni di Young Platform

Il Report delle Transazioni di Young Platform è uno strumento utile e gratuito per monitorare e documentare tutte le operazioni effettuate sulla piattaforma. Si tratta di un documento che riporta in modo dettagliato ogni movimento di criptovalute e valute fiat, inclusi acquisti, vendite, depositi e prelievi.

A cosa serve il Report delle Transazioni?

Questo report non è un documento fiscale, ma un estratto conto completo della tua attività su Young Platform.
Se utilizzi il report Young-Okipo, assicurati di scaricare tutti i report delle transazioni dal tuo account e caricarli su Okipo per una corretta elaborazione fiscale.

Inoltre, è utile per:

  • Tracciabilità e archiviazione delle operazioni
    Il report consente di avere una panoramica chiara e dettagliata di tutte le transazioni effettuate, facilitando il controllo del proprio storico di investimenti.
  • Supporto alla dichiarazione fiscale
    Sebbene non sostituisca il Report Fiscale, il Report delle Transazioni è un documento essenziale per chi vuole verificare i movimenti. Inoltre, in caso di dichiarazione autonoma senza un report fiscale precompilato, può servire come base per il calcolo delle plusvalenze e minusvalenze.
  • Utilità in caso di controlli fiscali
    Se l’Agenzia delle Entrate dovesse effettuare verifiche sulle operazioni di un contribuente, il Report delle Transazioni può essere utilizzato per dimostrare l’origine dei fondi e la tipologia di operazioni eseguite.
  • Integrazione con altri strumenti di gestione finanziaria
    Chi utilizza software di contabilità o strumenti di analisi finanziaria per monitorare il proprio portafoglio può importare i dati del report per avere un quadro più dettagliato della propria situazione patrimoniale.

Cosa contiene il Report delle Transazioni?

Il documento include informazioni dettagliate su:

  • lo storico movimenti, che contiene la cronologia di tutte le transazioni effettuate su Young Platform
  • lo storico ordini, che contiene la cronologia di tutti gli ordini di acquisto, vendita e conversione effettuati su Young Platform
  • storico transazioni Smart Trade, che permette di scaricare tutte le transazioni automaticamente eseguite dalle strategie Smart Trades. 

I documenti sono scaricabili singolarmente.

Come ottenere i documenti fiscali su Young Platform

Per scaricare i report fiscali e le transazioni, basta accedere alla propria area personale su Young Platform, disponibile via web.

  • Per acquistare e scaricare il Report Fiscale (Young Platform o Young-Okipo), vai nella sezione “Tasse & Report”, seleziona il report desiderato e completa l’acquisto. Dopo il pagamento, il documento sarà disponibile per il download in formato PDF e inviato via email. Potrai utilizzarlo per compilare la dichiarazione o consegnarlo al tuo commercialista.
  • Per scaricare il Report delle Transazioni, accedi sempre alla sezione “Tasse & Report” e seleziona l’opzione per generarlo gratuitamente. Questo documento fornisce un registro completo di tutte le operazioni effettuate su Young Platform, utile per la gestione della fiscalità e il monitoraggio delle attività crypto.

Grazie a questa procedura semplice e veloce, puoi ottenere tutti i dati necessari senza doverli raccogliere manualmente.

Pagamento automatico dell’Imposta di Bollo su Young Platform

L’imposta di bollo sulle criptovalute è un obbligo fiscale per chi possiede asset digitali. Gli utenti di Young Platform Base e Pro non devono preoccuparsi di calcolarla o versarla manualmente, perché l’exchange si occupa automaticamente del pagamento, prelevando l’importo dovuto direttamente dal saldo disponibile.

Come funziona il calcolo dell’imposta di bollo?

  • Aliquota: l’imposta di bollo è pari al 2 per mille (0,2%) del valore totale del portafoglio.
  • Data di riferimento: l’importo viene calcolato sul valore complessivo delle criptovalute detenute su Young Platform al 31 dicembre dell’anno fiscale.
  • Determinazione del valore: il valore del portafoglio viene stabilito sulla base dei prezzi degli asset al 31 dicembre.

Come verificare il pagamento?

Dopo che Young Platform ha effettuato il pagamento dell’imposta di bollo per conto dell’utente, la ricevuta è disponibile per il download direttamente nella sezione “Tasse & Report” della piattaforma. È importante scaricare questa ricevuta e conservarla per eventuali accertamenti così da dimostrare che l’imposta è stata versata.

Scarica la ricevuta

Cosa fare se utilizzi più exchange?

Se hai criptovalute su altre piattaforme, è fondamentale verificare se l’imposta di bollo è già stata pagata per te. Alcuni exchange, come Young Platform, versano automaticamente l’imposta in tua vece perché hanno sede legale in Italia, mentre altri richiedono che sia tu a provvedere al pagamento autonomamente.

Per evitare di pagare due volte l’imposta sullo stesso importo o, al contrario, di omettere il versamento, segui questi passaggi:

  1. Controlla la sezione fiscale dei tuoi exchange per verificare se hanno già versato l’imposta.
  2. Scarica le ricevute di pagamento da ogni piattaforma.
  3. Somma i valori per assicurarti di aver pagato l’importo corretto in base al totale delle criptovalute detenute su tutti i tuoi account.
  4. Se un exchange non ha versato l’imposta per te, dovrai dichiararla autonomamente nel Quadro RW o W e procedere al pagamento tramite F24.

Young Platform semplifica questo processo per chi detiene criptovalute sulla sua piattaforma, eliminando la necessità di calcoli manuali e riducendo il rischio di errori nella dichiarazione fiscale.

Consulenza fiscale personalizzata per la Dichiarazione dei redditi da criptovalute

La consulenza fiscale personalizzata di Young Platform è pensata per supportare chi deve dichiarare criptovalute in modo corretto, anche in situazioni complesse come operazioni su più piattaforme, attività in DeFi o regolarizzazioni di anni passati. Il servizio, gestito da commercialisti esperti in crypto, guida l’utente nella compilazione dei quadri RW, RT, W e T, nel ravvedimento operoso e nell’ottimizzazione fiscale tramite la compensazione di minusvalenze. Dopo una prima analisi della situazione, viene proposta la strategia fiscale più adatta e, se necessario, un preventivo personalizzato in base alla complessità. Sono disponibili due formule: Consulenza Fiscale (singolo appuntamento) e Pacchetto Completo (servizio all inclusive). Tutti i dettagli sono spiegati nell’articolo dedicato, dove puoi approfondire ogni aspetto del servizio.

Soglia dei 2.000€: come funziona e cosa cambia per le imposte sulle criptovalute

plusvalenze criptovalute soglia 2000 euro

​Nel 2025, la normativa fiscale italiana sulle plusvalenze da criptovalute subirà importanti modifiche. Fino al 31 dicembre 2024, le plusvalenze annuali inferiori a 2.000 euro sono esenti da tassazione. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025, questa soglia di esenzione verrà eliminata, rendendo imponibili tutte le plusvalenze, indipendentemente dall’importo.​

Cosa significa questo per te?

  • Fino al 31 dicembre 2024: se nel corso dell’anno realizzi plusvalenze dalla vendita o scambio di criptovalute inferiori a 2.000 euro, non dovrai pagare imposte su questi guadagni.​
  • Dal 1° gennaio 2025: qualsiasi plusvalenza ottenuta dalla vendita di criptovalute sarà soggetta a imposta, anche se l’importo è inferiore a 2.000 euro.

Esempi:

Fino al 2024:

  • Plusvalenza di 1.900€ → Nessuna imposta.
  • Plusvalenza di 2.100€ → L’intero importo è tassato (non solo l’eccedenza), quindi 2.100€ x 26% = 546€ di imposta.
  • Nella dichiarazione dei redditi del 2025 non dovrai pagare imposte se i tuoi guadagni non superano i 2.000 euro.

Dal 2025:

  • Plusvalenza di 500€500€ x 26% = 130€ di imposta.
  • Plusvalenza di 3.000€3.000€ x 26% = 780€ di imposta.
  • Nella dichiarazione dei redditi del 2026 dovrai quindi dichiarare qualsiasi guadagno e pagare l’imposta del 26%.

Compensazione delle minusvalenze

Se durante l’anno hai venduto criptovalute in perdita, puoi compensare le minusvalenze con le plusvalenze, riducendo così l’imposta dovuta. Le perdite non utilizzate possono essere riportate l’anno in cui le hai realizzate, più nei quattro anni successivi.

Riprendendo l’esempio precedente.

Se nel 2024

  • Realizzi una plusvalenza di 3.000€ e una minusvalenza di 1.000€.
  • La plusvalenza netta sarà di 2.000€ (3.000€ – 1.000€).​
  • I tuoi guadagni rientrano nella soglia di esenzione, quindi non dovrai pagare imposte su questa plusvalenza.​

Se nel 2025

  • Realizzi una plusvalenza di 3.000€ e una minusvalenza di 1.000€.
  • La plusvalenza netta sarà di 2.000€ (3.000€ – 1.000€).​
  • Non essendoci più la soglia dei 2.000€, dovrai pagare le imposte del 26% = 520€.

Come Young Platform può aiutarti

Piattaforme come Young Platform offrono report fiscali che semplificano la dichiarazione dei guadagni perché calcolano in automatico quanti sono i tuoi guadagni, quali le perdite e se si applica la soglia di esenzione. 

Acquista il Report Fiscale

Soglia o franchigia? Chiarimento definitivo

Negli ultimi due anni si è discusso se i 2.000 euro rappresentassero una soglia (tassazione su tutto l’importo) o una franchigia (esenzione solo per i primi 2.000 euro). L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si tratta di una soglia: se la plusvalenza supera anche di poco i 2.000€, l’intero importo diventa tassabile.

Esempio: una plusvalenza di 2.100€ non viene tassata solo su 100€, ma su tutti i 2.100€.

Per evitare sanzioni, è importante considerare l’interpretazione dell’Agenzia: superata la soglia, l’intero guadagno è imponibile.

Valuta i servizi fiscali di Young Platform scaricando i facsimili dei documenti per la dichiarazione dei redditi dalla sezione dedicata “Tasse & Report”. 

Imposta patrimoniale sulle criptovalute 2025: imposta di bollo e IVACA

Imposta di bollo sulle criptovalute 2024

Anche per il 2025 è previsto l’obbligo di pagamento dell’imposta patrimoniale sulle criptovalute, a carico di chi detiene crypto-asset, indipendentemente dal fatto che abbia realizzato guadagni.

In questo articolo spieghiamo che cos’è, come funziona, quando si paga e soprattutto qual è la differenza tra IVACA e imposta di bollo, due concetti spesso confusi ma con importanti differenze pratiche.

Le informazioni contenute in questo articolo hanno finalità puramente divulgative e mirano ad aiutare l’investitore a comprendere il funzionamento della tassazione patrimoniale sulle criptovalute.

IVACA: l’imposta patrimoniale vera e propria

Fino al 2023, le criptovalute detenute su exchange esteri erano soggette alla IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero).

Con l’introduzione del Decreto Legge 73/2023, la IVAFE non si applica più alle cripto-attività. Al suo posto è stata istituita l’IVACAImposta sul Valore delle Cripto-Attività, che si applica a tutte le criptovalute, indipendentemente dal fatto che siano custodite in Italia o all’estero.

Come funziona l’IVACA

  • Aliquota: 0,2% annuo
  • Base imponibile: il valore di mercato dei crypto-asset detenuti al 31 dicembre. Se non esiste un prezzo di mercato affidabile (es. token illiquidi, NFT non quotati), si utilizza un valore nominale attribuito, coerente e documentabile

Cosa si intende per valore nominale? 

Il valore nominale è un valore stimato, attribuito convenzionalmente al crypto-asset, in assenza di una quotazione ufficiale. Deve essere coerente, ragionevole e documentabile, per poter giustificare il calcolo dell’imposta in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’IVACA:

  • Si applica al solo possesso di crypto-asset, anche se non sono stati movimentati
  • Si paga attraverso la dichiarazione dei redditi, mediante la compilazione del Quadro RW o W
  • È una vera e propria imposta patrimoniale, come l’IVIE per gli immobili esteri

Imposta di bollo: patrimoniale “assimilata 

Non esiste un’imposta di bollo autonoma per le criptovalute. Tuttavia, per chi detiene crypto-asset su exchange o piattaforme con sede in Italia, viene applicata una tassazione automatica assimilabile all’imposta di bollo.

  • Aliquota: 0,2% annuo
  • Applicazione: automatica, da parte dell’intermediario (es. Young Platform)
  • Base imponibile: valore degli asset detenuti al 31 dicembre (o, in ogni caso, in proporzione ai giorni di detenzione)
  • Non si versa in dichiarazione, ma viene trattenuta direttamente dalla piattaforma
imposta di bollo e IVACA criptovalute 2025

In pratica: quando si applica l’una o l’altra?

  • Detieni criptovalute su piattaforme italiane
    → L’imposta viene trattenuta automaticamente. Devi solo scaricare la ricevuta di pagamento dall’exchange e conservarla per eventuali controlli del fisco. Durante la dichiarazione dei redditi, devi fare una “X” nella casella 16 “solo monitoraggio” per comunicare all’Agenzia delle Entrate che è già stata pagata.
  • Detieni criptovalute su exchange esteri o wallet non custodial
    → Dovrai calcolare e versare tu l’IVACA, inserendola nel Quadro RW della dichiarazione dei redditi.
  • Hai crypto su piattaforme italiane e estere
    → Dovrai conservare le ricevute dell’imposta trattenuta automaticamente dalle piattaforme italiane. Per le criptovalute detenute su exchange esteri o wallet privati, dovrai dichiararle nel Quadro RW e versare l’IVACA corrispondente.

Qual è la scadenza per dichiarare e pagare l’imposta? 

La scadenza per il pagamento dell’IVACA (o per allegare la ricevuta dell’imposta di bollo) coincide con quella della dichiarazione dei redditi: 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.

Per l’anno fiscale 2024, il pagamento o l’inserimento in dichiarazione dovrà essere fatto entro il 30 giugno 2025.

Il mancato adempimento comporta sanzioni e interessi.

Su Young Platform, l’imposta di bollo viene calcolata e prelevata automaticamente ogni anno, senza che l’utente debba fare nulla. A partire dalla prima settimana di febbraio, l’importo viene prelevato dal Portafoglio Euro, se ci sono fondi disponibili. Se il saldo è insufficiente, l’addebito avverrà alla prima operazione utile successiva.

  • Vai in “Tasse & Report” → “Imposta di bollo” per vedere l’importo pagato.
  • I dettagli della transazione (ID, data, importo, stato) sono disponibili in “Portafoglio Euro” → “Cronologia”.

Come si calcola la base imponibile

Esempio – Imposta di bollo su portafoglio crypto

Al 31 dicembre 2024, l’utente detiene i seguenti asset su Young Platform:

imposta di bollo portafoglio 2025

Calcolo imposta di bollo (0,2%)

  • Formula: valore totale del portafoglio × 0,2%
  • 14.700 € × 0,2% = 29,40 €

L’imposta di bollo da pagare sarà quindi pari a 29,40 €, che verrà trattenuta automaticamente da Young Platform, in quanto piattaforma italiana.

Cosa deve fare l’utente?

Nulla. L’imposta è già versata dall’exchange. L’utente dovrà solo scaricare la ricevuta del pagamento e conservarla in caso di controlli fiscali o per allegarla alla dichiarazione, se richiesto.

E se avessi lo stesso portafoglio su un exchange estero?

Nel caso in cui questi stessi asset fossero detenuti su un exchange estero o un wallet non custodial, l’imposta da versare sarebbe comunque di 29,40 €, ma non verrebbe trattenuta automaticamente.

In quel caso l’utente dovrebbe:

  • Inserire il valore del portafoglio nel Quadro RW del Modello Redditi o nel Quadro W del modello 730
  • Versare autonomamente l’imposta IVACA tramite Modello F24 entro il 30 giugno 2025

In sintesi: stesso importo, ma modalità diverse di adempimento fiscale.

Commercialista esperto di criptovalute: accedi ai servizi di consulenza di Young Platform

Commercialista criptovalute

Gestisci al meglio la fiscalità crypto con il supporto di commercialisti specializzati. Scopri come ottimizzare la dichiarazione e ridurre i rischi fiscali.

Investire in criptovalute può essere redditizio e stimolante, ma la gestione fiscale rappresenta spesso un ostacolo complesso. La normativa in materia di crypto asset cambia praticamente ogni anno ed è purtroppo facile commettere errori nella dichiarazione dei redditi,  portando a sanzioni significative.

La soluzione: un commercialista crypto

Per questo motivo, abbiamo creato un portale di consulenza fiscale dedicato, che ti mette in contatto diretto con commercialisti esperti del settore. Grazie al loro supporto, potrai gestire in modo corretto e strategico la tua posizione fiscale, evitando rischi e ottimizzando il pagamento delle imposte.

I principali vantaggi del servizio sono:

  • Dichiarazione corretta degli asset digitali, con l’assistenza di un esperto.
  • Ottimizzazione fiscale, per ridurre il carico tributario nei limiti della legge.
  • Regolarizzazione di errori passati, tramite il Ravvedimento Operoso.
  • Consulenza su operazioni specifiche, come cash out, trasferimenti all’estero e gestione di fondi bloccati.

Il supporto di un commercialista con un documento fiscale come il Report Fiscale di Young Platform sono la soluzione alla tua dichiarazione dei redditi. È disponibile in due versioni:

  • Young Platform (da app e web): ideale per chi utilizza solo l’exchange PRO e Base.
  • Young-Okipo (solo da web): perfetto per chi opera con più wallet o exchange.

Richiedi un appuntamento dal tuo account

Prenota il tuo appuntamento con il commercialista

L’accesso al servizio è semplice e immediato. È sufficiente:

  1. Accedere alla sezione “Tasse & Report” della piattaforma
  2. Cliccare sul banner dedicato alla consulenza fiscale
  3. Compilare un rapido questionario
  4. Scegliere un orario disponibile per l’appuntamento con il team di Young Platform.

Il primo incontro conoscitivo è gratuito e parlerai con i tecnici del team Young Platform per capire meglio le tue esigenze. 

Vogliamo infatti valutare insieme se sia davvero necessario attivare una consulenza fiscale professionale, che rappresenta comunque una spesa. In molti casi possiamo già aiutarti noi a chiarire dubbi e rispondere alle domande più comuni. Se invece la situazione lo richiede, ti supporteremo anche nel passaggio successivo, mettendoti in contatto con il nostro commercialista qualificato.

La scadenza per il pagamento delle imposte è fissato al 30 giugno 2025. Nei mesi precedenti questa data la richiesta di consulenze aumenta sensibilmente. Prenotare in anticipo consente di ricevere l’assistenza necessaria senza il rischio di ritardi o sovraccarichi.

Perché scegliere la consulenza fiscale di Young Platform?

Commercialisti esperti in criptovalute

I professionisti disponibili tramite il nostro servizio sono specializzati nel settore crypto e costantemente aggiornati sulle normative fiscali più recenti. Questo consente di ricevere un supporto mirato e affidabile, riducendo al minimo il rischio di errori o omissioni nella dichiarazione.

Integrazione con i Report Fiscali di Young Platform

Uno dei principali vantaggi è l’integrazione con i report fiscali della piattaforma. Questi documenti forniscono un quadro chiaro e dettagliato di tutte le transazioni effettuate, facilitando la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Acquistare il Report Fiscale consente di ottenere un riepilogo preciso della propria attività crypto, riducendo il rischio di errori e facilitando il lavoro del commercialista.

Supporto personalizzato in base alle esigenze individuali

Ogni investitore ha una situazione fiscale unica. Per questo motivo, il nostro servizio di consulenza offre un supporto su misura, adattandosi alle necessità specifiche di ciascun utente.

I principali servizi offerti includono:

  • Analisi della situazione fiscale individuale, per sviluppare le strategie dichiarative più efficaci.
  • Calcolo delle imposte su plusvalenze e minusvalenze, per una gestione fiscale ottimale.
  • Compilazione dei quadri RW e RT, necessari per la dichiarazione degli asset digitali.
  • Gestione di fondi bloccati o allocati su piattaforme problematiche, con assistenza nella dichiarazione.
  • Consulenza su strategie per ottimizzare i cash out, evitando impatti fiscali imprevisti.
  • Supporto per trasferimenti di criptovalute da e per l’estero, con analisi degli obblighi fiscali connessi.
  • Guida alla conservazione della documentazione fiscale, per garantire una gestione corretta e conforme.
  • Preparazione alla difesa in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
  • Assistenza per il ravvedimento operoso, per correggere eventuali errori dichiarativi di anni precedenti.
  • Consulenza su attività imprenditoriali legate alle crypto, come accettazione di pagamenti digitali, fiscalità internazionale, eredità e donazioni.
  • Supporto dedicato a chi ha vissuto situazioni complesse, come vittime di frodi o utenti che hanno perso fondi a causa del fallimento di exchange o piattaforme non più operative

Due formule di servizio: scegli quella più adatta a te

Offriamo due livelli di supporto, pensati per adattarsi al meglio alle tue esigenze:

  • Consulenza Fiscale
    Un incontro singolo con un esperto fiscale per ricevere chiarimenti su dubbi specifici, ottenere indicazioni su come procedere con la dichiarazione e valutare la tua situazione fiscale complessiva.
  • Pacchetto Completo
    Un servizio più approfondito, pensato per chi ha una situazione più articolata o preferisce delegare completamente la gestione della parte fiscale. Include l’analisi dei movimenti, il calcolo delle imposte, la compilazione della dichiarazione e la consegna dei documenti pronti per l’invio.

Queste informazioni sono riprese anche nelle mail che riceverai automaticamente al momento della prenotazione della chiamata, così avrai tutto chiaro fin da subito.

Ravvedimento Operoso e gestione di errori fiscali

Se negli anni precedenti hai commesso errori nella dichiarazione delle criptovalute o hai dimenticato di farla, il ravvedimento operoso rappresenta la soluzione per regolarizzare la tua posizione fiscale riducendo le sanzioni.

Grazie alla consulenza dei nostri esperti, potrai:

  • Analizzare la tua situazione fiscale e individuare eventuali irregolarità.
  • Ricevere un piano dettagliato su come correggere errori passati.
  • Minimizzare i costi delle sanzioni grazie all’intervento tempestivo.
  • Evitare il rischio di accertamenti futuri e contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Correggere eventuali inesattezze prima di ricevere una comunicazione ufficiale dall’Agenzia delle Entrate è fondamentale per evitare problemi e costi aggiuntivi.

Gestisci le tue criptovalute con sicurezza e tranquillità

Affidarsi a un commercialista esperto consente di eliminare ogni incertezza sulla fiscalità crypto, evitando errori e garantendo la conformità con la normativa vigente.

Grazie alla nostra consulenza specializzata, potrai concentrarti esclusivamente sulla crescita del tuo portafoglio, senza preoccupazioni legate alla dichiarazione dei redditi.

Mining di criptovalute: trattamento fiscale in Italia nel 2025

mining imposte 2025

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo: servono ad aiutare l’investitore a comprendere come il fisco italiano tratta il mining di criptovalute, distinguendo tra attività personale e professionale, e le relative implicazioni fiscali.

Se utilizzi un servizio di reportistica fiscale per criptovalute, come quello offerto da Young Platform, non devi effettuare alcun calcolo manuale. Caricando un csv, le plusvalenze da attività di mining vengono calcolate automaticamente e i valori inseriti nelle caselle appropriate dei quadri della dichiarazione (come il Quadro RT o il Quadro T). Il risultato è un report fiscale precompilato, che puoi usare come guida chiara e sicura durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.

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Cos’è il mining di criptovalute?

Il mining è il processo attraverso il quale vengono validate e aggiunte nuove transazioni alla blockchain. I miner utilizzano potenza computazionale per risolvere complessi algoritmi crittografici, ricevendo in cambio nuove criptovalute come ricompensa.

Trattamento fiscale del mining in Italia

Il trattamento fiscale del mining di criptovalute in Italia varia a seconda che l’attività sia svolta a livello personale o professionale.

Mining a livello personale

Se il mining è svolto occasionalmente e senza organizzazione in forma d’impresa, i proventi derivanti sono considerati “redditi diversi” e tassati con un’aliquota del 26% sulle plusvalenze realizzate. È importante dichiarare questi redditi nella dichiarazione dei redditi annuale, compilando il Quadro RT del Modello Redditi o il Quadro T del modello 730.

Mining a livello professionale

Quando il mining è svolto in modo continuativo, organizzato e con mezzi professionali, l’attività è considerata imprenditoriale. In questo caso, i proventi sono soggetti a tassazione come reddito d’impresa, con obbligo di apertura della partita IVA e applicazione delle relative imposte sul reddito e dell’IVA.

Come determinare la natura dell’attività di mining

Per stabilire se l’attività di mining è personale o professionale, il fisco valuta diversi fattori, tra cui:

  • Continuità dell’attività: se il mining è svolto regolarmente o saltuariamente.
  • Organizzazione dei mezzi: utilizzo di attrezzature professionali e infrastrutture dedicate.
  • Investimenti effettuati: entità degli investimenti in hardware e software.
  • Volume dei proventi: ammontare delle criptovalute minate e successivamente vendute.

Obblighi fiscali per i miner

Indipendentemente dalla natura dell’attività, i miner devono:

  • Tenere una documentazione accurata: registrare tutte le transazioni, inclusi i dettagli delle criptovalute minate e vendute.
  • Dichiarare i redditi: riportare i proventi nella dichiarazione dei redditi annuale, nel Quadro RT o T per attività personali, o secondo le regole del reddito d’impresa per attività professionali.
  • Versare le imposte dovute: calcolare e pagare le imposte in base al regime fiscale applicabile.

Trattamento fiscale del mining a livello personale

Se svolto in modo occasionale e non professionale, il mining è considerato dal fisco italiano una forma di reddito diverso, assimilabile ad altri redditi di natura finanziaria.
Questo significa che:

  • Al momento dell’accredito della ricompensa (es. BTC), il valore in euro della crypto ricevuta è considerato un reddito imponibile.
  • L’imposta da versare è del 26% sul valore di mercato al momento dell’accredito.
  • Anche se non vendi la criptovaluta ricevuta, l’imposta è comunque dovuta, proprio perché il reddito si considera “realizzato” al momento della ricezione.

Dove si dichiara il mining?

I redditi da mining personale vanno dichiarati:

  • Nel Quadro RW del Modello Redditi (ex Unico) o Quadro W (del modello 730) per dichiararne il possesso di criptovalute. Serve anche per calcolare l’imposta di bollo dello 0,2% sul totale delle criptovalute possedute al 31 dicembre.
  • Nel Quadro RT del Modello Redditi (ex Unico), oppure nel Quadro T del modello 730 per un’eventuale vendita con guadagno.

Il valore da dichiarare è pari al valore in euro delle criptovalute minate, calcolato nel giorno in cui sono state accreditate sul tuo wallet.

Esempio – Imposta mining personale

Immagina di aver ricevuto 0,05 BTC come ricompensa per attività di mining il 10 aprile 2024, quando 1 BTC valeva 60.000 €.

  • Calcolo del valore ricevuto:
    0,05 BTC × 60.000 € = 3.000 € di reddito imponibile
  • Calcolo dell’imposta dovuta:
    3.000 € × 26% = 780 € da pagare nel 2025

Quando si paga l’imposta?

L’imposta si paga l’anno successivo a quello in cui hai ricevuto la ricompensa.
Quindi, se hai minato crypto nel 2024, dovrai dichiarare e versare l’imposta nel 2025.

Tutto calcolato automaticamente

Usando un servizio di reportistica fiscale crypto come quello offerto da Young Platform, il sistema:

  • Riconosce le ricompense da mining
  • Calcola in automatico il valore e l’imposta da pagare
  • Inserisce tutto nei quadri corretti della dichiarazione

Riceverai così un report fiscale precompilato, pronto da usare come guida affidabile per la dichiarazione dei redditi.

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Prezzo di carico: perché è così importante per la dichiarazione dei redditi da criptovalute

prezzo di carico imposte 2025

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo: aiutano l’investitore a comprendere il ruolo del prezzo di carico nella dichiarazione dei redditi e nel calcolo delle imposte sulle criptovalute.

Vedremo cos’è, quando viene assegnato automaticamente e in quali casi va inserito manualmente.

Se utilizzi un servizio di reportistica fiscale per criptovalute come quello offerto da Young Platform, ci sono alcune operazioni per cui sarà necessario inserire manualmente il prezzo di carico.

Una volta fornito questo dato, il sistema calcola automaticamente plusvalenze, imposte e li riporta nei quadri fiscali corretti (es. Quadro RT o Quadro T), generando un report precompilato, pronto da usare come guida sicura per la dichiarazione.

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Prezzo di carico: che cos’è? 

Il prezzo di carico rappresenta il valore iniziale attribuito a una criptovaluta nel momento in cui entra nel patrimonio del contribuente.

È fondamentale per il calcolo delle plusvalenze o minusvalenze, che si determinano al momento della vendita o dello scambio della crypto. Se non viene dichiarato correttamente, potresti pagare più imposte del dovuto.

Come si determina il prezzo di carico?

  • Acquisto diretto → coincide con il prezzo pagato per acquistare la crypto, incluse eventuali commissioni.
  • Airdrop, staking, mining, programmi Earn coincide con il valore di mercato al momento dell’accredito.
  • Trasferimento da altro wallet o exchange (quindi un deposito) → il contribuente deve dichiarare manualmente il prezzo di carico, ovvero il valore originale di acquisto.

Attenzione: prezzo di carico a 0 €

Se al momento della vendita il prezzo di carico è 0 € (perché non indicato, o in mancanza di documentazione), l’intero ricavato sarà considerato plusvalenza e tassato al 26%.

Nota operativa

Il corretto tracciamento del prezzo di carico è essenziale per:

  • Evitare errori nella dichiarazione fiscale
  • Ridurre il rischio di sovrastimare le plusvalenze
  • Dimostrare l’origine e il valore effettivo degli asset in caso di controlli

Esempio 1: Deposito senza prezzo di carico

  • Depositi 1 Bitcoin acquistato in passato, ma senza indicare il prezzo di acquisto.
  • Successivamente, vendi questo BTC a 100.000€.
  • Il fisco considera l’intero importo come plusvalenza → 100.000 × 26% = 26.000€ di imposta.

Esempio 2: Deposito con prezzo di carico documentato

  • Depositi 1 Bitcoin e dichiari che lo hai acquistati a 60.000€.
  • Quando vendi a 100.000€, la plusvalenza imponibile sarà: 100.000 – 60.000 = 40.000€.
  • Imposta dovuta: 40.000 × 26% = 10.400€.

Come evitare errori (e pagare meno imposte)

Per non incorrere in una tassazione eccessiva:

  • Conserva sempre le prove d’acquisto delle criptovalute
  • Quando trasferisci fondi su un exchange, inserisci il prezzo di carico corretto

Se usi Young Platform, puoi caricare la cronologia delle transazioni da wallet esterni (es. Metamask, Ledger, ecc.) e ottenere un report fiscale completo e ottimizzato per la dichiarazione dei redditi.

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Hard fork: cos’è e quali sono le imposte da pagare nel 2025

hard fork imposte 2025

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo: servono ad aiutare l’investitore a comprendere come funzionano le imposte sulle criptovalute ricevute in seguito ad un hard fork.

Se utilizzi un servizio di reportistica fiscale per criptovalute, come quello offerto da Young Platform, non devi effettuare alcun calcolo manuale.

Ogni transazione viene tracciata in automatico, i valori vengono calcolati correttamente e inseriti nelle caselle appropriate dei quadri della dichiarazione (come il Quadro RT o il Quadro T).

Il risultato è un report fiscale precompilato, che puoi usare come guida chiara e sicura durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.

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Cos’è un hard fork?

Un hard fork è una modifica significativa e incompatibile con le versioni precedenti del protocollo di una blockchain, che porta alla creazione di una nuova catena separata dalla precedente. Questo evento si verifica quando una parte della comunità decide di implementare cambiamenti sostanziali alle regole del sistema, non accettati da tutti i partecipanti. Di conseguenza, si formano due blockchain distinte: una che segue le vecchie regole e un’altra che adotta le nuove. 

Esempio:
Nel 2022, Ethereum ha subito un aggiornamento che ha dato origine a una nuova rete chiamata EthereumPoW (ETHW).

Chi possedeva ETH al momento del fork ha ricevuto gratuitamente un numero equivalente di token ETHW.

Cosa succede a livello fiscale?

Ricevere criptovalute a seguito di un hard fork è considerato un reddito, anche se non hai sostenuto alcun costo per acquisirle. 

Dal punto di vista fiscale, funziona esattamente come un airdrop: si tratta di un’entrata soggetta a un’imposta.

Dove si dichiarano?

I token ricevuti tramite hard fork vanno indicati:

  • Nel Quadro RW del Modello Redditi (ex Unico) o Quadro W (del modello 730) per dichiararne il possesso di criptovalute. Serve anche per calcolare l’imposta di bollo dello 0,2% sul totale delle criptovalute possedute al 31 dicembre.
  • Nel Quadro RT del Modello Redditi (ex Unico), oppure nel Quadro T del modello 730 per un’eventuale vendita con guadagno.

Quando si pagano le imposte sulle criptovalute ricevute dopo un hard fork?

Nell’anno successivo a quello in cui hai ricevuto i token.

Esempio:
Se hai ricevuto criptovalute tramite hard fork nel 2024, dovrai dichiararle e pagare le imposte nel 2025.

Quanto si paga?

L’imposta è pari al 26% sul valore dei token ricevuti, calcolato nel giorno in cui ti sono stati accreditati sul wallet.

Come si calcola?

  • Prendi la quantità di token ricevuti
  • Moltiplica per il prezzo di 1 token nel giorno dell’accredito
  • Su questo valore si applica il 26% di imposta

Esempio – Imposta su hard fork 

Hai ricevuto 50 ETHW in seguito a un hard fork di Ethereum il 15 settembre 2024, quando 1 ETHW valeva 1,50 €.

  • Valore ricevuto: 50 × 1,50 € = 75 € 
  • Imposta da pagare nel 2025 = 75 € x 26% = 19,50 €

Anche se non hai venduto i tuoi ETHW e sono ancora nel wallet, l’imposta è comunque dovuta, perché il ricevimento dei token è considerato un reddito fiscalmente imponibile.

E se vendi le criptovalute?

Se in futuro decidi di vendere le criptovalute ricevute con l’hard fork, e il loro valore sarà aumentato rispetto al giorno in cui le hai ricevute, dovrai pagare un’imposta sulla plusvalenza.

Esempio – Imposta sulla vendita

  • Ricevi 50 ETHW nel 2024, quando valgono 1,50 € → valore iniziale: 75 €
  • Vendi i 50 ETHW nel 2025, quando valgono 5 € → incasso: 250 €
  • Plusvalenza: 250 – 75 = 175 €
  • Imposta da pagare nel 2026: 175 € × 26% = 45,50 €

Questa imposta si somma a quella di 19,50 € da pagare nel 2025 per il solo fatto di averli ricevuti.

Quando si paga l’imposta sulla plusvalenza?

Il principio è semplice: le imposte si pagano l’anno successivo rispetto all’anno in cui hai venduto le criptovalute e, ovviamente, solo se hai realizzato un guadagno.

Quindi:

  • Se le vendi nel 2024, paghi nel 2025
  • Se le vendi nel 2025, paghi nel 2026
  • Se le vendi nel 2026, paghi nel 2027 …e così via.
hard fork imposte 2025

E se scambi le criptovalute ricevute con un hard fork per una stablecoin?

Con l’entrata in vigore del regolamento europeo MiCAR, anche lo scambio di criptovalute con alcune stablecoin classificate come EMT (Electronic Money Tokens) è fiscalmente rilevante.

Gli EMT sono token il cui valore è ancorato a una valuta fiat, come l’euro o il dollaro. Per il fisco, sono equiparati a moneta tradizionale.
Esempi di EMT: Tether (USDT), USD Coin (USDC)

Scambiare ETHW per USDC è quindi fiscalmente equivalente a venderli in euro. Se il valore di ETHW è aumentato rispetto al giorno dell’accredito, dovrai pagare l’imposta sulla plusvalenza.

Esempio – Imposta sullo scambio con stablecoin

Hai ricevuto 50 ETHW il 15 settembre 2024, quando valevano 1,50 € ciascuno → valore iniziale: 75 €

A dicembre 2024, il valore di ETHW sale a 4 € → decidi di scambiare i 50 ETHW per 200 USDC (equivalenti a 200 €, poiché 1 USDC ≈ 1 €)

Calcolo della plusvalenza

  • Valore al momento dello scambio: 200 € in USDC
  • Valore al momento dell’hard fork: 75 €
  • Plusvalenza: 250 – 75 = 125 €

Imposta da pagare nel 2025: 32,50 €

Esattamente come avviene per la vendita in euro, anche lo scambio per EMT genera una plusvalenza imponibile.

NOTA – Classificazione degli EMT: uno scenario in evoluzione

Al momento non esiste una classificazione ufficiale, chiara e completa che indichi con certezza quali criptovalute rientrano nella categoria degli EMT (Electronic Money Tokens) secondo il regolamento MiCAR, e quali invece ricadano nelle altre categorie previste dalla normativa.

Di conseguenza, l’identificazione di una stablecoin come EMT è frutto di un’interpretazione della norma, basata sulle sue caratteristiche tecniche e funzionali. Questo porta inevitabilmente a categorizzazioni discordanti tra operatori del settore, fiscalisti e piattaforme.

In linea generale, si concorda sul fatto che Tether (USDT) – una delle stablecoin più utilizzate nel trading – può essere considerata un EMT, e quindi le operazioni in USDT sono fiscalmente rilevanti.

Diversamente, USD Coin (USDC) ha ricevuto ufficialmente la classificazione come EMT, avendo completato con successo il processo di due diligence richiesto dalla MiCAR e soddisfatto tutti i criteri normativi previsti.

Questo significa che, almeno per ora, le operazioni con USDC sono sicuramente rilevanti fiscalmente, mentre quelle con altre stablecoin – come USDT – lo sono in base a una lettura coerente e prudente della normativa vigente.

Tutti i calcoli sono automatici

Ricorda che non devi fare questi calcoli da solo o da sola.
Se utilizzi un servizio di reportistica fiscale per criptovalute, come quello offerto da Young Platform, tutti questi passaggi sono gestiti automaticamente:

  • Il software traccia ogni operazione
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