Record di afflussi di capitale nel mercato crypto

Bitcoin previsioni 2050: quale valore potrà raggiungere?

Continuano gli afflussi di capitale nel mercato crypto. Durante l’ultima settimana sono entrati 346 milioni di dollari

Gli afflussi di capitale nel mercato crypto sono in costante aumento nell’ultimo periodo, i recenti rialzi dei prezzi potrebbero star attraendo nuovi investitori istituzionali? A partire da ottobre i capitali confluiti nel settore settimanalmente sono stati inferiori ai 100 milioni di dollari e l’ammontare totale per il 2023 ha superato gli 1,5 miliardi.

Il capitale nel mercato crypto è in aumento

Dalla ricerca pubblicata ogni sette giorni da CoinShares si evince che il capitale custodito nel mercato crypto sta aumentando settimanalmente. Dal 19 al 26 novembre sono entrati nel mercato 346 milioni di dollari, di cui 311 in Bitcoin. Le altre quote in ingresso se le sono aggiudicate prevalentemente Ethereum, 33,5 milioni di dollari la scorsa settimana e 100 milioni di inflow mensili, e Solana (12,4 milioni di dollari).

Uno dei dati più interessanti riguarda però l’aumento di capitale crypto all’interno degli ETP su Bitcoin, la macrocategoria che riunisce tutti i prodotti finanziari esistenti che replicano l’asset seguendone l’andamento. Il volume di trading su questi strumenti è stato del 19,5% del volume totale in Bitcoin, una percentuale incredibilmente maggiore rispetto al bull market del 2021. Questo potrebbe significare che anche gli individui che non si sono mai approcciati al settore delle criptovalute iniziano ad avvicinarsi. Insomma, l’adozione di Bitcoin sembra essere in crescita dopo mesi di ribasso, l’approvazione degli ETF Spot potrebbe essere la ciliegina sulla torta?

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Il prezzo di Bitcoin si dirige verso i 40.000$?

Il fatto che il capitale crypto sia in aumento non è l’unico dato positivo dell’ultimo periodo. Guardando la price action di BTC possiamo notare come ai recenti movimenti esplosivi sia seguita una solidità che non vedevamo da tempo. Il prezzo di Bitcoin dall’inizio di ottobre è passato da circa 26.000$ fino a superare i 38.000$, crescendo per sette settimane consecutive. Ora si trova in un’area cruciale del grafico, e se dovesse rompere l’attuale resistenza potremmo vederlo presto a quota 40.000$.


Alcune altcoin sono state interessate da movimenti di prezzo ancora più esplosivi. SOL, una delle crypto il cui capitale è cresciuto maggiormente, ha più che triplicato il suo prezzo da inizio ottobre mentre quello di AVAX è raddoppiato. Per quanto riguarda Ethereum invece, nonostante non sia stato interessato da movimenti di prezzo esplosivi, le buone notizie arrivano dall’attività sul suo network.

La crypto, dopo diversi mesi, è tornata ad essere deflazionaria e le gas fee, uno degli indicatori più efficaci a stimare l’attività on-chain, sono esplose verso l’alto. Scambiare un token su Ethereum oggi costa circa 50$ e il minting di un NFT non meno di 80$.

Insomma, diverse buone notizie dal mercato, sia per quanto riguarda il prezzo delle singole criptovalute e sia perché gli afflussi di capitale nel settore sono in aumento. Continua a leggere il nostro blog per scoprire come si evolverà la situazione.


Oro usato: quando conviene venderlo?

Conviene vendere oro usato oggi?

Conviene vendere l’oro usato oggi? La riserva di valore è vicino ai massimi storici di 2.000$ l’oncia

Per capire se e quando conviene vendere l’oro usato bisogna prima interrogarsi sul motivo per il quale lo si detiene. Se per te l’oro è un investimento a lungo termine, non siamo di certo noi a poterti dire quando e se è il caso di venderlo. Ma se invece vuoi liberarti di quei gioielli che non indossi mai, ma non sai quando farlo, forse ti possiamo aiutare. 

Perché per molti l’oro è una riserva di valore e quali sono i fattori che influenzano maggiormente il suo prezzo? Rispondere a queste domande ti potrebbe aiutare a capire se conviene vendere l’oro usato oggi.

Cosa influenza il prezzo dell’oro?

Per decidere se conviene vendere l’oro usato cercando di massimizzare il profitto bisogna capire da cosa è influenzato il suo prezzo. Innanzitutto l’oro è considerato una riserva di valore, in altre parole un modo per proteggersi dall’inflazione e dalla svalutazione a cui sono soggette le monete di stato (fiat). Inoltre, è anche considerato un bene rifugio a causa delle ottime performance che registra nei momenti di crisi.

Anche Bitcoin è stato definito da molti una riserva di valore, anzi per qualcuno è l’unico vero erede digitale dell’oro. Se stai pensando di acquistarlo puoi sfruttare lo sconto sulle commissioni di deposito con carta di Young Platform. Le fees in questo momento sono del del 1,89% + 0,25€ rispetto al solito 2,2% + 0,25€.

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Per rendersi conto di questa caratteristica è sufficiente osservare i movimenti del prezzo della materia prima in occasione della pandemia di Covid 19. L’all-time high dell’oro risale proprio a quel periodo, più precisamente ad Agosto 2020. All’inizio di quel mese l’oro ha superato i 2.000$ l’oncia.

Conviene vendere l’oro usato oggi?

Secondo le previsioni di diversi esperti, il 2023 sarebbe stato l’anno dell’oro per diversi motivi: la crisi inflazionistica, le politiche di quantitative tightening delle banche centrali e la crisi energetica causata dal conflitto russo-ucraino. Inizialmente questi pronostici si sono rivelati azzeccati. Il prezzo dell’oro è passato da un minimo di 1.645$ l’oncia a fine 2022 fino ad un massimo di 2.014$ a maggio 2023. Poi però il valore della materia prima ha invertito il suo trend ed è andato incontro a diversi mesi ribassisti.

All’inizio di ottobre poi, principalmente a causa dello scoppio della guerra in Medio Oriente, il prezzo dell’oro è tornato a crescere e ora si sta avvicinando ai massimi di maggio. Perciò se vuoi capire se conviene vendere l’oro usato oggi, la risposta potrebbe essere sì, dato che siamo vicini al valore più alto mai toccato nella storia dalla riserva di valore.

Difficile dire cosa accadrà nei prossimi mesi e se converrà vendere l’oro usato più o meno di quanto è vantaggioso ora. Diversi esperti pensano che l’inflazione sia destinata a tornare a livelli fisiologici così come i tassi di interesse. Questo tipo di scenario, se dovesse verificarsi, potrebbe essere svantaggioso per il suo prezzo. Dall’altro lato però, se i conflitti in atto dovessero inasprirsi ancora di più molti investitori potrebbero scegliere la materia prima come bene rifugio. 

Vendere l’oro usato: consigli pratici

Ecco alcuni consigli da seguire se hai deciso di vendere oggi il tuo oro usato:

  • Verifica il peso e la purezza dell’oro che possiedi; 
  • Verifica il valore di mercato e valuta diverse offerte. Alcuni negozianti potrebbero offrirti una quantità di denaro minore rispetto al reale valore di mercato;
  • Assicurati che il compratore sia effettivamente registrato presso l’OAM (Organismo agenti e mediatori) e che rispetti tutte le norme vigenti;
  • Richiedi sempre una copia dell’atto di vendita, l’unico documento che certifica che la transazione è avvenuta correttamente. Sul documento devono comparire la quantità dell’oro scambiato, il valore della transazione, i dati anagrafici delle parti, e le foto degli oggetti.
  • Tieni presente che il pagamento massimo ricevibile attraverso i contanti è di 500€

Ora che sai cosa influenza il valore di questa materia prima hai tutti gli elementi per decidere se conviene vendere il tuo oro usato o meno. Nel caso in cui tu decida di farlo tieni bene a mente questi semplici consigli per evitare truffe o sanzioni.


Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.

Grayscale si incontra con la SEC per discutere sull’ETF

Bitcoin ETF news: Grayscale dialoga con la SEC

Grayscale ha incontrato la SEC per discutere la proposta di conversione del suo ETF su Bitcoin (GBTC) da futures a spot

Le ultime news sugli ETF su Bitcoin riguardano Grayscale e la Security and Exchange Commission (SEC). Secondo una nota della commissione le due parti, ad ottobre antagoniste in una causa legale, si sono incontrate lunedì per discutere

È un momento di svolta per la questione? Questo tipo di strumenti finanziari verranno approvati a breve? Ecco gli ultimi aggiornamenti sull’ETF spot su Bitcoin di Grayscale.

La svolta sugli ETF spot passa da Grayscale?

Le ultime news riguardanti ETF spot su Bitcoin di Grayscale celebravano la vittoria della causa tra il fondo di investimenti e l’ente guidato da Gary Gensler decretata dalla Corte d’Appello degli Stati Uniti. La sentenza di ottobre obbliga la SEC a riesaminare la proposta di conversione dello strumento Grayscale Bitcoin Trust da future a spot oltre a decretare la violazione di una legge federale. 

Se non hai seguito la vicenda devi assolutamente guardare questo video! Al suo interno trovi un mare di informazioni sul presidente della SEC e su questo tipo di strumenti finanziari.

Il tribunale statunitense aveva dato ragione al fondo di investimenti il quale giudicava il comportamento della SEC e del suo presidente come “arbitrario e capriccioso”. La commissione ha infatti già approvato la variante futures ma rifiutava a priori un’ipotesi di conversione

Anche i giudici della Corte d’Appello degli Stati Uniti hanno avuto la stessa idea, come si evince dalle dichiarazioni sulla sentenza: “la Commissione non ha spiegato adeguatamente perché ha approvato due ETP su Bitcoin con sottostante future e non l’ETF spot proposto da Grayscale. In assenza di una spiegazione coerente, questo trattamento è illegale.”  Il risultato della sentenza è stato dunque molto chiaro: la SEC è obbligata a riesaminare la proposta. 

Gli ETF spot potrebbero essere approvati a breve! Puoi valutare di acquistare Bitcoin sfruttando lo sconto sulle commissioni di deposito con carta, attivo su Young Platform fino a fine novembre!

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ETF Bitcoin news: il primo incontro tra le parti

Le più recenti news sugli ETF spot su Bitcoin ci dicono che l’incontro tra le parti è avvenuto lunedì 20 novembre, come recita la nota pubblicata dall’istituzione. Durante il meeting, al quale hanno partecipato alcuni dipendenti di Grayscale e i funzionari della divisione trading della SEC, si è discusso prevalentemente di questioni tecniche relative alla quotazione del prodotto. In particolare della modifica di alcune regole del New York Stock Exchange ai sensi della norma 8.201-E.


Grayscale è al lavoro, come d’altronde tutti gli altri fondi di investimento che hanno inviato una richiesta di approvazione per strumenti di questo tipo e la SEC, anche se ad oggi ha respinto tutte le richieste, dovrà nuovamente esprimersi ai primi di Gennaio.

Sarà quello il momento giusto per vedere gli ETF spot su Bitcoin approvati? Secondo gli analisti di Bloomberg e J.P. Morgan sì, con il 90% delle probabilità questi strumenti arriveranno all’inizio del prossimo anno.

Il CEO di Binance, Changpeng Zhao, si dimetterà?

Binance news: CZ si dimette?

Il patteggiamento tra Binance e il DOJ finisce male per CZ, che sembra costretto a dimettersi.

Ultime news su Binance, il fondatore è CEO di Binance Changpeng Zhao si dimetterà? Probabilmente sì visto che potrebbe essere obbligato dall’accordo tra l’exchange e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Le notizie, nella seconda parte della giornata di oggi, si sono susseguite molto velocemente e, fino a qualche ora fa, sembrava molto poco probabile che si verificasse questo scenario. Scopri i dettagli del patteggiamento tra Binance e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) e il motivo delle dimissioni di CZ.

Binance news: CZ si dimette dal ruolo di CEO?

Secondo le ultime news su Binance sì, il fondatore dell’exchange è pronto a dimettersi e a dichiararsi colpevole dell’accusa di riciclaggio di denaro e dovrà comparire tra poche ora davanti al tribunale di Seattle. 

Come se non bastasse il patteggiamento colpirà anche l’exchange, che dovrà pagare una multa di 4,3 miliardi di dollari, come già anticipato nel nostro articolo di qualche ora fa. Se le ultime news su Binance saranno confermate dovrebbe concludersi un’indagine del Dipartimento di Giustizia che continua dal 2018.

La conferenza stampa del DOJ

A breve invece, precisamente alle 21 ora italiana, avrà luogo una conferenza stampa del Dipartimento di Giustizia americano. I protagonisti dell’evento saranno il segretario al Tesoro Janet, il presidente della CFTC Rostin Behnam Yellen, il procuratore generale Merrick Garland e il vice procuratore generale Lisa Monaco, che annunceranno importanti misure per il mercato crypto. Ci sono altissime probabilità che le ultime news su Binance saranno il tema centrale, anche se non possiamo saperlo con certezza.

I social network, in particolare X (ex Twitter) sono impazziti quando è iniziata a circolare la news su Binance e il suo CEO, CZ e aspettano tutti la conferenza stampa di questa sera. Continua a seguire il nostro blog per i prossimi aggiornamenti sulla vicenda!

La SEC denuncia Kraken e Binance patteggia con il Dipartimento di Giustizia americano

Gary Gensler è sotto attacco di un fuoco incrociato

La SEC ha fatto causa a Kraken e Binance potrebbe aver trovato un accordo da 4 miliardi con il Dipartimento di Giustizia americano

Kraken, uno dei principali exchange di criptovalute al mondo, è stato citato in giudizio dalla Securities and Exchange Commission (SEC) per la vendita di titoli non registrati. L’accusa è la stessa che l’ente statunitense ha rivolto a Binance e Coinbase quest’estate. Nello specifico, secondo la SEC e il suo presidente Gary Gensler, l’exchange sta offrendo ai suoi clienti delle security non registrate

Potrebbe invece risolversi a breve la controversia tra Binance e il Dipartimento di Giustizia americano, che, probabilmente, dovrà pagare una multa salatissima per far cessare le indagini. Ecco tutti i dettagli dei procedimenti legali degli exchange negli Stati Uniti.

Kraken nel mirino della SEC 

L’accusa che la SEC muove ai crypto exchange è sempre la solita; anche Kraken e il suo CEO Jesse Powell sono ora indagati per la vendita, non autorizzata, di titoli non registrati (security). In realtà però questo non è il primo scontro tra le parti visto che a febbraio 2023 l’exchange è stato costretto a pagare una multa da 30 milioni di dollari e a interrompere lo staking negli USA.

Questa volta però, l’ente ha specificato quali sono le crypto che l’exchange non potrebbe offrire ai suoi clienti: Cardano, Algorand, Solana e Cosmos. Dopo un periodo di tregua tra la SEC e i principali exchange l’istituzione capitanata da Gary Gensler è tornata all’attacco utilizzando però sempre le solite argomentazioni. 

Se vuoi approfondire la storia del presidente della SEC, nonché uno dei principali antagonisti del mondo crypto ecco il video dedicato!

Il CEO e co-fondatore di Kraken, Jesse Powell si è espresso in modo molto critico nei confronti dell’organizzazione a lui ostile. Ha definito il comportamento dell’ente regolamentativo come “estorsivo”, scherzando sul fatto che 30 milioni di dollari ti permettono di “tenere lontana la SEC solo per qualche mese”. Ora l’exchange deve scegliere se affrontare “sul campo” la battaglia legale e quindi presentarsi in tribunale oppure lasciare gli States che si sono, ancora una volta, dimostrati antagonisti dell’innovazione e del progresso tecnologico.

Binance: vicino ad un accordo da 4 miliardi con il DOJ

L’altro exchange stretto nella morsa dei regolatori statunitensi è Binance che deve fare i conti con il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti. L’istituzione sta indagando su diversi presunti reati che l’exchange e il suo team avrebbero commesso: riciclaggio di denaro, frode bancaria ma soprattutto violazione delle sanzioni imposte dagli USA a Russia e Iran. 

Secondo le ultime news, per risolvere la situazione, il DOJ chiede il pagamento di una multa tutt’altro che economica; stiamo parlando di circa 4 miliardi di dollari. Se l’accordo dovesse andare a buon fine assisteremo al pagamento delle più grande sanzione di sempre in un processo penale del settore crypto. Le brutte notizie per Binance forse non finiscono qui; il Dipartimento di Giustizia ha in serbo un annuncio importante (che renderà pubblico questa sera alle 21) che potrebbe riguardare proprio l’exchange.

Chi è il nuovo presidente argentino pro Bitcoin?

Il nuovo presidente dell’Argentina è Milei: liberista pro Bitcoin

Il presidente dell’Argentina è Javier Milei, sostenitore di Bitcoin. Il leader de La Libertad Avanza ha vinto le elezioni del 19 novembre

Il nuovo presidente dell’argentina è Javier Milei. Il sostenitore di Bitcoin ha trionfato nelle elezioni presidenziali del paese sudamericano di domenica, 19 novembre, superando Sergio Massa. Milei ha conquistato oltre il 55% dei consensi, è ha vinto con un distacco di quasi 3 milioni di voti, secondo i dati di Bloomberg.

Come si evince dalle molteplici dichiarazioni in merito, il neo eletto presidente dell’Argentina, è da tempo un fan di Bitcoin. Ha più volte descritto la creazione di Satoshi Nakamoto come l’asset che riporterà il denaro nelle mani del suo creatore originale, il settore privato e dunque i cittadini.

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Chi è il nuovo presidente dell’Argentina?

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei, leader del partito La Libertad Avanza è un esponente della destra iper-liberale e si autodefinisce un anarco-capitalista. I giornali lo paragonano a Trump per via dell’impronta politica e alla massiccia presenza sui media tradizionali, ma anche a Wolverine a causa delle sue vistose basette.

Milei si distingue per il suo modo, spesso aggressivo, di discutere e per la sua feroce avversione nei confronti delle banche centrali e dei giochi di palazzo. La sua visione politica è volta a promuovere un ridimensionamento del ruolo dello stato, soprattutto dal punto di vista economico. Per questo motivo si è spesso scagliato contro le banche centrali e le monete fiat, che considera baluardi di un sistema corrotto e a cui preferisce Bitcoin.

Secondo il nuovo presidente argentino, gli stati, attraverso le monete a corso legale, truffano i cittadini imponendo l’inflazione che va considerata una tassa occulta. Bitcoin invece ha il potenziale di ridistribuire il denaro ai suoi legittimi proprietari.

La situazione economica in Argentina

L’elezione del nuovo presidente dell’Argentina arriva in un momento cruciale per lo stato sudamericano, che è alle prese con una situazione finanziaria devastante. L’iperinflazione al 116% rende il peso argentino praticamente privo di valore e, da circa vent’anni, le crisi economiche non sono una notizia per il paese. Inoltre, almeno quattro argentini su dieci vivono in povertà e lo stato ha degli enormi debiti anche nei confronti del Fondo monetario internazionale.

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei si è posto l’obiettivo di fermare, una volta per tutte, l’inflazione che attanaglia il paese da tempo immemore. Come? Attraverso una proposta piuttosto radicale: abbandonare definitivamente il peso e adottare il dollaro. Inoltre, data la sua simpatia nei confronti di Bitcoin, qualcuno si aspetta una svolta nel rapporto tra l’Argentina e le criptovalute, anche se difficilmente lo stato seguirà le orme di El Salvador.

Bitcoin contro l’inflazione 

La vittoria alle elezioni del nuovo presidente dell’Argentina è stata accompagnata da un rally rialzista di Bitcoin, ovviamente molto più evidente se si guarda il grafico che mette a confronto la crypto con il peso. Bitcoin, a causa dell’iperinflazione e della svalutazione quotidiana della moneta, è, ormai da qualche anno, una soluzione per i cittadini del paese. In Argentina, il ruolo di riserva di valore della crypto è ancora più evidente, BTC non è solamente un investimento o un asset speculativo ma una vera e propria ancora di salvezza.

Anche l’euro e il dollaro sono monete soggette ad una forte svalutazione che, spesso, passa inosservata nel quotidiano. Il dollaro per esempio, dal 1913, anno di fondazione della Federal Reserve, ha perso più del 90% del suo valore. Bitcoin potrebbe essere la soluzione per proteggere il potere d’acquisto e combattere l’inflazione anche per i cittadini dei paesi occidentali.

J.P. Morgan e Avalanche: un esperimento su blockchain per la gestione patrimoniale

Avalanche news: la collaborazione con JP Morgan

Il colosso J.P. Morgan sceglie una subnet di Avalanche per un esperimento su blockchain e il prezzo di AVAX fa +20%

Nelle ultime ore è uscita un’importante news su Avalanche che è stata scelta da Onyx, una business unit di J.P. Morgan che sviluppa prodotti finanziari utilizzando tecnologie all’avanguardia. 

In realtà il colosso finanziario si servirà di una subnet, una tecnologia inventata dell’ecosistema Avalanche, per offrire prodotti di gestione patrimoniale ai suoi clienti. Ecco i dettagli del progetto e l’impatto che la news ha avuto sul prezzo di AVAX.

Gestione patrimoniale 2.0 grazie ad Avalanche

Le ultime news su Avalanche ci dicono che il progetto in collaborazione con J.P. Morgan e la sua business unit Onyx è ancora in via di definizione. Per ora è stata presentata una proof-of-concept (PoC), una sorta di test che viene condotto per determinare se un prodotto, un’idea o servizio possa essere portato in una fase di commercializzazione. Questo PoC ha prodotto interessanti risultati dimostrando come la tecnologia blockchain, gli smart contract e la tokenizzazione possano automatizzare in modo efficace la gestione patrimoniale.

Invece che allocare il capitale su beni tradizionali, questo verrà consegnato a Onyx Digital Assets, che già gestisce asset tokenizzati per un valore compreso tra 1 e 2 miliardi di dollari al giorno. La business unit sfrutterà una serie di protocolli decentralizzati presenti su diverse blockchain per accedere agli asset, con lo scopo di rendere più efficiente la gestione patrimoniale.

L’effetto della news sul prezzo di AVAX

Quando è uscita la news AVAX si trovava già in gran forma, grazie ad una performance mensile registrata fino a quel momento del +90%. Nella giornata di ieri poi, in seguito alla pubblicazione della notizia, la crypto ha rotto la resistenza che la limitava registrando un +21% in poche ore e arrivando a quota 21$. Oggi poi il trend è continuato e nel punto di massimo AVAX ha toccato addirittura quota 24$.

Nonostante il dirompente rally rialzista degli ultimi giorni AVAX è ancora molto distante dal suo all-time high registrato a Novembre 2021, il punto più alto mai toccato dalla crypto si trova a 146$. Se sta valutando di accumularla puoi utilizzare l’acquisto ricorrente su Young Platform, in questo modo sarai meno esposto alla volatilità del suo prezzo.

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Bisogna precisare però che Onyx Digital Assets non sta operando sul network principale di Avalanche ma su una Evergreen subnet, cioè una blockchain secondaria creata per soddisfare le necessità dei player istituzionali coinvolti nel progetto. Cosa significa questo in parole povere? Che questa sotto-rete è stata costruita in modo da soddisfare le esigenze di J.P. Morgan, prevalentemente per quanto riguarda la privacy e la  gestione di commissioni e permessi. 

Il fatto che Avalanche sia in grado di creare blockchain personalizzabili su richiesta che sfruttano la sicurezza della rete principale potrebbe rendere il progetto appetibile, soprattutto per gli investitori istituzionali. Questo potrebbe essere solo il primo movimento di prezzo positivo di una lunga serie, chissà cosa succederà nel caso in cui altri istituzionali si affideranno alla rete di Emin Gün Sirer.

Bitcoin: i ricavi dei miner sono in crescita

Mining Bitcoin: i ricavi dei miner crescono

I guadagni dei miner e l’hashrate sono in aumento. Quale potrebbe essere l’impatto dell’halving e dell’approvazione degli ETF?

Il mining di Bitcoin, dopo un periodo in cui ha dovuto affrontare una profonda crisi, è tornato ad essere un’attività molto remunerativa. I ricavi dei miner hanno toccato, nella giornata di lunedì, l’all-time high annuale: circa 43 milioni di dollari in ventiquattro ore

Grazie al recente rialzo dei prezzi della maggior parte delle crypto, compreso quello di BTC, questo dato ha superato i massimi di maggio 2023. Quali sono i motivi di questa impennata e cosa succederà con l’avvicinarsi del prossimo halving e se gli ETF spot verranno approvati?

Il punto sul mining di Bitcoin

I prossimi mesi saranno cruciali per il mining di Bitcoin e per il mondo crypto; ci avviciniamo sempre di più all’halving del 2024 e sta tornando l’interesse dopo mesi di quiete. D’altronde i guadagni dei miner sono proporzionali al prezzo di Bitcoin e all’attività sulla sua blockchain. Se la rete è più trafficata significa che più persone la stanno utilizzando e stanno pagando commissioni per farlo.

Anche l’hashrate, ovvero la potenza di calcolo impiegata sulla rete Bitcoin, sta toccando nuovi massimi. Forse i miner si stanno preparando al prossimo halving attraverso l’acquisto di componenti hardware più potenti per aumentare la potenza di calcolo delle loro mining rig? 

Per svolgere in modo efficace il mining di Bitcoin si devono costantemente bilanciare i costi e la potenza dell’hardware impiegato cercando allo stesso tempo di ridurre il consumo energetico. In altre parole ogni miner, per incrementare il suo profitto, deve possedere la giusta potenza di calcolo per validare i blocchi prima dei suoi concorrenti ma senza consumare una quantità di energia eccessiva.

È iniziato il bull market? Facciamo il punto

Il principale motivo per il quale il mining di Bitcoin è tornato ad essere così profittevole è comunque connesso ai recenti movimenti di prezzo della crypto. Dopo aver rotto al rialzo l’importante livello dei 31.000$, ad ottobre, ora si è stabilizzato intorno a quello dei 37.000$. La prossima resistenza da tenere d’occhio è quella dei 42.000$, se questa verrà superata potrebbe davvero cominciare la fase di espansione più esplosiva.

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Inoltre, nelle ultime settimane, la capitalizzazione di mercato delle stablecoin è in aumento. Anche se questo dato non è strettamente correlato al mining di Bitcoin ci comunica che parte della liquidità sta tornando sul mercato dopo mesi di outflows. Inoltre, l’attenzione dei crypto enthusiast è, ormai da mesi, rivolta alla questione degli ETF spot su Bitcoin. L’approvazione di questi strumenti finanziari, che secondo Bloomber avverrà con il 90% delle probabilità entro il 10 gennaio 2024, potrebbe essere lo sparo di partenza della prossima bull run.

Insomma, i profitti derivanti dal mining di Bitcoin potranno continuare a crescere se il mercato continuerà a comportarsi come ha fatto durante gli ultimi mesi. Tutto si deciderà nei prossimi mesi, d’altronde i profitti dei miner dipendono principalmente dal prezzo di Bitcoin.

BlackRock e la fake news sull’ETF di Ripple

ETF su Ripple: è una fake news

È uscita un’altra fake news sugli ETF, questa volta riguarda Ripple. Scopri cos’è successo in questo articolo

Nella giornata di lunedì 13 novembre è iniziata a circolare su X (ex Twitter) la notizia della registrazione alla Division of Corporations del Delaware di un ETF su Ripple. Secondo i rumor questo strumento finanziario sarebbe stato proposto da BlackRock. La news, subito smentita da uno dei più importanti analisti del settore, si è rivelata falsa. Scopri tutto sulla storia dell’ETF spot su Ripple.

BlackRock non ha proposto nessun ETF spot su Ripple

Un’altra fake news a tema ETF in questo autunno ricco di colpi di scena per il mondo crypto. Dopo che, ad ottobre, Cointelegraph aveva comunicato l’approvazione dello strumento finanziario su Bitcoin, lunedì è toccato a Ripple. Il file contenente la richiesta, apparso sul sito della Division of Corporations del Delaware, sembrava all’apparenza legittimo. Inoltre, sotto la voce “richiedente”, compariva proprio il nome di BlackRock, il fondo di investimento più grande al mondo.

Appena la news è stata condivisa dagli utenti di X, il prezzo di Ripple (XRP) è esploso passando da 0,65$ a 0,75$ in una manciata di minuti. Per fortuna, il noto analista di Bloomberg, Eric Balchunas, ha immediatamente contattato BlackRock per verificare la veridicità della notizia sospetta. Dopo aver scoperto che era effettivamente falsa, ha prontamente pubblicato la smentita su X.

Una volta scoperta la verità gli investitori hanno probabilmente reagito di conseguenza, vendendo i Ripple comprati in preda all’entusiasmo, e il prezzo di XRP è tornato dove era partito, a 0,65$. Insomma, grazie a Balchunas, i danni sono stati contenuti. Questa volta le testate giornalistiche non hanno condiviso la fake news e tutto si è risolto in meno di un’ora

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Chi ha impersonato BlackRock?

Tutti si chiedono come sia stato possibile che la richiesta di approvazione (falsa) dell’ETF su Ripple sia finita sul sito della Division of Corporations del Delaware. Dalle ultime indagini sembra che il responsabile, nel suo tentativo di manipolare il mercato, abbia usato il nome di Daniel Schwieger, managing director di BlackRock, per presentare la richiesta.

Con grande probabilità infatti, il colpevole, aveva pianificato tutto per trarre guadagno dal movimento rialzista del prezzo di Ripple che avrebbe seguito il diffondersi della news. Il Dipartimento di Giustizia del Delaware sta indagando sulla questione, anche se non è ancora chiaro quali pene potrebbe affrontare il responsabile e se verrà mai identificato.

In seguito alla diffusione della fake news sull’ETF di Ripple alcuni investitori hanno espresso i loro dubbi sulla registrazione di BlackRock dello strumento finanziario basato su Ethereum. D’altronde se la richiesta per quello su XRP si è dimostrata falsa potrebbe esserlo anche quella per ETH?

È stato proprio il fondo di investimento a rassicurare gli investitori più scettici, la richiesta di approvazione per l’iShares Ethereum Trust è stata effettivamente presentata da BlackRock il 9 novembre attraverso la procedura corretta.



Solana: il prezzo è salito del 220% rispetto al 2022

ETF Solana: arriverà davvero?

Solana è la criptovaluta più in forma del mercato. Quali sono le ragioni dietro all’incredibile aumento di prezzo?

Il prezzo di Solana è esploso a rialzo negli ultimi giorni. La performance mensile della crypto è del +130% circa, mentre il suo valore è più che quadruplicato rispetto ad un anno fa! Se guardiamo invece al grafico settimanale il valore di SOL è salito del 40% rispetto a lunedì scorso. Insomma, il prezzo di Solana, che ha di recente conquistato la zona pre-crollo, sembra non volersi fermare. In questa analisi esaminiamo i fattori principali che stanno contribuendo a questo rally impressionante.

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La resilienza di Solana: la crisi di FTX

Il movimento di prezzo di Solana è ancora più incredibile se teniamo che FTX sta vendendo settimanalmente dei token SOL per risarcire gli utenti colpiti dal crollo. In particolare si sta liberando di una cifra che va dai 250.000 a 700.000 SOL ogni sette giorni. 

In totale l’exchange dovrebbe vendere circa 55 milioni di Solana, con un limite settimanale fissato a 100 milioni di dollari in controvalore. La maggior parte di questi risultano però ancora bloccati e quindi la scelta del tribunale del Delaware di permettere a FTX di vendere soltanto soltanto “pochi” token per volta sembra si stia dimostrando oculata.

L’innovazione tecnologica di Solana, dove può arrivare il prezzo?

Il  prezzo di Solana è esploso a rialzo non soltanto a causa degli sviluppi positivi sulla questione FTX, ma anche perché l’innovazione tecnologia sulla sua blockchain non si è mai arrestata. L’ecosistema di SOL e i suoi sviluppatori hanno continuato a costruire anche durante il bear market, risolvendo la maggior parte dei problemi prestazionali che affliggevano il network tempo fa.

Ovviamente, data l’inaspettata esplosione del prezzo di Solana, sono emerse, sui vari social network, diverse previsioni incredibilmente positive per il futuro. Se sono in molti a credere che SOL raggiungerà nuovamente l’all-time high, a quota 260$ circa, i fan più ottimisti sono convinti che la crypto raggiungerà quota 1.000$. I motivi che corroborano questa tesi sono, secondo chi la sostiene, molteplici. In primis il possibile rilancio dell’exchange FTX, da sempre uno dei più grandi sponsor di Solana, ma anche la dominance della crypto, che ne metterebbe in evidenza l’alto potenziale di crescita. Questa era del 3% circa prima del bear market mentre oggi si attesta attorno all’1,8%.

Insomma, il rally del prezzo di Solana degli ultimi mesi è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la resilienza della crypto e gli ultimi sviluppi sulla crisi di FTX, e i miglioramenti tecnologici della sua rete. Nonostante le performance dell’ultimo periodo siano state incredibili però, potrebbe esserci ancora molto margine di crescita perciò puoi valutare di aggiudicarti qualche SOL utilizzando l’acquisto ricorrente. In questo modo medierai il prezzo di acquisto e non sarai troppo esposto alla volatilità del suo prezzo.