Il calendario Fed 2025: a quando la prossima riunione del FOMC?

Calendario riunioni Fed 2025: quando la prossima?

Il programma completo delle riunioni Fed 2025 con tutte le prossime date in calendario

Il calendario delle riunioni Fed (Federal Reserve System) ovvero la banca centrale degli Stati Uniti, prevede otto appuntamenti annuali. Questi meeting sono l’equivalente delle riunioni della nostra BCE in cui vengono prese decisioni di politica monetaria. Sono eventi molto seguiti  perché capaci di influenzare l’andamento dei mercati finanziari e negli ultimi tempi sono diventati dei veri e propri giri di boa per il futuro dell’economia globale.

Riunioni Fed: cosa viene deciso e da chi 

Prima di scoprire il calendario delle riunioni Fed 2025, vediamo come funzionano questi appuntamenti. 

Gli incontri sono presieduti dal FOMC, Federal Open Market Committee, ovvero l’organo operativo e portavoce della Fed. Questo è composto da 12 membri tra cui banchieri centrali degli Stati Uniti e il presidente della Fed. 

Il FOMC valuta le condizioni finanziarie e le azioni di politica monetaria da intraprendere per raggiungere gli obiettivi economici degli USA. Tra queste la più decisiva , è la decisione sui tassi di interesse per regolare l’inflazione. In occasione di ciascuna delle riunioni Fed in calendario viene presentato un riepilogo delle proiezioni economiche e il Dot Plot, un grafico che mostra le previsioni anonime di ogni membro della Fed sulla posizione dei Fed funds rate dell’anno passato, sul futuro e sul lungo periodo. Questi appuntamenti sono evidenziati nel calendario con un asterisco.

Ecco un esempio di grafico Dot Plot, pubblicato in occasione della riunione Fed di Dicembre 2022. 

Le riunioni della Federal Reserve vengono monitorate perché influenzano tutti i mercati e creano opportunità. Le decisioni del FOMC portano una volatilità più o meno elevata anche nel mercato delle criptovalute.

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Il FOMC meeting announcement

Il riepilogo delle proiezioni economiche viene pubblicato nel FOMC meeting announcement, un comunicato di politica monetaria dove vengono riportati gli indici economici più importanti, come i dati sul mercato del lavoro. In questa occasione, la Fed comunica il “federal funds rate“, cioè il tasso di interesse che influenza tutti gli altri tassi (mutui, prestiti, obbligazioni). Questo tasso è dato come intervallo (esempio: 1,75%-2%). Raggiungere una media di questo intervallo è l’obiettivo implicito. Più alto è questo obiettivo, più restrittiva diventa la politica monetaria, più basso è questo obiettivo, più accomodante diventa la politica.

Riunioni Fed: calendario 2025 

Questi meeting del FOMC si svolgono otto volte all’anno, durano due giorni e sono seguiti da una conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Ecco il calendario Fed di tutte le riunioni per il 2025.

  • 28-29 Gennaio 2025  
  • 18-19 Marzo 2025 *
  • 6-7 Maggio 2025
  • 17-18 Giugno 2025 *
  • 29-30 Luglio 2025 
  • 16-17 Settembre 2025 *
  • 28-29 Ottobre 2025
  • 9-10 Dicembre 2025 *

(*) Riunione associata a una sintesi delle proiezioni economiche.

Riunioni Fed: calendario 2024

La Fed nel 2024 si è riunita in queste date: 

  • 30-31 Gennaio 2024  
  • 19-20  Marzo 2024 *
  • 30 Aprile – 1 Maggio 2024
  • 11-12 Giugno 2024 *
  • 30-31 Luglio 2024  
  • 17-18 Settembre 2024 *
  • 6-7 Novembre 2024
  • 17-18 Dicembre 2024 *

Riunioni Fed: calendario 2023

La Fed nel 2023 si è riunita in queste date: 

  • 31 Gennaio – 1 Febbraio 2023
  • 21-22 Marzo 2023 *
  • 2-3 Maggio 2023
  • 13-14 Giugno 2023 *
  • 25-26 Luglio 2023
  • 19-20 Settembre 2023 *
  • 31 Novembre-1 Dicembre 2023
  • 12-13 Dicembre 2023 *

Riunioni Fed: calendario 2022

La Fed nel 2022 si è riunita in queste date: 

  • *25-26 Gennaio 2022
  • 15-16 Marzo 2022*
  • 3-4 Maggio 2022
  • 14-15 Giugno 2022*
  • 26-27 Luglio 2022
  • 20-21 Settembre 2022*
  • 1-2 Novembre
  • 13-14 Dicembre 2022*

Le riunioni della Fed sono un evento atteso con grande interesse dagli operatori finanziari e dagli analisti. Le decisioni dell’Istituto hanno un ruolo di primaria importanza per la politica monetaria degli Stati Uniti ma non solo. In più occasioni abbiamo assistito a un impatto anche su altri mercati come quello delle criptovalute. Ecco perché tenere d’occhio il calendario Fed delle prossime riunioni può essere decisamente utile.


Nucleare in Italia? Le sfide per il 2030

Nucleare in Italia? Il punto della situazione

L’Italia pensa alla reintroduzione del Nucleare per la produzione di energia elettrica. Quali sono le sfide principali per il 2030?

Negli ultimi anni, il dibattito sul nucleare in Italia è tornato al centro della scena politica ed economica, soprattutto a causa della crisi energetica che ha colpito l’Europa dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino. Nonostante varie iniziative stiano prendendo forma, tra cui la nomina di un esperto da parte del governo per valutare la fattibilità della reintroduzione dei reattori e l’annuncio di una prossima legge delega per disciplinare il settore, raggiungere l’obiettivo non sarà semplice né immediato. 

Le sfida principale in questo senso riguarda il convincimento dell’opinione pubblica, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza delle centrali

Il ritorno del nucleare in Italia è possibile?

La storia d’amore e odio tra Italia e nucleare è, da molti anni, piuttosto travagliata. Tuttavia, nell’ultimo periodo, la necessità di ridurre la dipendenza dal gas e dalle importazioni energetiche, insieme all’obiettivo di raggiungere gli standard europei per la riduzione delle emissioni di CO2, ha riaperto il dibattito.

Il Governo italiano ha nominato un esperto per valutare la fattibilità del nucleare e sta preparando una legge delega per regolamentare il settore. Il percorso non sarà facile, soprattutto perché l’opinione pubblica ha votato contro questa fonte di energia attraverso due referendum, quello di novembre 1987 e quello di giugno 2011. Inoltre, bisogna anche specificare che nel caso di un via libera, i primi reattori non saranno attivi prima del 2030, e quindi questa fonte di energia non avrà un impatto immediato sull’approvvigionamento energetico italiano.

NewCo Enel e e i mini reattori

Tra le iniziative più significative c’è la creazione della NewCo Enel, una società dedicata alla valutazione e allo sviluppo di tecnologie nucleari in Italia. L’Enel, insieme a due colossi della storia industriale italiana come Ansaldo e Leonardo, sta esplorando l’opportunità di utilizzare i mini reattori nucleari modulari (SMR), una tecnologia di terza generazione considerata più sicura e flessibile rispetto ai reattori tradizionali.

Gli SMR sono molto più piccoli degli impianti tradizionali. Le loro dimensioni difficilmente superano quelle di un campo da calcio (105 m X 68 m) e utilizzano sistemi automatici di raffreddamento. Senza entrare nel tecnico, si può dire che i mini reattori nucleari modulari sarebbero più sicuri e più facili da costruire e trasportare. Inoltre, sarebbe possibile produrli all’interno di capannoni industriali, assemblandoli poi nel luogo di installazione. Questa flessibilità potrebbe consentire a un’Italia che punta al nucleare di creare una filiera produttiva competitiva.

I vantaggi del nucleare per l’Italia

Il nucleare garantirebbe al nostro paese la possibilità di attingere da una fonte di energia elettrica costante e affidabile, risolvendo i problemi di intermittenza di queste ultime che affliggono prevalentemente il fotovoltaico. Inoltre, i costi di produzione dell’energia nucleare sono competitivi rispetto a quelli per l’estrazione del gas, il che potrebbe ridurre i costi energetici che imprese e cittadini devono affrontare.

Secondo alcune stime, una trentina di mini reattori nucleari garantirebbero una potenza di circa 12-16 gigawatt, pari a un decimo della domanda energetica del Paese durante il 2023. L’energia prodotta da questi impianti, anche se non sufficiente per coprire il fabbisogno totale delle grandi città, sarebbe ideale per attività produttive ad alta intensità energetica, come le imprese manifatturiere e i data center.

L’interesse per il nucleare è particolarmente forte tra le Big Tech, che richiedono una fonte di energia costante e affidabile per alimentare i loro data center. L’Enel ha già ricevuto oltre 40 richieste da operatori internazionali per la realizzazione di data center in Italia, tra cui Google e Amazon.

Le sfide del nucleare Italia

Nonostante i vantaggi che garantisce questa tecnologia, il percorso del nucleare in Italia è ancora pieno di sfide. In primis “convincere l’opinione pubblica,” che ha votato due volte contro all’istallazione di centrali sul suolo del nostro Paese principalmente a causa della preoccupazione per il rispetto degli standard di sicurezza. Sia per quanto riguarda l’installazione e il funzionamento dei reattori, ma anche, e forse soprattutto, per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. La seconda, invece, riguarda il tempo, dato che se si iniziasse oggi sarebbe difficile concludere i lavori entro il 2030, visto che  per costruire un un mini reattore nucleare sono necessari più di quattro anni. L’impatto economico di questa tecnologia potrebbe, però, essere prorompente, e ammonterebbe, secondo le stime, a circa 45 miliardi di euro.

Insomma, l’energia nucleare potrebbe ricoprire un ruolo determinante nel percorso verso la transizione dai combustibili fossili a fonti energetiche, in grado di garantire la sicurezza energetica e contrastare il cambiamento climatico, dato che costituisce un elemento chiave per istituire sistemi elettrici a basse emissioni. Nell’ambizioso obiettivo mondiale di raggiungere un bilancio net-zero entro metà secolo, l’energia nucleare, attualmente presente in 32 Paesi con una capacità totale di 413 GW, gioca un ruolo significativo nell’evitare 1,5 gigatonnellate (Gt) di emissioni globali e ridurre la domanda mondiale di gas di 180 miliardi di metri cubi (bcm) annualmente.

In conclusione, si può dire che reintrodurre il nucleare in Italia è un’attività molto ambiziosa, ma sicuramente realizzabile. Grazie a iniziative come la NewCo Enel, il paese sta facendo passi importanti verso una nuova era energetica. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità di superare le sfide politiche, sociali e tecnologiche, e di trovare un equilibrio tra innovazione e sostenibilità.

OTC Desk: cos’è e come funziona

otc desk

Il significato di OTC. Operazioni particolarmente vantaggiose quando si parla di grandi volumi, soprattutto nel mercato crypto

Qual è il significato di OTC (Over The Counter) all’interno del mercato crypto? Questo termine indica quegli scambi che avvengono direttamente tra due parti e, quindi, all’esterno degli exchange. Sono molto popolari, per esempio, tra i trader che devono effettuare eventuali ordini dall’ingente controvalore monetario, perché offrono loro alcuni vantaggi.

Scopri il significato di OTC e i buoni motivi per scegliere questa tipologia di opzione all’interno di questo articolo.

Il significato di OTC spiegato

Il significato di OTC è Over-the-Counter e si riferisce a transazioni finanziarie che avvengono direttamente tra le parti coinvolte, al di fuori di un mercato regolamentato o pubblico. Queste operazioni non vengono eseguite su un exchange o una piattaforma centralizzata, ma avvengono privatamente tra le controparti. Le operazioni OTC si verificano comunemente nei mercati dei titoli azionari, delle obbligazioni, dei prodotti derivati e delle valute.

In esse, ci sono due parti coinvolte: l’acquirente e il venditore. Queste parti negoziano direttamente tra loro o attraverso intermediari come banche, dealer o broker.

Le parti si accordano sui termini dell’operazione, compreso il prezzo, la quantità, la data di scadenza (se applicabile) e altre condizioni pertinenti. La negoziazione può essere svolta verbalmente, via telefono, via e-mail o attraverso una piattaforma apposita.

Anche se le operazioni OTC avvengono al di fuori di un mercato regolamentato, sono comunque soggette alle generiche regolamentazioni finanziarie vigenti sul territorio. 

I vantaggi dell’OTC nel mercato crypto

Nel caso del mercato crypto, il trading OTC ha particolari vantaggi. Questi riguardano soprattutto la liquidità.

Questo tipo di servizio è spesso utilizzato da investitori istituzionali, trader di grandi volumi e individui che desiderano scambiare quantità significative di criptovalute al di fuori del mercato aperto degli exchange. In generale, parliamo di cifre oltre i 50.000€.

Scambiare simili cifre sul mercato di un exchange, infatti, può portare svantaggi sia a chi opera, sia al resto dei partecipanti al mercato.

Trattandosi di un mercato relativamente poco liquido rispetto a quello degli strumenti finanziari, operazioni di grandi volumi in crypto possono creare eccessiva volatilità. Questi picchi momentanei di prezzo potrebbero causare slittamenti di prezzo per altri trader o persino dare falsi segnali di trend (bull trap).

Inoltre, di solito in un exchange non è disponibile tanta liquidità da soddisfare un ordine di grande taglio a un prezzo unico. Infatti per poter eseguire un ordine di ampio importo l’exchange deve prendere le offerte presenti nell’order book, in ordine crescente di prezzo e sommarle fino ad arrivare all’importo desiderato. Se quest’ultimo è eccessivo, l’ordine potrebbe persino essere eseguito solo parzialmente, oppure potrebbe essere non consentito.

L’OTC Desk di Young Platform

Il servizio OTC di Young Platform è rivolto a tutti gli investitori o imprenditori che vogliono acquistare o vendere grandi quantità di criptovalute.

Le esigenze dei nostri clienti non sono solo di trading: abbiamo account business che vogliono diversificare la loro liquidità aziendale oppure convertire in Euro ingenti pagamenti ricevuti. Un esempio particolare di questo caso è l’aumento di capitale in criptovalute che, dovendo essere notarizzato in fiat, va convertito.

Il nostro OTC Desk offre:

  • Oltre 70 pair, sia crypto-fiat che crypto-crypto
  • Operazioni da 50.000€ in su, senza limiti di importo
  • Contatto 1-to-1 per via telefonica

Come funziona una transazione OTC?

  • Contatta il team via email;
  • Riceverai istruzioni su come accedere al Desk;
  • Il nostro OTC Desk ti proporrà un prezzo e l’ipotetico controvalore che riceverai. L’offerta dura un minuto, entro cui puoi accettare oppure rifiutare a attendere una nuova proposta;
  • Appena accetti un prezzo, l’ordine verrà impostato e ti verrà accreditato il corrispondente sul tuo account Young Platform.

È possibile anche impostare limit order su richiesta e chiedere supporto per trasferimenti o altre operazioni connesse a quella principale.

Contattaci subito per eseguire un’operazione OTC all’indirizzo [email protected]

Le informazioni in questo articolo hanno scopo informativo e non costituiscono un incentivo all’investimento. 

Come la blockchain può potenziare il tuo business

Blockchain business

Le applicazioni della blockchain per i business vanno dalla tracciabilità alla sicurezza informatica. Scopri come integrarla nel tuo business

Le aziende oggi sono sempre più basate sui dati, dati che raccolgono, elaborano e utilizzano per migliorare i propri prodotti o la propria operatività. Questo si combina con la continua tendenza della tecnologia all’automazione. Il frutto esemplare di queste due correnti è l’intelligenza artificiale: pensiamo a quanti dati richiede solamente il software di ChatGPT.

L’AI però non è la risposta a tutto. Ecco perché la blockchain può facilitare sia la gestione dei dati, che la loro automazione.

Il problema della fiducia nei dati

Oggi abbiamo un forte surplus di dati: dati più o meno utili, più o meno veritieri, più o meno sensibili o accessibili. Gestire nel modo corretto queste informazioni fin dalla fonte è fondamentale per proteggere sia le persone che le organizzazioni.

Le conseguenze possono essere di varia portata: da una fake news che ci fa fare una brutta figura, a una grave violazione della privacy che porta a perdite finanziarie.

Dopotutto, i dati in cui crediamo e come li leggiamo, costituiscono la nostra realtà. Quando un dato viene falsato per qualunque motivo, possono nascere problemi di comunicazione. Cosa succede se un servizio comunica un’informazione sbagliata al suo cliente, oppure se l’errore avviene tra due aziende partner? Si spezza la fiducia, si perde il cliente o il partner. 

Non solo, le conseguenze possono essere anche più gravi: immagina cosa vuol dire un errore in una cartella clinica, oppure nell’indirizzo di un pacco.

Ma ci sono esempi anche più comuni che dimostrano l’importanza della fiducia nei dati. Compreresti un abito firmato, sapendo che è stato prodotto tramite sfruttamento? Oppure un alimento biologico, sapendo che non è stato coltivato secondo questi parametri?

Purtroppo sono tanti i casi in cui i produttori “la passano liscia”, per mancanza di visibilità sulla storia di un prodotto, frammentata in tanti luoghi e intermediari.

Ci siamo ormai arresi alla normalità che in tutti i rapporti di collaborazione, ciò che non si può controllare, bisogna lasciare alla cieca fiducia. Ma non dev’essere per forza così.

La tecnologia ci può aiutare anche in questo, e in particolare la blockchain è perfetta per sostituire quel margine di fiducia cieca con fiducia motivata. Vediamo i vari casi di applicazione.

Tracciabilità e verificabilità

Immagina la blockchain come un registro di dati immutabile. Nessun dato può essere modificato: c’è una sola versione dei fatti, quella originale.

In più, non è controllato da una sola autorità, ma può essere compilato e gestito con il consenso di tutti coloro che partecipano al sistema. Questo rende l’informazione imparziale e condivisa.

Questa è musica per le orecchie di quei settori che combattono ogni giorno la contraffazione. Soprattutto quando si parla di beni di lusso, il valore spesso sta nell’origine. Se l’origine è certificata, il cliente avrà completa fiducia nel valore del bene e sarà incentivato ad acquistarlo.

Non solo: la contraffazione rappresenta la sfida più grande a livello globale per i documenti legali, finanziari e beni come i farmaci o i prodotti alimentari. Costa alle aziende più del 7% delle loro spese annuali, pari a quasi 4 trilioni di dollari ogni anno su scala mondiale.

Per i brand di moda, la contraffazione rappresenta una concorrenza illecita che comporta una perdita di vendite di oltre 50 miliardi di dollari ogni anno. Così Louis Vuitton, Prada e Cartier hanno collaborato per creare Aura, un sistema blockchain che consente di tracciare la storia dei prodotti di lusso e di autenticarli in modo affidabile. Per sviluppare l’infrastruttura tecnologica sono stati coinvolti Microsoft e ConsenSys, una società specializzata in tecnologia blockchain.

La tracciabilità e immutabilità dei dati è fondamentale anche nella supply chain, la catena di approvvigionamento.

Se integrata, la blockchain può offrire visibilità in tempo reale su tutto il processo di produzione e distribuzione. Ciò significa che le aziende possono monitorare ogni passaggio a cui è sottoposto un prodotto, migliorando l’efficienza complessiva e creando valore aggiunto. 

Si veda il caso di Nestlé, che ha adottato la tecnologia blockchain per garantire la sicurezza della propria supply chain, in particolare concentrandosi sugli ingredienti utilizzati nella produzione di alimenti per bambini come la purea e i sacchetti prodotti da Gerber. Questa decisione è stata influenzata dagli eventi come il timore di contaminazioni da salmonella che hanno coinvolto grandi quantità di latte in polvere per bambini in Francia all’inizio del 2018, così come dall’epidemia di E. Coli che ha colpito la lattuga negli Stati Uniti. In questo contesto, garantire la tracciabilità degli alimenti è diventato di primaria importanza.

Sicurezza e privacy

La blockchain utilizza tecniche crittografiche avanzate per proteggere le transazioni e i dati. Inoltre, trattandosi di reti distribuite, non hanno un punto centrale vulnerabile. Questo le rende resistenti alle intrusioni: è molto difficile per chiunque cercare di hackerare o violare una rete blockchain, poiché richiederebbe un’enorme quantità di risorse e sarebbe estremamente complesso. Questa caratteristica migliora notevolmente la sicurezza dei dati e riduce al minimo il rischio di accessi non autorizzati o violazioni dei dati. 

Basti pensare che nel 2023 le analisi condotte da Statista hanno rivelato una spesa di oltre 71 miliardi di dollari in cybersecurity. L’anno successivo questa cifra è aumentata dell’11% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un impatto di oltre 79 miliardi di dollari sulle aziende. Le previsioni suggeriscono che, nonostante il 2023 rappresenti il periodo più costoso degli ultimi dieci anni in termini di sicurezza informatica, il 2024 andrà ben oltre.

Gli ingegneri della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), l’ala dedicata allo sviluppo tecnologico delle forze armate degli Stati Uniti, hanno sviluppato un sistema di messaggistica crittografata basato su blockchain, il quale consente al personale militare statunitense di scambiare informazioni vitali in tempo reale, ovunque nel mondo, senza temere l’intercettazione da parte di hacker stranieri.

Rimanendo nel contesto della sicurezza dei dati, grazie alla blockchain e all’uso della crittografia, il livello di privacy dei dati è altamente programmabile. Si può scegliere una blockchain a cui solo le persone autorizzate hanno accesso, con lo scopo di proteggere dati sensibili, oppure si può verificare un dato personale senza venirne a conoscenza.

In ogni caso, il dato registrato è sempre immutabile e condiviso da tutti i partecipanti.

Non a caso le applicazioni nel campo dell’identità digitale e della sanità sono tra le più interessanti.

Una di queste è l’azienda Health Linkages, che sfrutta la tecnologia blockchain per promuovere una gestione trasparente dei dati sensibili, aumentare la verificabilità delle analisi e migliorare la conformità nel settore sanitario. Grazie alla blockchain di Health Linkages, soltanto gli operatori autorizzati possono condividere i dati dei pazienti. Inoltre, questa registra in modo cronologico ogni singolo evento sanitario, fornendo ai medici un quadro più chiaro per prendere decisioni in ambito medico.

Con l’espansione delle opportunità di crescita nel mercato e l’ampia gamma di possibili applicazioni e casi d’uso, sempre più aziende stanno effettuando investimenti significativi in questa tecnologia innovativa.

Se desideri scoprire come la tua azienda può integrare la blockchain nel proprio modello di business, ti invitiamo a scrivere all’email [email protected] per accedere al nostro servizio di conciergerie.

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5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

Cerchi idee regalo per questo Natale? Ecco una lista di oggetti e pensieri a tema criptovalute. Per accontentare i gusti di tutti!

Il Natale è alle porte! Da un lato ci sono quelli che già a Ferragosto hanno pianificato con precisione maniacale i loro regali di Natale. Dall’altro ci sei tu che stai per entrare nel panico e rischi di comprare l’ultimo bagnoschiuma Tesori d’Oriente rimasto al centro commerciale. Young Platform è qui con la lista definitiva di idee regalo di Natale per appassionati di criptovalute!

1. BTC è per sempre

Secondo il 97% degli italiani il regalo perfetto per Natale è…Bitcoin. Ok, ci siamo inventati questa percentuale ma d’altronde il valore di Bitcoin è sempre cresciuto nel tempo. Insomma chi è che non vorrebbe ricevere un regalo così?


Se, invece, pensi che i migliori regali siano le esperienze da condividere, puoi utilizzare Bitcoin per esplorare il mondo crypto insieme alla persona che ami, alla tua gym sister o in compagnia di quel tuo lontano zio con cui non sai mai di cosa parlare.

Regala Bitcoin!

2. A Natale siamo tutti più… colti!

A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai, tipo leggere un libro. Le vacanze sono il momento perfetto per rallentare e dedicarsi a scoprire la storia di Ethereum accanto al camino. I libri sulle criptovalute e sulla blockchain sono tantissimi, e possono essere interessanti per ogni tipo di utente. Potresti regalare il libro di Laura Shin “The Cryptopians” ai tuoi amici appassionati di tecnologia e trame intriganti, mentre per i tuoi parenti meno esperti scegliere come regalo “Mamma ho comprato Bitcoin” di Lorenzo Primiterra

3. Con un wallet vai sul sicuro

Se non hai ancora trovato l’idea regalo natalizia giusta per un appassionato di criptovalute potresti considerare l’acquisto di un hardware wallet. Gli hardware wallet sono portafogli digitali sotto forma di chiavette USB che permettono di conservare offline le criptovalute e gli NFT. Anche se potrebbe sembrare un regalo più adatto ad utenti esperti, in realtà gli ultimi modelli di hardware sono molto semplici da configurare e utilizzare. I marchi più famosi che producono questo tipo di wallet sono Ledger e Trezor. Se conosci un hodler accanito, potrebbe apprezzarlo!

4. Fai una donazione in criptovalute

Esistono molte Onlus che danno la possibilità di fare una donazione in criptovalute, anche a nome di un’altra persona. Per un regalo di immenso valore! 

Tra le più note organizzazioni ad accettare donazioni in crypto, grazie a Young Platform, ci sono Save the Children e EMERGENCY che, attraverso i loro programmi, sostengono rispettivamente i bambini che vivono in zone di conflitto e le vittime di quest’ultimo.

Supportando i pagamenti via blockchain, questi enti permettono una raccolta tracciabile e senza confini verso paesi dove i servizi finanziari sono spesso carenti o costosi. Puoi inviare criptovalute direttamente dall’app di Young Platform, processando un trasferimento all’address che trovi sulle pagine (linkate qui sopra) delle organizzazioni citate.

Dona in crypto, la guida completa

5. Oh, oh, oh! Una nevicata di gadget crypto

Se sei ancora a corto di idee, prova a pensare cosa vorresti che regalassero a te a Natale.

Pandoro o panettone? Gadget di Bitcoin o di Ethereum? Bel dilemma! Ecco la soluzione che unisce tutti. Di qualunque squadra sia il destinatario, non passerà sicuramente inosservato!

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

Ti manca la fantasia e pensi di ricorrere al vecchio trucco della zia regalando calzini? Mantieni la tradizione viva, ma stilosa, con delle calze a tema crypto

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Ti sei fatt* un’idea? Ora non ti resta che scegliere il miglior regalo di Natale crypto per i tuoi amici e parenti!

La FED ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base

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La riunione della FED del 18 dicembre: la banca centrale americana ha tagliato i tassi di 25 punti base. Come ha reagito il mercato?

La Federal Reserve si è riunita il 18 dicembre 2024 per decidere in merito ai tassi di interesse. Cosa è successo da ottobre ad oggi. E come ha reagito il prezzo di Bitcoin alla decisione della banca centrale americana?

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Prima di analizzare cosa è successo durante la riunione della FED del 18 dicembre 2024 è bene elencare gli indicatori economici che la Banca Centrale americana valuta prima di decidere in merito ai tassi di interesse.

Uno dei principali obiettivi delle politica monetarie della FED è contenere l’inflazione. Quando i prezzi crescono eccessivamente, la banca centrale alza i tassi di interesse per frenare e stabilizzare la domanda. Da agosto a dicembre l’indice dei prezzi al consumo (CPI), il principale indicatore utilizzato per stimare l’inflazione, è prima sceso di 50 punti base, per poi risalire di 30 e raggiungere oggi un tasso annuale del 2,7%.

Questo rallentamento dell’inflazione, che ora sembra esseri parzialmente interrotto, è stato possibile grazie alle politiche monetarie restrittive attuate dalla maggior parte dei paesi occidentali del biennio passato. Dato che negli scorsi mesi la situazione è tornata sotto controllo, le banche centrali stanno procedendo con tagli dei tassi di interesse progressivi, in modo da stimolare l’economia dopo averla, in precedenza, raffreddata. Dal prossimo mese potrebbe cambiare tutto però, proprio perché l’inflazione è tornata a crescere negli USA nell’ultimo periodo.

Occupazione e crescita

Anche l’occupazione e, quindi, lo stato di salute del mercato del lavoro gioca un ruolo importante nelle decisioni della FED. Negli ultimi mesi l’unemployment rate è stato stabile introno al 4,2%, ma se fosse cresciuta sarebbe stato necessario intervenire con un più serrato piano di tagli dei tassi di interesse. Tuttavia, visto che ciò non è successo, la FED ha potuto, e probabilmente potrà, procedere gradualmente. Per riprendere le parole di POwell: “il mercato del lavoro non è, ad oggi, fonte di pressioni inflazionistiche”, che è come dire che si sta raffreddando rispetto al passato.

Infine, quando la FED decide sui tassi di interesse, tiene conto anche del Prodotto Interno Lordo (PIL). Una crescita economica eccessivamente rapida può alimentare l’inflazione, mentre una crescita debole potrebbe suggerire la necessità di stimoli economici come i tagli ai tassi. A novembre la crescita economica negli Stati Uniti è rimasta stabile, ma la FED ha comunque deciso di effettuare un taglio dei tassi di 25 punti base. Forse perché si prevede, per il prossimo anno un rallentamento della crescita al 2,1%, tasso che dovrebbe rimanere stabile anche nel 2026.

Riunione FED dicembre 2024: l’impatto sul mercato

È molto difficile stimare il possibile impatto del taglio dei tassi durante la riunione della FED del 18 dicembre 2024, principalmente perché è impossibile imputare con certezza all’evento la forte volatilità che ha interessato il mercato ieri sera. Bitcoin dal livello dei 105.000$ è arrivato a sfiorare i 98.000$, registrando quasi un -7%. Anche Ethereum sembrerebbe aver subito l’evento, dato che è passato da 3.900$ a 3.600$. Il leggero crollo di questa notte potrebbe essere un’opportunità di acquistare BTC ad un prezzo più basso prima che riparta seguendo il sentiero del bull market che sembra già tracciato?

Guarda il grafico di BTC

Da un lato, però, la correzione del mercato di ieri potrebbe essere connessa alle preoccupazioni in merito all’inflazione. La Banca Centrale americana si aspetta un tasso leggermente in crescita per il 2025 e un rallentamento, poi, nel 2026, anche se è difficile fare previsioni accurate dato l’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.


Tasse crypto: l’aliquota sulle plusvalenze resta al 26% nel 2025

Tasse crypto: l’aliquota sulle plusvalenze resta a 26%

Grande vittoria per il settore crypto in Italia. L’aliquota sulle plusvalenze resterà al 26% nel 2025.

Young Platform è felice di comunicare la decisione del Governo di mantenere invariata l’aliquota sulle plusvalenze da criptoattività al 26% nel 2025. La proposta dell’esecutivo di aumentarla al 42%, introdotta all’interno della Legge di Bilancio, è stata modificata grazie agli emendamenti presentati dalle innovative imprese che operano nel settore insieme a personaggi rilevanti del mondo accademico.

È importante sottolineare che questa decisione garantisce che il trattamento fiscale delle criptovalute rimanga equo rispetto a quello applicato ad altre attività finanziarie.

La crypto community italiana ha vinto la battaglia

La lettera aperta al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) redatta da imprenditori e professionisti del settore ha sortito gli effetti sperati. Young Platform insieme ad altri player dell’industria come Binance Italia, CheckSig, Conio, The Crypto Gateway e BlockInvest ha promosso un dialogo aperto con le istituzioni e gli attori chiave del panorama economico.

Grazie al confronto costruttivo tra Governo, Parlamento, imprese e comunità accademica, è stato possibile individuare una soluzione equilibrata che tutela gli investitori, le realtà imprenditoriali più innovative e, allo stesso tempo, garantisce al Paese una strategia chiara e coerente sul fronte fiscale.

Questa collaborazione, dimostrata dal lavoro sinergico tra figure istituzionali come il viceministro Maurizio Leo e parlamentari tra i quali Giulio Centemero e Federico Freni, ha permesso di evitare misure drastiche che avrebbero potuto penalizzare l’intero settore delle criptovalute.

Allo stesso modo, le osservazioni di Banca d’Italia e gli autorevoli interventi del mondo accademico, da Filippo Annunziata a Francesco Avella, hanno fornito solidi argomenti di riflessione, ricordando che un quadro normativo stabile e competitivo è alla base di un mercato trasparente e di un gettito fiscale sostenibile.

Il mantenimento dell’aliquota al 26% nel 2025 rappresenta pertanto il primo passo per l’istituzione di equilibrio virtuoso: da un lato garantisce che le cripto siano trattate come le altre attività finanziarie e che non si creino disparità di trattamento, dall’altro segnala la volontà del Paese di sostenere le nuove tecnologie, incoraggiando lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi. In questo contesto, è necessario precisare che è stata eliminata l’esenzione per le plusvalenze sotto i 2.000 euro e resa possibile la rivalutazione del prezzo di carico ai valori del prossimo primo gennaio pagando il 18% del capitale.

La “guerra” potrebbe essere ancora lunga

La principale sfida per il futuro è connessa all’aumento (a nostro avviso insensato) dell’aliquota al 33% previsto per il 2026, uno scenario da monitorare con attenzione per comprendere se tale scelta anticipi un rialzo generalizzato della tassazione sui redditi da capitale. Tuttavia, l’esperienza maturata in questi mesi dimostra che un confronto sano e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti può portare a soluzioni pragmatiche e lungimiranti, capaci di offrire al mercato cripto un orizzonte regolatorio più stabile e favorevole alla crescita.

Young Platform, insieme ai principali attori che operano nel settore, continuerà a svolgere un ruolo attivo nel dialogo istituzionale, sostenendo la creazione di un quadro normativo chiaro, equo e aperto all’innovazione.

La strada intrapresa rafforza la posizione dell’Italia come Paese che, pur mantenendo rigore e attenzione alla tutela dei consumatori, è pronto a cogliere le opportunità offerte dalla finanza decentralizzata e dalle nuove tecnologie. La consapevolezza che l’ecosistema delle criptovalute rappresenti un volano di crescita, occupazione e sviluppo tecnologico potrà così guidare le future scelte normative, consolidando ulteriormente la leadership nazionale in uno scenario globale in rapida evoluzione.

Young Platform è una startup fintech che mira a semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute per i suoi utenti, fornendo una serie di prodotti e servizi digitali che rispondono a diverse esigenze in base al livello di competenza, dal principiante all’esperto. Young Platform si rivolge a un pubblico ampio e promuove un’intensa attività di formazione e divulgazione sulla tecnologia blockchain e sulle valute virtuali, attraverso un’app e contenuti editoriali dedicati. Young Platform permette a qualsiasi utente di negoziare criptovalute, grazie a un exchange disponibile in versione base e “Pro”.


Microsoft boccia la proposta per introdurre Bitcoin all’interno del suo bilancio

Microsoft acquisterà Bitcoin?

Microsoft ha deciso che non introdurrà Bitcoin all’interno della sua tesoreria? Cos’è successo al suo prezzo?

Microsoft non acquisterà Bitcoin, almeno per ora, nonostante l’ultimo trimestre del 2024 sia stato incredibili per BTC, che ha e superato lo storico traguardo dei $100.000. 

La società tech fondata da Bill Gates ha deciso, ieri sera, di non aggiungere Bitcoin all’interno del bilancio societario, attraverso una votazione del consiglio di amministrazione. Cosa è successo al prezzo di Bitcoin dopo il “no” di Microsoft?

La proposta di Microsoft su Bitcoin

Ieri, 10 dicembre 2024, gli azionisti di Microsoft hanno votato su una proposta per valutare l’allocazione una parte delle sue riserve finanziarie su Bitcoin. Questa era riassunto in un documento presentato dal National Center for Public Policy Research (NCPPR), un think tank statunitense, sostiene che la crypto rappresenta una protezione efficace e solida contro l’inflazione. Per think tank si intende un gruppo o un’organizzazione composta da esperti che si impegna nell’analisi e nella risoluzione di problemi complessi, in particolare in campo economico-finanziario, politico e militare.

La soluzione è stata presentata, attraverso una presentazione preregistrata, da Michael Saylor, uno dei bitcoiner più famosi al mondo nonché CEO e fondatore di MicroStrategy, l’azienda che detiene più BTC a livello globale. Il punto focale della proposta veicolata da Saylor sono stati i rendimenti generati da BTC negli ultimi anni sono stati fortemente positivi, in media del 100% all’anno dal 2011 ad oggi, mentre non si può dire lo stesso degli asset da cui è composta la treasury di Microsoft. L’azienda detiene attualmente 78,42 miliardi di dollari, divisi principalmente tra liquidità e obbligazioni.

Guarda il grafico di BTC

Nonostante ciò, il consiglio di amministrazione di Microsoft non ha approvato la proposta. Nel razionale pubblicato dalla società a supporto del verdetto si legge che: “quanto presentato NCPPR richiede che il Consiglio conduca una valutazione superflua, poiché il management di Microsoft già considera attentamente questo tema. L’azienda monitora costantemente un’ampia gamma di asset, tra i quali compare anche Bitcoin. La volatilità è un fattore da considerare nella valutazione degli investimenti in criptovalute per applicazioni aziendali, che richiedono investimenti stabili e prevedibili per garantire liquidità e finanziamento operativo.”

Anche Amazon boccerà la proposta?

Il National Center for Public Policy Research, già citato nel primo paragrafo di questo articolo, ha, coerentemente con il volere di diversi azionisti, proposto la stessa inziativa anche per Amazon, la quarta azienda più capitalizzata al mondo.

All’interno del documento redatto dal National Center for Public Policy Research si legge che “anche se attualmente Bitcoin è un asset volatile – così come lo sono state le azioni Amazon in diversi momenti della sua storia – le aziende hanno la responsabilità di massimizzare il valore per gli azionisti sia a breve che a lungo termine. Diversificare il bilancio societario includendo una quota di Bitcoin potrebbe risolvere questo problema limitando i rischi connessi alla volatilità. Amazon dovrebbe almeno valutare i benefici di detenere una parte, anche solo il 5%, dei suoi asset in Bitcoin.”

Ovviamente, non può esistere una proposta per l’introduzione di Bitcoin all’interno delle riserve aziendali che non prenda, almeno un minimo, spunto da MicroStrategy. Ma all’interno della proposta vengono nominati anche Tesla e Block, per dimostrare la tesi secondo cui Amazon dovrebbe guardare al lungo termine, fregandosene della volatilità di Bitcoin nel breve.

Il possibile impatto sul mercato della news

Ieri sera, dopo che si è diffusa la notizia della bocciatura da parte del CDA di Microsoft, il prezzo di Bitcoin ha iniziato a ritracciare. Tuttavia, il lasso di tempo in cui Bitcoin è stato vittima di forte volatilità è stato breve, recuperato piuttosto in fretta da BTC. Il prezzo di Bitcoin è passato dal livello dei 96.500$ a quello dei 94.500$, per poi recuperare il livelli persi nelle quattro ore successive. Attualmente, dopo aver mostrato una discreta forza questa mattina, si trova sul livello dei 98.000$.

Il ritracciamento che ha colpito tutto ll mercato durante la giornata di ieri, in particolare le altcoin, sembra una correzione in classico stile bull market. Il prezzo di Solana (SOL), per esempio, ha perso il 15% negli ultimi due giorni, per poi recuperare il 10% circa nelle ultime ore. Anche Ethereum (ETH), è stato vittima di un movimento simile e sta recuperando più lentamente rispetto a SOL.

Insomma, nonostante ieri sia stata una giornata relativamente negativa a causa della news riguardante Microsoft, che ha deciso di non introdurre Bitcoin all’interno della sua tesoreria, il mercato sembra aver recuperato. Dobbiamo attenderci nuovi massimi storici o la fase di ritracciamento non si è ancora conclusa?

5 motivi per cui il Lightning Network sta cambiando Bitcoin

Carte di credito e app di pagamento da usare all'estero

Lightning Network di Bitcoin promette pagamenti rapidissimi ed economici. Pagare con Bitcoin sarà la nuova normalità?

Negli ultimi anni, il Lightning Network ha attirato l’attenzione come una delle soluzioni più adatte per migliorare l’efficienza e la scalabilità di Bitcoin, grazie alla sua capacità di processare transazioni in modo molto pià veloce ed economico. Scopri i principali motivi per utilizzare il Lightning Network in questo articolo

Che cos’è il Lightning Network?

Il Lightning Network è un Layer 2 di Bitcoin. Questo significa che è progettato per operare al di fuori della blockchain principale. Funziona attraverso canali di pagamento off-chain, che consentono di processare le transazioni in modo pressoché istantaneo e con commissioni praticamente nulle. 

Questo approccio non solo riduce il carico sulla blockchain, ma rende anche Bitcoin più efficente dei sistemi di pagamento tradizionali come carte di credito e bonifici bancari.

5 motivi per utilizzare il Lightning Network

In questo articolo riassuntivo analizziamo i vantaggi del Lightning Network dal punto di vista pratico. Ci concentreremo in modo schematico sui problemi che risolve e tralasciando il suo funzionamento dal punto di vista tecnico. 

Questo perché è una tecnologia abbastanza complessa da comprendere, ed è più efficace conoscerne i pregi e i casi d’uso pratici se ci si approccia per la prima volta a questo argomento. Tuttavia, se ciò che trovi all’interno di questo contenuto non ti basta e vuoi approfondire, puoi leggere l’articolo di Academy dedicato!

Ecco 5 motivi per utilizzare Lightning Network:

  • Commissioni ridotte: Le commissioni sul Lightning Network sono estremamente basse, spesso inferiori al centesimo. Questo rende le transazioni economiche anche per importi minimi, come acquisti quotidiani o microtransazioni. Al contrario sulla blockchain madre di Bitcoin il costo medio per una transazione si aggira intorno ai 3$ ma può anche superare, in situazioni di forte congestionamento della rete, i 100$.
  • Velocità elevata: Le transazioni sono quasi istantanee, a differenza delle conferme lente tipiche della blockchain di Bitcoin. Questo rende il Lightning Network ideale per pagamenti in tempo reale.
  • Scalabilità: Con migliaia di transazioni possibili in pochi secondi, il Lightning Network risolve il problema della scalabilità di Bitcoin, consentendo un volume di transazioni molto più elevato.
  • Esperienza utente più fluida: I primi tre vantaggi del Lighting Network contribuiscono a migliorare notevolmente l’esperienza utente (UX) per le transazioni Bitcoin. Grazie a commissioni ridotti e transazioni più veloci, Lighting Network si presta meglio all’utilizzo quotidiano rispetto alla rete principale di BTC.
  • Bassi requisiti energetici: Sul Lighting Network il consumo energetico è ridotto perché le transazioni sono processate off-chain, e non richiedono quindi una validazione immediata della rete. Al contrario, vengono successivamente registrate in “lotti” all’interno dei canali di pagamento.

Il caso di El Salvador: un esperimento Innovativo

El Salvador è diventato un caso di studio per l’adozione del Lightning Network. Durante un evento tenutosi a Bitcoin Beach, la spiaggia salvadoregna a tema BTC, i cittadini dello stato sudamericano hanno eseguito oltre 20.000 transazioni in poche ore, dimostrando la capacità del Lightning Network di gestire un volume elevato di pagamenti. 

Il governo ha inoltre incluso il Lightning Network nel suo wallet ufficiale, Chivo, consentendo ai cittadini di pagare in Bitcoin con commissioni nulle e velocità elevate. Questo approccio ha reso Bitcoin una moneta pratica per il commercio locale, dai ristoranti ai tassisti.

Lo status quo del Lightning Network

Oggi, il Lightning Network sta guadagnando terreno nel mercato globale. Wallet più user-friendly e integrazioni con piattaforme di e-commerce stanno rendendo più accessibile questa tecnologia. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, riguardanti prevalentemente l’espansione della rete che consentirebbe a LN di gestire un numero ancora maggiore di transazioni al secondo.

Insomma, il Lightning Network è sicuramente una tecnologia utile per l’ecosistema Bitcoin. Se continuerà ad evolversi come ha fatto in questi anni, il suo impatto potrebbe rivoluzionare il modo in cui intendiamo i sistemi di pagamento globali.

Investire nelle energie rinnovabili: opportunità e strategie

Investire nelle energie rinnovabili: opportunità e strategie

Come investire nell’energia rinnovabile? Esplora le principali fonti di energia pulita come idroelettrica, eolica, solare e biomasse, e scopri le opportunità della transizione green.

Negli ultimi anni, le energie rinnovabili sono diventate un pilastro cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella transizione verso un’economia più sostenibile. E dato che i mercati finanziari sono sempre alla ricerca della massima efficenza, questo ha portato tantissimi investitori a cercare di capitalizzare questa rivoluzione verde, catalizzata dalla crescente domanda globale di energia pulita e dalle pressioni politiche e sociali per ridurre le emissioni di carbonio.

Investire in energia rinnovabile non è solamente una scelta etica, ma può anche offrire interessanti opportunità di rendimento. Tra le opzioni più apprezzate dagli investitori vi sono le azioni e le obbligazioni di aziende energetiche, ma anche quelle che producono i componenti per i macchinari utili alla loro estrazione o al loro utilizzo. Scopri le principali fonti di energia rinnovabile e i possibili investimenti finanziari ad esse connessi

Le principali fonti di energia rinnovabile

Viene definita rinnovabile una fonte energetica che si rigenera naturalmente in un tempo relativamente breve e non si esaurisce con l’uso. A differenza dei combustibili fossili, come petrolio o carbone, le energie rinnovabili derivano da risorse come il sole, il vento, l’acqua e le biomasse, e hanno un impatto ambientale significativamente inferiore poiché non producono emissioni inquinanti o di gas serra nel processo di generazione energetica.

Ecco le principali:

  1. Energia idroelettrica: È una delle fonti più antiche e ancora oggi la più diffusa a livello globale. Le centrali idroelettriche, che generano elettricità attraverso lo sfruttamento della forza dell’acqua, come quella della gigantesca Diga delle Tre Gole in Cina, sono cruciali per molte nazioni. Tuttavia, questo tipo di energia presenta controversie legate all’impatto ambientale, come la deviazione dei fiumi e le violazioni dei diritti umani causate dallo spostamento di comunità locali.
  2. Energia eolica: Le turbine eoliche, che si trovano principalmente in parchi eolici sia onshore che offshore, stanno guadagnando sempre più terreno. Alcune turbine moderne raggiungono le dimensioni di grattacieli e sono capaci di generare energia sufficiente per alimentare città intere. Un esempio significativo è il parco eolico di Gansu in Cina, che con le sue 7.000 turbine può produrre fino a 20 gigawatt di elettricità.
  3. Energia solare: I pannelli fotovoltaici catturano i raggi solari e li trasformano in energia elettrica. L’India ospita il più grande impianto solare al mondo, situato a Jodhpur, che copre 40 km² e può generare 2,2 gigawatt​. Con l’aumento dell’efficienza dei pannelli, questa fonte di energia sta diventando sempre più accessibile e competitiva a livello di costi.
  4. Energia da biomasse: Si ottiene dalla combustione di materiali organici come legno, piante e rifiuti agricoli. Mentre rappresenta una fonte rinnovabile, la sua sostenibilità è controversa a causa delle emissioni di gas serra durante la combustione. Tuttavia, diverse centrali a carbone stanno progressivamente convertendo le loro strutture per utilizzare biomasse, come la centrale Drax in Gran Bretagna.
  5. Energia geotermica: È una fonte energetica ricavata dal calore della Terra, specialmente nelle zone vulcaniche. Un esempio virtuoso è l’Islanda, che utilizza l’energia geotermica per circa il 30% del suo fabbisogno energetico​-

Nuove fonti di energia: idrogeno verde e maree

Oltre alle fonti tradizionali, emergono nuove tecnologie promettenti. Una di queste è l’energia mareomotrice, che sfrutta il movimento delle maree. Sebbene questa tecnologia abbia ancora bisogno di grandi sviluppi per essere pienamente efficace, rappresenta una potenziale nuova frontiera.

L’altra è l’idrogeno verde, ottenuto tramite elettrolisi, che scinde l’acqua in idrogeno e ossigeno utilizzando elettricità prodotta da fonti rinnovabili. L’idrogeno così generato può essere utilizzato in celle a combustibile per sostituire i motori a combustione interna, soprattutto nei settori industriale e dei trasporti. Tuttavia, la tecnologia per la produzione di idrogeno verde è ancora costosa e complessa​.

Perché investire nell’energia rinnovabile?

Investire nelle energie rinnovabili non riguarda solo le imprese che si occupano della produzione di energia pulita. L’intera catena del valore energetico sta attraversando una trasformazione, con opportunità che spaziano dalle smart grid per la distribuzione dell’elettricità ai sistemi di stoccaggio dell’energia, fino alle soluzioni di efficienza energetica per il settore dei trasporti e dell’edilizia​. Le tecnologie come i veicoli elettrici e i sistemi di riscaldamento intelligenti stanno diventando sempre più centrali nell’economia del futuro, spingendo gli investitori a diversificare i loro portafogli per includere queste innovazioni.

Secondo l’International Energy Agency (IEA), il settore dell’energia rinnovabile ha prodotto circa il 28% dell’energia mondiale nel 2020, con una crescita prevista per i prossimi decenni. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi e ridurre significativamente le emissioni di gas serra, sarà necessario investire trilioni di dollari in tecnologie pulite entro il 2050​.