L’Halving di Bitcoin 2024 è avvenuto. Perché impostare un acquisto ricorrente ora

Halving di Bitcoin in arrivo: cosa fare?

L’halving di Bitcoin è avvenuto con successo. Cosa fare? I dati storici prevedono rialzi nei mesi successivi all’evento, ecco perché impostare un acquisto ricorrente ora

Cosa fare ora che l’halving di Bitcoin è avvenuto? Dopo che le ricompense per i miner si sono dimezzate, in molti si chiedono cosa succederà al prezzo della criptovaluta.

Storicamente questo evento ha stabilito un ciclo di mercato che sembra ripetersi in maniera simile a intervalli regolari. A che punto ci troviamo ora? Il recente ritracciamento della crypto può essere un’opportunità per acquistare Bitcoin ad un prezzo più basso?

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Halving Bitcoin, cosa fare: analisi sul prezzo del BTC nel 2024

Per il prezzo di Bitcoin, il 2024 è stata un’annata interessante finora. A inizio anno BTC si trovava sulla fascia di prezzo dei 40.000$, mentre oggi orbita intorno ai 56.000$, dopo che a marzo la crypto ha registrato un nuovo massimo storico a 73.000$. Proprio il confronto dei dati storici potrebbe essere il modo giusto per farsi un’idea sui target futuri del suo prezzo.

Nei giorni successivi all’halving del 2020, avvenuto l’11 maggio di quell’anno, il prezzo di Bitcoin si trovava nella zona degli 8.000$. A gennaio del 2021 rompeva all’attuale all-time high a quota 20.000$, mentre meno di meno di 12 mesi dopo l’evento ne registra uno nuovo a quota 64.000$.

La differenza principale rispetto a quel ciclo di mercato riguarda proprio il nuovo all-time high. Bitcoin ha registrato un nuovo massimo storico circa un mese prima dell’importante evento.Se sei con noi nel mercato crypto da qualche anno, forse ti ricorderai che anche nel bear market del 2018-2019 BTC era salito con un movimento simile. Allora il rialzo era stato del 100% ma poi si era subito riassorbito. In ogni caso, per colpa dello scossone che ha investito il mercato nelle ultime settimane, ci troviamo di nuovo al di sotto dell’ATH, ma date le performance di Bitcoin durante il 2024, potremmo raggiungerlo nuovamente a breve!

Controlla il prezzo di Bitcoin ora

Quanto manca ai prossimi rialzi? 

Guardando l’andamento degli scorsi bear market di Bitcoin, possiamo notare che dopo il bottom la crypto ha impiegato un po’ di tempo per recuperare. E, in effetti, ne è passata “di acqua sotto i ponti” da novembre 2022, mese in cui Bitcoin ha toccato il punto di minimo a quota 15.000$. Se dovesse muoversi come in passato, quella zona del grafico non verrà mai più raggiunta.

Sempre facendo riferimento ai movimenti passati, acquistare in maniera ricorrente Bitcoin per i prossimi mesi potrebbe dare grandi soddisfazioni. Infatti si potrebbe mettere da parte la crypto a prezzi convenienti, in attesa dell’esplosione che solitamente avviene qualche mese dopo l’halving.

Ovviamente non si può guardare il passato per prevedere il futuro,  ma conoscere i dati storici è indispensabile per prendere decisioni.

Cosa fare? Focus sull’acquisto ricorrente

Quale potrebbe essere l’evento che incentiva il rialzo dei prezzi? In passato è stato l’halving di Bitcoin a far ripartire la crypto. Il dimezzamento delle ricompense è, infatti, sempre stato il punto di partenza di un nuovo ciclo rialzista. 

Questi movimenti di prezzo, e il conseguente raggiungimento di nuovi massimi storici, al contrario di quanto si possa pensare, non si sono mai verificati all’improvviso. Soprattutto le fasi iniziali sono, solitamente, molto lente e graduali e diventano poi più esplosive dopo il raggiungimento di nuovi massimi. 

C’è da dire poi che le previsioni degli esperti per BTC per la fine del 2024 sono decisamente ottimistiche: secondo Geoff Kendrick analista di Standard Chartered il prezzo di Bitcoin post halving toccherà facilmente i 100.000 dollari. Per TechDev l’outlook è a 160.000$.
Per impostare un acquisto ricorrente in Bitcoin pre-halving ti bastano pochi minuti. Vai alla sezione Salvadanai dell’app Young Platform, scegli l’importo e la frequenza che desideri e inizia a mettere da parte le tue crypto sfruttando il bear market!

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*Le informazioni in questo articolo hanno scopo educativo e non costituiscono un incentivo all’investimento. Si basano su dati storici e oggettivi del mercato di Bitcoin. La performance di ogni portafoglio di criptovalute è sempre soggetta a condizioni di mercato e volatilità. 

Chi sono i 10 uomini più ricchi del mondo?

Uomini più ricchi del mondo: la classifica aggiornata al 2023

Chi sono gli uomini più ricchi del mondo nel 2024? Elon Musk ha mantenuto il suo primato o è stato scalzato da qualche altro miliardario? 

Qual è la classifica degli uomini più ricchi del mondo nel 2024? Questa graduatoria è calcolata in base al patrimonio netto. Ovvero alla differenza tra il valore totale dei beni o degli asset posseduti, ad esempio contanti, investimenti, immobili e aziende, e l’ammontare delle passività, in particolare debiti e mutui.

La classifica degli uomini più ricchi del mondo più conosciuta è quella stilata annualmente da Forbes. Quella redatta dalla rivista statunitense non è però l’unica, esiste anche il Bloomberg Billionaires Index che restituisce il valore dei possedimenti dei miliardari più facoltosi del mondo in tempo reale e per questo motivo potrebbe variare nei prossimi mesi.

Queste due graduatorie nonostante mostrino valori leggermente diversi per quanto riguarda i patrimoni, anche una classifica degli uomini più ricchi del mondo diversa. Per questo articolo ci siamo basati sui dati di Forbes, anche se la prima posizione è condivisa da entrambe le graduatorie. 

10. Larry Page

Larry Page è uno dei due fondatori di Google, nonche ex CEO dell’azienda e di Alphabet, la holding che la possiede. Attualmente Google, e quindi Alphabet, è la quarta azienda al mondo per capitalizzazione di mercato, preceduta soltanto da Microsoft, Apple e NVIDIA, grazie a un market cap di circa 2 triliardi di dollari. Il patrimonio di Larry Page è, invece, di 114 miliardi di dollari secondo Forbes.

9. Mukesh Ambani

Mukesh Ambani è il presidente della Reliance Industries Limited (RIL), una delle più grandi aziende indiane. La RIL realizza prodotti petroliferi e petrolchimici, fibre e materiali per il settore tessile. Il suo patrimonio è di 116 miliardi di dollari.

8. Steve Ballmer

Al decimo posto della classifica degli uomini più ricchi del mondo c’è l’ex CEO di Microsoft, Steve Ballmer. Ballmer è stato uno dei primi dipendenti dell’azienda tech; è entrato a far parte della compagnia fondata da Bill Gates nel 1980. 

Nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli chiave all’interno di Microsoft, incluso quello di presidente dal 1998 al 2000. Dopo aver lasciato l’azienda nel 2014 è diventato il proprietario della squadra della National Basketball Association (NBA) dei Los Angeles Clippers. Il suo patrimonio è di circa 121 miliardi di dollari.

7. Bill Gates

Il sesto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo non ha bisogno di presentazioni. Il fondatore di Microsoft ha guidato questa classifica per diversi anni: ininterrottamente dal 1995 al 2009 e poi anche nel 2014 e nel 2015. Il suo patrimonio dal 2009 in poi è cresciuto ogni anno. Ad oggi, secondo Forbes, si aggira intorno ai 128 miliardi di dollari.

6. Warren Buffett

Anche alla quinta posizione della classifica degli uomini più ricchi del mondo troviamo un personaggio molto noto, che è stato in due occasioni il leader di questa graduatoria. Warren Buffet viene considerato da molti l’investitore migliore di sempre. La sua società, la Berkshire Hathaway, è la sesta azienda più grande del pianeta grazie ad una capitalizzazione di mercato di 713 miliardi di dollari. Il valore totale dei beni in possesso di Buffet è invece di 133 miliardi di dollari.

5. Larry Ellison

Larry Ellison è uno dei co-fondatori nonché l’ex CEO di Oracle, una delle più grandi aziende di software al mondo. Il suo patrimonio secondo Forbes è di circa 141 miliardi di dollari.

4. Mark Zuckemberg

Il quarto uomo più ricco del mondo non ha, di certo, bisogno di presentazioni. Il co-fondatore di Facebook, nonché CEO dell’azienda che ora prende il nome di Meta ha un patrimonio di 177 miliardi di dollari. Chissà se quando fondò il suo social media per connetere studenti universitari avrebbe immaginato di poter raggiungere questo traguardo.

3. Jeff Bezos

Il gradino più basso del podio della classifica degli uomini più ricchi del mondo è occupato dal fondatore ed ex CEO di Amazon, Jeff Bezos. Nel 2021 ha lasciato la quinta azienda più grande al mondo per dedicarsi alla filantropia e ad altri progetti, come il suo fondo di beneficenza per combattere il cambiamento climatico e promuovere la sostenibilità ambientale. Bezos è stato l’uomo più ricco del mondo in quattro occasioni: nel 2017, 2018, 2019 e nel 2020 e il suo patrimonio nel 2023 è di 194 miliardi di dollari.

2. Elon Musk

Medaglia d’argento per il tycoon sudafricano Elon Musk. Che è stato di recente scalzato dal gradino più alto del podio. Il nuovo presidente di Twitter, nonché CEO di Tesla e SpaceX e co-fondatore di Open AI, l’azienda che si occupa dello sviluppo di Chat GPT

È stato l’uomo più ricco del mondo nel 2021 e nel 2022 ed ora si gioca il primato con il proprietario del gruppo LVMH. Il patrimonio di Elon Musk, che si aggira intorno ai 188 miliardi di dollari sta subendo significative oscillazioni soprattutto a causa del discusso affare per l’acquisto di Twitter.

1. Bernard Arnault

Chi è dunque l’individuo più facoltoso del pianeta? Le classifiche degli uomini più ricchi del mondo di Forbes e il Bloomberg Billionaires Index sono d’accordo, la risposta è: Bernard Arnault

Il francese è presidente e amministratore delegato di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, il più grande agglomerato di aziende di beni di lusso al mondo del quale fanno parte Louis Vuitton, Christian Dior, Fendi, Moët & Chandon e Dom Pèrignon. Il patrimonio di Bernard Arnault è di circa 233 miliardi di dollari.

E in Italia?

Chi è l’uomo più ricco d’Italia? Nel nostro paese la classifica è rimasta invariata rispetto all’anno scorso. Al primo posto c’è sempre Giovanni Ferrero, presidente e amministratore delegato del gruppo di proprietà dell’azienda piemontese, il quale occupa anche la ventisettesima posizione della classifica degli uomini più ricchi al mondo. Al secondo e al terzo posto invece troviamo Leonardo Del Vecchio di Luxottica e lo stilista Giorgio Armani.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.

Cos’è una media mobile: il concetto spiegato

Cos’è una media mobile: il concetto spiegato

Cos’è una media mobile e come può essere utilizzata nell’ambito dell’analisi dei mercati? Scoprilo in questo articolo 

Se sei un investitore o hai mai affrontato, anche in maniera superficiale, i mercati finanziari, hai sicuramente hai sentito parlare di media mobile. Ma cosa rappresenta esattamente e come può essere utilizzata nell’analisi finanziaria?

In questo articolo, risponderemo alla domanda “che cos’è la media mobile”, oltre ad approfondire i principali casi d’uso nel mondo degli investimenti.

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Che cos’è la media mobile e come funziona?

La media mobile è un indicatore tecnico ampiamente utilizzato nell’analisi dei mercati finanziari. Essenzialmente, rappresenta il prezzo medio di un asset in un determinato periodo di tempo. Questo intervallo temporale può variare a seconda delle preferenze dell’investitore, ma comunemente vengono utilizzati periodi di 20, 50, 100 o 200 giorni.

Per sapere che cos’è una media mobile, però, questo non basta, ma è necessario conoscere il metodo per calcolarla. Per farlo, si prendono i prezzi di chiusura di un asset per un determinato numero di giorni e si calcola la media aritmetica di questi valori.

La media mobile viene utilizzata principalmente per filtrare le rilevanti oscillazioni di prezzo del mercato, in gergo “il rumore”, e individuare le tendenze di lungo termine. Quando il prezzo di un asset è al di sopra della sua media mobile, di norma il trend è rialzista, mentre quando si trova al di sotto della media mobile, il trend è, nella maggior parte dei casi, ribassista. Tuttavia, questa non è una regola ferrea e dipende molto dal periodo per il quale è impostato questo indicatore.

Media mobile: le tipologie

Per comprendere davvero che cos’è una media mobile bisogna specificare che ne esistono diverse tipologie. Quella definita nel paragrafo precedente, ovvero la media aritmetica dei prezzi di chiusura di un asset, è una media mobile semplice (SMA), ma esistono anche quelle esponenziali (EMA). 

La principale differenza tra questi indicatori riguarda il “peso” assegnato ai valori che li compongono. Nello specifico, in una media mobile semplice tutti i prezzi hanno la medesima rilevanza, mentre per calcolare quella esponenziale si considerano più importanti quelli più recenti.

Nell’analisi tecnica, la media mobile viene spesso utilizzata insieme ad altri indicatori per confermare i segnali di trading. Ad esempio, quando il prezzo di un asset attraversa al rialzo la sua media mobile, potrebbe essere un segnale di acquisto, mentre quando lo attraversa al ribasso potrebbe essere un segnale di vendita.

Medie mobili: alcuni indicatori di trading che le utilizzano 

Nonostante siano indicatori estremamente semplici le medie mobili sono molto utilizzate, in particolare se utilizzate insieme ad altri indici. Con il tempo sono nati indicatori di trading che includono una media mobile al loro interno, ecco i più famosi

  1. Bande di Bollinger: misurano la volatilità attraverso l’utilizzo di due fasce (o bande), posizionate al di sopra e al di sotto il prezzo dell’asset che ne evidenziano la variazione rispetto a quello medio. La media mobile semplice (SMA) si pone esattamente al centro, e viene utilizzata come riferimento dato che indica il prezzo medio di un asset durante un determinato periodo di tempo.
  1. Il canale di Keltner: è un indicatore che mostra le zone di volatilità utilizzando tre diverse linee, tra cui una media mobile esponenziale che si posiziona al centro delle altre due. I trader si aspettano un cambio di tendenza quando il prezzo dell’asset esce dall’area delineata da queste “fasce”. 
  1. Canale di Donchian: un indicatore tecnico che mostra i massimi e i minimi di un periodo predefinito, utilizzato per identificare breakout e inversioni di tendenza.


Ora che sai cos’è una media mobile, come si calcola e quali indicatori la utilizzano, non ti resta che provare ad utilizzarla su Young Platform Pro, nostra piattaforma dedicata ai crypto trader. Oppure puoi provare la funzionalità di trading automatico che sfrutta alcuni indicatori di analisi tecnica e quindi anche le medie mobili, per fare operare al posto tuo!

Halving di Bitcoin: l’impatto sul mining

Mining Bitcoin: l’impatto dell’Halving

Come influirà l’halving sul mining di Bitcoin? Dato che le ricompense per blocco, distribuite a chi si occupa di mantenere sicuro il network, si dimezzeranno

I profitti derivanti dal mining di Bitcoin nelle prossime ore si dimezzeranno. Questo perché ci sarà un nuovo Halving, il meccanismo che impone il dimezzamento periodico delle ricompense per i miner.

Una delle domande che molti si pongono è dunque: che impatto avrà questo evento sui miner? In quanti riusciranno a portare avanti la loro attività? Qualcuno dovrà interromperla perché i costi dell’elettricità e delle schede video (GPU) diventano impossibili da sostenere? Scoprilo nell’articolo.

Segui il prezzo di BTC

Mining Bitcoin: il ruolo della difficulty

Per comprendere il possibile impatto del prossimo Halving sul mining di Bitcoin bisogna conoscere e comprendere un parametro molto importante per chi svolge questa attività: la difficulty “o difficoltà”

Questa variabile indica quanto è difficile, in media, validare un blocco e quindi stima quando è agguerrita la concorrenza tra i miner in un determinato momento. Più sono i miner che partecipano al network di Bitcoin, e maggiore è la potenza dei macchinari che utilizzano, e più questo parametro cresce.

L’altro dato fondamentale che un miner deve tenere sotto controllo è l’hashrate, che indica, invece, la potenza di calcolo totale della rete. Nello specifico l’hashrate misura i calcoli che i miner, nella loro totalità, sono in grado di eseguire ogni secondo.

Ma cosa c’entra questo con l’halving, perché questi due parametri ci dovrebbero dare indicazioni sul futuro del mining di Bitcoin dopo l’evento di questo weekend?

Principalmente perché la difficulty dovrebbe abbassarsi visto che, probabilmente, alcuni miner, in particolar modo quelli che non svolgono questa attività in modo professionale la abbandoneranno. La partita, in questo senso, si gioca sulla sostenibilità; i costi della componentistica (hardware) sommati a quelli dell’energia elettrica devono essere inferiori alle ricompense guadagnate.

Insomma, in questo senso l’halving è una sorta di meccanismo per la selezione naturale dei validatori del network Bitcoin. Dall’altro lato Satoshi Nakamoto, quando ha progettato la politica economica di Bitcoin, ha tenuto conto di questo ed è progettato per essere più remunerativo man mano che scende il numero di attori coinvolti.

Secondo alcune recenti stime, dopo l’halving di questo week end la difficoltà dovrebbe scendere del 15% circa.

Il possibile aumento di prezzo di Bitcoin

Quanto detto nel paragrafo precedente non tiene conto di una delle componenti principali quando si considera l’effettiva profittabilità del mining, ovvero il prezzo di Bitcoin. D’altronde, i miner, e quindi Bitcoin, non esisterebbero più se questo fosse rimasto immobile nel corso degli anni.

Nel corso della storia gli halving di Bitcoin hanno sempre avuto un impatto positivo sul prezzo e quindi sul guadagno dei miner più resilienti, sopravvissuti all’evento. Nel 2012, la prima volta che questo meccanismo si è attivato, il prezzo di Bitcoin è passato, in un anno, da 12$ a, circa, 1.000$.

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Nel 2016 l’incremento annuale di prezzo è stato del 2.900%, registrato grazie ad un movimento rialzista che ha portato Bitcoin da 650$ a 20.000$.

L’ultimo fino ad oggi, quello del 2020, ha portato Bitcoin a raggiungere il massimo storico del 2021, a quota 64.000$.

In conclusione, l’halving è un evento delicato per il mining di Bitcoin, ma tutt’altro che spaventoso. La selezione naturale che avviene, in concomitanza e nei mesi successivi all’evento, è positiva sia per la sicurezza della blockchain, che per chi svolge questa attività in modo organizzato.

Sui annuncia la sua console per il crypto gaming

Crypto gaming: SUI lancia una console web3

Sui (SUI) ha annunciato una console per il crypto gaming. I giochi web3 torneranno “di moda” durante questo bull market?

Il crypto gaming risorgerà grazie a SUI e alla sua casa di sviluppo Mysten Labs? Il progetto blockchain ha annunciato il suo ingresso nel settore dei videogiochi attraverso la presentazione di SuiPlay0x1, una console portatile (handheld) per giocare in modo decentralizzato, sviluppata in collaborazione con Playtron.

I giochi web3, soprattutto quelli play-to-earn, che hanno dominato la parte finale dello scorso bull market, ritorneranno in auge grazie al nuovo dispositivo di Sui? Scopri tutto sulla SuiPlay0x1 in questo articolo.

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SuiPlay: la presentazione

Il Sui Basecamp di Parigi, la prima edizione della conferenza dedicata a sviluppatori e appassionati della blockchain sviluppata da Mysten Labs, è stata ricca di novità. Quella che ha generato più scalpore fa parte di un segmento del web3 che è passato in secondo piano nell’ultimo periodo: il crypto gaming.

In questo senso, ad attirare l’attenzione è stato l’annuncio di una console portatile, simile all’iconica Play Station Portable (PSP) o alla più recente Steam Deck, sviluppata da Sui e dotata di una versione di Linux ottimizzata per il gaming

Il lancio della SuiPlay0x1 è previsto per il 2025 ed il team ha specificato che potrà essere utilizzata per giocare a tutti i giochi attualmente fruibili da PC o sulle altre console. Ovviamente, consentirà l’accesso anche a tutti giochi costruiti su blockchain, non solo quelli esclusivi per il network di Sui.

CTA Sui

Scordatevi però seed phrase e chiavi private. Mysten Labs e Playtron hanno dichiarato che l’esperienza utente sarà paragonabile, per semplicità e fluidità, a quella delle piattaforme per i videogiochi tradizionali

Ciò sarà possibile grazie alla funzione zkLogin, che consente agli utenti di accedere ai propri account web3 in modo semplificato, utilizzando semplicemente un indirizzo email e una password.

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SuiPlay0x1 e Solana Saga

L’annuncio di Sui ricorda molto quello di Solana in occasione del rilascio del Saga, il primo smartphone interamente sviluppato da un’azienda web3. La travagliata storia del dispositivo mobile, che ha fatto inizialmente fatica ad attrarre l’interesse del settore per poi esplodere negli ultimi mesi grazie agli incentivi (prevalentemente airdrop di token) per chi lo ha acquistato, si ripeterà?

Impossibile dirlo con certezza, ma sicuramente Sui seguirà le orme della rete creata da Anatoly Yakovenko, soprattutto per quanto riguarda i vantaggi per i cosiddetti early adopters, i primi utenti che acquisteranno il prodotto. Inoltre, bisogna aggiungere che la blockchain di Sui ha già attratto un discreto numero di sviluppatori di videogiochi, nonostante sia molto più “giovane” rispetto ai suoi principali competitor, su tutti Polygon, Immutable, Avalanche e Solana.

La console di Sui si rivelerà un prodotto di successo capace di attirare l’attenzione dei videogiocatori e di restituire nuova linfa vitale al crypto gaming?


ETF spot su Bitcoin e Ethereum approvati ad Hong Kong

ETF spot Bitcoin: approvati ad Hong Kong

Nelle ultime ore, ad Hong Kong, sono stati approvati gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum. L’Asia punta a competere con gli Stati Uniti per gli investimenti in crypto?

Il mercato crypto si riprende, almeno in parte, dal recente scossone grazie ad una notizia molto positiva! Nelle scorse ore sono stati approvati, ad Hong Kong, gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum proposti da China Asset Management, HashKey e Borsera Capital.

Come si è arrivati a questa decisione nella Regione Amministrativa Speciale della Repubblica Popolare di Cina, nonché uno dei centri finanziari più importanti al mondo? Scoprilo nell’articolo! 

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Hong Kong: ETF approvati!

L’approvazione degli ETF spot sui Bitcoin e Ethereum per il mercato asiatico è stata presa dalla Security and Futures Commission (SFC), l’equivalente della SEC statunitense per Hong Kong. In questo caso i fondi di investimento e le banche protagoniste non sono, ovviamente, BlackRock & Co, ma China Asset Management, Bosera Asset Management e HashKey Capital

Questi colossi finanziari gestiscono rispettivamente 271, 237 e 1,3 miliardi di dollari e si affideranno a OSL Digital Securities Limited e BOCI International per gestire le negoziazioni del sottostante in crypto di questi strumenti finanziari.

Un portavoce di Borsera Capital, uno dei più grandi fondi di investimento cinesi nonché prossimo emittente di ETF spot su Bitcoin e Ethereum, ha dichiarato: “L’introduzione degli ETF Virtual Asset Spot non solo offre agli investitori nuove opportunità, ma rafforza lo status di Hong Kong come hub finanziario internazionale per gli asset digitali”.

Guarda il prezzo di Ethereum

Quanto denaro attrarranno gli ETF spot su Bitcoin asiatici?

Ora che gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum sono stati approvati anche in Asia è possibile stimare il loro impatto su BTC dal punto di vista della domanda. Quelli gestiti dai fondi di investimento americani hanno generato una pressione di acquisto senza precedenti, succederà lo stesso per quelli asiatici?

Secondo le attuali stime di Matrixport, una piattaforma per l’acquisto e la custodia di criptovalute con sede a Singapore, questi strumenti finanziari genereranno, nei prossimi mesi, 25 miliardi di dollari di afflussi di capitale su Bitcoin. Questa cifra è stata estrapolata utilizzando i dati del programma Southbound Stock Connect, che dal 2014 permette agli investitori della Cina continentale di acquistare azioni sul mercato di Hong Kong.

Inoltre, bisogna specificare che gli investitori cinesi stanno manifestando la tendenza a preferire gli investimenti in asset alternativi nell’ultimo periodo, come Bitcoin e l’Oro, a fronte di una debolezza dello Yuan e del mercato azionario. La Cina, infatti, a differenza della gran parte delle economie mondiali, ha dovuto fare i conti con la deflazione (il fenomeno economico opposto rispetto all’inflazione) e con una grave crisi del mercato immobiliare, successiva al crollo di Evergrande.

Che impatto avranno gli ETF spot asiatici sul prezzo di Bitcoin? Hong Kong, grazie a quest’ultima mossa, ha le carte in regola per rafforzare la sua posizione come centro finanziario internazionale? La SEC potrebbe rispondere alla Security and Futures Commission (SFC) di Hong Kong, approvando gli ETF spot su Ethereum a maggio?


Young Platform e TradingView: la partnership si rinnova!

Trading View e Young Platform: il rinnovo della partnership

Young Platform rinnova la partnership con TradingView, la piattaforma che ha rivoluzionato il modo di analizzare i mercati. 

Siamo orgogliosi di annunciare che la nostra partnership con TradingView, la piattaforma più utilizzata per analizzare i grafici dei principali asset, comprese le criptovalute, si rinnova.

Cosa significa questo in breve? Che su Young Platform Pro, il nostro exchange dedicato ai crypto trader, hai a disposizione tutti gli strumenti più celebri di questa piattaforma potente, sofisticata e completa. Indicatori, tool, cursori e strumenti di disegno, hai tutto quello che ti serve per esprimere il tuo potenziale e diventare un trader migliore!

Che cos’è, in breve, TradingView?

TradingView è la piattaforma per l’analisi tecnica dei mercati più utilizzata al mondo. È una risorsa fondamentale per i trader che intendono consultare i grafici e effettuare analisi più o meno approfondite per trovare i giusti punti di ingresso e di uscita da una posizione.

TradingView ha conquistato il mercato grazie a due caratteristiche fondamentali, soprattutto quando si ha a che fare con una disciplina complessa come il trading: la semplicità d’uso e la personalizzabilità.

In questo senso è lo strumento perfetto per i trader alle prime armi che vogliono “soltanto” seguire il prezzo di un determinato asset, come ad esempio Bitcoin. Ma anche per quelli esperti, che necessitano di strumenti professionali, interamente messi a disposizione dalla piattaforma stessa.

TradingView e Young Platform: un’esperienza di trading senza limiti 

Un altro grande punto di forza di TradingView riguarda la sua capacità di adattarsi alle piattaforme per il trading e gli exchange, nel caso del mondo crypto. 

Grazie a questa caratteristica, e alla conseguente collaborazione tra Young Platform e Trading View, sul nostro exchange Pro troverai tutti gli indicatori e gli strumenti che ti servono per effettuare analisi approfondite. In altre parole, puoi studiare i grafici in un unico spazio virtuale, ritrovando i tuoi setup ogni volta che esegui l’accesso.

Puoi, per esempio, tracciare delle trendline o utilizzare una media mobile esponenziale per trovare il momento perfetto per acquistare la tua crypto preferita. Non importa quanto questo scenario ci impiega a realizzarsi, ritroverai tutto come lo hai lasciato una volta eseguito l’accesso.

Ecco, nel dettaglio, i principali vantaggi derivanti dall’integrazione di TradingView su Young Platform Pro:

  • Grafici crypto potenziati: utilizza i tantissimi indicatori di trading a tua disposizione per svolgere le tue analisi tecnica;
  • Tutti i tuoi strumenti in un unico posto: traccia linee o figure geometriche, disegna, colora determinate sezione e scrivi tuoi appunti direttamente su grafico;
  • I tuoi disegni e le tue analisi restano lì, dove le hai lasciate;
  • Puoi visualizzare tutti i tuoi ordini aperti direttamente sul grafico e tenere sotto controllo le tue strategie di trading.

Ora che sai come funziona la collaborazione tra Young Platform e TradingView e che vantaggi comporta, non ti resta che iniziare a fare trading in modo, davvero, professionale.
Continua a seguire il nostro blog per non perderti i prossimi aggiornamenti e registrati su Young Platform per testare gli indicatori, gli strumenti da disegno e i tool by TradingView.



La SEC farà causa a Uniswap? L’impatto sul prezzo

Uniswap verrà indagato dalla SEC?

Uniswap ha ricevuto un avviso preliminare dalla SEC che potrebbe risolversi in una causa legale. L’accusa sembra è essere la solita rivolta, in passato, anche agli exchange centralizzati. Scopri di più

La Securities and Exchange Commission (SEC) sta puntando un altro importante attore del mondo crypto. Dopo Ripple, Coinbase, Kraken e molti altri, la commissione ha inviato, questa settimana, un Wells Notice a Uniswap, l’exchange decentralizzato (DEX) più utilizzato al mondo.

Questo avviso preliminare, con grande probabilità si trasformerà in una causa legale tra la SEC e Uniswap che sarebbe accusato di aver operato come broker di security non registrato

Che impatto ha avuto la notizia sul prezzo di UNI e sul mondo DeFi in generale? E come risponderà il DEX alle accuse? 

La SEC colpisce un altro pilastro del mondo crypto

Uniswap è il primo exchange decentralizzato mai creato nonché il più utilizzato dell’intero settore. Il valore totale bloccato (TVL) sulla sua piattaforma è di circa 9 miliardi di dollari e a marzo, un mese senz’altro positivo per tutto il settore, ha generato quasi 80 miliardi di volumi di scambio.

Questi numeri da capogiro non rendono Uniswap immune dalla SEC, e dal suo presidente Gary Gensler che, dopo aver preso di mira gli exchange centralizzati ora sembra vogliano puntare ai DEX. 

Le accuse si basano sull’assunzione della commissione che la maggior parte delle criptovalute esistenti siano security non registrate. Di conseguenza, chi consente di venderle o acquistarle, sarebbe, sempre secondo la SEC, un broker che agisce in modo non conforme alla legge.

Sulla questione si sono espressi sia il Chief Executive Officer (CEO) di Uniswap Hyden Adams, che il Chief Legal Officer Marvin Ammori. Il primo ha dichiarato di essere pronto a lottare in tribunale ma anche deluso dall’azione della SEC. Il secondo ha, invece, commentato la “diffida” dal punto di vista tecnico citando il precedente tra la commissione e Coinbase Wallet, l’estensione di proprietà del colosso americano che opera, a tutti gli effetti, come un exchange decentralizzato. In quel frangente il giudice ha dato ragione a Coinbase, dichiarando che il suo wallet non può essere considerato un broker di security non registrato.

Insomma, la SEC continua a scagliarsi contro gli attori più influenti del mondo crypto ma, fino ad oggi, non ha ottenuto poco o niente. In questo senso la vittoria più ricca di significato è stata quella di Ripple di luglio 2023, quando il giudice federale Annalisa Torres ha dichiarato che il token XRP non è una security. Se Uniswap andrà incontro alla stessa sorte? 

Segui il prezzo di Uniswap!

Impossibile dirlo ora ma, probabilmente, questa storia andrà avanti per diversi mesi. Ripple (XRP) è riuscito a liberarsi dalla morsa della commissione statunitense dopo più di tre anni.

Come ha reagito il prezzo di UNI?

La notizia, come era lecito aspettarsi, ha avuto un impatto sul prezzo di UNI che nelle ultime ore ha perso circa il 16% e ora orbita nella zona dei 9$. Il movimento ribassista che lo ha interessato, però, è iniziato durante i primi giorni di marzo, a partire dall’area dei 16$

UNI aveva raggiunto quella zona del grafico grazie a un rally rialzista esplosivo, generato dalla proposta, approvata dalla governance del protocollo, di ridistribuire i profitti dell’exchange agli holder del suo token. Purtroppo però, gran parte di quel rally è stato riassorbito a causa delle ultime indiscrezioni legali che lo hanno colpito.

Attualmente UNI si trova su un livello di supporto molto importante, quello dei 9$, dal quale potrebbe rimbalzare o crollare ulteriormente. Il suo destino, per quanto riguarda i suoi movimenti di prezzo nel breve-medio periodo, sembra strettamente legato alla questione che abbiamo esposto in questo articolo.

Se invece guardiamo al lungo termine la situazione risulta completamente diversa. Uniswap è un pilastro della DeFi e una piattaforma che consente da tantissimi anni di scambiare crypto in modo sicuro, veloce e decentralizzato. Inoltre, la recente proposta di miglioramento (EIP), ha contribuito ad accrescere il valore fondamentale del suo token.

Insomma, per quanto tempo la SEC riuscirà a condizionare le performance di Uniswap, sia dal punto di vista dei volumi di transazione e sia per quanto riguarda il prezzo? Cosa accadrà al prezzo di UNI se l’exchange decentralizzato dovesse uscire vincitore da questa battaglia?

THORChain (RUNE): acquistare su Young Platform da oggi è possibile!

Da oggi puoi acquistare THORChain (RUNE) su Young Platform! Tutte le cose da sapere

Su Young Platform e Young Platform Pro arriva THORChain, disponibile da subito per l’acquisto, la custodia e la vendita.

Riprendiamo con il listing con RUNE, uno dei progetti DeFi più di successo per quanto riguarda l’interoperabilità tra blockchain.

THORChain: tutte le cose da sapere

THORChain (RUNE) è nato con l’obiettivo di consentire lo scambio di criptovalute provenienti da diverse blockchain, spesso, per loro natura, incompatibili. Anche per questo motivo il prodotto di punta di questa infrastruttura è THORSwap, un exchange decentralizzato (DEX) con AMM.

C’è poi il token nativo RUNE, che è il cuore pulsante di questo protocollo. È indispensabile per effettuare gli scambi dato che è l’unico mezzo con il quale sostenere il pagamento delle commissioni di transazione, nonché il principale componente delle pool di liquidità. 

Inoltre, RUNE permette anche ai suoi holder di partecipare alle decisioni sul futuro di THORChain, dato che si pone al centro del suo processo di governance.

Come utilizzare THORChain su Young Platform?

Ecco tutte le funzionalità disponibili per THORChain (RUNE) su Young Platform e Young Platform Pro:

  • Acquisto e vendita con EUR e USDT;
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    Attenzione! RUNE può essere solamente acquistate e venduta ma non prelevata o depositata da e su Young Platform. Per maggiori informazioni, leggi i nostri Termini e Condizioni.

Di quanto aumenta lo stipendio dopo il taglio al cuneo fiscale?

Aumento dello stipendio dopo il taglio del cuneo fiscale

Gli stipendi degli italiani sono cresciuti ultimamente, anche se di poco. Questo incremento è dovuto al taglio del cuneo fiscale attuato dalla Legge di Bilancio per il 2023 e rinnovato quest’anno

Se vi state chiedendo come mai il vostro stipendio è aumentato negli ultimi tempi, trovate la risposta in questo articolo. Ciò è dovuto alla misura che prevede il taglio del cuneo fiscale inserita all’interno della legge di bilancio del 2024.

A quanto ammonta questo aumento di stipendio, chi sono i beneficiari e come sfruttare questo piccolo incremento per conservare il proprio potere d’acquisto nel tempo?

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Aumento stipendio: cos’è il cuneo fiscale?

Per conoscere il motivo del recente aumento degli stipendi bisogna chiarire, innanzitutto, che cosa si intende per cuneo fiscale. Questo rappresenta la somma di tutte le imposte che ogni lavoratore deve versare. In altre parole indica la differenza tra il compenso lordo erogato dal datore di lavoro e il netto ricevuto all’interno della busta paga.

La riduzione di questi contributi e quindi l’abbassamento del cuneo fiscale coincide, logicamente, con un aumento dello stipendio del lavoratore. Per utilizzare un esempio pratico ridurre il cuneo fiscale è un po’ come applicare uno sconto sulle imposte, che vengono automaticamente trattenute dalle buste paga dei dipendenti.

Legge di bilancio 2023 e 2024: facciamo il punto

Il taglio del cuneo fiscale che ha causato un aumento di stipendio per tanti lavoratori dipendenti è stato introdotto dalla Legge di Bilancio del 2023 e poi confermato da quella per l’anno corrente.  Nonostante la proroga della misura sul taglio del cuneo fiscale, disposta dall’articolo cinque della finanziaria in atto, ci sono alcune differenze rispetto a quella per l’anno passato. 

Queste riguardano le fasce di reddito interessate, che attualmente sono quelle tra i 35.000€ e i 25.000€ o chi percepisce un reddito inferiore a 25.000€.

Aumento stipendio: a quanto ammonta?

Ma veniamo al “nocciolo” della questione e cerchiamo di rispondere alla domanda che probabilmente ti stai ponendo: quali sono le categorie avvantaggiate dall’aumento dello stipendio previsto dal taglio del cuneo fiscale? E di quanto è aumentato il loro compenso?

Innanzitutto, bisogna precisare che il Decreto Lavoro prevedeva, e prevede ancora dato che la misura è stata rinnovata per il periodo che andava da luglio a dicembre del 2023 uno sgravio fiscale del 6% per chi percepiva un reddito mensile lordo inferiore ai 2.692€. Mentre uno del 7% per i lavoratori con uno stipendio, sempre lordo, di 1.923€.

Ecco come si applica tale “sconto” sui contributi sugli stipendi degli italiani:

  • Per gli stipendi fino ai 10.000€ lordi all’anno: 44,92€ in più in busta paga, quindi netti;
  • fino a 15.000 € all’anno: 67,38€ in più;
  • fino ai 20.000 € lordi all’anno: 76,82€ in più;
  • fino ai 25.000 € lordi all’anno: 96,03€ in più;
  • fino ai 30.000 € lordi all’anno: 90,49€ in più;
  • fino ai 35.000 € lordi all’anno: 98,56€ in più;

Per fornire una panoramica completa sull’aumento dello stipendio causato dal taglio del cuneo fiscale bisogna anche specificare che questo non ha avuto un impatto sulla tredicesima.

Ora che sai a quanto ammonta tale aumento dello stipendio, nel caso in cui tu lo stia ricevendo, puoi utilizzare una parte di esso per metterti al riparo dall’inflazione. Questo fenomeno intacca, mese dopo mese, il tuo potere d’acquisto. 
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