Crypto AI: Grayscale lancia il suo fondo!

Crypto e intelligenza artificiale (AI): il fondo di Grayscale

Grayscale ha appena annunciato il suo fondo crypto AI. Scopri da cosa è composto questo innovativo strumento finanziario.

Grayscale ha appena annunciato il suo Decentralized AI Fund LLC, un fondo di investimento nuovo di zecca,  che permetterà a chi lo acquista di esporsi ai più importanti protocolli crypto che puntano ad affermarsi nel settore dell’intelligenza artificiale

Da quali crypto è composto questo fondo innovativo? Qual è l’obiettivo principale che Grayscale vuole raggiungere e quali sono i problemi dell’intelligenza artificiale che potrebbero essere risolti grazie alla blockchain? Scoprilo in questo articolo.

Scopri le crypto AI

Il nuovo fondo crypto AI di Grayscale

Praticamente tutti conoscono Grayscale, soprattutto perché è il più grande fondo di investimenti nativo crypto, il primo a lanciare strumenti finanziari su Ethereum e Bitcoin. Per questo motivo, la news uscita nelle scorse ore è molto importante, vista la capacità del team di questo player finanziario all’avanguardia di intercettare i nuovi trend

Il principale problema dell’intelligenza artificiale, almeno secondo Grayscale, riguarda la centralizzazione delle compagnie che la controllano

Quelle davvero in grado di offrire prodotti che raggiungono l’adozione di massa sono poche e molto potenti, principalmente per via dell’enorme quantità di dati in loro possesso. Come soluzione a questo problema sono nati diversi protocolli AI decentralizzati, che puntano, però, anche a rendere ancora più innovativi e intelligenti processi che li compongono. In particolare, la tecnologia blockchain consente di distribuire la proprietà e la governance dei servizi AI, aumentando, di riflesso, la trasparenza.

Le criptovalute che lo compongono

Per ora, le informazioni a nostra diposizione ci dicono che Il Grayscale Decentralized AI Fund si autoribilancerà ogni trimestre e accoglierà il seguente paniere di criptovalute:

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Il team non si è ancora espresso sulle possibili integrazioni future, ma è probabile che altre crypto verranno aggiunte nel corso del tempo. Perché Grayscale ha scelto proprio queste? Beh perché rappresentano le tre categorie principali di crypto AI ad oggi in circolazione:

  • Protocolli che stanno costruendo servizi di intelligenza artificiale decentralizzati;
  • Progetti che cercano risolvere i principali problemi riscontrati dalle piattaforme AI;
  • Reti infrastrutturali e risorse necessarie per lo sviluppo della tecnologia. Ad esempio i mercati decentralizzati per l’archiviazione dei dati, o quelli per lo scambio della potenza di calcolo delle GPU e il rendering grafico.

Per concludere possiamo riprendere le parole di Rayhaneh Sharif-Askary, Head of Product & Research di Grayscale, riportate nel comunicato attraverso il quale è stato dato l’annuncio. “L’ascesa di queste tecnologie dirompenti ha creato interessanti opportunità per gli investitori e crediamo che il  nostro fondo crypto AI sia un ottimo modo per investire in questo settore emergente. I protocolli di IA basati su blockchain incarnano i principi di decentralizzazione, accessibilità e trasparenza e hanno le potenzialità per mitigare i rischi fondamentali che emergono dalla proliferazione di questa tecnologia.”

Le differenze tra i tassi sui mutui: Eurirs, Euribor, BCE e il loro rapporto con l’inflazione

I tassi sui mutui e l’inflazione

Le differenze tra i principali tassi di riferimento per i mutui: Eurirs, Euribor, e BCE. Come variano in relazione all’inflazione e come influiscono sul costo di un mutuo?

Il tasso di interesse sul mutuo è uno degli aspetti più importanti da considerare quando si decide di prendere in prestito del denaro. Per questo motivo comprendere le differenze tra Eurirs, Euribor, e i tassi della BCE può fare una grande differenza nella scelta del finanziamento più adatto. 

Vediamo nel dettaglio come funzionano questi tassi, come variano e qual è l’influenza su di essi dell’inflazione.

Euribor: i mutui a tasso variabile

L’Euribor, o Euro Interbank Offered Rate, è il tasso d’interesse medio pagato dalle banche della zona euro per prestarsi, a vicenda, del denaro. O, in parole semplici, rappresenta il costo del denaro nell’Eurozona in un determinato momento. L’Euribor viene calcolato giornalmente dalla federazione bancaria europea, attraverso la media ponderata dei tassi di interesse delle banche più attive dell’area euro. Questo indice varia giornalmente e può avere diverse durate di riferimento, da un giorno fino a 12 mesi. Ad esempio, il tasso Euribor a tre mesi era del 3.7% il 10 luglio 2024​

Ma cosa centra con i mutui? Il tasso di interesse Euribor è il benchmark (o riferimento) utilizzato per calcolare l’interesse di prodotti finanziari come prestiti personali, mutui e depositi bancari a tasso variabile. In altre parole, le rate che chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile deve pagare variano in modo direttamente proporzionale all’Euribor, se questo scende diventano più economiche. 

Eurirs: i mutui a tasso fisso

L’Eurirs (Euro Interest Rate Swap), invece, è il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso. Così come l’Euribor rappresenta il costo a cui le banche, e gli altri istituti di credito europei, prendono in prestito del denaro tra di loro ad un costo prefissato. L’Eurirs è calcolato quotidianamente dalla Federazione Bancaria Europea e varia a seconda della durata del finanziamento. Più lungo è il periodo, più alto sarà il tasso applicato. Ad esempio, al 10 luglio 2024, i tassi Eurirs per un mutuo di 20 anni erano al 3.6%.

La stagione caratterizzata da politiche restrittive portata avanti dalle principali banche centrali sembra vicina alla conclusione. La riduzione dei tassi di interesse, già iniziata in Europa e imminente negli USA secondo diversi esperti, potrebbe agevolare gli asset più volatili come le azioni e le criptovalute. Se pensi che possa essere il momento giusto per esporsi agli asset digitali, puoi farlo attraverso la nostra app!

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Tassi di interessi della BCE

Veniamo, infine, ai tassi di interesse della BCE, quelli di cui si sente parlare più spesso, soprattutto dal 2021 in poi, in quanto sono stati alzati per contrastare l’inflazione. Questi vengono decisi mensilmente dalla Banca Centrale Europea e rappresentano il tasso al quale le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla stessa. Per capire la differenza con i tassi sui mutui precedenti, i tassi di interesse della BCE possono essere interpretati come il “prezzo all’ingrosso” del denaro per le banche europee

Per capire come questi variano non possiamo, però, tralasciare l’inflazione, un fenomeno economico che rappresenta l’aumento generale dei prezzi nel tempo, e che riduce il potere d’acquisto delle valute. 

Ma perché l’inflazione influisce sui tassi d’interesse? Il rapporto tra questi due valore non è diretto, i tassi di interesse non variano automaticamente in relazione all’inflazione, dato che vengono decisi dalla BCE. Tuttavia, le banche centrali del mondo intervengono quando il costo del denaro raggiunge livelli preoccupanti, nella maggior parte dei casi alzandoli.

In conclusione, Scegliere il mutuo giusto richiede una buona comprensione dei diversi tassi di riferimento e delle loro variazioni. L’Eurirs offre stabilità per i mutui a tasso fisso, mentre l’Euribor rappresenta la variabilità per i mutui a tasso variabile. Il tasso BCE influisce direttamente sul costo del denaro a breve termine, e l’inflazione gioca un ruolo cruciale nell’economia, influenzando tutti i tassi di interesse.

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ETF spot su Ethereum: cosa succederà nei prossimi mesi?

Ethereum ETF prezzo: cosa succederà nei prossimi mesi?

Cosa succederà una volta attivato il trading sugli ETF spot su Ethereum? Questi strumenti finanziari faranno esplodere tutto il mercato o ruberanno liquidità alle altre crypto?

A pochi giorni di distanza dall’attivazione del trading sugli ETF spot su Ethereum, l’intero mondo crypto si chiede come questi strumenti finanziari verranno accolti dal mercato. Secondo le previsioni di Grayscale gli strumenti registreranno afflussi dal 20% al 30% rispetto a quelli attratti da Bitcoin.

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Se queste dovessero rivelarsi azzeccate, a sei mesi dall’approvazione, i flussi totali degli ETF spot su ETH oscillerebbero tra i 3 a 4,5 miliardi di dollari. Tralasciando queste stime quantitative, proviamo a capire il possibile impatto di questi strumenti finanziari. Ovvero, come influiranno sul sentiment mercato e sulle altre criptovalute. 

Gli ETF su Ethereum condizioneranno positivamente tutti i principali progetti, oppure la crypto ideata da Vitalik Buterin distruggerà la concorrenza grazie a questa nuova veste più istituzionale?

L’impatto degli Ethereum spot ETF sul mercato crypto

Bitcoin e Ethereum sono due asset completamente diversi. Il primo viene attualmente utilizzato, almeno dalla maggioranza degli investitori, come riserva di valore e alternativa digitale all’oro. Il secondo, invece, è un ecosistema ricco di applicazioni, spesso paragonato ad un app store decentralizzato.

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Questo divario diventa ancora più ampio, se teniamo conto che il mondo crypto è popolato da tantissimi progetti nati con l’obiettivo di diventare un’alternativa più efficiente di Ethereum. Al contrario, quelli nati per rimpiazzare Bitcoin che sono resistiti fino ad oggi si contano sulle dita di una mano, e non hanno raggiunto il loro scopo.

Questa premessa ci può essere utile per provare a prevedere ciò che accadrà nel momento in cui il trading sugli ETF spot su Ethereum verrà attivato. Ethereum conquisterà la fiducia degli istituzionali, saturando la domanda per le blockchain per sviluppare smart contract e applicazioni decentralizzate? 

Oppure, così come l’alta marea solleva tutte le barche attraccate in un porto, l’arrivo di questi strumenti influirà positivamente e indistintamente su tutti i progetti principali del settore?

Ethereum vs Solana: chi vincerà?

È impossibile dare una risposta certa alla domanda posta alla fine del paragrafo precedente, ma, per avere una visione più chiara, può essere utile analizzare le statistiche dei due principali competitor per numero di utenti attivi e valore monetario bloccato (TVL).

Ethereum è, attualmente, ancora il leader indiscusso in questo segmento, con un TVL di circa 65 miliardi di dollari e più di 1.000 protocolli effettivamente funzionanti. Solana, ancora molto indietro per quanto riguarda il valore bloccato sulla sua rete (4,7 miliardi), sembrerebbe avere più utenti attivi: 1 milione nelle ultime ventiquattro ore. Questo dato molto probabilmente deriva dalla maggiore scalabilità di questa rete. 

Le transazioni su SOL sono, in genere, più veloci e le commissioni sicuramente più economiche rispetto a quelle di Ether, caratteristica che rende questa rete il posto perfetto per sviluppare e acquistare meme coin.

Affrontando questo discorso si devono considerare anche i Layer 2 di Ethereum, soluzioni di scalabilità che influenzano direttamente il prezzo di ETH, visto che una piccola quantità viene distrutta in attraverso il pagamento delle commissioni di transazione. In particolare Base, il Layer 2 sviluppato da Coinbase, ha insidiato Solana sfidando la blockchain su uno dei suoi campi di battaglia principali, quello delle meme coin.

Guarda il grafico di Solana

ETF spot su Ethereum: cosa succederà negli USA?

Quanto specificato nel paragrafo precedente, ovvero l’impatto degli Ethereum “bruciati” in seguito al pagamento delle commissioni di transazione, impatterà il prezzo di Ethereum nel lungo termine.

Ad avere un effetto sul breve, saranno invece gli ETF Spot, una volta che i moduli S1 verranno definitivamente approvati dalla Security and Exchange Commission e il trading attivato, probabilmente martedì 23 luglio. Quando questo succederà, una nuova ondata di domanda potrebbe investire il mercato di ETH, così come è successo a gennaio per Bitcoin.

Come fare, però, a stimare il possibile impatto di questi strumenti sul suo prezzo? Ci si potrebbe basare sugli ETP, prodotti finanziari già disponibili negli Stati Uniti che replicano l’andamento della crypto. Il volume di trading su questi prodotti è pari al 30% di quelli equivalenti su Bitcoin, e molti si aspettano una replica di questa proporzione per i prodotti spot. Se così dovesse essere, gli afflussi di mercato su Ether all’inizio del 2025 potrebbero essere di più di sei miliardi di dollari.

In questo articolo, abbiamo affrontato diverse questioni in grado di plasmare il futuro della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Data la complessità e l’elevato numero di variabili, abbiamo preferito porre delle domande piuttosto che delle risposte affrettate. Continua a seguirci per conoscere i prossimi sviluppi sulla vicenda!


Interesse composto: cos’è e come si calcola?

Interesse composto: cos’è e come si calcola?

Cos’è e come si calcola l’interesse composto? Come cresce il capitale investito negli anni.

Che cos’è l’interesse composto e come si calcola? Un concetto finanziario sul quale si è espresso addirittura Albert Einstein, definendolo “l’ottava meraviglia del mondo”, nonché il faro di due leggende dei mercati: Warren Buffet e Charlie Munger. Nonostante sia abbastanza semplice da comprendere, in molti non conoscono il funzionamento e in che modo varia il capitale investito se si applica questa magica formula matematica.

Per definire l’interesse composto, in breve, si può dire che è il rendimento percentuale che si riceve su un importo il quale è frutto di un interesse guadagnato in precedenza. Insomma, è una sorta di interesse sugli interessi. Se dopo aver letto la definizione hai ancora dei dubbi non ti preoccupare, una volta che sarai arrivato alla fine dell’articolo, soprattutto grazie agli esempi pratici, saprai esattamente cos’è l’interesse composto e come si calcola.

Che cos’è l’interesse composto?

Per comprendere cos’è e come funziona l’interesse composto, possiamo iniziare dicendo che ti consente di guadagnare interessi non solo sul capitale che hai investito, ma anche sui rendimenti che accumuli nel tempo. Questo, però, accade soltanto nel caso in cui reinvesta i profitti che generi.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’interesse composto può essere applicato anche nel caso in cui si decida di investire il proprio capitale in uno strumento finanziario diverso da quello scelto in origine. Ad esempio, se hai registrato un profitto di 1.100 euro depositando, per tre anni, 10.000 euro nel conto deposito offerto della tua banca e decidi di cambiare rotta preferendo, in un dato momento, il mercato azionario, il tuo capitale crescerà comunque seguendo le logiche dell’interesse composto, a patto che tu reinvesta i profitti generati. 

Interesse composto: come si calcola?

Ora che sai, almeno in parte, cos’è l’interesse composto e come funziona, possiamo affrontare qualche esempio pratico per fissare il più possibile questo importante concetto finanziario. Per farlo ci serviremo dello scenario ipotizzato nel paragrafo precedente.

Immaginiamo, dunque, che tu abbia investito 10.000 euro in un conto deposito che garantisce un rendimento del 5% all’anno e che distribuisce i profitti generati annualmente. Ti potresti chiedere perché è importante specificare quando il conto deposito distribuisce i profitti a chi lo utilizza. Quando si parla di interesse composto, la variabile tempo, rappresentata dalla frequenza, è fondamentale. Ma vedremo anche questo nell’esempio pratico qui sotto.

Al termine dei primi 365 giorni il tuo capitale sarà diventato di 10.500€, dato che si sommeranno 500€ ai 10.000€ di partenza, ovvero il suo 5%. Fino qui è tutto molto semplice e la magia dell’interesse composto non è ancora stata “evocata”.

Analizziamo ora le performance per il secondo anno, il cui punto di partenza sarà di 10.500€ e non più 10.000€. Durante il secondo anno, grazie all’interesse composto, guadagnerai 525€ (10.500 * 5%), 25€ in più rispetto a quello precedente e il tuo capitale totale diventerà pari a 11.025€.

Se vogliamo comprendere che cos’è l’interesse composto è ancora più efficace analizzare la questione in termini percentuali. Mettiamo caso che, non essendo ancora a conoscenza della formula matematica per calcolare l’interesse composto, tu decida, per stimare il possibile ritorno dei suoi investimenti per due anni, di raddoppiare l’interesse “di base” garantito annualmente. 

Interesse per investimento biennale (non composto): 5% * 2 = 10%

Guadagno per investimento biennale (non composto): 10.000 * 10% = 1.000€

Capitale totale per investimento biennale (non composto): 10.000€ + 1.000€ = 11.000€

Cambia qualcosa rispetto al calcolo effettuato utilizzando l’interesse composto e quindi partendo dall’assunto che si siano reinvestiti i profitti generati il primo anno?

La risposta è sì, anche se la differenza è piuttosto lieve:

11.025€ – 11.000€ = 25€

Invece che registrare un rendimento del 10%, questo, in percentuale, è stato del 10.25%. Ciò significa che reinvestendo il tuo capitale iniziale e i profitti generati guadagni, in questo caso specifico, avresti guadagnato 25 euro in più. Questa cifra però diventa sempre più grande al variare di alcuni parametri, come il tempo o la percentuale di ritorno sull’investimento. Se, per esempio, tu decidessi restare investito nello stesso strumento finanziario per vent’anni senza prelevare i profitti, i 10.000€ iniziali si trasformerebbero in 26.500$. 

La magia dell’interesse composto diventa ancora più evidente nel caso in cui sia possibile ottenere un ritorno più alto sugli investimenti. Se, per esempio, riuscissi a registrare un 10% all’anno con un capitale iniziale sempre pari a 10.000€, dopo vent’anni ti troveresti con un gruzzolo di circa 67.000$.

Quanto hai appena letto rende bene l’idea di come può crescere il capitale investito negli anni. A prescindere da quanto sia “importante” la somma iniziale. Per questo motivo, farlo può essere una scelta saggia, soprattutto se l’alternativa è lasciare il proprio denaro “sotto il materasso” o sul conto in banca alla mercea dell’inflazione. Se pensi che sia arrivato il momento di iniziare e vuoi farlo attraverso una asset class innovativa e all’avanguardia puoi iniziare a esplorare il mondo crypto, magari iniziando da Bitcoin.

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Da cosa è influenzato?

Nel paragrafo precedente abbiamo anticipato che il tempo è una variabile molto importante quando si parla di interesse composto. Questo si manifesta in diversi modi, in primis con la frequenza di compounding, ovvero ogni quanto tempo si ricevono i profitti ed è quindi possibile reinvestire. Per quanto riguarda un investimento in azioni, criptovalute o strumenti finanziari come gli ETF, questo processo è praticamente automatico, principalmente perché, solitamente, si holdano per lunghi periodi di tempo senza prelevare dal capitale i profitti generati annualmente.

Ovviamente, uno dei parametri che influenza maggiormente l’interesse composto è il tasso di interesse. Questo varia notevolmente a seconda del tipo di asset che si sceglie. Per esempio, se si scelgono delle obbligazioni (o degli strumenti finanziari che si basano su questi) il rendimento sarà garantito e, praticamente, sicuro e verrà redistribuito in una data certa. Al contrario, è impossibile calcolare, in anticipo, l’interesse composto sulle azioni o sulle crypto, perchè non si conosce il rendimento che si otterrà alla fine dell’investimento.

Interesse composto: la formula

Per concludere questo articolo, ora che sappiamo cos’è l’interesse composto e come si calcola, possiamo analizzare la formula e applicarla a qualche caso specifico.

A = P*(1+ r/n)nt

Dove:

  • A è il valore futuro;
  • P è il capitale;
  • r è il tasso di interesse;
  • n è il la frequenza di erogazione;
  • t è il tempo calcolato in anni. 

Sebbene questa formula sia quella universalmente riconosciuta, ne esiste una più intuitiva per calcolare l’interesse composto su un investimento. Applichiamola direttamente all’esempio pratico che abbiamo affrontato nei paragrafi precedenti:

(Capitale totale – Capitale iniziale) / Capitale iniziale

(11.025 – 10.000) / 10.000 = 9,1025 = 10,25%

Come puoi notare dalla formula che trovi qui sopra, puoi ricavare l’interesse composto dividendo il surplus che hai ottenuto dopo un tempo t  dall’inizio del tuo investimento, in questo caso due anni, per il capitale iniziale.

In conclusione, l’interesse composto è, in parole semplici, l’interesse sugli interessi, una misura fondamentale per stimare i rendimenti futuri, utilizzata da chiunque operi sui mercati finanziari. Ora che sai che cos’è l’interesse composto e come si calcola, non ti resta che iniziare ad esplorare l’altrettanto magico mondo delle crypto.

Ottenere prestiti senza busta paga e senza garante: la guida e i requisiti

Coppia al PC

È possibile ottenere prestiti senza una busta paga e senza un garante? Ecco tutte le cose da sapere e i requisiti

Ottenere prestiti senza busta paga e senza garante è, davvero, possibile. Ovviamente ci sono dei requisiti da soddisfare per ricevere accedervi, ma ottenere un muto o un finanziamento senza garanzie non è così difficile come si potrebbe pensare.

Anche conosciuti come prestiti senza reddito o prestiti senza garanzie, queste sono forme di finanziamento in cui il richiedente non è tenuto a, o comunque non può, fornire una busta paga o altre prove di reddito per ottenere quanto richiesto. I prestiti senza busta paga (e anche senza garante) infatti, sono utilizzati spesso da chi non ha una stabilità lavorativa o in generale non è in grado di fornire la documentazione finanziaria tradizionalmente richiesta in questi frangenti

Prestiti senza busta paga: come ottenerli? Requisiti 

Nel processo di richiesta di un prestito solitamente sono domandati vari documenti, tra cui la busta paga, che attesta la posizione lavorativa del richiedente e garantisce la capacità di restituire l’importo. Tuttavia, nel caso in cui il richiedente non la possieda le banche possono richiedere la presenza di un garante, ossia una figura che si impegna al rimborso nel caso in cui il richiedente non sia in grado di farlo. 

Come? Una delle modalità ammesse è ad esempio quella della fideiussione con beneficio di escussione. Si tratta di una garanzia personale con cui il fideiussore si impegna a rimborsare,attraverso il suo patrimonio, la cifra ottenuta dal terzo per il quale svolge il ruolo di garante in caso di inadempienza.  

In linea generale, un garante deve percepire un reddito dimostrabile e soprattutto giudicato sufficiente per coprire eventuali insolvenze e non deve inoltre essere iscritto al Crif come cattivo pagatore. La banca prende in esame anche il patrimonio del soggetto, in particolar modo i suoi beni immobiliari, sebbene non vengano considerati fra i requisiti come garanzia accessoria.

Anche la presenza di un canone di locazione (un semplice affitto) per immobile di proprietà di chi richiede la cifra può essere uno dei requisiti per ottenere prestiti senza busta paga. 

Per richiedere somme elevate, invece, possono essere necessarie delle garanzie ulteriori, come ad esempio la presenza di un cointestatario assieme al quale avanzare richiesta. Valutata, sempre soprattutto in questi casi, anche la possibilità di ipotecare un immobile (di proprietà). In entrambi i casi, le tempistiche per richiedere e ottenere prestiti senza busta paga sono, di norma, più lunghe rispetto a quelle delle domande tradizionali. Inoltre, vale la pena di notare che le garanzie ipotecarie o pignoratizie sono gravate da spese burocratiche elevate, che spesso arrivano anche a superare o comunque ad eguagliare l’importo richiesto.

Se ti interessa il mondo crypto, sappi che esistono anche prestiti collegati al settore e li affronteremo nel prossimo nel prossimo paragrafo.

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Prestiti senza busta paga e senza garante: requisiti

Anche chi non ha né una prova finanziaria di reddito né un garante può tentare di richiedere somme di denaro agli istituti di credito. Esistono diversi tipi di prestiti senza busta paga e senza garante, tra cui:

  • Prestito d’onore: si rivolge solo ed esclusivamente a studenti di scuole medie secondarie oppure a universitari e ha l’obiettivo di garantire il completamento del ciclo di studi. Fra i requisiti per ottenerlo c’è sicuramente quello della media scolastica elevata oltre che la presenza di una convenzione fra la scuola/università e l’istituto di credito propenso ad erogare questa tipologia di prestito.
  • Prestiti garantiti dagli enti pubblici: spesso prendono vita da fondi nazionali o europei e possono essere anche a fondo perduto. Hanno l’obiettivo di sostenere le fasce più deboli della popolazione permettendogli di avviare progetti imprenditoriali in grado di generare entrate.

Prestiti decentralizzati: lending and borrowing crypto

Negli ultimi anni si è affermata una nuova tipologia di prestiti che funzionano, di fatto, anche se non si fornisce una busta paga o non si indica un garante. La piattaforma di riferimento è, in questo senso, Aave, un’applicazione decentralizzata costruita sulla blockchain di Ethereum, leader nel settore del lending and borrowing decentralizzato. 

Su Aave tutto è regolato dagli smart contract, contratti intelligenti che svolgono le mansioni che, nel sistema finanziario tradizionale, sono affidate alle banche o ad altri istituti di credito. Come già anticipato, per richiedere un prestito su Aave, non serve né una busta paga né, tantomeno, un garante, ma il funzionamento dell’intero sistema è garantito dal collaterale in crypto depositato dagli utenti stessi. Puoi approfondire il funzionamento di questa innovativa piattaforma di finanza decentralizzata (DeFi) nel nostro articolo dedicato ad Aave.

Se, invece, ti consideri una persona più pragmatica e vuoi passare subito all’azione, puoi acquistare il token AAVE direttamente su Young Platform.

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Ecco dunque le maggiori opzioni disponibili sul tavolo e i requisiti necessari. Quando si sceglie di richiedere prestiti senza busta paga e senza garante, però, la cautela è d’obbligo. Le truffe sono sempre dietro l’angolo e affidarsi a istituti riconosciuti è sempre la soluzione più sicura.

Viaggiare senza nessuna preoccupazione: le assicurazioni sui viaggi

Assicurazioni viaggio: cosa sono e come funzionano

Viaggiare “senza pensieri” è davvero possibile? Scopri che cosa sono le assicurazioni sui viaggi e come funzionano

Se chiedessimo a 100 persone che cosa farebbero se avessero soldi infiniti, più della metà risponderebbe: “visiterei tantissimi paesi diversi in giro per il mondo”. Viaggiare piace praticamente a tutti, anche se, qualche volta, comporta dei rischi. Non siamo qui per fare i guastafeste. Se stai per partire per una vacanza esotica non vorrai certo concentrarti sui pericoli o sulle difficoltà che potresti incontrare una volta che atterri.

Ma non si può neanche essere eccessivamente ottimisti e pensare che nulla possa complicare la tua esperienza in un paese estero o impedirti di partire. Ritardi nei voli, smarrimento dei bagagli, infortuni o problemi di salute in paesi stranieri possono trasformare un viaggio da sogno in un incubo. 

Le assicurazioni viaggio entrano in gioco proprio per offrire protezione e assistenza in queste situazioni impreviste. Ma cosa sono esattamente e come funzionano? In questo articolo, esploreremo tutto ciò che devi sapere per affrontare un viaggio in serenità.

Cosa sono le assicurazioni viaggio?

Le assicurazioni viaggio sono polizze create per proteggere e risarcire i viaggiatori da una serie di imprevisti che possono verificarsi durante un viaggio. Ne esistono di diverse tipologie, ma la maggior parte proteggono i loro clienti da questi imprevisti.

  • Spese mediche improvvise: copertura per le spese sanitarie in caso di malattia o infortunio durante il viaggio.
  • Annullamento o interruzione del viaggio: rimborso dei costi sostenuti se si è costretti ad annullare o interrompere il viaggio per motivi imprevisti, come malattia o emergenze familiari.
  • Perdita o smarrimento dei bagagli: copertura per il risarcimento dei beni persi o danneggiati durante il viaggio.
  • Ritardi: rimborso delle spese aggiuntive sostenute a causa di ritardi dei voli o altri mezzi di trasporto.

Perché è importante averne una?

Le assicurazioni viaggio sono fondamentali per diverse ragioni. In primo luogo perché ti permettono di affrontare un’avventura in serenità e la rendono più godibile. Avere la certezza di essere coperti in caso di emergenza rende un viaggio molto meno stressante. Inoltre, queste diventano quasi fondamentali se si visitano paesi in cui le spese mediche sono ingenti. In questo caso, se non si possiede un’assicurazione sui viaggi ci si potrebbe trovare a dover sborsare cifre astronomiche in caso di un problema di salute.

Infine, le assicurazioni viaggio possono aiutarti a recuperare parte dei costi (talvolta anche la loro totalità) del soggiorno in caso di imprevisti che ti obbligano a cancellarlo o interromperlo prima del tempo.

Come funzionano le assicurazioni viaggio?

Il funzionamento delle assicurazioni viaggio è relativamente semplice. Ecco i passaggi principali:

  1. Acquisto della polizza: per far si che la tua assicurazione viaggio sia valida è buona norma acquistare la polizza prima di partire. Puoi farlo tramite compagnie assicurative specializzate o direttamente con l’agenzia attraverso la quale hai prenotato.
  2. Attivazione della polizza: la copertura entra in vigore dal momento in cui acquisti la polizza e dura fino alla fine del periodo coperto, che di solito coincide con il termine del viaggio.
  3. In caso di imprevisto: se si verifica un evento coperto dalla polizza (ad esempio, ti ammali durante il viaggio), devi contattare l’assicurazione per avviare la pratica di risarcimento.
  4. Presentazione del reclamo: per richiedere un risarcimento, dovrai presentare documentazione che dimostri l’accaduto, come un referto medico o un rapporto di polizia. La compagnia assicurativa valuterà la tua richiesta e, se approvata, ti rimborserà secondo i termini della polizza.
  5. Assistenza: molte assicurazioni viaggio offrono anche servizi di assistenza 24/7, che possono aiutarti a trovare medici, organizzare trasporti di emergenza, o fornire supporto in caso di perdita del passaporto.

Cosa considerare quando si sceglie un’assicurazione viaggio?

Quando scegli una assicurazione viaggio, è importante considerare alcuni fattori per assicurarti di ottenere la copertura di cui hai bisogno.

Stai partendo per una folle avventura in solitaria, o non viaggi senza la tua dolce metà o la tua compagnia? Starai via a tempo indeterminato perché non sopporti più la solita routine, o preferisci andare via per poco tempo ma più volte durante l’anno? Hai in programma di svolgere attività altamente rischiose, ad esempio sport estremi come paracadutismo o immersioni? 

Una volta che sai rispondere a queste domande puoi scegliere l’assicurazione che fa per te, dato che la polizza deve adattarsi, come un vestito cucito su misura, alla tipologia di viaggio che stai pianificando. L’ultima cosa da fare è poi verificare i limiti di copertura per le spese mediche e controllare le franchigie applicabili, questa fanno decisamente la differenza quando si sceglie la polizza perfetta per sé.

Assicurazioni viaggio: tre offerte complete

Dopo aver compreso cosa sono le assicurazioni viaggio e come funzionano, analizziamo alcune tra le migliori offerte sul mercato. Cosa offrono queste polizze e qual è la somma massima che rimborsano?

Allianz

Un’assicurazione sui viaggi molto versatile cucita su misura a seconda delle tue esigenze. Il servizio Global Assistance offre assistenza medica completa ventiquattr’ore su ventiquattro, pagamento delle spese mediche, ospedaliere e chirurgiche e rientro sanitario in Italia. Inoltre, prevede anche il rimborso nel caso di un prolungamento soggiorno per malattia o infortunio, delle penali in caso di annullamento e indennizzo in caso di furto o mancata riconsegna del bagaglio.

I massimali, per quanto riguarda le spese mediche per viaggi con durata fino a 45 giorni sono di:

  • 150.000€ per l’Europa;
  • 300.000€ per il resto del mondo;
  • Illimitato per i viaggi negli Stati Uniti d’America.

Richiedi un preventivo

AXA

Anche l’assicurazione viaggio di Axa offre assistenza telefonica 24 ore su 24 in lingua italiana e il pagamento delle spese ospedaliere e chirurgiche. Axa Assistance offre tre livelli di copertura assicurativa viaggi: Schermo Totale, Protezione Media e Protezione Base i cui relativi massimali sono di 100.000€, 500.000€ e 3 milioni di euro.

Dai un’occhiata!

Coverwise

Coverwise offre, invece, una polizza flessibile con assistenza medica inclusa 24 ore su 24, copertura delle spese ospedaliere e chirurgiche, e rientro sanitario. La polizza prevede anche il rimborso delle penali per annullamento del viaggio e copertura del bagaglio in caso di furto, smarrimento o mancata consegna.

I massimali sono:

  • 250.000€ per viaggi in Europa;
  • 500.000€ per il resto del mondo;
  • 1.000.000€ per Stati Uniti, Canada e Giappone.

Vai al sito 

Ora che sai cosa sono le assicurazioni sui viaggi e come funzionano puoi valutare se proteggerti da eventuali rischi prima di intraprendere uno. Stipulare una polizza è probabilmente il modo migliore per affrontare con totale serenità un’entusiasmante avventura.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Assegno di inclusione: come ricevere il pagamento?

Assegno di inclusione: come ricevere il pagamento?

L’assegno di inclusione, una misura sociale tanto discussa e attesa, rischia di non essere pagato. Scopri le ragioni in questo articolo. 

L’assegno di inclusione, una misura cruciale per il sostegno economico delle famiglie in difficoltà, è nell’occhio del ciclone: migliaia di famiglie rischiano di non ricevere il pagamento previsto per giugno. Vediamo le cause di questo problema e le possibili soluzioni.

Assegno di inclusione: perché potrebbe non essere pagato?

L’assegno di inclusione rischia di non essere pagato a causa di alcuni ritardi burocratici. In particolare, le famiglie che hanno presentato domanda tra il 18 dicembre e la fine di gennaio non sono ancora state prese in carico dai servizi sociali dei loro Comuni di residenza. 

Questo ritardo è critico perché, secondo la normativa vigente (decreto n. 48 del 2023), è necessario che le richieste vengano analizzate dai servizi sociali entro 120 giorni dalla firma del Patto di Attivazione Digitale (PAD). L’incontro tra le parti è necessario per la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare e la firma del Patto di Inclusione.

Inoltre, la deroga prevista dalla nota del ministero del Lavoro n. 6062 del 28 marzo 2024 stabilisce che per le domande inviate entro il 29 febbraio, il termine dei 120 giorni viene calcolato dall’invio del flusso delle domande sulla piattaforma Gepi. Se questa dovesse essere applicata pedissequamente, per il primo flusso di domande trasmesse, il termine dei 120 giorni sarebbe scaduto il 25 maggio per i primi richiedenti.

Secondo i dati del Ministero del Lavoro, sono più di 600.000 i nuclei familiari che risultano beneficiari dell’assegno per il mese maggio, ma le famiglie prese in carico dai comuni sono meno di 300.000.

Assegno di inclusione: come evitare la sospensione

Per evitare la sospensione del sussidio, è fondamentale che le famiglie si rechino presso i servizi sociali del loro Comune, anche in assenza di una convocazione ufficiale. La legge è chiara: il passaggio presso i servizi sociali deve avvenire entro 120 giorni dalla firma del PAD, salvo la deroga. Le famiglie devono quindi prendere l’iniziativa di contattare il Comune e assicurarsi di completare questo passaggio in tempo.

Il rischio di sospensione dell’Assegno di Inclusione per migliaia di famiglie è reale, ma può essere evitato con un’adeguata attenzione ai termini e alle procedure richieste. Come già anticipato è essenziale che i beneficiari si incontrino con i servizi sociali del proprio Comune per verificare la situazione e assicurarsi di completare tutti i passaggi necessari entro le scadenze stabilite. Solo così sarà possibile garantire la continuità di un sostegno economico vitale per molte famiglie in difficoltà.

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Le previsioni 2025 sul prezzo di Bitcoin: cosa si aspettano gli esperti?

Strategie crypto: le 5 più popolari

Il 2025 sarà l’anno in cui Bitcoin raggiungerà i 100.000$? Scopri le previsioni sul prezzo di BTC per il prossimo anno formulate dagli esperti

Il 2024 è stato un grande anno per il prezzo di Bitcoin, così come avevano ipotizzato gli esperti all’interno delle loro previsioni. Il prezzo di BTC all’inizio dell’anno orbitava nell’area dei 40.000$, raggiunta grazie a un grande rally messo a segno nel 2023.

Da gennaio a marzo abbiamo, poi, assistito al movimento di prezzo più esplosivo della sua storia recente. Bitcoin, grazie a sei settimane rialziste su sette, ha raggiunto l’attuale all-time high a quota 73.700$. Infine, all’inizio di novembre, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA, Bitcoin è esploso a rialzo registrando diversi massimi storici consecutivi.

Dai un’occhiata 

Convertitore BTC-EUR

Grafico BTC

Cosa succederà nel 2025? Quali sono le previsioni per il prezzo di Bitcoin degli esperti e dei principali fondi di investimento. Alcuni di questi, all’inizio del 2024 sono entrati a far parte del settore, promuovendo l’adozione di BTC e di tutto il mondo crypto.

Prezzo Bitcoin: le previsioni 2025 più ottimiste

Apriamo questa carrellata di previsioni sul prezzo di Bitcoin per il 2025 con le più ottimistiche. Himanshu Maradiya, fondatore di CIFDAQ Blockchain sostiene che BTC raggiungerà il valore di un milione di dollari entro la fine del prossimo anno. Quando gli è stato fatto notare che il target da lui fissato è, a dir poco, ottimistico ha commentato: “sebbene prevedere che il Bitcoin raggiungerà 1.000.000 di dollari entro il 2025 possa sembrare troppo, diversi fattori rendono plausibile tale scenario: la crescente adozione della crypto, l’approvazione degli ETF spot avvenuta a gennaio 2024, l’indebolimento delle valute fiat tradizionali a causa dell’iperinflazione e l’aumento della redditività per i miners”. Speriamo Himanshu, speriamo.

Passiamo poi ad una vecchia conoscenza del mondo crypto, il CEO di MicroStrategy Michael Saylor. Forse il più grande sostenitore di Bitcoin al mondo afferma che è probabile che la crypto raggiungerà il target del milione di dollari, perché è la riserva di valore più efficente al mondo. Inoltre, Saylor sottolinea l’impareggiabile stabilità del Bitcoin nel preservare la ricchezza, in particolare durante le fasi economicamente incerte.

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Anche il venture capitalist Chamath Palihapitiya condivide le opinioni appena presentate. Le sue previsioni sul prezzo di Bitcoin ad un milione di dollari entro il 2025 sono giustificate dalla capacità di Bitcoin di funzionare come riparo dall’instabilità economica globale. 

Torniamo con i piedi per terra, citando le previsioni sul prezzo di Bitcoin per il 2025 del fondatore di SkyBridge Capital, Anthony Scaramucci, che ha dichiarato che si aspetta BTC a 170.000 dollari per via della “sua offerta limitata e di una domanda destinata a crescere sempre di più”. Nello specifico, secondo l’esperto investitore, gli ETF spot sulla crypto domineranno il mercato azionario mondiale nei prossimi anni.

“Anche se le performance passate non sono una garanzia, i fondamentali del Bitcoin rimangono solidi, rendendo probabile un apprezzamento a lungo termine. La volatilità potrebbe persistere, ma il Bitcoin al di sotto dei 100.000 dollari sarà presto storia passata”.

Pantera Capital, invece, ha riproposto una previsione sul prezzo di Bitcoin pubblicata, per la prima volta, due anni fa, affermando che BTC potrebbe arrivare a 114.000 dollari entro l’agosto 2025. Questo pronostico riflette il crescente ottimismo del settore nonostante la diverse sfide che devono ancora essere superate. In particolare, affinché si crei l’ecosistema perfetto che potrebbe promuovere la crescita di Bitcoin, potrebbe essere necessario assistere a diversi tagli dei tassi di interesse da parte della FED e ad una svolta positiva a riguardo al conflitto in Medio Oriente.

Nella sua centesima lettera agli investitori pubblicata di recente, Pantera ha riproposto la sua analisi del novembre 2022 sulle performance di Bitcoin precedenti e successive all’halving. Utilizzando il cosiddetto modello stock-to-flow, il fondo ha misurato l’offerta rispetto alla quantità di nuovi BTC emessi, che si sono ridotti del 50% dopo l’halving di aprile 2024.

Come non citare Robert Kiyosaki e Mike Novogratz, che prevedono obiettivi più moderati ma comunque impressionanti. Il primo si aspetta BTC a 500.000 dollari entro la fine del 2025, mentre le previsioni sul prezzo di Bitcoin di Novogratz prevedono che lo steso target verrà raggiunto entro i prossimi tre anni.

Infine non si può non includere una delle voci più influenti del settore crypto, ovvero Tim Draper. Il fondatore del fondo Draper Fisher Jurvetson ha fissato un obiettivo di 250.000 dollari entro il 2025, sottolineando la crescente accettazione di Bitcoin sia come asset finanziario che come tecnologico.

Prezzo Bitcoin: le previsioni 2025 più pessimiste

Nel corso degli anni le previsioni ribassiste sul prezzo di Bitcoin sono diventate sempre meno. D’altronde chi ha più volte dichiarato, e forse anche sperato, in un collasso dell’asset è stato, ogni volta, puntalmente smentito dalle sue performance.

Nonostante questo, però, la Banca Centrale Europea continua ad scettica nei confronti di BTC. Impossibile dimenticare quando nel 2022, in occasione del crollo di FTX, la BCE ha dato per spacciato Bitcoin. Nell’articolo di blog dall’evocativo titolo “Bitcoin last standUlrich Bindseil and Jürgen Schaaf scrivono che l’apparente stabilizzazione del prezzo di BTC avvenuta dopo il fallimento dell’exchange era un ultimo sussulto indotto artificialmente e che la criptovaluta è destinata a diventare irrilevante. Queste previsioni sul prezzo di Bitcoin però si sono già dimostrate errate, l’oro digitale dal punto di minimo di Novembre 2022, ha più che triplicato il suo prezzo.


Anche l’amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, non è un fan di Bitcoin. Il CEO ha definito la crypto “una perdita di tempo” paragonandola ad uno Schema Ponzi che scomparirà quando tutti i BTC saranno minati, ma dopo i recenti rialzi ha anche promesso che non si esprimerà più in merito alla criptovaluta.


È in arrivo un ETF su Solana?

ETF Solana: arriverà davvero?

VanEck ha appena inviato alla SEC una richiesta di approvazione per un ETF su Solana. Può arrivare davvero? 

Dopo l’approvazione degli ETF su Ethereum, ora potrebbe toccare a Solana. VanEck, un importante fondo di investimenti americano, ha depositato nelle scorse ora la proposta di approvazione presso la Security and Exchange Commission (SEC).

Come sarà l’ETF su Solana? Come ha reagito alla news il prezzo di SOL? Scoprilo in questo articolo.

Guarda il grafico di SOL!

VanEck propone un ETF su Solana

VanEck ha depositato la sua proposta di approvazione per un ETF su Solana, dichiarando che la crypto dovrebbe essere trattata come una commodity, a differenza di quanto deciso dalla SEC all’interno della causa agli exchange della scorsa estate.

Su X (ex Twitter), Matthew Sigel, il responsabile della sezione digital asset del fondo di investimenti ha affermato: “il funzionamento di SOL è paragonabile a quello di Bitcoin ed Ethereum, dato che è necessario per pagare le commissioni di transazione sulla sua blockchain. La sua natura decentralizzata e l’elevato grado di adozione raggiunto negli ultimi anni consentono a SOL di stare allo stesso livello delle crypto sopracitate.”

Il prodotto, il cui modulo S-1 è già stato inviato alla SEC da VanEck, nel caso in cui dovesse essere approvato, avrà come sottostante la crypto della blockchain creata da Anatoly Yakovenko e non strumenti derivati tipo futures.

Nonostante questo però, potrebbe essere ancora presto per cantare vittoria. Innanzitutto, bisogna specificare che non ci sono, attualmente, strumenti finanziari disponibili sulla crypto negli Stati Uniti. Lo scenario è dunque molto diverso rispetto a quello che riguardava gli ETF su Bitcoin e su Ethereum. Questo potrebbe essere un problema, dato che non esiste l’infrastruttura necessaria per la loro approvazione e nemmeno uno storico per quanto riguarda il dialogo tra le parti: la Solana Foundation e la SEC.

Come ha reagito il prezzo di SOL?

Dopo l’uscita della news, Solana (SOL) è esplosa a rialzo. Il suo prezzo, che questa mattina orbitava intorno al livello dei 137$, ha raggiunto, in pochi minuti, l’area dei 150$, grazie a un movimento del + 8%. Un ottimo spunto se consideriamo che la settimana scorsa la crypto si era adagiata, per la terza volta da aprile in poi, sul supporto dei 130$.

Compra Solana


Dopo aver toccato l’all-time high annuale a quota 210$ la crypto, come tutto il mercato, è stata interessata da un movimento ribassista abbastanza marcato, del -40% nel punto di massima espansione. Questa news sugli ETF potrebbe essere la svolta necessaria che consentirà a SOL di ripartire ripartire?

Ethereum, le previsioni sul prezzo degli esperti

ETF Ethereum in arrivo? 5 motivi

Cosa dicono le previsioni su Ethereum degli esperti? Le ultime ipotesi sul prezzo per il secondo semestre del 2024

Quali sono le previsioni su Ethereum degli esperti? Il prezzo, dopo un lunghissimo rally rialzista iniziato a ottobre 2023, sta affrontando una correzione. Grazie a quel movimento il prezzo di Ethereum è passato da 1.500$ a 4.000$ nel punto di massima espansione, registrando un movimento del +170%. 

Attualmente, invece, si trova sul livello dei 3.300$. Quale sarà il destino della seconda crypto più importante del mercato? 

Ethereum è la grande blockchain Proof-of-Stake alternativa a Bitcoin. Fondata nel 2013 da Vitalik Buterin con l’ambizione di diventare il “world computer”, ovvero un ecosistema in cui ospitare applicazioni decentralizzate dedicate agli ambiti più diversi, dalla finanza all’intrattenimento. Le previsioni su Ethereum sono seguite tanto quelle su Bitcoin, la crypto Ether (ETH) infatti è la sua vera grande competitor.

Segui il prezzo di Ethereum!

Previsioni Ethereum: le ultime stime degli esperti

Il prezzo di ETH a marzo si è avvicinato all’all-time high dei 4.800$, sostenuto principalmente dalla correlazione positiva con Bitcoin. E, secondo gli analisti, ci sarebbero tutti i segnali per continuare il rialzo. Anche se, fino all’approvazione degli ETF spot di maggio, la crypto ha sofferto il confronto con BTC, il vero protagonista di questo bull market.

Dopo l’evento inaspettato di maggio, però, tutto è cambiato. Ethereum ha recuperato terreno nei confronti di Bitcoin, prima di essere stato bloccato dal crollo di tutto il mercato a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni.


Buone notizie, durante il primo semestre di quest’anno, sono arrivate anche dal mondo on-chain. BlackRock, il colosso degli investimenti, ha istituito BUIDL, un fondo per asset tokenizzati sulla blockchain di Ether.

Dai un’occhiata al prezzo di ETH!

Le previsioni per il 2024

La maggior parte delle previsioni sul prezzo di Ethereum per il secondo semestre del 2024 a lungo termine sono bullish, ed era difficile immaginare il contrario dato il comportamento del mercato negli scorsi mesi. Dopo il +70% circa del 2023, e il fisiologico momento di stallo del mercato, i trader si aspettano che il rialzo si espanda negli ultimi mesi dell’anno.

Markus Thielen, responsabile della ricerca e della strategia di Matrixport, sostiene che “sia arrivata la possibilità di un movimento esplosivo verso l’alto”. Secondo Ben Ritchie, amministratore delegato di Digital Capital Management, nella migliore delle ipotesi ETH potrebbe superare l’attuale l’all-time high nella seconda parte del 2024

Le previsioni per Ethereum di Anton Kharitonov di Traders Union, che vedevano la crypto a 3.400$ per la fine del 2023, si sono rivelate azzeccate, il suo prossimo target (per l’inizio del 2025) è di 7.200$.

Considerando un orizzonte temporale più ampio, la società di fondi d’investimento globale VanEck è super ottimista. Ritiene che sul lungo termine la capitalizzazione di mercato di Ethereum potrebbe superare i 2.000 miliardi di dollari. E per quanto riguarda i suoi target di prezzo? Secondo le previsioni sul prezzo di Ethereum più conservative la crypto arriverà a 22.000$ entro il 2030, mentre secondo quelle più ottimiste, il suo valore sarà di 154.000$.

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La crescita dell’ecosistema Ethereum

Il successo, e quindi il verificarsi delle previsioni su Ethereum più ottimistiche dipendono molto dalla crescita dell’intero ecosistema che, a sua volta, è influenzato dallo stato di salute dei Layer 2.

VanEck ha effettuato delle previsioni anche sulle reti parallele ad Ethereum che vedono una capitalizzazione totale di 30 miliardi di dollari entro il 2030. Questa crescita è stata stimata tenendo in considerazione i flussi di denaro in ingresso e i ricavi, in costante crescita nell’ultimo periodo, che potranno avere un impatto importante sul prezzo di Ethereum.


Il principale motivo è connesso alle commissioni di transazione che devono essere pagate, anche sui Layer 2, utilizzando ETH. Insomma, la crescita delle blockchain parallele a Ether potrebbe riflettersi sulla domanda per ETH e quindi in una crescita della capitalizzazione di mercato e del prezzo.

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L’interesse su Ethereum della finanza tradizionale

Nonostante il prezzo di ETH sia cresciuto meno di quello di Bitcoin negli ultimi mesi, le previsioni su Ethereum per il secondo semestre del 2024 tengono conto anche dell’approvazione degli ETF spot sulla crypto.


I momenti in cui Gary Gensler, il presidente dell Security and Exchange Commission (SEC), definiva Ether una security sono ormai lontani, dato che negli scorsi giorni è trapelata la news che raccontava lo stop sulle indagini sulla Ethereum Foundation da parte della commissione.