Bitcoin supera i $37.500: quali sono i motivi

Bitcoin news: prezzo rialzista. I motivi

Perché Bitcoin sta esplodendo a rialzo? Il prezzo potrebbe essere stato influenzato dalle ultime news? Leggile in questo articolo

L’attenzione del mercato crypto nelle ultime ore si è concentrata sulle news sul prezzo del Bitcoin. La criptovaluta ha infatti registrato un incremento significativo (superiore al +6%) raggiungendo quota 37.500$. Quali sono le news su Bitcoin che hanno causato questo movimento rialzista?

Svolta decisiva sugli ETF spot?

Il movimento rialzista del prezzo di Bitcoin potrebbe essere stato causato dalle ultime news sulla possibile imminente approvazione degli ETF spot da parte della SEC. Un’analista di Bloomberg ha diffuso recentemente una nota che sottolinea come la SEC, entro i prossimi otto giorni, potrebbe approvare tutte le 12 richieste di ETF su Bitcoin.

Ma come mai l’analista si aspetta una svolta così imminente? Perché la Securities and Exchange Commission (SEC) dovrà nuovamente intavolare una discussione con Grayscale Investment per riesaminare la domanda di conversione dell’ETF trust GBTC da “futures” a spot. Questo sviluppo deriva dalla sentenza di agosto, attraverso la quale tre giudici statunitensi avevano dato ragione a Grayscale, chiedendo alla SEC di rivedere la sua decisione. Perciò nei prossimi giorni le sue divisioni “trading and markets” e “corporation finance” dovranno riesaminare i documenti e fornire, al più presto, un verdetto.

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Le liquidazioni degli shorter e la scarsità di Bitcoin

Oltre alle ultime news su Bitcoin, anche le liquidazioni degli “shorter”, (i cosiddetti short squeeze), potrebbero aver contribuito ad incrementare il prezzo di Bitcoin . I trader che hanno deciso di shortare, scommettendo contro l’oro digitale, sono stati “fregati” dai movimenti rialzisti di Bitcoin, e, soltanto nelle ultime 24 ore, hanno perso circa 51 milioni di dollari.

Un’altro dato positivo per il prezzo di Bitcoin è quello relativo alla quantità di BTC custoditi dagli exchange. Questa, ad ottobre, ha raggiunto un punto di minimo che non toccava da sei anni! Ma perché questa è una news positiva per Bitcoin? Perché significa che l’asset sta diventando sempre più scarso. Questa tesi è corroborata da altri due dati: la percentuale di total supply detenuta dai possessori a lungo termine (long term holder), che si aggira intorno al 76%, e la disponibilità circolante rimasta immobile negli ultimi mesi, che ammonta all’88,5%.

Le “whale” si stanno muovendo

Le ultime news su Bitcoin riguardano anche le balene o “whale”, ricchi investitori che detengono grandissime quantità di denaro, che, secondo diversi analisti, stanno uscendo dal letargo del crypto winter. Una balena in particolare avrebbe acquistato, a intervalli regolari di tre ore, circa 15 milioni di dollari in Bitcoin; probabilmente per anticipare l’approvazione degli ETF. 

Mentre altre stanno processando degli ordini TWAP per acquistare Bitcoin attraverso l’exchange Coinbase. Questa strategia di trading viene utilizzata da player più facoltosi per eseguire ordini di grandi dimensioni in modo da minimizzare l’impatto sul prezzo e ottenere un valore medio d’acquisto più favorevole.

Insomma, tutte le ultime news su Bitcoin sono bullish. È importante però, soprattutto in questi momenti caratterizzati da un alto livello di euforia, non farsi prendere dalla FOMO. Puoi valutare di posizionarti su Bitcoin attraverso l’acquisto ricorrente, in questo modo puoi mediare il prezzo di ingresso e non soffrire troppo la volatilità!

Grok: cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale di Elon Musk

Elon Musk e l'intelligenza artificiale: Il debutto di Grok

L’ultima iniziativa di Elon Musk nel campo dell’intelligenza artificiale? Grok, l’AI generativa connessa ad X, che promette di rivoluzionare il dialogo digitale

L’intelligenza artificiale di Elon Musk si chiama Grok ed è stata sviluppato dalla sua nuova impresa, xAI. Su X (ex Twitter) il social network acquisito di recente dall’imprenditore. La chatbot sarà sfacciata e sarcastica, capace di intessere dialoghi con una verve umoristica, fedele allo stile del suo ideatore

Nonostante sia stata “allenata” soltanto da luglio e con una quantità di dati minore, l’intelligenza artificiale di Elon Musk potrebbe essere addirittura migliore di Chat GPT, almeno su alcuni aspetti. Scopriamo allora cos’è e come funziona il nuovo progetto dell’imprenditore sudafricano.

Cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale di Elon Musk?

Il patron di Tesla ha di recente presentato Grok, l’ultima chatbot di AI stile Chat GPT sviluppata dalla sua nuova startup che opera in questo innovativo settore. L’imprenditore ha deciso di lanciare il suo progetto contemporaneamente all’avventura in X, nonostante abbia, nel 2015, co-fondato Open AI, l’impresa proprietaria di Chat GPT, partner di Microsoft. Proprio il social network sarà una componente cruciale dell’intelligenza artificiale di Elon Musk. La chatbox avrà accesso, immediato e in tempo reale, a tutti i contenuti della piattaforma e sarà utilizzabile soltanto dagli abbonati alla versione Premium+.

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Il nome Grok deriva dal libro di Douglas Adams “Guida galattica per autostoppisti”; all’interno del romanzo il verbo utilizzato all’infinito (to grok) descrive la comprensione immediata e approfondita di ogni argomento. Le peculiarità più interessanti dell’AI sono l’ironia e il sarcasmo. Queste caratteristiche sono state annunciate dall’imprenditore attraverso il post di presentazione. In che modo? Attraverso un’ironica ricetta per produrre cocaina in casa. Sì, Elon Musk non smette mai di stupirci.

Grok vs Chat GPT: differenze

Quali sono ad oggi le principali differenze fra Chat GPT e l’intelligenza artificiale di Elon Musk e quale sarà la migliore? Entrambe intelligenze artificiali di tipo pre-trained e funzionano attraverso forme di apprendimento automatico che si servono della tecnologia del machine learning. In altre parole sono addestrate, attraverso una grandissima quantità di dati, per scrivere testi comprensibili dagli esseri umani.

Come anticipato, però, Grok si differenzia dalla concorrente per lo stile di risposta, caratterizzato anche da ironia e sarcasmo, e dovrebbe essere quindi più affine ad uno spirito umano. Al contrario ChatGPT predilige risposte puramente informative, formali e rispettose delle linee guida etiche. La partita tra l’intelligenza artificiale di Elon Musk e Chat GPT potrebbe giocarsi sull’accesso alle informazioni. Grok ha accesso diretto e in tempo reale a tutti i contenuti pubblicati su X, impossibili da estrapolare per i soggetti esterni come Microsoft e quindi OpenAI.

Infine, nonostante siano due modelli molto simili, hanno obiettivi parzialmente diversi. ChatGPT è stato progettato per assistere gli utenti fornendo risposte informative e facilitando vari compiti, dalla programmazione al tutoraggio, fino al supporto nel lavoro creativo. Grok, invece, riflette l’ambiziosa visione di Musk di sviluppare un assistente virtuale in grado di comprendere l’universo in modo più filosofico e astratto intrattenere.

Queste, almeno ad oggi, sono soltanto promesse, vedremo se l’intelligenza artificiale di Elon Musk le rispetterà.

Sam Bankman-Fried colpevole, rischia 110 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole dal tribunale di New York. Rischia più di 100 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried, ad un anno esatto dal crollo di FTX, è stato dichiarato colpevole. Il verdetto, tutto sommato prevedibile, è stato emesso durante la giornata di ieri in un tribunale del distretto sud di New York.

La testimonianza di SBF durante il processo all’exchange fallito attraverso la quale ha provato a scaricare le responsabilità sui suoi collaboratori, non ha sortito gli effetti che probabilmente, il truffatore, sperava. Cosa deve affrontare ora Sam Bankman-Fried in seguito alla sentenza della giuria? Un anno fa l’ex CEO di FTX veniva paragonato a Warren Buffett dalla rivista Fortune, mentre ora rischia più di 100 anni di reclusione.

Sam Bankman-Fried è colpevole

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole di tutti i sette capi di accusa dei quali era imputato. Le condanne più gravi per l’ex CEO di FTX sono quelle relative ai reati di frode telematica, riciclaggio di denaro e appropriazione indebita dei fondi dei clienti per un valore di 10 miliardi di dollari.

Sebbene la decisione sia già stata presa, potrebbe passare un po’ di tempo prima dell’emissione della sentenza da parte del giudice distrettuale Lewis Kaplan. L’udienza durante la quale dovrà essere pronunciata è fissata per il 28 marzo 2024

La pena massima per cinque dei sette capi di accusa di cui è colpevole SBF è di vent’anni, mentre è di cinque quella degli altri due. Per questo, Sam Bankman-Fried rischia di essere condannato a 110 anni di reclusione, anche se difficilmente il giudice imporrà una pena massima per tutte le accuse. C’è da dire che l’imputato e il suo avvocato difensore possono ancora decidere se sottoporsi ad un’altro processo.

I momenti salienti del processo

La colpevolezza di Sam Bankman-Fried è stata decisa attraverso un processo molto seguito e discusso sui media. In particolare su X, dove dopo la sentenza sono anche iniziati i festeggiamenti degli appassionati crypto. D’altronde è difficile biasimarli, come ha ribadito il procuratore distrettuale statunitense Damian Williams, quella di SBF è “una delle più grandi truffe finanziarie nella storia degli Stati Uniti”. 

Il processo ha attirato l’attenzione anche per via della relazione di SBF con gli altri indagati e le loro testimonianze. Per esempio, l’ex CEO di Alameda nonché ex fidanzata di Sam Bankman-Fried Caroline Ellison si è dichiarata colpevole ad inizio ottobre, ammettendo di aver frodato i clienti di FTX insieme al suo partner. In particolare la Elison ha confessato che fu proprio SBF a ordinare all’entourage dell’exchange di utilizzare i fondi dei clienti per ripagare i debiti di Alameda

La settimana scorsa poi è arrivata la prima testimonianza del vero protagonista del processo, Sam Bankman-Fried, che ha cercato di scaricare la colpa del fallimento di FTX sui suoi collaboratori. Ha dichiarato che il software che FTX ha utilizzato per sottrarre i fondi ai suoi clienti era stato sviluppato in autonomia dai suoi colleghi Gary Wang e Nishad Singh. Mentre in realtà tutti gli attori coinvolti hanno agito sotto ordini diretti di SBF.


Durante l’arringa finale del processo in cui Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole, è stato anche specificato dai procuratori federali e dalla giuria che i crimini dell’imputato non hanno nulla a che fare con la legittimità dell’industria in cui questo operava. Insomma, un’ulteriore vittoria per gli appassionati del settore crypto, a lungo preso di mira a causa del comportamento di alcuni attori malintenzionati.


Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo? La guida

Prezzo benzina in calo: conseguenze petrolio

Che cos’è il bonus benzina e come richiederlo? Una guida per scoprire come ricevere fino a 200 euro per le spese sul carburante

Il bonus benzina 2023 è un’agevolazione per i lavoratori dipendenti introdotta nel 2022 ed estesa dall’attuale governo anche per quest’anno, in risposta alla crescita del prezzo del carburante. I prezzi di gasolio e benzina stanno, infatti, aumentando costantemente da diversi mesi e, dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, potrebbero salire ancora. Scopri tutto sul bonus benzina 2023 di 200€, in particolare come richiederlo e a chi spetta.

Cos’è

Il bonus benzina è un’agevolazione introdotta dal Decreto sul caro-energia proposto dal governo Draghi in risposta all’aumento del prezzo del carburante. L’obiettivo principale della misura, contenuta all’interno del decreto legge 21/2022, è ridurre l’impatto sui cittadini del costo di queste materie prime. I buoni della misura “bonus carburante” del valore massimo di 200€ sono distribuiti ai dipendenti dai datori di lavoro. Nonostante si chiami bonus benzina, può essere utilizzato anche per ricaricare veicoli elettrici oltre che per fare rifornimento in modo “tradizionale”.

Ci sono alcune cose importanti da sapere sull’argomento. Per esempio, questa agevolazione non concorre alla formazione di reddito, perciò è completamente detassata. Inoltre, può essere distribuita fino al 31 dicembre 2023 e l’erogazione è a discrezione del datore di lavoro, che non è obbligato a riconoscerlo ai dipendenti.

Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo?

Il bonus spetta a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti di aziende private e non ci sono particolari requisiti di reddito o distinzioni contrattuali rilevanti. Lo possono richiedere i lavoratori a tempo pieno che part-time. Attenzione però, questo sussidio non è previsto per i dipendenti pubblici e, dato che è distribuito dal datore di lavoro, neanche per i lavoratori autonomi.

Richiedere questa agevolazione è molto semplice: non bisogna presentare una domanda formale o qualche tipo di documentazione. Se sei un lavoratore dipendente di un’azienda privata, l’unica cosa che devi fare è: informarti presso la tua impresa chiedendo direttamente al tuo datore di lavoro se ha intenzione di erogarla.

Insomma, il bonus benzina 2023 è un’agevolazione introdotta per diminuire l’impatto del crescente costo del carburante sui dipendenti del settore privato. L’ammontare massimo del sussidio è di 200€ ed è il datore di lavoro a scegliere se distribuirlo o meno.


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La prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX

Sam Bankman-Fried: la testimonianza al processo FTX

Cosa è emerso dalla prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo sul fallimento di FTX?

Sam Bankman-Fried, l’ex CEO dell’exchange fallito a novembre 2022, ha rilasciato, nella giornata di venerdì, la sua prima testimonianza all’interno del processo FTX. Durante l’interrogatorio condotto dal suo avvocato difensore, SBF ha cercato, in tutti i modi, di scaricare la responsabilità sui suoi collaboratori.

Per esempio ha dichiarato di aver chiesto ad Alameda Research, il fondo di investimenti fortemente collegato all’exchange e gestito dalla sua ex fidanzata Caroline Ellison, di coprire i rischi. Tuttavia, quando l’avvocato gli ha chiesto se la Ellison aveva seguito il suo consiglio di “shortare” per mitigare ridurre il buco da miliardi di dollari creato dall’exchange, SBF ha risposto con un secco “no”. Scopri le ultime testimonianze di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX.

La verità sui fondi sottratti ai clienti di FTX

Sam Bankman-Fried, interrogato dal suo avvocato difensore, Mark Cohen, ha dedicato gran parte della mattinata di venerdì a cercare di giustificare le azioni compiute come CEO di FTX. Il suo legale ha invece provato a chiarire il contesto in cui ha agito l’imprenditore, per spiegare le motivazioni delle decisioni a dir poco controverse. Insomma, Mark Cohen ha svolto il suo mestiere, cercando di presentare una narrazione più favorevole per il suo cliente.

La prima questione trattata ha riguardato il software di FTX utilizzato da Alameda per evitare la liquidazione delle sue posizioni connesso al reato principale per il quale Sam Bankman-Fried è indagato. Secondo la versione di SBF, questo programma informatico è stato introdotto per correggere un errore nel sistema di gestione del rischio. In realtà però, questa funzione ha permesso a FTX di appropriarsi degli asset dei clienti. Il sistema che consentiva alle posizioni dell’exchange di “andare in negativo” permetteva anche di prelevare somme illimitate di denaro dai conti degli utenti.

Sam Bankman-Fried, mentre tentava di spiegare il funzionamento del software, ha scaricato la colpa sui suoi ex colleghi: Gary Wang e Nishad Singh. SBF ha affermato di aver “supervisionato” Wang, uno dei co-fondatori di FTX, e Singh, Engineering Director di Alameda, ma sostenendo la loro autonomia nel prendere decisioni, mentre lui svolgeva il ruolo di consulente.

La testimonianza di Sam Bankman-Fried si è poi concentrata sul massiccio prestito fatto da Alameda a FTX, “Alameda”, ha dichiarato, “poteva prendere in prestito denaro come chiunque altro” e sulla capacità dell’exchange di “recuperare” i fondi dai clienti per coprire le perdite (come specificato in una parte dei termini di servizio di FTX, anche se specifica per una funzione di trading su margine utilizzata da pochi utenti).

La “regola” aziendale di FTX

Sam Bankman-Fried è stato poi interrogato su una strana regola che SBF e i suoi collaboratori seguivano: cancellare tutti i messaggi scambiati tra di loro sulla maggior parte delle piattaforme. 

Mentre l’accusa supponeva che queste operazioni servissero a coprire illeciti e a non lasciare prove incriminanti, SBF si è difeso affermando che è solamente una buona abitudine che ha imparato nei suoi primi anni da trader. Sam Bankman-Fried ha dichiarato: “c’è la possibilità che tutto quello che si scrive finisca sulla prima pagina del New York Times, molti messaggi innocui possono sembrare piuttosto gravi se vengono riportate in prima pagina senza il relativo contesto”.

Sam Bankman-Fried continuerà a testimoniare al processo FTX nei prossimi giorni, segui il nostro blog per restare aggiornato sui prossimi sviluppi.


L’investitore più abile di tutti i tempi

Chi è Warren Buffett? L’investitore più abile di tutti i tempi

In questo episodio di Young Pills ti raccontiamo la storia di Warren Buffett, l’investitore più abile di tutti i tempi

Nel mondo degli investimenti e della finanza, poche figure possono reggere il confronto con Warren Buffett. La sua storia “dell’oracolo di Omaha” è una combinazione unica di talento, passione e umiltà. 

L’investitore più abile di tutti i tempi a sette anni leggeva il libro “Mille modi per fare mille dollari”, prima del suo decimo compleanno aveva già iniziato a vendere Coca-cola e chewing gum porta a porta e a undici anni aveva già acquistato le sue prime azioni

Come ha fatto Warren Buffett a costruire un patrimonio multimiliardario partendo da zero? Se la finanza e gli investimenti ti appassionano e ti reputi una persona ambiziosa, non puoi non guardare questo incredibile episodio di Young Pills.

Halving Bitcoin: la lista completa

Storico Halving Bitcoin: lista completa e date

Halving di Bitcoin: ecco lo storico e le date da tenere a mente in previsione del 2024

Gli halving di Bitcoin nella storia fino ad ora sono stati tre e le date di ciascuno sono sempre state monitorate con grande attenzione. Questo meccanismo, interno al sistema, regola la progressiva diminuzione delle ricompense elargite ai miner che validano i blocchi e serve a ridurre le crypto in circolazione e quindi per mantenere la scarsità e rappresenta uno dei momenti più attesi per l’intero mercato crypto.

In questo articolo analizzeremo proprio lo storico degli halving di Bitcoin specificando le date in cui questi dimezzamenti sono avvenuti, cercando di capire che effetto hanno avuto sul prezzo. Fino ad oggi, durante i cicli di mercato scanditi dall’halving, la crescita del prezzo di Bitcoin è stata più che esponenziale.

Al seguente link troverai una guida completa sul prossimo halving di Bitcoin del 2024.

Halving del 2012

Il primo Halving di Bitcoin della storia è stato quello del 28 novembre 2012. Tale evento ha segnato un momento di svolta cruciale per il mondo crypto, dato che per la prima volta è stato effettivamente attivato questo meccanismo. 

Il prezzo di BTC, nei mesi immediatamente successivi, non è stato condizionato positivamente dall’avvenimento. Tuttavia, dall’inizio del 2013 in poi, il valore della crypto ha iniziato a crescere costantemente, raggiungendo un massimo di oltre 1.100 dollari ad aprile. Questa cifra che sembra, ad oggi, irrisoria, era impossibile da prevedere all’epoca ed è stata raggiunta partendo dal livello degli 8$, grazie ad un movimento rialzista del 12.000%.

  • Data: 28/11/2012
  • Numero di blocco: 210.000
  • Ricompense per blocco: 25 BTC
  • Prezzo: 12$
  • Prezzo un anno dopo: 964$

Halving del 2016

Il secondo halving della storia di Bitcoin è avvenuto il 9 luglio 2016. Per via delle incredibili performance di BTC registrate nei mesi successivi al primo halving, in molti si aspettavano un aumento del prezzo, che è effettivamente arrivato a maggio di quell’anno. Pochi giorni prima che le ricompense per i miner si dimezzassero, però, il valore è crollato da 750$ a 450$. Nei mesi successivi, l’oro digitale è letteralmente esploso a rialzo, il suo valore un anno e mezzo dopo orbitava attorno a quota 20.000$.

  • Data: 09/07/2016
  • Numero di blocco: 420.000
  • Ricompense per blocco: 12.5 BTC
  • Prezzo: 663$
  • Prezzo un anno dopo: 2550$

L’halving del 2020

La price action di Bitcoin in occasione del terzo halving della storia (maggio 2020) è stata fortemente influenzata dall’inizio della pandemia. Dopo le disastrose performance del 2018, il prezzo di Bitcoin era tornato a salire con forza ad inizio 2019. L’arrivo del Covid-19 ha però influenzato fortemente anche l’oro digitale che da gennaio ad aprile ha perso più del 60% del suo valore.

Dopo aver toccato il punto di minimo, il 20 aprile 2020, è ripartito con forza, sfruttando l’halving del mese successivo come “rampa di lancio”. Il ciclo di mercato rialzista del terzo dimezzamento della storia è culminato con il raggiungimento dell’attuale ATH, a quota 69.000$.

  • Data: 11/05/2020
  • Numero di blocco: 630.000
  • Ricompense per blocco: 6.25 BTC
  • Prezzo: 8.740$
  • Prezzo un anno dopo: 58.000$

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Halving 2024: dove può arrivare Bitcoin?

  • Data: 20/04/2024
  • Numero di blocco: 840.000
  • Ricompense per blocco: 3.125 BTC
  • Prezzo: N/A
  • Prezzo un anno dopo: N/A

Ora che ci siamo lasciati alle spalle l’halving del 2024 ci si potrebbe chiedere se questo evento farà la storia del settore crypto come è successo in passato. C’è da dire che Bitcoin, e l’intero settore delle criptovalute, è molto diverso rispetto a quando sono avvenuti i precedenti. Ormai BTC è diventato un asset riconosciuto anche dagli investitori istituzionali, soprattutto dopo l’approvazione degli ETF spot emessi dai grandi fondi americani.


Per provare quindi a prevedere come si comporterà può essere utile confrontarlo con altri beni. Per esempio c’è chi intende BTC come la riserva di valore digitale per eccellenza e, perciò, crede che il suo prezzo possa crescere tantissimo. Ad oggi, la capitalizzazione di mercato dell’oro (la riserva di valore fisica più importante) è dodici volte più grande di quella di BTC.

Qualcuno invece pensa che la crypto diventerà la valuta nativa di Internet. Secondo scenario, c’è ancora molto spazio per l’espansione di questo mercato; l’adozione di Bitcoin è ancora molto limitata rispetto a quella della rete.

Insomma, dal punto di vista storico gli halving di Bitcoin hanno sempre influenzato positivamente il prezzo. Certo non si può dire che le fasi rialziste del passato siano causate solo e soltanto da questi avvenimenti, ma sicuramente hanno contribuito a creare una narrativa positiva.

BlackRock: l’ETF Spot su Bitcoin quotato presso la DTCC

Bitcoin ETF di BlackRock: quotato presso la DTCC

Il Bitcoin ETF di BlackRock (iShares) quotato presso la DTCC: è un segnale di un’imminente approvazione da parte della SEC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock presso la Depository Trust & Clearing Corporation (DTCC) ha catturato l’attenzione del mondo crypto negli ultimi giorni. Questo evento sta suscitando grande interesse poiché suggerisce una probabile approvazione dello strumento da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, l’ente governativo che regola lo scambio di titoli. 

L’ETF spot su Bitcoin di BlackRock è davvero pronto per essere lanciato? Quale sarà l’impatto sul prezzo di BTC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock alla DTCC, è un passo fondamentale nell’iter di lancio di uno strumento di questo tipo legato alle criptovalute, secondo l’analista di Bloomberg Eric Balchunas

In particolare perché indica una probabile quotazione sul Nasdaq, uno dei mercati più famosi e capitalizzati al mondo, che aveva precedentemente richiesto l’inserimento di questo strumento nel mese di giugno. Secondo Balchunas, BlackRock potrebbe aver già ottenuto il via libera dalla SEC per la quotazione dell’ETF anche se ha tempo fino al 10 Gennaio 2024 per rendere pubblica la sua decisione.

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Attiva un Salvadanaio

In seguito alla quotazione presso la DTCC dell’ETF su Bitcoin di BlackRock i crypto enthusiast hanno scoperto quale dovrebbe essere il simbolo (o ticker) dello strumento: IBTC. Composto dall’iniziale di iShares, il nome dell’ETF e la sigla utilizzata per rappresentare Bitcoin. 

L’effetto sul mercato

Se l’ETF su Bitcoin dovesse essere approvato sarebbe il primo strumento di questo tipo sul mercato, anche se non è l’unico ad essere in fase di valutazione. Anche altri fondi di investimento come Invesco, Wisdomtree e ARK Invest, hanno inviato richieste formali alla SEC. 

C’è da dire che gli investitori sono pienamente consapevoli dell’importanza di questa decisione. All’uscita della notizia, il prezzo di Bitcoin ha registrato un +18% che lo ha catapultato in zona 35.000$, all-time-high di quest’anno, nonché un livello che la crypto non toccava dal 2022!

In sintesi, l’approvazione del Bitcoin ETF di BlackRock potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per il settore delle criptovalute. L’entusiasmo percepito durante le ultime ore sul mercato, dimostra quanto gli investitori siano ottimisti riguardo a questa possibilità. Nonostante questo però è importante mantenere un approccio prudente, l’impatto effettivo sul mercato, nel caso in cui dovesse arrivare l’approvazione, sarà a lungo termine.

Mercato tutelato gas e energia: i prossimi sviluppi

Fine mercato tutelato: cos’è e come funziona?

È in arrivo la fine del mercato tutelato? Cosa succederà alle bollette di gas e energia?

La fine del mercato tutelato potrebbe essere sancita dal decreto energia, la cui approvazione è, nuovamente, slittata nelle ultime ore. I punti principali della manovra dovrebbero essere tre: il polo per l’eolico offshore al Sud, le concessioni per l’idroelettrico e, ovviamente, il rinvio della fine del mercato tutelato di luce e gas.

Ma cos’è il mercato tutelato e come funziona? Cosa succederà se e quando questo “regime” economico verrà dismesso?

Mercato tutelato: definizione e funzionamento

In italia il mercato di gas ed elettrica è diviso in due principali banche: quello regolamentato (o tutelato) e quello libero. Nel mercato tutelato, che riguarda circa 10 milioni di cittadini, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) regola i prezzi per proteggere i consumatori, in modo che siano sempre equi e trasparenti. In altre parole è l’Arera che stabilisce il prezzo e le condizioni contrattuali delle bollette di energia elettrica e gas di famiglie e microimprese. Le tariffe in carico agli altri cittadini, invece, sono decise dalle società energetiche ai cui si affidano per la fornitura.

La fine del mercato tutelato è fissata per il 10 gennaio 2024 per quanto riguarda le bollette del gas e al primo aprile per l’elettricità. Dopo di che circa 5,5 milioni di utenti dovranno abbandonare questo “regime” che resterà disponibile per gli altri 4,5 milioni, giudicati vulnerabili.

Il dibattito su questo tema è molto diviso: da un lato c’è chi crede che un mercato regolamentato contribuisca a proteggere i consumatori durante i periodi di crisi come quello attuale. Mentre altri sostengono che il mercato libero, con la sua capacità di autoregolarsi, potrebbe offrire una protezione, addirittura, maggiore.

Fine del mercato tutelato: cosa accadrà?

La fine del mercato tutelato di gas e energia potrebbe essere imminente, almeno se non ci saranno proroghe, e tutte le utenze sembrano quindi destinate a passare al mercato libero. L’Arera ha già previsto delle misure da attuare se questo “regime” economico non verrà effettivamente prorogato. In particolare si occuperà di gestire un processo graduale di cessazione della fornitura, mentre i clienti selezioneranno l’offerta più in linea con le loro esigenze.

Nel caso in cui gli ex utenti del mercato tutelato non stipulino un contratto su quello libero con il loro attuale fornitore o un altro, a partire da gennaio 2024, continueranno ad acquistare gas e energia dallo stesso gestore di sempre. Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno stabilite dall’autorità, con una tariffa a prezzo variabile basata sull’andamento dell’indice di riferimento italiano (Psv) e una quota fissa stabilita liberamente dal fornitore e monitorata da Arera.

Questa non è, necessariamente, una condizione vantaggiosa. Tra gennaio e agosto 2023, un cliente con questo tipo di offerta variabile ha speso fino a 420 euro in più rispetto a un cliente con gli stessi consumi, che ha scelto il mercato libero.

Guerra in medio oriente: impatto sul costo di gas e energia

La fine del mercato tutelato si colloca in un periodo di profonda crisi per la “merce”, attualmente, più ambita sul globo: l’energia. La pandemia e le guerre hanno ribadito all’umanità che la sicurezza energetica e l’accesso alle fonti è fondamentale per sopravvivere e per perseguire la transizione ecologica.

Con l’arrivo dell’inverno e l’esplosione della guerra in Medio Oriente sta crescendo la  preoccupazione, in particolare sulle possibili conseguenze sul mercato dei combustibili. Le fonti di energia rinnovabile infatti, non sono ancora sufficienti a coprire tutto il fabbisogno energetico europeo, ma contribuiscono al sostentamento dell’UE solo per il 22%.

Il decreto energia sancirà la fine del mercato tutelato di gas e elettricità o ci sarà una proroga? Come impatteranno gli ultimi avvenimenti geopolitici sulle bollette? Continua a seguire il nostro blog per scoprilo!

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La truffa più grande della storia

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In questo episodio di Young Pills ti raccontiamo la storia di Bernie Madoff, l’autore della più grande truffa di sempre!

Qual è la truffa più grande della storia? Nel mondo delle frodi finanziarie, poche storie sono così iconiche quanto quella di Bernard Madoff. Quest’ultimo è stato a lungo considerato uno degli uomini d’affari più abili e rispettabili del pianeta, ma si è poi rivelato uno dei truffatori più astuti di tutti i tempi. In questo episodio di Young Pills esploreremo l’incredibile storia che ha sconvolto Wall Street. 

Come ha fatto Madoff a costruire questa truffa ai danni dei suoi investitori e a portarla avanti per così tanto tempo senza farsi scoprire? L’ex presidente del Nasdaq, per aver rubato complessivamente circa 65 miliardi di dollari, è considerato uno dei criminali più malvagi di tutti i tempi. Se sei appassionat* di finanza e economia non puoi non conoscere la sua storia!