Come cambia Ethereum dopo The Merge? Le novità spiegate in 7 punti

Ethereum 2.0, le novità dopo The Merge spiegate in 7 punti

L’aggiornamento di Ethereum 2.0 è stato attivato con successo! Scopri le novità dopo The Merge in 7 punti

The Merge è stato un successo a livello informatico. L’aggiornamento è stato attivato Giovedì 15 Settembre 2022 senza nessun intoppo e la blockchain di Ethereum ha iniziato a validare le transazioni attraverso l’algoritmo di consenso Proof-of-Stake in modo fluido a partire dal blocco numero 15537393. Come di solito accade con i grandi eventi, con il passare dell’euforia generale iniziano a circolare tantissime domande in merito al “dopo”. Ethereum diventa più centralizzato? Cosa è successo al prezzo di Ethereum? Se vuoi saperne di più, leggi le novità dopo The Merge spiegate in 7 punti!

1. Come mai il prezzo di Ethereum è crollato dopo The Merge?

Nel giorno dell’attivazione di The Merge, ETH ha perso circa 10 punti percentuali disegnando una candela rossa sul grafico. Ma come mai Ethereum è crollato dopo il successo di The Merge? Si possono individuare principalmente due ragioni, una strettamente legata a The Merge e l’altra inerente alla situazione macro-economica in cui ci troviamo in questo periodo. Nello scenario economico attuale, che è stato analizzato all’interno dell’ultimo episodio di Young Market, stiamo assistendo all’aumento dei tassi di interesse da parte della SEC, l’agenzia governativa statunitense incaricata di regolamentare il mercato, e all’aumento dell’offerta sui mercati. Questa situazione va sicuramente a svantaggio di asset considerati rischiosi come le criptovalute. Il prezzo di Ether quindi è crollato di più del 20% dopo The Merge.

La seconda ragione è riconducibile proprio all’attivazione di The Merge. I miner, coloro che nella precedente versione di Ethereum Proof-of-Work si occupavano di validare le transazioni, avrebbero venduto circa 20.000 ETH nelle ore successive di The Merge (secondo i dati di OKlink), contribuendo a portare il prezzo di Ethereum verso il basso. 

2. Ethereum è più centralizzato dopo The Merge?

Qualcuno ha fatto notare che dopo The Merge, Ethereum sarebbe  più centralizzato di prima. Questo perché i nodi che si occupano di validare le transazioni della blockchain Proof-of-Stake al momento sono meno rispetto ai nodi della rete Proof-of-Work. 

In una blockchain che funziona tramite l’algoritmo di consenso Proof-of-Stake, le transazioni vengono validate tramite lo staking. I nodi validatori della rete di Ethereum, ovvero coloro che possiedono almeno 32 ETH, si occupano di approvare tutte le transazioni e vengono premiati dalla rete stessa attraverso ricompense in Ether. La maggior parte di questi nodi è costituita da organizzazioni chiamate staking pool che raggruppano gli Ether degli utenti che vogliono delegare le loro crypto per partecipare al meccanismo di consenso. 

La critica relativa alla centralizzazione è stata avanzata perché queste staking pool sono poche e possiedono grandissime quantità di Ether per conto degli utenti. Uno dei rischi di questa situazione potrebbe essere la centralizzazione delle decisioni e dei processi nella rete di Ethereum. Questa critica però si contrappone all’idea secondo la quale, i provider guadagnerebbero in relazione alla quantità di Ether che possiedono e di conseguenza al numero di utenti che scelgono di servirsi di loro. Secondo questa ipotesi non sarebbero incentivati a censurare le transazioni e a rischiare quindi di perdere utenti e introiti. Quali saranno i prossimi sviluppi? Nasceranno altre staking pool che aiuteranno a decentralizzare maggiormente il network di Ethereum?

Il secondo punto su cui cercano di fare leva i detrattori di Ether è la collocazione geografica dei nodi validatori. In risposta a questo, un report consultabile sul sito ufficiale di Lido, una delle staking pool più utilizzate, mostra come i nodi validatori di Lido siano distribuiti geograficamente e nessun paese mostra una percentuale superiore al 15% in termini di presenza di validatori sul proprio territorio. Non solo: Lido stessa è un’organizzazione che ha come obbiettivo il miglioramento della propria decentralizzazione e i cui protocolli di staking sono già regolati da una DAO.

3. Attenzione alle fake news post The Merge 

Giovedì 15 Settembre 2022 alcune importanti testate giornalistiche italiane hanno riportato la notizia secondo la quale il founder di Ethereum, Vitalik Buterin, avrebbe hackerato il profilo Twitter del Ministero per la Transizione Ecologica il cui ministro è Roberto Cingolani. Ovviamente non è successo niente di tutto questo, il nome di Vitalik Buterin apparso come handle del profilo è stato inserito da un truffatore. La community Web3 italiana si è ovviamente espressa in maniera molto critica verso le famose testate che hanno dato l’allarme. Sono nati una serie di meme molto divertenti che hanno posto l’accento sulla disinformazione e la tendenza a strumentalizzare informazioni senza verificarle. 

4. Come cambia la tokenomics di Ethereum dopo The Merge?

Una delle 7 novità dopo The Merge riguarda la tokenomics di Ethereum. La tokenomics è il modello che descrive le caratteristiche economiche di un token e contiene tutte le informazioni relative all’emissione e alla distribuzione del token di una blockchain. Il passaggio dall’algoritmo di consenso Proof-of-Work all’algoritmo Proof-of-Stake determinerà un’emissione di ETH minore, cosa che andrà ad influire anche sull’inflazione della crypto che, nel periodo precedente a The Merge, era del 4% circa. In alcuni momenti immediatamente successivi a The Merge, Ether ha avuto una tendenza deflazionaria, in altre parole sono stati distrutti più Ether di quanti ne venissero emessi. 

La tokenomics di Ethereum subirà dei cambiamenti anche dopo il prossimo aggiornamento in programma per Ethereum, denominato Shanghai. Nei mesi successivi a The Merge, fino all’attivazione di Shangai, per gli staker non sarà possibile prelevare i propri ETH. L’aggiornamento regolerà i prelievi di ETH dallo staking, influenzando la quantità di criptovalute circolanti. 

5. The Merge ha trasformato Ethereum in una blockchain ad impatto zero?

Il team di Ethereum si augura di sì. Secondo l’ Ethereum Foundation, grazie al cambiamento di algoritmo di consenso, la rete ridurrà il consumo energetico del 99.5%. Nelle blockchain Proof-of-Stake infatti le transazioni sono validate grazie allo staking e non grazie alla potenza computazionale messa a disposizione dai miner. È stato stimato che grazie a The Merge, il consumo energetico mondiale verrà ridotto dello 0.2%. L’aggiornamento The Merge potrebbe quindi modificare la narrazione dell’intero settore in relazione a potenziali danni per il clima.

6. I prossimi passi dopo The Merge per un network più scalabile?

Ora che The Merge è stato attivato, qual è il prossimo passo per Ethereum? Vitalik Buterin si è espresso in merito durante una conferenza del 21 Luglio 2021. L’obiettivo principale è la scalabilità del network, e lo è già dal 2017 quando l’utilizzo della rete è aumentato esponenzialmente. Oggi la rete di Ethereum riesce a processare circa 20 transazioni al secondo, in futuro con l’utilizzo di alcune soluzioni di scalabilità si potrà arrivare anche a 100.000 transazioni per secondo. L’aggiornamento successivo a The Merge sarà The Surge. All’interno di The Surge convivranno due fasi, la prima si chiamerà proto-Danksharding e dovrebbe avvenire entro un anno. Con questo aggiornamento, che servirà ad aumentare la quantità di dati immagazzinabili su ogni blocco, sarà possibile rendere le transazioni sui Layer 2 di Ethereum ancora più economiche. La seconda fase di The Surge si chiamerà Danksharding ed avrà il fine di scalare il network di Ethereum anche sui Layer 2 attraverso l’utilizzo dei cosiddetti rollup. I rollup si occupano di aggregare più transazioni “off chain” che vengono poi “presentate” alla blockchain di Ethereum come transazioni uniche. 

7. Dove andranno i miner di Ethereum?

L’ultimo punto delle novità dopo The Merge riguarda il destino dei miner di ETH. Questi si sono dovuti attrezzare per trovare nuove blockchain dove traslocare tutta la loro potenza computazionale. Analizzando l’hash power, e quindi la potenza computazionale di alcune blockchain alternative ad Ethereum, si è intuito dove si sono diretti i miner rimasti senza occupazione. Per esempio l’hash power di Ethereum Classic è schizzato alle stelle segnando un incremento del 500% e quello di Ravencoin dell’800%. Saranno queste le crypto preferite dai miner? Chi non si è spostato su queste monete alternative sta pensando probabilmente ad altre opzioni, come offrire la propria potenza di calcolo a players del settore del cloud computing o dell’elaborazione dei dati come Amazon Web Service oppure validare la versione Proof-of-Stake della rete creando dei nodi.

Altri ex miner di Ethereum hanno deciso di creare degli hard fork per continuare la loro attività. Ci sono stati due hard fork dopo The Merge: ETHW (Ethereum Proof-of-Work) e ETF (Ethereum Fair). I due hard fork non sono stati riconosciuti da Ethereum e di conseguenza sono progetti estranei alla blockchain creata da Vitalik Buterin. Una curiosità riguardante l’hard fork Ethereum Fair è che è stato distribuito a chi possedeva Dogecoin, Ethereum Classic e Bitcoin ma non a chi possedeva degli ETH. Entrambi gli hard fork sono stati oggetto di grandissima volatilità nelle ore immediatamente successive a The Merge.

The Merge è live! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto

The Merge è attivato! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni

The Merge è stato attivato il 15 Settembre 2022. Cosa è successo durante le prime ore di Ethereum 2.0? Come ha reagito il settore crypto? Ci sarà un hard fork?

L’attivazione dell’aggiornamento The Merge è stata definita “traguardo”, “momento storico”, “rivoluzione”. In questi mesi The Merge è stato raccontato in modi diversi, come il cambio di motore di una macchina in corsa, o come un’astronave non ancora pronta a un viaggio interstellare, secondo il paragone dell’Ethereum Foundation. Qualsiasi narrativa ha cercato di rendere giustizia alla portata di questo aggiornamento, uno dei più grandi progetti software open-source della storia, che ha richiesto il coordinamento di decine di team, ricercatori, sviluppatori e volontari.

C’è chi la notte tra il 14 e il 15 Settembre ha seguito i momenti cruciali di The Merge minuto per minuto come di fronte al lancio di una missione spaziale. Con l’avvicinarsi della TTD sono iniziati watch party e streaming, per seguire tutti insieme e da ogni parte del mondo, il momento preciso in cui è stata completata la “fusione”. Coloro che hanno assistito alla diretta dell’Ethereum Foundation hanno anche ricevuto un POAP celebrativo, un NFT che dimostrerà per sempre la presenza all’evento cruciale della blockchain ideata da Vitalik Buterin. Scopri le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto all’attivazione di The Merge! 

Ethereum ora è Proof-of-Stake!

Ora, con il Proof-of-Stake, Ethereum è pronta al viaggio interstellare. Giovedì 15 Settembre alle 06:42:42 UTC è stata raggiunta la Total Terminal Difficulty 58750000000000000000000 e la Beacon Chain è stata finalmente integrata con il mainnet di Ethereum. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, ha commentato l’attivazione di The Merge con queste parole: “E abbiamo finalizzato! Felice merge a tutti, questo è un grande momento per l’ecosistema di Ethereum. Tutti coloro che hanno aiutato a realizzare il merge dovrebbero sentirsi davvero orgogliosi oggi”.

La prima epoch, ovvero il primo pacchetto di 32 blocchi, di Ethereum 2.0 è stata finalizzata alle 06:59. È stata questa la prova del nove che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, la finalizzazione della prima epoch ha confermato che Ethereum 2.0 stava funzionando correttamente. L’ultimo blocco di Ethereum Proof-of-Work, il numero 15537393, è stato minato dalla mining pool F2Pool una delle prime pool ad occuparsi del mining di Bitcoin. Il gas pagato dalla pool per la transazione è stato 29.991.429 gwei ovvero l’unità più piccola di Ether (1 ETH è composto da un miliardo di gwei). Il miner dell’ultimo blocco del PoW ha incluso nel blocco stessoun messaggio in mandarino: “七彩神仙鱼F!”, che si traduce in “Colorful Angelfish F!”. Da quel momento i miner non sono più responsabili della validazione delle transazioni di Ethereum. Dell’ultimo blocco minato di Ethereum è stato creato un NFT in vendita su OpenSea con il nome di “The Last POW Block”. 

I festeggiamenti per The Merge e il primo NFT su Ethereum PoS

Qualche ora dopo l’attivazione di The Merge qualcuno ha pagato 36 ETH (l’equivalente di 57.600$) per “mintare” il primo NFT su Ethereum 2.0. Il token non fungibile rappresenta un panda e alcuni dettagli dello stato della blockchain nel momento in cui è stato creato.

Perché proprio un panda? L’animale è diventato il simbolo di The Merge perché immaginato come la combinazione tra un orso bianco e un orso nero. Qualche giorno fa Sam Padilla, ingegnere esperto di Web3 di Google, ha introdotto nelle schermate del motore di ricerca un piccolo easter egg. Con le ricerche “The Merge Ethereum” e simili, comparivano il countdown per l’aggiornamento e due orsetti, uno bianco e uno nero, sempre più vicini uno all’altro. Il timer era direttamente collegato alla blockchain e si aggiornava in tempo reale. Ora invece compare un panda che stringe tra le zampe il simbolo di ETH. 

Anche Beeple il famoso artista NFT ha omaggiato The Merge, pubblicando su Twitter la sua ultima opera che raffigura il mastodontico simbolo di Ethereum.

Le reazioni della community crypto a The Merge

La community crypto, competitor di Ethereum compresi, è esplosa in commenti e festeggiamenti dopo l’attivazione di The Merge, vediamone alcuni! 

1. Yuga Labs

Yuga Labs, i fondatori del Bored Ape Yacht Club, la principale collezione NFT costruita su Ethereum, ha scritto: “congratulazioni all’intero team di Ethereum per la fusione avvenuta con successo. Questo è un momento storico per noi e un grande passo per scalare Ethereum per il suo primo miliardo di utenti”. Per Yuga Labs è fondamentale che Ethereum diventi una blockchain capace di gestire una grande mole di transazioni contemporaneamente, soprattutto ora che sta costruendo Otherside, il suo Metaverso

2. Tim Beiko, il portavoce degli sviluppatori di The Merge

“Siamo a posto. È fatta. Ci siamo fusi. Porca miseria. Un lavoro straordinario per tutti!” così ha commentato il successo dell’aggiornamento, Tim Beiko uno degli sviluppatori più coinvolti in The Merge.

3. Justin Sun, Charles Hoskinson, Emin Gun Sirer

Le congratulazioni per la buona riuscita dell’aggiornamento di Ethereum sono arrivate anche dalla concorrenza. Tra i competitor sono arrivati i complimenti dai fondatori di Tron, Avalanche e Cardano.

Charles Hoskinson, che ha fatto parte del nucleo di fondatori di Ethereum, ha registrato un video in cui ha spiegato di voler prendersi un momento per elogiare il duro lavoro delle persone che hanno portato a questo “momento storico”. Secondo Hoskinson, The Merge è la cosa più complessa mai realizzata nel settore crypto. Un esempio di progresso scientifico e una vittoria per tutti!

Sulla stessa lunghezza d’onda, Emin Gün Sirer di Avalanche scrive: “un momento e una pietra miliare da ricordare. Congratulazioni agli sviluppatori che hanno affrontato un’enorme complessità tecnica. Dovreste essere incredibilmente orgogliosi”.

Hard Fork sì o no?

Un gruppo di miner di Ethereum nella versione Proof-of-Work, con l’arrivo del nuovo meccanismo di consenso si è accordato per creare un hard fork di Ethereum e continuare il mining su una blockchain alternativa, ETHPoW. L’hard fork non è stato ancora realizzato, al momento della stesura di questo articolo. L’organizzazione che si occupa della “nuova vecchia” Ethereum Proof-of-Work ha specificato su Twitter che il fork sarà lanciato entro 24 ore da The Merge. Con la realizzazione del fork, gli holder di ETH avranno diritto a ricevere tramite airdrop, il token $ETHW in rapporto 1:1 con gli Ether posseduti. Insomma uno dei cambiamenti più significativi della storia delle criptovalute non è avvenuto senza oppositori!

Cosa è successo al prezzo di ETH dopo The Merge

Nei minuti immediatamente successivi all’attivazione dell’aggiornamento, il valore della crypto è calato leggermente (dello 0,4% rispetto alle 24 ore precedenti). Tuttavia il prezzo di ETH dopo The Merge è rimasto sostanzialmente invariato, mantenendosi intorno ai 1.600 dollari. 

5 curiosità su The Merge, l’aggiornamento che cambierà le crypto per sempre

The Merge: 5 cose che non sai sull’aggiornamento di Ethereum

L’aggiornamento che cambierà per sempre Ethereum e le crypto sta per arrivare. Scopri 5 cose che non sai su The Merge!

Con “The Merge” si intende l’insieme di aggiornamenti che porteranno la blockchain di Ethereum a cambiare meccanismo di consenso da Proof-of-Work a Proof-of-Stake. Nel mondo crypto da mesi non si parla d’altro, l’aggiornamento di Ethereum è così importante che “The Merge” è diventato un termine di uso comune a indicare l’attivazione finale dell’aggiornamento e in generale la versione Ethereum 2.0. 

Cosa cambierà con Ethereum 2.0? Le transazioni saranno più veloci, economiche e green, il network sarà più decentralizzato e sicuro. Questo renderà la blockchain di Ethereum più scalabile e efficiente dal punto di vista energetico, The Merge tuttavia non avrà un impatto solo sulla blockchain di Vitalik Buterin, l’aggiornamento cambierà il mondo crypto per sempre. Ethereum infatti è la blockchain su cui sono costruiti i principali protocolli di Finanza Decentralizzata e in cui si sviluppa il mondo degli NFT. Per approfondire gli aspetti più tecnici di The Merge ti rimandiamo all’articolo di Academy su Ethereum 2.0, continua a leggere per scoprire 5 curiosità e cose che non sai su The Merge!

1. Perché l’aggiornamento di Ethereum si chiama The Merge?

Fusione! Fan di Dragon Ball in ascolto, chi meglio di voi sa cosa succede quando viene invocato il termine “fusione”? “The Merge” che in inglese significa proprio “la fusione”, è il nome dell’aggiornamento di Ethereum perché consiste nell’unione di due chain in una sola. Con The Merge verranno fuse insieme la Beacon Chain e il mainnet di  Ethereum, la prima è la rete Proof-of-Stake attiva dal 2020 e usata come livello di “Consenso” ma non ancora per elaborare le transazioni. Il mainnet invece è l’unico livello di “Esecuzione” della blockchain su cui lavoreranno i miner fino a The Merge. Con il completamento dell’aggiornamento, queste due chain verranno fuse insieme per migliorare le prestazioni di Ethereum.

2. Perché la data d’uscita di The Merge cambia?

La fase finale e l’attivazione dell’aggiornamento è stata prevista per Settembre 2022 ma per molto tempo non è stata comunicata una data ufficiale per il rilascio di The Merge. Negli scorsi mesi la data è stata posticipata più di una volta e anche individuato il mese di Settembre, gli sviluppatori di Ethereum hanno indicato un periodo di attivazione ampio, ovvero tra il 10 e il 20 Settembre. Il 6 Settembre Vitalik Buterin ha ristretto il campo tra il 13 e il 15 del mese. Ma perché non si conosce con precisione la data del rilascio di The Merge? Gli sviluppatori di Ethereum non hanno programmato l’aggiornamento basandosi sul calendario, e quindi su un parametro temporale, ma facendo riferimento al Total Terminal Difficulty (TTD). Il TTD è il valore raggiunto il quale verrà rilasciato l’aggiornamento del Proof-of-Stake, si può intendere come un punteggio da ottenere per superare il livello di un videogioco. The Merge verrà completato solo quando verrà raggiunto il TTD del valore 58750000000000000000000. Il TTD è il parametro che indica il livello di difficoltà che i miner devono affrontare per validare l’ultimo blocco nel Proof-of-Work di Ethereum, questo valore dipende da molti fattori e quindi non è possibile stabilire con certezza quando il network si avvicinerà a quel valore. Per questo la data di The Merge cambia di continuo. 

3. Non solo Buterin, ecco il team di The Merge

Tra i migliaia di programmatori che tengono in piedi il protocollo di Ethereum, forse non sai che a The Merge stanno lavorando 119 esperti. Insieme a questo gruppo si sono riunite anche alcune personalità di spicco del mondo crypto. Dall’Ethereum Foundation hanno contribuito direttamente al progetto The Merge, i ricercatori Danny Ryan e Justin Drake. Il primo si occupa di The Merge fin dal 2017 (fun fact: The Merge e il passaggio al PoS era stato proposto già nel 2015, poco dopo la nascita di Ethereum), in relazione a temi come la scalabilità, la sostenibilità e la sicurezza. Drake invece ha avuto un ruolo di coordinamento e di relazioni pubbliche. 

All’aggiornamento The Merge ha contribuito ovviamente anche Vitalik Buterin in quanto mente dietro al nuovo modo di intendere Ethereum e come divulgatore al grande pubblico. A Buterin si deve la filosofia di progettazione del nuovo meccanismo di consenso. Un’altra figura chiave è Tim Beiko a capo del team degli sviluppatori. Beiko è diventato il principale portavoce nei social del team di sviluppo e ha gestito i numerosi passi necessari a The Merge. Tra tutti coloro che stanno lavorando a The Merge, citiamo anche Mikhail Kalinin di ConsenSys, una società di sviluppo software che collabora con Ethereum. In occasione di The Merge questo ha stabilito i dettagli della Beacon Chain, secondo Beiko, Kalinin è uno di quelli che “hanno letteralmente costruito e guidato la nave”. Kalinin ha definito la sua esperienza a Ethereum “un esempio di vera diversificazione e decentralizzazione del lavoro su un progetto di ricerca e sviluppo”. 

4. Esisterà una nuova coin di Ethereum 2.0?

Con l’avvicinarsi del completamento di The Merge in molti si sono chiesti se Ethereum 2.0, ovvero la nuova versione della blockchain Proof-of-Stake, avrà una nuova coin. E ancora, cosa succederà agli ETH esistenti e presenti nei nostri wallet? Per rispondere a questa domanda bisogna considerare i due possibili scenari successivi all’attivazione dell’aggiornamento. Dopo The Merge potrebbe verificarsi un hard fork della blockchain in cui Ethereum si dividerebbe in due diverse chain, una con il meccanismo di consenso che ha sempre avuto (PoW) e un’altra che si basa invece sullo staking per validare le transazioni. In questo caso verrebbe creato di conseguenza una nuova coin, a cui ci si riferisce al momento con il nome “ETHPOW”. La chain con il meccanismo di consenso PoS manterrà come coin nativa Ether (ETH), la chain PoW invece continuerà con il mining di ETHPOW. La chain PoW resterà in vita solo fino a quando i miner continueranno ad utilizzarla e a sostenerla. 

Qualora venisse creata effettivamente una nuova criptovaluta, sarà distribuita tramite airdrop in rapporto 1:1. Di base i tuoi ETH non subiranno cambiamenti, per prepararti a The Merge su Young Platform leggi l’annuncio dedicato

5. L’ora degli NFT sostenibili

Tra le 5 cose che forse non sai su The Merge, c’è la sua rivoluzione green nel mondo NFT. Premettendo che la maggior parte dei token non fungibili è costruita su Ethereum, dopo The Merge si assisterà a una drastica riduzione dell’impatto ambientale della produzione e degli scambi di NFT. Questo perché il meccanismo di consenso che permette l’attività di Ethereum non si baserà più sulla potenza di calcolo dei miner ma sul meccanismo dello staking, in altre parole non sarà più necessaria tutta l’energia elettrica impiegata per alimentare gli hardware del mining. Tutte le attività legate alla blockchain saranno più sostenibili dal punto di vista energetico.  

Una delle principali critiche mosse agli NFT riguarda l’energia necessaria per il loro “minting” ovvero il processo per cui vengono creati asset digitali. Le preoccupazioni sull’inquinamento prodotto dai token non fungibili si sono intensificate soprattutto in questo periodo di crisi ambientale e energetica. Con NFT più green il settore potrebbe attirare nuovi appassionati e conoscere una fase di fermento creativo: creator e nuovi progetti potranno sbizzarrirsi a creare arte su blockchain, non più intimiditi dall’impronta ambientale. 

Guida completa a Sorare, il fantacalcio crypto su Ethereum

Sorare fantacalcio crypto su Ethereum schermata mercato NFT

Come funziona Sorare? Il fantacalcio crypto dove puoi comprare e vendere carte NFT dei calciatori in cambio di ETH

Ami il calcio e le crypto? C’è un modo per unire queste due passioni. Si chiama Sorare, un vero fantacalcio crypto costruito su Ethereum! Come funziona Sorare? In questo gioco crypto il tuo obiettivo è creare una tua squadra, composta da figurine NFT di calciatori, e partecipare a tornei cercando di battere i tuoi avversari. In questa guida completa agli NFT del fantacalcio crypto di Sorare ti spiegheremo come cominciare a giocare, come funzionano i tornei e come guadagnare le carte più rare. Cominciamo!

Come iniziare a giocare su Sorare

La prima cosa da fare per iniziare a giocare su Sorare è avere un wallet Ethereum a portata di mano. MetaMask è la soluzione più rapida. Una volta che hai creato il tuo wallet, ricaricalo con qualche ETH. Giocare su Sorare all’inizio è gratis, ma per partecipare alle Leghe più difficili avrai bisogno di acquistare carte NFT dal marketplace di Sorare. A questo punto iscriviti a Sorare utilizzando e-mail e numero di cellulare. Subito dopo ti verrà chiesto di scegliere le tue squadre preferite da 44 campionati in tutto il mondo. Tra le squadre che scegli verranno presi casualmente 5 giocatori. Questo ti servirà per avere la tua rosa iniziale “d’ufficio”, per permetterti di imparare le meccaniche e cominciare a giocare. Ti saranno date quindi 5 carte Comuni, che non sono NFT e non sono scambiabili con gli altri giocatori.

A questo punto sei dentro: collega il tuo wallet MetaMask e segui il tutorial che ti propone Sorare. Ti troverai davanti a un girone di prova, e dovrai creare la formazione della tua squadra. Le squadre del fantacalcio crypto di Sorare sono formate da 5 giocatori: portiere, difensore, centrocampista, attaccante e “jolly” (può essere il giocatore di qualunque ruolo). Quando imposti la formazione devi anche scegliere il capitano della squadra. Puoi vedere il punteggio medio di ciascun giocatore direttamente sulla sua carta, questo ti aiuterà nel decidere come impostare la tua squadra. I giocatori guadagnano punti in base alle loro performance durante le partite ufficiali; leggi la lista completa. Il capitano prende il 20% di punti in più, quindi scegli il tuo giocatore più forte!

Preso confidenza col sistema? Ora è il momento di scoprire come funziona Sorare! Cliccando su “Gioca”, vedrai le Leghe disponibili e quelle a cui partecipare con la tua squadra. Per partecipare a molte di queste, bisogna soddisfare dei requisiti, come ad esempio essere in possesso di un minimo di carte NFT. Più requisiti ci sono, più premi ha da offrirti la Lega! Puoi partecipare a tutti i tornei che vuoi, ma ogni carta può far parte di una sola squadra alla volta.

Come funzionano le carte NFT in Sorare

Le tue carte gratis “Comuni” sono ottime per iniziare a capire come funziona Sorare, ma non ti porteranno lontano. Prima o poi avrai bisogno di acquistare giocatori dal mercato primario o secondario. Vediamo le carte di Sorare!

Le carte di Sorare sono disponibili sulla piattaforma in 5 diverse rarità. Le carte Comuni non sono NFT, e guadagnano solo la metà dei punti rispetto alle altre carte. Poi ci sono le carte Limited (massimo 1000 carte in circolazione), Rare (100 carte in circolazione), Super Rare (10 carte in circolazione) e Unique (solo una carta in circolazione). Queste carte sono NFT e hanno una scarsità provata dalla blockchain, e hanno un valore più o meno alto a seconda della bravura del giocatore. Le carte NFT di Sorare guadagnano anche Punti Esperienza ogni volta che vengono utilizzate: a seconda del Livello, il numero di punti che guadagnano a fine partita aumenta. Le carte Comuni, Limited e Rare hanno un livello massimo di 20 e possono raggiungere un bonus del 10%. Le Super Rare card e le Unique possono arrivare rispettivamente al livello 60 e 100, accumulando bonus del 30% e 50%!

Come funzionano gli scambi su Sorare? Ci sono tre modi per mettere le mani sulle carte NFT. Il primo è quello di partecipare al mercato primario della piattaforma attraverso un’asta. Ogni giorno, Sorare minta delle nuove carte NFT di giocatori casuali. Queste carte vengono messe all’asta, e tutti i giocatori possono “puntare” una somma di ETH per cercare di accaparrarsele. 

In alternativa si può passare dal mercato secondario: chi possiede una carta NFT infatti può metterla in vendita direttamente su Sorare. Per vendere una carta devi scegliere un prezzo che ti sembra consono e aspettare. Se nessuno la compra dopo 48 ore allora la carta torna nel tuo portafogli. Occhio però: scambiare le carte in questo modo fa diminuire il livello del giocatore! Altrimenti, le carte di Sorare sono acquistabili anche su Opensea.

Il terzo modo per ottenere una carta NFT di Sorare è partecipare alle Leghe. Ci sono varie Leghe con caratteristiche diverse, come l’età del giocatori o il campionato in cui giocano, ma la principale è la Lega All Stars. Arrivare sul podio di queste competizioni ti garantisce una carta NFT casuale di Sorare. Se la tua squadra supera delle soglie di punteggio determinate dalla Lega, invece, ti dà un premio in ETH. Considerando che alle Leghe partecipano molti altri giocatori, però, è molto difficile vincere e arrivare sul podio a meno che non si abbia una squadra forte ed equilibrata. Perciò è necessario mettere mano ai propri ETH se si vuole giocare competitivamente, per mettere in piedi un team in grado di rivaleggiare con gli altri allenatori!


Adesso che sai come funziona il fantacalcio crypto di Sorare, sei pronto per andare a fare scouting di carte NFT come un vero allenatore. Crea la tua squadra dei sogni, partecipa alle Leghe e diventa il migliore allenatore di Sorare! E perché no, potresti persino trovarti a gareggiare contro leggende del calcio come Mbappé o Zidane!

Il gioco crypto Sorare si espande anche a basket e baseball

Sorare, il protagonista indiscusso del fantacalcio crypto con più di 600.000 utenti sparsi in tutto il mondo, ha deciso di espandersi anche ad altri due sport. Sono infatti nate le due versioni di Sorare dedicate alla Lega Americana di basket e quella di baseball, ovvero l’NBA e la MLB. Sorare NBA e Sorare MLB funzionano in maniera pressoché identica alla variante calcistica, gli utenti utilizzano le loro carte NBA e MLB per sfidarsi e guadagnano punti a seconda delle prestazioni reali dei giocatori. 

Le partnership con la National Basketball League e con la Major League Baseball hanno consentito a Sorare di raccogliere altri 680 milioni di dollari in finanziamenti e di raggiungere una valutazione complessiva di 4,3 miliardi di dollari

Sorare e la Premier League inglese

Sorare a Febbraio 2023 ha firmato un accordo anche con la Premier League per la produzione di una collezione NFT. Per la produzione delle opere d’arte digitali, la prima lega calcistica inglese nonché il più importante e seguito campionato di calcio al mondo, ha dapprima pensato ad altri player del settore Web3, come Dapper Labs e ConsenSys ma alla fine si è affidata alla piattaforma che ha inventato il fantacalcio crypto. Al lancio sono stati messi in vendita 1.111 token non fungibili per ogni giocatore del campionato inglese, il loro prezzo varia da poche sterline a qualche migliaia. L’accordo con Sorare durerà quattro anni e ha un valore complessivo di 150 milioni di dollari.

Il prezzo di Ethereum scende? Le motivazioni per il calo di ETH

Prezzo Ethereum perché l'andamento di ETH è in calo

Il prezzo di ETH è in crisi, e forse potrebbe scendere sotto i mille dollari. Il mercato è stato colpito dai problemi di Celsius e dal possibile ritardo di Ethereum 2.0

L’andamento di Ethereum a giugno non lascia spazio all’ottimismo, e oggi al 16 del mese il prezzo si aggira intorno ai 1100 dollari. Che sta succedendo a Ethereum? Il prezzo di ETH tornerà a salire? Il mercato crypto è in fase ribassista fin dal crollo di Terra (LUNA) e UST, e molte persone  hanno deciso di aspettare regolamentazioni più stringenti o un mercato bullish prima di tornare ad acquistare crypto. In più, i problemi con Celsius (una piattaforma di crypto lending) e un possibile ritardo dell’ arrivo di The Merge hanno contribuito a questo momento delicato, influenzando l’andamento di Ethereum. Scopri cosa sta succedendo al mercato crypto, a Celsius e a The Merge, e perché il prezzo di Ethereum è in calo.

L’uscita di Ethereum 2.0 potrebbe essere rimandata? Cos’è la “difficulty bomb”

Ecco la prima brutta notizia per Ethereum che potrebbe avere avuto un impatto sul suo andamento: la “difficulty bomb” è stata rimandata. Ma vediamo prima cosa si intende per difficulty bomb.

Ethereum è una blockchain proof-of-work, ma lo sarà ancora per poco: l’aggiornamento più atteso di tutti, Ethereum 2.0, cambierà il meccanismo di consenso e lo renderà proof-of-stake. Secondo Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, e gli altri sviluppatori della Ethereum Foundation, l’aggiornamento (chiamato The Merge) migliorerà le performance della rete e diminuirà l’impatto ambientale della crypto dovuto al mining

La “difficulty bomb” è un sistema che gli sviluppatori hanno implementato per rendere più difficile e meno redditizio il mining di ETH. Questo serve per scoraggiare i miner e convincere gli utenti a mettere in staking i loro ETH sul Consensus Layer (ovvero il layer proof-of-stake, ora ancora in beta). Questo sistema doveva rendere controproducente il mining il giorno dell’uscita dell’aggiornamento, ma è stato rimandato. Tim Beiko, lead developer di Ethereum, ha detto che rimandare la difficulty bomb potrebbe allentare lo stress sugli sviluppatori:“…troppa pressione mette in crisi i team di sviluppo, ed è una situazione che vogliamo evitare”. 

Ciò che si può dedurre da questa situazione è che i ritardi al rilascio di Ethereum 2.0 mettono in difficoltà l’intero mercato crypto. Infatti l’andamento di Ethereum è in calo, probabilmente anche perché c’è timore che l’aggiornamento non funzioni e faccia collassare l’intera rete. Secondo gli sviluppatori, però, questo timore è infondato, dato che le fasi di test sono andate piuttosto bene e il codice è quasi pronto per essere reso pubblico. 

Celsius, la più grande piattaforma DeFi di lending, in difficoltà: l’andamento di Ethereum è in calo per questo?

Uno dei fattori che potrebbe avere un peso sull’andamento di Ethereum e il prezzo di ETH è il momento di difficoltà che la piattaforma di lending Celsius sta affrontando. Celsius è una tra le più grandi  piattaforme centralizzate di DeFi, che permette di scambiare, prendere in prestito e mettere in staking le crypto. La piattaforma era molto conosciuta nell’ambiente crypto perché offriva alte ricompense agli utenti che mettevano in staking le loro criptovalute, arrivando fino al 17% annuo.

Come funziona Celsius? Una piattaforma centralizzata di DeFi è, sostanzialmente, un “intermediario” tra l’utente e il mondo della finanza decentralizzata. Gli utenti affidano le proprie crypto a queste piattaforme, che le utilizzano per sfruttare le potenzialità della DeFi (attraverso ad esempio il lending, lo staking o il liquidity farming). In cambio, la piattaforma offre un ritorno annuale agli utenti.

Questo sistema ha funzionato quando il mercato crypto era bullish, ma adesso Celsius sembra arrancare. Il 12 giugno la piattaforma è stata costretta a bloccare tutte le operazioni, probabilmente perché si sarebbe trovata impossibilitata a ripagare i propri utenti. Se fosse così, l’interruzione delle attività di Celsius potrebbe rivelarsi un duro colpo per tutta la community crypto. La piattaforma ha comunque annunciato di possedere ancora una buona quantità di BTC nelle proprie riserve da poter vendere per ripagare i debiti. Tuttavia, una svendita di Bitcoin metterebbe ancora più in crisi la crypto di Satoshi Nakamoto, già pericolosamente vicina alla soglia dei 20mila dollari. Se questo dovesse succedere, è possibile che a risentirne sarebbe anche il prezzo di Ethereum.

Il prezzo di Ethereum nei primi 6 mesi del 2022

Questa prima metà del 2022 si è rivelata piena di sorprese per il mercato tradizionale e anche per quello crypto. L’andamento di Ethereum in particolare è stato altalenante, nonostante la prima settimana del 2022 si sia rivelata positiva per la crypto di Buterin. Infatti, a inizio anno le performance di Ethereum sono state più solide persino rispetto a quelle di Bitcoin, mantenendosi saldamente intorno ai 3700 dollari.

Le prime difficoltà si sono registrate intorno a metà gennaio, quando la Russia ha annunciato che le crypto sarebbero state regolamentate o, peggio, bandite. In quell’occasione, il prezzo di Ethereum è sceso, arrivando a toccare un minimo di 2160 dollari. E proprio mentre provava a risalire, la seconda batosta: la guerra russo-ucraina di metà febbraio ha vanificato le speranze di tutti gli appassionati di Ethereum, rimandando il prezzo di ETH intorno ai 2150 dollari.

I segnali di risalita sono tornati soltanto intorno ai primi di aprile. Il 5 aprile, il prezzo di Ethereum ha raggiunto i 3520 dollari, per poi scendere a una soglia di resistenza di 3200. La soglia però è stata rapidamente infranta, e Ethereum ha cominciato una fase di discesa insieme a tutto il resto del mercato crypto. Proprio in queste condizioni di mercato infauste c’è stato il crollo di Terra (LUNA), che ha scosso terribilmente il mercato. Il prezzo di Ethereum ha raggiunto un minimo di 1966 dollari! L’ultima volta che ETH veniva scambiato a meno di duemila dollari? Il 21 luglio 2021.

Negli ultimi giorni il prezzo di Ethereum ha continuato a scendere vertiginosamente, e il 15 giugno è arrivato pericolosamente vicino alle 3 cifre venendo scambiato per 1030 dollari. In tutto questo, i miner di Ethereum si stanno preparando al passaggio al proof-of-stake, selezionando nuovi lidi dove migrare. 

L’industria del mining di Ethereum, che attualmente vale 19 miliardi di dollari, è in difficoltà da tempo. A maggio, ad esempio, i ricavi dalle attività di mining sono calati del 27%. Anche il prezzo medio delle gas fee per le transazioni su Ethereum è diminuito. Anche se da una parte è una notizia positiva, dall’altra vuol dire che l’interesse per Ethereum è minore, e forse gli utenti stanno aspettando The Merge avvenga prima di ricominciare a utilizzare la blockchain di Buterin.

Il mercato crypto non è dei più floridi, e il prezzo di Ethereum è in calo. Ma le motivazioni non sono da ricercare solo in Ethereum, visto che l’aggiornamento The Merge sta procedendo senza particolari intoppi. Nonostante questo, la soglia psicologica dei mille dollari di Ethereum si è avvicinata. Il prezzo di Ethereum riuscirà a riprendersi e a ritornare al suo ATH di 4878 dollari? Soprattutto durante un mercato bearish ricorda sempre il vecchio adagio del mondo crypto: DYOR!

The Merge sempre più vicino: ecco la roadmap di Ethereum 2.0

Ethereum 2.0 svelata la data d’uscita di The Merge

I core developer di Ethereum si sbilanciano e svelano la data d’uscita di The Merge. Buterin conferma: l’aggiornamento al PoS è pronto

Dopo 7 anni di duro lavoro, finalmente Ethereum sta per passare dal proof-of-work al proof-of-stake. Addio al mining, arriva lo staking! Negli scorsi mesi si sono susseguite più previsioni più o meno ottimistiche sulla data di rilascio di Ethereum 2.0. Durante Permissionless, una conferenza dedicata al Web3, alcuni sviluppatori avevano azzardato il rilascio ad agosto. Ma nemmeno questa sarà la volta buona! Nonostante il continuo posticipare la data di The Merge sembrerebbe arrivato un giorno preciso, dopo un meeting tra Tim Beiko (core developer della Ethereum Foundation) e altri sviluppatori. Scopri tutto sulla data d’uscita di The Merge e sulla roadmap di Ethereum 2.0!

Aggiornamento 18 luglio: nuova roadmap svela la data esatta di The Merge

Ultime novità sulla data d’uscita di The Merge: Tim Beiko, in un meeting interno, ha proposto una serie di date cardine agli altri sviluppatori. Secondo questa roadmap, la data d’uscita ufficiale di Ethereum 2.0 dovrebbe essere il 19 settembre! 

A decidere le sorti di The Merge sarà il risultato della prova sulla testchain Goerli. Se il test di Ethereum 2.0 funzionerà senza intoppi, allora è molto probabile che il 19 settembre la chain principale di Ethereum passerà definitivamente alla tecnologia proof-of-stake. “Questa tempistica per The Merge non è ancora definita, ma è bello vedere che tutto il nostro lavoro sta per terminare!” scrive superphiz.eth, uno sviluppatore per la Ethereum Foundation. Sarà la volta buona?

Ethereum 2.0: quando arriva The Merge? 

Tutte le più importanti personalità di Ethereum sono concordi: la data d’uscita di The Merge è sempre più vicina! Secondo Justin Drake e Preston Van Loon, l’aggiornamento è praticamente pronto per essere implementato. In questi mesi, il team di Ethereum si è occupato di testare il codice intensivamente, per risolvere tutti i problemi prima dell’arrivo di The Merge sulla rete principale. Il target iniziale era un rilascio ad agosto, ma i piani sono slittati di un mese.

Il 20 maggio, durante una conferenza a Shangai Buterin ha citato i suoi due colleghi sostenendo che The Merge sarebbe arrivato in estate. “Abbiamo lavorato per trasformare Ethereum in una chain proof-of-stake dal rilascio di Ethereum stesso” afferma Buterin, “e finalmente tutta la fatica fatta sta per essere ripagata”. Ora, in piena estate, la data presunta è stata posticipata a settembre. 

L’8 giugno, la versione proof-of-stake di Ethereum è stata testata sul Ropsten Network. Il Ropsten Network è il più grande test network di Ethereum e attualmente funziona ancora con il PoW. Immaginala come una versione “beta”: sul test network ci sono tantissime dapp e reti layer-2 ancora basate sulla vecchia versione di Ethereum. “C’è sempre la possibilità che The Merge arrivi a ottobre se ci sono problemi” all’epoca aveva avvisato Vitalik, cautamente, ma la sua previsione era comunque ottimista. Se sei uno degli impazienti che vogliono provare subito la nuova rete proof-of-stake, sappi che c’è una possibilità anche per te!

Tim Beiko agli impazienti: testate e aiutateci

Tim Beiko è uno dei core developer di Ethereum più attivi su Twitter. Oltre a sviluppare linee di codice, con la sua presenza sui social contribuisce a informare tutti gli appassionati di Ethereum. Una delle domande che gli utenti gli pongono più spesso è: “Non sono un programmatore, come posso aiutarvi?”. Nessuno vuole farsi sfuggire l’occasione per dare una mano ad Ethereum durante questo momento così delicato, in pieno spirito della community crypto!

Beiko quindi ha invitato gli utenti a provare il test network e le dapp già attive, e a segnalare gli errori proprio come in un programma di beta-testing. Più utenti contribuiscono al testing, più facilmente e velocemente gli sviluppatori risolvono bug ed errori! La community sarà dunque fondamentale durante la fase di testing sul Ropsten Network per consentire a The Merge di avvenire senza intoppi e in tempo.

In ogni caso Beiko assicura che The Merge avverrà se e soltanto se tutto funzionerà alla perfezione. “In ogni caso, se troviamo problemi di qualunque tipo, ci prenderemo tutto il tempo necessario per risolverli, anche a costo di ritardare ulteriormente l’aggiornamento” ha scritto su Twitter. Anche se i critici lo ritengono un segnale di ritardi imminenti, molti altri giudicano il tweet solo come un atto responsabile da parte di Beiko.

Cosa viene dopo The Merge? La roadmap di Ethereum 2.0

Nonostante la data d’uscita di The Merge sia prevista per settembre, Vitalik Buterin si è già portato avanti e ha stabilito una roadmap per Ethereum 2.0 molto ambiziosa. Il passaggio al proof-of-stake non sarà la formula magica che risolverà tutti i problemi di Ethereum, ma solo il primo passo! 

Dopo The Merge, lo step successivo sarà l’aggiornamento chiamato The Surge. Con The  Surge, Ethereum implementerà lo sharding. Grazie a questa tecnologia, già utilizzata da blockchain come Cardano, tutte le transazioni eseguite on-chain diventeranno più rapide e scalabili. Secondo Buterin, questi due sono gli aggiornamenti più importanti di cui Ethereum ha bisogno per diventare una blockchain a prova di futuro.

Buterin ha comunque programmato altri tre aggiornamenti nella roadmap di Ethereum 2.0, ma non è sicuro che saranno implementati in tempi brevi. The Verge è un aggiornamento interamente focalizzato sui nodi validatori, indispensabili nello staking. Per migliorare la decentralizzazione è indispensabile che ci siano più validatori possibili, così da rendere la rete più sicura e meno suscettibile ad attacchi hacker. The Verge servirà a rendere più semplice l’apertura di un nodo di validazione, diminuendo i prerequisiti hardware di cui hanno bisogno i computer per gestire un nodo. The Purge è un aggiornamento che dovrebbe migliorare l’efficienza della rete, diminuendo la memoria richiesta dai nodi validatori. Infine, The Splurge è un aggiornamento che nell’idea di Buterin dovrebbe contenere tutte quelle piccole novità non indispensabili ma in grado di migliorare sensibilmente l’usabilità del network, come i protocolli zero-knowledge. La ciliegina sulla torta!


In ogni caso l’arrivo di Ethereum 2.0 avrà un enorme impatto in tutto il settore della blockchain. Grazie a questo aggiornamento l’altcoin più famosa del mondo crypto riuscirà a competere in termini di popolarità e diffusione con Bitcoin? Oppure la criptovaluta di Satoshi Nakamoto continuerà a troneggiare su tutte le altre? Lo scopriremo quando uscirà  The Merge!

L’Ethereum Foundation si rivela: gli ideali dietro alla blockchain

L’Ethereum Foundation si rivela gli ideali dietro alla blockchain

Dietro le quinte dell’ecosistema di Ethereum, lavora una Foundation che lo sostiene finanziariamente e non solo. Che cos’è l’Ethereum Foundation? Di cosa si occupa? 

Per la prima volta dalla sua fondazione, l’Ethereum Foundation (EF) fa conoscere il suo stato economico e le sue iniziative con un report. Il documento è stato pubblicato ad Aprile 2022 ed è suddiviso in 5 parti: un messaggio della Direttrice Esecutiva, una spiegazione di che cos’è l’EF, la filosofia e gli ideali dell’EF, come la fondazione supporta l’ecosistema e infine, il suo stato economico nell’ultimo anno. Vediamo il report che spiega il lavoro della Foundation, con un focus su quello che è successo nel 2021 e sul futuro!

Ethereum è un “Infinite Garden”

Il report dell’Ethereum Foundation si apre con il commento di Aya Miyaguchi, la Direttrice Esecutiva dell’Ethereum Foundation. Miyaguchi racconta che in questi anni l’EF ha avuto modo di riflettere e chiarire la visione dei suoi principi. A questo proposito, utilizza l’espressione “Infinite Garden per riferirsi ad Ethereum, con l’immagine di un “giardino infinito”, Miyaguchi descrive ciò che c’è di speciale in Ethereum: una crescita infinita ed eterogenea di progetti ed opportunità

La Direttrice specifica che i numeri del report “rappresentano solo un piccolo assaggio di tutto l’entusiasmante lavoro svolto dalla comunità di Ethereum” Un lavoro che non è solo finanziario ma anche logistico ed educativo. L’Ethereum Foundation con questo report presenta anche le sue mansioni di supporto e coordinamento del protocollo di base, di gestione dei progetti dei borsisti dell’EF e le iniziative educative. Miyaguchi in questa occasione ribadisce anche l’importanza dei feedback costruttivi della community di Ethereum: “non potremo mai dire di essere perfetti, ma cerchiamo sempre di servire meglio la comunità, proprio come fa Ethereum”.

Che cos’è l’Ethereum Foundation?

L’Ethereum Foundation è un’organizzazione no-profit che sostiene l’ecosistema di Ethereum, sia economicamente che promuovendo i progetti e la blockchain con iniziative di educazione e formazione. L’EF ci tiene a far sapere di non essere un’organizzazione come tutte le altre, si ritiene più simile a un gruppo di diversi team di lavoro che a un’organizzazione tradizionale. Infatti l’Ethereum Foundation dà supporto alla blockchain ma senza controllare Ethereum in maniera diretta. Lo scopo principale dell’Ethereum Foundation è quello di fornire una direzione ai vari team di lavoro che si occupano della blockchain: grazie alla supervisione dell’EF, l’ecosistema condivide processi, obiettivi e budget.

Gli ideali di Ethereum

Il report che spiega il lavoro della Foundation elenca gli ideali e i valori di Ethereum in 3 punti: pensiero a lungo termine, decentralizzazione del potere, trasmissione dei valori. Il pensiero a lungo termine è fondamentale perché l’impatto di Ethereum verrà misurato in decenni e secoli, non in trimestri o singoli anni: “Ethereum è un protocollo per la coordinazione umana, e se continua ad essere utile, il suo ciclo di vita si estenderà a lungo nel futuro”. La metafora del giardino continua: “come giardinieri, stiamo piantando semi che potremmo non vedere crescere”. Il secondo valore di Ethereum è la decentralizzazione del potere, nel senso di non accentrare i processi decisionali ma di distribuirli alla community. Da questo valore dipende il “silenzio” dell’Ethereum Foundation, che non vuole influenzare Ethereum con il suo prestigio o essendo un punto di riferimento. Infine uno dei macro-valori di Ethereum è la gestione e la trasmissione di tutti gli ideali che hanno portato Ethereum ad essere quello che è: decentralizzazione, apertura e disponibilità delle risorse e privacy.  Questi principi fondamentali guidano le decisioni della leadership dell’EF e sono perseguiti da tutta la community.

Lo stato economico dell’Ethereum Foundation nel 2021

Nel report che spiega il lavoro della Foundation, si può trovare anche una panoramica dei fondi e delle risorse economiche. Al 31 Marzo 2021, il tesoro dell’EF contava circa 1,6 miliardi di dollari (di cui 1,3 miliardi in criptovalute e 300 milioni in altri asset non crypto). Del portfolio crypto il 99,1% è costituito da ETH, questa cifra, sempre a fine Marzo, costituiva il circa 0,3% della fornitura circolante di Ether. In generale l’EF utilizza una strategia diversificata per assicurare sempre risorse sufficienti per finanziare le sue principali iniziative. Nel 2021 l’Ethereum Foundation ha stanziato fondi per 19,6 milioni di dollari a sostegno di progetti e idee per la crescita dell’ecosistema. Nel 2018, anche uno sviluppatore di Ethereum ha beneficiato di questi fondi per lavorare ad un exchange decentralizzato chiamato Uniswap. L’EF ha fornito un primo finanziamento di 50 mila dollari che è stato utilizzato per l’audit, la documentazione e la progettazione dell’interfaccia utente prima del debutto di Uniswap.

Il 2022 è l’anno di svolta per Ethereum?

Ethereum: le novità per il 2022

Il network guidato da Vitalik Buterin ha promesso grandi cose per quest’anno, come sono andati i primi mesi? Quali sono le novità di Ethereum per il 2022?

A causa dell’esplosione del mercato degli NFT, molti pensavano che il 2021 sarebbe stato l’anno decisivo per il network di Ethereum. A rubargli la scena però ci hanno pensato alcune blockchain Layer 1 di cui forse hai già sentito parlare: Solana, Avalanche e Terra. Il trio delle meraviglie Ethereum Killer, a cui ci si riferisce spesso con l’unico imponente nome di SOLUNAVAX. Il 2022 invece sta regalando diverse soddisfazioni a Ethereum, il network è in fermento per The Merge passando a iniziative più pop come la notizia che il film The Infinite Machine sulla storia di Ethereum, sarà prodotto da nientemeno che Ridley Scott. In questo articolo troverai tutti i traguardi e le novità di Ethereum per il 2022!

La crescita del network e dei Layer 2 di Ethereum 

Nel primo trimestre del 2022 in generale si può notare che il network di Ethereum sia certamente cresciuto. I ricavi del network, ovvero il valore delle fee pagate dagli utenti, sono aumentati del 46% (da 1,6 a 2,4 miliardi di dollari). La media giornaliera degli indirizzi attivi si è alzata del 4%, da 507.662 a 529.018, questo valore indica la cifra media degli indirizzi che hanno interagito con il network ogni giorno nel corso del primo trimestre. Anche il valore totale bloccato (TVL) sui Layer 2 di Ethereum è cresciuto da 686,9 milioni di dollari a 7,3 miliardi. 

Vitalik Buterin: le transazioni costano ancora troppo 

Sui Layer 2 e sul costo delle fee si è espresso nei giorni scorsi Vitalik Buterin commentando un tweet del crypto imprenditore, Ryan Adams. Quest’ultimo aveva postato una panoramica del costo medio delle transazioni su alcuni Layer 2 di Ethereum, evidenziandone la convenienza. Buterin tuttavia non è della stessa idea: “Secondo me c’è bisogno di scendere a 0.05$ perché sia veramente accettabile. Ma stiamo facendo davvero ottimi progressi, e anche il proto-danksharding potrebbe essere d’aiuto almeno per un po’!”. 

Buterin ha sempre perseguito l’obiettivo di rendere disponibili transazioni low cost, già nel 2017 affermava che “l’internet of money non dovrebbe costare più di 5 centesimi a transazione”. Tra gli obiettivi e le novità di Ethereum per il 2022 c’è anche un aggiornamento che andrà a influenzare positivamente la scalabilità del network. Si tratta del sopraccitato proto-danksharding che prevede una semplificazione e una revisione del design dei precedenti metodi di sharding. Con questo aggiornamento sono previste un nuovo tipo di transazioni chiamate “blob”. I risultati attesi sono la riduzione del costo del gas e delle congestioni del network. Ethereum e Buterin non sono gli unici a lavorare in questo senso, di recente Silvio Micali di Algorand ha spiegato che il futuro delle crypto è solo delle blockchain low cost.  

The Merge: la grande novità di Ethereum per il 2022?

Con il passaggio definitivo al Proof-of-Stake, Ethereum dovrebbe coronare il suo 2022. Lo sviluppo e l’attivazione di The Merge tuttavia non sempre scorre senza intoppi, il rilascio infatti non avverrà a Giugno come era stato anticipato. La Beacon Chain nel frattempo continua ad espandersi, in un solo mese ha raccolto 50 mila validatori. Perché The Merge è un passaggio così decisivo? Nonostante il trio SOLUNAVAX, Ethereum è il più grande network di e per smart contract, qualsiasi cambiamento della sua struttura avrà un forte impatto su tutto il settore blockchain. Dal punto di vista energetico, si stima che Ethereum sarà il 99,95% più efficiente, aumentando così la sua competitività. 

Lo staking di ETH cresce a dismisura

Una delle funzionalità che sta spiccando nel network di Ethereum è lo staking. Il totale di ETH bloccati continua a crescere, il 9,5% della fornitura massima circolante attualmente è in staking (dato: IntoTheBlock). Inoltre grazie all’utilizzo del protocollo Aave, sono stati lanciati anche staking derivatives come stETH. Per Ethereum il vantaggio di avere così tante criptovalute in staking, riguarda la sicurezza. Infatti più ETH sono in staking, più la rete è sicura perché le “poste in gioco” sono alte e i nodi validatori perderebbero molto agendo in maniera scorretta. Inoltre diventa sempre più costoso cercare di controllare più di metà dei validatori. 

Lo staking ovviamente giocherà un ruolo chiave nel PoS di Ethereum 2.0. Nel meccanismo di consenso attuale, le fee che non vengono bruciate vanno ai miner. Una volta arrivato il Proof-of-Stake, queste fee andranno a coloro che hanno messo in stake i loro ETH. La crescita dello staking di ETH si può notare anche nel declino dell’offerta di ETH sugli exchange, le riserve di Ether negli exchange sono a livelli bassi. Questo suggerisce che gli utenti stiano facendo holding e stiano impiegando i loro ETH nelle liquidity pool dei vari protocolli DeFi. 

DeFi e NFT su Ethereum

Il TVL dei servizi DeFi di Ethereum è aumentato, da 49 a 89 miliardi di dollari (+82%). Questo dato fa riferimento a tutti gli asset nei protocolli basati su Ethereum come ad esempio i DEX. Gli NFT continuano a trainare il carro di Ethereum: nel primo trimestre del 2022, il numero di wallet unici che contengono un token non fungibile è cresciuto del 306%! Precisamente da 981.315 a 3,98 milioni. Questo significa che quasi 4 milioni di wallet hanno posseduto almeno un token ERC-721 (il formato tipico degli NFT). In questi primi mesi dell’anno, tre eventi hanno avuto un impatto positivo su Ethereum dal punto di vista degli NFT. Il primo è il successo di LooksRare, un marketplace che si sta affermando come principale competitor di Opensea. In secondo luogo l’acquisizione dei CryptoPunks da parte di Yuga Labs e infine l’incredibile costruzione di Otherside, il Metaverso targato Bored Ape Yacht Club. Quando il settore NFT prende il volo e si espande, anche Ethereum ne condivide le vittorie!

Questo sarà davvero l’anno di svolta per ETH? I traguardi e le novità di Ethereum per il 2022 fanno pensare di sì!