Le 10 collezioni NFT più famose del 2022

I 10 nft più famosi del 2022

Il mondo degli NFT ti affascina? Sei un appassionato di BAYC e CryptoPunks? Scopri le 10 collezioni NFT che si sono distinte nel 2022!

L’aggettivo che meglio descrive il mercato degli NFT del 2022 è “altalenante”. La prima parte dell’anno è stata caratterizzata dall’ingresso di ingenti capitali e hype, mentre la seconda da un calo dei volumi delle transazioni e nella riduzione del floor price di tutte le collezioni. Il picco del mercato dei più famosi NFT del 2022 è stato toccato a Aprile, quando il volume mensile degli scambi ha raggiunto l’incredibile cifra di 3,7 miliardi di dollari. Da quel momento in poi abbiamo assistito ad una progressiva contrazione di questi volumi arrivando a circa 421 milioni a Dicembre 2022. Anche il numero delle transazioni è diminuito fortemente; a Dicembre ne sono state processate circa 2,7 milioni contro i 6 milioni sempre di Aprile. 

Durante la prima parte del 2022, seguendo la scia dei leggendari Cryptopunks o del Bored Ape Yacht Club, le collezioni di NFT sono cresciute a dismisura. La tendenza ribassista della seconda metà dell’anno causata dal bear market ha ridimensionato fortemente il settore. Nonostante ora i prezzi dei token non fungibili siano più bassi rispetto a un anno fa, i principali progetti di arte digitale hanno conservato il loro valore. Vuoi sapere quali sono le 10 collezioni NFT più famose del 2022? 

1. Bored Ape Yacht Club 

Non poteva essere una lista degli NFT più famosi senza almeno una collezione targata Yuga Labs. Il Bored Ape Yacht Club (BAYC) è un progetto leggendario che ha davvero fatto la storia dei token non fungibili, tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta! Nata ad aprile 2021, questa collezione è tuttora una delle più note, anche fuori dal mondo crypto. Nonostante il bear market le scimmie annoiate del Bored Apes Yacht Club sono gli NFT che hanno conservato meglio il loro valore. Dai momenti di massima euforia raggiunti ad Aprile 2022, il floor price medio è sceso da 95 ETH a circa 60 ETH; bisogna però tenere presente che il prezzo di Ethereum ha perso circa il 70% del suo prezzo

Il 2022 del Bored Ape Yacht Club è stato un anno ricco di novità. Nel 2022 un personaggio della collezione è apparso nello spot di Adidas per i mondiali di calcio del 2022 e sono stati lanciati il token Apecoin (APE) e il metaverso Otherside. 

2. Le LAND di Otherside

Le BYAC non sono l’unica collezione di Yuga Labs di questa lista! Il 2022 è stato anche l’anno di Otherside, l’innovativo metaverso delle Bored Ape, e delle sue LAND sotto forma di NFT. Otherside è un MMORPG integrato con i token non fungibili. Le 55.000 LAND, i pezzi di terreno virtuale che compongono il Metaverso e sono chiamate Otherdeed, sono state rilasciate il 16 Luglio 2022 e sono andate sold out dopo poche ore. Le LAND più rare hanno raggiunto l’incredibile prezzo di 3000 ETH!

Quando Otherside sarà rilasciato nella sua versione definitiva, presumibilmente nella prima parte del 2023, le Otherdeed saranno l’aspetto fondamentale del gioco in quanto spazio di interazione tra i giocatori. Come accade già per altri mondi virtuali le LAND sono scarse e costose, ma non è necessario possederne una per partecipare. 

3. Gli Azuki NFT

All’interno della classifica delle 10 collezioni NFT più famose del 2022 non possono mancare gli anime più celebri del Web3, gli Azuki! Le 10.000 opere d’arte digitali che uniscono lo stile giapponese e quello degli skater californiani hanno conquistato la blockchain di Ethereum da Gennaio 2022. A differenza delle Bored Ape, che ci hanno messo un po’ a raggiungere la cresta dell’onda, gli Azuki sono partiti in quarta, generando 30 milioni di volume in soli tre minuti! Questi non sono solo delle originali PFP (profile picture), ma sono anche token non fungibili che ti consentono di accedere a “The Garden”, il giardino zen abitato da questi Anime NFT, e ottenere esclusivi oggetti fisici, come giacche di seta in stile giapponese o gli skateboard “Proof-of-Skate”. Gli Azuki festeggeranno tra pochi giorni un anno di vita, durante questo periodo di tempo hanno generato quasi 900 milioni di dollari di volume. Siamo curiosi di vedere come si svilupperà la roadmap del progetto nel 2023, denominata dal team di The Garden: Mindmap.

4. I Cool Cats NFT

I Cool Cats sono NFT di generative art rilasciati a Luglio 2021. La collezione è composta da 9.999 pezzi unici con caratteristiche selezionate tra 300.000 combinazioni possibili. Negli ultimi mesi del 2022 sono stati rilasciati i Cool Cats FC, una raccolta di 4.000 Non Fungible Token del brand raffigurati nei panni dei giocatori delle nazionali dei Mondiali di Calcio 2022. Queste opere d’arte digitale sono dinamiche e hanno cambiato i loro tratti in relazione ai risultati delle partite. Nel 2022 è stato anche rilasciato il token di governance MILK sulla blockchain di Polygon. A Gennaio 2023 i Cool Cats occupano l’ottavo posto nella classifica degli NFT digital collectibles più famosi e scambiati di sempre, riusciranno a guadagnare altre posizioni durante l’anno?

5. Moonbirds

I Moonbirds sono degli NFT lanciati il 16 aprile 2022 che hanno avuto un enorme successo. La collezione raffigura gufi e civette in vari capi d’abbigliamento più o meno rari. La caratteristica peculiare di questi token sviluppati su Ethereum è la possibilità di metterli in staking.

Questa pratica (chiamata “nesting” nel caso dei Moonbirds) permette agli utenti di guadagnare delle ricompense in crypto. Mentre sono in staking i Moonbirds costruiscono i propri preziosi ed elaborati nidi. Attenzione però: vendere un Moonbird durante il nesting resetta tutti i suoi progressi, incentivando chi possiede questi NFT a conservarli gelosamente. 

6. Meebits

All’interno della lista degli NFT più famosi del 2022 rientrano anche i Meebits, che occupano ormai da più di un anno il decimo posto della classifica di OpenSea, per volumi di acquisto e vendita.

Ti piace Minecraft? Allora vedere un Meebit non potrà non farti pensare al gioco pixellato più amato del mondo. La collezione dei Meebits conta 20.000 avatar generati casualmente e registrati su Ethereum. Esiste anche un marketplace NFT legato ad essi dove si possono vendere e comprare i pezzi della collezione senza passare per piattaforme terze e pagare commissioni aggiuntive. 

Puoi utilizzare i Meebits come avatar nei vari metaversi, come The Sandbox, oppure puoi utilizzarli per animazioni 3D. Con ogni NFT infatti riceverai un “asset pack” per modellare l’avatar a tuo piacimento in un’applicazione di rendering 3D. 

7. Sorare

Il 2022 è stato anche l’anno della consacrazione del crypto soccer, e quando si parla di NFT calcistici o sportivi non si può non pensare a Sorare. Si tratta di uno dei progetti più longevi, nato sulla blockchain di Ethereum nel 2018. Su Sorare puoi schierare la tua formazione usando gli NFT dei calciatori e guadagnare punti con la vittoria delle squadre durante i campionati. Nel 2021 Sorare è diventato il più grande fantacalcio (non solo tra quelli crypto) esistente grazie anche alle collaborazioni con leggende del mondo dello sport come Lionel Messi, Alessandro Del Piero, Serena Williams e Kylian Mbappe. Durante il 2022 ha continuato il suo sviluppo ed ha raggiunto importanti traguardi tra cui il lancio di Sorare MLB (con la lega Major League Baseball) e Sorare NBA (con la National Basket Association). Il numero di utenti registrati sulla piattaforma è aumentato del 150%, a Gennaio 2023 i fantallenatori sono circa 3 milioni e i volumi di denaro scambiati sulla piattaforma si aggirano attorno ai 500 milioni di dollari.

8. Crypto Punks

L’anno dei Crypto Punk, la collezione NFT creata da Larva Labs, è iniziato con l’acquisizione dei suoi diritti di immagine da parte di Yuga Labs. A Febbraio il numero #5822 della collezione è stato venduto per la cifra record di 8.000 ETH, circa 24 milioni di dollari, mentre ad Aprile la collezione ha superato i 2 miliardi di dollari di volume di scambi. Durante il 2022 questi NFT si sono anche trasformati in gioielli di Tiffany, grazie alla collaborazione di quest’estate con la famosissima gioielleria newyorkese. 

9. Axie Infinity

Se diamo uno sguardo alla classifica di Crypto Slam degli NFT che hanno generato più volume di scambi, troviamo, al primo posto, gli NFT di Axie Infinity. Perciò non potevamo non includerli nella classifica degli NFT più famosi del 2022. L’anno del gioco play-to-earn più conosciuto al mondo ha seguito l’andamento del settore in cui si posiziona, una prima parte entusiasmante e una seconda molto più complicata. I problemi per Axie Infinity sono iniziati a Marzo, quando è stato hackerato il bridge di Ronin (la sidechain di Ethereum su cui è costruito il gioco play-to-earn) gestito da Sky Mavis, l’azienda che si occupa tuttora dello sviluppo del gioco. L’attacco hacker si è risolto in una perdita totale di circa 600 milioni di dollari che ha condizionato fortemente la roadmap del progetto per tutta la seconda parte del 2022 ed ha anche causato un forte calo degli utenti attivi. Nonostante questo lo sviluppo del videogioco play-to-earn non si è mai fermato. Il 2023 sarà un anno cruciale pieno di sfide, Axie Infinity riuscirà a risorgere dalle sue ceneri?

10. DeGods

All’interno della classifica degli NFT più famosi del 2022 c’è anche una collezione nata su Solana, i DeGods, una raccolta di 9.465 token non fungibili lanciata alla fine del 2021 che si sposterà su Ethereum nei primi mesi del 2023. I DeGods sono personaggi semidei disegnati in uno stile che rimanda alle sculture classiche. Oltre ad essi, la startup Web3 Dust Labs, che si è occupata dello sviluppo della collezione, ha lanciato all’inizio di quest’anno anche il token DUST, che è possibile ottenere come ricompensa mettendo in staking gli NFT. Più avanti nel 2022 Dust Labs ha rilasciato un’altra collezione NFT che ha riscosso grande successo, quella degli y00ts, che dal 2023 avrà come casa la blockchain di Polygon. 

Queste sono solo alcune delle collezioni NFT più famose del 2022, un anno lunatico per queste opere d’arte digitale. Nei primi giorni del 2023 il market cap totale del mercato NFT si aggira attorno ai 7 miliardi di dollari, fortemente ridimensionato dai massimi di Aprile 2022. Riusciremo a tornare all’ATH prima della fine di quest’anno o ci aspetta un lungo periodo di consolidamento?

Il prezzo di Solana recupera dopo il crollo di fine 2022

Solana: prezzo crolla a fine 2022 ma poi recupera. Cosa è successo?

Crolla il prezzo di Solana a fine 2022 ma poi recupera dopo capodanno grazie anche alle parole di Vitalik. Scopri cosa è successo!

Fine 2022 e inizio 2023 da tachicardia per il prezzo di Solana: tra importanti collezioni NFT che abbandonano il suo network, l’appoggio di Vitalik Buterin e la nascita decisiva di una nuova memecoin. Quanto è successo alla blockchain negli ultimi giorni ha avuto un grande impatto sul valore della sua criptovaluta, che sembra aver passato il capodanno sulle montagne russe di un parco divertimenti. In questa circostanza, infatti, Solana ha perso più del 40% per poi recuperare nei primi giorni dell’anno nuovo. 

Prezzo Solana: cosa è successo davvero alla fine del 2022?

Gli ultimi giorni dell’anno appena concluso sono stati a dir poco complicati per Solana e per il suo prezzo. Non è completamente chiaro cosa abbia scatenato il movimento ribassista che ha interessato la coin della blockchain fondata da Anatoly Yakovenko, ma probabilmente si tratta di un insieme di fattori. In primis l’abbandono del network da parte delle due collezioni NFT di proprietà di Dust Labs, una delle più grandi aziende Web3 nate su Solana.

Queste due collezioni di successo sono i DeGods e gli y00ts, le quali hanno generato circa 110 e 37 milioni di volume da quando sono state create e che, ad oggi, hanno un prezzo minimo (floor price) di 515 e 148 SOL (circa 5.750 e 1.660 dollari). I due progetti si sposteranno rispettivamente su Ethereum e Polygon presumibilmente nei primi mesi del 2023. L’annuncio della migrazione è avvenuto il 25 Dicembre del 2022, non un grande regalo di Natale per il prezzo di Solana che nei tre giorni successivi è arrivato a perdere fino al 30% del suo valore.

Il secondo fattore che potrebbe aver causato il crollo è il rapporto tra la Solana e Alameda Research, il fondo di investimenti venture fondato da Sam Bankman-Fried. In particolare alcuni esperti del settore pensano che la forte pressione di vendita di SOL sia stata causata dalle liquidazioni di criptovalute da parte del l’hedge fund. Con l’inizio del 2023 però lo scenario è cambiato, grazie principalmente a due avvenimenti. 

Arrivano in soccorso le parole di Vitalik Buterin

Il primo catalizzatore di questa inversione di marcia è stato un tweet di Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum che ha dichiarato di essere fiducioso sul futuro di Solana. Buterin ha inoltre espresso il suo sostegno alla community di sviluppatori che opera sul network.

Il tweet in questione ha avuto un impatto immediato sul prezzo di Solana che è salito del 20% in pochi minuti, un vero e proprio pump, simile a quelli causati da Elon Musk sul grafico di DOGE

E se fosse anche merito di una memecoin…

Dopo aver citato Dogecoin, restiamo in tema memecoin, e vediamo il secondo fattore che alcuni hanno individuato come responsabile della rinascita di Solana all’inizio del 2023. Guardando alle esperienze passate, il periodo crypto che stiamo vivendo non dovrebbe essere favorevole per le memecoin. Fallimenti, crolli e un mercato instabile non incentivano gli utenti a scegliere crypto così volatili e rischiose; ma si sa, questo mondo è pieno di sorprese. Nell’ultima settimana una memecoin, la prima in assoluto, lanciata su Solana è riuscita a centuplicare il suo valore.

Stiamo parlando di BONK, una crypto che si ispira a Shiba Inu, distribuita a partire dal 30 Dicembre 2022 a coloro che avevano interagito, nei mesi precedenti, con alcune community NFT del network di Solana. Nei giorni seguenti all’airdrop di BONK, gli exchange centralizzati (DEX) di Solana, come ad esempio Orca, sono stati investiti da ingenti quantità di liquidità. In particolare la pool SOL/BONK che contiene ad oggi circa 15 milioni di dollari. La memecoin (secondo i dati di CoinGecko) ha, ad oggi, un market cap di 23 milioni di dollari. Si può quindi ipotizzare che l’interesse suscitato abbia contribuito a sollevare il prezzo di Solana dopo il crollo avvenuto alla fine del 2022. 


Dopo la discesa, ora il prezzo di Solana si aggira attorno al livello dei 13$, grazie ad un movimento rialzista che dal 29 Dicembre 2022 ha fatto segnare un incremento del valore superiore al 70%. Intanto il team di sviluppo continua a lavorare ai principali obiettivi da raggiungere il prima possibile nel 2023 tra cui la spedizione dei primi smartphone Solana Saga, il protocollo di pagamenti Solana Pay e l’integrazione del Blockchain Node Engine di Google Cloud.

Trust No One: la storia vera di Gerald Cotten e QuadrigaCX

Trust No One: la storia vera di Gerald Cotten e QuadrigaCX

Trust No One è il film sull’exchange QuadrigaCX, un vero e proprio crypto thriller. Scopri la storia di Gerald Cotten: è davvero morto in India nel 2018?

QuadrigaCX, fondato nel 2013 da Gerald Cotten e Michael Patryn è stato, fino al 2018, il più grande exchange centralizzato di criptovalute canadese. La piattaforma, dopo le difficoltà iniziali incontrate nel tentativo di quotarsi in borsa, è cresciuta rapidamente grazie al bull market del 2017.

L’inizio di questo crypto thriller, che ha ispirato il film documentario Netflix “Trust No One”, coincide con la fine del CEX, che nel 2018 dichiara bancarotta in seguito alla dipartita del suo CEO. La verità su quest’ultimo, infatti, è ancora avvolta dal mistero.

Scopri la storia dell’exchange QuadrigaCX e del suo fondatore Gerald Cotten in questo nuovo episodio di Young Pills.

I personaggi senza volto di Trust No One: Gerald Cotten e Michael Patryn

Nel film documentario Trust No One, i protagonisti principali, non compaiono mai. Chi sono Gerald Cotten e Michael Patryn? Gerald era un ragazzo canadase descritto come un individuo introverso e generoso. Nasce nel 1988 a Belleville (Ontario), frequenta la Schulich School of Business di Toronto e si laurea a York nel 2010 in economia aziendale. Gerald è affetto dal morbo di Crohn, una malattia autoimmune che colpisce l’apparato gastrointestinale, dettaglio che diventerà cruciale con il prosieguo della sua storia. 

Cotten scopre Bitcoin nel 2013 a Toronto dove fonda assieme al suo socio Michael Patryn l’exchange QuadrigaCX. Michael Patryn invece è un conclamato truffatore, il nome reale del co-founder di Quadriga è infatti Omar Dhanani, ed è un ex carcerato condannato dal tribunale federale degli Stati Uniti a 18 mesi di reclusione per furto d’identità.

Il successo di QuadrigaCX durante il bull market del 2017

Facciamo ora un passo indietro e torniamo al 2014, quando QuadrigaCX si ritrova ad affrontare grandi difficoltà. L’exchange non riesce a trovare investitori e ciò causa il fallimento nel tentativo di quotarsi in borsa nel 2015, obiettivo che viene abbandonato nel 2016. In quel periodo quasi tutti abbandonano la nave. Il consulente legale e i principali dirigenti si dimettono dall’azienda. L’unico che non getta la spugna è proprio Cotten che continua a credere nel suo exchange sebbene, in quel momento, non possieda neanche un ufficio dal quale lavorare.

Nonostante queste difficoltà, la piattaforma, grazie alla perseveranza del suo CEO, riesce a crescere ugualmente, aiutato dal prorompente rally rialzista del prezzo di Bitcoin che passa da circa 1000$ a quasi 20.000$ in meno di un anno. Con l’aiuto del bull market QuadrigaCX attira oltre 350.000 clienti che consentono alla piattaforma di processare più di un miliardo di scambi in criptovalute.

Il bear market del 2018 e la morte di Gerald Cotten

Nel 2018, come mostra il documentario Netflix “Trust no One” la spinta rialzista sul prezzo di Bitcoin si esaurisce, e le ICO, che spopolavano in quel periodo, si rivelano per la maggior parte truffe. Inizia il bear market. Il crollo dei prezzi delle criptovalute induce gli utenti, in preda alla FUD, a prelevare i propri asset dalle piattaforme di trading; prelievi che però, su QuadrigaCX spesso non vanno a buon fine. 

Nel frattempo, nel mese di Dicembre del 2018, Cotten e sua moglie Jennifer Robertson intraprendono un viaggio in India. Durante questo viaggio l’ex CEO di QuadrigaCX, a causa di complicazioni provocate dalla sua malattia, muore. L’annuncio viene pubblicato un mese dopo direttamente sul sito web dell’exchange, tramite un comunicato scritto dalla moglie di Cotten, e pochi giorni dopo il servizio va offline bloccando tutti i tentativi di prelievo degli utenti.

Trust No One: La verità su QuadrigaCX

In seguito a questi avvenimenti sospetti, un cliente di QuadrigaCX decide di raccontare la storia a Coindesk, una delle principali testate giornalistiche del settore crypto, ponendo l’accento sulla losca piega che stava prendendo la questione. Il focus della vicenda riguardava le dichiarazioni della moglie di Cotten, che si definiva incapace di accedere ai wallet un cui erano contenute tutte le criptovalute degli utenti nonostante fosse in possesso del PC sul quale erano custoditi.

In seguito alle indagini iniziate, come racconta il film Trust No One, su gruppi Telegram e forum creati apposta su Reddit e portate avanti da Coindesk e dalla Royal Canadian Mounted Police (la polizia reale canadese) iniziano a trapelare sempre più dettagli sconcertanti. Dalle analisi on-chain emerge che i sei wallet in possesso di Cotten erano tutti quanti vuoti. 

Infine, da un report pubblicato da Ernst & Young emerge che Gerald Cotten si era impossessato di tutto il denaro che gli utenti avevano depositato su QuadrigaCX e che lo aveva utilizzato per finanziare il suo dispendioso stile di vita e le sue operazioni di trading personali. Operazioni di trading che svolgeva anche sull’exchange di sua proprietà attraverso l’utilizzo di account falsi. QuadrigaCX era quindi, a tutti gli effetti, uno Schema Ponzi, una frode finanziaria che ha permesso al fondatore e CEO di rubare tutti i soldi dei propri utenti.

Gerald Cotten è morto davvero?

La parte più interessante e allo stesso tempo inquietante di questa storia è però l’epilogo. Gerald Cotten ha finto la sua morte o è morto realmente? Secondo alcune fonti infatti, in India sarebbe possibile acquistare un macabro pacchetto (che comprenderebbe la presenza di un cadavere) per inscenare la propria morte. Ad oggi non ci sono prove schiaccianti che ciò sia successo realmente ma ci sono invece una serie di coincidenze che hanno portato la maggior parte delle persone a credere a questa sconvolgente versione dei fatti.

In primis i familiari e gli amici di Cotten non hanno mai consentito agli investigatori di effettuare un’autopsia sul cadavere e, inoltre, il certificato di morte ufficiale presenta un errore di battitura al suo interno. Invece che Cotten, come si vede in una scena del film Trust No One, c’è scritto Cottan. Infine non si possono trascurare le vicende passate dell’ex CEO di Quadriga CX con cui ha dimostrato di essere in grado di creare false identità. 

Purtroppo, nessuno è ancora a conoscenza della verità, che forse non si scoprirà mai. Il CEO di QuadrigaCX Gerald Cotten è davvero morto o è ancora in circolazione?

Cosa vuol dire hodl? L’errore che è diventato un movimento crypto

Chi sono i crypto hodler? Il significato di hodl spiegato

Cosa significa “hodl”? Uno dei termini più antichi del crypto slang che è diventato un vero e proprio movimento 

Chi sono i crypto hodler? “Hodl” è uno dei termini più antichi del crypto slang, coniato nel lontano 2013 quando il mondo delle criptovalute era ancora un territorio inesplorato. In quel periodo esisteva praticamente solo Bitcoin e la sua community era composta principalmente da nerd appassionati di informatica e da alcuni trader alla ricerca della prossima grande opportunità. Proprio uno di loro, in un momento di crisi e probabilmente di ubriachezza molesta, ha deciso di sfogarsi su Bitcointalk, il blog fondato da Satoshi Nakamoto. Il suo post sgrammaticato ha dato vita a una delle espressioni più popolari del settore, nonché un meme di grande successo. Proprio il 18 Dicembre è l’anniversario di questo post e si festeggia l’hodl day. E tu conosci il significato di hodl, e la storia di come è stato coniato?

Cosa significa hodl e chi sono i crypto hodler?

Nel mondo crypto il verbo “to hodl” indica l’azione di custodire Bitcoin o un’altra criptovaluta  per un lungo periodo di tempo senza venderla. Il termine deriva dalla storpiatura della parola “hold” che in inglese significa “detenere”. 

Hodl viene usato per riassumere il concetto di “hold on for dear life” riferito a una crypto ovvero “tenersela stretta a vita” che si risolve nel categorico rifiuto di vendere le proprie coin. Un hodler crypto dunque è chi non venderà mai, o quasi, le proprie criptovalute al di là del prezzo che hanno. 

Come è nato il termine hodl?

Perché viene usata proprio questa espressione grammaticalmente scorretta? Torniamo al forum Bitcointalk. è il 18 Dicembre 2013 e un utente con il nickname GameKyuubi scrive, in stato di ebbrezza, un post dal titolo “I AM HODLING”, invertendo le lettere della parola “holding”. Con il suo sproloquio GameKyuubi si lamentava delle proprie scarse capacità di trading, decidendo di smettere di provare a fare previsioni sul prezzo di Bitcoin e di tenere lì le sue crypto. L’opinione del nostro trader in erba? Durante un bear market vendono solo i novellini o chi è capace di prevedere i movimenti di mercato, per tutti gli altri non resta che conservare BTC nel bene o nel male.   

Il suo messaggio è stato condiviso da molti e “hodl” è diventato subito un meme. Da quel momento, molti hanno iniziato ad interrogarsi sul significato del termine.

Da Gerard Butler nella sua interpretazione di Leonida nel  film “300” e poi come Hodor, il personaggio della serie “Games Of Thrones” soprannominato “Holdor”.

Il movimento dell’hodling

L’hodling è diventato fin da subito un movimento e una strategia da applicare alle proprie crypto. Insomma un hodler “buy and hold” ovvero “compra e tiene”, in maniera più conservativa. Al contrario chi fa trading compra e vende, “buy and sell”, cercando di intercettare i repentini movimenti al rialzo o al ribasso delle criptovalute. Gli hodler crypto non sono interessati al breve termine ma intendono raccogliere i benefici dall’adozione, ovvero dal crescente utilizzo della tecnologia sottostante in un ampio orizzonte temporale. L’hodling è la strategia spesso applicata da chi non è pratico di trading, da chi intende schivare la FUD e pensa al lungo termine.

I critici dell’hodl ne sottolineano i punti deboli, anch’essi connessi alla volatilità e alla imprevedibilità del mercato. Nello specifico ribadiscono che non vendere una criptovaluta per non essere soggetti alla sua volatilità, funziona soltanto se ad un certo punto quella crypto aumenta di valore.   
Alcuni crypto hodler, considerano questo approccio alle crypto un modo per evitare lo stress e l’incertezza del trading a breve termine, mentre altri la vedono come un mezzo per essere più ponderati nel mondo frenetico e spesso imprevedibile delle criptovalute. Ora che hai ben chiaro il significato di hodl, e sai chi sono i crypto hodler puoi festeggiare insieme a loro in questo hodl day!

Arrestato Sam Bankman-Fried, cosa succede ora?

Sam Bankman Fried condannato a 25 anni

Il founder di FTX, Sam Bankman-Fried è stato arrestato nella notte alle Bahamas. Cosa è successo e quali saranno i prossimi sviluppi? 

Sam Bankman-Fried founder di FTX è stato arrestato questa mattina (alle 6:00 ora italiana) alle Bahamas, nella sua residenza a Nassau. Le forze di polizia locali lo hanno fermato un giorno prima della sua testimonianza davanti al Congresso fissata per Mercoledì 14 Dicembre 2022 e che probabilmente verrà annullata. Ma come mai SBF è stato arrestato proprio oggi, dopo settimane di libertà?

Le ipotesi sono principalmente due. Per alcuni l’arresto arriva con il timore che Bankman-Fried potesse spostarsi in un paese in cui lo stato americano non lo avrebbe potuto estradare. Altri invece ipotizzano una connessione con le nuove accuse avanzate da Do Kwon e riprese dai media, sul coinvolgimento nel crollo dell’ecosistema Terra (LUNA)

Secondo il New York Times le accuse per il founder di FTX sono cinque: frode telematica, cospirazione per frode telematica, frode sui titoli, cospirazione per frode sui titoli e riciclaggio di denaro. Quali saranno i prossimi sviluppi? Verranno a breve arrestati anche i collaboratori di Sam Bankman-Fried: Caroline Ellison e Sam Trabucco? SBF e Alameda Research sono davvero responsabili del crollo dell’ecosistema Terra-Luna? 

Cosa succede ora a Sam Bankman-Fried e ai suoi collaboratori?

Dopo essere stato “a piede libero” per un periodo abbastanza lungo (è passato circa un mese dal fallimento dell’exchange FTX, che ha dichiarato bancarotta l’11 Novembre 2022), da questa mattina Sam Bankman-Fried, è tenuto in custodia in una prigione delle Bahamas. L’arresto del founder di FTX è avvenuto su richiesta del governo statunitense che ha intenzione di estradarlo in una prigione federale degli Stati Uniti. 

Il Primo Ministro delle Bahamas Philip Davis ha dichiarato, commentando l’accaduto: “le Bahamas e gli Stati Uniti hanno un interesse comune nel ritenere responsabili tutti gli individui associati al fallimento di FTX che possono aver tradito la fiducia del pubblico e infranto la legge”.

In queste prime ore dall’arresto regna l’incertezza. Non è ancora chiaro quanti anni di carcere rischi SBF come non è ancora noto se domani, come da programma, testimonierà davanti al Congresso americano in via telematica, anche se ciò sembra improbabile. 

Un’altra domanda che tanti si pongono riguarda il futuro dei collaboratori di Sam Bankman-Fried, Caroline Ellison e Sam Trabucco. Per i due, rispettivamente CEO e co-CEO del fondo di investimenti e market maker Alameda Research, si prospetta probabilmente lo stesso destino. Nel frattempo tornano a circolare le dichiarazioni del founder di FTX, che pochi giorni fa in un’intervista, era sicuro di non poter essere arrestato. In quella stessa occasione aveva rivelato il suo impegno a lavorare ad un nuovo progetto con lo scopo di restituire il denaro perso ai suoi utenti.

Sono stati SBF e Alameda a far crollare Terra (LUNA)?

Cosa c’entra Terra (LUNA) con la vicenda di SBF? In questi giorni si è parlato della possibile responsabilità di Alameda Research nel fallimento dell’ecosistema. Alameda era la società di trading fondata da Sam Bankman-Fried fortemente legata a FTX a causa della gestione dei suoi fondi, di cui una grande quantità era stanziata su FTT, il token dell’exchange FTX.

Secondo queste accuse, l’hedge fund di Ellison e Trabucco avrebbe attaccato la blockchain di Do Kwon al fine di distruggere il suo competitor Three Arrow Capital (3AC) fortemente esposto ai due principali asset della blockchain: la crypto LUNA e la stablecoin UST.

L’accusa, che è partita dall’ex CEO di Terraform Labs Do Kwon e dal co-fondatore di Three Arrow Capital Su Zhu non è stata ignorata dai pubblici ministeri statunitensi che hanno indetto un’inchiesta che si risolverà in un’indagine per manipolazione di mercato ai danni di Bankman-Fried e di Alameda Research. Nel caso in cui vengano trovate le prove di quanto affermato da Do Kwon e Sun Zhu, a SBF potrebbe essere aggiunto il capo d’imputazione di manipolazione di mercato. Cosa che aggraverebbe, non di poco, la situazione giuridica del founder di FTX. 

Al momento non ci sono prove certe a sostegno di queste accuse. L’inchiesta da parte del governo statunitense facendo il suo corso farà luce sui fatti. Insomma, ad oggi, le risposte certe sono davvero poche, mentre restano tantissime le domande sul futuro e sul passato dell’ex CEO di FTX.

Le opinioni del crypto Twitter

Intanto sul crypto Twitter si è scatenato il finimondo. Migliaia di utenti stanno esultando e ironizzando sull’arresto del founder di FTX, e si chiedono per esempio: quanti anni di carcere dovrà scontare e come farà a pagare un buon avvocato. 

In particolare gli utenti del crypto Twitter invocano lo straordinario avvocato Saul Goodman, protagonista della serie “Better Call Saul” l’unico, secondo loro, in grado di poter salvare l’imputato.

A SBF non viene risparmiato proprio nulla. Sono spuntati anche una serie di tweet che tirano in ballo i suoi presunti rapporti con il Partito Democratico statunitense

Bankman-Fried aveva infatti elargito, di nascosto, donazioni al partito rappresentato da Joe Biden durante la campagna elettorale di fine 2020 e inizio 2021. Questi tweet sottolineano lo strano tempismo di questo arresto. Forse le sue parole al Congresso sarebbero potute essere parecchio scomode.


Alla luce dei recenti avvenimenti, anche la trama del film che Apple ha in programma di produrre si infittisce. Ora che è stato arrestato, Sam Bankman-Fried verrà condannato? Il founder di FTX è davvero coinvolto nel crollo di Terra (LUNA)? E cosa succederà a Caroline Ellison e Sam Trabucco?

Cos’è la FOMO? L’ansia che dai social arriva alle crypto

FOMO: cos’è davvero? Significato ed esempi

“Fear Of Missing Out” è una delle forme d’ansia più comuni dei nostri tempi. Ma qual è il significato di FOMO? Ecco alcuni esempi anche dal mondo crypto

La parola FOMO è l’acronimo di “Fear Of Missing Out” (che si traduce come “paura di rimanere esclusi”). La FOMO è la sensazione d’ansia che puoi provare quando temi di esserti perso qualcosa di importante. Come un evento, un’opportunità, una conversazione. Con l’arrivo dei social network questa paura, sebbene abbia caratterizzato l’uomo da sempre, è diventata più diffusa. In altre parole la FOMO è il sentimento costante di essere esclusi da esperienze che tutti tranne noi, stanno vivendo. Il termine è diventato molto popolare anche nell’ambito del trading e delle criptovalute, nella paura di perdere un movimento di prezzo a rialzo o in generale una potenziale opportunità di profitto. In questo articolo scoprirai cos’è la FOMO, le sue origini e qual è il suo significato nel mondo crypto!  

Cos’è la FOMO? Significato e origini 

Il termine FOMO è stato coniato nel 2004 da Patrick J. McGinnis, uno studioso della Business School di Harvard, all’interno della sua ricerca sul comportamento sociale degli studenti universitari del primo anno. Dal 2010 in poi gli psicologi hanno ripreso il concetto di FOMO per descrivere una condizione riscontrata in soggetti che utilizzavano in maniera costante i social network. Queste persone, che passavano molto tempo a osservare le vite altrui, si trovavano a paragonare ossessivamente le proprie esperienze con quelle degli altri. E nel confronto si sentivano mancanti, sbagliati, in ritardo su certi aspetti della vita. Gli psicologi avevano descritto la loro condizione psicologica come una costante apprensione che gli altri potessero vivere esperienze da cui si era personalmente esclusi. 

Solo un’ansia da social network?

I modi in cui la FOMO si manifesta possono essere diversi e variano soprattutto a seconda dell’intensità della sensazione. Potresti provarla una volta ogni tanto durante una conversazione oppure in modo più continuo, ciò potrebbe trasformare questa sensazione in una vera e propria patologia. Soffrire di questa paura in modo continuo può causare un peggioramento dell’umore, la sensazione di inferiorità sociale, solitudine e rabbia. 

Come anticipato, la FOMO è diventata particolarmente popolare dopo la nascita dei social network. Una nuova cultura basata su influencer, ma anche su amici di tutti i giorni, che condividono la loro vita da sogno online, porta le persone a confrontarsi e a sentirsi inadeguati. Ne ha parlato ultimamente anche la bassista dei Måneskin, Victoria De Angelis che ha comunicato, in un’intervista a Radio Deejay, di soffrire di FOMO, e di non riuscire a rinunciare ad uscire per paura di perdersi qualche esperienza. Nel concreto infatti la paura di essere tagliati fuori si trasforma in un’agenda piena di impegni e giornate frenetiche passate a inseguire l’esperienza mancante. Spesso senza sentirsi comunque soddisfatti! 

Sei appena tornato a casa da una giornata pesante e non vedi l’ora di piazzarti sul divano ma vedi tutti i tuoi amici su Instagram che si preparano per un concerto. Se arriva la FOMO il tuo unico pensiero sarà “non posso restare a casa mentre a pochi passi da me c’è il concerto più importante dell’anno”. Ti prepari ed esci, a concerto finito la sensazione ritorna: “forse potevo seguire i miei amici in quel locale a bere una cosa invece di andare a dormire”. Nei casi più leggeri, le persone in questa situazione si infilano a letto solo con qualche fastidio. Per altri, i pensieri diventano ossessivi e limitanti.

La FOMO nel mondo crypto

Nel mondo crypto e nel trading il significato di FOMO rimane lo stesso, tuttavia si applica opportunità di guadagno mancate piuttosto che ad esperienze. E si è convinti di aver perso per sempre la possibilità di acquistare la prossima crypto che esploderà, e garantirà a tutti, tranne che a se stessi, guadagni stratosferici. L’avventura nel mondo crypto di una persona che soffre di crypto FOMO è condizionata da pensieri tipo: “perché ho venduto a quel prezzo?”, “dovevo comprare di più” o “non posso assolutamente perdere la presale di quel token”. Questa condizione psicologica colpisce, solitamente, coloro che si sono recentemente avvicinati al mercato e che quindi non possiedono un bagaglio di esperienze abbastanza ampio per conoscerla e controllarla. Questi utenti infatti, per timore di perdere una potenziale occasione di guadagno, comprano e vendono in maniera impulsiva.

Chi si fa prendere dalla FOMO quando si approccia al mondo crypto, si fa prendere da una paura a tutti gli effetti e le emozioni possono ostacolare il perseguimento di una strategia razionale. La finanza comportamentale spiega come azioni avventate, scatenate da aspetti emotivi, possano influire negativamente nel raggiungimento dei propri obiettivi. 

Esempi di FOMO con le criptovalute 

Per spiegare meglio cos’è la crypto FOMO possiamo usare alcuni esempi pratici. Il termine è ad esempio particolarmente appropriato nel caso dei lanci delle nuove criptovalute. Questi lanci arrivano sempre insieme a presale ovvero delle prevendite di token che consentono, a coloro che vi partecipano, di sostenere economicamente un progetto crypto prima del lancio, attraverso l’acquisto delle criptovalute native. Una caratteristica delle presale è che sono ad accesso limitato. Soltanto gli utenti più veloci nell’acquisto possono partecipare di fatto al lancio. Questo aspetto genera crypto FOMO in chi vuole partecipare e teme di rimanere escluso.

Anche i movimenti rialzisti di Dogecoin, connessi ai tweet di Elon Musk possono spiegare la crypto FOMO. Ogni volta che Musk pubblica un tweet a tema DOGE il prezzo della crypto sale grazie ai cosiddetti FOMO buyer. Questi acquirenti decidono di acquistare DOGE in preda alla paura di perdersi il rialzo del prezzo. 

La JOMO (Joy of Missing Out)

Il fenomeno psicologico opposto è la JOMO “Joy of Missing Out” ovvero “la gioia nel rimanere esclusi”. JOMO può essere definita come il piacere di godersi i propri interessi e le proprie passioni senza preoccuparsi del fatto che gli altri individui stiano svolgendo attività più soddisfacenti.

Invece che disperarsi per le opportunità crypto non colte, coloro che vivono nel nome della crypto JOMO si limitano a non considerarle affatto. Il termine JOMO è infatti solitamente utilizzato dai no-coiners, coloro che non detengono crypto. Mentre chi è in preda alla FOMO sente la necessità di passare ore e ore davanti ai grafici alla ricerca della prossima occasione, il team JOMO non si pone nemmeno il problema.

Ora che sai qual è il significato di FOMO e le differenze con la JOMO ti potresti chiedere: quale tra i due è l’atteggiamento migliore per vivere le criptovalute? Probabilmente nessuno, sia la FOMO che la JOMO sono condizioni estreme. Da un lato abbiamo una tendenza a essere troppo coinvolti emotivamente, dall’altro a evitare completamente le situazioni. Conoscere gli ultimi trend e le crypto al rialzo, insomma “essere sul pezzo” su tutte le novità del settore, non è di certo un male. Così come imparare ad essere più distaccati come i fan della JOMO.

Dalla Lazio alla Juventus, i fan token della Serie A

I fan token della Serie A di calcio italiana

La crypto della tua squadra del cuore? Con i fan token della Serie A italiana diventi un super tifoso e decidi sul futuro del tuo team!

I fan token sono uno degli hot topic del momento nel mondo delle criptovalute, a causa dei Mondiali di calcio 2022 che si stanno svolgendo in Qatar. Oltre a quelli delle nazionali, protagonisti in questo periodo, esistono anche i token delle squadre di club. Questo tipo di crypto è arrivato in Italia a Novembre 2019 con l’approdo sul mercato crypto di JUV, il fan token della Juventus. JUV è stato il secondo al mondo lanciato subito dopo quello del Paris Saint-Germain (PSG)

Da quel momento in poi hanno iniziato a nascere le crypto delle squadre italiane più titolate. A Febbraio 2021 quello della A.S. Roma e quello dell’A.C. Milan e nell’autunno quello dell’F.C. Inter, della S.S.C. Napoli e della S.S. Lazio. I fan token della Seria A italiana sono stati sviluppati da Socios, la principale applicazione decentralizzata (Dapp) sulla blockchain di Chiliz. L’unica eccezione è il token della Lazio, che è invece costruito sulla blockchain Layer 1 di Binance. Se sei un appassionato di calcio non puoi non conoscerli. Con queste criptovalute puoi partecipare attivamente alle decisioni della tua squadra del cuore, e diventare un super tifoso! 

I prezzi dei fan token sono relativi al momento della scrittura dell’articolo.

1. Lazio ($LAZ)

LAZ, lanciato ad Ottobre 2021, è l’unico a non essere stato sviluppato dalla piattaforma Socios. LAZ è infatti un token BEP-20 (lo standard per le crypto create sulla blockchain Layer 1 di Binance, la Binance Smart Chain). È stato il secondo fan token della Serie A ad essere stato lanciato ed è il primo per capitalizzazione di mercato, che si aggira attorno ai 44 milioni di dollari. LAZ è il token che al lancio ha raccolto più fondi, circa 130 milioni di dollari.

I tifosi che possiedono LAZ possono votare sulle decisioni del club, incontrare i loro giocatori preferiti e ottenere del merchandising esclusivo. Inoltre i tifosi delle Aquile possono trasformare i biglietti delle partite in NFT. In questo modo, i biglietti delle partite sono “scolpiti” sulla blockchain e di conseguenza, eterni. Solo per i romanticoni!

2. Milan ($ACM) 

Quello del Milan è invece stato lanciato a Febbraio 2021 e si posiziona secondo nella classifica dei fan token della Serie A italiana per capitalizzazione di mercato. ACM ha una capitalizzazione di 10,8 milioni di dollari ed è scambiato ad un prezzo di circa 6,6$

Ad Ottobre 2022, alcuni tifosi milanisti e holder di ACM hanno partecipato all’inaugurazione della tribuna “Cesare Maldini”, costruita sul campo di allenamento della squadra. Cesare Maldini, il padre di Paolo Maldini, è stato il capostipite di una dinastia di calciatori milanisti. Gli holder di ACM hanno poi potuto osservare da vicino una sessione di allenamento della squadra e incontrare i giocatori del Milan e l’allenatore, Stefano Pioli.

3. Juventus ($JUV)

JUV è il fan token della Serie A italiana più longevo e il terzo in Italia per capitalizzazione di mercato, che si attesta attorno ai 10 milioni di dollari.

JUV ha un prezzo di 3,12$ e un volume di trading di circa 10 milioni di dollari al giorno. In occasione dell’anniversario dei 125 anni dalla nascita del club torinese, Socios ha organizzato una art challenge. Gli holder del token JUV si sono cimentati nella creazione di un disegno che rappresentasse l’avvenimento; il premio in palio? Il disegno stesso, votato dai tifosi juventini, ricoperto dagli autografi dei giocatori.

4. Inter ($INTER)

Se il tuo sangue è nerazzurro invece, c’è anche il fan token dell’Inter. INTER è stato lanciato da Socios a Settembre 2021 e possiede una capitalizzazione di mercato di 7 milioni di dollari e un prezzo di 2,14$. Questo token permette, ai tifosi che lo possiedono, di votare certe decisioni del club, attraverso dei sondaggi. In passato, i possessori di INTER hanno espresso il loro parere su numerose questioni tra cui il design delle maglie, le grafiche da stampare sul pullman della squadra, il motto ufficiale dell’Inter e persino la formazione per una partita amichevole! 

Inoltre, INTER, ti consente di vincere dei premi in seguito al completamento di alcune sfide. Ad esempio, l’11 Novembre 2022, è stata messa in palio una maglietta da gioco, autografata dai giocatori. A vincerla sarà il tifoso che racconterà il gesto più folle fatto in nome della fede nerazzurra. Se sei uno sfegatato tifoso interista non puoi tirarti indietro, hai tempo fino al 2 Dicembre 2022 per partecipare!

5. Roma ($ASR)

Il fan token della Roma (ASR) è stato lanciato l’11 Febbraio 2020. Da quel momento i tifosi giallorossi di tutto il mondo possiedono un nuovo modo di connettersi con il loro club. La crypto della maggica possiede una capitalizzazione di mercato di circa 6 milioni di dollari e un prezzo di 2,72$

Il club calcistico romano ha coinvolto i tifosi nella realizzazione di un murale in onore di Ennio Morricone, illustre compositore e grande tifoso romanista, scomparso a Luglio 2020. Il ritratto è stato realizzato sulla facciata di un edificio nel quartiere di Tor Mancina sulla base delle scelte fatte dai possessori di ASR attraverso una votazione su blockchain.

6. Napoli ($NAP)

La crypto del Napoli chiude la lista dei fan token della Serie A italiana, con un capitalizzazione di mercato di 3,7 milioni di dollari e un prezzo di 2,70$

Nonostante sia il meno capitalizzato, è uno di quelli più attivi per quanto riguarda le iniziative dedicate ai suoi tifosi. Per esempio, il 23 Novembre 2022, è stato aperto un sondaggio su Socios con lo scopo di decidere il nome del campo d’allenamento dell’S.S.C. Napoli. Le scelte disponibili sono quattro: Azzurro, Vesuvio, Partenope o Passione.

Inoltre, il 17 Novembre 2022, i tifosi partenopei hanno potuto scegliere la playlist musicale da riprodurre all’interno dello stadio “Diego Armando Maradona” prima delle partite ufficiali. 


La finalità principale di questo tipo di crypto è di migliorare e vivacizzare il rapporto tra i tifosi e le loro squadre del cuore, ben riassunta dallo slogan della piattaforma Socios: “Be More than a fan”. Ora che sai quali sono i fan token principali della Serie A di calcio non hai più scuse. Fatti guidare dalla tua fede calcistica e diventa un tifoso 3.0!

I bear market nella storia: dal 1929 al 2022

I bear market nella storia: dalla crisi 1929 al crollo crypto del 2022

Conosci le fasi ribassiste più importanti della storia? Cos’ha in comune il crypto bear market del 2022 con quelli passati?

Seguendo la massima di Confucio “studia il passato se vuoi prevedere il futuro”, siamo qui ad analizzare le fasi ribassiste passate con l’obiettivo di comprendere le dinamiche del bear market che stiamo vivendo ora. 

Se anche tu ti stai chiedendo: quanto durerà il bear market crypto del 2022? Il prezzo di Bitcoin crollerà ancora? Purtroppo non esistono risposte certe, in questo articolo tuttavia puoi trovare delle informazioni che possono aiutarti a guardare lo stato attuale del mercato in prospettiva. Possiamo ad esempio considerare la durata delle fasi ribassiste, gli elementi coinvolti oppure comprendere quali sono state le cause che le hanno generate.

1. Il crollo della borsa americana del 1929

Il crollo della borsa di New York del 1929 è il primo grande crollo di un mercato finanziario contemporaneo, nonché la prima grande crisi causata dal libero mercato e dalla speculazione finanziaria. Gli Stati Uniti d’America, prima del crollo del ‘29, stavano vivendo uno dei periodi di maggiore prosperità e benessere economico della storia, i cosiddetti “ruggenti anni ‘20”. La grande floridità economica degli States, resa possibile dalla vittoria della Prima Guerra Mondiale e dalle politiche economiche liberali, sembrava inarrestabile. Sì, appunto, sembrava; perché questa crescita economica ad un tratto si fermò, a causa della progressiva saturazione del mercato. Le fabbriche chiusero, i prodotti restarono invenduti e le imprese iniziarono a licenziare i dipendenti. La crisi dell’economia reale si rifletté sulla borsa di New York attraverso il crollo delle azioni possedute sia dai grandi capitalisti dell’epoca sia dalla media e piccola borghesia, che si ritrovò ad un tratto senza risparmi. 

Il crollo vero e proprio arrivò Giovedì 24 Ottobre, il famoso giovedì nero. Quel momento diede inizio ad un intenso bear market, soprannominato a posteriori: “La Grande Depressione”. La Grande Depressione ha dato il via a una recessione che si risolse in una diminuzione del commercio mondiale del 60% e che generò 15 milioni di disoccupati. Il Dow Jones, il principale indice azionario americano, crollò del 75% del suo valore in pochi mesi.

2. La bolla delle “dotcom”

Uno dei bear market nella storia che vale la pena citare, è quello successivo alla bolla delle “dotcom”. Viene definito con il termine bolla delle dotcom il fenomeno di crescita senza precedenti delle valutazioni azionarie delle società tecnologiche, chiamate appunto “dotcom”, avvenuto alla fine degli anni ‘90. Questo frangente è stato caratterizzato da una crescita esponenziale degli investimenti rivolti alle internet startup. Tutto partì con Netscape, la prima startup produttrice di browser per Internet, il cui prezzo per azione schizzò da 28$ a 147$ in cinque mesi. Questo forte movimento rialzista portò un incredibile entusiasmo sui mercati, e in particolare sulle “dotcom”. Assieme a Netscape esplosero in borsa anche Yahoo, Amazon, Apple e altre centinaia di neonate aziende. 

La bolla però scoppiò ad Aprile del 2000, poco dopo l’all time high (ATH) del NASDAQ, l’indice borsistico che segue le quotazioni delle principali aziende tecnologiche americane, a 5.048 punti. La bolla esplose perché le dotcom, nella maggior parte dei casi, non avevano un valore intrinseco o un prodotto valido ma non erano nient’altro che campagne marketing aggressive. Questo bear market durò circa due anni, in questo lasso di tempo l’indice NASDAQ arrivò a toccare quota 1.111 punti, facendo registrare una perdita superiore al 75% del suo valore

3. La crisi dei subprime del 2008

All’interno della lista dei principali bear market della storia c’è anche quello del 2008. La crisi economica del 2008 è quella che ha condizionato maggiormente il nostro più recente passato. A dare il via a questa recessione furono ancora una volta gli Stati Uniti, con la crisi dei mutui subprime scoppiata alla fine del 2006. I mutui subprime erano prestiti finanziari concessi da importanti banche e colossi finanziari statunitensi, tra le quali Chase, JP Morgan e Lehman Brothers a soggetti ad alto rischio di insolvenza, ovvero a cattivi debitori. La crisi esplose a Settembre 2008, quando la situazione di insolvenza generata dai mutui subprime si unisce ad una bolla del mercato immobiliare. Questa bolla era il risultato di politiche accomodanti da parte della Federal Reserve (FED), la banca centrale degli Stati Uniti.  

Il bear market del 2008 non rimase circoscritto agli States ma si estese ovviamente anche in Europa. Le banche centrali dei paesi si ritrovarono costrette ad immettere grandissime quantità di denaro nelle rispettive economie, attraverso politiche monetarie di Quantitative Easing, per riuscire a frenare il collasso dell’economia globale. Durante il bear market del 2008 l’indice borsistico S&P 500 (Standard and Poors), che segue l’andamento delle 500 aziende americane più capitalizzate, crollò del 38.5% e il colosso finanziario americano Lehman Brothers dichiarò bancarotta. Il bear market del 2008 ha avuto un impatto molto più grande di quanto non si riesca ad intuire dai grafici. Gli effetti della crisi sistemica generata dall’esplosione della bolla dei subprime si sentono ancora oggi.

4. Il primo bear market crypto: l’attacco hacker a Mt. Gox nel 2014

Il primo vero e proprio bear market crypto arriva nel 2014. Certo, Bitcoin esiste dal 2008, ma fino al 2013 non aveva un vero e proprio mercato. L’unico modo per acquistarlo infatti era attraverso scambi peer to peer, e il suo utilizzo era relegato ai siti del Dark Web come Silk Road. Dal 2013 però la compravendita di BTC costruisce un vero e proprio mercato, soprattutto grazie alla crescita dell’allora più grande crypto exchange al mondo, MT Gox, che si occupava di processare la maggior parte delle transazioni di Bitcoin nel mondo.

Questo periodo, fu caratterizzato dalla nascita di tantissimi exchange e wallet è soprannominato “l’era degli Hack”. Tra Marzo 2012 e Ottobre 2013 venirono infatti hackerati numerosi exchange tra cui Linode, Biconica e Bit floor. I primi attacchi hacker però non intaccarono il prezzo di Bitcoin, che continuò a salire imperterrito. Dai 5$ dollari di Marzo 2012, il prezzo di BTC arrivò a 1.150$ a Novembre 2013. 

A questo punto arriva però il primo cigno nero della storia delle crypto: l’attacco hacker a Mt. Gox, attraverso il quale vengono rubati 850.000 Bitcoin. Questo black swan event diede il via al primo vero bear market crypto che durò 391 giorni. Dal prezzo di 1.150$ BTC raggiunse quota 150$, perdendo il 73% del suo valore.

5. Bear market 2018: le ICO

Lo spirito del ciclo di mercato crypto che va dal 2016 al 2019 si può riassumere in una sigla: ICO. Le ICO, acronimo per Initial Coin Offering, sono offerte iniziali di vendita al pubblico nel mondo delle criptovalute. Sono delle prevendite di token che consentono, a coloro che vi partecipano, di sostenere economicamente un progetto crypto prima del lancio, attraverso l’acquisto delle criptovalute native. 

Questa modalità di vendita al pubblico è stata resa popolare da Ethereum, a Luglio 2014. Le ICO sono state croce e delizia di questo ciclo crypto, da un lato hanno permesso al mondo del Web3 di crescere e a tante realtà di trovare sostenitori ma dall’altro hanno generato una bolla speculativa importante, paragonabile, per la modalità in cui si è gonfiata, a quella delle dotcom. Il proliferare delle ICO e il grande entusiasmo per questo nuovo mercato, ha permesso a tantissimi progetti truffaldini di raccogliere grandissime quantità di denaro. A causa della situazione macroeconomica globale, in particolare alle politiche monetarie restrittive tra cui rientra anche il Quantitative Tightening la bolla delle ICO è esplosa alla fine del 2017 causando l’inizio del bear market. Il Quantitative Tightening è una stretta repentina alla politica monetaria di uno stato che si risolve in un aumento dei tassi di interesse con l’obiettivo di limitare l’inflazione.

Il prezzo di Bitcoin crollò dall’ATH a 19.100$ fino al livello dei 3.200$ perdendo l’84% del valore. Ad Ethereum andò ancora peggio, il valore della crypto di Vitalik Buterin passò infatti da 1.400$ a circa 150$ registrando un movimento ribassista del -95%. Il bottom, ovvero il punto più basso toccato da un crypto in questo ciclo, è stato toccato esattamente un anno dopo il raggiungimento dell’ATH, il 17 Dicembre 2018.

6. Il bear market crypto del 2022

Le particolarità di questo ciclo di mercato sono l’influenza della pandemia di COVID-19, un evento di portata globale che ha avuto ripercussioni sull’economia e la società, e l’ingresso di investitori istituzionali nel mercato. 

Quest’ultimo aspetto ha aumentato la speculazione, un’arma a doppio taglio per tutti i tipi di mercati. Da un lato genera una rapida crescita, dall’altro crea le condizioni per un altrettanto veloce discesa. Questo crollo si è verificato in effetti il 12 Maggio 2021, giorno in cui il prezzo di Bitcoin è passato da circa 60.000$ a 30.000$ in poche ore. Tale crollo tuttavia non ha sancito l’inizio di un bear market dal momento che è stato riassorbito nei mesi successivi, consentendo a Bitcoin di raggiungere un altro massimo a Novembre 2021. Il bear market crypto del 2022 è iniziato in primavera, il primo catalizzatore di questa fase ribassista è stato il crollo dell’ecosistema Terra-Luna di Maggio 2022. Con il passare dei mesi eventi come l’aumento dei tassi di interesse da parte della FED e il fallimento dell’exchange centralizzato FTX di qualche settimana fa, hanno ulteriormente alimentato questo bear market.

La più grande novità dell’ultimo fase del mercato crypto, che va dal 2020 ad oggi, riguarda l’adozione. Nei bear market passati, la cosiddetta mass adoption, che si risolve nel numero di aziende tradizionali che adottano le tecnologie Web3 e nel numero di utenti che le utilizzano, si arrestava quasi completamente. Il ciclo che stiamo vivendo sembra invece diverso; l’adozione sta, di fatto, continuando, anche in questo bear market. Un esempio di questa tendenza è  la blockchain di Polygon, che ha siglato importanti collaborazioni con aziende esterne al mondo delle criptovalute. 

Le differenze di prezzo tra il bear market del 2018 e quello del 2022

Ma quali sono le differenze principali tra questo bear market e quello del 2018? Vediamolo dal punto di vista del prezzo delle due crypto più capitalizzate: Bitcoin e Ethereum. Partiamo osservando il livello di prezzo da cui sono iniziati i due bear market: nel 2018 il prezzo di Bitcoin all’ATH era di 19.100$ mentre quello di Ethereum era di circa 1.400$

Tutti i bear market di Bitcoin: durata e prezzi

Il movimento ribassista, dal punto più alto toccato dal prezzo di Bitcoin al punto più basso, nel 2018-2019 è durato 364 giorni facendo capitolare BTC e ETH rispettivamente a quota 3.200$ e 150$. L’oscillazione dei prezzi è stata del -84% nel caso di Bitcoin e del -95% per quanto riguarda Ethereum. 

Nel bear market crypto 2022, il bottom, per ora, si trova intorno ai 15.500$ ed è stato toccato il 21 Novembre 2022, 375 giorni dopo il raggiungimento dell’ATH. Per il prezzo di Ethereum, invece, la situazione è un po’ diversa. L’ATH è stato raggiunto il 15 Novembre 2021 ma il bottom è situato, per ora, intorno agli 880$, di Luglio 2022. 

Ora che hai un po’ di informazioni a disposizione, quanto pensi che durerà ancora il crypto bear market 2022? La fase ribassista potrebbe essere terminata qualche giorno fa con la discesa a 15.735$?

I fan token dei Mondiali di calcio 2022 che tutti tengono d’occhio

Tutti i fan token dei Mondiali di calcio 2022 di Chiliz e Socios

Quali sono i fan token dei Mondiali di calcio 2022 sotto i riflettori? Socios ha preparato un gioco a premi per i tifosi delle nazionali!

Domenica 20 Novembre, con il fischio di inizio della partita tra Qatar e Ecuador sono ufficialmente iniziati i Mondiali di calcio 2022. Il Match, preceduto da una pirotecnica cerimonia di inaugurazione, ha dato il via al primo campionato del mondo di calcio in un Emirato Arabo. Socios, la piattaforma per i fan token costruita su Chiliz, e i suoi fan token delle squadre nazionali, hanno beneficiato a livello di prezzo dell’inizio della FIFA World Cup, con movimenti rialzisti sui grafici.

Socios ha inoltre creato una sezione ad hoc per i mondiali di Calcio 2022, in modo da coinvolgere al massimo i suoi utenti, chiamata Expert Prediction. Scopri quali sono i fan token dei Mondiali di calcio 2022 che tutti tengono d’occhio e come giocare alle Expert Predictions di Socios.

I fan token dei mondiali di calcio 2022 sotto i riflettori

Le crypto che hanno preso la scena durante queste ultime due settimane complicate per il mercato, sono i fan token dei Mondiali di calcio 2022 sviluppati su Socios. Questi fan token sono quelli delle nazionali di Portogallo (POR), Spagna (SNFT), Brasile (BFT) e Argentina (ARG) che sono stati rilasciati tutti nell’estate del 2021. Anche la nazionale italiana, che purtroppo non si è qualificata alla competizione, ha lanciato il suo fan token ITA il 29 Ottobre 2022, in collaborazione con Socios e per iniziativa della FIGC. 

La recente popolarità di questi fan token si deve all’inizio del campionato del Mondo di calcio, che ha portato interesse e volumi d’acquisto su queste criptovalute dedicate ai tifosi. Per esempio, il fan token della squadra del Portogallo ha effettuato un movimento rialzista di quasi il 100% in 10 giorni, dal prezzo di circa 10$ del 10 Novembre 2022 ai 19$ del 19 Novembre. I fan token di Spagna (SNFT) e Brasile (BFT) hanno fatto ancora meglio, segnando sul grafico incrementi di prezzo superiori al 100% del loro valore.

Il prezzo dei fan token dei Mondiali di calcio 2022 è salito nei giorni precedenti all’inizio della competizione, come mai tutto questo movimento ancora prima del calcio d’inizio? I token di Spagna, Portogallo, Argentina e Brasile potrebbero essere cresciuti grazie all’acquisto dei tifosi che prevedono una vittoria del Mondiale. Qualche trader inoltre potrebbe essersi mosso in anticipo cercando di intercettare l’interesse su tutto ciò che ha a che fare con la competizione in Qatar. 

Questo hype attorno ai fan token dei Mondiali di calcio 2022 ha aiutato anche CHZ, la crypto della blockchain di Chiliz che ha fatto registrare buone performance nei giorni precedenti all’inizio della competizione. Chiliz è la rete sulla quale è costruita la piattaforma di Socios e anche il network sul quale vengono scambiati i fan token. La crypto di Chiliz, CHZ è passata dal prezzo di 0,15$ al prezzo di 0,26$ in poco più di una settimana. Gli occhi sono puntati su questi fan token, le partite dei Mondiali di calcio 2022 influenzeranno il loro prezzo? 

Come giocare con Expert Predictions di Socios

I Mondiali di Calcio 2022, purtroppo, non ci faranno emozionare come alcuni di quelli passati, a causa dell’assenza della nostra nazionale. Ma potrebbero diventare, lo stesso, molto divertenti, grazie alle Expert Prediction di Socios.

Expert Prediction è una nuova sezione della piattaforma Socios in cui potrai vincere dei fantastici premi, tra cui dei fan token, azzeccando pronostici sui risultati delle partite della FIFA World Cup. Giocare a Expert Prediction è gratuito e molto semplice, ti basta recarti nella sezione “partite” dell’applicazione per smartphone di Socios e registrare il tuo pronostico. Più la previsione risulta accurata e più punti guadagni.

Per esempio se azzecchi un risultato esatto guadagni più punti rispetto a quanti ne ottieni se indovini solamente la squadra vincitrice. I punti che guadagni nel corso della competizione servono a determinare la tua posizione in classifica, più in alto ti posizioni e più alte sono le probabilità di vincere uno dei premi. Inoltre se segui in diretta le partite, durante l’intervallo potrai provare la sfida del calcio di punizione “free kick challenge”, un minigioco sull’applicazione smartphone di Socios, che ti permette di ottenere punti esperienza aggiuntivi, necessari a scalare le classifiche. Quali sono i premi in palio per chi gioca su Socios? Giocando alle Expert Prediction di Socios potrai vincere, oltre ai fan token dei mondiali di Calcio 2022, una Playstation 5, delle magliette e delle scarpe da calcio autografate dai calciatori e dei biglietti in “tribuna d’onore” per alcune partite di club, in programma il prossimo anno.

Come sempre, quando si parla di crypto soccer, troviamo lo “zampino” anche di Sorare. La piattaforma su Ethereum ha lanciato un gioco play-to-earn dedicato ai Mondiali. “Global Cup” di Sorare permette a tutti coloro che sono iscritti alla sua piattaforma di fantacalcio crypto, di costruire gratuitamente una squadra per il fantamondiale, e sfidare gli altri utenti al fine di aggiudicarsi una vasta gamma di premi. Il primo premio per la “Global Cup” prevede 3 Ether, circa 3.000$ al momento, e 3 carte NFT speciali create da Sorare appositamente per l’occasione. 

Si preannuncia, quindi, una FIFA World Cup molto interessante, anche per gli appassionati Web3 grazie ai fan token dei Mondiali di calcio 2022, le Expert Prediction e la Sorare “Global Cup”.

Young Market: Bitcoin e Ethereum hanno trovato il bottom?

Bitcoin prezzo: +50% a Marzo 2023

I prezzi di Bitcoin e Ethereum potrebbero aver trovato il bottom? Con il punto più basso del prezzo, siamo vicini a una nuova bull run?

Un’altra settimana monotematica per il mondo delle criptovalute che ha sofferto i postumi della crisi di FTX. Sul crypto Twitter non si è parlato d’altro, anche perché Sam Bankman-Fried, ex CEO di FTX, si è espresso più di una volta scatenando dibattiti e discussioni. Il crollo di FTX potrebbe inoltre aver innescato un effetto domino senza precedenti, che ha, nelle ultime ore, acceso i riflettori su un altro exchange americano, Gemini. Bitcoin e Ethereum stanno resistendo. Ci troviamo di fronte al loro bottom? Ovvero al prezzo più basso che precede la risalita?  

Il prezzo di Bitcoin si stabilizza e le whale accumulano

Questa settimana il prezzo di Bitcoin sembra aver trovato un supporto su cui appoggiarsi. Questo supporto si trova intorno al livello di prezzo dei 16.500$ ed è stato raggiunto, dal prezzo di BTC, dopo aver toccato il minimo a 15.000$ Mercoledì 9 Novembre 2022.

Per quanto riguarda invece il mercato in generale è difficile dire se il market crash sia finito, la crisi di FTX continua a colpire diverse realtà del settore. Al momento è sotto i riflettori Gemini, l’ottavo exchange per volumi di scambio secondo CoinMarketCap. Nelle ultime ore, l’exchange americano, ha registrato 563 milioni di dollari di prelievi e il saldo sui wallet degli utenti è sceso da 2,2 a 1,7 miliardi di dollari.

Nel frattempo Sam Bankman-Fried ha dichiarato che FTX avrebbe potuto recuperare dalla crisi della scorsa settimana. L’errore, secondo l’ex CEO di FTX, che non ha permesso all’exchange di recuperare, è stato quello di dichiarare bancarotta e quindi di seguire le linee guida del Chapter 11, la principale norma che regola i fallimenti delle aziende negli Stati Uniti.

Un altro effetto collaterale, causato dalla crisi di FTX, riguarda la società di trading fortemente legata all’exchange: Alameda Research. Alameda Research era uno dei maggiori market maker del mondo crypto e la sua assenza ha generato un impatto negativo sulla liquidità del mercato. I market maker sono aziende che si occupano di facilitare il trading sugli exchange, che dovrebbero disporre sempre della liquidità necessaria ad acquistare o vendere una crypto. Dopo il fallimento di Alameda effettuare gli scambi di crypto sugli exchange è un po’ più difficile, e lo spread medio (la differenza di prezzo di una determinata criptovaluta su diversi exchange) è leggermente aumentato.   

Nonostante tutto arrivano buone notizie dai dati on-chain. Il numero di wallet che possiedono più di 10.000 BTC, è in forte crescita. Sembrerebbe che le whale, che nel gergo crypto sono persone o enti che detengono grandi quantità di una criptovaluta all’interno dei loro wallet, stiano accumulando a ritmi mai visti prima. Questi aspetti sembrano davvero positivi, in un’ottica a lungo termine. 

Grafico Prezzo Bitcoin 17/11/2022

Sul grafico di Bitcoin è possibile invece vedere una contrazione dei volumi che, al momento, non gioca né a favore né contro il prezzo di Bitcoin. Per decretare una parziale ripresa, il prezzo di BTC dovrebbe superare quota 18.000$ mentre il prossimo supporto, se dovessimo scendere ancora è fissato, sul grafico di Bitcoin, intorno al livello dei 12.500$.

Il prezzo di Ethereum sulla stessa scia di quello di Bitcoin

Il prezzo di Ethereum ha seguito, a grandi linee, il movimento di quello di Bitcoin. Come si può vedere dal grafico che mostra il rapporto di forza relativa tra BTC ed ETH che trova attualmente in fasi di consolidamento tra i due valori 0,072 e 0,075. La forza relativa è un parametro che si ottiene confrontando due prezzi, e viene utilizzato per osservare l’andamento di un asset. Nel nostro caso, nessuna delle due criptovalute riesce a prendere il sopravvento sull’altra.

ETH dopo aver toccato il minimo a quota 1.701$, ha fatto partire una lateralizzazione contraddistinta da bassi volumi.

Il prezzo attuale di Ethereum è di circa 1.200$. I livelli da tenere d’occhio per il prossimo movimento sono quelli a 1.350$ nel caso in cui il prezzo di ETH si dovesse muovere a rialzo, e 1.000$ nel caso dovesse crollare ancora. Intanto pare che il 35° portafoglio che possiede più Ether sia di proprietà dell’hacker che ha violato l’exchange di FTX durante il crollo della scorsa settimana. L’hacker è riuscito ad impossessarsi di 350 milioni di dollari in controvalore, suddivisi tra diverse stablecoin, ETH, BNB, PAXG e SOL.

Grafico Prezzo Ethereum 17/11/2022

In questo periodo tra le altcoin, si è distinta MATIC, la crypto di Polygon che sta compiendo grandi passi in avanti in termini di adozione.