Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo? La guida

Prezzo benzina in calo: conseguenze petrolio

Che cos’è il bonus benzina e come richiederlo? Una guida per scoprire come ricevere fino a 200 euro per le spese sul carburante

Il bonus benzina 2023 è un’agevolazione per i lavoratori dipendenti introdotta nel 2022 ed estesa dall’attuale governo anche per quest’anno, in risposta alla crescita del prezzo del carburante. I prezzi di gasolio e benzina stanno, infatti, aumentando costantemente da diversi mesi e, dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, potrebbero salire ancora. Scopri tutto sul bonus benzina 2023 di 200€, in particolare come richiederlo e a chi spetta.

Cos’è

Il bonus benzina è un’agevolazione introdotta dal Decreto sul caro-energia proposto dal governo Draghi in risposta all’aumento del prezzo del carburante. L’obiettivo principale della misura, contenuta all’interno del decreto legge 21/2022, è ridurre l’impatto sui cittadini del costo di queste materie prime. I buoni della misura “bonus carburante” del valore massimo di 200€ sono distribuiti ai dipendenti dai datori di lavoro. Nonostante si chiami bonus benzina, può essere utilizzato anche per ricaricare veicoli elettrici oltre che per fare rifornimento in modo “tradizionale”.

Ci sono alcune cose importanti da sapere sull’argomento. Per esempio, questa agevolazione non concorre alla formazione di reddito, perciò è completamente detassata. Inoltre, può essere distribuita fino al 31 dicembre 2023 e l’erogazione è a discrezione del datore di lavoro, che non è obbligato a riconoscerlo ai dipendenti.

Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo?

Il bonus spetta a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti di aziende private e non ci sono particolari requisiti di reddito o distinzioni contrattuali rilevanti. Lo possono richiedere i lavoratori a tempo pieno che part-time. Attenzione però, questo sussidio non è previsto per i dipendenti pubblici e, dato che è distribuito dal datore di lavoro, neanche per i lavoratori autonomi.

Richiedere questa agevolazione è molto semplice: non bisogna presentare una domanda formale o qualche tipo di documentazione. Se sei un lavoratore dipendente di un’azienda privata, l’unica cosa che devi fare è: informarti presso la tua impresa chiedendo direttamente al tuo datore di lavoro se ha intenzione di erogarla.

Insomma, il bonus benzina 2023 è un’agevolazione introdotta per diminuire l’impatto del crescente costo del carburante sui dipendenti del settore privato. L’ammontare massimo del sussidio è di 200€ ed è il datore di lavoro a scegliere se distribuirlo o meno.


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Crowdfunding in crypto: tutti i vantaggi e come fare

Crowdfunding in crypto: come funziona e i vantaggi

Come funziona il crowdfunding in crypto? Un innovativo modo di raccogliere capitale

Come funziona il crowdfunding in criptovalute? Si tratta di un modo nuovo per raccogliere capitale in un mondo in continua evoluzione. Questa tipologia di finanziamento sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni, soprattutto per via della semplicità con la quale aziende o individui possono accedere a capitali o investire in startup in rapida crescita.

Le imprese che necessitano di un sostegno finanziario e gli individui che hanno bisogno di capitale per realizzare un progetto possono avvalersi dei servizi di una piattaforma di   crowdfunding in criptovalute. In questo modo possono intercettare un ampio gruppo di potenziali investitori senza dover fare affidamento su canali bancari tradizionali o su venture capital. In questo articolo esamineremo più da vicino cos’è il crowdfunding crypto e come funziona.

Cos’è e come funziona

Un crowdfunding in crypto è una tipologia di raccolta fondi che sfrutta, invece che la moneta fiat, le criptovalute come principale fonte di capitale. A differenza delle raccolte tradizionali, queste sono spesso effettuate senza l’intervento di intermediari o terze parti, e consentono quindi l’accesso diretto degli investitori.

Tale approccio accelera notevolmente il processo di raccolta fondi, oltre a renderlo, spesso, più sicuro e trasparente. Oggi, le startup possono sfruttare la tecnologia blockchain e i contratti intelligenti per raccogliere capitale in modo rapido ed efficiente senza essere rallentate dalle macchinose procedure in uso prima dell’era digitale. 

I vantaggi del crowdfunding in crypto

Il crowdfunding in criptovalute presenta una serie di vantaggi distinti rispetto ai metodi di finanziamento tradizionali. In primo luogo, è notevolmente più efficiente, rapido e flessibile, a patto che si faccia affidamento a un’infrastruttura affidabile. Questa efficienza è fondamentale sia per le aziende che cercano finanziamenti che per gli investitori.

In particolare, le aziende traggono beneficio dalla sicurezza offerta dagli smart contract, che sfruttano la trasparenza della blockchain per gestire in modo affidabile la raccolta di fondi. La blockchain registra in modo immutabile tutte le transazioni e i dettagli della raccolta fondi, garantendo una totale trasparenza. Questo consente agli investitori di monitorare in tempo reale l’uso dei fondi.

Inoltre, il crowdfunding in criptovalute offre un accesso globale agli investitori, superando le barriere geografiche tipiche del finanziamento tradizionale. Gli investitori sono incentivati e supportati nel processo di valutazione delle organizzazioni o dei progetti che desiderano finanziare, proprio come farebbero in un crowdfunding tradizionale ma disponendo di più informazioni che possono consultare in autonomia.

Le principali tipologie

Esistono diverse tipologie di crowdfunding in crypto, la più famosa ma anche la più bistrattata prende il nome di Initial Coin Offering (ICO). Questo tipo di raccolte fondi possono essere molto sicure e utili. Un esempio lampante è la ICO di Ethereum, che ha permesso ai primi supporters del progetto di Vitalik Buterin di investire nel progetto. Ovviamente però, quando nascono idee di successo, queste vengono sfruttate da tutti, anche da chi non ha buone intenzioni ma vuole semplicemente arricchirsi.

Alle ICO partecipano soltanto due tipologie di soggetti: la società e gli investitori. Inizialmente la startup che apre una raccolta fondi di questo tipo presenta il progetto agli investitori attraverso un Whitepaper, una specie di business plan riassuntivo. Inoltre è essenziale la presenza di un token che deve assumere una precisa funzione: ad esempio può dare diritto a una serie di servizi sul prodotto o a una parte dei futuri dividendi della società.

Dopo la nascita e il successivo declino delle ICO sono nate altre tipologie di crowdfunding in crypto, tra cui le IEO (Initial Exchange Offering).  Le IEO rappresentano un’evoluzione significativa del crowdfunding in criptovalute poiché sono gestite direttamente dalle piattaforme di scambio di criptovalute. La principale differenza rispetto alle ICO è la presenza di un exchange, che si occupa di amministrare il processo di crowdfunding. 

I vantaggi principali delle IEO includono:

  • Maggiore sicurezza: poiché le IEO sono gestite da piattaforme di scambio regolamentate, c’è una maggiore fiducia e sicurezza per gli investitori rispetto alle ICO, che spesso sono state associate a frodi e truffe;
  • Accesso a mercati: le IEO offrono un canale diretto agli investitori che utilizzano la piattaforma di scambio, consentendo alle startup di raggiungere una vasta base di utenti senza la necessità di costruire una propria rete di investitori;
  • Procedure semplificate: Le IEO semplificano il processo di partecipazione, poiché gli investitori possono utilizzare i fondi direttamente dal loro account sulla piattaforma di scambio, eliminando la necessità di creare un portafoglio digitale separato o di seguire procedure complesse;
  • Supporto tecnico: le piattaforme di scambio che ospitano le IEO forniscono spesso supporto tecnico e assistenza agli investitori e alle startup, riducendo il rischio di errori nell’acquisto delle criptovalute;
  • Regolamentazione: poiché le IEO sono ospitate su piattaforme regolamentate, esistono norme e procedure che contribuiscono a prevenire attività illecite o comportamenti fraudolenti, garantendo un certo grado di compliance con le leggi nazionali e internazionali;

Le Initial Exchange Offering offrono quindi una soluzione più sicura e conveniente per le startup che cercano di raccogliere fondi tramite criptovalute e per gli investitori che desiderano partecipare a tali progetti. Consentono di agire in modo rapido e trasparente grazie alle caratteristiche della tecnologia blockchain. 

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La prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX

Sam Bankman-Fried: la testimonianza al processo FTX

Cosa è emerso dalla prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo sul fallimento di FTX?

Sam Bankman-Fried, l’ex CEO dell’exchange fallito a novembre 2022, ha rilasciato, nella giornata di venerdì, la sua prima testimonianza all’interno del processo FTX. Durante l’interrogatorio condotto dal suo avvocato difensore, SBF ha cercato, in tutti i modi, di scaricare la responsabilità sui suoi collaboratori.

Per esempio ha dichiarato di aver chiesto ad Alameda Research, il fondo di investimenti fortemente collegato all’exchange e gestito dalla sua ex fidanzata Caroline Ellison, di coprire i rischi. Tuttavia, quando l’avvocato gli ha chiesto se la Ellison aveva seguito il suo consiglio di “shortare” per mitigare ridurre il buco da miliardi di dollari creato dall’exchange, SBF ha risposto con un secco “no”. Scopri le ultime testimonianze di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX.

La verità sui fondi sottratti ai clienti di FTX

Sam Bankman-Fried, interrogato dal suo avvocato difensore, Mark Cohen, ha dedicato gran parte della mattinata di venerdì a cercare di giustificare le azioni compiute come CEO di FTX. Il suo legale ha invece provato a chiarire il contesto in cui ha agito l’imprenditore, per spiegare le motivazioni delle decisioni a dir poco controverse. Insomma, Mark Cohen ha svolto il suo mestiere, cercando di presentare una narrazione più favorevole per il suo cliente.

La prima questione trattata ha riguardato il software di FTX utilizzato da Alameda per evitare la liquidazione delle sue posizioni connesso al reato principale per il quale Sam Bankman-Fried è indagato. Secondo la versione di SBF, questo programma informatico è stato introdotto per correggere un errore nel sistema di gestione del rischio. In realtà però, questa funzione ha permesso a FTX di appropriarsi degli asset dei clienti. Il sistema che consentiva alle posizioni dell’exchange di “andare in negativo” permetteva anche di prelevare somme illimitate di denaro dai conti degli utenti.

Sam Bankman-Fried, mentre tentava di spiegare il funzionamento del software, ha scaricato la colpa sui suoi ex colleghi: Gary Wang e Nishad Singh. SBF ha affermato di aver “supervisionato” Wang, uno dei co-fondatori di FTX, e Singh, Engineering Director di Alameda, ma sostenendo la loro autonomia nel prendere decisioni, mentre lui svolgeva il ruolo di consulente.

La testimonianza di Sam Bankman-Fried si è poi concentrata sul massiccio prestito fatto da Alameda a FTX, “Alameda”, ha dichiarato, “poteva prendere in prestito denaro come chiunque altro” e sulla capacità dell’exchange di “recuperare” i fondi dai clienti per coprire le perdite (come specificato in una parte dei termini di servizio di FTX, anche se specifica per una funzione di trading su margine utilizzata da pochi utenti).

La “regola” aziendale di FTX

Sam Bankman-Fried è stato poi interrogato su una strana regola che SBF e i suoi collaboratori seguivano: cancellare tutti i messaggi scambiati tra di loro sulla maggior parte delle piattaforme. 

Mentre l’accusa supponeva che queste operazioni servissero a coprire illeciti e a non lasciare prove incriminanti, SBF si è difeso affermando che è solamente una buona abitudine che ha imparato nei suoi primi anni da trader. Sam Bankman-Fried ha dichiarato: “c’è la possibilità che tutto quello che si scrive finisca sulla prima pagina del New York Times, molti messaggi innocui possono sembrare piuttosto gravi se vengono riportate in prima pagina senza il relativo contesto”.

Sam Bankman-Fried continuerà a testimoniare al processo FTX nei prossimi giorni, segui il nostro blog per restare aggiornato sui prossimi sviluppi.


L’investitore più abile di tutti i tempi

Chi è Warren Buffett? L’investitore più abile di tutti i tempi

In questo episodio di Young Pills ti raccontiamo la storia di Warren Buffett, l’investitore più abile di tutti i tempi

Nel mondo degli investimenti e della finanza, poche figure possono reggere il confronto con Warren Buffett. La sua storia “dell’oracolo di Omaha” è una combinazione unica di talento, passione e umiltà. 

L’investitore più abile di tutti i tempi a sette anni leggeva il libro “Mille modi per fare mille dollari”, prima del suo decimo compleanno aveva già iniziato a vendere Coca-cola e chewing gum porta a porta e a undici anni aveva già acquistato le sue prime azioni

Come ha fatto Warren Buffett a costruire un patrimonio multimiliardario partendo da zero? Se la finanza e gli investimenti ti appassionano e ti reputi una persona ambiziosa, non puoi non guardare questo incredibile episodio di Young Pills.

Halving Bitcoin: la lista completa

Storico Halving Bitcoin: lista completa e date

Halving di Bitcoin: ecco lo storico e le date da tenere a mente in previsione del 2024

Gli halving di Bitcoin nella storia fino ad ora sono stati tre e le date di ciascuno sono sempre state monitorate con grande attenzione. Questo meccanismo, interno al sistema, regola la progressiva diminuzione delle ricompense elargite ai miner che validano i blocchi e serve a ridurre le crypto in circolazione e quindi per mantenere la scarsità e rappresenta uno dei momenti più attesi per l’intero mercato crypto.

In questo articolo analizzeremo proprio lo storico degli halving di Bitcoin specificando le date in cui questi dimezzamenti sono avvenuti, cercando di capire che effetto hanno avuto sul prezzo. Fino ad oggi, durante i cicli di mercato scanditi dall’halving, la crescita del prezzo di Bitcoin è stata più che esponenziale.

Al seguente link troverai una guida completa sul prossimo halving di Bitcoin del 2024.

Halving del 2012

Il primo Halving di Bitcoin della storia è stato quello del 28 novembre 2012. Tale evento ha segnato un momento di svolta cruciale per il mondo crypto, dato che per la prima volta è stato effettivamente attivato questo meccanismo. 

Il prezzo di BTC, nei mesi immediatamente successivi, non è stato condizionato positivamente dall’avvenimento. Tuttavia, dall’inizio del 2013 in poi, il valore della crypto ha iniziato a crescere costantemente, raggiungendo un massimo di oltre 1.100 dollari ad aprile. Questa cifra che sembra, ad oggi, irrisoria, era impossibile da prevedere all’epoca ed è stata raggiunta partendo dal livello degli 8$, grazie ad un movimento rialzista del 12.000%.

  • Data: 28/11/2012
  • Numero di blocco: 210.000
  • Ricompense per blocco: 25 BTC
  • Prezzo: 12$
  • Prezzo un anno dopo: 964$

Halving del 2016

Il secondo halving della storia di Bitcoin è avvenuto il 9 luglio 2016. Per via delle incredibili performance di BTC registrate nei mesi successivi al primo halving, in molti si aspettavano un aumento del prezzo, che è effettivamente arrivato a maggio di quell’anno. Pochi giorni prima che le ricompense per i miner si dimezzassero, però, il valore è crollato da 750$ a 450$. Nei mesi successivi, l’oro digitale è letteralmente esploso a rialzo, il suo valore un anno e mezzo dopo orbitava attorno a quota 20.000$.

  • Data: 09/07/2016
  • Numero di blocco: 420.000
  • Ricompense per blocco: 12.5 BTC
  • Prezzo: 663$
  • Prezzo un anno dopo: 2550$

L’halving del 2020

La price action di Bitcoin in occasione del terzo halving della storia (maggio 2020) è stata fortemente influenzata dall’inizio della pandemia. Dopo le disastrose performance del 2018, il prezzo di Bitcoin era tornato a salire con forza ad inizio 2019. L’arrivo del Covid-19 ha però influenzato fortemente anche l’oro digitale che da gennaio ad aprile ha perso più del 60% del suo valore.

Dopo aver toccato il punto di minimo, il 20 aprile 2020, è ripartito con forza, sfruttando l’halving del mese successivo come “rampa di lancio”. Il ciclo di mercato rialzista del terzo dimezzamento della storia è culminato con il raggiungimento dell’attuale ATH, a quota 69.000$.

  • Data: 11/05/2020
  • Numero di blocco: 630.000
  • Ricompense per blocco: 6.25 BTC
  • Prezzo: 8.740$
  • Prezzo un anno dopo: 58.000$

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Halving 2024: dove può arrivare Bitcoin?

  • Data: 20/04/2024
  • Numero di blocco: 840.000
  • Ricompense per blocco: 3.125 BTC
  • Prezzo: N/A
  • Prezzo un anno dopo: N/A

Ora che ci siamo lasciati alle spalle l’halving del 2024 ci si potrebbe chiedere se questo evento farà la storia del settore crypto come è successo in passato. C’è da dire che Bitcoin, e l’intero settore delle criptovalute, è molto diverso rispetto a quando sono avvenuti i precedenti. Ormai BTC è diventato un asset riconosciuto anche dagli investitori istituzionali, soprattutto dopo l’approvazione degli ETF spot emessi dai grandi fondi americani.


Per provare quindi a prevedere come si comporterà può essere utile confrontarlo con altri beni. Per esempio c’è chi intende BTC come la riserva di valore digitale per eccellenza e, perciò, crede che il suo prezzo possa crescere tantissimo. Ad oggi, la capitalizzazione di mercato dell’oro (la riserva di valore fisica più importante) è dodici volte più grande di quella di BTC.

Qualcuno invece pensa che la crypto diventerà la valuta nativa di Internet. Secondo scenario, c’è ancora molto spazio per l’espansione di questo mercato; l’adozione di Bitcoin è ancora molto limitata rispetto a quella della rete.

Insomma, dal punto di vista storico gli halving di Bitcoin hanno sempre influenzato positivamente il prezzo. Certo non si può dire che le fasi rialziste del passato siano causate solo e soltanto da questi avvenimenti, ma sicuramente hanno contribuito a creare una narrativa positiva.

BlackRock: l’ETF Spot su Bitcoin quotato presso la DTCC

Bitcoin ETF di BlackRock: quotato presso la DTCC

Il Bitcoin ETF di BlackRock (iShares) quotato presso la DTCC: è un segnale di un’imminente approvazione da parte della SEC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock presso la Depository Trust & Clearing Corporation (DTCC) ha catturato l’attenzione del mondo crypto negli ultimi giorni. Questo evento sta suscitando grande interesse poiché suggerisce una probabile approvazione dello strumento da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, l’ente governativo che regola lo scambio di titoli. 

L’ETF spot su Bitcoin di BlackRock è davvero pronto per essere lanciato? Quale sarà l’impatto sul prezzo di BTC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock alla DTCC, è un passo fondamentale nell’iter di lancio di uno strumento di questo tipo legato alle criptovalute, secondo l’analista di Bloomberg Eric Balchunas

In particolare perché indica una probabile quotazione sul Nasdaq, uno dei mercati più famosi e capitalizzati al mondo, che aveva precedentemente richiesto l’inserimento di questo strumento nel mese di giugno. Secondo Balchunas, BlackRock potrebbe aver già ottenuto il via libera dalla SEC per la quotazione dell’ETF anche se ha tempo fino al 10 Gennaio 2024 per rendere pubblica la sua decisione.

Puoi valutare di posizionarti su Bitcoin attraverso l’acquisto ricorrente, in modo da non soffrire troppo la volatilità del mercato.

Attiva un Salvadanaio

In seguito alla quotazione presso la DTCC dell’ETF su Bitcoin di BlackRock i crypto enthusiast hanno scoperto quale dovrebbe essere il simbolo (o ticker) dello strumento: IBTC. Composto dall’iniziale di iShares, il nome dell’ETF e la sigla utilizzata per rappresentare Bitcoin. 

L’effetto sul mercato

Se l’ETF su Bitcoin dovesse essere approvato sarebbe il primo strumento di questo tipo sul mercato, anche se non è l’unico ad essere in fase di valutazione. Anche altri fondi di investimento come Invesco, Wisdomtree e ARK Invest, hanno inviato richieste formali alla SEC. 

C’è da dire che gli investitori sono pienamente consapevoli dell’importanza di questa decisione. All’uscita della notizia, il prezzo di Bitcoin ha registrato un +18% che lo ha catapultato in zona 35.000$, all-time-high di quest’anno, nonché un livello che la crypto non toccava dal 2022!

In sintesi, l’approvazione del Bitcoin ETF di BlackRock potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per il settore delle criptovalute. L’entusiasmo percepito durante le ultime ore sul mercato, dimostra quanto gli investitori siano ottimisti riguardo a questa possibilità. Nonostante questo però è importante mantenere un approccio prudente, l’impatto effettivo sul mercato, nel caso in cui dovesse arrivare l’approvazione, sarà a lungo termine.

Mercato tutelato gas e energia: i prossimi sviluppi

Fine mercato tutelato: cos’è e come funziona?

È in arrivo la fine del mercato tutelato? Cosa succederà alle bollette di gas e energia?

La fine del mercato tutelato potrebbe essere sancita dal decreto energia, la cui approvazione è, nuovamente, slittata nelle ultime ore. I punti principali della manovra dovrebbero essere tre: il polo per l’eolico offshore al Sud, le concessioni per l’idroelettrico e, ovviamente, il rinvio della fine del mercato tutelato di luce e gas.

Ma cos’è il mercato tutelato e come funziona? Cosa succederà se e quando questo “regime” economico verrà dismesso?

Mercato tutelato: definizione e funzionamento

In italia il mercato di gas ed elettrica è diviso in due principali banche: quello regolamentato (o tutelato) e quello libero. Nel mercato tutelato, che riguarda circa 10 milioni di cittadini, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) regola i prezzi per proteggere i consumatori, in modo che siano sempre equi e trasparenti. In altre parole è l’Arera che stabilisce il prezzo e le condizioni contrattuali delle bollette di energia elettrica e gas di famiglie e microimprese. Le tariffe in carico agli altri cittadini, invece, sono decise dalle società energetiche ai cui si affidano per la fornitura.

La fine del mercato tutelato è fissata per il 10 gennaio 2024 per quanto riguarda le bollette del gas e al primo aprile per l’elettricità. Dopo di che circa 5,5 milioni di utenti dovranno abbandonare questo “regime” che resterà disponibile per gli altri 4,5 milioni, giudicati vulnerabili.

Il dibattito su questo tema è molto diviso: da un lato c’è chi crede che un mercato regolamentato contribuisca a proteggere i consumatori durante i periodi di crisi come quello attuale. Mentre altri sostengono che il mercato libero, con la sua capacità di autoregolarsi, potrebbe offrire una protezione, addirittura, maggiore.

Fine del mercato tutelato: cosa accadrà?

La fine del mercato tutelato di gas e energia potrebbe essere imminente, almeno se non ci saranno proroghe, e tutte le utenze sembrano quindi destinate a passare al mercato libero. L’Arera ha già previsto delle misure da attuare se questo “regime” economico non verrà effettivamente prorogato. In particolare si occuperà di gestire un processo graduale di cessazione della fornitura, mentre i clienti selezioneranno l’offerta più in linea con le loro esigenze.

Nel caso in cui gli ex utenti del mercato tutelato non stipulino un contratto su quello libero con il loro attuale fornitore o un altro, a partire da gennaio 2024, continueranno ad acquistare gas e energia dallo stesso gestore di sempre. Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno stabilite dall’autorità, con una tariffa a prezzo variabile basata sull’andamento dell’indice di riferimento italiano (Psv) e una quota fissa stabilita liberamente dal fornitore e monitorata da Arera.

Questa non è, necessariamente, una condizione vantaggiosa. Tra gennaio e agosto 2023, un cliente con questo tipo di offerta variabile ha speso fino a 420 euro in più rispetto a un cliente con gli stessi consumi, che ha scelto il mercato libero.

Guerra in medio oriente: impatto sul costo di gas e energia

La fine del mercato tutelato si colloca in un periodo di profonda crisi per la “merce”, attualmente, più ambita sul globo: l’energia. La pandemia e le guerre hanno ribadito all’umanità che la sicurezza energetica e l’accesso alle fonti è fondamentale per sopravvivere e per perseguire la transizione ecologica.

Con l’arrivo dell’inverno e l’esplosione della guerra in Medio Oriente sta crescendo la  preoccupazione, in particolare sulle possibili conseguenze sul mercato dei combustibili. Le fonti di energia rinnovabile infatti, non sono ancora sufficienti a coprire tutto il fabbisogno energetico europeo, ma contribuiscono al sostentamento dell’UE solo per il 22%.

Il decreto energia sancirà la fine del mercato tutelato di gas e elettricità o ci sarà una proroga? Come impatteranno gli ultimi avvenimenti geopolitici sulle bollette? Continua a seguire il nostro blog per scoprilo!

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La truffa più grande della storia

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In questo episodio di Young Pills ti raccontiamo la storia di Bernie Madoff, l’autore della più grande truffa di sempre!

Qual è la truffa più grande della storia? Nel mondo delle frodi finanziarie, poche storie sono così iconiche quanto quella di Bernard Madoff. Quest’ultimo è stato a lungo considerato uno degli uomini d’affari più abili e rispettabili del pianeta, ma si è poi rivelato uno dei truffatori più astuti di tutti i tempi. In questo episodio di Young Pills esploreremo l’incredibile storia che ha sconvolto Wall Street. 

Come ha fatto Madoff a costruire questa truffa ai danni dei suoi investitori e a portarla avanti per così tanto tempo senza farsi scoprire? L’ex presidente del Nasdaq, per aver rubato complessivamente circa 65 miliardi di dollari, è considerato uno dei criminali più malvagi di tutti i tempi. Se sei appassionat* di finanza e economia non puoi non conoscere la sua storia!

Il valore di Ripple (XRP) è in forte crescita, cosa è successo?

Il valore di Ripple (XRP) in forte crescita: ecco il perché

Perché il valore di Ripple (XRP) è in forte crescita? C’è lo zampino della SEC come in occasione del movimento rialzista di Luglio?

Perché il valore di Ripple è in forte crescita nelle ultime ore? Questa notte, con una mossa inaspettata, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha ritirato accuse nei confronti del CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, e del suo presidente, Chris Larsen

I nuovi sviluppi sul caso hanno portato alla cancellazione della prossima udienza, che avrebbe visto le sue parti, la SEC e i due dirigenti, nuovamente antagoniste. Insomma, dopo la celebre battaglia di Luglio, all’interno della quale il giudice Annalisa Torres aveva dichiarato che Ripple (XRP) non è una security, arriva un’altra vittoria per la crypto; questa volta “a tavolino”! 

Nel frattempo il valore di Ripple (XRP) è cresciuto fortemente, la crypto statunitense potrebbe aver, finalmente, vinto la guerra contro la SEC?

Perché le accuse sono state ritirate?

Le ragioni che hanno portato la SEC a ritirare le accuse sono, per ora, sconosciute. Tuttavia, molti esperti e osservatori hanno suggerito che quelle mosse dalla SEC nei confronti di Chris Larsen e Brad Garlinghouse potessero essere più deboli di quanto l’ente regolamentativo pensava inizialmente. Secondo la commissione statunitense e il suo presidente Gary Gensler i due leader avrebbero portato la società a violare alcune leggi federali.

È importante sottolineare che la SEC non ha ritirato le accuse contro Ripple, ma solo quelle nei confronti dei due membri del suo consiglio di amministrazione. Il processo che coinvolge la crypto è ancora in corso, la causa che deciderà sul ricorso della SEC si svolgerà ad aprile 2024. Se XRP dovesse finalmente avere la meglio chissà quanto crescerà il valore di Ripple.

L’effetto della news sul valore di Ripple (XRP)

In seguito alla notizia il valore di Ripple ha registrato un forte aumento, passando da 0,47$ a 0,52$, con un sorprendente +9% di performance complessiva. Questo significativo rialzo ha rafforzato il supporto e avvicinato Ripple alla resistenza settimanale di 0,54$. La grande domanda ora è se l’entusiasmo attuale sarà sufficiente per superare questa barriera e puntare a obiettivi ancora più ambiziosi.

L’importanza di questo sviluppo nella causa tra i leader dell’azienda crypto e la SEC va aldilà della crescita del valore di Ripple (XRP), ed è un’ulteriore svolta positiva per il settore dal punto di vista legale. Tuttavia, il futuro di Ripple e l’esito delle prossime dispute legali contro la SEC rimangono incerti, tutto si deciderà durante il processo di aprile 2024; seguite il nostro blog per non perdervi i prossimi sviluppi.

La crisi della banche americane che ha scosso il mondo

La crisi bancaria che ha scosso il mondo

In questo episodio di Young Pills: cosa è successo durante la crisi bancaria del 2023? Qual è il ruolo di Bitcoin?

Nel 2023, il mondo finanziario è stato scosso da una serie di crolli bancari; in tanti hanno pensato al peggio perché, almeno per qualche giorno, la situazione è sembrata simile a quella del 2008, culminata con il fallimento di Lehman Brothers. 

A marzo di quest’anno Silvergate Capital, Silicon Valley Bank, Signature Bank e Credit Suisse sono crollate. Ma le banche non dovrebbero essere istituzioni sicure, perché falliscono? 

La risposta sta nel modo in cui è costruito il sistema monetario internazionale, basato sulla fiducia e non sul valore reale. Inoltre la struttura mondiale degli istituti di credito è incredibilmente interconnessa, e il crollo di una banca può innescare un effetto domino devastante, bruciando miliardi di dollari in pochi giorni o addirittura ore. Ma qual è la soluzione. Difficile dirlo, ma nel frattempo Bitcoin, un sistema monetario alternativo che non ha bisogno di fiducia per funzionare, diventa sempre più attraente anche agli occhi dei suoi detrattori.