Halving 2020: la curiosa dedica a Satoshi Nakamoto

Chi è Satoshi Nakamoto? Secondo la HBO è Peter Todd

Quella scolpita nel blocco di genesi non è l’unica frase scritta sulla blockchain di Bitcoin, conosci quella che celebra l’halving del 2020?

C’è un cosa che probabilmente non sai sull’halving 2020 di Bitcoin: qualcuno ha inserito all’interno del blocco numero 629.999, l’ultimo prima che le ricompense per i miner si dimezzassero, una dedica al suo creatore

Chi ha inciso la frase sulla blockchain e quali parole troviamo al suo interno? Scopri tutto sull’halving del 2020, e sulla curiosa dedica a Satoshi Nakamoto.

Clicca sul seguente link, invece, per scoprire tutto sul prossimo halving Bitcoin del 2024

Halving 2020: le cose da sapere

Il dimezzamento del 2020 è l’ultimo avvenuto sulla blockchain di Bitcoin nonché il terzo della storia. In quell’occasione, a partire dalla validazione del blocco numero 630.000, le ricompense per i miner sono passate da 12,5 a 6,25 BTC. L’halving è infatti il meccanismo che regola la progressiva riduzione delle ricompense per i miner del sistema Bitcoin che si dimezzano automaticamente ogni 210.00 blocchi (circa 4 anni). L’utilità principale di questo meccanismo, ideato dal suo creatore Satoshi Nakamoto, è quella di preservare la scarsità dell’oro digitale.

L’halving del 9 aprile del 2020 ha avuto un impatto immediato sul prezzo di Bitcoin, che si è mosso pochissimo nei giorni immediatamente successivi. Tuttavia, alcune settimane dopo, lo stessoha iniziato a salire costantemente, e quel movimento è culminato nell’esplosiva bull run del 2021. Durante il picco di questa incredibile ascesa, Bitcoin ha raggiunto il valore di 69.000$, l’ultimo massimo storico registrato dalla criptovaluta.

Il prossimo halving arriverà nei primi mesi del 2024, puoi valutare di esporti a Bitcoin per sfruttare l’eventuale movimento di prezzo che potrebbe seguirlo.

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La dedica a Satoshi Nakamoto

Ma chi ha inserito, in occasione dell’halving 2020, la dedica a Satoshi Nakamoto e come ha fatto? Gli autori di questo omaggio sono i miner della pool cinese F2pool, che hanno che hanno incluso un messaggio all’interno del blocco 629.000 contenente queste parole: “NYTimes 09/Apr/2020 With $2.3T Injection, Fed’s Plan Far Exceeds 2008 Rescue”.

In sostanza, si tratta di una chiara citazione dell’iconico messaggio scolpito da Satoshi sul primo blocco di BTC: “The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks”.

Entrambi i messaggi si riferiscono ai tentativi di salvataggio delle banche centrali in favore di aziende o banche commerciali, noti come “bailout”. Questi tentativi di recupero sono dannosi per l’economia in quanto comportano iniezioni di liquidità nel mercato, che incrementano il tasso di inflazione e causano la svalutazione delle monete. 

Al contrario, grazie al meccanismo dell’halving e al fatto che la quantità totale di BTC in circolazione sia limitata a 21 milioni, Bitcoin è progettato per mantenere o aumentare il suo valore nel corso del tempo. L’halving 2020 è stato quello più recente e il prossimo è sempre più vicino, il dimezzamento delle ricompense per i miner è previsto per aprile 2024.

 

Young Platform Community: nuovi canali Telegram e WhatsApp

Young Platform Telegram e WhatsApp: i nuovi canali

Sono arrivati due nuovi spazi dedicati alla community Young Platform. Ecco i nuovi canali Telegram e WhatsApp

Ad agosto 2022 veniva lanciato il server Discord ufficiale di Young Platform e da quel momento in poi abbiamo iniziato ad utilizzare il gruppo Telegram come se fosse un semplice canale. Oggi, a causa della grande quantità di attori malevoli che stanno tentando di truffare i nostri utenti, abbiamo deciso creare un nuovo spazio dedicato ai membri all’interno dell’app di messaggistica.

Perché un nuovo canale Telegram?

Il principale motivo che ci ha portati a prendere questa decisione è connesso all’aumento delle segnalazioni di tentativi di truffe nei confronti dei nostri utenti. Ad oggi, gli attori malevoli possono visualizzare i numeri di telefono dei membri che non hanno specificato, all’interno dell’app, di renderlo nascosto e contattarli in privato, via telefono o SMS.

Il nuovo canale Telegram di Young Platform risolve questo problema. È a tutti gli effetti un canale (e non un un gruppo in cui gli admin sono gli unici a poter postare) e perciò il nome utente e il numero di telefono di tutti i membri è oscurato.

In questo modo nessuno può contattarvi né al di fuori e né all’interno dell’app, tentando di aggirarvi con pratiche come il phishing telefonico o lo smishing. Il gruppo Telegram che avete utilizzato per leggere le news, gli annunci e le analisi fino ad oggi verrà CHIUSO DEFINITIVAMENTE tra qualche settimana. Perciò vi invitiamo ad unirvi a quello nuovo, in modo da poter seguire tutti gli aggiornamenti in sicurezza.

Unisciti al canale Telegram di Young Platform!

Non solo Telegram ma anche WhatsApp

Di recente l’app di messaggistica più utilizzata in italia ha introdotto le Whatsapp Community. Gruppi di discussione più ampi e articolati rispetto a quelli, di norma, utilizzati per comunicare con amici o familiari. Questa nuova tipologia di canali permette agli amministratori di collegare gruppi correlati in un unico luogo virtuale.

Il gruppo WhatsApp di Young Platform avrà, per ora, lo stesso scopo del canale Telegram. Sarà soltanto un’opzione in più per chi intende restare aggiornato e non sarà possibile inviare messaggi ma soltanto leggerli. Un modo in più per conoscere tutte le novità riguardanti il nostro ecosistema e il mondo crypto.

Unisciti alla nostra community di WhatsApp!

Interagisci con noi e con gli altri utenti su Discord!

Lo spazio principale dedicato alla nostra community resterà il server Discord ufficiale di Young Platform che è stato, di recente, completamente ristrutturato. Vogliamo concentrare la discussione su Discord perché crediamo che sia il luogo perfetto per incentivare la partecipazione e il dialogo tra noi e i nostri utenti. 

L’app di messaggistica, grazie al pressoché infinito numero di integrazioni che consente di implementare, è perfetta per architettare logiche di gamification che rendano più divertente l’esperienza utente. Se non ti sei ancora unito al nostro server ti consigliamo di farlo, ne vale la pena!

Esplora il nostro server Discord!

Cos’è Friend.tech, il social crypto del momento?

Friend.tech: cos’è il crypto social network?

Cos’è Friend.tech, la prima piattaforma di Social Fi? La chiave per l’adozione delle criptovalute o uno schema Ponzi?

Che cos’è Friend.tech, il social network basato su blockchain lanciato ad agosto 2023 che ha registrato, in meno di due mesi, più di 100.000 utenti attivi e un guadagno di 25 milioni di dollari?

Il settore dei social media decentralizzati (DeSo) ha subito una brusca sterzata lo scorso  mese, a causa di questo protocollo che ha attirato l’attenzione di tanti crypto enthusiast. Scopri tutto su Friend.tech e sulla SocialFi, uno dei possibili trend del futuro nel mondo crypto.

Friend.tech: cos’è?

Non è facile definire con esattezza che cos’è Friend.tech. Per alcuni è un social network decentralizzato che permette ai content creator di guadagnare mentre per altri uno schema Ponzi destinato a fallire. Questa piattaforma costruita su Base, il Layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase, consente agli utenti di creare contenuti e di monetizzare da questi utilizzando la tecnologia blockchain.


Come? Attraverso le “chiavi” o “keys”, social token che durante i primi giorni dal lancio prendevano il nome “shares” o azioni, che esprimono il valore di ogni utente (misurato in ETH) in base a quanti holder possiede e a quanti volumi di scambio genera. Ogni individuo o pagina che si iscrive su Friend.tech attraverso la connessione con il proprio account X (ex Twitter). Le chiavi, i social token fondamentali per il funzionamento del protocollo, offrono accesso a chat private all’interno dell’app e a contenuti esclusivi dell’utente che le emette. Mentre i creatori, oltre a poter vendere le loro “chiavi”, guadagnano parte delle commissioni generate dal loro scambio.

Ogni utente nell’app ha un suo gruppo personale simile a quelli presenti su piattaforme come Telegram o Discord. Tuttavia, gli utenti devono acquistare le chiavi per entrare nelle chat private degli altri utenti mentre se le vendono escono automaticamente dalla chat

Per via della connessione tra X e Friend.tech gli utenti più celebri del social network di proprietà di Elon Musk hanno riscosso un grande successo sul protocollo. Il prezzo delle chiavi di alcuni crypto influencer è schizzato verso l’alto superando anche i 5 ETH, quasi 10.000$. 

I numeri di Friend.tech

Qualunque sia, per ora, la vostra idea su cos’è Friend.tech è impossibile negare che la piattaforma abbia riscosso un grande successo, eclissando gli altri protocolli del settore dei social decentralizzati. Fino ad oggi sono stati depositati sulla piattaforma circa 185.000 Ethereum (quasi 296 milioni di dollari) e sono state processate 8 milioni di transazioni. 

Secondo DeFi Llama il valore totale bloccato sulla piattaforma ammonta a 43 milioni di dollari e i guadagni totali del protocollo si aggirano, in questo momento, intorno ai 15 milioni. In parte, il successo di Friend.tech potrebbe essere connesso ad un possibile airdrop in arrivo.

All’interno dell’app, disponibile da pochi giorni anche per web, c’è una sezione dedicata alla distribuzione gratuita. Se vuoi provare ad ottenerlo ti servono degli Ether, visto che Base è un Layer 2 della crypto ideata da Vitalik Buterin. 

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Le opinioni dei crypto enthusiast

Se chiedete a dieci appassionati crypto che cos’è Friend.tech potreste ricevere dieci risposte diverse. La community dei crypto enthusiast è molto divisa su questo tema. Alcuni lo considerano un progetto all’avanguardia, un possibile motore chiave per l’adozione delle criptovalute. 

Altri, invece, hanno accolto la piattaforma con diffidenza mentre i più scettici e contrari la considerano uno schema Ponzi. Secondo loro gli utenti che acquistano le “keys” sono spinti soltanto dal desiderio di rivenderle, in futuro, ad un prezzo maggiore. 

Infine c’è anche chi, chiedendosi cos’è Friend.tech, lo ha paragonato al sito di intrattenimento per adulti Only Fans. In effetti, le due piattaforme funzionano secondo logiche simili e, dal momento in cui l’applicazione costruita su Base ha permesso l’invio e la ricezione di contenuti multimediali, ha accolto tantissimi creator originari del sito per adulti.


Che cos’è lo smishing?

Cos’è lo smishing? Il significato spiegato

Che cos’è lo smishing? La tipologia di attacco di social engineering che sfrutta gli SMS

Sai che cos’è lo smishing, la tipologia di phishing che sfrutta gli SMS? Questo tipo di attacco di social engineering è diventato molto popolare negli ultimi anni. Secondo il report di Proofpoint “State of the Phish” le perdite causate dai cybercriminali che si servono di questo tipo di attacchi sono aumentate del 76% nel 2022.

Dunque che cos’è lo smishing, come funziona e quali sono le principali contromisure per evitare di cascare in una di queste trappole?

Cos’è lo smishing e come funziona

Lo smishing è un attacco di social engineering che sfrutta messaggi di testo falsi inviati sui dispositivi mobili. Attraverso questi SMS i criminali informatici convincono le persone a scaricare malware o a condividere informazioni sensibili relative, prevalentemente, ai conti bancari. Il termine smishing deriva dalla combinazione tra SMS e phishing, una pratica che porta gli utenti a inserire informazioni personali all’interno di siti web falsi, creati apposta dai criminali informatici.

Lo smishing rientra nell’ampio contenitore dei cyber-attacchi di phishing, e indica tutti quelli che vengono effettuati attraverso messaggi di testo inviati sui dispositivi mobili delle vittime. 

Un fenomeno in crescita

Conoscere il significato di smishing è fondamentale perché sta diventando una tipologia di truffa sempre più popolare. I malintenzionati lo preferiscono rispetto ad altri tipi di attacchi per diverse ragioni. Innanzitutto, le ricerche dimostrano che le persone sono più propense a cliccare su collegamenti nei messaggi di testo rispetto a quelli presenti all’interno delle mail. Inoltre, gli scammer possono nascondere più facilmente l’origine dei messaggi di smishing utilizzando numeri di telefono falsi o software per l’invio di grandi quantità di SMS installati i loro computer. È anche più difficile individuare la pericolosità dei link sui telefoni cellulari, mentre su un pc gli utenti possono utilizzare il cursore per conoscere la destinazione prima di cliccarci sopra. Inoltre, i miglioramenti introdotti dai filtri anti-spam hanno reso più inefficienti le altre forme di phishing.

Come proteggersi?

La buona notizia è che proteggersi da questo tipo di attacchi è molto semplice se si conosce che cos’è lo smishing e il suo funzionamento. Nella maggior parte dei casi per tenersi al sicuro è sufficiente non fare nulla, in particolare non aprire mai link che appaiono sospetti. Nessun istituto di credito, banca o commerciante invierà un SMS in cui chiede di aggiornare le informazioni del conto o di confermare il codice del bancomat. Se si hanno dei dubbi è consigliato chiamare direttamente il mittente del messaggio. 

Un’altra buona pratica da seguire è quella di non conservare i propri dati bancari o della carta di credito sullo smartphone. In questo modo si resta al sicuro anche in caso di immissione di un malware all’interno del dispositivo. Conoscere cos’è e  il significato di smishing è la componente principale che ci consente di evitare di cadere vittima di questo tipo di inganni. I cyber attacchi della famiglia del phishing giocano sull’emotività del destinatario e, perciò, colpiscono spesso individui inesperti. Condividi questo articolo con chi pensi possa essere un soggetto a rischio e consulta le nostre FAQ sulla sicurezza per diventare inattaccabile!

Deutsche Bank e CitiGroup lanciano servizi crypto

News Deutsche Bank e CitiGroup: lanciano servizi crypto

Le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup: le banche si aprono all’industria crypto per affrontare la rivoluzione digitale della finanza

Le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup faranno sorridere gli appassionati di criptovalute. Le due enormi banche vogliono entrare “a gamba tesa” in questo innovativo settore.

Sì, ma in che modo? Scopri le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup, istituti di credito che hanno intenzione di guidare la trasformazione digitale del mondo della finanza attraverso l’utilizzo della blockchain e delle criptovalute.

Deutsche Bank news: sì alla custodia di criptovalute

Le ultime news su Deutsche Bank ci dicono che la più grande banca tedesca sta cercando di cogliere le opportunità che la rivoluzione digitale gli sta offrendo. Allo stesso modo però, diventare uno dei primi istituti di credito al mondo ad offrire servizi di questo tipo è anche una sfida. L’istituto di credito entrerà nel settore crypto grazie a una partnership con Taurus, una startup svizzera specializzata nella custodia di asset digitali. L’obiettivo della collaborazione è quello di creare nuovi servizi che le consentiranno di offrire ai suoi clienti asset digitali e tokenizzati. 

La banca tedesca ha richiesto una licenza per la custodia delle criptovalute all’autorità finanziaria tedesca BaFin, segnando un precedente significativo per il settore. Il primo passo compiuto dall’istituto di credito per offrire servizi di crypto custody risale invece al 2021, quando aveva presentato una proposta menzionata anche in un rapporto del World Economic Forum

Da quanto emerge dalle ultime news su Deutsche Bank, la banca tedesca non si è solamente offerta di collaborare con Taurus, la startup svizzera che si occuperà di gestire il servizio di custodia, ma ci ha anche investito. Questa giovane azienda offrirà anche servizi di tokenizzazione dei real world asset (RWA), come la digitalizzazione di bond, azioni e real estate. Paul Maley, il manager del progetto, ha dichiarato che la banca prevede di sviluppare servizi di custodia di attività digitali per una vasta gamma di tipi di asset digitali, rivolti a clienti corporate e istituzionali.

CitiGroup e la sua blockchain interna

Le news su Deutsche Bank non sono le uniche che riguardano una banca pronta ad attivare servizi Web3; anche CitiGroup sta lavorando ad una blockchain permissioned (privata) per gli investitori istituzionali. Il terzo istituto di credito più grande degli Stati Uniti sta sviluppando “Citi Token Services”. Un nuovo prodotto che permetterà ai suoi clienti di tokenizzare asset, processare pagamenti transfrontalieri e effettuare operazioni di trading automatizzate. CitiGroup consentirà ai suoi clienti di effettuare pagamenti istantanei e cross-country attraverso degli smart contract

CitiGroup non è l’unica banca statunitense che si sta approcciando a progetti su blockchain. Anche JP Morgan sta esplorando questa tecnologia anche se si trova ancora in una fase primordiale.

Le news su Deutsche Bank e CitiGroup ci dimostrano che le criptovalute e la blockchain stanno guadagnando sempre più terreno e sostenitori nel settore finanziario. Le banche e i grandi istituti di credito si stanno preparando per un futuro diverso, sempre più digitale, trasparente ed efficiente.

Young Platform, il tuo partner per l’innovazione finanziaria

È evidente che per le imprese e gli istituti finanziari italiani, anticipare le tendenze emergenti e guadagnare un vantaggio competitivo in un’economia in rapida evoluzione è diventato sempre più cruciale. In questo contesto, Young Platform ha sviluppato una gamma di servizi progettati appositamente per le aziende desiderose di capitalizzare sulle opportunità offerte dalle crypto e dalla blockchain, alla stregua dei grandi colossi internazionali.

La nostra collaborazione con banche e istituti finanziari italiani, rappresenta un solido riferimento nel settore finanziario italiano. Young Platform offre alle aziende la possibilità di accedere in modo sicuro all’ecosistema delle criptovalute. La nostra offerta comprende servizi personalizzati, tra cui la conversione istantanea di pagamenti in criptovalute e la gestione smart degli investimenti in asset digitali a costi altamente competitivi. Inoltre, operare sulla nostra piattaforma significa beneficiare di un ambiente riconosciuto e regolamentato, il che garantisce il massimo livello di sicurezza e conformità normativa.

Con l’offerta B2B di Young Platform, aziende e istituti finanziari possono prepararsi al futuro digitale e abbracciare l’innovazione con assoluta sicurezza e affidabilità. La digitalizzazione, la trasparenza e l’efficienza sono ora i pilastri fondamentali per il successo nel settore finanziario. 

Scopri la nostra offerta

GMX: acquistare su Young Platform da oggi si può!

Tutto quello che devi sapere sulla crypto GMX, per decidere se e come acquistare!

La crypto GMX è disponibile su Young Platform per l’acquisto, la custodia e la vendita.

Dopo dYdX (DYDX) arriva il token dell’applicazione decentralizzata (dapp) più utilizzata nel segmento derivati della DeFi. Scopri tutto su GMX e valuta se è una crypto che fa per te!

GMX: le cose da sapere

GMX è un exchange decentralizzato per il trading di derivati. Su questa piattaforma è possibile operare attraverso i perpetual futures con una leva finanziaria fino a 50x. GMX è stato inizialmente lanciato sulla Binance Smart Chain con il nome di Gambit Financial, ma ha poi cambiato nome per approdare su Arbitrum, il Layer 2 di Ethereum più utilizzato. Dall’inizio del 2023 è anche disponibile su Avalanche, la blockchain fondata da Emin Gün Sirer.

GMX ha distrutto la concorrenza, diventando il protocollo di derivati più utilizzato. È anche la dapp più popolare di Arbitrum e il ventiduesimo della classifica globale. Il token omonimo è necessario per partecipare alle decisioni di governance del progetto ma consente anche, a chi lo mette in staking, di ricevere una parte dei guadagni della piattaforma.

Come utilizzare GMX su Young Platform?

Ecco tutte le funzionalità disponibili per GMX su Young Platform e Young Platform Pro:

  • Acquisto e vendita con EUR
  • Acquisto ricorrente
  • Deposito da un altro wallet o invio attraverso il network Arbitrum
  • Creazione di un Salvadanaio Singola Valuta o Personalizzato

Investimenti: le differenze tra generazioni

Investimenti: generazioni a confronto

Quali sono le differenze nel modo di investire delle diverse generazioni? Gen Z, Millennials, Gen X e Boomer a confronto

Come cambiano gli investimenti tra le generazioni? Per rispondere a questa domanda abbiamo analizzato una ricerca di Doxa BVA commissionata da Invesco, una delle più grandi e famose società di investimenti al mondo, presentata quest’anno al tredicesimo salone del risparmio. 

Lo studio, svolto su un campione di 800 cittadini italiani, ha coinvolto quattro diverse generazioni di investitori: i Boomer (56 – 67 anni), la Generazione X (35-55 anni), i Millennial (25-34 anni) e la Generazione Z (18-24 anni). Gli intervistati hanno risposto a domande sulla loro relazione con il denaro, sul livello di cultura finanziaria e sulla propensione al risparmio e agli investimenti. 

Investimenti tra generazioni: cosa ci accomuna?

Dal confronto è emerso che, nonostante le generazioni siano intrinsecamente diverse come sono differenti i valori e gli obiettivi che muovono le loro scelte, esse sono accomunate da un forte senso di incertezza. La pandemia, la guerra, il cambiamento climatico e l’inflazione stanno condizionando gli investitori e i risparmiatori di tutte le età. Un intervistato su tre ha dichiarato di essere molto preoccupato per l’attuale instabilità, a causa del timore che la difficile situazione macroeconomica e geopolitica possa non risolversi in futuro.

L’idea di benessere per tutte le generazioni di investitori, coerentemente con quanto detto sui temi ritenuti prioritari, evidenzia l’influenza della pandemia e dell’attuale momento storico. Nella classifica delle necessità la salute è al primo posto per tutti, segue poi il reddito, e poi l’equilibrio tra vita professionale e privata. 

Tra i punti in comune emersi da questa ricerca c’è anche il bassissimo grado di fiducia nelle istituzioni, sia politiche che finanziarie. Il motivo principale di questo atteggiamento disilluso? La mancanza di dialogo e la conseguente ampia distanza percepita tra cittadini e gli organi politici.

Le differenze

Dopo aver trattato i principali motivi di preoccupazione per gli investitori italiani e le caratteristiche che gli accomunano vediamo, invece, le differenze. Come le diverse generazioni si approcciano al denaro, tra risparmio e investimento?

Come investono i Gen Z?

La maggior parte degli italiani che appartengono alla Generazione Z non investe. Prevalentemente perché le risorse finanziarie in mano a questa fetta della popolazione sono  limitate. Dallo studio di Doxa BVA è anche emerso che i Gen Z non si preoccupano eccessivamente della loro situazione finanziaria. La loro visione del denaro è, in generale, ancora molto semplice e legata alla gioia di spendere.

Data la loro giovane età, hanno una conoscenza limitata del mondo della finanza e non si considerano risparmiatori e investitori. Tuttavia, sono pronti ad imparare, e dimostrano una notevole curiosità e una consapevolezza delle proprie lacune su questa materia. Per colmarle, cercano formazione e informazioni mirate interrogando i familiari o navigando sul web.

Come investono i Millennial?

I Millennial sono una generazione di investitori caratterizzata da una grande ambizione. Vedono il denaro come un riflesso del loro successo personale, misurato attraverso gli obiettivi raggiunti e gli errori commessi. 

La maggioranza dei Millennial utilizza il proprio denaro per far fronte alle spese quotidiane e per perseguire obiettivi tangibili come l’acquisto di una casa o di un’auto. Ma è anche mossa dal desiderio di comprenderne a fondo il funzionamento e acquisire una solida cultura finanziaria. I giovani uomini sono attratti da opportunità finanziarie dinamiche e cosmopolite. Quelle che riscuotono più successo sono, secondo la ricerca di Doxa BVA, le criptovalute. 

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Per quanto riguarda il risparmio invece, lo considerano un dovere etico, ma non sempre lo trovano gratificante. È comunque, secondo loro, importante sentirsi in controllo delle proprie finanze ma vedono il risparmio come un fastidioso impegno quotidiano, spesso bilanciato da piccoli acquisti impulsivi. 

Per i Millennials risparmiare significa principalmente limitare le spese in vista di investimenti importanti mentre raramente scelgono prodotti finanziari come i fondi pensione. Sono affascinati dall’idea di far fruttare il proprio denaro, ma spesso evitano di farlo direttamente per timore di prendere decisioni sbagliate e perdere il proprio capitale.

Gli investimenti della Generazione X

Gli individui che fanno parte della Generazione X si sono dimostrati i più propensi a diversificare i propri investimenti. Molti di loro però, soprattutto chi in passato non ha preso decisioni finanziarie oculate, si trova in difficoltà a causa dell’inflazione. Il loro potere d’acquisto si erodendo più di quanti ci si sarebbe potuto aspettare. Tuttavia, la maggior parte di loro non si spaventa e si dichiara pronto ad affrontare le sfide.

Per rimanere informati, iniziano da soli ma sono aperti al dialogo con consulenti bancari, amici esperti e gruppi di discussione, cercando un confronto basato sulla fiducia. Si tengono aggiornati attraverso il web e la televisione per comprendere l’attuale situazione finanziaria. Molti mettono da parte somme mensilmente, talvolta utilizzando piani di accumulo. In alcuni casi, dedicano parte delle rendite provenienti da seconde case e fanno affidamento su polizze vita.

Come investono i Boomer?

Gli investitori che hanno vissuto il boom economico si sono ritrovati immersi in un presente meno sicuro e tranquillo di quanto si aspettavano nei decenni passati. L’approccio tradizionale di accumulo a cui erano abituati sembra ormai obsoleto e sebbene la maggior parte di loro disponga di risparmi e rendite questi vengono erosi velocemente dall’inflazione.

Per cercare di migliorare la loro situazione finanziaria, i Boomer cercano di colmare il divario che sentono con le nuove generazioni. Molti di loro si sono dichiarati interessati a nuove opportunità finanziarie, come le criptovalute; mentre alcuni partecipano ai corsi di trading offerti dalle banche o a consulenze.


Dal confronto sugli investimenti delle generazioni è emerso che questi cambiano, ma, in realtà, non tanto quanto ci si potrebbe aspettare. Probabilmente a causa dell’avvento di internet che sta assottigliando le differenze e mettendo tutti sullo stesso piano. Chi l’avrebbe detto che i Boomer sono, insieme ai Millennial, la generazione più interessata a investire in criptovalute, un asset che sembrerebbe indicato per gli individui più giovani?

Base: cos’è e come funziona il Layer 2 di Coinbase

Base: cos’è e come funziona la blockchain di Coinbase?

Base, ad un mese dal lancio, è già uno dei Layer 2 di Ethereum più utilizzati. Scopri che cos’è in questo articolo

Che cos’è e come funziona Base? Il Layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase, è già la nona blockchain più utilizzata del mondo crypto, nonostante la sua mainnet sia stata lanciata ad inizio agosto. Il merito potrebbe essere proprio di Coinbase, che sta convincendo una parte della sua base utenti ad interagire con il network.

La nuova rete Web3 costruita utilizzando lo stack di sviluppo di Optimism potrebbe essere caratterizzata da una eccessiva centralizzazione essendo sviluppata da uno dei più importanti e longevi exchange del mondo crypto?

Le origini di Base: perché tutto questo interesse?

Per capire che cos’è Base è necessario sapere che è stata sviluppata da Coinbase, la più grande azienda del mondo crypto dopo Binance. L’exchange ha svolto un ruolo cruciale ai fini dell’adozione delle criptovalute ed è oggi disponibile in più di 100 paesi. Oltre ad essere molto popolare e ad offrire un grande numero di prodotti ad un altrettanto ampia base clienti (circa 7,3 milioni), gestendo circa 130 miliardi di dollari di asset sulla sua piattaforma.

Appena è stata lanciata ha attirato subito l’interesse di un gran numero di appassionati. D’altronde Base vuole essere la blockchain che permette agli utenti di accedere ai servizi di finanza decentralizzata (DeFi). Pertanto in molti si aspettano che attirerà alcuni dei migliori sviluppatori blockchain del mondo.

Se ti interessa esplorare questo mondo innovativo hai bisogno di una piccola quantità di Ethereum. Se non possiedi già, puoi acquistarne qualcuno sul nostro exchange.

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Base: cos’è e come funziona

Base è un Layer 2 di Ethereum che utilizza la tecnologia degli optimistic rollup per garantire un output fulmineo e costi di transazioni bassissimi. I rollup sono pacchetti di transazioni  pubblicate sul Layer 1, ossia Ethereum, il quale garantisce l’integrità e la disponibilità dei dati. Il processo di elaborazione necessario prima della pubblicazione però avviene off-chain, poi i rollup vengono inviati al Layer-1 dai sequencer, dei nodi che ordinano le transazioni, presumendo che siano corrette. 

Il funzionamento di Base è pressoché identico a quello di Optimism, dato che questo Layer 2 è stato costruito utilizzando il suo stack di sviluppo. Questo blocco di memoria standardizzato e open-source che gli sviluppatori possono utilizzare per costruire altre reti è costituito da componenti software gestiti dalla Optimism Collective. L’obiettivo principale di questo stack è creare una “super chain”, ovvero una rete di blockchain Layer 2 che condividano la governance, gli aggiornamenti e i bridge.

La blockchain di Coinbase è inoltre compatibile con la Ethereum Virtual Machine (EVM), perciò gli sviluppatori che ci lavorano possono utilizzare tutti gli standard creati sulla blockchain di Ethereum.

La blockchain di Coinbase: rischio centralizzazione

Per comprendere a pieno che cos’è Base e come funziona bisogna parlare anche dei potenziali rischi e dei limiti di questo network. Il primo ha a che fare con la decentralizzazione, dato che Coinbase potrebbe esercitare una forte influenza sulla rete.

Secondo i termini di servizio infatti, ad oggi Coinbase è l’unico sequencer che opera su Base. Un sequencer è un nodo che riceve, registra e riporta le transazioni su un rollup. È il sequenziatore che accredita i fondi sul conto rollup dell’utente dopo aver ricevuto la prova del deposito sul contratto rollup. Inoltre l’exchange è anche il gestore del bridge principale che si può utilizzare per “raggiungere” il Layer 2.

Base non possiede token di governance, a differenza della maggior parte degli altri Layer 2 e difficilmente arriverà visto il rapporto della blockchain con la Securities and Exchange Commission (SEC). Mentre, come accade su tutti i Layer 2 di Ethereum, le gas fees necessarie a processare le transazioni si pagano in ETH. Questo potrebbe accrescere ancora di più il rischio centralizzazione, visto che gli utenti non possono, ad oggi, esprimersi sulle decisioni future del protocollo.

Ultimamente tantissimi attori del mondo crypto stanno lavorando a soluzioni di scalabilità per Ethereum. Ma quindi cos’è Base, soltanto l’ennesimo Layer 2? È difficile dirlo visto che è stato rilasciato da solo un mese, ma essendo sviluppato da una delle aziende pioniere del settore crypto potrebbe essere destinato a imporsi!

Bitcoin e la storia della moneta. Con Ferdinando Ametrano

La storia della moneta. Con Ferdinando Ametrano

Le monete fiat sono sempre state inefficienti? L’identità di Bitcoin: moneta universale o riserva di valore?

Che cos’è la moneta e qual è la sua storia? Il mondo del futuro ha bisogno di una nuova valuta comune più efficiente, sicura e decentralizzata?

Dal 1913, l’anno di fondazione della Federal Reserve, il dollaro ha perso più del 90% del suo potere d’acquisto. Ma gli esseri umani reputano ancora indispensabili i monopoli che regolano il funzionamento delle monete governative, mentre li considerano inaccettabili in qualsiasi altro tipo di mercato.

Questa lunga fase di stallo dell’evoluzione monetaria che dura da più di un secolo però, potrebbe essere prossima alla sua conclusione. Bitcoin ha le carte in regola per diventare la moneta universale? Oppure è meglio considerarla una riserva di valore?

Domani, martedì 12 settembre alle 18:30, in una chiacchierata a tema macroeconomia e sociologia risponderemo a queste domande insieme a un grande ospite: Ferdinando M. Ametrano.

CEO e co-fondatore di CheckSig e professore di Blockchain & Bitcoin Technology in diverse università europee, nonché grande esperto di economia e criptovalute.

Se ti serve un ripassino sul tema, dai un’occhiata a questi contenuti!

Imposta un promemoria per non perderti questa interessante live. Ci vediamo qua sotto!

Bitcoin previsioni: il bull market è ripartito a marzo secondo Arthur Hayes

Bitcoin previsioni: il bull market è iniziato

Secondo le previsioni su Bitcoin di Arthur Hayes il bull market è ripartito a Marzo 2023. Ma come si comporterà BTC nei prossimi mesi?

Le previsioni su Bitcoin di Arthur Hayes non sono mai scontate. Il fondatore ed ex CEO di BitMEX, in un discorso tenuto alla Blockchain Week di Seul, ha dichiarato che il bull market è ripartito da mesi, il 10 marzo 2023 per essere precisi.

Secondo Hayes, però, per assistere ad un’esplosione rialzista del mercato sarà necessario aspettare da sei a dodici mesi. Ma cosa si cela dietro a questa tesi, da dove arrivano le previsioni su Bitcoin, interessanti soprattutto alla luce dell’halving in arrivo nel 2024?

Perché il bull market è già iniziato?

Le previsioni su Bitcoin esposte dal celebre investitore durante la Blockchain Week di Seul erano già state anticipate all’interno di un’analisi pubblicata sul suo blog. Ma quali sono stati gli eventi scatenanti di questo bull market secondo Hayes? Il primo è l’istituzione del Bank Term Funding Program (BTFP), un fondo creato dalla Federal Reserve per aiutare istituti di credito in difficoltà.

In occasione del crollo delle banche americane (tra cui Silicon Valley Bank, Signature Bank, ecc…) la Federal Reserve (FED) ha utilizzato questo fondo per acquistare le obbligazioni detenute da quegli istituti di credito. Invece che comprarle al prezzo di mercato però (molto basso a causa dell’incremento dei tassi di interesse) le ha acquistate tenendo conto del loro valore nominale. In poche parole la FED ha iniettato liquidità nel mercato per salvare le banche sull’orlo del fallimento, contribuendo all’incremento dell’insostenibilità del sistema fiat.

Il secondo punto alla base delle previsioni su Bitcoin di Hayes è strettamente connesso al primo e riguarda sempre le obbligazioni americane (bond). Questi strumenti finanziari a breve inizieranno a scadere e il governo dovrà emetterne di nuovi al netto dei tassi di interesse attuali. Questo genererà un ulteriore incremento di liquidità all’interno dei mercati la quale, secondo Hayes, si sposterà sui asset considerati più rischiosi perché più volatili, come Bitcoin.

Bitcoin è stato creato per questo

Come evidenziato, dunque, le previsioni su Bitcoin di Arthur Hayes sono strettamente connesse al fallimento di alcuni istituti di credito americani avvenuto ad inizio 2023. Il CEO di BitMEX sa benissimo che Bitcoin è stato creato proprio per questo motivo, ovvero impedire che i fallimenti e gli intrecci delle banche commerciali e centrali danneggino l’economia. Non a caso il creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto ha inciso nel blocco genesi: “The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks”. 

Questo è il titolo di un articolo del Times sulla crisi finanziaria del 2008 che descrive l’intervento del ministro dell’economia britannico dell’epoca, Alistair Darling per salvare le banche. Il testo è stato scelto da Satoshi Nakamoto, come una sorta di dichiarazione di intenti per la creazione di una nuova forma di valuta digitale decentralizzata, che fosse immune alle manipolazioni delle banche centrali e dei governi.

Attraverso i bailout o alcuni surrogati come il Bank Term Funding Program (BTFP), infatti, le banche centrali e i governi salvano gli istituti di credito in difficoltà, ma influenzano negativamente la situazione economica globale.


Insomma, come già anticipato le previsioni su Bitcoin di Arthur Hayes non si sono dimostrate affatto scontate. Il CEO di BitMEX non ha parlato né di ETF spot su Bitcoin e nemmeno di Halving! Sarà soltanto il tempo, però, a dire se le sue stime si concretizzeranno oppure no.