L’airdrop di Linea: la guida completa

Airdrop Linea: la guida completa

Come qualificarsi per l’airdrop di Linea, il Layer 2 di Ethereum sviluppato da Consensys? La guida

L’airdrop di Linea potrebbe arrivare nei prossimi mesi. La blockchain Layer 2 sviluppata da Consensys, l’azienda web3 che ha costruito il wallet crypto Metamask, ha raccolto 725 milioni di dollari e potrebbe premiare i primi utilizzatori della sua rete.

Se guardiamo all’ammontare di denaro raccolto, l’airdrop di Linea potrebbe essere più sostanzioso di quello di Arbitrum. La soluzione di scalabilità progettata da Consesys è valutata 7 miliardi di dollari.

Che cos’è Linea?

Linea è un Layer 2 di Ethereum che utilizza la tecnologia degli zero-knowledge rollup. L’obiettivo di questo network, come quello di tutte le più famose soluzioni di scalabilità, è quello di permettere ai suoi utenti di effettuare transazioni economiche e veloci sfruttando la sicurezza di Ethereum.

Il 28 marzo il team di sviluppo ha rilasciato la testnet, mentre la rete principale (mainnet) è disponibile dall’inizio di Luglio. Per questo motivo potrebbe essere il momento giusto per svolgere le azioni necessarie per qualificarsi all’airdrop di Linea nel caso in cui dovesse arrivare. 

Come qualificarsi per l’airdrop di Linea: i probabili requisiti

Consensys non ha confermato che il token del suo Layer 2 arriverà, perciò non si può essere sicuri dell’esistenza di un futuro airdrop di Linea. Quando un protocollo annuncia una distribuzione gratuita di un token è solitamente troppo tardi per qualificarsi, quindi potrebbe valere la pena iniziare ora!

Dato che è impossibile sapere se l’airdrop arriverà non si conoscono i requisiti da soddisfare per riceverlo, visto che rimangono segreti fino all’eventuale annuncio della distribuzione gratuita. Per identificare i probabili requisiti possiamo basarci sugli airdrop crypto del passato, che hanno quasi sempre premiato la frequenza delle interazioni con un determinato protocollo e il volume di crypto scambiato.

Guida pratica all’airdrop di Linea

Consideriamo ora le operazioni da svolgere per aumentare le chance di ricevere l’airdrop di Linea, attraverso una guida pratica. Non è noto quali siano precisamente i compiti da eseguire, quindi anche se segui queste istruzioni non puoi essere certo di ottenere la distribuzione gratuita di token.

1. Utilizza un wallet crypto decentralizzato e importa la rete

Le azioni per cercare di ricevere l’airdrop di Linea devono essere fatte direttamente sulla blockchain del protocollo. Quindi è necessario avere un portafoglio decentralizzato e aggiungere la rete ad esso. Ci sono diversi portafogli online che supportano questo tipo di operazioni, ma il più famoso è Metamask, che è stato sviluppato anch’esso da Consensys. Segui le istruzioni di questa guida per imparare ad usarlo.

Per aggiungere la rete di Linea al tuo Metamask puoi recarti sull’explorer ufficiale della blockchain, Lineascan, e cliccare sul bottone “aggiungi la mainnet di Linea” che trovi al fondo della pagina. Un blockchain explorer e come un motore di ricerca per le reti Web3 che ti consente di ispezionare i network. Puoi ricercare al suo interno i dati relativi alle transazioni e agli smart contract. Per tentare di qualificarti per l’airdrop di Linea utilizza un “burner wallet”, ovvero un portafoglio su cui detieni solamente le crypto che intendi utilizzare per questo scopo.

2. Acquista Ethereum su Young Platform ed effettua un prelievo

Linea è una soluzione di scalabilità di Ethereum e quindi, se vuoi provare a qualificarti per l’airdrop, devi possedere qualche ETH. Questo ti permetterà di usare le applicazioni decentralizzate e processare le transazioni. Se sei a corto di Ether, puoi comprarne qualcuno su Young Platform.

Acquista Ethereum!

Per trasferire i tuoi ETH dal conto Young Platform al tuo wallet decentralizzato puoi seguire questa guida. È importante che prelevi gli ETH necessari utilizzando la rete Ethereum.

3. Raggiungi la mainnet di Linea utilizzando un bridge

Il modo migliore per raggiungere la mainnet di Linea è attraverso il bridge ufficiale costruito dal team di Consensys. Questo perché utilizzarlo potrebbe essere uno dei requisiti fondamentali per qualificarsi per la distribuzione gratuita di token. 

Per portare i tuoi ETH su Linea ti basterà connettere il tuo wallet, selezionare la quantità che vuoi inviare, confermare e approvare la transazione. Su questa applicazione decentralizzata (dapp) puoi scegliere se claimare la quantità di Ether che hai inviato manualmente o se vuoi che venga automaticamente inviata al tuo wallet. 

Se sei un utente esperto ti consigliamo la prima opzione, visto che comporta una minore spesa in termini di commissioni. 

Attenzione, i bridge sono spesso vittime di attacchi hacker e exploit, quindi utilizzali per trasportare piccole quantità di crypto e attraverso un burner wallet.

4. Utilizza alcune dapp disponibili sulla blockchain

Ora che hai i tuoi fondi sulla blockchain, è il momento di utilizzare le dapp presenti sul Layer 2 per cercare di qualificarsi per l’airdrop di Linea. In questa fase non esistono regole rigide; puoi decidere come procedere in base alla quantità di ETH che intendi utilizzare (necessaria per coprire il costo delle gas fees).

Una possibile strategia potrebbe consistere nell’effettuare alcuni scambi (swap) tra i token disponibili sulla blockchain, utilizzando gli exchange decentralizzati (DEX) SyncSwap, Izumi Finance e EchoDEX

Alternativamente, potresti contribuire alle farming pool presenti su questi o altri protocolli. Puoi anche scambiare o mintare qualche NFT; il marketplace più popolare è, per ora, Zonic. Sbizzarrisciti ed effettua diverse operazioni sui protocolli presenti su questo Layer 2. Puoi trovare l’elenco completo di tutte le dapp disponibili.

5. Utilizza la blockchain regolarmente

Per ricevere l’airdrop da Linea, potrebbe risultare cruciale anche la frequenza con cui utilizzi questo Layer 2 di Ethereum. Le distribuzioni gratuite di token nel passato hanno premiato coloro che hanno interagito regolarmente con le dapp nel corso del tempo. Ad esempio, per ottenere l’airdrop di Arbitrum, era richiesto l’utilizzo delle applicazioni decentralizzate e l’esecuzione di transazioni in almeno due mesi diversi.

In aggiunta, l’ammontare di token distribuiti variava in base al numero di transazioni effettuate in mesi diversi, da un minimo di due a un massimo di nove. Pertanto, è raccomandabile ripetere le azioni descritte nei passi precedenti almeno una volta al mese. Un altro criterio considerato per selezionare i partecipanti agli airdrop passati è stata la varietà di dapp con cui gli utenti hanno interagito. Per soddisfare tale requisito, collega il tuo portafoglio ed effettua operazioni su diverse piattaforme del Layer 2.

Queste sono le informazioni fondamentali sull’airdrop di Linea, i possibili requisiti da soddisfare e una possibile strategia per qualificarsi, nel caso in cui venga confermato.

Perché le banche italiane stanno crollando?

Crollo delle banche italiane: cosa sta succedendo?

Le banche italiane crollano in borsa a causa della nuova legge del governo sugli extraprofitti. Cosa sta succedendo?

In queste ore stiamo assistendo al crollo dei titoli delle banche italiane. Unicredit ha aperto la sessione di oggi con un – 6%, Intesa San Paolo ha perso, fino a questo momento, l’8% mentre Bper addirittura l’11%. Perché le banche italiane stanno crollando? A cosa è dovuto questo repentino movimento ribassista? 

Il decreto “Asset”

Il crollo delle banche italiane è stato innescato dall’approvazione, avvenuta ieri, di un nuovo decreto legge da parte del Consiglio dei ministri, noto come “decreto Asset”. Questo provvedimento contiene una serie di norme che mirano a ridurre la pressione fiscale e a diminuire le spese che le famiglie italiane devono sostenere a causa dell’aumento delle rate dei mutui. 

Il costo dei finanziamenti è fortemente aumentato rispetto agli anni passati a causa della fase di rialzo dei tassi promossa dalla BCE per contrastare l’inflazione. Si stima che un mutuo a tasso variabile costi fino a 4.200€ in più all’anno rispetto al 2021. Il crollo delle banche italiane in borsa è attribuibile a una legge contenuta all’interno del decreto, che introduce una tassa sugli extraprofitti degli istituti di credito. 

Come funziona la tassa extraprofitti?

Attraverso la tassa extraprofitti, un’imposta straordinaria che rimarrà in vigore fino alla fine del 2023, verrà applicata una nuova aliquota del 40% sugli introiti extra delle banche. Nello specifico questa percentuale verrà applicata ai profitti che superano il 5% rispetto al 2022 e il 10% rispetto al 2023.

Gli extraprofitti sono calcolati sul margine di interesse, ovvero in base alla differenza tra interessi attivi e interessi passivi. Gli interessi attivi sono quelli che un istituto di credito incassa come guadagno per aver concesso prestiti e sono fortemente influenzati dalle decisioni della BCE. Quelli passivi sono invece pagati dalle banche ai clienti in base ai rendimenti dei conti correnti o dei conti deposito.

Tuttavia, questa imposta straordinaria che le banche dovranno versare entro il mese di giugno del 2024, ha anche un limite massimo. Non potrà superare il 25% del valore del patrimonio netto dell’istituto di credito alla chiusura dell’esercizio del 2022.
Il crollo delle banche italiane può essere giustificato dal denaro che lo stato recupererà grazie a questo provvedimento?  Secondo le prime stime l’imposta sugli extraprofitti porterà nelle casse italiane tra i 2,5 e i 2,8 miliardi di euro.


Che cos’è l’account abstraction? Uno step chiave per l’adozione crypto

Adozione crypto: che cos’è l’account abstraction?

Che cos’è l’account abstraction e come funziona? Perché è un miglioramento che potrebbe portare all’adozione delle criptovalute?

Che cos’è l’account abstraction e perché potrebbe portare all’adozione di massa delle criptovalute? Quando si tratta il tema dell’adoption ci si interroga su quali siano gli ostacoli più ostici da superare per rendere le crypto mainstream. La risposta dipende principalmente da un fattore: la scarsa qualità dell’esperienza utente.

Chiavi private, wallet crypto e applicazioni decentralizzate (dapp) sono ancora strumenti troppo complicati da utilizzare per la maggior parte delle persone. In particolare gli utenti sono responsabili di conservare in modo sicuro le loro seed phrase, indispensabili per accedere ai propri wallet decentralizzati. La perdita di questi dati è irreversibile e rende gli asset contenuti all’interno dei portafogli irrecuperabili.

Insomma, nessuno vuole fare la fine di James Howells, un ragazzo britannico che inavvertitamente gettò nella spazzatura una chiavetta contenente 7.500 Bitcoin (oggi valgono circa 218 milioni di dollari). Ecco che cos’è l’account abstraction, una proposta che potrebbe eliminare per sempre il problema della perdita della seed phrase e dei furti delle chiavi private.

Gli account su blockchain

L’account abstraction o (EIP-4337) è una proposta di rinnovamento nata sulla blockchain di Ethereum e approvata dall’omonima fondazione a marzo 2023. Per spiegare il significato di questo miglioramento tecnico possiamo partire dall’etimologia delle parole che compongono questo termine.

Abstraction o “to abstract”, in questo caso, significa “semplificare” o “nascondere” e si riferisce al processo tecnico che sta dietro ad ogni azione su blockchain. Per rendere più fluida l’esperienza utente, questo dovrà essere reso invisibile all’utente o quantomeno semplificato. Al pari di ciò che accade per internet; non è necessario comprendere come funziona a livello informatico per poterlo utilizzare.

Il secondo termine “account” si riferisce invece ai due tipi di profili presenti attualmente sulla blockchain di Ethereum: 

  • Gli Externally Owned Accounts (EOAs) sono gli account che gli utenti utilizzano per interagire con le blockchain. Quando si intende processare una transazione con un wallet crypto, ad esempio Metamask, ci si serve di un EOA. Questi account sono composti solamente da una chiave pubblica e da una privata e consentono a chi li possiede di processare transazioni o interagire con gli smart contract;
  • Gli smart contract invece funzionano in base al codice che li compone. Non sono controllati dagli utenti e perciò non sono gestiti da chiavi pubbliche e private. Per esempio entrano in gioco per gestire uno scambio di token su un exchange decentralizzato e devono essere “attivati” da altri smart contract o da Externally Owned Accounts.

La blockchain di Ethereum non smette mai di rinnovarsi, dopo Shanghai, l’aggiornamento attivato ad aprile è in arrivo Cancun! Come influiranno queste novità sul prezzo di ETH? Tieni sotto controllo la crypto aggiungendola ai preferiti di Young Platform.

Segui l’andamento di ETH!

Che cos’è e come funziona l’account abstraction?

Ora che hai gli elementi necessari per comprendere a pieno che cos’è l’account abstraction possiamo andare più nel dettaglio! Questa proposta di miglioramento prevede la creazione di un terzo tipo di account, che unisce le caratteristiche dei due che abbiamo affrontato in precedenza. 

Attraverso l’account abstraction nasceranno gli smart contract wallet (o smart wallet), portafogli intelligenti che miglioreranno l’esperienza utente su blockchain. Per capire realmente che cos’è l’account abstraction può essere utile analizzare nel dettaglio le innovazioni che introdurranno questi nuovi tipi di account.

1. Addio alle seed phrase

Le seed phrase e le chiavi private potrebbero scomparire. Se questo dovesse accadere si risolverà definitivamente il problema della perdita di questi dati, che spaventa tutti i possessori di crypto. Inoltre, grazie all’integrazione degli smart contract all’interno degli EOAs (smart wallet), l’account abstraction introdurrà alcune funzionalità che utilizziamo quotidianamente al di fuori del mondo blockchain. Sarà probabilmente possibile accedere al proprio wallet attraverso l’autenticazione biometrica e recuperare le proprie credenziali Web3 tramite mail o numero di cellulare.

2. Transazioni automatizzate “senza firma”

Presumibilmente si potranno anche sottoscrivere su blockchain abbonamenti ricorrenti come accade per lo streaming su Netflix o Spotify. Dopo l’introduzione dell’account abstraction non sarà più necessario firmare, approvare e confermare ogni singola transazione. In questo modo l’esperienza utente diventerà molto più fluida e tutte le applicazioni decentralizzate si evolveranno, in particolare i metaversi e i videogiochi play-to-earn.

3. Riduzione del costo delle transazioni e gas abstraction

Anche i meccanismi di pagamento delle commissioni (gas fees) saranno completamente rivoluzionati dall’account abstraction. Secondo gli sviluppatori di Ethereum sarà possibile scegliere il token ERC-20 con il quale sostenere le spese necessarie a processare le transazioni e probabilmente il costo delle gas fees diminuirà.

Questi sono soltanto alcuni dei miglioramenti che questa proposta promette di portare su e Ethereum e sulle altre blockchain che la introdurranno. Altri network, in particolare alcuni Layer 2 come ZkSync e Starknet, supportano già versioni native (ancora in fase di beta) dell’account abstraction.

Ora che sai che cos’è l’account abstraction e come funziona puoi comprendere perché è così importante per l’adozione di massa delle criptovalute. Nei prossimi mesi interagire con le applicazioni decentralizzate (dapp) e gli smart contract potrebbe diventare semplice come utilizzare le applicazioni presenti sul tuo smartphone.

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Comprare casa all’asta: come fare

Comprare casa all'asta: come fare? La guida

Come fare per comprare casa all’asta? Le cose da sapere, i rischi associati a questa attività e le modalità di pagamento

Come fare per comprare casa all’asta? Questa potrebbe essere la soluzione che fa per te se stai cercando un modo per trovare un’abitazione a un prezzo vantaggioso. Ma attenzione, non lasciarti sedurre dalle promesse di grandi affari senza conoscere i rischi e i dettagli del processo. In questo articolo scoprirai come muoverti in maniera intelligente e consapevole.

Comprare casa all’asta: quando conviene?

Comprare casa all’asta può essere conveniente in diverse circostanze, perchè spesso ti consente di ottenere una proprietà a un prezzo inferiore rispetto al suo valore di mercato. Con un acquisto tramite asta immobiliare è possibile ottenere uno sconto fino al 50% sul prezzo dell’abitazione. Queste abitazioni attirano meno acquirenti rispetto a quelle tradizionali, e ciò solitamente comporta una minore concorrenza e prezzi più bassi.

Inoltre, se sei un investitore immobiliare esperto, questo tipo di vendita può rivelarsi un’ottima occasione per ampliare il tuo portafoglio di immobili. La natura competitiva delle aste può far crollare i prezzi delle proprietà, consentendo di ottenere un ritorno sul tuo investimento più sostanzioso. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i costi, il potenziale di apprezzamento e la domanda del mercato locale, e tenere conto dei rischi che corri quando decidi di comprare casa all’asta.

Le cose da sapere

Comprare una casa all’asta vuol dire aggiudicarsi un immobile che ha subito un percorso particolare. Alla base della vendita potrebbe esserci un pignoramento a privati o aziende, oppure la scelta di un ente pubblico di liberarsi di una casa non utilizzata. Una volta che l’abitazione viene messa all’asta il tribunale di competenza pubblica attraverso il suo sito internet tutte le informazioni utili per partecipare. 

Chiunque, ad eccezione del debitore o ex proprietario dell’immobile può acquistare offrendo una quantità di denaro superiore al prezzo di partenza. Il derivato di questa vendita viene poi utilizzato per ripagare le banche e i creditori del debitore a cui è stato pignorato l’immobile.

I rischi

Se ti stai chiedendo come fare per comprare una casa all’asta vorrai sicuramente essere informato sui rischi che corri acquistando un’abitazione attraverso questa modalità. Innanzitutto, molte delle proprietà messe all’asta sono vendute “come sono”, il che significa che potresti trovarti di fronte a problemi strutturali, danni o case che necessitano di una eccessiva manutenzione. Spesso in queste case sono presenti infiltrazioni d’acqua e problemi elettrici o termici che potrebbero richiedere costosi interventi di riparazione o ristrutturazione.

Senza contare che potresti non avere il tempo di fare un’ispezione approfondita e dovrai fare affidamento sulle informazioni che hai a disposizione. Pertanto, è consigliabile adottare una strategia conservativa, prevedendo costi aggiuntivi per la ristrutturazione o la risoluzione di eventuali problemi che potrebbero emergere successivamente.

Un altro rischio da considerare riguarda le informazioni incomplete che potresti ricevere sulla casa all’asta che vuoi comprare. In alcuni casi, potrebbero non essere disponibili dettagli completi sulla storia della proprietà, i debiti o le ipoteche ad essa associate. Per mitigare questo rischio, puoi consultare i registri pubblici, contattare l’ufficio catastale locale e cercare informazioni sulle tasse e gli oneri pendenti sulla proprietà. È anche consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato nel settore immobiliare che possa supportarvi nella comprensione di tutti gli aspetti legali e amministrativi della transazione.

Come comprare casa all’asta: metodi di pagamento

Infine per comprare una casa all’asta devi conoscere le modalità di pagamento attraverso le quali acquistarla. La transazione di acquisto deve essere effettuata velocemente, in caso contrario qualcuno potrebbe superare l’offerta e aggiudicarsi l’immobile al posto vostro. Le modalità di pagamento possono variare a seconda dell’asta e delle condizioni specifiche, ma questi sono i metodi più comuni:

  • Contanti: In molte aste, il pagamento completo in contanti è richiesto entro un periodo di tempo prestabilito. Ciò significa che dovrai disporre dei fondi necessari per coprire l’intero importo dell’acquisto.
  • Finanziamento: In alcuni casi, potrebbe essere possibile ottenere un finanziamento immobiliare o un mutuo per coprire il costo della casa all’asta. Se scegli questa modalità è importante che ti ricordi di avviare il processo di ottenimento del prestito prima dell’asta stessa
  • Deposito cauzionale: In genere, per comprare casa all’asta è richiesto anche il versamento di un deposito cauzionale come segno di impegno. Questo deposito viene di solito restituito se l’asta viene annullata o se la tua offerta non viene accettata. Assicurati di conoscere l’importo richiesto e le modalità di pagamento del deposito per evitare inconvenienti.

A questo punto hai tutte le informazioni per valutare se vale la pena e come fare per comprare una casa all’asta. Questa tipologia di acquisto può essere un’opportunità ma comporta anche dei rischi.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Le ultime news su XRP: perché il valore di Ripple è decollato grazie alla SEC

XRP news: valore di Ripple in volo dopo SEC. L’accaduto

Le ultime news su Ripple (XRP): è arrivata la sentenza della causa contro la SEC

Le ultime news su Ripple (XRP) potrebbero cambiare tutto: il valore della crypto è infatti decollato dopo le recenti novità, registrando un +60% che ha iniettato fiducia in tutto il mercato. 

La causa con la Securities and Exchange Commission (SEC) iniziata a Dicembre 2020 si è conclusa per il meglio, tanto che questa svolta improvvisa ha fatto ripartire tutte le altcoin. Ecco dunque le ultime news su Ripple (XRP) che hanno fatto esplodere il valore della crypto. 

XRP news: Ripple non è una security

Ripple ha vinto la causa contro la SEC, che si trascinava da ormai da più di due anni. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 13 luglio, il giudice del distretto di New York, Annalisa Torres, ha emesso la tanto attesa sentenza: Ripple (XRP) non è una security. Nelle ore successive è poi arrivato l’annuncio di Coinbase. L’exchange ha reintrodotto la possibilità di acquistare XRP dopo che era stato obbligato dalla commissione a sospenderla.

La SEC aveva fatto causa a Ripple per via del suo token, che secondo l’ente regolatore statunitense è da considerarsi un titolo. Se avesse vinto la SEC, Ripple sarebbe stata rimossa da tutti gli exchange che operano negli Stati Uniti, perché non esiste una legislazione USA che permette di vendere crypto considerare security. Appena è stata pubblicata la notizia il prezzo di XRP è schizzato verso l’alto, in meno di 24 ore ha registrato un +80%, passando da 0,45$ ad un massimo di 0,93$.

È ripartita l’alt season?

La news su XRP e sulla vittoria di Ripple contro la SEC non è stata positiva soltanto per il prezzo di questa crypto. Le più importanti altcoin sono state tutte interessate da impetuosi movimenti rialzisti. Per esempio Stellar (XLM) ha registrato un +65%, Solana (SOL) un +47% e Polygon (MATIC) un + 29%. Questi movimenti di prezzo sono una risposta alla svolta sulla guerra alle crypto portata avanti dalla SEC e dal suo presidente Gary Gensler

Soprattutto perchè se Ripple non è da considerarsi una security, probabilmente potrebbero non esserlo neanche tutte le altre altcoin. La prima indiziata a liberarsi da questo pesante titolo potrebbe essere Ethereum, che secondo il presidente Gensler è a tutti gli effetti un titolo speculativo.


Insomma, le ultime news su Ripple XRP e la SEC potrebbero diventare un precedente giudiziario che cambierà la storia di questo settore, un pietra miliare nel processo di regolamentazione delle criptovalute.


Cosa sono i Barbie NFT. Torna la curiosità con l’uscita del film?

Barbie NFT, cosa sono? Tutte le cose da sapere in attesa del film

Tutte le cose da sapere sugli NFT di Barbie, di nuovo sotto i riflettori data l’uscita dell’atteso film

Lo sai che esistono i Barbie NFT? Se non stai più nella pelle per l’uscita del film, tanto da aver già preordinato il biglietto, ti interesserà sapere dell’esistenza di questi token non fungibili. Ci sono due diverse collezioni in circolazione, ed entrambe sono state vendute su Mattel Creation, la piattaforma dedicata ai token non fungibili dell’azienda di giocattoli che ha ideato la bambola. Ecco tutte le informazioni, i dettagli e in generale le cose da sapere sui Barbie NFT in attesa del film.

NFT Barbie e Balmain: lo stile prima di tutto

Gli NFT di Barbie dimostrano che, nonostante abbia quasi sessant’anni, la bambola non fa fatica a stare al passo con le nuove tecnologie. Nel trailer del film Margot Robbie è costretta a scegliere tra delle luccicanti scarpe con il tacco rosa e un paio di Birkenstock. I Barbie NFT invece hanno già scelto il brand da indossare! Insomma, per la “prima” nel mercato dei token non fungibili, la bambola ha indossato Balmain. 

Questa collaborazione, che è stata siglata nel 2018, è stata lanciata nel 2021 sul marketplace mintNFT. I token non fungibili della collezione sono phygital, opere d’arte fruibili sia in versione fisica che digitale. Per questo motivo sono anche stati cuciti dei capi d’abbigliamento ispirati allo stile degli NFT di Barbie, che sono poi stati venduti sia sul sito di Balmain che su quello di Mattel Creation. 

Questi Non Fungible Token rappresentano la bambola più famosa al mondo, e il suo fidato compagno Ken, avvolti da abiti eccentrici e stilosi nello stile del brand parigino. Il CMO (Chief Marketing Officer) di Balmain, Tempi Diz, ha dichiarato in occasione del lancio della collezione: “Vogliamo scommettere sul futuro degli NFT come potente strumento di coinvolgimento dei clienti per i marchi di alta moda. Credo che cambierà completamente l’industria della moda e gli NFT avranno lo stesso impatto di dei social media o, addirittura, di Internet”.

I Barbie NFT di Boss Beauties

Gli NFT di Barbie e Balmain non sono gli unici che vedono protagonista la bambola più famosa della storia. Quelli prodotti da Boss Beauties, una fondazione Web3 dedicata alle donne, hanno l’obiettivo di portare l’iconico marchio di bambole di moda nel metaverso

I token in collaborazione con Boss Beauties sono digital cards contenenti ritratti cartoon della bambola nelle vesti di una donna in carriera. Questi token non fungibili sono classificati secondo sei diversi livelli di rarità in base all’outfit (e del lavoro ad esso connesso) e al colore della cornice del ritratto.

La mission dei Barbie NFT e della fondazione Boss Beauties è chiara e coerente con quella della bambola prodotta da Mattel: ispirare e motivare le donne a fare quello che vogliono e ad essere ciò che sono realmente. Per questo motivo questi Non Fungible Token raffigurano la bambola in diverse vesti che rappresentano varie professioni.

Lisa Mayer, CEO e co-fondatrice di Boss Beauties ha dichiarato in occasione del lancio della collezione degli NFT di Barbie “Il nostro lavoro incoraggia le donne ad esplorare la nuova frontiera di Internet. I nostri valori sono in armonia con quelli di Mattel che da più di cinquant’anni ispira le ragazze a credere che possano diventare ciò che desiderano.”

Insomma le due collezioni NFT di Barbie rappresentano due caratteristiche chiave della bambola più famosa al mondo. Quella in collaborazione con Balmain celebra la passione par la moda e per gli accessori, mentre quella con Boss Beauties incoraggia le donne a raggiungere i loro obiettivi.

Quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile?

Mutuo tasso variabile: quanto può aumentare?

Quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile? Come funzionano questi finanziamenti e da cosa sono influenzati?

Quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile? Una domanda che si pongono in molti nel nostro paese. Sono attualmente circa 3 milioni e mezzo le famiglie italiane che hanno preso in prestito denaro dalle banche. 

La variazione degli interessi sui mutui è influenzata dalle decisioni di politica monetaria dell’Eurozona. Si stima che, a causa della recente scia di rialzo dei tassi di interesse, un mutuo a tasso variabile costi fino a 4.200€ in più all’anno rispetto al 2021 e accendere un finanziamento a tasso fisso fino a 3.200€ in più. Ma cos’è un mutuo a tasso variabile e quanto può aumentare?

Che cos’è e come funziona un mutuo a tasso variabile?

Prima di scoprire quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile dobbiamo chiederci che cos’è e, in particolare, come funziona questo tipo di finanziamento. Esistono due principali categorie di mutui, quelli a tasso fisso e quelli a tasso variabile

Nei primi il tasso di interesse, ovvero il costo annuo del mutuo espresso in percentuale, viene stabilito nel momento in cui si firma il contratto. Se, per esempio, stai negoziando con la tua banca un mutuo di 100.000€ con tasso fisso del 5%, ogni anno pagherai 5.000€ per il servizio che l’istituto di credito ti offre.

Se invece hai scelto l’altra soluzione non puoi sapere con certezza quanto spenderai, dato che il tasso variabile può salire e scendere nel tempo. Questo tipo di finanziamento è consigliato per chi cerca di trarre un vantaggio economico dalle dinamiche di mercato, dato che i mutui a tasso variabile possono essere più convenienti di quelli a tasso fisso. 

Per accendere questo tipo di finanziamento in tranquillità però è necessario possedere un reddito mediamente alto, in modo da poter far fronte a possibili rate elevate non previste visto che è impossibile prevedere con certezza quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile.

Cosa causa l’aumento di un mutuo a tasso variabile?

Nell’Eurozona, e quindi anche in Italia, quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile lo decide l’Euro Interbank Offered Rate (Euribor). Un indice che varia giornalmente e rappresenta il tasso di interesse medio a cui le banche si prestano denaro tra loro. Gli istituti di credito utilizzano l’Euribor come base per stabilire i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile. Quando questo indicatore sale, anche gli interessi dei mutui a tasso variabile salgono, e viceversa.

Ma cosa provoca l’innalzamento o l’abbassamento di questo indice? I tassi di interesse del mercato finanziario che vengono decisi durante le riunioni della BCE insieme alle misure di politica monetaria che influenzano l’intera economia dell’Eurozona.

La stagione delle politiche monetarie di quantitative tightening a cui stiamo assistendo da mesi, che prevede l’innalzamento dei tassi di interesse, sembra non essersi ancora conclusa. Se stai cercando un asset in grado di proteggerti dal crescente costo del denaro e dall’inflazione che imperversa questo potrebbe essere Bitcoin.

Controlla il prezzo di Bitcoin

Quanto possono aumentare ancora i mutui a tasso variabile?

È impossibile dire con certezza quanto aumenteranno i mutui dato che non sappiamo se verranno ulteriormente alzati i tassi di interesse del mercato finanziario. La Banca Centrale Europea, nel mese di giugno, ha optato per un incremento dei tassi di 25 punti base nonostante i dati sull’inflazione siano migliorati. 
La prossima riunione BCE è in programma per il 27 Luglio, seguila per scoprire quanto aumenteranno i mutui a tasso variabile.

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Cos’è un portafoglio digitale e come funziona?

Portafoglio digitale: cos'è e come funziona

Che cos’è un portafoglio digitale? Ecco una guida completa sullo strumento

Che cos’è un portafoglio digitale e come funzionano queste applicazioni presenti in tutti i nostri smartphone che ci permettono di pagare online e nei negozi fisici senza utilizzare carte o contanti.

I digital wallet stanno sostituendo i metodi di pagamento tradizionali. Gli smartphone, grazie all’integrazione di questi strumenti, stanno diventando sufficienti per processare qualsiasi tipo di pagamento e possono anche contenere i nostri documenti di identità. Scopri dunque che cos’è un portafoglio digitale, come funziona e quali sono quelli più utilizzati.

Portafoglio digitale: cos’è

Un’applicazione per smartphone o servizi online che consente di archiviare e gestire in modo sicuro le informazioni relative ai metodi di pagamento che utilizziamo: ecco cos’è un portafoglio digitale in poche parole.

Attraverso i digital wallet è possibile conservare tutti i dati relativi ai nostri metodi di pagamento in un unico dispositivo, come carte di credito, conti bancari e criptovalute ed effettuare transazioni online e in negozi fisici in modo semplice, veloce e sicuro. Ne esistono diverse tipologie: alcuni sono integrati all’interno del sistema operativo del dispositivo che si utilizza (Apple Pay e GPay) mentre altri sono applicazioni sviluppate da aziende esterne (Satispay, Revolut).

Le principali tipologie di digital wallet

Sapere che cos’è un portafoglio digitale non è tutto. Questi strumenti vengono classificati in diverse tipologie in base ad alcune caratteristiche di funzionamento specifiche.

  • Portafogli digitali aperti: consentono di effettuare pagamenti online e in negozio ma anche di prelevare contanti dai bancomat. Questo tipo di digital wallet è solitamente emesso dalle banche. Gli esempi più famosi sono quelli di N26, Revolut e Transfer Wise;
  • Portafogli digitali semi-chiusi: permettono di effettuare acquisti, sia in negozio che online, ma solamente presso un gruppo di rivenditori selezionati che hanno stipulato un accordo di ingresso (diretto o indiretto) con l’emittente del wallet digitale. Alcuni esempi di Digital Wallet semi-chiusi sono Apple Pay, GPay, Pay Pal e Satispay;
  • Portafogli digitali chiusi: attraverso questi strumenti si possono acquistare beni e servizi presso un singolo rivenditore, che è anche l’emittente del wallet digitale. Questo tipo di Wallet non permette il ritiro di denaro dal conto bancario ed è utilizzato principalmente per fare acquisti all’interno di una piattaforma specifica. L’esempio più famoso è Amazon Pay, utilizzabile esclusivamente per lo shop online su Amazon.

Come funzionano i wallet digitali?

Dopo aver visto che cos’è un portafoglio digitale e quali sono le principali tipologie cerchiamo di rispondere alla domanda: come funziona un digital wallet? Nello specifico ci si potrebbe chiedere come avviene il trasferimento di denaro dal conto dell’utente a quello del negoziante.

Inizialmente, gli utenti devono scaricare l’applicazione sul proprio dispositivo mobile e creare un account, a meno che essa non sia già integrata nel sistema operativo, come nel caso di GPay o Apple Pay. Successivamente, devono collegare il loro portafoglio digitale ai loro metodi di pagamento preferiti, e quindi inserire le informazioni della carta di credito o collegare il conto bancario.

Quando si effettua un pagamento, il portafoglio digitale agisce come intermediario tra chi lo effettua e chi lo riceve. Le informazioni di pagamento vengono crittografate e inviate in modo sicuro al sistema di elaborazione dei pagamenti. Il wallet digitale può utilizzare diverse tecnologie, come la comunicazione NFC (Near Field Communication), che funziona grazie ad un sensore integrato all’interno del dispositivo, o i codici QR, per facilitare il trasferimento delle informazioni di pagamento.

Una volta ricevuta l’autorizzazione, il wallet approva la transazione al punto vendita o al destinatario. Alcuni richiedono una conferma aggiuntiva, come l’autenticazione biometrica (impronte digitali o riconoscimento facciale) o l’inserimento di un codice PIN, per garantire la sicurezza.

I wallet digitali possono offrire funzionalità aggiuntive come la gestione delle spese, o la divisione di esse tra più persone, la conservazione dei dati delle carte fedeltà o dei biglietti per eventi e l’accesso a promozioni o offerte speciali.

Questo per quanto riguarda i “digital wallet tradizionali”, ma cos’è un portafoglio digitaledi criptovalute, e come funziona? I crypto wallet, a differenza di quelli tradizionali utilizzati per le monete fiat, non richiedono la presenza di nessun intermediario. Le uniche entità coinvolte in una transazione o in un pagamento sono il mittente e il destinatario mentre i cosiddetti middleman (che nel caso dei digital wallet tradizionali sono le banche) sono rimpiazzati dalla tecnologia blockchain.

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I portafogli digitali per i documenti 

Fino ad ora abbiamo visto cos’è il portafoglio digitale con cuieffettuare pagamenti e conservare il proprio denaro. Ma come funziona per i documenti? Esistono strumenti simili che ti permettono di avere la tua carta di identità sempre a portata di mano sul tuo smartphone e di accedere a servizi online che necessitano di una verifica tramite documento?

La risposta a queste domande è sì. Già da qualche anno, nel nostro paese, esiste lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) mentre l’unione europea ha recentemente annunciato l’equivalente europeo di questo servizio: l’European Digital Identity Wallet (EDIW). Inoltre dal 2020 è stata introdotta la Carta d’Identità Elettronica (CIE). Il documento di identità con un chip integrato contenente i dati personali del titolare in formato digitale e che permette di accedere a servizi online in modo sicuro

Quello che molto non sanno però è che è possibile avere la Carta d’Identità Elettronica sempre a portata di mano sul portafoglio digitale dedicato. Per possedere la tua CIE sul tuo cellulare ti basta scaricare e installare l’app ufficiale CIE ID, registrarti e scannerizzare la tua carta di identità elettronica attraverso il sensore NFC del tuo smartphone.

Una volta completata l’associazione, avrai la tua Carta d’Identità Elettronica sul tuo dispositivo, pronta per essere utilizzata in qualsiasi momento. Ricorda che la CIE sullo smartphone ha lo stesso valore legale della versione plastificata, quindi puoi utilizzarla per identificarti in qualsiasi situazione in cui sia richiesta.


Ora che sai che cos’è un portafoglio digitale, come funziona e quali sono le principali tipologie potresti valutare l’idea non utilizzare, almeno in alcune occasioni, quelli fisici. Grazie a questo pratici strumenti integrati negli smartphone infatti puoi avere tutto quello che ti serve a portata di mano in un unico dispositivo.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.

Come investire in oro? La guida

Investire in oro: come fare? La guida

Come investire in oro? Esistono vari strumenti e diverse modalità per esporsi a questo asset. Scoprili tutti in questa guida!

Come investire in oro? Le risposte a questa domanda sono diverse. Per farlo puoi acquistare monete e lingotti, o esporti a strumenti finanziari come gli ETF e opzioni.

Ognuna di queste modalità di investimento ha i suoi pro e i suoi contro. Per esempio acquistare oro fisico è relativamente semplice ma detenerlo ti espone ai rischi connessi al suo possesso. Mentre comprare un ETF è leggermente più complicato ma non comporta rischi di detenzione.

Investire in oro: come fare?

Viste le diverse modalità in cui ci si può esporre a questo asset vale la pena chiedersi: come investire in oro? Ecco come acquistare tenendo sempre però a mente l’andamento del prezzo del metallo prezioso.

1. Comprare oro fisico

Il primo metodo per  investire in oro è anche il più banale. Ovvero acquistarlo fisicamente. È possibile ottenere il metallo prezioso in principalmente due formati: lingotti e monete. Al contrario di quanto si possa pensare questo tipo di investimento può essere anche economico dato che esistono lingotti e monete di qualsiasi peso e valore.

Investire in oro fisico comporta costi contenuti. È infatti possibile acquistarlo senza pagare l’IVA attraverso banche o società regolarmente registrate all’interno di un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia. Questa pratica però presenta anche rischi e costi connessi alla detenzione dell’asset. Questi ultimi salgono nel caso in cui non si voglia, per ovvie ragioni, detenere il proprio oro fisico all’interno della propria abitazione.

2. Investire in oro con gli ETF

Per ovviare ai costi e agli inconvenienti che si presentano quando si decide di acquistare oro fisico molti investitori decidono di optare per una versione digitale di questo bene. Comprare digitalmente può essere come investire in oro fisico solo che si risparmia sui costi di custodia, assicurazione e trasporto. Uno degli strumenti più utilizzati per investire in oro sono gli exchange traded fund (ETF).

Esistono principalmente due tipi di ETF sull’oro:

  • ETF a replica fisica: esporsi a questi strumenti finanziari è praticamente come investire in oro fisico. Attraverso questi ETF, gli acquirenti acquistano una quantità corrispondente di oro fisico che viene conservata nelle casse dell’emittente;
  • ETF a replica sintetica: non prevedono nessun acquisto di oro fisico. Per garantire l’esistenza di questi prodotti si utilizzano dei contratti derivati (ad esempio futures o opzioni).

3. Investire in oro con i futures e le opzioni

Se le prime due opzioni non fanno per te e ti stai ancora chiedendo come investire in oro sappi che è possibile farlo anche attraverso i futures e le opzioni. Questi sono strumenti derivati che replicano l’andamento del bene che rappresentano. I futures però offrono un’altra possibilità: operare utilizzando la leva finanziaria

Chi sceglie questa strada non diventa proprietario del metallo prezioso, ma di un contratto. Con i futures si può anche vendere allo scoperto, o andare short, che è un po’ come investire contro l’oro. Se decidi di shortare l’oro o un qualsiasi asset guadagnerai nel caso in cui il suo prezzo scenda.

4. Investire in oro con i CFD

È possibile investire in oro anche attraverso i Contratti per Differenza (CFD). Questi sono strumenti derivati come futures e opzioni che permettono di speculare sul prezzo di un determinato asset senza possederlo realmente. Invece di acquistare realmente l’oro si stipula un contratto con un intermediario finanziario. Se il prezzo del metallo sale guadagni la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita stabilito nel contratto.

La differenza tra futures e CFD è molto sottile, i primi sono contratti standardizzati negoziati su mercati regolamentati mentre i secondi sono, ogni volta, stipulati tra un investitore e un intermediario finanziario.

5. Investire in oro con le crypto

Come? Investire in oro con le crypto? Sì, hai letto bene, non si tratta di un typo o di un errore di battitura. Esiste una stablecoin, ovvero una criptovaluta ancorata al valore di un asset fisico, che segue l’andamento del prezzo dell’oro. Stiamo parlando di Pax Gold (PAXG) la crypto emessa da Paxos
Ogni token PAXG è riscattabile per 1 oncia d’oro custodita in un caveau da Paxos e da altri suoi partner. Insomma questa stablecoin funziona in modo simile ad un ETF a replica fisica. Investire in oro attraverso le crypto è molto semplice ed è alla portata di tutti dato che che si possono comprare anche solo 20€ di PAXG, l’oro sotto forma di criptovaluta.

Controlla il prezzo di Pax Gold (PAXG) ora!

6. Investire in oro acquistando azioni di società minerarie

Anche il mercato azionario offre la possibilità di investire in oro attraverso l’acquisto di azioni di società minerarie o coinvolte a vario titolo nell’industria di questo materiale. Si tratta di un investimento indiretto, che è legato solo in parte all’andamento del prezzo del metallo.

Conviene investire in oro? Un asset strategico

Ora che sai come investire in oro può essere utile spendere qualche parola per descrivere questo asset. L’oro, oltre ad essere un metallo prezioso, è stato utilizzato fin dall’antichità sia come mezzo di scambio che come riserva di valore e forma di investimento. Mentre in passato l’acquisto fisico sotto forma di monete o lingotti era l’unico modo per investire, negli ultimi decenni sono emerse nuove opzioni che offrono maggiore flessibilità e accessibilità. 

Ad oggi, l’oro è, a tutti gli effetti, una riserva di valore. Un bene apprezzato sia per via della sua scarsità, utilizzato dalle banche centrali e da aziende che operano in diversi settori produttivi, in particolare quello della gioielleria e quello dei materiali tecnologici.

Negli ultimi anni però è nato un altro asset che, per certi versi, possiede caratteristiche simili: Bitcoin. La prima criptovaluta mai creata, nonostante la sua giovane età è già stata paragonata all’asset più antico della storia, tanto da aver guadagnato il soprannome di oro digitale. Ma cosa mai gli è stato affibbiato questo epiteto? Perché l’offerta circolante di Bitcoin è infatti limitata a 21 milioni e quindi è un bene scarso e dunque prezioso


Insomma, ci sono varie risposte alla domanda: come investire in oro? Lo si può fare “alla vecchia maniera” acquistando lingotti e monete, oppure in modo più moderno: utilizzando strumenti finanziari digitali dal computer o dal proprio cellulare.

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Arbitrum airdrop: tutte le cose da sapere sul lancio del token ARB

Arbitrum airdrop: tutte le cose da sapere sul lancio del token ARB

L’airdrop di Arbitrum è stato uno dei più significativi del mondo crypto. Ecco cosa è successo e perché ARB è ancora sotto i riflettori

L’airdrop di Arbitrum o meglio del suo token ARB avvenuto il 23 marzo è stato da record. Arbitrum è il più utilizzato Layer 2 di Ethereum, ovvero reti costruite su blockchain già esistenti che permettono di eseguire transazioni al di fuori dei network principali in modo più efficiente ed economico. Negli ultimi mesi, la sua popolarità è aumentata notevolmente, e di conseguenza, anche il suo utilizzo. Ciò si evince dall’alto numero delle transazioni processate dalla rete (269.788 milioni). Questo Layer 2 è stato creato nel 2018 da Off Chain Labs, una startup di New York nata con l’obiettivo di sviluppare soluzioni di scalabilità per il Web3. 


Il token ARB è stato distribuito il 23 marzo agli utenti che hanno interagito con il Layer 2 nei mesi precedenti, e ha fatto ufficialmente ingresso nel mercato. Qui trovi tutte le cose da sapere sull’airdrop di Arbitrum e cosa è successo al lancio del token.

Airdrop Arbitrum: i requisiti per partecipare

I requisiti per ricevere ARB e dunque per partecipare all’airdrop di Arbitrum sono stati diversi. Il 23 marzo i token sono stati distribuiti agli utenti che in passato avevano interagito con il protocollo, infatti per il team l’airdrop è stato un modo per premiare i primi che hanno creduto nel progetto. Per verificare a quanti token si aveva diritto bastava collegare il proprio crypto wallet al sito della Arbitrum Foundation. La quantità è stata calcolata in base alla frequenza e al numero di transazioni eseguite sul network. Il numero di token di Arbitrum ricevuti da un utente era tanto alto quanto assiduo il suo utilizzo del Layer 2.

Cosa è successo al lancio 

Un’altra delle cose da sapere sull’airdrop di Arbitrum è cosa è successo al momento del lancio del token. Prima del 23 marzo, ci si interrogava sul valore di ARB all’atto della sua immissione sul mercato. Nello specifico ci si chiedeva se si sarebbe ripetuta la stessa situazione dell’airdrop di Optimism, un altro fondamentale evento dell’ultimo periodo. 

La distribuzione gratuita di OP, avvenuta ad Aprile 2022, è valsa agli utenti che avevano interagito con il network da 3.000 a 30.000$ , a seconda della quantità e della complessità delle interazioni. 

C’è chi sperava che l’airdrop di Arbitrum sarebbe stato altrettanto sostanzioso, del resto il co-fondatore del progetto, Steven Goldfeder, aveva twittato: “l’aperitivo precede sempre il piatto principale”, riferendosi proprio al principale competitor, Optimism. 

Durante l’airdrop sono stati assegnati 1.275 miliardi di token a 625.143 wallet che rispettavano i requisiti. Il prezzo di ARB al lancio è stato di 1,23 dollari

Secondo l’ultima analisi di Nansen di giugno 2023 che ha indagato sulle attività del network durante e dopo la distribuzione, l’airdrop ha portato un record di utenti e transazioni. Nonostante oggi l’hype dell’evento sia passato, Arbitrum continua a mantenere elevati questi valori. A livelli paragonabili, e a tratti superiori, a quelli di Ethereum. 

Controlla il prezzo di Arbitrum ora!

La distribuzione del token ARB

Anche la tokenomics di ARB è una cosa da sapere sull’airdrop di Arbitrum. La initial supply (fornitura iniziale) del token prevista era di circa 1 miliardo di ARB, distribuiti in questo modo:

  • il 12,75% alla community attraverso l’airdrop; 
  • il 42% di proprietà della Arbitrum DAO, per finanziare le decisioni di governance e per le alle dapp più utilizzate;
  • Il 29,94% a Offchain Labs, la startup che si occupa dello sviluppo di Arbitrum;
  • 17,54% agli investitori che hanno finanziato il progetto.

A cosa serve il token di Arbitrum (ARB)

Il token ARB distribuito attraverso l’airdrop Arbitrum del 23 marzo verrà utilizzato principalmente con funzioni di governance. La Arbitrum Foundation intende affidare le decisioni più importanti per il futuro della blockchain alle persone che la utilizzano, ed è proprio qui che entra in gioco ARB. In occasione del lancio infatti verrà istituita la Arbitrum DAO, che sarà composta dagli holder del token, che potranno votare su tutte le decisioni future del progetto. Gli utenti potranno anche creare le loro sottoreti, chiamate “Layer 3”, nel caso in cui ricevano approvazione dalla Arbitrum DAO.

Le migliori dapp su Arbitrum

Una parte dei token ARB è stata distribuita anche alle applicazioni decentralizzate (dapp) dell’ecosistema. Le più conosciute sono quelle originarie di Ethereum che sono approdate su Arbitrum negli ultimi mesi. Da Uniswap ad Aave, da Sushi a Opensea, praticamente tutte le aziende Web3 più famose hanno deciso di integrare la blockchain del momento, facilitate dalla grande somiglianza tra l’architettura della blockchain di Ethereum e quella del suo Layer 2. 

Tra i progetti più di successo di Arbitrum c’è anche l’exchange decentralizzato (DEX) GMX, che è nato proprio qui e su Avalanche. GMX permette ai suoi utenti di effettuare operazioni di trading in leva attraverso degli strumenti finanziari chiamati perpetual futures. 

La blockchain di Arbitrum non è popolata solamente da progetti di finanza decentralizzata (DeFi) ma anche da dapp dedicate al gaming e agli NFT. Una delle più famose in questo senso è Treasure, un Metaverso dedicato al gaming che si autodefinisce “il Nintendo del Web3” su cui è possibile giocare a diversi videogiochi play-to-earn. Tutto il suo ecosistema funziona grazie al token MAGIC, che consente di ottenere i non fungible token necessari per giocare e viene distribuito ai giocatori come ricompensa. 

L’airdrop di Arbitrum è stato un catalizzatore per l’attività del network. Da allora il protocollo sta cavalcando l’onda dei Layer 2, proprio ora che gli occhi sono sempre più puntati sulla scalabilità di Ethereum. La distribuzione gratuita di token si è rivelata ancora una volta una mossa vincente per i progetti che vogliono far parlare di sé, ecco perché monitorare con attenzione i prossimi airdrop.