Sconti per ETHMilan: l’evento italiano su Ethereum

ETHMilan codice sconto: l’evento italiano su Ethereum

Young Platform dedica alla sua community uno sconto fino al 35% per l’evento milanese.

Tra il 26 e il 27 settembre 2024 si terrà a Milano una delle più importanti conferenze italiane dedicate all’ecosistema di Ethereum con speaker e ospiti internazionali. Se sei un membro della community di Young Platform a te è dedicata una riduzione del 20% sul prezzo del biglietto, mentre se fai parte dei Club questa cresce fino al 35%. Scopri l’evento e come ottenere gli sconti!

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Cosa succederà a ETHMilan

Nel corso delle due giornate si parlerà di DeFi, Scalabilità, DAO, NFT e nuove soluzioni che stanno emergendo dalla community di sviluppatori e sostenitori di questa blockchain.

Questo evento è uno dei più importanti per quanto riguarda il panorama italiano. I partecipanti potranno apprendere tantissime nozioni, sia pratiche che teoriche, su diversi argomenti che orbitano attorno al mondo crypto. Panel e workshop su finanza decentralizzata (DeFi), smart contract, account abstraction e zero-knowledge per quanto riguarda gli aspetti più tecnici, ma anche su digital art, design e storytelling applicato a questo innovativo settore.

Infine, sarà anche possibile mettere in pratica quanto appreso e, in generale, le proprie skills grazie al ETHMilan’s Creative Hackathon.

La conferenza riunirà professionisti e figure chiave di ogni tipo. Per esempio sarà presente Bluer Clarity, il CMO di Trader Joe. Anche Young Platform prenderà la parola tramite il suo Chief Technology Officer (CTO), Samuele Raimondo.

Gli sconti per i Club

Come anticipato, siamo partner del più importante evento a tema Ethereum del 2024. Ciò significa, in poche parole, sconti per i nostri utenti, ma sopratutto, sconti (incrementali) per i nostri più grandi sostenitori: i membri dei nostri Club!

Ecco quanto risparmi a ETH Milan, accedendo ai Club di Young Platform:

  • Bronze e Silver: 25%
  • Gold: 30%
  • Platinum: 35%

Come ottenere gli sconti

ATTENZIONE: lo sconto è valido fino a lunedì 26 Settembre! Approfitta subito di questa offerta esclusiva.

Se non fai parte dei Club di Young Platform, ecco come fare:

  1. Acquista il biglietto tramite Eventbrite;
  2. Controlla che il codice sconto (YOUNGPLATFORM) sia stato applicato;
  3. Seleziona il numero di biglietti;
  4. Procedi al pagamento.

Se, invece, fai parte dei nostri Club riceverai via mai il link per acquistare il biglietto. Controlla la tua casella di posta!

ETF spot su Ethereum: è iniziato il trading

Ethereum: ETF spot approvati! L’impatto sul prezzo

È appena stato lanciato il trading sugli ETF spot su Ethereum, scopri tutto sui nuovi strumenti finanziari del mondo crypto

Gli ETF spot su Ethereum, approvati esattamente due mesi fa, il 23 maggio, sono finalmente disponibili sul mercato. Dopo più di due mesi di dialogo tra la Security and Exchange Commission (SEC) e i fondi d’investimento americani, i tanto attesi strumenti finanziari sono, dalle 15:30 di questo pomeriggio (ora italiana), scambiabili.

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Quali sono le principali previsioni per il gli afflussi di capitale nei prossimi mesi e per il prezzo di Ethereum? Scoprilo nell’articolo!

Il lancio degli ETF su Ethereum

L’approvazione degli ETF spot su Ethereum, che sembrava quantomeno improbabile all’inizio dell’anno, è arrivata giovedì 23 maggio 2024, mentre la SEC ha dato il via libera agli scambi oggi, martedì 23 luglio. I fondi di investimento che li emettono sono BlackRock, Fidelity, VanEck, ARK Invest e 21 Shares, Grayscale, Hashdex e Invesco. Questi attori, già tutti emittenti di ETF spot su Bitcoin, possono ora offrire ai loro clienti anche questi strumenti finanziari nuovi di zecca.

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Chi ha seguito la questione si sarà accorto della dissomiglianza rispetto all’ingresso in campo degli strumenti finanziari su BTC, da subito disponibili dopo l’approvazione. La principale motivazione che si cela dietro a queste differenze riguarda l’attendibilità dell’evento. In pochi si aspettavano l’approvazione degli ETF su Ethereum, mentre quella di Bitcoin sembrava quasi certa, dapprima che fosse ufficializzata dalla SEC.

Gli afflussi di capitale e l’impatto sul prezzo

Dopo che gli ETF su Ethereum sono stati lanciati possiamo ribadire che nel 2024 è iniziata una nuova era per il settore della criptovalute, caratterizzata da un cambio radicale di percezione rispetto agli anni passati. Ma non solo. L’intervallo di tempo intercorso tra il lancio degli ETF su Bitcoin e di quelli su ETH, ci permette di analizzare i probabili sviluppi futuri e di produrre delle previsioni supportate da qualche dato.

Gli ETF su Bitcoin hanno attratto, dal 10 gennaio 2024 ad oggi, circa 17 miliardi di dollari nel mercato, mentre il prezzo di Bitcoin ha registrato un +50% abbondante dal giorno dell’approvazione. Cosa succederà ad Ethereum?

Ovviamente, è difficile immaginare lo stesso identico livello di adozione anche per questi strumenti finanziari su Ethereum, ma vale la pena ricordare che la capitalizzazione della crypto è circa un terzo di quella di Bitcoin. Perciò, anche se gli inflow saranno inferiori, è possibile che gli ETF avranno un grande impatto sul prezzo.

A questo proposito si è espresso Crypto.com all’interno di un report pubblicato qualche giorno fa. L’exchange è convinto che se le performance di questi due ETF dovessero essere simili, Ether potrebbe raggiungere il livello dei $6,000 entro 60 giorni dall’inizio del trading.

Guarda il prezzo di Ethereum

E gli afflussi di capitale? Riguardo a questo aspetto sono state formulate diverse previsioni. Per esempio Standard Chartered, una delle principali banche del Regno Unito, prevede che gli ETF su Ethereum registrano dal 52% al 155% rispetto agli afflussi degli ETF su Bitcoin. Al contrario, gli analisti di Bloomberg e JP Morgan sono un po’ più pessimisti e si aspettano inflow rispettivamente dal 20% al 25% e dal 7% al 21% rispetto a quelli su BTC.

Infine, se questi dovessero riflettere la differenza tra la capitalizzazione di mercato delle due crypto, assisteremo a degli afflussi secondo un rapporto di 1 a 3; il che significa che potrebbero confluire circa 6 miliardi di dollari su Ethereum nei prossimi sette mesi.

Bitwise dona parte dei ricavi agli sviluppatori di Ethereum

Concludiamo questo articolo con una curiosità in merito agli ETF su Ethereum. Bitwise, uno degli otto fondi di investimento ad emettere un ETF spot su Ethereum, donerà il 10% dei profitti generati dal trading di questi strumenti finanziari agli sviluppatori di Ethereum.

Secondo il recente comunicato, le donazioni saranno suddivise tra due organizzazioni: Protocol Guild e PBS Foundation. Protocol Guild è un’organizzazione che sostiene oltre 170 sviluppatori che si dedicano al segmento “ricerca e sviluppo” di Ethereum. PBS Foundation è, invece, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di finanziare lo sviluppo open-source di Ethereum e la ricerca associata.


La giornata di oggi verrà ricordata a lungo dagli appassionati di questo settore. I primi mesi del 2024 hanno dato il via a un nuovo capitolo della storia di questo innovativa tecnologia, anche grazie all’arrivo degli ETF su Ethereum. Rispetto all’anno scorso lo status quo è completamente mutato: Ethereum non è una security e per la prima volta una crypto diversa da Bitcoin verrà messa alla prova sul mercato degli investitori più tradizionali.

L’approvazione è dunque una risposta politica alle dichiarazioni di Trump dei democratici che intendono “farsi amici” i crypto enthusiast per ricevere il loro appoggio politico? Oppure, le questioni sono scollegate e la decisione della SEC è stata presa attraverso un’attenta analisi fondamentale di Ethereum? Probabilmente sarà impossibile scoprire la verità. Ma questo importantissimo evento potrebbe dare la spinta definitiva ad ETH e all’intero mercato e dare il via alla fase più esplosiva di questo bull market.


Biden si ritira. Cosa succede ora?

Joe Biden si ritira. Cosa succede ora?

Biden si è ufficialmente ritirato dalla corsa per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Cosa succede ora? Quale impatto ha avuto la news sul mercato?

Questa settimana è iniziata con una notizia importantissima, Joe Biden, l’attuale presidente degli Stati Uniti, ha annunciato che non concorrerà alle prossime elezioni americane, a detta sua per: “concentrarsi sul concludere al meglio l’attuale mandato”.

I toni diplomatici dell’annuncio non sono sufficienti a nascondere la verità. Joe Biden si ritira per via delle brutte figure nelle recenti apparizioni pubbliche e per le forti pressioni del partito Democratico che lo considera non più all’altezza, per via di alcuni problemi si salute, della battaglia elettorale. Scopri cos’è successo e l’impatto della notizia sui mercati in questo articolo.

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Biden si dimette: Kamala Harris al suo posto?

“Biden lancia Kamala Harris” ha titolato il New York Times dopo la notizia, visto anche il post su X (ex Twitter) immediatamente successivo alla lettera di ritiro in cui il presidente ha annunciato il suo completo sostegno alla sua vice. L’annuncio è arrivato durante la giornata di ieri, poco dopo le due del pomeriggio americane (orario della costa est).

Bisogna specificare, però, che Biden non si è dimesso dal ruolo di Presidente degli Stati Uniti, azione che avrebbe semplificato notevolmente la vita alla Harris. Se fosse andata in questo modo, la transizione del principale esponente Dem delle elezioni americane sarebbe stata molto più semplice. Il principale problema in questo senso è che Biden ha vinto le primarie e quindi ci sono dei delegati associati al suo nome che avrebbero dovuto confermare la nomination a candidato alla convention Democratica di Chicago. Biden, come ha fatto, può soltanto suggerire, e non imporre, che questi votino per Kamala Harris. Il timore di una convention “aperta”, cioè con più candidati che si contendono il voto non degli elettori ma dei delegati indicati dalle primarie nei mesi scorsi, è stato al centro di tantissime analisi politiche in queste settimane.

Come prevedibile, dopo l’annuncio di Biden, sono cambiate anche le probabilità di vittoria dei candidati. Prima dell’annuncio il sondaggio di Polymarket, la più popolare applicazione decentralizzata di pronostici, dava Trump vincitore al 71% e Biden al 16%. Attualmente, invece, le probabilità di vittoria di Donald Trump sono scese al 64% e quelle di Kamala Harris si attestano al 30%.

Guarda il grafico di BTC

L’impatto della news sui mercati

Poco fa abbiamo assistito all’apertura della borsa americana, che ha registrato ottime performance nei primi minuti di trading dopo la rinuncia di Biden. Il NASDAQ 100, l’indice che segue l’andamento delle cento aziende tecnologiche più capitalizzate, ha registrato un +1,56%, e l’S&P 500, un + 1%. L’impatto del ritiro di Biden su Bitcoin è, invece, stato visibile fin dai minuti immediatamente successivi all’annuncio. BTC si è riportato al di sopra dei 68.000$, anche se soltanto per poche ore.

Cosa succederà nel mondo crypto se Trump dovesse vincere le elezioni di novembre? Negli ultimi mesi l’imprenditore ed ex-presidente si è dimostrato sempre più a favore del settore. Dopo diverse dichiarazioni pro BTC la news più importante in merito riguarda la sua presenza a Bitcoin 2024, la più grande conferenza al mondo dedicata al mondo crypto in programma dal 22 al 25 luglio a Nashville.

Ma c’è di più, una rielezione di Trump potrebbe causare un’iniezione di liquidità anche sui mercati “tradizionali”, in particolare quello azionario. Già il suo primo mandato è stato caratterizzato da politiche economiche espansive volte a stimolare l’economia, che potrebbero essere nuovamente applicate dato il recente rallentamento dell’inflazione. La sua, molto probabile, vittoria alle elezioni di novembre 2024 sancirà l’inizio della bull run più esplosiva di sempre?


Crypto AI: la fusione tra intelligenza artificiale e criptovalute

Crypto AI: la fusione tra intelligenza artificiale e criptovalute

L’intelligenza artificiale sta conquistando anche il Web3. Cosa sono le crypto AI e quali innovazioni introdurranno?

La fusione tra la tecnologia blockchain e l’intelligenza artificiale è ormai molto di più che un trend, soprattutto dal lancio di Chat GPT e di altri servizi simili, ovvero da quando si sono realmente comprese le sue potenzialità. A meno di due anni di distanza, molti di noi utilizzano queste tipologie di servizi quotidianamente, anche se si ha la sensazione che l’attuale scenario corrisponda soltanto alla punta dell’iceberg. 

L’AI, molto probabilmente, farà sempre più parte delle nostre vite, così come le criptovalute. Ma queste due tecnologie possono lavorare insieme e, soprattutto, perché dovrebbero farlo? 

Scopri le crypto AI su Young Platform!

L’intelligenza artificiale e criptovalute

Si può affermare che l’intelligenza artificiale sia la tecnologia chiave degli ultimi due anni, un primato che le criptovalute e la blockchain hanno raggiunto, almeno in parte, durante la bull run del 2021. La grande differenza nell’adozione tra queste due tecnologie riguarda l’esperienza utente, dato che gli esempi di modelli AI attualmente disponibili sono più semplici da utilizzare rispetto a protocolli blockchain e alle applicazioni decentralizzate. Anche se negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi in avanti in questo senso.

Tuttavia, è chiaro che le due tecnologie chiave di questo decennio siano in grado di collaborare, e i protocolli crypto AI che si sono affermati negli ultimi mesi offrono un valido supporto a questa tesi. La convergenza tra blockchain e intelligenza artificiale è diventata mainstream nel momento in cui è stata rilasciata ChatGPT, il chatbot di OpenAI progettato per interagire con gli utenti come avviene in una normale conversazione in chat, che tutti conoscono. La consacrazione finale, invece, è stata raggiunta negli ultimi mesi dopo le performance da capogiro delle azioni di Nvidia, che è stata, seppur per un breve periodo, la più grande azienda al mondo.

Da quel momento sono nati tantissimi progetti crypto AI, mentre quelli già esistenti hanno attirato l’attenzione. Inoltre, alcuni protocolli chiave hanno intercettato e sfruttato la situazione riorganizzando e modificando la propria vision in modo coerente con le necessità di questo nuovo segmento di mercato. Pensiamo ad esempio a Filecoin, che ha cavalcato l’onda di hype sull’intelligenza artificiale offrendosi come provider di servizi di storage per le aziende AI emergenti. O a Near, che sta sfruttando il suo ampio roster di developer per creare AI, decentralizzate, che si auto-modificano in base al comportamento degli utenti.

Insomma, queste tecnologie possono coesistere, anzi, è molto probabile che lo faranno. Secondo Alexander Good, autore e rispettato Key Opinion Leader (KOL), la capitalizzazione delle crypto AI potrebbe raggiungere 2 trilioni di dollari nei prossimi anni, mentre Grayscale, il più grande fondo di investimento crypto al mondo, ha appena lanciato il suo prodotto finanziario esclusivo per questo sotto-settore.

Modelli AI decentralizzati: quali problemi risolvono?

Per rispondere alla domanda posta nel sottotitolo possiamo partire da un’assunzione tecnica, ma non preoccuparti, niente di troppo complesso. Le blockchain e i modelli AI si nutrono della stessa fonte di energia: la potenza di calcolo. Così come i miner utilizzano potenti macchinari composti da schede video (GPU) collegate in serie, la stessa potenza di calcolo viene utilizzata per allenare i modelli di intelligenza artificiale, in modo da renderli sempre più precisi e quindi utili. In questo senso progetti crypto AI come Render (RNDR) o Bittensor (TAO) si occupano di tokenizzare potenza di calcolo che può quindi essere scambiata e utilizzata dagli utenti della rete. Grazie a questa possibilità i modelli AI possono diventare più accessibili e decentralizzati. L’immenso potere dell’intelligenza artificiale è, oggi, concentrato nelle mani di grandi e ricchissime aziende, che possiedono i supercomputer necessari “farli girare”.

Il discorso decentralizzazione si applica anche all’indicizzazione dei dati, ovvero il processo di organizzazione e restituzione dei dati agli utenti che le chatbot “stile Chat GPT”, così come i motori di ricerca, svolgono costantemente. Un protocollo come The Graph, ad esempio, preleva i dati on-chain, li organizza e li rende leggibili agli utenti, tutto ciò in modo decentralizzato e utilizza Semiotic AI per automatizzare le ricerche all’interno dei suoi contenitori di dati.

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Vediamo ora i principali tre obiettivi del segmento crypto AI e i relativi progetti connessi ad essi:

  • Costruire servizi di intelligenza artificiale decentralizzati e facilitare l’accesso per gli utenti: in questo senso il principale progetto da tenere d’occhio è il sopracitato Bittensor (TAO), una piattaforma centralizzata per l’apprendimento automatico che vanta più di 90.000 utenti. Attraverso Bittensor, e in particolare le sue sottoreti, è possibile generare testi, traduzioni e immagini molto precise rispetto ai prompt che si inseriscono. Insomma è a tutti gli effetti una Chat GPT completamente decentralizzata e dotata di un’economia interna che premia gli utenti che la rendono sicura e quelli che la utilizzano.
  • Risolvere i principali problemi riscontrati dalle piattaforme AI, come l’autenticità delle informazioni e i deep fake (video o foto fittizie in cui compare l’immagine di un personaggio pubblico). In questo senso i progetti crypto AI possono sfruttare le caratteristiche chiave della tecnologia blockchain, in particolare la natura decentralizzata, la trasparenza e l’immutabilità intrinseca, per proteggere gli utenti da queste minacce. 
  • Gestire le reti infrastrutturali e le risorse necessarie per lo sviluppo della tecnologia: in particolare per lo storage e la potenza computazionale delle GPU. In questo senso i progetti che spiccano sono sicuramente Filecoin (FIL) e Render (RNDR). Il primo, come già anticipato, permette agli utenti di memorizzare i dati attraverso un’architettura centralizzata peer-to-peer basata su cloud. Questa è una soluzione perfetta per le aziende emergenti che operano nel campo dell’intelligenza artificiale.

Render invece, grazie al suo marketplace decentralizzato per il rendering grafico, consente a chiunque voglia accedere al servizio, siano essi designer o modelli di intelligenza artificiale, di farlo senza dover acquistare costosi macchinari.

Crypto AI: il nostro Salvadanaio tematico

Ora che conosci tutte le principali applicazioni delle crypto AI e i problemi che risolvono, non ti resta che scoprire il nostro nuovo salvadanaio “Artificial Intelligence”. Anche noi, come Grayscale, abbiamo intenzione di consentire ai nostri clienti di esporsi a questo promettente settore.

Il nostro cocktail di Crypto AI composto da tre prelibati ingredienti: Render (RNDR), The Graph (GRT) e Near (NEAR).

Il Salvadanaio crypto di Young Platform è un wallet separato da quello che usi per conservare le tue criptovalute normalmente e serve per mettere da parte le tue crypto preferite per un lungo periodo, evitando di spenderle nelle operazioni quotidiane o frequenti. Ovviamente hai anche la possibilità di “metterci del tuo”, creando un Salvadanaio Personalizzato e scegliendo fino a cinque crypto da includere e la percentuale da distribuire su ognuna.

Se vuoi scoprire tutto su questa funzionalità puoi consultare l’articolo dedicato.


Crypto AI: Grayscale lancia il suo fondo!

Crypto e intelligenza artificiale (AI): il fondo di Grayscale

Grayscale ha appena annunciato il suo fondo crypto AI. Scopri da cosa è composto questo innovativo strumento finanziario.

Grayscale ha appena annunciato il suo Decentralized AI Fund LLC, un fondo di investimento nuovo di zecca,  che permetterà a chi lo acquista di esporsi ai più importanti protocolli crypto che puntano ad affermarsi nel settore dell’intelligenza artificiale

Da quali crypto è composto questo fondo innovativo? Qual è l’obiettivo principale che Grayscale vuole raggiungere e quali sono i problemi dell’intelligenza artificiale che potrebbero essere risolti grazie alla blockchain? Scoprilo in questo articolo.

Scopri le crypto AI

Il nuovo fondo crypto AI di Grayscale

Praticamente tutti conoscono Grayscale, soprattutto perché è il più grande fondo di investimenti nativo crypto, il primo a lanciare strumenti finanziari su Ethereum e Bitcoin. Per questo motivo, la news uscita nelle scorse ore è molto importante, vista la capacità del team di questo player finanziario all’avanguardia di intercettare i nuovi trend

Il principale problema dell’intelligenza artificiale, almeno secondo Grayscale, riguarda la centralizzazione delle compagnie che la controllano

Quelle davvero in grado di offrire prodotti che raggiungono l’adozione di massa sono poche e molto potenti, principalmente per via dell’enorme quantità di dati in loro possesso. Come soluzione a questo problema sono nati diversi protocolli AI decentralizzati, che puntano, però, anche a rendere ancora più innovativi e intelligenti processi che li compongono. In particolare, la tecnologia blockchain consente di distribuire la proprietà e la governance dei servizi AI, aumentando, di riflesso, la trasparenza.

Le criptovalute che lo compongono

Per ora, le informazioni a nostra diposizione ci dicono che Il Grayscale Decentralized AI Fund si autoribilancerà ogni trimestre e accoglierà il seguente paniere di criptovalute:

Acquista NEAR, RNDR e FIL su Young Platform

Il team non si è ancora espresso sulle possibili integrazioni future, ma è probabile che altre crypto verranno aggiunte nel corso del tempo. Perché Grayscale ha scelto proprio queste? Beh perché rappresentano le tre categorie principali di crypto AI ad oggi in circolazione:

  • Protocolli che stanno costruendo servizi di intelligenza artificiale decentralizzati;
  • Progetti che cercano risolvere i principali problemi riscontrati dalle piattaforme AI;
  • Reti infrastrutturali e risorse necessarie per lo sviluppo della tecnologia. Ad esempio i mercati decentralizzati per l’archiviazione dei dati, o quelli per lo scambio della potenza di calcolo delle GPU e il rendering grafico.

Per concludere possiamo riprendere le parole di Rayhaneh Sharif-Askary, Head of Product & Research di Grayscale, riportate nel comunicato attraverso il quale è stato dato l’annuncio. “L’ascesa di queste tecnologie dirompenti ha creato interessanti opportunità per gli investitori e crediamo che il  nostro fondo crypto AI sia un ottimo modo per investire in questo settore emergente. I protocolli di IA basati su blockchain incarnano i principi di decentralizzazione, accessibilità e trasparenza e hanno le potenzialità per mitigare i rischi fondamentali che emergono dalla proliferazione di questa tecnologia.”

Le differenze tra i tassi sui mutui: Eurirs, Euribor, BCE e il loro rapporto con l’inflazione

I tassi sui mutui e l’inflazione

Le differenze tra i principali tassi di riferimento per i mutui: Eurirs, Euribor, e BCE. Come variano in relazione all’inflazione e come influiscono sul costo di un mutuo?

Il tasso di interesse sul mutuo è uno degli aspetti più importanti da considerare quando si decide di prendere in prestito del denaro. Per questo motivo comprendere le differenze tra Eurirs, Euribor, e i tassi della BCE può fare una grande differenza nella scelta del finanziamento più adatto. 

Vediamo nel dettaglio come funzionano questi tassi, come variano e qual è l’influenza su di essi dell’inflazione.

Euribor: i mutui a tasso variabile

L’Euribor, o Euro Interbank Offered Rate, è il tasso d’interesse medio pagato dalle banche della zona euro per prestarsi, a vicenda, del denaro. O, in parole semplici, rappresenta il costo del denaro nell’Eurozona in un determinato momento. L’Euribor viene calcolato giornalmente dalla federazione bancaria europea, attraverso la media ponderata dei tassi di interesse delle banche più attive dell’area euro. Questo indice varia giornalmente e può avere diverse durate di riferimento, da un giorno fino a 12 mesi. Ad esempio, il tasso Euribor a tre mesi era del 3.7% il 10 luglio 2024​

Ma cosa centra con i mutui? Il tasso di interesse Euribor è il benchmark (o riferimento) utilizzato per calcolare l’interesse di prodotti finanziari come prestiti personali, mutui e depositi bancari a tasso variabile. In altre parole, le rate che chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile deve pagare variano in modo direttamente proporzionale all’Euribor, se questo scende diventano più economiche. 

Eurirs: i mutui a tasso fisso

L’Eurirs (Euro Interest Rate Swap), invece, è il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso. Così come l’Euribor rappresenta il costo a cui le banche, e gli altri istituti di credito europei, prendono in prestito del denaro tra di loro ad un costo prefissato. L’Eurirs è calcolato quotidianamente dalla Federazione Bancaria Europea e varia a seconda della durata del finanziamento. Più lungo è il periodo, più alto sarà il tasso applicato. Ad esempio, al 10 luglio 2024, i tassi Eurirs per un mutuo di 20 anni erano al 3.6%.

La stagione caratterizzata da politiche restrittive portata avanti dalle principali banche centrali sembra vicina alla conclusione. La riduzione dei tassi di interesse, già iniziata in Europa e imminente negli USA secondo diversi esperti, potrebbe agevolare gli asset più volatili come le azioni e le criptovalute. Se pensi che possa essere il momento giusto per esporsi agli asset digitali, puoi farlo attraverso la nostra app!

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Tassi di interessi della BCE

Veniamo, infine, ai tassi di interesse della BCE, quelli di cui si sente parlare più spesso, soprattutto dal 2021 in poi, in quanto sono stati alzati per contrastare l’inflazione. Questi vengono decisi mensilmente dalla Banca Centrale Europea e rappresentano il tasso al quale le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla stessa. Per capire la differenza con i tassi sui mutui precedenti, i tassi di interesse della BCE possono essere interpretati come il “prezzo all’ingrosso” del denaro per le banche europee

Per capire come questi variano non possiamo, però, tralasciare l’inflazione, un fenomeno economico che rappresenta l’aumento generale dei prezzi nel tempo, e che riduce il potere d’acquisto delle valute. 

Ma perché l’inflazione influisce sui tassi d’interesse? Il rapporto tra questi due valore non è diretto, i tassi di interesse non variano automaticamente in relazione all’inflazione, dato che vengono decisi dalla BCE. Tuttavia, le banche centrali del mondo intervengono quando il costo del denaro raggiunge livelli preoccupanti, nella maggior parte dei casi alzandoli.

In conclusione, Scegliere il mutuo giusto richiede una buona comprensione dei diversi tassi di riferimento e delle loro variazioni. L’Eurirs offre stabilità per i mutui a tasso fisso, mentre l’Euribor rappresenta la variabilità per i mutui a tasso variabile. Il tasso BCE influisce direttamente sul costo del denaro a breve termine, e l’inflazione gioca un ruolo cruciale nell’economia, influenzando tutti i tassi di interesse.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

ETF spot su Ethereum: cosa succederà nei prossimi mesi?

Ethereum ETF prezzo: cosa succederà nei prossimi mesi?

Cosa succederà una volta attivato il trading sugli ETF spot su Ethereum? Questi strumenti finanziari faranno esplodere tutto il mercato o ruberanno liquidità alle altre crypto?

A pochi giorni di distanza dall’attivazione del trading sugli ETF spot su Ethereum, l’intero mondo crypto si chiede come questi strumenti finanziari verranno accolti dal mercato. Secondo le previsioni di Grayscale gli strumenti registreranno afflussi dal 20% al 30% rispetto a quelli attratti da Bitcoin.

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Se queste dovessero rivelarsi azzeccate, a sei mesi dall’approvazione, i flussi totali degli ETF spot su ETH oscillerebbero tra i 3 a 4,5 miliardi di dollari. Tralasciando queste stime quantitative, proviamo a capire il possibile impatto di questi strumenti finanziari. Ovvero, come influiranno sul sentiment mercato e sulle altre criptovalute. 

Gli ETF su Ethereum condizioneranno positivamente tutti i principali progetti, oppure la crypto ideata da Vitalik Buterin distruggerà la concorrenza grazie a questa nuova veste più istituzionale?

L’impatto degli Ethereum spot ETF sul mercato crypto

Bitcoin e Ethereum sono due asset completamente diversi. Il primo viene attualmente utilizzato, almeno dalla maggioranza degli investitori, come riserva di valore e alternativa digitale all’oro. Il secondo, invece, è un ecosistema ricco di applicazioni, spesso paragonato ad un app store decentralizzato.

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Questo divario diventa ancora più ampio, se teniamo conto che il mondo crypto è popolato da tantissimi progetti nati con l’obiettivo di diventare un’alternativa più efficiente di Ethereum. Al contrario, quelli nati per rimpiazzare Bitcoin che sono resistiti fino ad oggi si contano sulle dita di una mano, e non hanno raggiunto il loro scopo.

Questa premessa ci può essere utile per provare a prevedere ciò che accadrà nel momento in cui il trading sugli ETF spot su Ethereum verrà attivato. Ethereum conquisterà la fiducia degli istituzionali, saturando la domanda per le blockchain per sviluppare smart contract e applicazioni decentralizzate? 

Oppure, così come l’alta marea solleva tutte le barche attraccate in un porto, l’arrivo di questi strumenti influirà positivamente e indistintamente su tutti i progetti principali del settore?

Ethereum vs Solana: chi vincerà?

È impossibile dare una risposta certa alla domanda posta alla fine del paragrafo precedente, ma, per avere una visione più chiara, può essere utile analizzare le statistiche dei due principali competitor per numero di utenti attivi e valore monetario bloccato (TVL).

Ethereum è, attualmente, ancora il leader indiscusso in questo segmento, con un TVL di circa 65 miliardi di dollari e più di 1.000 protocolli effettivamente funzionanti. Solana, ancora molto indietro per quanto riguarda il valore bloccato sulla sua rete (4,7 miliardi), sembrerebbe avere più utenti attivi: 1 milione nelle ultime ventiquattro ore. Questo dato molto probabilmente deriva dalla maggiore scalabilità di questa rete. 

Le transazioni su SOL sono, in genere, più veloci e le commissioni sicuramente più economiche rispetto a quelle di Ether, caratteristica che rende questa rete il posto perfetto per sviluppare e acquistare meme coin.

Affrontando questo discorso si devono considerare anche i Layer 2 di Ethereum, soluzioni di scalabilità che influenzano direttamente il prezzo di ETH, visto che una piccola quantità viene distrutta in attraverso il pagamento delle commissioni di transazione. In particolare Base, il Layer 2 sviluppato da Coinbase, ha insidiato Solana sfidando la blockchain su uno dei suoi campi di battaglia principali, quello delle meme coin.

Guarda il grafico di Solana

ETF spot su Ethereum: cosa succederà negli USA?

Quanto specificato nel paragrafo precedente, ovvero l’impatto degli Ethereum “bruciati” in seguito al pagamento delle commissioni di transazione, impatterà il prezzo di Ethereum nel lungo termine.

Ad avere un effetto sul breve, saranno invece gli ETF Spot, una volta che i moduli S1 verranno definitivamente approvati dalla Security and Exchange Commission e il trading attivato, probabilmente martedì 23 luglio. Quando questo succederà, una nuova ondata di domanda potrebbe investire il mercato di ETH, così come è successo a gennaio per Bitcoin.

Come fare, però, a stimare il possibile impatto di questi strumenti sul suo prezzo? Ci si potrebbe basare sugli ETP, prodotti finanziari già disponibili negli Stati Uniti che replicano l’andamento della crypto. Il volume di trading su questi prodotti è pari al 30% di quelli equivalenti su Bitcoin, e molti si aspettano una replica di questa proporzione per i prodotti spot. Se così dovesse essere, gli afflussi di mercato su Ether all’inizio del 2025 potrebbero essere di più di sei miliardi di dollari.

In questo articolo, abbiamo affrontato diverse questioni in grado di plasmare il futuro della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Data la complessità e l’elevato numero di variabili, abbiamo preferito porre delle domande piuttosto che delle risposte affrettate. Continua a seguirci per conoscere i prossimi sviluppi sulla vicenda!


Interesse composto: cos’è e come si calcola?

Interesse composto: cos’è e come si calcola?

Cos’è e come si calcola l’interesse composto? Come cresce il capitale investito negli anni.

Che cos’è l’interesse composto e come si calcola? Un concetto finanziario sul quale si è espresso addirittura Albert Einstein, definendolo “l’ottava meraviglia del mondo”, nonché il faro di due leggende dei mercati: Warren Buffet e Charlie Munger. Nonostante sia abbastanza semplice da comprendere, in molti non conoscono il funzionamento e in che modo varia il capitale investito se si applica questa magica formula matematica.

Per definire l’interesse composto, in breve, si può dire che è il rendimento percentuale che si riceve su un importo il quale è frutto di un interesse guadagnato in precedenza. Insomma, è una sorta di interesse sugli interessi. Se dopo aver letto la definizione hai ancora dei dubbi non ti preoccupare, una volta che sarai arrivato alla fine dell’articolo, soprattutto grazie agli esempi pratici, saprai esattamente cos’è l’interesse composto e come si calcola.

Che cos’è l’interesse composto?

Per comprendere cos’è e come funziona l’interesse composto, possiamo iniziare dicendo che ti consente di guadagnare interessi non solo sul capitale che hai investito, ma anche sui rendimenti che accumuli nel tempo. Questo, però, accade soltanto nel caso in cui reinvesta i profitti che generi.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’interesse composto può essere applicato anche nel caso in cui si decida di investire il proprio capitale in uno strumento finanziario diverso da quello scelto in origine. Ad esempio, se hai registrato un profitto di 1.100 euro depositando, per tre anni, 10.000 euro nel conto deposito offerto della tua banca e decidi di cambiare rotta preferendo, in un dato momento, il mercato azionario, il tuo capitale crescerà comunque seguendo le logiche dell’interesse composto, a patto che tu reinvesta i profitti generati. 

Interesse composto: come si calcola?

Ora che sai, almeno in parte, cos’è l’interesse composto e come funziona, possiamo affrontare qualche esempio pratico per fissare il più possibile questo importante concetto finanziario. Per farlo ci serviremo dello scenario ipotizzato nel paragrafo precedente.

Immaginiamo, dunque, che tu abbia investito 10.000 euro in un conto deposito che garantisce un rendimento del 5% all’anno e che distribuisce i profitti generati annualmente. Ti potresti chiedere perché è importante specificare quando il conto deposito distribuisce i profitti a chi lo utilizza. Quando si parla di interesse composto, la variabile tempo, rappresentata dalla frequenza, è fondamentale. Ma vedremo anche questo nell’esempio pratico qui sotto.

Al termine dei primi 365 giorni il tuo capitale sarà diventato di 10.500€, dato che si sommeranno 500€ ai 10.000€ di partenza, ovvero il suo 5%. Fino qui è tutto molto semplice e la magia dell’interesse composto non è ancora stata “evocata”.

Analizziamo ora le performance per il secondo anno, il cui punto di partenza sarà di 10.500€ e non più 10.000€. Durante il secondo anno, grazie all’interesse composto, guadagnerai 525€ (10.500 * 5%), 25€ in più rispetto a quello precedente e il tuo capitale totale diventerà pari a 11.025€.

Se vogliamo comprendere che cos’è l’interesse composto è ancora più efficace analizzare la questione in termini percentuali. Mettiamo caso che, non essendo ancora a conoscenza della formula matematica per calcolare l’interesse composto, tu decida, per stimare il possibile ritorno dei suoi investimenti per due anni, di raddoppiare l’interesse “di base” garantito annualmente. 

Interesse per investimento biennale (non composto): 5% * 2 = 10%

Guadagno per investimento biennale (non composto): 10.000 * 10% = 1.000€

Capitale totale per investimento biennale (non composto): 10.000€ + 1.000€ = 11.000€

Cambia qualcosa rispetto al calcolo effettuato utilizzando l’interesse composto e quindi partendo dall’assunto che si siano reinvestiti i profitti generati il primo anno?

La risposta è sì, anche se la differenza è piuttosto lieve:

11.025€ – 11.000€ = 25€

Invece che registrare un rendimento del 10%, questo, in percentuale, è stato del 10.25%. Ciò significa che reinvestendo il tuo capitale iniziale e i profitti generati guadagni, in questo caso specifico, avresti guadagnato 25 euro in più. Questa cifra però diventa sempre più grande al variare di alcuni parametri, come il tempo o la percentuale di ritorno sull’investimento. Se, per esempio, tu decidessi restare investito nello stesso strumento finanziario per vent’anni senza prelevare i profitti, i 10.000€ iniziali si trasformerebbero in 26.500$. 

La magia dell’interesse composto diventa ancora più evidente nel caso in cui sia possibile ottenere un ritorno più alto sugli investimenti. Se, per esempio, riuscissi a registrare un 10% all’anno con un capitale iniziale sempre pari a 10.000€, dopo vent’anni ti troveresti con un gruzzolo di circa 67.000$.

Quanto hai appena letto rende bene l’idea di come può crescere il capitale investito negli anni. A prescindere da quanto sia “importante” la somma iniziale. Per questo motivo, farlo può essere una scelta saggia, soprattutto se l’alternativa è lasciare il proprio denaro “sotto il materasso” o sul conto in banca alla mercea dell’inflazione. Se pensi che sia arrivato il momento di iniziare e vuoi farlo attraverso una asset class innovativa e all’avanguardia puoi iniziare a esplorare il mondo crypto, magari iniziando da Bitcoin.

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Da cosa è influenzato?

Nel paragrafo precedente abbiamo anticipato che il tempo è una variabile molto importante quando si parla di interesse composto. Questo si manifesta in diversi modi, in primis con la frequenza di compounding, ovvero ogni quanto tempo si ricevono i profitti ed è quindi possibile reinvestire. Per quanto riguarda un investimento in azioni, criptovalute o strumenti finanziari come gli ETF, questo processo è praticamente automatico, principalmente perché, solitamente, si holdano per lunghi periodi di tempo senza prelevare dal capitale i profitti generati annualmente.

Ovviamente, uno dei parametri che influenza maggiormente l’interesse composto è il tasso di interesse. Questo varia notevolmente a seconda del tipo di asset che si sceglie. Per esempio, se si scelgono delle obbligazioni (o degli strumenti finanziari che si basano su questi) il rendimento sarà garantito e, praticamente, sicuro e verrà redistribuito in una data certa. Al contrario, è impossibile calcolare, in anticipo, l’interesse composto sulle azioni o sulle crypto, perchè non si conosce il rendimento che si otterrà alla fine dell’investimento.

Interesse composto: la formula

Per concludere questo articolo, ora che sappiamo cos’è l’interesse composto e come si calcola, possiamo analizzare la formula e applicarla a qualche caso specifico.

A = P*(1+ r/n)nt

Dove:

  • A è il valore futuro;
  • P è il capitale;
  • r è il tasso di interesse;
  • n è il la frequenza di erogazione;
  • t è il tempo calcolato in anni. 

Sebbene questa formula sia quella universalmente riconosciuta, ne esiste una più intuitiva per calcolare l’interesse composto su un investimento. Applichiamola direttamente all’esempio pratico che abbiamo affrontato nei paragrafi precedenti:

(Capitale totale – Capitale iniziale) / Capitale iniziale

(11.025 – 10.000) / 10.000 = 9,1025 = 10,25%

Come puoi notare dalla formula che trovi qui sopra, puoi ricavare l’interesse composto dividendo il surplus che hai ottenuto dopo un tempo t  dall’inizio del tuo investimento, in questo caso due anni, per il capitale iniziale.

In conclusione, l’interesse composto è, in parole semplici, l’interesse sugli interessi, una misura fondamentale per stimare i rendimenti futuri, utilizzata da chiunque operi sui mercati finanziari. Ora che sai che cos’è l’interesse composto e come si calcola, non ti resta che iniziare ad esplorare l’altrettanto magico mondo delle crypto.

Ottenere prestiti senza busta paga e senza garante: la guida e i requisiti

Coppia al PC

È possibile ottenere prestiti senza una busta paga e senza un garante? Ecco tutte le cose da sapere e i requisiti

Ottenere prestiti senza busta paga e senza garante è, davvero, possibile. Ovviamente ci sono dei requisiti da soddisfare per ricevere accedervi, ma ottenere un muto o un finanziamento senza garanzie non è così difficile come si potrebbe pensare.

Anche conosciuti come prestiti senza reddito o prestiti senza garanzie, queste sono forme di finanziamento in cui il richiedente non è tenuto a, o comunque non può, fornire una busta paga o altre prove di reddito per ottenere quanto richiesto. I prestiti senza busta paga (e anche senza garante) infatti, sono utilizzati spesso da chi non ha una stabilità lavorativa o in generale non è in grado di fornire la documentazione finanziaria tradizionalmente richiesta in questi frangenti

Prestiti senza busta paga: come ottenerli? Requisiti 

Nel processo di richiesta di un prestito solitamente sono domandati vari documenti, tra cui la busta paga, che attesta la posizione lavorativa del richiedente e garantisce la capacità di restituire l’importo. Tuttavia, nel caso in cui il richiedente non la possieda le banche possono richiedere la presenza di un garante, ossia una figura che si impegna al rimborso nel caso in cui il richiedente non sia in grado di farlo. 

Come? Una delle modalità ammesse è ad esempio quella della fideiussione con beneficio di escussione. Si tratta di una garanzia personale con cui il fideiussore si impegna a rimborsare,attraverso il suo patrimonio, la cifra ottenuta dal terzo per il quale svolge il ruolo di garante in caso di inadempienza.  

In linea generale, un garante deve percepire un reddito dimostrabile e soprattutto giudicato sufficiente per coprire eventuali insolvenze e non deve inoltre essere iscritto al Crif come cattivo pagatore. La banca prende in esame anche il patrimonio del soggetto, in particolar modo i suoi beni immobiliari, sebbene non vengano considerati fra i requisiti come garanzia accessoria.

Anche la presenza di un canone di locazione (un semplice affitto) per immobile di proprietà di chi richiede la cifra può essere uno dei requisiti per ottenere prestiti senza busta paga. 

Per richiedere somme elevate, invece, possono essere necessarie delle garanzie ulteriori, come ad esempio la presenza di un cointestatario assieme al quale avanzare richiesta. Valutata, sempre soprattutto in questi casi, anche la possibilità di ipotecare un immobile (di proprietà). In entrambi i casi, le tempistiche per richiedere e ottenere prestiti senza busta paga sono, di norma, più lunghe rispetto a quelle delle domande tradizionali. Inoltre, vale la pena di notare che le garanzie ipotecarie o pignoratizie sono gravate da spese burocratiche elevate, che spesso arrivano anche a superare o comunque ad eguagliare l’importo richiesto.

Se ti interessa il mondo crypto, sappi che esistono anche prestiti collegati al settore e li affronteremo nel prossimo nel prossimo paragrafo.

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Prestiti senza busta paga e senza garante: requisiti

Anche chi non ha né una prova finanziaria di reddito né un garante può tentare di richiedere somme di denaro agli istituti di credito. Esistono diversi tipi di prestiti senza busta paga e senza garante, tra cui:

  • Prestito d’onore: si rivolge solo ed esclusivamente a studenti di scuole medie secondarie oppure a universitari e ha l’obiettivo di garantire il completamento del ciclo di studi. Fra i requisiti per ottenerlo c’è sicuramente quello della media scolastica elevata oltre che la presenza di una convenzione fra la scuola/università e l’istituto di credito propenso ad erogare questa tipologia di prestito.
  • Prestiti garantiti dagli enti pubblici: spesso prendono vita da fondi nazionali o europei e possono essere anche a fondo perduto. Hanno l’obiettivo di sostenere le fasce più deboli della popolazione permettendogli di avviare progetti imprenditoriali in grado di generare entrate.

Prestiti decentralizzati: lending and borrowing crypto

Negli ultimi anni si è affermata una nuova tipologia di prestiti che funzionano, di fatto, anche se non si fornisce una busta paga o non si indica un garante. La piattaforma di riferimento è, in questo senso, Aave, un’applicazione decentralizzata costruita sulla blockchain di Ethereum, leader nel settore del lending and borrowing decentralizzato. 

Su Aave tutto è regolato dagli smart contract, contratti intelligenti che svolgono le mansioni che, nel sistema finanziario tradizionale, sono affidate alle banche o ad altri istituti di credito. Come già anticipato, per richiedere un prestito su Aave, non serve né una busta paga né, tantomeno, un garante, ma il funzionamento dell’intero sistema è garantito dal collaterale in crypto depositato dagli utenti stessi. Puoi approfondire il funzionamento di questa innovativa piattaforma di finanza decentralizzata (DeFi) nel nostro articolo dedicato ad Aave.

Se, invece, ti consideri una persona più pragmatica e vuoi passare subito all’azione, puoi acquistare il token AAVE direttamente su Young Platform.

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Ecco dunque le maggiori opzioni disponibili sul tavolo e i requisiti necessari. Quando si sceglie di richiedere prestiti senza busta paga e senza garante, però, la cautela è d’obbligo. Le truffe sono sempre dietro l’angolo e affidarsi a istituti riconosciuti è sempre la soluzione più sicura.

Viaggiare senza nessuna preoccupazione: le assicurazioni sui viaggi

Assicurazioni viaggio: cosa sono e come funzionano

Viaggiare “senza pensieri” è davvero possibile? Scopri che cosa sono le assicurazioni sui viaggi e come funzionano

Se chiedessimo a 100 persone che cosa farebbero se avessero soldi infiniti, più della metà risponderebbe: “visiterei tantissimi paesi diversi in giro per il mondo”. Viaggiare piace praticamente a tutti, anche se, qualche volta, comporta dei rischi. Non siamo qui per fare i guastafeste. Se stai per partire per una vacanza esotica non vorrai certo concentrarti sui pericoli o sulle difficoltà che potresti incontrare una volta che atterri.

Ma non si può neanche essere eccessivamente ottimisti e pensare che nulla possa complicare la tua esperienza in un paese estero o impedirti di partire. Ritardi nei voli, smarrimento dei bagagli, infortuni o problemi di salute in paesi stranieri possono trasformare un viaggio da sogno in un incubo. 

Le assicurazioni viaggio entrano in gioco proprio per offrire protezione e assistenza in queste situazioni impreviste. Ma cosa sono esattamente e come funzionano? In questo articolo, esploreremo tutto ciò che devi sapere per affrontare un viaggio in serenità.

Cosa sono le assicurazioni viaggio?

Le assicurazioni viaggio sono polizze create per proteggere e risarcire i viaggiatori da una serie di imprevisti che possono verificarsi durante un viaggio. Ne esistono di diverse tipologie, ma la maggior parte proteggono i loro clienti da questi imprevisti.

  • Spese mediche improvvise: copertura per le spese sanitarie in caso di malattia o infortunio durante il viaggio.
  • Annullamento o interruzione del viaggio: rimborso dei costi sostenuti se si è costretti ad annullare o interrompere il viaggio per motivi imprevisti, come malattia o emergenze familiari.
  • Perdita o smarrimento dei bagagli: copertura per il risarcimento dei beni persi o danneggiati durante il viaggio.
  • Ritardi: rimborso delle spese aggiuntive sostenute a causa di ritardi dei voli o altri mezzi di trasporto.

Perché è importante averne una?

Le assicurazioni viaggio sono fondamentali per diverse ragioni. In primo luogo perché ti permettono di affrontare un’avventura in serenità e la rendono più godibile. Avere la certezza di essere coperti in caso di emergenza rende un viaggio molto meno stressante. Inoltre, queste diventano quasi fondamentali se si visitano paesi in cui le spese mediche sono ingenti. In questo caso, se non si possiede un’assicurazione sui viaggi ci si potrebbe trovare a dover sborsare cifre astronomiche in caso di un problema di salute.

Infine, le assicurazioni viaggio possono aiutarti a recuperare parte dei costi (talvolta anche la loro totalità) del soggiorno in caso di imprevisti che ti obbligano a cancellarlo o interromperlo prima del tempo.

Come funzionano le assicurazioni viaggio?

Il funzionamento delle assicurazioni viaggio è relativamente semplice. Ecco i passaggi principali:

  1. Acquisto della polizza: per far si che la tua assicurazione viaggio sia valida è buona norma acquistare la polizza prima di partire. Puoi farlo tramite compagnie assicurative specializzate o direttamente con l’agenzia attraverso la quale hai prenotato.
  2. Attivazione della polizza: la copertura entra in vigore dal momento in cui acquisti la polizza e dura fino alla fine del periodo coperto, che di solito coincide con il termine del viaggio.
  3. In caso di imprevisto: se si verifica un evento coperto dalla polizza (ad esempio, ti ammali durante il viaggio), devi contattare l’assicurazione per avviare la pratica di risarcimento.
  4. Presentazione del reclamo: per richiedere un risarcimento, dovrai presentare documentazione che dimostri l’accaduto, come un referto medico o un rapporto di polizia. La compagnia assicurativa valuterà la tua richiesta e, se approvata, ti rimborserà secondo i termini della polizza.
  5. Assistenza: molte assicurazioni viaggio offrono anche servizi di assistenza 24/7, che possono aiutarti a trovare medici, organizzare trasporti di emergenza, o fornire supporto in caso di perdita del passaporto.

Cosa considerare quando si sceglie un’assicurazione viaggio?

Quando scegli una assicurazione viaggio, è importante considerare alcuni fattori per assicurarti di ottenere la copertura di cui hai bisogno.

Stai partendo per una folle avventura in solitaria, o non viaggi senza la tua dolce metà o la tua compagnia? Starai via a tempo indeterminato perché non sopporti più la solita routine, o preferisci andare via per poco tempo ma più volte durante l’anno? Hai in programma di svolgere attività altamente rischiose, ad esempio sport estremi come paracadutismo o immersioni? 

Una volta che sai rispondere a queste domande puoi scegliere l’assicurazione che fa per te, dato che la polizza deve adattarsi, come un vestito cucito su misura, alla tipologia di viaggio che stai pianificando. L’ultima cosa da fare è poi verificare i limiti di copertura per le spese mediche e controllare le franchigie applicabili, questa fanno decisamente la differenza quando si sceglie la polizza perfetta per sé.

Assicurazioni viaggio: tre offerte complete

Dopo aver compreso cosa sono le assicurazioni viaggio e come funzionano, analizziamo alcune tra le migliori offerte sul mercato. Cosa offrono queste polizze e qual è la somma massima che rimborsano?

Allianz

Un’assicurazione sui viaggi molto versatile cucita su misura a seconda delle tue esigenze. Il servizio Global Assistance offre assistenza medica completa ventiquattr’ore su ventiquattro, pagamento delle spese mediche, ospedaliere e chirurgiche e rientro sanitario in Italia. Inoltre, prevede anche il rimborso nel caso di un prolungamento soggiorno per malattia o infortunio, delle penali in caso di annullamento e indennizzo in caso di furto o mancata riconsegna del bagaglio.

I massimali, per quanto riguarda le spese mediche per viaggi con durata fino a 45 giorni sono di:

  • 150.000€ per l’Europa;
  • 300.000€ per il resto del mondo;
  • Illimitato per i viaggi negli Stati Uniti d’America.

Richiedi un preventivo

AXA

Anche l’assicurazione viaggio di Axa offre assistenza telefonica 24 ore su 24 in lingua italiana e il pagamento delle spese ospedaliere e chirurgiche. Axa Assistance offre tre livelli di copertura assicurativa viaggi: Schermo Totale, Protezione Media e Protezione Base i cui relativi massimali sono di 100.000€, 500.000€ e 3 milioni di euro.

Dai un’occhiata!

Coverwise

Coverwise offre, invece, una polizza flessibile con assistenza medica inclusa 24 ore su 24, copertura delle spese ospedaliere e chirurgiche, e rientro sanitario. La polizza prevede anche il rimborso delle penali per annullamento del viaggio e copertura del bagaglio in caso di furto, smarrimento o mancata consegna.

I massimali sono:

  • 250.000€ per viaggi in Europa;
  • 500.000€ per il resto del mondo;
  • 1.000.000€ per Stati Uniti, Canada e Giappone.

Vai al sito 

Ora che sai cosa sono le assicurazioni sui viaggi e come funzionano puoi valutare se proteggerti da eventuali rischi prima di intraprendere uno. Stipulare una polizza è probabilmente il modo migliore per affrontare con totale serenità un’entusiasmante avventura.

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