Riunione BCE maggio: rialzo dei tassi di interesse confermato

Riunione BCE maggio 2023: tutte le decisioni prese

Nuovo aumento dei tassi d’interesse confermato. Ecco cos’è successo durante la riunione BCE del 4 maggio 2023

La riunione BCE di maggio ha portato un nuovo rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base. Le previsioni più hawkish si sono avverate, Christine Lagarde ha annunciato che l’inflazione “è ancora troppo alta e per troppo tempo” e che “c’è ancora molta strada da fare”. La decisione arriva proprio il giorno dopo il verdetto della Federal Reserve, che seppur in un contesto diverso, rispecchia a pieno la politica monetaria europea. Ecco quello che è successo durante la riunione BCE del 4 maggio!

Riunione BCE Maggio 2023: nuovo aumento dei tassi d’interesse

Nuovo aumento dei tassi di interesse confermato. La Banca Centrale Europea ha agito da manuale, negli scorsi meeting infatti la presidente dell’istituto non ha mai nascosto futuri nuovi aumenti (per un totale di +100 punti base complessivi nel primo trimestre dell’anno) qualora i dati sull’inflazione dovessero richiederlo. E così è stato. 

L’inflazione dell’Eurozona, escludendo i prezzi dei generi alimentari e dell’energia, è del 5,6%. Ancora molto lontana dall’obiettivo del 2%. 

Tuttavia l’ipotesi più accreditata del rialzo dei 50 punti percentuale è stata smentita, e nella sua riunione di maggio la BCE ha optato per un rialzo inferiore di 25 punti base. A partire dal 10 maggio, i tassi si attesteranno tra il 3,25% e il 4%, non erano così alti dal 2008. 

Le richieste di fermare la politica restrittiva di alcuni governatori delle Banche Centrali nazionali europee non sono state accolte. Questi avevano espresso alla stampa le loro opinioni sulle imminenti mosse della BCE durante la riunione primaverile del Fondo Monetario Internazionale tenutosi tra il 10 e il 16 aprile a Washington (dove sono state redatte anche le previsioni sull’economia globale). 

I fattori da considerare secondo gli economisti durante riunione BCE di maggio erano due: l’andamento dell’inflazione e la crisi bancaria statunitense e il possibile effetto valanga sull’Eurozona. 

Robert Holzmann, governatore della banca nazionale austriaca nonché membro della BCE, sembrava voler rivedere la politica di innalzamento dei tassi di interesse a causa delle turbolenze bancarie. “Sicuramente quello che abbiamo vissuto con la crisi bancaria negli Stati Uniti e con la Svizzera ha portato a cambiamenti nelle prospettive e se le prospettive cambiano, dobbiamo cambiare il nostro punto di vista”, ha spiegato alla CNBC. 

Il governatore aveva spiegato che l’inflazione non doveva essere l’unico aspetto che conta nelle previsioni per la riunione BCE di maggio, visto che le condizioni finanziarie infatti si sono inasprite e che l’accesso al credito è diminuito per le famiglie e le imprese.

Anche Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, era orientato in questo senso. Chiedeva infatti una rivalutazione dei rialzi, alla luce anche delle nuove analisi dei dati sull’inflazione che sembrerebbe rientrare nell’obiettivo a piccoli passi. 

Visco ha dichiarato che le banche europee “vanno bene” ma il contagio è ancora un rischio: “ciò che conta è anche la situazione dei mercati finanziari. Se la situazione dei mercati finanziari si consolida e diventa più difficile per le famiglie e le imprese ottenere credito, bisogna tenerne conto. Di quanto [i tassi debbano aumentare] dipende molto da ciò che ci dice il contesto in questo momento”. 

La linea portata avanti nella riunione BCE di maggio ha rispecchiato le idee di altri membri del Consiglio direttivo per cui l’istituto non poteva permettersi di mettere un freno e diminuire il ritmo dei rialzi. 

Gediminas Šimkus, presidente della Banca di Lituania, aveva commentato che il caro vita è preoccupante anche considerando che gli effetti delle politiche monetarie saranno visibili sul lungo periodo. Il governatore suggeriva che l’inflazione potrebbe non aver ancora raggiunto il picco: “molti si chiedono quale sia… il tasso terminale? Ma le nostre decisioni vengono prese sulla base di vari dati, proiezioni macroeconomiche, dati finanziari ed economici in arrivo, non si tratta solo del numero dell’inflazione… Si tratta di tutta questa serie di dati, che formano la decisione”.

Anche Edward Scicluna, governatore della Banca Centrale di Malta, nelle sue previsioni per la riunione ha affermato che la BCE ha “ancora un po’ di strada da fare” nella sua lotta contro l’aumento dei prezzi.

Nella conferenza stampa che ha seguito la riunione BCE di maggio, Lagarde ha confermato che l’approccio dell’istituto rimane data driven. E che il mood del direttivo è stato quello della “determinazione a combattere l’inflazione” e che le decisioni sono discusse ma prese all’unanimità

Sono state confermate anche le politiche di quantitative tightening e l’interruzione degli investimenti obbligazionari. 

Crescita e inflazione

Non solo tassi di interesse, in occasione della riunione BCE del 4 maggio 2023 sono state discusse anche la crescita e l’inflazione dell’Eurozona calcolata sul CPI. In particolare sono state riviste in ottica positiva le previsioni sull’inflazione annua. L’economia dell’Eurozona è cresciuta meno del previsto nel primo trimestre dell’anno, ma i dati sulla disoccupazione hanno mostrato un miglioramento rispetto a marzo attestandosi al 6,5%. 

Sul tema della crisi delle banche, l’istituto ha spiegato che il sistema europeo è molto più forte di quello statunitense e che la situazione è monitorata costantemente. 
Un recente report dell’istituto ha mostrato che le banche hanno notevolmente ristretto l’accesso al credito, cosa che suggerisce  che l’aumento dei tassi d’interesse ha iniziato a pesare sull’economia reale. Ecco dunque quello che è successo durante la riunione BCE di maggio. Le previsioni sul nuovo aumento dei tassi si sono avverate con tutte le conseguenze per i cittadini.

Conferenza stampa BCE in diretta: come e dove vedere l’evento? 

Diretta BCE: dove vedere la conferenza stampa in streaming

Dove vedere la conferenza stampa della BCE in diretta? Tutte le info utili sullo streaming 

Dove vedere la diretta BCE? Ogni riunione della Banca Centrale è seguita dalla conferenza stampa tenuta dalla presidente Christine Lagarde. È possibile seguire l’evento in streaming per scoprire le decisioni di politica monetaria dell’istituto e le questioni sollevate dei giornalisti. Ogni diretta BCE è sempre seguitissima da tutti coloro che non vogliono perdersi neanche una parola della conferenza stampa. Ecco dunque come vedere l’evento, tra i più seguiti di politica monetaria. 

Al seguente link tutte le decisioni prese nella riunione di settembre.

Diretta BCE: dove vedere la conferenza stampa in streaming 

Il primo sito dove vedere la diretta BCE in streaming è Youtube, nello specifico sul canale ufficiale della Banca Centrale Europea: “European Central Bank”. 

La diretta BCE ha inizio alle 14:45, puoi impostare la campanella di notifica per ricevere l’avviso quando inizia. L’evento si svolge in inglese

Ma cosa succede durante questa conferenza stampa? La presidente della Banca Centrale Europea, accompagnata solitamente da un altro funzionario dell’istituto, presenta il resoconto della riunione svolta il giorno stesso e le decisioni prese dai membri. Tra queste ci sono le politiche sui tassi di interesse, sul quantitative easing e sul quantitative tightening, le previsioni sulla crescita, l’inflazione, la disoccupazione dell’Eurozona

Dopo la presentazione, Lagarde risponde ai giornalisti delle più importanti testate internazionali. 

A questo link il calendario completo delle prossime riunioni BCE. 

Diretta BCE, altri link e canali per lo streaming 

Oltre a Youtube, dove vedere la diretta BCE? Si può seguire la conferenza stampa anche sul sito internet ufficiale della Banca Centrale, nella sezione del menù “Media”. 

Qui puoi trovare il video streaming ma anche il comunicato ufficiale e il riassunto delle decisioni in forma scritta. Così come le proiezioni macroeconomiche e delle infografiche esemplificative. 

Sul sito ufficiale si può ascoltare la diretta BCE anche in versione podcast, disponibile anche sulla piattaforma “Soundcloud” o su “pod.link”.

Inoltre il profilo Twitter @ecb pubblica in tempo reale i punti salienti della conferenza. 

Ora che sai dove vedere la diretta BCE della conferenza stampa in streaming, segnati sul calendario questo importantissimo evento per il futuro dell’economia dell’Eurozona. 

Riunione BCE: aumentano i tassi di interesse a Marzo 2023

Riunione BCE marzo: aumento tassi di interesse confermato. Che succede ora

La riunione BCE di Marzo ha portato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Le cose da sapere ora 

Nella riunione BCE del 16 Marzo il tanto atteso aumento dei tassi di interesse, si è finalmente verificato. 

Dopo l’incremento di 50 punti base messo in atto nel meeting dello scorso Febbraio (qui il link al calendario completo delle prossime riunioni della BCE), le previsioni sono state confermate. E ci troviamo di nuovo a porci la domanda “perché la Banca Centrale Europea ha preso questa decisione”? 

Riunione BCE Marzo: un nuovo aumento dei tassi d’interesse

La decisione della riunione BCE di Marzo non è stata un fulmine a ciel sereno. Già dopo il meeting del mese scorso, la presidente Christine Lagarde aveva spiegato che per Marzo 2023 ci sarebbe stato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Presumibilmente di altri 50 punti base, per un totale di +100 punti base nel primo trimestre dell’anno. E così è stato. 

Durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione, Lagarde ha esordito con queste parole: “si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo”. Lo scopo di questo incremento quindi è quello di assicurare un ritorno dell’inflazione nell’Eurozona al suo obiettivo del 2% nel medio termine e quindi di mantenere stabili i prezzi, obiettivo principale dell’Istituto centrale. 

Le previsioni della Banca Centrale Europea per l’inflazione sono del 5,3% per il 2023, il 2,9% per il 2024 e il 2,1% per il 2025. 

Con l’aumento, i tassi di interesse BCE a partire dal 22 Marzo diventano: per le operazioni di rifinanziamento principale al 3,5%, per le operazioni di rifinanziamento marginale al 3,75% e sui depositi presso la banca centrale al 3%. 

Molti esperti erano sicuri che nella riunione BCE di Marzo i tassi sarebbero saliti oltre le previsioni, ma Lagarde ha spiegato che l’approccio rimane sempre data driven ovvero che le reazioni dell’istituto non possono prescindere dai dati. Non è stato comunque fissato un tetto limite, secondo Lagarde l’unico obiettivo guida da perseguire a ogni costo è l’inflazione al 2%.

La presidente ha spiegato che l’aumento dei tassi d’interesse è stata l’unica opzione discussa e veramente possibile per lavorare sulla stabilità dei prezzi. La decisione è stata presa dalla grande maggioranza del Consiglio Direttivo, con solo una certa riluttanza di “3 o 4” membri che volevano prendere più tempo e raccogliere ulteriori dati in occasione della riunione di Marzo. 

Lagarde ha assicurato che alzare i tassi di interesse non sarà uno stress per la stabilità finanziaria. Per gli investitori e i risparmiatori le conseguenze saranno però notevoli. 

Previsioni su crescita e inflazione 

Nella riunione BCE di Marzo l’istituto centrale non si è occupato soltanto dell’atteso aumento dei tassi di interesse. È stata anche l’occasione per presentare le nuove previsioni su crescita e inflazione dell’Eurozona. Nello specifico, gli esperti della Banca Centrale Europea si aspettano un aumento della crescita dell’1,6% sia nel 2024 che nel 2025 grazie alla forza del mercato del lavoro, un miglioramento del clima di fiducia e una ripresa dei redditi. Le proiezioni rimangono inferiori rispetto a quelle comunicate a Dicembre. 

Altri temi della riunione BCE

Non soltanto aumento dei tassi di interesse nel meeting di Marzo. La riunione BCE non ha visto un aggiornamento sulle politiche di quantitative tightning. Ovvero di quello strumento di politica monetaria restrittiva (hawkish) che prevede una riduzione dei portafogli obbligazionari della Banca Centrale Europea, con lo scopo di abbassare la liquidità e l’offerta di moneta. E di conseguenza, diminuire i prezzi. 

Nel caso della BCE, il quantitative tightning si applica al Programma di Acquisto attività (APP) attivo dal 2015. Lagarde ha confermato le linee guida prese già all’inizio di Marzo: la Banca Centrale Europea ha cominciato la riduzione dei suoi titoli, non riacquistando quelli in scadenza. Secondo le previsioni, il quantitative tightning diminuirà il portafoglio dell’Istituto di 15 miliardi al mese, fino alla fine di Giugno. 

Lagarde, sollecitata dai giornalisti, ha anche commentato brevemente la crisi delle banche in California come SVB e Signature. La BCE ritiene che il sistema bancario europeo sia forte dal punto di vista della liquidità e resiliente, e che la supervisione rispetto al 2008 sia migliorata e aumentata. 

Ecco dunque cosa è successo nel corso della riunione BCE del 16 Marzo. L’aumento dei tassi di interesse non è stato l’unico protagonista del meeting, Lagarde ha discusso le previsioni di crescita e rimarcato la stabilità del sistema bancario dell’Eurozona. 

Al lavoro per la CBDC europea, la BCE coinvolge anche Amazon

Euro digitale: la BCE al lavoro con Amazon per la CBDC

Euro digitale in arrivo? La Banca Centrale Europea sta collaborando con cinque società tech per lo studio della sua CBDC

Con un comunicato del 16 Settembre 2022, la Banca Centrale Europea ha annunciato la collaborazione con cinque società tech per testare e sviluppare un’eventuale Central Bank Digital Currency. Le CBDC sono monete digitali che si distinguono dalle criptovalute perché sono emesse da banche centrali e quindi non sono decentralizzate, come ad esempio Bitcoin. Per la BCE il principale vantaggio dell’euro digitale sarebbe la facilità e l’accessibilità, dal momento che basterebbe una semplice connessione internet per usufruire dei servizi bancari relativi alla CBDC. L’Unione Europea nel 2021 ha promosso una fase investigativa per lo sviluppo di una CBDC, fase che doveva durare due anni. Entro metà del 2023 infatti la BCE emetterà il suo verdetto: euro digitale sì o no? 

Le aziende selezionate per sviluppare prototipi e casi d’uso per la CBDC

Prima di prendere una decisione sull’euro digitale, la BCE ha coinvolto cinque aziende per realizzare dei prototipi e casi d’uso in cui potrebbe essere utilizzata la CBDC. Per scegliere queste aziende, ad Aprile 2022 è stato presentato un bando al quale si sono candidate 54 società interessate a lavorare all’euro digitale. Il 16 Settembre sono state comunicate le aziende selezionate, ognuna con un’area di pertinenza: 

  1. CaixaBank: pagamenti online peer-to-peer;
  2. Worldline: pagamenti offline peer-to-peer;
  3. EPI: pagamenti presso i punti vendita disposti dal pagatore;
  4. Nexi: pagamenti presso il punto vendita disposti dal beneficiario;
  5. Amazon: pagamenti e-commerce.

La BCE è quindi al lavoro con Amazon e Co. per sviluppare la sua CBDC. È il momento dell’operazione prototipo! Queste aziende tech sono chiamate a sviluppare, lato front-end, delle interfacce di servizi per l’euro digitale. Lo scopo è quello di testare transazioni con l’euro digitale, sistemi di pagamento peer-to-peer, in e-commerce ma anche nei punti vendita. Il lavoro sui prototipi durerà fino al primo trimestre del 2023, per poi essere presentato in un report.

Perché la BCE è interessata all’euro digitale?

Per la BCE l’euro digitale potrebbe essere un’integrazione funzionale al denaro contante. In che senso? L’euro digitale non è previsto come una sostituzione dell’euro come lo conosciamo e utilizziamo, ma come una scelta in più disponibile per i pagamenti: “potrebbe favorire l’innovazione finanziaria e migliorare l’efficienza complessiva del sistema dei pagamenti”. La CBDC sarebbe una moneta elettronica emessa dalla BCE e dalle banche centrali nazionali, accessibile a tutti i cittadini e alle imprese. Secondo la BCE l’euro digitale può avere successo solo se utilizzato dai cittadini europei nella vita quotidiana, deve quindi aggiungere valore ed essere realmente utile. I test in corso stanno verificando proprio questi aspetti. La BCE continua a sondare il terreno mentre la Casa Bianca sembra più decisa a lanciare il suo dollaro digitale!