Cardano: 5 curiosità sulla crypto di Hoskinson

Cardano: 5 curiosità sulla crypto peer-reviewed

Cardano è una delle blockchain Proof-of-Work più importanti. Scopri le curiosità dietro il nome ADA e sul passato del suo fondatore, Hoskinson!

Cardano è stata una delle prime blockchain a servirsi del meccanismo di consenso Proof-of-Stake. Dopo una Initial Coin Offering (ICO) di grande successo nel 2015, è stata lanciata nel 2017 e, da quel momento in poi, è sempre rientrata nella top 10 delle crypto per capitalizzazione di mercato.

Charles Hoskinson, fondatore di Cardano e co-fondatore di Ethereum, ha da subito delineato nel white paper la volontà di creare una blockchain peer-reviewed. Per questo, il codice è stato scritto con l’aiuto di eminenti professori e importanti università di tutto il mondo. Ecco 5 curiosità su Cardano (ADA) che devi necessariamente conoscere!

1. Cardano e ADA: da dove vengono i nomi?

Quando Hoskinson ha scritto il white paper di Cardano, aveva già in mente di creare una rete open source che sarebbe stata plasmata da ricercatori universitari. Il protocollo proof-of-stake di ADA, Ouroboros, è stato scritto da un team guidato da Aggelos Kiayias, professore di crittografia all’università di Edinburgo.

Quando poi è arrivato il momento di scegliere il nome della blockchain il team ha scelto: Cardano, in onore di Gerolamo Cardano, importantissimo matematico e filosofo del Rinascimento! Gerolamo era il figlio illegittimo di un altro famoso matematico, Fazio Cardano, addirittura amico di Leonardo da Vinci

Il nome del token nativo della blockchain invece, ADA, è stato scelto per rendere omaggio Ada Lovelace. Lovelace è stata una matematica britannica, considerata da alcuni la prima programmatrice al mondo. La studiosa, infatti, aveva contribuito alla macchina analitica di Charles Babbage, una sorta di personal computer ante litteram.

Nell’ultimo periodo stiamo assistendo alla resurrezione di Cardano (ADA). Il valore totale bloccato sulla blockchain dall’inizio del 2023 è quasi decuplicato e ora è vicino ai massimi storici. A trarne giovamento è stato soprattutto il prezzo di ADA, che ha registrato un +150% dall’inizio di ottobre.

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2. Hoskinson e la passione per Bitcoin

Il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, è un vero pioniere del mondo crypto, tanto da aver abbandonato, nel lontano 2013, il suo lavoro da consulente informatico freelance per fondare il Bitcoin Education Project. L’obiettivo del progetto era: spiegare in parole semplici il ruolo di Bitcoin come “oro digitale”. “Più persone partecipano a Bitcoin, più il suo valore aumenta” spiegava il programmatore sul noto forum bitcointalk. Fu proprio in una di queste lezioni che Hoskinson conosse Vitalik Buterin. Un incontro cruciale per la nascita di Ethereum!

3. Hoskinson e Buterin: scontro tra idee differenti

Charles Hoskinson ha lavorato fianco a fianco di Vitalik Buterin per costruire Ethereum, ma ha lasciato il progetto nel 2014. Ufficialmente, Hoskinson abbandonò la nave Ethereum per una divergenza di opinioni con Buterin. Il fondatore di Cardano sosteneva che l’ecosistema avrebbe fatto bene ad accettare l’ingresso di investitori, per accelerare lo sviluppo del codice. 

Vitalik, d’altro canto, voleva che la Ethereum Foundation rimanesse un ente no-profit, difendendo strenuamente la sua opinione. Queste divergenze sono però il motivo principale per il quale è nato Cardano, un progetto che adotta un approccio più “scientifico” e metodico allo sviluppo di soluzioni blockchain.

4. Il linguaggio di programmazione di Cardano: Haskell

Haskell è un linguaggio di programmazione inventato nel 1990 che porta il nome del matematico del matematico Haskell Curry. Il linguaggio è open-source e ha il vantaggio di essere sicuro e affidabile. Secondo la Cardano Foundation, è il codice ideale per una piattaforma che usa smart contract in contesti dove l’affidabilità è fondamentale, come nella DeFi.

Quindi, invece di inventare un linguaggio di programmazione appositamente per smart contract, il team di Cardano ha preferito utilizzare un linguaggio di nicchia ma con una lunga storia di dimostrabile sicurezza e praticità. Chi vorrebbe che a gestire i suoi prestiti ci fosse un novellino invece di un broker esperto e con una lunga carriera alle spalle, dopo tutto?

5. I nuovi progetti su Cardano: Identity Wallet e DexHunter

La Cardano Foundation ha annunciato, ad inizio dicembre, di star sviluppando l’applicazione mobile del suo Identity Wallet. Un portafoglio crypto open-source che punta a semplificare l’accesso a Cardano e ad altre blockchain. Le caratteristiche principali di questo prodotto saranno la semplicità di utilizzo, la sicurezza e l’interoperabilità. Tra le funzionalità più interessanti ne spicca una connessa al nome del wallet, ovvero la possibilità di archiviare, gestire e condividere in modo sicuro i propri documenti di identità.

L’altra applicazione decentralizzata che sta attirando l’attenzione sulla rete è DexHunter, un aggregatore di exchange decentralizzati (DEX) che svolge un ruolo simile a quello di 1inch su Ethereum. DexHunter permette di processari acquisti ricorrenti sui token disponibili su cardano, impostare limit order, stop loss e take profit e presto consentirà di scambiare token che risiedono su blockchain differenti (cross-chain swap).

E tu quante di queste curiosità conoscevi? Se vuoi saperne di più su come funziona Cardano, dai un’occhiata alla nostra Academy!

Welfare aziendale: cos’è e come funziona?

Welfare aziendale: cos’è e come funziona

Che cos’è il welfare aziendale? Come funziona questo prezioso strumento che migliora il benessere dei dipendenti?

Se ti stai chiedendo cos’è e come funziona il welfare aziendale sei nel posto giusto! Questo termine indica l’insieme di tutte le prestazioni non monetarie volte a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, distribuite da un’azienda. 

Per conoscere cos’è e come funziona il welfare aziendale nel 2023 è essenziale focalizzarsi sul suo scopo principale: migliorare il benessere dei lavoratori e dei loro familiari. Oltre che a recare diversi vantaggi, contribuisce anche a migliorare le performance dell’impresa, spesso direttamente proporzionali al benessere dei dipendenti. Ma cos’è dunque il welfare aziendale, come funziona all’atto pratico e quali sono le iniziative più utili e popolari nel nostro paese in questo senso? Rispondiamo a tutte queste domande in questo articolo!

Welfare aziendale: come funziona?

La risposta più immediata alla domanda che cos’è il welfare aziendale è: un insieme di attività volte a migliorare il benessere generale dei dipendenti di un’impresa e delle loro famiglie. Non solo iniziative che incrementino il loro potere d’acquisto ma anche che garantiscano un salutare work-life balance, ovvero il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro. Queste azioni, se attuate in modo consapevole e progettuale, contribuiscono a migliorare il clima aziendale e a incrementare la motivazione e la qualità delle prestazioni dei lavoratori.

Il modo migliore per spiegare cos’è il welfare aziendale è analizzare concretamente come viene applicato e quali sono le iniziative più popolari. I buoni pasto, i buoni acquisto, piani assicurativi ad hoc possono essere degli esempi; ma non c’è fretta, li analizzeremo nel dettaglio nell’ultimo paragrafo. Vediamo prima quali vantaggi comportano questo tipo di iniziative.

I vantaggi per i dipendenti e per le imprese

Possedere un piano di welfare aziendale ben strutturato reca un grande numero di vantaggi sia ai dipendenti che alle imprese. Come già anticipato, il miglioramento del clima aziendale può avere un grande impatto sulla motivazione e sulla produttività di chi ne fa parte. Questo ha a che fare con la consapevolezza, da parte dei lavoratori, che l’azienda ha a cuore il loro benessere psicofisico. In questo modo essi si sentono più apprezzati e raggiungono più facilmente (e con meno stress) gli obiettivi comuni.

Questo vantaggio si riflette, ovviamente, anche sull’impresa stessa, che viene ricompensata con una crescita a livello di performance e produttività e diventa anche in grado di attrarre e trattenere una quantità maggiore di talenti. Secondo il rapporto di Welfare Index PMI del 2022 le imprese con un elevato livello di welfare aziendale ottengono utili più alti rispetto a quelle con un livello base: 6,7% contro 3,7%. Inoltre, anche la diminuzione dell’assenteismo e riduzione del turnover possono essere sintomi di un piano di welfare efficace.

I vantaggi fiscali

Per capire come funziona il welfare aziendale è fondamentale conoscere anche i vantaggi che le iniziative di questo tipo comportano a livello fiscale. L’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), la norma principale che disciplina questo tipo di attività, è una sorta di vademecum che le aziende devono obbligatoriamente tenere in considerazione. Questa legge prevede l’esenzione fiscale per determinate tipologie di servizi erogati come welfare, i cui costi possono essere parzialmente o completamente deducibili, a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento.

Inoltre, erogare benefit, rimborsi o buoni può anche essere obbligatorio per le aziende, nel caso in cui è il CCNL di riferimento o il regolamento aziendale a imporlo, come per:

  • I metalmeccanici;
  • I lavoratori del settore delle telecomunicazioni;
  • Gli orafi e i gioiellieri;
  • Il personale delle case di cura;
  • Gli addetti ai servizi assistenziali.

Welfare aziendale: i benefit più popolari

Per concludere questo articolo e capire davvero cos’è e come funziona il welfare aziendale possiamo elencare i benefit o i vantaggi più diffusi nel nostro paese. Le aziende che possiedono o stanno preparando un piano di welfare per il loro dipendenti sono in forte crescita negli ultimi anni.

Buoni pasto

È, di gran lunga, il benefit di welfare aziendale più diffuso. Secondo un’indagine svolta da IPSOS, il 70% delle aziende italiane distribuisce i buoni pasto ai suoi lavoratori. Questi sono, di recente, diventati più vantaggiosi. Il tetto di deducibilità, dopo l’approvazione della legge di Bilancio 2020, si è alzato da 7€ a 8€ per il formato digitale.

Buoni acquisto 

Questo è uno dei benefit più richiesti dai dipendenti intervistati (il 52%). Secondo i dati di Edenred dal 2019 al 2020 sono stati emessi il 30% di buoni acquisto in più e questo dato è in costante crescita. Quali sono le motivazioni che spingono imprese e dipendenti a prediligere questo tipo di strumenti di welfare?

Sicuramente gioca un ruolo cruciale l’aspetto fiscale. Per quanto riguarda i dipendenti i buoni regalo che rientrano nella soglia di 258,23€ per quelli senza figli e di 3.000€ per quelli con figli, non concorrono alla formazione di reddito. Per il datore di lavoro invece, la spesa sostenuta per erogare questo tipo di vantaggi, è integralmente deducibile, in quanto connessa al lavoro dipendente. Non importa che questi siano distribuiti come fringe benefit (regali a prescindere dagli obiettivi raggiunti) o come premi o incentivi.

Inoltre, questa forma di welfare aziendale è molto apprezzata perché può, in alcuni casi, garantire ai dipendenti la libertà di scelta.

Se sei il proprietario di un’impresa puoi distribuire i buoni acquisto Young Platform ai tuoi dipendenti, o meglio fornire loro anche questa alternativa. In questo modo non solo puoi contribuire ad accrescere il loro benessere psicofisico ma anche aiutarli a proteggere il loro potere d’acquisto nel tempo, minacciato dall’inflazione e dalla svalutazione dell’euro. 

Polizze assicurative e assistenza sanitaria

Queste iniziative di welfare aziendale possono assumere diverse forme come: l’assicurazione sanitaria, il rimborso delle spese mediche, l’accesso a servizi sanitari gratuiti o scontati e assicurazione sulla vita.

Questi sono solo alcuni esempi di benefit erogati dalle imprese, utili però per comprendere cos’è e come funziona il welfare aziendale. Se intendi approfondire la possibilità di distribuire ai dipendenti della tua azienda dei buoni acquisto su Young Platform contatta il team per maggiori informazioni a [email protected]

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Solana supera Ripple, merito di Bonk e dello smartphone Saga?

Solana: il valore supera quello di Ripple grazie ad una memecoin

Cresce il valore di Solana che supera Ripple nella classifica per market cap. Merito della memecoin BONK e del suo Smartphone?

L’ultimo trimestre del 2024 è stato incredibile per Solana; il valore è cresciuto del 300% circa e il prezzo del suo smartphone è quasi decuplicato. Ma andiamo per ordine. La notizia del giorno è sicuramente il sorpasso di SOL, nella classifica delle crypto più capitalizzate, ai danni di XRP, e quindi il raggiungimento della quinta posizione in classifica

Il superamento, causato dall’ultimo incremento di prezzo della crypto che ha registrato un +4% rispetto a ieri, potrebbe essere dovuto ai recenti, e curiosi, episodi che la riguardano. Ecco cos’è successo sulla blockchain negli ultimi giorni e perché il valore di Solana e quello del suo smartphone continuano a crescere.

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Cresce il valore di Solana e anche quello del Saga

Quello che è successo negli ultimi giorni al valore del Solana Saga, lo smartphone prodotto dall’azienda crypto, ha dell’incredibile. La storia del dispositivo è stata piuttosto travagliata.

Il device è stato annunciato a giugno del 2022 ad un prezzo di lancio di 1.000€, che ha fatto storcere il naso a tanti appassionati, poiché non giustificato dalle specifiche tecniche. Negli scorsi mesi poi, a causa di un calo della domanda, Solana ha scelto di abbassare il prezzo dello smartphone a 600$

Tutto normale no? Sì, ma soltanto fino alla scorsa settimana. Negli ultimi giorni il valore del Solana Saga è esploso a rialzo attirando l’attenzione di tutti gli appassionati di crypto. Prima sono cresciuti i volumi di vendita del dispositivo, e poi abbiamo assistito anche ad un incremento esplosivo del prezzo del cellulare. Pensate che un esemplare di Solana Saga è stato venduto per 5.000$ dollari questo lunedì.

La cosa più interessante però riguarda il motivo per il quale tutto questo è successo. Il principale ha a che fare con un airdrop di Bonk (una memecoin su Solana) distribuito a tutti i wallet crypto integrati nel dispositivo. Gran parte del merito dell’incremento del valore del Solana saga è quindi da attribuire alla crypto “stile Dogecoin”, il cui valore è in forte crescita negli ultimi giorni. 

Dall’inizio di dicembre il prezzo di Bonk ha registrato un movimento del + 700% nel punto di massima espansione, infrangendo un all-time high dopo l’altro. Uno dei motivi potrebbe essere connesso ai listing di Bonk sui principali exchange, tra cui Coinbase, Binance e Kucoin, avvenuti nelle ultime settimane.

Il valore di Solana non smette di crescere

Le grandi performance di Bonk, la crescita del valore del Solana Saga e le ottime performance del mercato in generale stanno facendo molto bene al prezzo di Solana. La crypto ha appena superato, o, come si dice in gergo, “flippato” Ripple (XRP) nella classifica per capitalizzazione di mercato. Attualmente la capitalizzazione di mercato del Layer 1 è 34 miliardi di dollari, mentre quella di Ripple 33.

Questo non è l’unico dato estremamente positivo, i volumi di transazioni su Solana nella giornata di ieri hanno, per la prima volta nella storia, superato quelli di Ethereum. Gli exchange decentralizzati (DEX) della blockchain fondata da Anatoly Yakovenko hanno gestito più di 1,5 miliardi di dollari di scambi.

Insomma, continua il periodo d’oro della crypto, che insieme ad Avalanche, è senza dubbio la crypto apparsa più “in forma” nell’ultimo trimestre del 2023. Impossibile dire se il valore di Solana continuerà a crescere anche nel 2024 ma i presupposti sono buoni.

Come funziona il pagamento con contrassegno?

Pagamento in contrassegno: il significato spiegato

Stai per fare un acquisto online ma non sai cosa significa pagare con contrassegno?  Il signifcato del termine spiegato e dei consigli pratici

Stai per finalizzare un acquisto online e hai notato che puoi anche effettuare un pagamento in contrassegno, ma non conosci il significato del termine? È una valida alternativa alle carte di debito o di credito e ai sistemi più innovativi (Paypal, Apple o Google Pay), che ti permette di completare la transazione solamente quando ricevi gli oggetti acquistati.

Ecco come funziona il pagamento in contrassegno e il significato del termine spiegato.

Pagamento in contrassegno: il significato spiegato

Effettuare un pagamento in contrassegno significa pagare l’importo dovuto alla consegna, ovvero quando si riceve il prodotto acquistato. Questo metodo di pagamento, nonostante sia sempre meno utilizzato, è ancora un’opzione valida comprare su un e-commerce. Soprattutto perché, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, gli italiani che comprano online, sono più di 25 milioni e ognuno ha esigenze leggermente diverse.

Dopo aver chiarito cosa significa effettuare pagamento in contrassegno bisogna anche specificare che, al contrario di quanto qualcuno potrebbe pensare, non è obbligatorio effettuare questa transazione in contanti. È possibile pagare in contrassegno anche attraverso un assegno circolare o tramite il POS.

Non solo è possibile ma diventa anche obbligatorio evitare le banconote per i pagamenti in contrassegno per importi superiori a determinate soglie, che variano a seconda del corriere scelto dal venditore. Per esempio, Poste Italiane consente un pagamento in contrassegno fino a 3.000$, con un massimo di 258,23€ in contanti. Mentre UPS prevede un limite massimo in contanti di 1.999€ e assegni fino a 50mila euro.

Pagamento in contrassegno: vantaggi e svantaggi

Nonostante la popolarità di questo metodo di pagamento sia in calo e che venga spesso preferito dalle carte di credito o debito e da altri sistemi più innovativi il pagamento in contrassegno comporta comunque dei vantaggi. Innanzitutto è il modo più indicato di acquistare su un e-commerce per chi non si fida dei pagamenti online, oppure se è impossibile verificare la serietà del venditore. È quasi impossibile venire truffati se si sceglie il pagamento in contrassegno. Inoltre, può essere anche un’alternativa per le persone che non hanno accesso ad altri strumenti.

Gli svantaggi del pagamento in contrassegno sono connessi principalmente al costo, sempre superiore rispetto agli altri metodi più innovativi e alla necessità di essere disponibili in prima persona o incaricare qualcuno del ritiro il giorno della consegna.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Bonus trasporti: cosa succederà alla misura nel 2024?

Bonus trasporti 2024: come funziona e cosa succederà?

L’ultimo bonus trasporti del 2023 è stato esaurito in meno di due ore. Come funziona questo incentivo e cosa accadrà nel 2024?

In Italia, negli ultimi anni, si sono susseguiti una serie di sviluppi riguardanti il bonus trasporti, un’iniziativa intrapresa dal governo per sostenere l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico. Il programma relativo a queste iniziative ha subito diverse modifiche nel corso di quest’anno e probabilmente verrà rimpiazzato nel 2024. L’ultima emissione è avvenuta il 1 dicembre e i fondi stanziati si sono esauriti in meno di due ore. Che cos’è e come funziona il bonus trasporti? È destinato a scomparire nel 2024? 

Bonus trasporti: cos’è e come funziona?

Il bonus trasporti è un’iniziativa lanciata dal governo italiano per fornire un sostegno economico agli utenti dei servizi di trasporto pubblico. Il governo Meloni aveva, inizialmente, stanziato 100 milioni di euro per il 2023, ma a metà agosto, i fondi si erano esauriti, portando alla sospensione delle richieste sulla piattaforma. Successivamente, sono stati aggiunti altri 35 milioni, che hanno coperto le spese per novembre e dicembre

Per capire davvero come funziona il bonus trasporti bisogna sapere che questo incentivo copre il 100% della spesa sostenuta per abbonamenti ai trasporti pubblici, fino a un massimo di 60 euro. Fino a qualche giorno fa potevano ricevere il bonus tutti i cittadini che percepivano un reddito lordo annuo non superiore a 20.000€, effettuando la richiesta attraverso il portale dedicato. Cosa ci aspetta per il 2024?


Bonus trasporti: cosa cambia nel 2024?

Nel 2024 il bonus trasporti verrà rimpiazzato, visto che l’incentivo, almeno per come lo conosciamo oggi, non è stato rinnovato. Al suo posto il governo prevede l’uso della carta acquisti “Dedicata a te”, destinata alle famiglie con un ISEE inferiore ai 15.000€, che non ricevono altri sussidi. Questa carta non è di fatto un bonus trasporti dato che è stata originariamente pensata per l’acquisto di beni alimentari e carburante, ma potrà anche essere utilizzata per gli abbonamenti ai trasporti pubblici.

Il panorama dei sussidi, soprattutto nel nostro paese, è in costante evoluzione e, come già anticipato, conoscere cos’è e come funziona il bonus trasporti non servirà più, almeno per i prossimi mesi. Questo incentivo non è infatti stato rinnovato all’interno della legge di bilancio per il 2024 e scomparirà da gennaio in poi. Il bonus trasporti è stato un aiuto importante per molti cittadini che, probabilmente, vorrebbero continuare a riceverlo; vedremo se la nuova “carta acquisti” verrà accolta positivamente o se le famiglie rimpiangeranno il sussidio per i mezzi pubblici.

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5 previsioni crypto degli esperti per il 2024 

Previsioni crypto 2024: cosa dicono gli esperti?

Stablecoin, Halving e ETF spot su Bitcoin, Layer 2 e DeFi scopri queste e altre tendenze del 2024 con 5 previsioni crypto degli esperti!

Le previsioni crypto per il 2024? Secondo gli esperti quest’anno sarà ricco di novità e sviluppi nel mondo delle criptovalute. Stablecoin, DeFi, Layer 2 e ETF spot su Bitcoin sono solo alcune delle tendenze emergenti per i prossimi mesi. In questo articolo esploreremo proprio le 5 previsioni crypto per il 2024 dal mercato alla tecnologia. Sai già cosa aspettarti per il prossimo anno? Analisti e ricercatori sì, vediamo cosa ne pensano!

1. Stablecoin

La prima delle previsioni crypto, riguarda le stablecoin che secondo gli esperti saranno un trend crescita come, d’altronde, anche durante gli anni passati. La centralità di questo tipo di criptovalute si vedrà in diversi aspetti, innanzitutto molti protocolli realizzeranno la loro stablecoin sottolineando la necessità di una crypto che cerca di contrastare la volatilità. 

Ne vedremo così di nuove con caratteristiche che nessun’altra ha mai avuto come ad esempio stablecoin resistenti all’inflazione o ancorate ai cosiddetti real world asset. Sull’argomento si è espresso anche Vitalik Buterin in un post di fine 2022 “What in the Ethereum application ecosystem excites me”, in cui propone di far gestire le stablecoin alle DAO, rendendole così sempre più decentralizzate. 

Quelle esistenti invece lavoreranno a moltiplicare i loro casi d’uso e a mantenere la loro popolarità. Attualmente nella classifica delle dieci crypto più capitalizzate, quattro sono proprio stablecoin. 

Perché queste ultime sono una parte fondamentale delle previsioni crypto 2024? Sappiamo già che le stablecoin rappresentano spesso il primo accesso al mondo crypto. In altre parole sono un passaggio intermedio nel percorso dalla finanza tradizionale alla DeFi. Inoltre è probabile che nei prossimi mesi assisteremo a una domanda e a un’adozione maggiore delle stablecoin soprattutto nei paesi con un’economia fragile in difficoltà di fronte agli effetti dell’inflazione globale.

2. Bitcoin: tra ETF spot e Halving

Il vero protagonista degli ultimi mesi del 2023 è stato Bitcoin, che, nonostante sia la criptovaluta più longeva, continua a sorprendere tutti. Non dal punto di vista di aggiornamenti e miglioramenti ma per l’adozione in costante crescita. Quest’estate non si è parlato di altro che degli ETF spot su BTC e della loro possibile approvazione. Questa, secondo diversi analisti, dovrebbe arrivare a gennaio e potrebbe dare inizio ad un bull market senza precedenti. Secondo le previsioni crypto per il 2024 di VanEck, uno dei principali fondi di investimento crypto americani, l’approvazione di questi strumenti porterà nel mercato più di 2,4 miliardi di dollari nei primi mesi del 2024.

Inoltre, bisogna anche considerare che entro la prima metà del 2024 ci sarà il prossimo halving di Bitcoin. Questo evento, che coincide con il dimezzamento delle ricompense per i miner, ha sempre influenzato positivamente il prezzo di BTC nei mesi successivi.

Insomma, dopo due anni difficili, le previsioni sulla crypto per il 2024 sono molto ottimiste, in molti tra gli esperti si aspettano che raggiunga l’importante traguardo dei 100.000$. Se non possiedi ancora BTC puoi valutare di acquistarlo su Young Platform.

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3. Layer 2 di Ethereum 

I Layer 2 di Ethereum sono pronti a fare il botto! Nello specifico secondo le previsioni crypto degli esperti, la tecnologia pronta ad esplodere è quella dei zero-knowledge rollup (che potrebbero superare l’altro tipo di rollup, quelli optimistic). Questa verrà scelta non solo per la scalabilità ma anche per il miglioramento della privacy delle transazioni, argomento sempre molto caldo. 

Collegato a questo trend vedremo un accumulo di valore nei progetti e nei token Layer 2, infatti i zero-knowledge rollup riusciranno a gestire la maggior parte delle attività degli smart contract. 

4. Regolamentazione

Le previsioni crypto 2024 sul tema della regolamentazione? Il declino di diversi operatori del settore tra cui la blockchain Terra, Three Arrow Capital, Celsius, FTX ha avuto, inizialmente, un effetto negativo sull’adozione. Ma, a qualche mese di distanza, si ha la sensazione che siano stati degli step necessari per fare un po’ di “pulizia” nel settore, che ora sembra pronto a ripartire. Tutto quello che è successo non deve, però, essere dimenticato. Questo sarà il punto di partenza per normative nazionali e internazionali serie sulle criptovalute. Probabilmente per proteggere gli utenti, verranno regolamentate la DeFi, e tutti gli exchange centralizzati o meno. 

In questo contesto avverrà una selezione naturale nell’ecosistema crypto, i progetti e le aziende valide si rafforzeranno, quelle senza valore scompariranno, lasciando il mercato più pulito. Una particolare enfasi verrà data ai controlli di liquidità dei progetti. 

5. DeFi 

Secondo le previsioni crypto degli esperti, nel 2024 la DeFi migliorerà i propri servizi rendendoli più trasparenti, immediati e completi. Questo, in realtà, sta già succedendo, anche se l’interesse sulla finanza decentralizzata si è notevolmente ridimensionato rispetto ai picchi del 2021. Con la fine del bear market potremmo però assistere ad un forte recupero dei protocolli DeFi esistenti e assisteremo sicuramente alla nascita di nuovi. Secondo le previsioni degli esperti è probabile che questo sotto-settore supererà i volumi dello scorso bull market durante i prossimi mesi.

Anche le categorie di servizi stanno diventando sempre più numerose. A beneficiare del crollo di FTX, e dei problemi legali di altri exchange sono stati in primis i DEX. Un’altro trend in crescita nel 2023 è stato quello del liquid staking, il cui principale esponente è LIDO, ad oggi l’applicazione decentralizzata con più valore totale bloccato (TVL) al suo interno: 20 miliardi di dollari. 

Ma quali sono le previsioni crypto per il 2024 per il settore della DeFi? Secondo gli esperti i protocolli che si sono affermati negli scorsi mesi continueranno a crescere. Il liquid staking, dopo aver dominato la blockchain di Ethereum è in forte crescita anche su Solana. Marinade e Jito, le due piattaforme di questo tipo più utilizzate, hanno rispettivamente 500 e 450 milioni di TVL. 

Le piattaforme di lending, i bridge, e i protocolli che si occupano di tokenizzazione dei real world asset (RWA) (rispettivamente seconda, terza e settima categoria per utilizzo) potrebbero andare incontro allo stesso destino. Dall’inizio del 2023 il TVL della sezione di Maker che si occupa di tokenizzazione è cresciuto da 600 milioni a 2,5 miliardi.

Queste 5 previsioni crypto per il 2023 sono l’intreccio delle opinioni di vari esperti, tra cui Vitalik Buterin e ricercatori e analisti di The Block, Messari, CoinMarketCap, VanECK, Fisher Capital e Pantera Capital. 

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Acquistare Celestia (TIA) da oggi è possibile!

Celestia (TIA) disponibile su Young Platform

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Celestia: tutto quello che devi sapere

Celestia è una infrastruttura blockchain modulare unica nel suo genere, che punta a rendere più scalabili e flessibili i network sviluppati su di essa.

TIA è invece sia l’utility che il governance token: è indispensabile per pagare le commissioni sul network e sui Layer 2 che nasceranno nei prossimi mesi ma anche per partecipare alle votazioni sul futuro del protocollo.

Il progetto è stato lanciato ad ottobre 2023 ma il primo prototipo risale al 2019. I fondatori del progetto sono Mustafa Al-Bassam CEO e anche co-fondatore di Chainspace (una startup acquisita da Meta), Ismail Khoffi, John Adler e Nick White.

Celestia ha raccolto 55 milioni di dollari in due diversi round di finanziamento che gli hanno permesso di raggiungere lo status di unicorno. (startup con una valutazione superiore al miliardo di dollari). Tra i venture capital che sostengono questa rete ci sono grandi firme, come Coinbase Ventures, Jump Crypto, Placeholder, Galaxy, Delphi Digital

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Come utilizzare TIA su Young Platform

Ecco tutte le funzionalità disponibili per Celestia (TIA) su Young Platform e Young Platform Pro:

  • Acquisto e vendita con EUR
  • Acquisto ricorrente
  • Deposito da un altro wallet o invio attraverso il network Celestia
  • Creazione di un Salvadanaio Singola Valuta o Personalizzato

La riunione del FOMC fa ripartire il mercato

Le news sul FOMC fanno ripartire il mercato crypto

La riunione del FOMC del 13 dicembre ha fatto ripartire il mercato crypto. Scopri cos’ha deciso la FED e le parole di Powell 

Le news sul FOMC e, in particolare, la decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse, hanno fatto ripartire il mercato crypto. In realtà la scelta presa dal Federal Open Market Committee era prevedibile, le probabilità che i tassi sarebbero variati erano infatti vicine allo zero. Ma quindi qual è la causa del recente pump del mercato crypto? Scoprila in questo articolo.

Il FOMC e le parole di Powell spingono i mercati

Dopo la riunione del FOMC, in cui sono stati lasciati invariati i tassi di interesse, il mercato crypto è esploso a rialzo, cancellando il lieve movimento ribassista dell’inizio della settimana. Ad aver spinto verso l’alto i mercati però non è stata solamente la decisione della FED, già annunciata dalle previsioni degli esperti nelle scorse settimane, ma bensì le parole di Jerome Powell. Il presidente della banca centrale statunitense ha dichiarato che i tassi potrebbero aver raggiunto il picco e che potrebbero scendere nei prossimi mesi. Se questo dovesse accadere quale sarà l’impatto sul prezzo di Bitcoin? Monitora in tempo reale il suo valore e il grafico per non perderti i movimenti più importanti.

Segui il prezzo di Bitcoin

Anche i titoli connessi al settore ma quotati sul mercato azionario hanno reagito bene alla decisione della FOMC. Coinbase (COIN) e MicroStrategy (MSTR), hanno registrato un +7,8% e un +5% e le azioni dell’azienda di mining Bitcoin Marathon Digital (MARA) sono esplose a rialzo grazie a un movimento del 12,6%.

Gli investitori e gli analisti vedono questo aumento delle azioni crypto come riflesso del sentimento favorevole generato dalla decisione della Federal Reserve. L’S&P 500, indice di riferimento per le azioni statunitensi, ha guadagnato l’1,37% in risposta all’annuncio

Il futuro del mondo crypto tra ETF, tassi di interesse e halving 

Dopo la riunione del FOMC di ieri, gran parte degli analisti analisti si aspettano che la stagione di taglio dei tassi che potrebbe iniziare nel 2024 sarà un catalizzatore significativo per il bull market. Questo sviluppo è particolarmente cruciale anche perché arriva in un momento in cui l’interesse istituzionale per gli ETF spot su Bitcoin sta raggiungendo il culmine, con la  decisione definitiva attesa per l’inizio di gennaio. 

Chissà dove può arrivare BTC nel caso in cui vengano approvati gli ETF spot. Insomma, potrebbe essere il momento giusto per posizionarti su Bitcoin se non l’hai ancora fatto.

Compra Bitcoin

Inoltre, pochi mesi dopo la decisione della SEC su questi strumenti finanziari, sarà il momento dell’evento più significativo di questo ciclo, che potrebbe ulteriormente facilitare la crescita di Bitcoin e del mondo crypto in generale: il prossimo halving di Bitcoin previsto per aprile 2024. 

Il prezzo di Bitcoin è cresciuto del 150% da inizio e ora tutti aspettano la fatidica data del 10 gennaio 2024, questo momento tanto atteso dagli investitori potrebbe essere un punto di svolta epocale per il settore.

Acquistare Render (RNDR) da oggi è possibile!

Render Network (RNDR) disponibile su Young Platform

Da oggi puoi acquistare su Young Platform una nuova crypto: scopri tutte le informazioni su Render (RNDR)!

Da questo momento puoi acquistare, vendere e custodire RNDR su Young Platform! Scopri come funziona questo innovativo progetto e a cosa serve il token per decidere se fa per te!

Render: tutto quello che devi sapere

Render Network è un protocollo unico nel suo genere, nonché una delle piattaforme su blockchain attualmente più in crescita. 

È costruito su Ethereum e sfrutta la tecnologia blockchain per democratizzare l’accesso alle risorse necessarie, prevalentemente schede video (GPU), per il rendering di contenuti.

Render (RNDR) è invece sia l’utility che il governance token: è indispensabile sia per accedere al servizio di rendering decentralizzato della piattaforma e sia per partecipare alle votazioni sul futuro del protocollo.

Il progetto, creato nel 2017 da Jules Urbach all’epoca CEO di OTOY, un’azienda specializzata in rendering e computer grafica, nasce da un’idea ambiziosa quanto rivoluzionaria: sfruttare la tecnologia blockchain per rivoluzionare il rendering grafico.

Vuoi saperne di più? Approfondisci Render Network su Academy!

Come utilizzare RNDR su Young Platform

Ecco tutte le funzionalità disponibili per Render (RNDR) su Young Platform e Young Platform Pro:

  • Acquisto e vendita con EUR
  • Acquisto ricorrente
  • Deposito da un altro wallet o invio attraverso il network Ethereum
  • Creazione di un Salvadanaio Singola Valuta o Personalizzato

L’airdrop di LayerZero è in arrivo? Ecco tutto quello che devi sapere

Airdrop crypto LayerZero: la guida e le informazioni utili

Guida all’airdrop crypto di LayerZero: come ricevere la distribuzione gratuita del token?

L’airdrop di LayerZero è imminente, il team del protocollo ha comunicato, su X, che arriverà nella prima metà del 2024

Come sempre, quando si parla di crypto airdrop, è meglio giocare d’anticipo. Qual è la strategia migliore per aumentare le probabilità di essere scelti per la distribuzione gratuita di token? Scopri tutte le informazioni utili sull’airdrop di LayerZero in questa guida.

Che cos’è LayerZero?

Per andare “a caccia” dell’airdrop di LayerZero è necessario capire che cos’è e come funziona questo progetto crypto. LayerZero è un protocollo di comunicazione o di message passing costruito su blockchain che funziona secondo delle logiche simili a quelle che regolano il protocollo TCP/IP, il sistema informatico su cui si basa internet. 

L’obiettivo principale è quello di connettere ogni smart contract e, di conseguenza, tutte le applicazioni decentralizzate (dapp) sulla maggiorparte delle blockchain esistenti.

Airdrop LayerZero: le informazioni utili

Fino a qualche giorno fa non si avevano informazioni certe sull’airdrop di LayerZero, tuttavia c’erano una serie di indizi che facevano ben sperare chi stava interagendo con il protocollo per ricevere questa distribuzione di token. 

Il primo riguarda gli investimenti dei venture capital. Alcuni fondi tra cui a16z, Sequoia e Coinbase Ventures stanno puntando su LayerZero, il team ha raccolto circa 120 milioni di dollari e il progetto è valutato, ad oggi, circa 3 miliardi di dollari. Il secondo invece è presente nel codice di LayerZero che essendo open source è consultabile su GitHub, una piattaforma dedicata agli sviluppatori. All’interno del codice sorgente veniva già menzionato ZRO, il token nativo del protocollo

Nonostante questo è impossibile conoscere i requisiti da soddisfare per qualificarsi all’airdrop di LayerZero. Per provare ad identificarli però ci si può basare su quelli passati, che di solito variano in base alla quantità, alla frequenza e al volume delle transazioni processate su un protocollo. Attenzione, seguire questa guida non ti garantisce di ricevere la distribuzione gratuita del token del protocollo. 

Guida all’airdrop crypto di LayerZero

  1. Possedere un wallet crypto decentralizzato

Le operazioni per cercare di ottenere l’airdrop di LayerZero vanno effettuate on-chain, quindi utilizzando le varie blockchain disponibili sul protocollo. Per questo motivo è necessario possedere un wallet decentralizzato. Ci sono tantissimi portafogli crypto in circolazione, il più famoso e utilizzato è Metamask, segui questa guida per imparare ad utilizzarlo. 

Per andare “a caccia” di airdrop utilizza un burner wallet, ovvero un portafoglio Web3 creato appositamente per l’occasione dove deterrai solamente le crypto che intendi utilizzare per questo scopo. 

  1. Acquista Ethereum su Young Platform

Per utilizzare le applicazioni decentralizzate che utilizzano la rete LayerZero è necessario possedere qualche crypto sul tuo wallet decentralizzato. Esso è un protocollo cross-chain, che quindi incentiva e facilità la comunicazione e la connessione tra blockchain distinte, rendendo possibile lo scambio di informazioni e favorendo l’interoperabilità tra i vari network. 

Perciò puoi cercare di ottenere l’airdrop di LayerZero utilizzando varie criptovalute, come Avalanche (AVAX), Polygon (MATIC), Arbitrum (ARB) e tante altre. Tuttavia il network più utilizzato dagli utenti che utilizzano le applicazioni decentralizzate sul protocollo è Ethereum. Se non possiedi già qualche Ether puoi acquistarne qualcuno su Young Platform.

Acquista ETH

  1. Preleva gli ETH sul tuo wallet decentralizzato

Il passo successivo è prelevare gli ETH che vuoi utilizzare per l’airdrop di LayerZero. Ovvero trasferire i tuoi ETH dal conto Young Platform al tuo wallet decentralizzato. Se non sai come fare, segui questa guida. È importante che prelevi gli ETH necessari utilizzando la rete Ethereum.

  1. Utilizza le applicazioni decentralizzate disponibili su LayerZero

Ora che possiedi i tuoi Ethereum on-chain è il momento di iniziare ad utilizzare LayerZero. Ci sono diverse applicazioni decentralizzate attive su questa infrastruttura, per accrescere le possibilità di ricevere l’airdrop 0: utilizzale con frequenza.  Le distribuzioni gratuite di token avvenute in passato hanno premiato gli utenti che interagivano con le blockchain più volte nel tempo.

Stargate è principalmente un bridge che consente di spostare le tue crypto su diverse blockchain, ed è al momento anche la dapp con più valore bloccato al suo interno, circa 400 milioni di dollari. Utilizzarlo è molto semplice, basta connettere il proprio wallet, selezionare la quantità di Ethereum che si vogliono trasportare e la rete di destinazione, confermare e approvare la transazione. Oltre a poter utilizzare Stargate per inviare le tue crypto da un network ad un’altro puoi anche fornire e rimuovere liquidità dalle pool presenti sulla dapp.

Radiant Capital invece è un protocollo di yield farming disponibile sia su Arbitrum che sulla Binance Smart Chain e sfrutta LayerZero per consentire prestiti decentralizzati cross-chain. Per utilizzarlo devi prima utilizzare un bridge per spostare i tuoi ETH sulla rete Arbitrum o sulla BSC. Ti consigliamo di utilizzare Stargate (la dapp del punto precedente) per spostare i fondi su queste blockchain così da aumentare il numero di interazioni con LayerZero

Hashflow invece è un exchange decentralizzato (DEX) che ti permette di scambiare token e di fornire liquidità su diverse blockchain. Ci sono anche altre dapp minori su LayerZero, come Tapioca, un money market decentralizzato e Liquid Swap e Aptos Bridge, protocolli che consentono di migrare le tue crypto dalla rete Aptos ad altre blockchain

  1. Unisciti al server Discord di LayerZero

Essere un membro attivo della community di LayerZero potrebbe essere un criterio per qualificarsi per l’airdrop della crypto. Il team di sviluppo ha infatti la possibilità di misurare l’attività di ogni utente sul server Discord, al quale puoi unirti attraverso questo link.

Il più comune è solitamente connesso alla quantità di interazioni che un utente ha con gli altri membri della community, misurata direttamente dal numero di messaggi inviati nel server.

Ora che hai letto la guida con tutte le informazioni utili l’airdrop di LayerZero puoi decidere se provare a qualificarti. Se hai intenzione di intraprendere questa sfida concentrati sulla frequenza e sulla varietà delle interazioni.